10.01 "Un benvenuto inquietante"
di Paul Hewson, Pubblicato il 17-10-2025
Luogo sconosciuto
27/09/2405 - Ore 02.20
L'essere alieno, dopo aver pronunciato quelle parole che suonavano come una condanna, fece per andarsene, ma Kyel lo afferrò per un braccio e lo fermò.
"Chi sei e cosa è Zodolla?"
L'alieno posò su di lui uno sguardo indifferente e togliendosi la mano del risiano di dosso, con la stessa impassibile calma, rispose: "Te lo dico adesso, e poi mai più: toccami o parlami ancora senza permesso e sei morto. E questo vale anche per i miei uomini, che presto diventeranno i vostri istruttori. Il mio nome è Thes e da oggi fino al vostro ultimo giorno sarò colui che deciderà il vostro destino. Zodolla è un'arena dove i Padroni vengono per divertirsi e il loro spettacolo preferito è il Torneo, un combattimento all'ultimo sangue tra guerrieri in cui solo uno trionferà e riceverà fama e denaro. Voi adesso vi allenerete e i più forti parteciperanno al prossimo Torneo che si svolgerà tra un mese. E comunque, che vi sia di conforto, la mia scuola non ha mai perso negli ultimi 9 Tornei, quindi è probabile che uno di voi riesca a sopravvivere!" e se ne andò lasciando Rezon e gli uomini vicino a lui, che lo avevano ascoltato, ammutoliti.
Il primo a parlare fu Blake "Siamo finiti in un covo di matti: chi si credono di essere per decidere delle vite altrui! Ci deve essere un modo per andarcene, in fondo siamo in parecchi e se ci uniamo li possiamo sconfiggere."
"Non credo che sia così facile Alec" rispose il Consigliere" l'ho osservato mentre parlava con Kyel, e non c'era traccia di insicurezza in lui, sa che quello che ha detto è vero e che è impossibile scappare da qui"
"Può darsi, ma da quello che ha detto il Torneo non comincerà che tra un mese, quindi abbiamo tempo per studiare il luogo dove siamo tenuti prigionieri e i loro sistemi difensivi: non ci arrenderemo facilmente, Thes non ci conosce. E poi non conosce la caparbietà del nostro Capitano e di Sheldon, faranno di tutto per trovarci. Ora cercate solo di sopravvivere agli allenamenti" disse Rezon provando a motivare i suoi compagni.
"Parli bene tu, sei un combattente forte e preparato, ma noi?" chiese Rush indicando se stesso e la maggior parte degli uomini della sezione scientifica o di ingegneria "La maggior parte di noi ha un addestramento di base al combattimento che risale ai tempi dell'Accademia! Come potremo resistere?"
Paul vide lo scoramento sui volti di molti dei suoi compagni, lo stesso che provava nel suo cuore, conscio delle sue scarse capacità guerriere e disse: "Signori, oggettivamente le probabilità sembrano tutte contro di noi, ma in questi ultimi anni siamo sopravvissuti ad avventure forse ancora più disperate di questa, uscendone comunque vittoriosi. Quindi usiamo tutte le conoscenze ed abilità che abbiamo e sono sicuro che anche stavolta ne usciremo vivi. Rimaniamo uniti e come la squadra forte che siamo, facciamo vedere a quel pallone gonfiato di Thes di che pasta sono fatti gli uomini della Flotta!"
Il discorso del Consigliere servì almeno a dare un po' di coraggio ai più giovani. Rezon lo prese sottobraccio e si allontanò con lui di un paio di metri dal resto degli uomini della Sheldon.
"Bel discorso, bravo: gli hai dato un po' di speranza" gli disse il Primo Ufficiale.
"Credi? te lo saprò dire dopo il primo allenamento a cui ci sottoporranno in quanti di noi sarà rimasta un po' di speranza, io compreso. Mi hai visto in azione e sai quanto sono scarso: non resisterò un minuto contro un avversario che sia forte anche solo la metà di te"
Kyel lo prese per le braccia e guardandolo fisso negli occhi gli disse "Ok amico, non è il tuo forte combattere, ma hai altre capacità : usale a tuo vantaggio. Puoi capire le intenzioni di chi hai davanti da un suo minuscolo movimento del viso, sfruttalo per anticipare le mosse di chi dovrai affrontare e soprattutto, resta vivo, ho bisogno di te"
Paul guardò l'amico con riconoscenza, avendone capito l' intenzione di dargli coraggio, quindi mise a sua volta le mani sulle sue braccia e ricambiò la stretta "Farò come dici tu e credimi, sul fatto di restare vivo, mi trovi completamente d'accordo"
"Bene. Torniamo dagli altri, non ho visto Jekins tra loro, raduniamo tutti i nostri compagni e cominciamo a studiare la situazione."
