USS Seatiger, Plancia
03/09/2398, ore 09:11
Poi, come era arrivato, il messaggio mentale sparì lasciando tutti frastornati e con stati d'animo differenti: dalla tristezza per la nostalgia, all'entusiasmo per una nuova speranza.
La plancia era caduta in un silenzio irreale, anche i suoni delle console sembravano affievoliti... tutti erano immersi nei loro pernsieri.
Tre secondi dopo Finn si era già scordato il messaggio e faceva un cenno all'attendente che gli portasse una birra... l'altro scosse la testa, Finn provò a gesticolare la forma di un hot dog ma ricevette di nuovo un segno negativo, poi l'attendente gli portò un tè terrestre dal profumo ricco e fruttato. Il primo ufficiale guardò prima l'acqua sporca e poi l'attendente con sguardo di disapprovazione, che fu prontamente ignorato.
Finn sospirò.
"Capitano che ne dice di una vacanza?" chiese dopo aver poggiato il tè sul tavolino della sua postazione.
Kenar parve scuotersi dai suoi pensieri e tornare alla realtà .
"Come scusa?" chiese sovrapensiero
"Una vacanza. Sa quelle cose che vengono date agli uomini della Flotta Stellare quando sono stanchi e stressati e sopratutto dopo aver affrontato delle uova supertecnologiche con chiari intenti omicidi?"
"Concordo con il Comandante Finn" commentò l'ufficiale medico ancora sconvolta dalle sue percezioni "E questo messaggio mentale non ha aiutato certamente a calmare l'equipaggio."
Kenar sospirò. "Non avete tutti i torti... a qualche suggerimento Numero Uno? Conosce un buon resort in zona?" c'era una punta di acidità nella sua voce... che si aspettava Finn? Un villaggio vacanze attrezzato? Si rese conto che era stato ingiusto e trasformò il tono della sua risposta in una battuta di spirito.
"Oh beh... ci sarà un pianeta abitabile lì fuori con una spiaggia e qualche palma! Jason dai un'occhiata per favore... ehm signor Queen volevo dire..." si corresse quando l'attendente gli fece una smorfia di disapprovazione.
"In effetti i sensori a lungo raggio segnalano un sistema molto simile a quello Bajoriano con due pianeti nella fascia abitabile, ma siamo ancora troppo lontani per avere maggiori informazioni."
Kenar si guardò intorno, tutti i suoi ufficiali avevano uno sguardo speranzoso. Glielo poteva leggere in faccia quello che volevano... Finn addirittura pareva scodinzolare come un golden retriver.
"Va bene! E vacanza sia!" ammise che ne aveva proprio bisogno anche lui. "Andiamo a vedere questo sistema."
USS Seatiger, Plancia - Sistema K-H34.V3N
03/09/2398, ore 11:11
La plancia della USS Seatiger era immersa nella caratteristica penombra che accompagnava i lunghi viaggi tra le stelle. Le luci soffuse delle console creavano riflessi bluastri sui volti concentrati dell'equipaggio, mentre il ronzio sommesso dei sistemi di bordo riempiva il silenzio cosmico.
Il Capitano sedeva nella sua poltrona di comando, le macchie caratteristiche della sua razza trill che si estendevano lungo i lati del volto. I suoi occhi contemplavano il viewscreen principale dove brillava la stella K-H34.V3N, una nana arancione che emanava una luce calda e rassicurante dopo gli eventi precedenti.
All'Ufficiale Scientifico Capo bastò alzare un sopracciglio per attirare l'attenzione del suo capitano. L'ibrido terrestre-vulcaniano possedeva i tratti affilati del sangue vulcaniano temperati dalla morbidezza umana, e i suoi occhi scuri riflettevano la precisione scientifica mentre operava sui controlli della console con movimenti fluidi e metodici.
"Rapporto, Signor Quinn," disse il Capitano "Cosa ci dicono i sensori sui pianeti di questo sistema?"
