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SHELDON - MISSIONE 03 RSS SHELDON - Missione 03

03.06 "Ricordi divertenti"

di Paul Hewson, Pubblicato il 08-10-2020

Sheldon - Plancia
28/06/2400 - ore 13.00


Il Consigliere era nel turboascensore diretto in Plancia, in seguito alla chiamata, da parte di Blake, agli Ufficiali superiori: la navetta rubata si stava avvicinando ad un pianeta e stava rallentando.
*Probabilmente ha trovato un luogo adatto ai suoi scopi!* pensò Hewson.
In quel momento l'ascensore si fermò per fare entrare il Capitano e il Primo Ufficiale, anch'essi diretti in plancia. Paul capì immediatamente che il rapporto tra i due era cambiato, anzi più precisamente si era evoluto, cosa di cui era sicuro che sarebbe successo.
Per fortuna la tensione tra i due si era sciolta un un'attimo prima di dover affrontare una situazione delicata, che avrebbe richiesto la piena collaborazione e fiducia tra gli ufficiali in comando.
"Signori " disse Paul con un lieve sorriso sulle labbra "vedo che state bene"
Adrienne e Kyel risposero al saluto con un cenno, sapendo che con lui era inutile negare.
"Abbiamo spianato le nostre divergenze. Al momento non ho altro da dire, giusto Signor Rezon?"
"Sì Capitano, concordo: spianate in maniera spettacolare se mi consente!" ribatté Kyel guardando la betazoide con uno sguardo ammiccante .
"Ottimo, era quello che speravo. " disse Paul mentre le porte si aprivano sulla plancia, "Dopo di lei, Capitano!" E si spostò per far passare Adrienne.

Nave Daktara
28/06/2400 - ore 13,05


Il Comandante Larken stava visionando dei rapporti, quando il Capo Commissario e il Medico di bordo entrarono e, dopo aver fatto un rispettoso inchino, cominciarono ad esporre le loro conclusioni sugli invasori dei Sacri Confini Daktari.
"Comandante gli invasori non rientrano in nessun database delle razze da noi conosciute, la loro nave possiede una tecnologia avanzata, sembrerebbe molto avanzata ed estremamente efficiente, a detta del nostro Capo Tecnico. Anche la navetta possiede la medesima tecnologia, e ci fa supporre che qualcuno l'abbia rubata e sia, quindi, scattato un un inseguimento da parte della nave madre."
"Sono nostri nemici?" chiese Larken.
"Essendo questi stranieri totalmente sconosciuti, non lo possiamo escludere, Signore" rispose il Capo Commissario conscio della risposta che il Comandante voleva sentirsi dire.
"Dottore, lei cosa ha scoperto?"
" Purtroppo, a causa della loro tecnologia avanzata, le letture dei nostri sensori non sono state precise, ma posso concludere che ci potrebbe essere del materiale interessante. "
"Più interessante della loro nave?" chiese Larken appoggiandosi allo schienale della sua poltrona.
I due sottoposti si guardarono un istante, sperando di dare la risposta corretta. Poi fu il Capo Commissario a parlare "La tecnologia della nave è molto più interessante Comandante. "
"Bene. È quello che immaginavo. Teniamoci pronti per l'attacco, però vediamo se riusciamo ad ottenere qualche informazione dalla navetta in fuga, dato che dovrebbe avere la medesima tecnologia, ma con minori armamenti. Avete decodificato il messaggio che sta inviando?" Disse Larken con un ghigno soddisfatta sul volto pallido.
"Non è ancora chiaro: le sonde di comunicazione hanno trasmesso il messaggio alla base scientifica su Daktar 3, dove hanno decodificato in parte il messaggio. Sappiamo che c'è un solo essere vivente a bordo della nave e sembra che abbia qualcosa di interessante da offrire. Anche se non ha specificato cosa vorrebbe in cambio"

Navetta di salvataggio della Sheldon
28/06/2040 - ore 13.20


Rush stava raccontando ancora della sua vita passata con Rhena, ma dubitava seriamente che qualcuno o qualcosa lo stesse ascoltando. Nella sua mente l'immagine della sua prima uscita a cena con la Trill, di cui si era innamorato al primo sguardo, e di tutti i piccoli disastri che aveva combinato, nel tentativo di apparire brillante e sicuro di sé, gli tornò nitida e chiara come se non fosse passato neppure un giorno da quella sera. Lui avrebbe voluto sprofondare sotto terra, dopo che era riuscito a far perdere l'equilibrio a due camerieri contemporaneamente, ma la scena aveva scatenato in Rhena un accesso di riso così forte che la sua risata, così cristallina e limpida, aveva contagiato in pochi istanti tutta la sala , camerieri a parte. Ed ecco che il suono di quella risata che tanto amava, riecheggiava per la navetta.
*Ecco* pensò *sono impazzito del tutto!*
Smise di raccontare e si mise in ascolto, ma la risata non cessava e sembrava venire da tutta la navetta.
"E poi mentre ti scusavi e cercavi di far rialzare il cameriere più anziano, hai perso anche tu l'equilibrio e sei caduto sopra di lui" terminò il racconto la voce della donna che tanto amava, continuando a ridere.
"Rhena? Sei tu veramente? "
Il silenzio piombò improvviso all'interno di quello spazio angusto, poi, dopo secondi che a Rush sembravano eterni "Sì Nicholas, sono io!"
Rush riconobbe il tono caldo e gentile della donna che aveva amato e non quello freddo e dispotico dell'essere in cui si era evoluta, con cui aveva avuto a che fare Sheldon.
"Rhena, ti prego liberami, lascia che ti aiuti!" in qualche modo il suo continuo parlare della loro vita passata doveva aver toccato qualcosa che, ancora, l'evoluzione a cui stava mirando Rhena non aveva cancellato. Una piccola parte della sua umanità era ancora presente dopotutto. Così pensava Nicholas o almeno lo sperava.

Sheldon - Plancia
28/06/2400 - ore 13,30


"Capitano credo che ci stiano seguendo!" disse Jekins dalla sua postazione.
"Crede, Tenente?" rispose Faith, avvicinandosi al Tattico.
"Sì, non ne sono sicuro perchè sembra un nostro riflesso. " disse Pippo continuando a monitorare i dati trasmessi dai sensori sensibilissimi della Sheldon.
"Signor Terrell, cosa ci dice: riflesso o ospiti inattesi?"
La giovane scienziata osservò per qualche istanti i dati che le venivano dalla consolle del Tattico e quando Adrienne vide una piccola rughetta formarsi sulla fronte della giovane donna, fu certa della risposta che avrebbe ricevuto.
"Qualcuno ci sta seguendo in occultamente, e,devo ammettere,davvero ben fatto. Solo l'occhio attento del nostro signor Jekins poteva notare quella lievissima fluttuazione dello spazio."
"Signor Kyel, avvertiamo l'equipaggio, ma cerchiamo di far sì che i nostri inseguitori non capiscano che ci siamo accorti della loro presenza."
"Sì capitano" rispose il risiano, che prontamente fece partire un allarme giallo silenzioso: un paio di minuti dopo, tutte le sezioni segnalavano che erano pronte al combattimento.