Home Home
 
 
 
 
 
 
USS RAZIEL - MISSIONE 06 RSS USS RAZIEL - Missione 06

06.07 "LA STORIA NASCOSTA"

di Francis "Frank" Moses, Pubblicato il 18-04-2018

Luna Marallax 3C
Maceiò - Baraccopoli esterna
10 gennaio 2398 - ore 22.48


Il caldo era asfissiante nella baracca in lamiera. Il metallo tratteneva il calore pomeridiano e lo rilasciava durante la notte trasformando quella casa in una piccola fornace.
Il Dottor Amos si asciugò la fronte guardando con cupidigia la porta. E se fosse uscito? Solo per prendere una boccata d'aria... Il terrore si impossessò ancora una volta di lui e le sue gambe sembrarono non volersi alzare da quello sgabello posto al centro dell'angusto locale.
Non era stupido, sapeva che il Soggetto Sei lo stava cercando... curioso il fatto che non ricordasse il nome della sua cavia preferita, l'unico con cui aveva avuto un totale successo. L'aveva reso quasi un Dio, ed ora gli dava la caccia invece di ringraziarlo!
Nonostante si sentisse al sicuro, il medico si guardò attorno con uno sguardo ansioso alla ricerca di qualcosa che si muovesse nel buio.
"No, è solo paranoia!" si disse ad alta voce "nemmeno lui può trovarmi qui..."
Si era rifugiato in quella zona dimenticata per far perdere le sue tracce. L'idea era quella di aspettare finché il Soggetto Sei non venisse catturato o ucciso. Aveva pensato anche di mandare alla polizia qualcosa che li potesse aiutare a stanare quella bestia, ma le uniche cose che aveva erano le sue ricerche e da nessuna parte si faceva menzione del suo nome.
Chi era stato a portarlo da lui? Chi era il Soggetto Sei? Come in un film la sua mente fu trascinata nel passato.