Jason si voltò, assumendo quella postura caratteristica a metà tra il controllo vulcaniano e la naturalezza umana. "Capitano, ho completato una scansione dettagliata del sistema K-H34.V3N. La stella primaria è una nana arancione di classe spettrale K, con massa e luminosità inferiori a quelle di Sol, ma con una longevità stimata di circa dodici miliardi di anni. Il sistema presenta sei corpi planetari di interesse variabile."
Il Primo Ufficiale Dewey Finn, che stava tentando di sembrare professionale appoggiato alla ringhiera della plancia, quasi sobbalzò a sentire la parola "sei". Nonostante i mesi trascorsi a bordo, gli occhi tradivano ancora quel misto di entusiasmo genuino e terrore per le responsabilità che si era trovato addosso.
"Sei pianeti?" esclamò, cercando di mantenere un tono professionale ma fallendo miseramente. "Speriamo che non siano tutti del tipo 'morte e distruzione', perché onestamente..." Si fermò, rendendosi conto di quello che stava per dire. "Ehm... voglio dire... procediamo con l'analisi."
Il Capitano fece un cenno quasi impercettibile all'Ufficiale Scientifico di continuare, ormai abituato alle insicurezze del suo primo ufficiale.
"H34.V3N-I è un corpo roccioso con una temperatura superficiale media di 800 gradi Celsius. Privo di atmosfera, completamente sterile," continuò l'ibrido metodicamente. "H34.V3N-II presenta caratteristiche opposte: è completamente ghiacciato, avvolto in un'atmosfera composta da gas tossici privi di ossigeno. Entrambi sono decisamente inadatti alla vita."
L'Ingegnere Capo alzò la voce dalla sua postazione con genuina allegria. "Almeno sul secondo pianeta non dovremmo preoccuparci del sistema di raffreddamento!"
Dewey annuì con troppo entusiasmo. "Esatto! È come..." Si fermò, cercando un'analogia appropriata. "...come avere un condizionatore che non si può spegnere. Anche se spero davvero che non dovremmo mai andarci, perché sinceramente non so ancora bene come funzionano le procedure di evacuazione d'emergenza."
L'Ufficiale Scientifico continuò imperturbabile. "H34.V3N-III si trova nella zona abitabile, tuttavia presenta livelli di radiazioni gamma estremamente elevati. È essenzialmente un deserto nucleare. Le letture suggeriscono una devastazione su scala planetaria. Il pianeta è accompagnato da un satellite naturale denominato Hades, caratterizzato da intensa attività vulcanica."
Dewey si fermò di colpo. "Hades? Davvero? Chi ha dato i nomi a questi posti, qualcuno con seri problemi di ottimismo?"
Il Consigliere parlò con quella voce calma caratteristica della sua razza el-auriana. "Sento echi di grande sofferenza provenire da quel mondo. Una tragedia che ha lasciato cicatrici profonde."
L'espressione di Dewey si fece immediatamente seria. "Mi dispiace, non volevo scherzare su una cosa del genere. È che quando sono nervoso tendo a dire stupidaggini... e io sono quasi sempre nervoso."
Il Capitano si sporse in avanti. "E H34.V3N-IV?"
Per la prima volta, l'Ufficiale Scientifico mostrò qualcosa che si avvicinava all'interesse. "H34.V3N-IV presenta caratteristiche decisamente più promettenti, Capitano. Atmosfera di azoto-ossigeno compatibile con tutte le specie presenti a bordo. Temperatura superficiale media di 25 gradi Celsius. È dominato da un supercontinente circondato da oceani disseminati di arcipelaghi. Le scansioni preliminari indicano un possibile mondo di Classe M."
Dewey smise di respirare per un momento, poi iniziò a camminare avanti e indietro con crescente eccitazione.
"Aspettate!" Si fermò al centro della plancia. "K-H34.V3N... se sostituiamo i numeri con le lettere... K... Heaven!" La sua faccia si illuminò. "Il sistema si chiama letteralmente 'Heaven'! Dopo tutti i guai che abbiamo passato, è come se l'universo ci stesse finalmente facendo un favore!"
