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USS RAZIEL - MISSIONE 02 RSS USS RAZIEL - Missione 02

02.11 " La libido a proprio favore "

di Hazyel , Pubblicato il 22-08-2016

Risa - Temtibi Lagoon
Astro Nascente Resort
Parcheggio
11 giugno 2396 - ore 22.25


Mr. White si versò qualcosa da bere.
Aveva bisogno di qualcosa di forte per rilassare i nervi e fare quello che andava fatto.
Il primo bicchiere di brandy sauriano si svuotò in un lampo, con suo stizzito disappunto.
Il secondo ed il terzo fecero poco effetto.
Il quarto risvegliò in lui istinti e sensazioni che desiderava provare in quel frangente.
La lucidità per scoprire chi fosse quella donna tanto brava o fortunata al Tongo, la bramosia per godere di quel corpo sinuoso ed il desiderio di sangue per soddisfare il suo lato più nero.
La donna picchiava e urlava contro il cofano.
Picchiava e urlava.
Mr. White sorrise sardonicamente.
Presto avrebbe picchiato ed urlato per un altro motivo: molto più umiliante per lei e divertente per lui.

Risa - Temtibi Lagoon
Astro Nascente Resort
Terrazzo Sala Ricevimenti
Contemporaneamente


La mossa di Wood, sebbene apprezzabile ed apprezzata, rischiava di complicare ulteriormente la situazione.
Potevano bruciare due coperture al prezzo di una: tre con quella della Tarev.
Frank lo sapeva perfettamente.
"Anche se debbo dirle grazie per il suo intervento, posso assicurarle che io ed i miei nuovi amici ce la saremmo cavata anche da soli"
Alexander parve interdetto per un attimo, poi rimase al gioco.
"Mi hanno insegnato a prestare soccorso alle persone in difficoltà, specialmente a quelle anzianotte come lei, con tanto bisogno di affetto femminile da portarsi dietro due escort e provarci con ogni donna ugualmente.. ed infatti è strano che non si sia accorto del pelo morbido e delle forme sinuose di questa bella gattina qua"
"Sentito peloso? Mi ha dato del vecchio! Un vecchio che sarebbe ben felice di soddisfare la giovane e procace moglie di questo ragazzino.. ma non lo farò, visto che per colpa tua ora gli debbo la vita"
Alexander si sforzò di simulare una risata sarcastica:
"Tutto qui? Questa sarebbe la mia ricompensa?"
Alla parolina magica, P'Morr ritenne di riuscire a recitare una parte ed entrò nella conversazione, abboccando inconsapevolmente all'esca improvvisata.
Iniziò a strusciarsi lascivamente facendo aderire il suo corpo a quello di Wood, in attesa di una reazione.
Quando quella più vecchia e naturale al mondo fece la sua comparsa, la Caitiana sorrise.
"Beh possiamo riformulare ed allargare la nostra offerta"
"Di cosa state parlando?"
Moses rise di gusto
"Ah già il ragazzino impiccione che si crede un super eroe non lo sa ancora.. i due simpaticoni qua presenti volevano dividere le vincere, dettando precise condizioni: prendere o finire ammazzato, vero amico?"
A sottolineare la parola, Moses forzò ulteriormente la presa sul braccio di Glek, facendo sfuggire al Tellarita un grugnito di puro dolore.
Dopo qualche istante di finta riflessione, Frank riprese a parlare:
"Tuttavia, io non sono una persona avida, né stupida da rifiutare una buona offerta.. Direi che è giusto ristabilire le quote di questo affare. I due teneri pelosi qua presenti avranno ciascuno il venti percento.. il ragazzino si prenderà il trenta percento che dividerà con la consorte.. ed altrettanto andrà al sottoscritto.. come bonus per la gattina ed il ragazzino, vista la passione che li sta unendo, potrebbe esserci qualche incontro intimo fra loro.. sempre se al qua presente Tellarita la cosa stia bene"
Glek tentò di ribattere, ma la presa sul braccio aumentò di livello, lasciandogli sfuggire un soffocato urlo di sofferenza.
"Come dici? Ah sì.. ha detto che è d'accordo.. ovviamente le quote valgono solo per la vincita finale: il premio del Torneo. Tutto quello che riusciamo ad incassare nelle partite eliminatorie è nostro e di nessun altro"
P'Morr serrò gli occhi fino a farli diventare due fessure per vari secondi.
Alla fine distese il muso rasserenando l'espressione:
"Sta bene!"
Wood alle sue spalle annuì.
Moses allentò la presa su Glek e gli diede un forte spintone facendolo ruzzolare a terra dolorante, per poi sfoggiare un sorriso malefico:
"Che sia chiaro a tutti: se tentate un altro scherzetto come quello di poco fa, io vi uccido tutti quanti e poi vado a gustarmi una salutare cenetta senza battere ciglio. Rispettate l'accordo e andremo via tutti da qui più ricchi e felici"

