Home Home
 
 
 
 
 
 
DS16GAMMA - MISSIONE 25 RSS DS16GAMMA - Missione 25

25.12 "Ci vuole pazienza"

di Tara Keane, Pubblicato il 26-05-2021

Wadi III - Nel gioco
24/11/2400 - ore 19:10


Dieci minuti dopo gli uomini di DS16 Gamma erano riusciti ad issarsi nella botola sul soffitto, anche grazie alla forza poderosa del Klingon che accompagnava il ragazzino. Rerin fece un rapido controllo dei suoi uomini, poi si avvicinò al Klingon.
"Sei Kortogh?" Chiese l'andoriano. Il Klingon lo guardò con sospetto, senza smettere di tenerd'occhio il picclo? Veeker.
"Si, come sai il mio nome?"
"Diciamo che speravo fossi tu. C'è una femmina Klingon che ha fatto l'impossibile per trovarti e sono convinto che, se gli avessi dovuto riferire della tua morte, avrebbe messo a ferro e fuoco questo pianeta per vendicarti!"
Lo sguardo di Kortogh s'illuminò all'improvviso.
"Kiomi? È qui? Sapevo che sarebbe venuta a liberarmi!" disse con orgoglio il klingon.
"Beh, ecco diciamo che ha fatto un tentativo piuttosto ardito, violando parecchie leggi della Federazione, ma grazie a questo suo comportamento avventato abbiamo scoperto i loschi traffici dei Wadiani."
"Scusa Federale, hai detto che avete scoperto i traffici di Wadi? e allora come mai sei finito nel Gioco come noi?"
Riccardi, che nel frattempo si era avvicinato ai due, sentendo l'ultima frase, rispose:
"È una lunga storia, legata sopprattutto al bisogno di avere prove certe prima di muovere accuse ad un pianeta non membro della Federazione."
"Esattamente" continuò Rerin "e comunque abbiamo più di una nave nel sistema di Wadi e se non riusciremo ad uscire da questo gioco maledetto, certamente verranno a recuperarci."
"E se ce ne stessimo semplicemente fermi ad aspettare i rinforzi?" chiese Bly che si era immediatamente presa cura del ragazzino, il quale aveva deciso che quella simpatica donna sarebbe stata la sua nuova protettrice e le si era messo al fianco stringendole la mano destra con forza.
"Non possiamo!" rispose il klingon che a stento tenne a freno la rabbia per il non essere riuscito a finire quel dannato gioco, che gli aveva portato via, ad uno ad uno, tutti i suoi uomini e alla fine anche il padre di Veeker "Se non procedi i guardiani ti vengono a cercare e ti spingono ad andare avanti. Fortunatamente il padre del piccoletto era un archeologo, appassionato di antichi enigmi e grazie a lui abbiamo superato tutte le trappole sul percorso, tranne l'ultima." disse Kortogh, spegnendo l'entusiasmo nei federali nel sentire la cosa.
Kortogh lanciò uno sguardo verso il bambino, come per avere il permesso di continuare, dimostrando un forte legame che si era instaurato tra i due, anche a causa delle avversità che avevano passato insieme.
"L'ultima trappola è stata fatale per suo padre, non ha capito il trucco ed è rimasto vittima di un dardo avvelenato. Io e il piccoletto siamo sopravvissuti finora perchè continuiamo a muoverci in questi tunnel che corrono paralleli su quasi tutti i corridoi della piramide e, in più, sappiamo come aggirare i vari trabocchetti, ma non so per quanto tempo potremmo resistere. È sempre più difficile trovare cibo e acqua!"
"Coraggio, forse insieme riusciremo a portare a termine il Gioco!" disse Rerin, poi girandosi verso il gruppetto "Volete riposare un poco o procediamo?"
Fu la Dottoressa a rispondere, sapendo che gli altri avrebbero seguito i suoi ritmi, essendo lei, l'anello debole del gruppo.
"No, andiamo avanti: prima finiamo il gioco, prima potremo uscire da qui!"
L'andoriano la guardò con rinnovato rispetto, ammirava il coraggio e la determinazione di quella betazoide!



DS16 Gamma - Sala controllo
24/11/2400 - ore 20:30


Il Comandante Keane, nonostante da quando anche il Capitano Aymane era partito a bordo della nave Romulana Lorrel e della sua gemella Narvel, con a bordo anche l'ambasciatore Lamak, svolgesse la funzione di facente funzione di Capitano, sedeva alla sua solita postazione. Finalmente tutto era tranquillo, le navi erano tutte alloggiate in modo corretto e non ce n'erano in arrivo. Tutto sommato pensava che poteva accettare l'invito a cena di Rogal, il quale aveva organizzato una serata per salutare la delegazione arrivata con la nave della famiglia Dothrak e che sarebbe ripartita l'indomani. Tanto più che era più di 24 ore che non mangiava quasi niente, andando avanti a caffè: improvvisamente sentì di avere molta fame.
"Warren devo presenziare ad un'evento all'ambasciata Klingon. Qui è tutto sotto controllo, comunque mi fermerò lo stretto necessario, ma se dovesse succedere qualsiasi cosa o dovesse chiamare il Capitano, mi contatti immediatamente. D'accordo?"
"Sì Comandante, vada tranquilla. " rispose il nuovo Ufficiale Scientifico che, come Tara, aveva allungato la durata del suo turno, per sopperire alla mancanza di ufficiali superiori, quasi tutti partiti per lo spazio Wadi.
La mezzo Klingon gli fece un sorriso di ringraziamento e uscì dalla Sala Controllo, lasciando a Warren il comando.