FLASHBACK
Luna Marallax 3C
Yumax City - Distretto 19
5 anni prima


"Oggi è il grande giorno dottoressa, trent'anni di ricerche daranno i loro frutti!" esclamò il Dottor Amos all'indirizzo della donna di fianco a lui.
"Se lo dice lei dottore... l'unico successo al momento è stato il Nausicano ed i miglioramenti fisici sono stati al massimo di un 10%. Ragguardevole, ma non credo che i suoi finanziatori siano della mia stessa idea" rispose lapidaria la dottoressa Rere Reaze
"Lei è qui solo nelle vesti di infermiera!" ribatté piccato Amos, offeso per quelle parole proprio nel giorno della sua sicura incoronazione.
Avrebbe fatto vedere lui a quella donna cos'era la vera genialità scientifica! La Betazoide sorrise di soddisfazione vedendo la boria dell'uomo subire un duro colpo.
"E' stato un errore!" la voce del detective Carter arrivò dal corridoio antistante la camera dell'esperimento. I due medici alzarono la testa dai loro alambicchi domandandosi cosa ci fosse da sbraitare.
"Lo dici solamente perché non hai avuto tu per primo l'idea!" rispose il neo Capitano Larinos aggiungendo una grassa risata vedendo la faccia furiosa del suo ex compagno di pattuglia.
"Senti, lo sai che non me ne frega un cazzo di chi ha ucciso, ma a me non sta bene essere preso per il culo! Voglio il vero assassino e tu me lo devi!" sibilò Carter afferrando Larinos per il bavero della giacca schiacciandolo contro la parete.
"Ok, ok... facciamo così. Tu hai carta bianca per trovare il vero Killer dell'Angelo e appena lo trovi lo ammazzi come un cane. Tu hai la tua soddisfazione e io mi tengo il mio nuovo incarico. Tutte e due contenti!"
Larinos guardò il suo amico che soppesò la proposta. Sapeva che Carter non era interessato alla giustizia, per lui contava solo il rispetto... più di un uomo era morto per una parola inopportuna nel momento sbagliato.
"Carta bianca?" chiese conferma il poliziotto.
"Carta bianca" confermò di nuovo il Capitano Larinos togliendo le mani del compagno e sistemandosi poi la giacca. "Non ti capisco proprio... stai guadagnando milioni con questo lavoretto per la Northern-Line e sei ad un passo dalla pensione, perché non ti ritiri e basta e lasci perdere? Ormai è passato un mese e il killer non si è fatto vivo, se non l'abbiamo preso in due anni cosa ti fa pensare di riuscire a prenderlo ora?"
"Io non mi arrendo mai... e poi a tutti i pensionati serve un hobby!" i due risero per la battuta.
"Voi due, state disturbando il lavoro dei miei colleghi. Volete che Ix vi accompagni gentilmente alla porta?" chiese la dottoressa Jesil uscendo da una stanza accompagnata dal massiccio Nausicano che la seguiva come un cagnolino.
"Ghani, non sono in vena di giocare al Tellarita. La prima parola sbagliata e faccio fuori entrambi!" borbottò minaccioso Carter.
"James vai a tenere sotto controllo l'esterno, fra poco arriveranno gli ospiti del dottor Amos e non voglio che qualcuno si intrometta. Non stasera"
Il vecchio detective fece un cenno affermativo con la testa e si avviò lungo il corridoio verso l'uscita.
"Che gli prende? Di solito adora sbraitare e offendermi" chiese la donna facendo segno all'energumeno che la seguiva di andarsi a sedere.
"Lascia stare, affari di polizia... cosa abbiamo oggi?"
"Arrivano i pezzi grossi con degli ospiti. Il Dottor Amos è certo di riuscire questa volta" rispose l'esperta di ingegneria cibernetica guardando lo staff del Dottor Amos attraverso il vetro.
"Riuscire in cosa?" chiese Kijun con un luccichio nello sguardo.
"Ah! Ci hai provato Capitano, ma se dovessi dirti cosa facciamo qui, poi dovrei ucciderti. Buono Ix era solo un modo di dire!" si affrettò ad esclamare la Tellarite quando vide che il Nausicano si era alzato in piedi.
"Ok! Ok! Tenetevi i vostri segreti. Finché continuate a pagarci, tutto quello che succede qui dentro saranno solo fatti vostri."
"Beh è grazie a noi se tu adesso sei Capitano... le prove fittizie che ci hai commissionato per il tuo caso sembrano aver avuto il successo che speravi."
"Un lavoro perfetto... adesso vi sarò ancora più utile. Se non mi facessero schifo le Tellarite ti darei un bacio!"
"Se anche non mi facessero schifo i pelle-rosa non lo accetterei comunque!" rispose di rimando Ghani come da tradizione del suo popolo.
=^=Carter a Larinos, gli ospiti sono arrivati. Ci sono il Generale, Lyenn, Abbott e quel fetido Ferengi... una bella Orioniana ed un tizio in mimetica militare.=^=