Il Capo Sicurezza alzò gli occhi dalla console tattica con espressione professionale. "Primo Ufficiale, le coincidenze non fermano i phaser nemici. Dovremmo mantenere i protocolli standard."
Dewey si voltò verso di lei con un sorriso imbarazzato. "Ha ragione, naturalmente. È solo che... beh, sono ancora in fase di apprendimento su tutto questo. Se qualcuno ci attacca, al massimo posso provare a confonderli."
L'Ufficiale Medico betazoide sorrise con calore genuino. "Dal punto di vista medico, un ambiente di Classe M sarebbe ideale per l'equipaggio. Il morale generale migliorerebbe notevolmente."
Il Capitano si alzò dalla poltrona e si avvicinò allo schermo principale. "Ufficiale Scientifico, voglio scansioni più approfondite di H34.V3N-IV. Forme di vita, risorse, composizione atmosferica dettagliata, e qualsiasi anomalia. In questo universo non possiamo permetterci sorprese."
L'ibrido tornò alla sua console con concentrazione assoluta. Dopo alcuni minuti si voltò verso il comandante. "Scansioni completate, Capitano. Confermo presenza di estese forme di vita vegetale e animale. Alcune tribù umanoidi ma nessun segno di tecnologia avanzata. Riserve idriche abbondanti, depositi minerali diversificati. Il pianeta presenta un ecosistema stabile e prospero."
Dewey battè le mani con entusiasmo. "Perfetto! Un paradiso in un sistema chiamato 'Heaven'! Se questo non è il destino che ci dice di rilassarci, non so cosa sia!"
Anche l'Ufficiale Scientifico sembrò colpito dalla coincidenza. "Dal punto di vista statistico, il 'destino' rimane scientificamente indimostrabile, tuttavia la probabilità di tale coincidenza è... notevole."
Il Capitano parve rilassarsi. "Molto bene. Timoniere, rotta per Heaven-IV. Atterri sull'isola disabitata più lontana dal supercontinente. Capo Sicurezza, scudi alzati per precauzione."
"Rotta tracciata, Capitano. Pronti per l'ingaggio."
Dewey si avvicinò al Capitano, abbassando la voce. "Sa, Capitano, so di non essere esattamente il primo ufficiale che si aspettava. Il mio background è... diciamo non convenzionale." Si grattò nervosamente la nuca. "Ma dopo mesi in questo universo pazzo, forse un po' di paradiso è quello che ci serve. E prometto di fare del mio meglio per non combinare disastri!"
Il Capitano posò una mano sulla spalla di Dewey. "Comandante Finn, l'esperienza si acquisisce. Il coraggio e l'onestà che dimostra sono qualità preziose."
Il Consigliere chiuse gli occhi, estendendo i suoi sensi. "Capitano, percepisco un cambiamento nell'equipaggio. Sento vera speranza per la prima volta da mesi."
Dewey arrossì. "Beh, cerco sempre di mantenere alto il morale. È una delle poche cose di cui sono sicuro!"
Con un gesto deciso, il Capitano impartì l'ordine finale. "Allora procediamo. Timoniere, ingaggio. Impulso un quarto."
"Ricevuto!" rispose Dewey con entusiasmo, poi si corresse: "Ehm... ordine ricevuto, Capitano."
Le stelle sullo schermo iniziarono a muoversi mentre la USS Seatiger si dirigeva verso quello che speravano fosse finalmente un rifugio sicuro. Nel silenzio della plancia, tutti si persero nei propri pensieri, cullati dal ronzio dei motori che li portava verso una speranza chiamata Heaven.
Dewey, nel tentativo di sembrare professionale, sussurrò: "Sa che se questo posto è davvero un paradiso, potrebbe essere il primo posto in questo universo dove non rischiamo la vita ogni cinque minuti?"
Il Capitano sorrise leggermente.
USS Seatiger, Plancia
Heaven IV - Seatiger Island
03/09/2398, ore 15:22
Dewey si sgranchì le braccia mentre un senso di calma inaspettato lo avvolgeva. L'atterraggio sulla "Seatiger Island", come la chiamava lui, era stato impeccabile, una testimonianza delle capacità della nave e dell'equipaggio. Il sole arancione di Heaven IV proiettava una luce calda e ambrata che dipingeva l'isola con sfumature dorate e rossastre. Un'atmosfera serena, molto diversa da tutto ciò che avevano affrontato fino a quel momento.
