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USS SEATIGER - MISSIONE 03 RSS USS SEATIGER - Missione 03

03.07 " Cattive motivazioni "

di Droxine Carelli, Pubblicato il 23-03-2017


USS Seatiger - Plancia
01/12/2394, Ore 16:45 - D.S. 71916.98


Ancora una volta la plancia della Seatiger ferveva di attività.
Kenar dalla poltrona del capitano dava ordini a destra ed a sinistra.
"Signor Tholos, a che punto siamo?"
"Il primo gruppo è finito, possiamo andare."
"Ottimo. Signor McAllen. Rotta sul gruppo beta."

Era una fortuna che gli imperiali fossero così organizzati. Le navi di evacuazione si erano raggruppate ordinatamente in piccoli agglomerati. Pronte per la fuga di massa.
Niente caos. In cuor suo Kenar approvava. Per amore dell'ordine e delle operazioni ben fatte. Ma anche perché aveva permesso alla Seatiger di operare la loro raccolta più efficientemente.
Avevano preso la mano nelle operazioni di estrazione dei nuclei delle navi di evacuazione. Tholos aiutato da T'Kar distruggeva gli emettitori di scudi dove necessario, per poi teletrasportava il nucleo di curvatura in un'area franca, lontano dagli altri. Se il nucleo rimaneva stabile veniva spostato da un raggio traente e messo assieme agli altri. Ormai un codazzo di apparecchi di tutte le forme e dimensioni seguivano la sua nave. Al momento giusto, se tutto andava bene, avrebbero invertito il raggio traente ed avrebbero spinto una palla scintillante in gola all'anomalia.
Le navi che depredavano erano tutte navi commerciali e di servizio. Ben poche offrivano resistenza. Ed anche quelle che lo facevano non avevano abbastanza potenza di fuoco per intaccare gli scudi della sia pure danneggiata nave federale.
Il problema era il tempo. L'anomalia avrebbe colpito in poco più di un quarto d'ora.

"Signor Anari. Ha quelle simulazioni?"
"Sì capitano. Naturalmente come dicevo è assolutamente campata in aria..."

Kenar tagliò corto.
"Non importa. Prenderò quello che mi può dare. Bastano i nuclei che abbiamo?"
"Temo di no, capitano. Abbiamo raccolto 31 nuclei fino ad adesso. Ne serviranno almeno il doppio."
"Se il nostro capo operazioni mantiene questo ritmo potremmo farcela..."

Tholos lo interruppe affannato.
"Capitano! Una complicazione. Il gruppo beta si sta disperdendo. Anche il gamma!"

Kenar digrignò i denti.
"Stupido! Stupido!" Pensò tra sé "Credevi che sarebbero stati fermi a farsi derubare? Scappare da un avversario con forza preponderante è la tattica più ovvia. Come gazzelle attaccate dai leoni che scappano in tutte le direzioni. Alcune sarebbero state prese, ma il branco sarebbe sopravvissuto."
"Signor McAllen. Tracci una rotta di intercettazione per le navi in fuga. Con preferenza a quelle più potenti."
"È inutile, capitano. Stanno entrando in curvatura."

E loro non avevano certo il tempo di raggiungerle, lente che fossero.
Il capitano della Seatiger pensò alle persone a bordo delle 31 navi ora alla deriva con solo l'energia di emergenza. Sarebbero morti tutti. Assieme agli abitanti del pianeta che non erano stati evacuati. Numericamente una percentuale insignificante, certo. Ma li aveva condannati lui. Con la sua arrogante idea di salvare tutti.

"Signor Anari... se aggiungessimo il nostro nucleo di curvatura... basterebbe?"
L'interpellata rimase in silenzio qualche secondo, cogliendo le implicazioni della domanda.
"No, capitano. La Seatiger non ha motori particolarmente potenti. Efficienti sì. Potenti, no."