"Falli passare senza storie. Fatti un giro e controlla che nessun'altra pattuglia sia in zona. Da ora questo distretto dev'essere in quarantena."
=^=Ricevuto=^=
Larinos si avviò lungo il corridoio. Voleva che i pezzi grossi notassero la sua presenza.
"Capitano!" esclamò Brabinov vedendolo arrivare verso di loro.
"Generale, Signor Lyenn!" li salutò Larinos.
"Ho saputo dell'arresto del Killer dell'Angelo, i miei complimenti." sussurrò Ari Lyenn con quel suo tono di voce pacato e basso.
"Niente di che, ma ora vi sarò certamente più utile!" commentò lui con noncuranza.
"Vogliamo smetterla con le chiacchiere? Il tempo è denaro!"
"Una delle tue tante regole dell'Acquisizione Fnakag?" chiese l'Orioniana con un sorriso lascivo sulle labbra.
"Il detto di un popolo chiamato Terriani o Terricoli... bah non ricordo bene. Se lor signori la vogliono far finita con le chiacchiere vorrei vedere se il mio latinum ha dato frutti!"
"E' per quello che siamo qui. Capitano, parleremo un'altra volta. Se vuole scusarci."
Il gruppo si allontanò e Larinos si disinteressò del tutto della cosa. Ancora qualche ora e poi sarebbe potuto andare a casa, magari con un paio di ragazze prese in qualche locale.
"Dottore buonasera."
"Generale... sono felice che siate tutti qua."
"Lei conosce già Ari, Ward e Fnakag. Questa invece è Matrona Shishessa, una probabile finanziatrice del progetto."
"Ancora non ho deciso niente Amin... rendi la cosa interessante e ne parleremo ancora."
"Questo invece è il Tenente Cary Madsen..."
"Non m'importa il nome - lo interruppe il Dottor Amos - lui sarà il Soggetto Sei. Ragazzo mio io ti renderò un dio in terra!" il soldato gli lanciò un'occhiata gelida. Gli occhi dell'uomo sembravano due pozze oscure nel nulla più assoluto.
"Il Soggetto Sei è il nostro volontario... e spero sia l'ultimo prima della produzione in massa del siero" riprese il generale come se non fosse stato interrotto.
"Piano Generale... se il lavoro del Dottor Amos darà i frutti che speriamo, non ci sarà nessuna produzione di massa. I servizi segreti prenderanno in mano la cosa" lo bloccò subito Abbott.
"Lo sappiamo Ward... se la cosa funziona dovremo prima fare in modo che Marallax esca dalla Federazione dei Pianeti Uniti. Con quelle loro leggi sull'ingegneria genetica tarpano le ali al nostro popolo, vero Soggetto Sei?" l'uomo si mise sull'attenti senza proferire parola con una luce di fanatismo nello sguardo.
"Bene dottore, le lasciamo il nostro uomo. Se le ci assicura che questa volta ci siamo veramente" disse Ari Lyenn con il suo solito tono distaccato.
"I primi segni ci saranno immediatamente: aumento del tono muscolare, riflessi, forza, velocità. Tutto sarà centuplicato. La macchina della dottoressa Jesil farà in modo che il mio retrovirus lavori molto più velocemente" rispose Amos facendo cenno a tutti di accomodarsi.
Il gruppo si mise a sedere dietro uno schermo rinforzato, Shishessa guardò con interesse il volontario mentre si spogliava completamente ed entrava in una macchina simile al bozzolo di un bruco.
"Dottoressa Jesil come sono i livelli?"
"I livelli sono al 100%, forse abbasseremo più di metà delle luci del Distretto 19, ma più pronti di così non lo saremo mai."
"Inizieremo con una serie di micro iniezioni nei principali gruppi muscolari del soggetto con il retrovirus di mia invenzione" Amos fece un gesto verso la dottoressa Reaze che iniziò a riempire delle siringhe con un liquido bluastro per poi posizionarle nelle apposite scanalature della macchina.
"La somministrazione del siero causerà un immediato mutamento cellulare. E poi, per stimolare la crescita, il soggetto verrà saturato con radiazioni... dottoressa Jesil prego"
La macchina fu chiusa attorno al corpo del volontario. Le siringhe emisero un sibilo quando la Tellarite attivò un pulsante... alla fine abbassò delle leve e una forte luce scaturì dall'oblò sullo sportello della macchina. Tutti i presenti si schermarono gli occhi con la mano.
"Cos'è questo suono..." chiese il Generale Brabinov dopo pochi secondi mentre la Tellarite continuava ad aumentare l'irradiazione. Dalla macchina perfettamente insonorizzata proveniva un sibilo acuto.
Il Ferengi piegò di lato la testa come se ascoltasse attentamente qualcosa e poi rispose: "Il vostro uomo sta urlando."
"Ah... per un attimo ho temuto che quell'affare esplodesse. Continuate pure Dottor Amor, non badi a me."