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Luogo imprecisato
Contemporaneamente


Idrissa stava in silenzio: era stato bendato e ciò era abbastanza inusuale, pur non avendo lui mai avuto a che fare coi servizi di sicurezza ed intelligence Risiani.
Era stato prelevato dalla stazione di polizia in maniera forzata da quello che aveva intuito. Era stato spiccato un mandato di arresto nei suoi confronti, eppure la cosa quadrava poco.
La serie di reati di cui poteva essere accusato - aggressione, falsa identità, truffa - erano tutti pertinenziali alla polizia, nulla che potesse riguardare i servizi di intelligence.
Certo la loro presenza era anomala anche al Torneo di Tongo, a meno che non avessero avuto una pista e la stessero seguendo.
La sua intromissione, sospetta ed inaspettata, aveva probabilmente messo in agitazione la loro base operativa ed ora volevano vederci chiaro su chi lui fosse in realtà.
Eppure qualcosa nel cervello di Naidoo continuava ad azionarsi ad intermittenza, come una luce accesa e spenta ripetutamente.
Qualcosa era dannatamente anomalo ed al contempo fonte di indiscutibile curiosità.
Temeva per la sua vita? Sicuramente, ma il senso del dovere e la curiosità stavano avendo il sopravvento.
Da diversi minuti aveva aguzzato i sensi, non potendo usare la vista: ogni rumore, ogni deviazione dal percorso, Idrissa la stava immagazzinando mnemonicamente utilizzando un vecchio trucco che gli avevano insegnato. Ogni informazione veniva inserita nell'arredo di una casa che lui conosceva benissimo: quella della sua infanzia. Ogni ricordo sarebbe stato abbinato a quel particolare arredo e avrebbe potuto riformularlo con calma più e più volte, al fine di trovare una risposta alle sue domande.

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Davanti alla Stazione di Polizia
Contemporaneamente


"La fanno facile, loro.. seguite il segnale! Non perdete Naidoo di vista! E certo e come li inseguiamo? Sono un pilota non un centometrista!"
Chase sembrava sconsolato.
Aveva guardato tutto intorno a sé, ma non aveva trovato nulla di pilotabile in grado di permettere a lui e a Fox di tenere il passo del veivolo su cui avevano caricato Naidoo.
L'unica soluzione più ovvia era quella di rubare qualcosa, ma farlo davanti alla centrale di polizia era da stupidi... anzi peggio. E di certo fare la figura dell'idiota davanti al Comandante Moses era l'ultima cosa che Dave voleva.
C'era da temere anche il Capitano: da quello che raccontava il Tenente Tars, il Risiano picchiava duro, ma probabilmente non avrebbe mai colpito un suo subalterno per via dei regolamenti della Flotta. Lo stesso non si poteva dire sul Comandante Moses, o almeno Dave non ci avrebbe mai scommesso.
Un brivido freddo percorse la schiena di Chase, facendolo tremare nervosamente per un breve secondo.
Preso dalle sue amare riflessioni, Dave non fece caso al rombo che sentiva in avvicinamento: la sua mente l'aveva catalogato per un altro amante dei motori roboanti, non sarebbe stato il primo né l'ultimo. In qualunque era, l'individuo di sesso maschile avrebbe amato il frastuono di un buon motore.
Balzò pertanto in avanti come scosso da un teaser elettrico, quando Lucius fece capolino alle sue spalle urlandogli letteralmente di muovere il culo.
Chase si riscosse e si sedette al posto di guida lasciato libero da Fox e partì nella direzione indicata da quest'ultimo senza fare domande per qualche secondo.
Prima che potesse aprire bocca, l'ingegnere capo della Raziel fugò la sua curiosità: non aveva rubato nulla. Un tizio, ben vestito, maturo e ben accompagnato l'aveva scambiato per uno dei parcheggiatori di uno dei locali dei paraggi. Non aveva dovuto far altro che disabilitare un paio di sistemi di sicurezza. Un lavoro non accurato come quelli del Comandante Mendel, ma sarebbe servito allo scopo di renderli irrintracciabili dai sistemi di localizzazione.

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Astro Nascente Resort
Camera 605
Contemporaneamente


Cippy era un trillo continuo.
Sarah alternava velocemente lo sguardo su quanti più schermi potesse, ma veniva ugualmente e puntualmente rimproverata dai trilli della sua piccola sfera.
"Un attimo Cippy.. un attimo! Dammi tempo!"
=^= Svoltiamo sulla strada litoranea? =^=
"Sì Tenente.. seguite quella direzione fino a nuovo ordine.. ci sarà molto movimento in quanto è un orario di punta. Mantenete un basso profilo, ma cercare di recuperare terreno"
=^= Fox ricevuto! Chiudo! =^=
"Bene ora arrivo da te Cippy.."
Sarah si poté finalmente dedicare ai fotogrammi che la sua piccola sfera stava isolando in rapida successione, traendo le informazioni dal software di riconoscimento facciale.
Le telecamere di sicurezza non avevano una risoluzione che si potesse lontanamente definire decente, e pertanto ci voleva un forte sforzo visivo anche per decifrare ciò che già era stato isolato in primis dal riconoscimento facciale ed in un secondo momento vagliato da Cippy.
"Uhm.. Qua no! Qui nemmeno! Lì no.. Là non può essere! Questa ci assomiglia ma è sola! Questa no.. e.. BINGO!"