Kenar si appoggiò allo schienale della poltrona. Cosa poteva fare per riparare?
Non avevano spazio per quelle persone. Restituirgli i nuclei? Assurdo. Trascinarle con il raggio traente? Impossibile. L'unica strada era quella di usare i nuclei che avevano e sperare.
Si sentì impotente come non mai. Sconfitto.
Ebbe la tentazione di ordinare di entrare in curvatura ed abbandonare quel mondo condannato. Fuggire e lasciarsi tutto alle spalle.
La voce di T'Kar interruppe quei cupi pensieri.

"Capitano. Vettore a curvatura diretto qui. Fattore di curvatura 9.6. Sembra un incrociatore imperiale..."
"Quando non credi che le cose non possano andare peggio..."
"... mi correggo, capitano. C'è un secondo vettore diretto qui. È la Zuma."
"... lo fanno."
Poi gli venne un'idea.
"Signor Anari. Il nucleo a curvatura della Zuma potrebbe essere sufficiente per i nostri scopi?"
L'ufficiale scientifico rispose subito.
"Se le specifiche che ci hanno riferito durante la visita sono vere è probabile, capitano."
Kenar si porse in avanti, come un falco in picchiata.
"Signor McAllen, tracci una rotta di intercettazione con la Zuma. Signor Tholos, spedisca i nuclei verso l'anomalia."
"Rotta tracciata."
"Attivare appena il signor Tholos le dà l'ok."
Finn gli si avvicinò.
"Capitano... mi dica che non sta pensando quello che sto pensando che lei pensi."
Kenar non rispose.
"Io non me ne intendo ma... abbiamo qualche possibilità di prendere il loro nucleo di curvatura?"
Kenar uscì dal suo mutismo.
"Non lo so, signor Finn. Ma ci dobbiamo provare."
Attivò il comunicatore.
"Capo, può simulare un'avaria agli scudi?"
La voce di Droxine arrivò tinta di ironia.
=^= Simulare? Sì, possiamo dire che la stiamo simulando... =^=
"Può farlo o no?"
Il tono del capo ingegnere tornò seria.
=^= Certamente. =^=
"Lo faccia allora."
Due minuti dopo la Seatiger intercettò la nave di Nado.
"Signor T'Kar, quanto all'arrivo dell'incrociatore imperiale?"
"Un minuto e trentadue secondi, capitano."
"Signor Anari, finestra temporale utile per fermare l'anomalia?"
"Approssimativamente nove minuti, capitano."
"Bene. Signor Tholos, chiami la Zuma."
L'ormai ben nota faccia del capitano comparve sullo schermo principale.
Kenar lo apostrofò subito con tono duro.
"Capitano, cosa ci fa qui? Le avevo detto di andarsene."
Nado sorrise.
=^= E perdermi lo spettacolo? Del resto se i nostri sensori non ci ingannano sta
arrivando un regalino imperiale... =^=
La voce di Kenar assunse una tinta più condiscendente.
"Non ha torto, potrebbe farci comodo una mano. Ha fatto bene a disobbedire al mio
ordine. Non sempre la cieca obbedienza è una dote."
Nado raddrizzò le spalle onorato dal complimento.
=^= La ringrazio, capitano. Sono perfettamente d'accordo con lei. =^=
* Stupido. Non ho diritto di darti alcun ordine. Ma con questa risposta hai
avallato la mia autorità fittizia. *
Kenar colse un'occhiata di approvazione da parte di Cacciatore.
* Sì, dottore. Sono capace anche io di usare qualche trucchetto per mettere
qualcuno in stato di sudditanza psicologica. *
Adocchiò il volto scuro del primo ufficiale di Nado. Lui non ci stava cascando.