FLASHBACK
Luna Marallax 3C
Yumax City - Distretto 19
4 anni prima


"La muscolatura è aumentata solo del 40%, ma la velocità di reazione e quella di azione sono aumentati del 110%" esclamò la dottoressa Reaze controllando le analisi.
"La rapidità dell'attivazione neuro-motoria consente il reclutamento delle fibre muscolari e i metabolismi energetici favoriscono il sostentamento prestazionale richiesto dal cervello al sistema motorio. Il Soggetto Sei avrà dei riflessi inumani, non mi stupirei se fosse in grado di schivare un raggio phaser!" commentò felice Amos con un sorriso.
"Mi permetta almeno di sedarlo dottore..." chiese per l'ennesima volta la Betazoide "Non ha mai smesso di urlare dal primo giorno dell'esperimento."
"Niente da fare dottoressa, il Soggetto Sei è allergico alle comuni sostanze anestetiche e comunque non voglio che i miei dati vegano falsati... usi il suo solito sistema, lei sembra riuscire a calmarlo."
"Alle volte riesco ad entrare nella sua mente e distoglierlo dal dolore, ma non dura molto. Si trova in bilico fra lucidità e follia. Se non fosse per il signor Lyenn e per la forza di volontà del soggetto credo che sarebbe già impazzito da mesi."
"Lyenn viene ancora a trovarlo?" chiese Amos anche se non era più di tanto interessato alla cosa.
"Si, dice che trova interessante la sua forza. Parla con lui di arte, letteratura e religione... soprattutto religione. E il Soggetto Sei lo ascolta e smette di urlare. E' stata del Signor Lyenn l'idea di collegare le connessioni neuronali del dolore con quelle del piacere... per impedirgli di impazzire."
"Bene sì, ottimo..." rispose Amos senza veramente aver ascoltato mentre guardava attraverso le lenti del microscopio. "Si assicuri solo che Ix sia sempre in zona quando entrate nella sua stanza... forse lui è l'unico che potrebbe fermarlo in caso di fuga."

***FLASHBACK***
Luna Marallax 3C
Yumax City - Ufficio del Generale Brabinov
3 anni prima


"E' l'ottava missione andata a buon fine con risultati eccellenti. Direi che la sperimentazione possiamo ritenerla conclusa" commentò Brabinov.
=^=Questo affare sta andando troppo per le lunghe...=^= commentò acido il Ferengi dallo schermo del monitor. =^=Alla fine la sgualdrina Orioniana ha deciso qualcosa?=^=
"Ha detto che è dei nostri. Lei si occuperà del finanziamento della campagna politica... da qui a quattro anni conto di entrare in senato e i suoi soldi faranno comodo. Ma non vogliamo che sia in qualsiasi modo legata alla Northern-Line" rispose Abbott
"Signori, il Soggetto Sei è tutto quello che ci aspettavamo e anche di più. Adesso dobbiamo solo migliorare la procedura... non so quanti riuscirebbero a resistere come ha fatto lui. Il prossimo passo è chiaro: la Northern-Line deve pian piano scomparire, come ho fatto per altre società verrà fatta a pezzi e venduta. Il Dottor Amos continuerà la sua sperimentazione rimanendo al sicuro." comunicò Lyenn.
"La Jesil e la Reaze?" chiese Abbott.
"Sono state lautamente pagate... la Reaze ha aperto una clinica clandestina. Terrà gli occhi aperti per eventuali altri candidati interessanti. Ix è stato inserito nel circuito delle lotte clandestine, anche lui potrà fornirci qualche candidato interessante."
Il Generale Brabinov si accese un sigaro ed esalò una densa nuvola.
"E il Soggetto Sei?" chiese ancora l'uomo dei servizi segreti.
"Avete un luogo sicuro dove non possa attirare attenzione da proporre?" chiese Ari Lyenn guardando entrambi e, al cenno di diniego dei due, continuò "Allora mi occuperò io di lui. Finanzierò il suo addestramento, in cambio di qualche piccolo lavoretto."