DS16 Gamma- Ambasciata Klingon
24/11/2400 - ore 20,40


Vedendo Tara entrare, Rogal s'illuminò immediatamente, essendo ormai convinto di non averla presente, vista la situazione sulla Stazione spaziale. L'inviato di suo padre era un suo vecchio amico di gioventù, un Klingon con sangue romulano nelle vene, eredità di sua nonna materna, che, nonostante il suo non essere purosangue, era riuscito a diventare l'assistente personale del Capo del Casato Dothraki. Il padre adottivo di Rogal l'aveva inviato sin lì per convincerlo a sposare una giovane Klingon, di non altissimo lignaggio, ma dal sangue puro. Rogal venuto a sapere dei programmi del genitore, aveva passato gli ultimi giorni a convincere l'amico che lui non era interessato a sposarsi e che non gli importava quello che suo padre aveva deciso per lui: la vita era la sua e non tollerava che nessuno decidesse per lui, anche se pensavano di farlo per il suo bene. E in più, lui aveva già una compagna, quindi, per il momento, stava bene così!
Ora voleva che Ba'lesh conoscesse Tara, sperando che anche lui ne fosse affascinato, così da portarlo dalla loro parte.
E così accadde, ma la cosa che colpì maggiormente Ba'lesh fu il nome della sua famiglia e il fatto che lei ne fosse l'erede!
Ba'lesh era fedele al suo Casato, ma era più interessato ad accrescerne il potere politico ed economico che al voler mantenere la purezza del loro sangue, fatto che, negli ultimi 20 anni, sembrava essere al centro degli interessi della famiglia. Dopo aver capito chi fosse la compagna del suo amico, nella sua testa si stava già formando un piano su come convincere il padre di Rogal che l'erede di casa VodleH sarebbe stata una perfetta consorte per dare lustro al loro Casato e portare Rogal dentro all'Alto Consiglio. QuandoTara lasciò l'ambasciata, non sapeva che lei e Rogal avevano trovato un alleato!



USS Stormbreaker - Plancia
24/11/2400 - ore 23,30


T'Lani entrò in plancia pochi minuti dopo che Sh'erah l'aveva avvertita che era in arrivo una comunicazione per lei da una nave Romulana, tallonata da Kiomi che la seguiva come un'ombra, sempre un passo dietro l'anziana vulcaniana, come un cane da guardia. La Klingon nei pochi giorni passati insieme aveva imparato a rispettarla e sapeva anche che la salvezza del suo compagno, se era ancora vivo, dipendeva da lei.
"Ambasciatrrrice, la comunicazione in arrrrivo da rromulani, è crriptata ma usa codici della Federrrazione." Disse senza preamboli l'ufficiale in comando.
T'Lani senza scomporsi minimamente rispose: "Vediamo cosa vogliono. Apra il canale, Tenente."
Il felinoide fece un cenno all'addetto alle comunicazioni e pochi secondi dopo il volto sorridente del Capitano di DS16 apparve sullo schermo della plancia.
=^=Ambasciatrice sono lieto di vederla: ci ha fatto preoccupare molto, sa?=^=
"Non era nelle mie intenzioni. Cosa la porta a bordo di una nave Romulana?" Rispose la vulcaniana.
=^=Ho delle notizie interessanti, che penso le potrebbero servire nei suoi rapporti col popolo Wadi.=^= E in sintesi le spiegò cosa aveva rivelato loro il bajoriano Jarrian su DS16 e come avevano preso in trappola uno dei complici di Farias e del Maestro Woodrow.
=^=Siamo stati fortunati perché sulla nave che ha attaccato il cargo-trappola era presente Agadok, un ferengi braccio destro di Woodrow che ci ha fornito una confessione dettagliata su come erano usi procurarsi uomini da impiegare nel gioco.=^=
"Vi ha anche detto se anche il governo centrale è coinvolto?"
=^=Dice di no e anche se fosse, non credo che esiterebbero a scaricare le responsabilità su Farias e Woodrow per evitare problemi con la Federazione o i Klingon e tutti gli altri popoli di cui hanno fatto incarcerare ingiustamente persone e che ne hanno poi causato la morte!=^=
"Concordo con la sua conclusione. Può mandarmi la documentazione della confessione di questo Agadok?"
=^=Ho già provveduto=^= rispose Aymane e dalla postazione comunicazione della Stormbreaker arrivò puntuale la conferma dell'arrivo dei dati dalla Lorrell.
=^=Inoltre Lamak sta raggiungendo la vostra posizione:dice che Federazione e Romulani insieme daranno più forza a qualsiasi rivendicazione voglia fare al governo Wadi.=^=
"Grazie Capitano era proprio di prove che avevo bisogno per muovermi. La terrò informata." E T'Lani pose fine alla conversazione per andare a studiare le informazioni inviate da Aymane, senza dare a vedere che dell'arrivo dell'ambasciatore Lamak non sapeva di che farsene, ma l'arte della diplomazia era fatta soprattutto di pazienza.