Doveva essere veloce. Mantenere la situazione fluida.
"Capitano, le devo chiedere un favore. Se le nostre armi sono in buone condizioni,
i nostri scudi sono piuttosto danneggiati. Potrebbe estendere i vostri attorno alla
Seatiger? In questo modo potremo utilizzare la potenza di fuoco congiunta
delle nostra navi contro l'incrociatore imperiale."
Il viso di Nado si contrasse in un ghigno feroce.
=^= Mi piace! Come fratelli d'armi. Spalla a spalla conto i bastardi scagliosi! =^=
Kenar scosse un pugno in aria.
"Alla Guerra!"
Nado imitò il suo gesto.
=^= Alla Guerra! =^=
Pochi secondi dopo la Seatiger era avvolta dagli scudi della Zuma.
Kenar fece segno a Tholos di chiudere il microfono e si voltò verso Anari dietro di
lui in modo che le sue labbra non fossero inquadrate.
"Tenente, presto! Analizzi la frequenza degli scudi della Zuma. Può usare
l'interferenza dei nostri scudi di con i loro. Quando ce l'ha la fornisca al signor
Tholos che dovrà teletrasportare via il loro nucleo di curvatura"
Anari lo guardò stupita, ma si affrettò ad eseguire.
Kenar fece riaprire la comunicazione. Sul monitor poteva vedere Gharia che,
inascoltato, tentava di attirare l'attenzione del suo capitano.
* Devo essere veloce *
"Arrivano! Accogliamoli come si meritano!"
=^= Sono pronto! =^=
L'incrociatore imperiale uscì dalla curvatura. Fu subito accolto dal fuoco
congiunto della Zuma e della Seatiger. Iniziò subito il contrattacco.
Kenar lanciò una domanda muta al suo ufficiale scientifico, che scosse
impercettibilmente la testa.
La Seatiger veniva scossa dal fuoco nemico. Il forte della piccola nave federale era
l'agilità, ma unita alla Zuma non poteva sfruttarla.
Kenar lanciò ancora un'occhiata ad Anari. Nulla.
La nave imperiale, per quanto non fosse agile come la Seatiger, metteva a frutto
la tutta la manovrabilità che le due navi unite non avevano. Ma anche così il
fuoco concentrato di due navi iniziava ad avere il suo effetto. Non sembrava
esserci dubbio sul risultato dello scontro.
=^= Lo vede, capitano? Non hanno speranza. =^=
"Già..."
La voce di Anari arrivò come un tuono nel silenzio.
"CE L'HO!!"
Kenar lanciò una raffica di ordini.
"Tagliare la comunicazione! Teletrasporto nucleo immediato! Agganciare la Zuma
come bersaglio primario. Fuoco al mio ordine. Signor Tholos, mi dia buone notizie."
"Ho l'aggancio, capitano. Inizio il teletrasporto..."
T'Kar interloquì.
"Chiamata dalla Zuma, capitano"
"Non risponda. Signor Tholos...?"
Il viso del capo operazioni era matido di sudore, concentrato sul compito.
"I colpi dell'altra nave stanno interferendo. Non riesco ad ottenere un aggancio
stabile."
"Capitano, ci stanno escludendo dagli scudi!"
"Alziamo i nostri! Fuoco sulla Zuma! Cercate di colpire gli emettitori degli
scudi."
Il phaser della Seatiger passarono facilmente attraverso gli scudi della nave di
Nado, creando devastazione sullo scafo. T'Kar li aveva adattati alla loro
frequenza. Dopo pochi secondi iniziarono però ad incontrare resistenza.
"Hanno ruotato la frequenza. Non ho più l'aggancio."
Disse Tholos.
* Ho fallito. Ancora. *
