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SHELDON - MISSIONE 03 RSS SHELDON - Missione 03

03.03 "Mezze verità"

di Alec Blake, Pubblicato il 08-09-2020

USS Sheldon - Plancia
26/06/2400 - ore 23:13


Adrienne sfiorò il comunicatore per avvisare i suoi dell'imminente pericolo.
"Fate attenzione ci risultano delle radiazioni metreoniche sul ponte 6."
Poi si girò ad osservare il personale presente in plancia.
Terell sollevò lo sguardo osservando il capitano "Hem capitano, quando ho detto impossibile, intendevo nel vero senso della parola. E' impossibile vi siano delle radiazioni metreoniche in quel posto. Prima di tutto perché non abbiamo a bordo niente che possa generarle, secondariamente perché siamo tutti vivi. Se ci fossero realmente a quest'ora tutta la materia biologica sarebbe stata distrutta" e dopo aver detto questo tutti si voltarono a guardare la manifestazione di sheldon che aveva assunto uno strano ghigno
"Hey un'intelligenza artificiale avanzata avrà pur il diritto di sognare un po'"
Il capitano scosse la testa sfiorando nuovamente il comunicatore
"Pericolo di radiazioni rientrato, ma state attenti non abbiamo ancora il controllo dei sensori in quella sezione"
La risposta di Kyel non si fece attendere molto =^= Beh qualcosa di strano c'è di certo, altrimenti il marinaio Kartr non starebbe svolazzando a mezz'aria davanti a me. Kyel chiudo....Ragazzi me lo tirate giù...=^=
Adrienne spalancò gli occhi alla risposta del suo primo ufficiale "Ok! Ora, appurato che non ci sono radiazioni, qualcuno potrebbe, di grazia, dirmi cosa sta succedendo su questa nave?"

USS Sheldon - Ponte 6, Sezione 14, Sottosezione A-3
26/06/2400 - ore 23:13


"Ragazzi me lo tirate giù di lì per favore?" Kyel osservava il povero marinaio dell'ingegneria svolazzante nella stanza.
Jenkins, pad alla mano, stava scansionando l'intera area per capire cosa stesse succedendo. "Rilevo una variazione nel sistema ambientale. Le piastre antigravità non sono totalmente operative, è come se qualcuno le stesse test...." Le sue parole vennero stroncate quando tutti si trovarono schiacciati al suolo "..ando"
Kyel si trovò schiacciato al suolo insieme ai colleghi "Interessante e come ne usciamo? Sento che sto per diventare una sottiletta"
Una risposta da parte dell'ufficiale tattico non fu necessaria perché dopo alcuni secondi tutto tornò, all'apparenza, normale
Kyel si rimise in piedi osservando Jenkins "Ok Pippo, voglio sapere chi è che si sta divertendo a trattarci come tante palline antistress"
Jenkins si stava rimettendo in piedi prendendo il tricorder in mano "Questa è una bellissima domanda, che purtroppo non ha risposta. I dati che leggo non hanno nessun senso ogni valore si azzera e arriva a fondo scala ogni secondo" Si voltò ad osservare il suo superiore "Se i dati fossero reali saremmo già tutti morti".

USS Sheldon - Ponte 6, Sezione 14, Sottosezione A-3
26/06/2400 - ore 23:13


Finalmente era riuscita ad entrare nei sistemi della nave. Tutto scorreva come Rhena aveva pianificato. Aveva scelto quell'area della nave perchè chiunque l'avesse costruita aveva lasciato una linea di connessione al nucleo centrale che non passava sotto il diretto controllo dell'intelligenza artificiale della nave. Prima però doveva capire come potersi muovere. Quale di quei sistemi le avrebbe consentito di raggiungere il suo scopo?
Per fortuna la sua preparazione le suggeriva una sola soluzione a quel quesito. Sperimentare!
Fu così che prese a scansionare e testare ogni singolo sistema. Il primo gruppo di istruzioni comandava il supporto vitale dei sensori. Fu così che simulò gli effetti di una cascata metreonica, sperando che il messaggio fosse chiaro. Passò poi rapidamente a tutti i sistemi della nave. Riuscì a trovare il controllo delle placche anti gravità e si lasciò fluire lasciandosi trasportare. Sapeva che così la sua presenza sarebbe stata rilevata, ma sapeva che Sheldon non poteva far nulla per impedirlo.
Viaggiò per un tempo che non avrebbe saputo determinare, ma arrivò davanti al nucleo centrale della nave. Li fu un attimo prenderne possesso e iniziare a prenderne il controllo. Ormai era solo questione di tempo sarebbe tornata intera. E avrebbe avuto la sua vendetta.

USS Sheldon - Plancia
26/06/2400 - ore 23:20


Terell digitava così velocemente alla console che sembrava che le sue dita neppure toccassero lo schermo.
"Non lo riesco a capire capitano. C'è come un onda che sta attraversando tutti i sistemi della nave, ma non saprei definirne la natura." si voltò verso il capitano della nave "Sembra quasi che una seconda struttura neurale stia cercando di sovrapporsi a Sheldon, ma non è un'intelligenza artificiale, è qualcosa di totalmente diverso"
Blake, che fino a quel momento era stato concentrato sulla sua console, si girò osservando i colleghi "Mhhh e se questa struttura neurale fosse quello che rimane di un attacco con le radiazioni metreoniche?" osservò il resto dei presenti in plancia "Noi sappiamo che le radiazioni metreoniche distruggono la materia biologica. Mi pare ci fu un esperimento inverso, ma non riuscirono a ricomporre il corpo"
Terrell osservò l'uomo annuendo "Sì, perchè era impossibile trasportare tutte le molecole che formano un corpo" osservò i superiori pensierosa "Si riuscì a recuperare in parte la coscienza di uno dei talassiani, ma non si potè far nulla per il corpo e tale coscienza si dissolse nel nulla" tornò a guardare le scansioni "Ipotizza che sia un essere che è stato vittima delle radiazioni metreoniche e che ora si sposti come un essere privo di corpo? In quel caso la presenza delle radiazioni avrebbe un certo senso, ma abbiamo bisogno di tempo per analizzarlo"
Rush entrò in plancia. In quel momento sembrava quasi in trance si guardò attorno e si avviò alla console ops, prendendo posto ed iniziando a digitare alcuni comandi in modo totalmente apatico "Devo fermarla o sarà la fine di tutto"
Sheldon si voltò ad osservare l'umano "Cosa diavol...:" ma la sua manifestazione scomparve
Adrienne fissò il suo capo ops "Tenente cosa ha fatto?" totalmente stupita.
Rush sollevo lo sguardo sul capitano facendo un leggero sorriso "Dovevo fermarla, ma voi dovete aiutarla" e detto questo scivolò a terra privo di sensi.
Hewson si avvicinò al collega "Aiutare chi Rush? Di chi sta parlando? Mi riesce a sentire?"
Da lì a qualche secondo tutta la nave ebbe come un sussulto e tutti i sistemi si spensero in pochi attimi i sistemi passarono in automatico alla modalità difesa. Delle pesanti paratie ricoprirono la nave chiudendola in una corazza impenetrabile, mentre tutte le sezioni furono invase da una luce intermittente rossa.