Luna Marallax 3C
Maceiò - Baraccopoli esterna
10 gennaio 2398 - ore 23.15
Il Dottor Amos tornò lentamente alla realtà asciugandosi di nuovo la fronte. I ricordi non lo abbandonavano, ma niente in essi gli permetteva di trovare un qualcosa che potesse aiutare le autorità a scovare il Soggetto Sei.
"Come diavolo si chiamava?" si chiese di nuovo con un filo di voce.
"Cary Madsen..." gli rispose un sussurro nel buio.
Amos schizzò in piedi facendo cadere lo sgabello e si guardò intorno sconvolto, ma la piccola stanza non aveva anfratti nei quali nascondersi. Con un brivido alzò gli occhi al soffitto di metallo e lì, appeso come un orribile predatore tramite stivali magnetici, se ne stava il Soggetto Sei con un sorriso sulle labbra.
"Buonasera dottore..." sussurrò con voce fioca causata dagli anni di urla.
Un filo semitrasparente scese veloce e si serrò attorno al collo della sua vittima, poi l'assassino si lasciò cadere a terra e tirò il filo affinché il dottore divenisse paonazzo per la mancanza di ossigeno. Le punte dei suoi piedi toccavano il pavimento quanto bastava per non soffocare.
"Sa dottore, è tanto che non ci vediamo. La trovo bene..." continuò il Soggetto Sei mentre apriva la porta per recuperare una sacca militare. Dal suo interno estrasse dei tubi in carbonio che iniziò a montare "Si senta libero di urlare..." ma il Dottore non poteva sprecare il fiato che riusciva ad incamerare.
Il montaggio della struttura fu piuttosto veloce. Per tutto il tempo il Soggetto Sei non perse di vista il dottore. Vederlo dibattersi per cercare di respirare era una goduria infinita. Piuttosto aveva paura che in un moto di coraggio si lasciasse andare fino ad uccidersi, ma lo conosceva e sapeva che quell'uomo era solo una larva.
Quando il montaggio fu terminato e la sua vittima fu bloccata nella morsa delle manette, il Soggetto Sei poté finalmente arrivare alla parte finale del suo rituale.
Le sue mani afferrarono il filo sintetico legato attorno alla gola del dottore e iniziarono a tirare. Il filo tagliava le mani dell'assassino, ma lui sembrava godere sia del dolore che di quello che stava vedendo.
Amos stava rantolando, il suo colorito si era fatto bluastro, gli occhi spingevano fuori dalle orbite, il filo tagliava la carne della trachea.
L'assassino si avvicinò sempre di più assaporando il fiato rancido del dottore finché le sue labbra non si poggiarono su quelle della sua vittima... un ultimo e deciso strattone e la testa del Dottor Amos si staccò cadendo a terra.
"Anche lui è caduto. Sia lode al Signore!" esclamò il Serial Killer con un tono distaccato che mal s'addiceva alle parole "Altri verranno a te, così che la mia vendetta sarà compiuta!"
=^=Come ti avevo promesso, figlio prediletto...=^= gli sussurrò una voce nella testa.
"Mio Dio, non sono degno delle tue parole!" Questa volta l'uomo cadde in ginocchio e la sua voce era piena di sacra gioia.
=^=Prima che la tua vendetta sia conclusa ci vedremo e capirai... diventerai la mia mano nel mondo, cosicché tu possa compiere il mio volere.=^=
Il Soggetto Sei si prostrò e iniziò a pregare.

Luna Marallax 3C
Luogo sconosciuto
Contemporaneamente


"Prima che la tua vendetta sia conclusa ci vedremo e capirai... diventerai la mia mano nel mondo, cosicché tu possa compiere il mio volere" sussurrò l'uomo al comunicatore per poi troncare il contatto. Si alzò e si versò da bere osservando la sua opera.
La donna era ancora viva, legata ad una struttura in carbonio che la bloccava in una posizione di preghiera. Un abito bianco nascondeva gran parte dei tubi e le bianche ali, fatte di morbide piume d'oca, la rendevano un angelo perfetto.
L'uomo bevve un lungo sorso guardando estasiato la sua opera sospesa ad un metro e mezzo da terra. Era completamente nudo, il membro eretto sembrava l'unico indizio del piacere che stava provando. Appoggiò il bicchiere e prese lo stiletto posizionandosi esattamente sotto la sua vittima.
"Lindey... sii mia." le sussurrò mentre gli occhi della ragazza si spalancavano per il terrore. Lo stiletto entrò nella gabbia toracica e nel cuore della donna, quel tanto che bastava per creare una massiccia fuoriuscita di sangue senza ucciderla. Il fiotto, spinto dai battiti spaventati, schizzò sul Killer dell'Angelo cospargendolo di sangue come una fontana cremisi.
Ari Lyenn iniziò a ridere mentre il sangue lo accecava.