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USS TOKUGAWA - MISSIONE 08 RSS USS TOKUGAWA - Missione 08

08.09 " In lotta "

di Giovanni Vincenzo De Chirico, Pubblicato il 18-06-2018

USS Tokugawa - luogo imprecisato tempo imprecisato



Hana si svegliò in un posto buio, non ricordava come ci era finita, ne quando si era addormentata.
Provò ad alzarsi in piedi. Non ci riusciva.
Come dal nulla rimbombarono tutto attorno a lei, forti come tuoni, delle parole.
"Alla fine... eccovi qua, Kenpank"
Il rimbombo si dissolse lentamente lasciando nell'aria per diversi minuti le ultime sillabe della frase.
Era un rimbombo impossibile, innaturale.
Non si era ancora del tutto esaurito che il fenomeno si ripeté:
"Lo sapevate che sarebbe successo Kepunk".

Doveva alzarsi in piedi, ma le sue gambe sembravano non avere forze.
No aspetta. Gambe? Hana si rendette improvvisamente conto di non avere gambe.
Di non avere braccia.
Di non avere un corpo.

Era come un vapore galleggiante nell'aria.
Eppure in qualche modo sentiva ancora il terreno sotto i propri piedi.

Avvertì una luce rossa, carica di rabbia. Era un'emozione estremamente rabbiosa. Ma a chi apparteneva?

Un pò più deboli attorno a lei ce n'erano altre: spavento e preoccupazione. Piccole lucine blu, che venivano quasi soffocate dal fuoco dell'entità rossa.

Aspetta, queste emozioni le conosceva. Erano i suoi compagni di bordo, avvertiva chiaramente De Chirico, il capitano, Hair, Margaret. Sembravano molto vicini ma non riusciva a vederli.


USS Tokugawa - Infermeria 4 Novembre 2397 - Ore 12:25


L'essere che aveva assunto le sembianze di Hana si scagliò contro l'essere di polvere. In un attimo si ritrovarono avvolti da una nuvola scura, in una colluttazione difficilissima da seguire per gli allibiti osservatori dell'equipaggio.

"Computer crea un campo di forza attorno al consigliere e al Kepunk" De Chirico era stato il più pronto a prendere in mano la situazione. Ma i due esseri sembravano non voler sentire ragione, invece di smettere di lottare continuavano a scagliarsi contro il campo di forza, come presi da un'improvvisa follia.
De Chirico iniziò a maneggiare freneticamente sulla console del computer.

"Dottore! Che diav...." Il capitano lasciò a metà la frase quando Hana crollò priva di sensi.

"Un sedativo capitano, di questo passo si sarebbe ammazzata, non molto efficace su di lui a quanto pare" con un'occhiata indicò l'umanoide imprigionato, che sembrava aver ritrovato la ragione ora che Hana era sedata.

L'illuminazione cambiò. Allarme Rosso.

"Dottore, Hair monitorate la situazione e trovate una spiegazione! Io sarò in plancia", il capitano si precipitò fuori dall'infermeria.

USS Tokugawa - plancia - 4 Novembre 2397 - Ore 12:25



Il capitano Hesse entrò come una furia in plancia: "Situazione".
"Le altre navi Federali capitano, hanno iniziato a lottare tra di loro e a sparare contro di noi. E' strano: è come se non sapessero pilotarle. Sono attacchi così banali che li stiamo evitando con manovre evasive basilari.

"Li chiami"

"Già provato, non rispondono"

"Possiamo disabilitare motori e armi?"

"Contro navi della flotta?"

"Per quel che ne sappiamo non sono più navi della flotta".

"Alluso, li disabiliti. ORA".

L'ufficiale alle comunicazioni interruppe l'acceso scambio tra il capitano e l'ufficiale tattico: "Capitano, riceviamo una chiamata Subspaziale... Dall'altra parte del tunnel spaziale..."