La Zuma iniziò a bersagliare la Seatiger con un'impressionate pioggia di fuoco.
Kenar non faceva fatica ad immaginare un Nado sbavante di rabbia che ordinava
di disintegrare i traditori.
"Manovre evasive schema gamma. "
L'incrociatore imperiale al contrario aveva smesso di sparare ai suoi avversari.
Kenar poteva immaginare la confusione. I loro avversari avevano iniziato a
combattere tra di loro.
* Tra i due litiganti... aspetteranno che ci distruggiamo a vicenda e poi finiranno
il vincitore. *
Ma il capitano della Seatiger di sbagliava.
Dopo pochi secondi l'incrociatore attaccò ancora. Solo la Zuma.
* Probabilmente attaccano la nave più pericolosa. Per poi catturare quella più
debole per interrogarne l'equipaggio. E sia. Per adesso mi fa gioco. *
La Seatiger passò all'attacco.
Ma anche in minoranza numerica la Zuma era in grado di sviluppare una potenza di
fuoco devastante e riusciva a tenere testa alle due navi.
T'Kar attirò l'attenzione di Kenar.
"Capitano, credo che la nostra scarica iniziale nonostante tutto abbia danneggiato
uno degli emettitori ventrali."
"Concentri là il fuoco. Forse possiamo sovraccaricarli."
A poco a poco gli scudi della Zuma iniziarono ad indebolirsi fino a cedere del
tutto. La nave tentò una manovra evasiva ma era troppo grande e goffa per eludere
la nave federale. Anche la nave imperiale, accortasi del varco negli scudi, ne
approfittò.
La battaglia era decisa ormai e finì con la Zuma ridotta a poco più di un relitto.
"Presto signor Tholos! Prendiamo quel nucleo di curvatura!"
Il capo operazioni iniziò ad eseguire l'ordine ma subito invertì il raggio di
teletrasporto.
"Non posso, capitano. Il nucleo di curvatura della Zuma è danneggiato. Non
sopporterebbe il teletrasporto."
Kenar imprecò.
"Capitano, quarantacinque secondi al contatto tra i nuclei di curvatura lanciati
e l'anomalia."
Disse Anari.
Kenar si appoggiò allo schienale della poltrona.
"Possiamo solo sperare che bastino."
Anari scambiò con lui uno sguardo poco fiducioso.
T'Kar attirò la sua attenzione.
"Capitano la nave imperiale..."
* Già, ci sono anche loro... *
"Ci attaccano?"
"No, capitano. Sono entrati in curvatura. Ma ne sono usciti quasi subito. Hanno
raggiunto i nuclei di curvatura che abbiamo lanciato."
* Cosa?! *
"Ma l'anomalia li colpirà."
Anari sobbalzò, realizzando.
"Sì. Loro ed il loro nucleo a curvatura."
Kenar la guardò incredulo.
* Fantastici, meravigliosi e soprattutto intelligenti rettili! Hanno capito
tutto. Devono aver notato il nostro tentativo di teletrasporto. Da questo hanno
dedotto il nostro piano. Ed in pochi secondi il loro capitano ha preso la decisione
più difficile: sacrificare nave ed equipaggio per un bene maggiore. *
"Contatto tra cinque secondi. 4... 3... 2... 1... contatto!"
Seguirono alcuni secondi in cui tutti attesero con il fiato sospeso.
Poi Anari disse quello che tutti speravano di sentire.
"L'anomalia è implosa. È fatta, capitano."
Tutti tirarono un sospiro di sollievo.
Kenar si alzò in piedi.
"In piedi. Rendiamo onore a quella nave ed al suo equipaggio. Tenente T'Kar,
abbiamo il nome?"