"Capitano," disse con un'espressione quasi reverente. "Non c'è niente di radioattivo. Niente di ostile. Non sento il bisogno di fare esplodere niente. Credo... credo di aver bisogno di un bagno." Kenar sorrise, divertito. "Procedura standard, Comandante. L'ufficiale medico e la sicurezza vi accompagneranno. Non allontanatevi troppo e mantenete il contatto. La scansione non ha rilevato pericoli, ma la prudenza non è mai troppa." Dewey annuì con entusiasmo. "Certamente, Capitano. E... posso levarmi la divisa?" chiese con uno sguardo di speranza.
L'ufficiale medico, la cui espressione tradiva un desiderio di pace e tranquillità , scese dalla rampa insieme a Dewey, seguito da due ufficiali della sicurezza, le loro espressioni sempre professionali. L'aria era tiepida e umida, profumata di una vegetazione che ricordava quella delle foreste tropicali terrestri. Il suono delle onde che si infrangevano dolcemente sulla riva creava una melodia rilassante, molto diversa dai ronzii delle console della plancia.
La spiaggia era una distesa di sabbia bianca, che si estendeva per chilometri, e l'oceano scintillava sotto la luce ambrata del sole. I due ufficiali della sicurezza si posizionarono a distanza, monitorando l'ambiente circostante, mentre l'ufficiale medico si tolse gli stivali e si sedette sulla sabbia, chiudendo gli occhi e inspirando profondamente. Dewey, dopo un attimo di esitazione, imitò il gesto, levandosi la divisa e correndo verso l'acqua in mutande.
Il contatto con l'acqua tiepida fu una sensazione quasi surreale dopo tutti i mesi passati nello spazio. Dewey si tuffò, liberandosi da ogni tensione e preoccupazione, nuotando con movimenti fluidi e spensierati. Quando riemerse, era come un'altra persona. Sorrise, asciugandosi gli occhi con la mano. "Anna toglimi una curiosità ... qual è esattamente la procedura standard?" esclamò rivolto verso la spiaggia.
"Le nostre procedure richiedono che vengano effettuate delle analisi sull'acqua e l'ambiente per accertarne la salubrità ." L'ufficiale si avvicinò a Finn, brandendo un tricorder e iniziando le scansioni controllando anche il corpo del Primo Ufficiale commentando sottovoce con dei "Mmmh... aih aih... non ci voleva"
"Tenente! Che succede?!" esclamò Finn spaventato
USS Seatiger, Infermeria
Heaven IV - Seatiger Island
03/09/2398, ore 17:48
Dopo un rinfrescante bagno, Dewey si ritrovò in infermeria, dove l'ufficiale medico stava terminando una serie di test di routine.
"Allora, dottore? Sono ancora vivo?" chiese Dewey, un po' preoccupato.
"La sua salute è nella norma, Comandante. Direi quasi perfetta, nonostante il suo stile di vita. Non capisco ancora come faccia a non avere problemi di fegato, ma..." disse il dottore prima di fermarsi. Non ce la faceva proprio a resistere alla tentazione di stuzzicare il primo ufficiale.
Finn aveva le pupille dilatate, già sentiva batteri mangiacarne e radiazioni mortali percorrere il suo corpo.
"Comunque le analisi non hanno rilevato anomalie. Il DNA dei microrganismi presenti nell'aria e nell'acqua non è in alcun modo dannoso. Direi che questo pianeta è quasi un paradiso."
Dewey sorrise come se le paura di poc'anzi non esistesse più. "Visto? Io ve l'avevo detto che dovevamo venire qui!"
"La prossima volta prima di buttarsi in acqua mi faccia analizzare l'ambiente!"
"Ecco cos'era la procedura standard..." commentò Finn battendo il pugno sul palmo dell'altra mano.