Nave Sheldon- Plancia
27/09/2405 - ore 03.30
L'atmosfera in plancia era carica di tensione: Adrienne dalla sua poltrona stava studiando tutti i rapporti che le varie sezioni stavano inviando, ogni minuscolo dettaglio doveva essere esaminato. Non era possibile che tutti i maschi presenti a bordo fossero scomparsi senza lasciare traccia. Sheldon, dopo i primi minuti in cui temeva di essere sotto attacco, aveva fatto rientrare le navette. Su ordine del Capitano aveva mandato Sharon, con a bordo una squadra guidata dalla Terell, nella zona di spazio dove era stata segnalata l'ultima nave alla deriva. In mancanza di indizi, l'unica anomalia incontrata doveva essere analizzata: probabilmente non era niente, come sosteneva Sheldon, ma Adrienne aveva imparato a fidarsi del suo istinto. E adesso le diceva che le cose erano collegate.
"Spiegazioni su come sono potuti sparire tutti gli ufficiali maschi senza che tu te ne sia accorto?" chiese Adrienne ad un serissimo Sheldon, in piedi di fianco a lei.
"Nessuna al momento: l'unica possibilità è che ci fosse un teletrasporto nascosto dell'onda energetica che ci ha attraversato"
"Da dove ha avuto origini questo raggio? Se ci fosse stata una nave nelle vicinanze te ne saresti accorto, giusto?"
"Dipende" rispose Sheldon, evidentemente scocciato dall'essere stato colto di sorpresa.
"Da cosa?" chiese Adrienne.
Sara Cortes, seduta alla postazione scientifica rispose al posto dell'AI "Se ci fosse stata una nave o qualcosa di simile abbastanza lontana per sfuggire ai nostri sensori o anche più vicina, ma dotata di un sistema di occultamento estremamente efficace, non ce ne saremmo accorti."
"Ma supponendo la prima ipotesi il raggio teletrasporto usato deve essere molto potente ed estremamente preciso se è riuscito a selezionare sesso ed età di chi prelevare. Cosa potete dirmi dell'onda energetica che ci ha attraversato?"
"Un tipo di energia sconosciuta, ma ne stiamo tracciando la rotta: presto sapremo da dove ha avuto origine. E sono pronto a scommettere che lì troveremo anche il mio equipaggio!" disse Sheldon
"Sheldon torno nel mio alloggio, ho bisogno di riposare un paio d'ore prima che i gemelli si sveglino, ammesso che ci riesca. Qualunque novità voglio essere informata, anche quella che può sembrare ininfluente. Tenente Cortes le affido la plancia."
"Molto bene Signore e stia tranquilla: li troveremo!" Rispose Sara cercando di usare il tono più sicuro che aveva anche se in cuor suo temeva per la sorte del suo Filippo.
Zodolla - Luogo sconosciuto
27/09/2405 - ore 04.15
Jekins, accompagnto da alcuni uomini della sicurezza, aveva esplorato il luogo dove si erano svegliati: per prima cosa aveva scoperto che i comunicatori non funzionavano e per questo aveva mandato un paio di uomini alla ricerca degli altri. Gli aveva ordinato di riferire che era sua intenzione esplorare il luogo dove si erano svegliati, per capire se c'era un modo per andarsene o almeno per comunicare con la Sheldon. Dopo un paio d'ore la sua esplorazione era terminata e tornò a riferire ai suoi colleghi che nel frattempo si erano riuniti in un punto appartato dell'enorme stiva dove erano rinchiusi.
"Pippo finalmente! Cosa hai scoperto?" chiese Kyel rincuorato nel vederlo.
"Poco e quel poco non ti piacerà . La sala dove siamo è collegata a quattro corridoi che partono tutti dal lato opposto a dove ci troviamo: in quelli alla sinistra è possibile entrare perché non c'è sorveglianza e portano in dormitori comuni con servizi igienici e sala mensa. Quelli a destra invece sono chiusi e hanno guardie alle porte. Nei dormitori non ci sono finestre né aperture di nessun genere per cui non ho potuto vedere se siamo su di una nave o su un pianeta, però sbirciando dall'oblò sulla porta che da sui corridoi di destra ho intravisto in una stanza delle strutture che potrebbero essere dei pannelli di controllo, se riuscissimo ad arrivarci in un qualche modo...."
"Se riuscissimo ad arrivarci probabilmente potremmo trovare un modo per comunicare con Sheldon, quindi chiunque di noi avrà un'occasione, la sfrutti: non credo che ci lasceranno così liberi di muoverci a lungo." disse Rezon.
"Ho provato a parlare con gli altri prigionieri: sono tutti terrorizzati e c'è un gruppo di Kazon che racconta di avere già sentito una storia che parla di questo posto, ma pensavano fossero delle esagerazioni dovute all'alcool, dato che chi le raccontava era decisamente ubriaco!" disse Hewson.
"Se quello da cui hanno sentito la storia era uscito da qua in un qualche modo, dobbiamo farci raccontare esattamente cosa gli ha detto: forse c'è un altro modo per andarsene senza dover uccidere nessuno. Paul datti da fare con quei Kazon, ma attenzione, non ti fidare, ricorda i rapporti della Voyager su di loro!"