"Sì capitano, secondo le insegne era la Lurawisi. Liberamente tradotto significa
'Fiore d'Autunno'."
Tutti si affrettarono ad obbedire mettendosi sull'attenti.
Osservarono un minuto di silenzio.
Poi Kenar rivolse uno sguardo feroce allo schermo. Dove si vedeva la Zuma alla
deriva.
Tholos fornì un rapporto non richiesto.
"Rilevo perdita di supporto vitale a bordo della nave. Diversi incendi
incontrollati e falle diffuse nello scafo."
Kenar non cambiò espressione.
"T'Kar. Fuoco sulla Zuma. Appena pronto."
Il gelo si diffuse istantaneamente sul ponte.
Finn saltò su dalla poltrona del primo ufficiale come una molla.
"Capitano! Li vuole uccidere!? T'Kar, aspetti. Non esegua quell'ordine!"
"Non abbiamo scelta, Numero Uno. Della Lurawisi non è rimasto nulla e dubito che
abbiamo comunicato i loro diari di bordo in così poco tempo e così vicino
all'anomalia. Se lasciamo la Zuma intatta verrà recuperata dai ribelli o
dall'impero. In entrambi i casi si saprà quello che abbiamo fatto. Saremo inseguiti
dagli uni e dagli altri. Non ci sarà un porto sicuro per noi. Mai. Le nostre
probabilità si sopravvivenza si assottiglieranno enormemente."
"Ma... vuole ucciderli per metterli a tacere? Come mafiosi Orioniani del secolo
scorso? Così, a sangue freddo?"
"È la cosa più logica."
"Ma non è umana. Anche se va a nostro discapito. Dobbiamo aiutarli, non
sopprimerli!
Kenar non aveva distolto lo sguardo dal monitor durante tutta la conversazione. Ora
li fissò su quelli del suo primo ufficiale.
"Io ho la responsabilità di ogni persona su questa nave!"
"Esatto! Fisica E spirituale! Cosa diventeremo se iniziamo a uccidere gente a
sangue freddo? Abbiamo un disperato bisogno di riparazioni. Deprederemo un
avamposto poco difeso? Una volta iniziato dove ci fermeremo?"
Finn tacque. Lui ed il capitano della Seatiger rimasero a fissarsi in silenzio.
Ed incredibilmente fu Kenar a distogliere per primo lo sguardo.
"Molto bene Numero Uno. A lei il comando. Stabilizzi quella nave porti soccorso ai
feriti. Ma lo faccia là. Non voglio nessuno di loro a bordo. Faccia accompagnare le
squadre dalla sicurezza. È possibile che trovino resistenza armata. Le do mezz'ora,
non di più. Poi ce ne andiamo con il più alto fattore di curvatura che il tenente
Carelli potrà concederci."
"Sissignore."
"Mi ritiro nell'ufficio del capitano. E se trovate Nado ancora vivo..."
Ma Kenar era ormai uscito dalla plancia, per cui suppose che nessuno avesse
sentito il resto della frase, che era ' buttatelo fuori da un portello. '.
Si diresse alla scrivania nel suo ufficio.
Le sue gambe quasi cedettero. Si affrettò a sedersi. Il cuore aumentò i battiti
martellandogli il petto.
* Cosa mi succede? *
Pensò terrorizzato.
Gli sembrava che una mano invisibile gli stesse stringendo la trachea. Appoggiò la
testa alla spalliera, aspettando che passasse.
Ma non passava.
Il suo campo visivo si riempì di puntini.
Poi misericordiosamente iniziò a stare meglio. Il respiro si normalizzò ed il cuore
non sembrò più volersi scavare un tunnel fuori del suo petto.
L'episodio si affievolì fino a scomparire, lasciandolo matido di sudore.

Quando Cacciatore entrò nella stanza qualche tempo dopo lo trovò a fissare
intensamente le stelle che trapuntavano lo spazio nero.
"Capitano, le operazioni di soccorso sono terminate. Siamo pronti a partire."
"Ha estratto la paglia più corta?"
Cacciatore lo guardò interrogativo.
"Di solito non viene il consigliere a fare rapporto."
"Diciamo che sono stato designato."
"Nel caso fossi impazzito?"
"Non la metterei giù così dura..."
"Ho avuto un attacco di panico poco fa."
Pausa.
"Si è rotto qualcosa in me. Lo sento. "
Cacciatore rimase ancora in silenzio.
"Io... credo di non essere più abile al comando. Le decisioni che ho preso negli
ultimi tempi lo provano."
Cacciatore replicò con tono duro.
"Questo lo lasci decidere a me. Non sarà certo lei a stabilire la sua idoneità al
comando."
"Forse non ce l'ho mai avuta. Ammettiamolo, dopo aver lavorato per anni come primo
ufficiale ho creduto... naturale passare al grado di capitano, quando me lo hanno
offerto. Ma forse è stato un errore. Non sempre un buon primo ufficiale diventa un
buon capitano."
"Lei ha accettato l'incarico perché si sentiva pronto. Per quanto ho potuto vedere
lei è un capitano capace competente. Non è un male avere dubbi sulle proprie
azioni. Mantiene umili. Non è un male avere paura di sbagliare. Mantiene lucidi.
Ma avere dubbi su sé stesso... questo è terribile. E pericoloso."
Kenar sbuffò.
"Pensi alla Voyager. È stata nel quadrante delta quanto? Sette anni? Ma il
capitano Janeway li ha riportati a casa. Noi siamo qua da nemmeno un mese e guardi
come sono ridotto."
"Il capitano Janeway aveva almeno un direzione in cui puntare la nave. Ma non è
questo il punto. Quello che le deve interessare è qui ed ora. Lasci perdere i
confronti sterili."
Kenar rimase in silenzio, poco convinto.
"Lei dovrà stabilire e seguire un percorso. Lo faremo insieme. Io la aiuterò
dall'inizio alla fine. La rimetterò in sesto. Ci conti."
Kenar sorrise.
"Signorsì signore. E per quanto riguarda l'equipaggio?"
"Cosa intende?"
"Non crede che abbia perso credibilità ai loro occhi? Pensi a T'Kar."
"Cosa ha fatto T'Kar?"
"Ha disubbidito ad un ordine diretto. Lo guardavo con la coda dell'occhio. Appena
ho dato l'ordine di sparare sulla Zuma le sue mani si sono mosse sulla consolle.
Quando Finn lo ha fermato le sue dita erano già sul comando di sparo. Finn non
aveva l'autorità di annullare un mio ordine e T'Kar è un vulcaniano. Io ordino di
sparare. Lui spara. Punto. Un umano avrebbe potuto fermarsi. Un vulcaniano no. Ma
lui lo ha fatto. Come lo spiega?"
"Non idealizzi troppo i vulcaniani, capitano. Sono molto più emotivi di quanto
sembri. Ed il signor Finn... è strano come sia riuscito ad entrare nel cuore di
tutti."
Kenar annuì.
"Sarebbe un ottimo ufficiale. Se avesse le necessarie competenze."
"Ma in generale l'equipaggio ha ancora molta fiducia in lei. Dovrà fare molto di
peggio per erodere la stima che ha accumulato fino ad adesso. Mi creda. La
situazione è non è brutta come crede."
"Lo spero, perché nella situazione in cui siamo avrebbero bisogno di una guida
solida."
"E lei gliela fornirà. Lei è semplicemente fuori equilibrio. Deve ritrovare il suo
centro. Ci vedremo presto e continueremo a farlo con continuità. Nel frattempo le
prescrivo un'ora di meditazione al giorno. Tassativa. Lei è un trill unito. Non
credo di doverle insegnare niente. Cerchi di ricordare chi è. Si faccia aiutare
dal simbionte e dagli altri ospiti passati. La aiuteranno."
"D'accordo."
"Ora la lascio. La attendono in plancia."
"Arrivo."
Cacciatore uscì.
Kenar lascio passare qualche secondo prima di alzarsi. Si sentiva effettivamente
meglio.
* Diavolo, il nostro consigliere è bravo, a quanto pare... *
Poco dopo entrava in plancia.
Finn lo occhieggio un po' incerto.
"Salve, capitano. Siamo pronti a partire."
"Ed allora partiamo."
"Ehm dove ci dirigiamo?"
Kenar Fece un sorriso a mezza bocca al suo primo ufficiale.
"Tracci lei la rotta. E cerchi di essere fortunato come al solito."
Fin ridacchio sorpreso ed un tantino sollevato.
"Eh sì. Mi sa che ne avremo bisogno..."