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Astro Nascente Resort
Esterno


=^= Veivolo stile limousine, di color nero, parcheggio a sud, sud-est rispetto alla sua posizione Capitano =^=
"E' riuscita a stabilire un contatto?"
=^= Negativo. Dai fotogrammi estratti da Cippy ho potuto vedere per un attimo il Comandante Tarev venire estratta da un bagagliaio e trascinata nei sedili padronali della limousine da un tizio corpulento, mentre Mr. White sembrava sogghignare tenendo aperta la portiera =^=
"Che impressioni le ha fatto? In che condizioni le è sembrata?"
=^= Da quanto ho potuto vedere non presentava ferite visibili, ma gli occhi parevano sbarrati: non so dirle se dallo spavento o se perché sottoposta a qualche sostanza narcotica =^=
"Spenga o disturbi quante più telecamere possibili, voglio campo libero e zero testimoni.."
=^= Ricevuto Capitano.. vuole... bzz... bzz... =^=
Il segnale con la Mendel era peggiorato con l'avvicinarsi al parcheggio ed ora era completamente assente: segno inequivocabile dell'azione di un disturbatore di frequenze.
La presenza di una guardia del corpo era una variabile che Hazyel aveva messo in conto: con Mr. White all'interno del veivolo avrebbe dovuto mettere fuori combattimento il suo cane da guardia e poi pensare al simpaticone, prima che quest'ultimo pensasse di fare le feste alla Tarev.
Sarebbe stata un'esperienza devastante per la ragazza, ben al di là della crudeltà di qualsiasi tortura fisica o sessuale potesse essere sottoposta. Ne avrebbe rovinato irrimediabilmente il carattere.
Doveva liberarla nel più breve tempo possibile, non se lo sarebbe perdonato.. e nemmeno Dhania lo avrebbe potuto perdonare.
Avvertì all'improvviso una presenza provenire dalla sua sinistra: si era mosso silenziosamente, ma non abbastanza. Hazyel decise di continuare a fare l'indifferente mentre valutava le variabili in corso: presenza di testimoni, dislocazione telecamere, possibilità di intervento delle forze di polizia.
"Hai perso qualcosa ragazzo?"
Una seconda presenza, questa volta proveniente dalla penombra di fronte a lui, aveva deciso di palesarsi: un uomo sui trentacinque, quarantanni, ben piantato fisicamente, dalla testa rasata e dal completo grigio scuro con tanto di cravatta.
Hazyel sfoderò uno dei suoi sorrisi migliori, alzando le braccia davanti a se in segno di inoffensività.
"Veramente sì! Una gran bella gnocca! Mi aveva dato appuntamento qui, dopo che finiva al torneo e mandava il cornuto del marito in giro a far qualcosa! Mi sono fatto pure coprire da un collega al club per poter essere qui ed è sparita! L'avete vista per caso?"
"Avete? Ci siamo solo io e te qua ragazzo!"
"Suvvia capo non scherziamo, hai un amichetto qua a fianco a me a sinistra. Sono un buttafuori di un club qui vicino, so ancora riconoscere chi cerca di entrare inosservato pensando di passare fra le ombre"
L'uomo sorrise e fece segno col capo al compare: un ragazzo di non più di ventidue anni, evidentemente super palestrato sebbene con l'aria non troppo sveglia.
"Bene ora che ci siamo presentati, ve lo chiedo di nuovo.. avete visto questa bella gnocca? Non vorrei essermi perso questa mogliettina desiderosa di attenzioni"
"Ce ne sono tante in tutto il pianeta, cosa ti fa credere che sappiamo di chi tu parli?"
"Beh ho chiesto e mi hanno detto che seguiva un uomo, nemmeno troppo bello fisicamente dai magazzini verso i parcheggi.."
"Quindi?"
"Beh ho già guardato in quello vicino a questo, ma non c'era nessuno a parte due ragazzini che si divertivano, quindi sono venuto di qua.. e qua c'è una bella limousine fiammante e due guardie del corpo"
"Quindi?"
"Uff.. quindi visto che mi hanno detto che si era allontanata con un riccone vorrei sapere perché mi ha mollato come un babbuino senza nemmeno un perché.. per i soldi? Che io sappia ne è piena, fra lei ed il marito. Per la bellezza del vostro capo? Ma dai.. se è quello che mi hanno descritto non è il tipo che piace a lei: troppo simile allo smilzo del marito!"
"Non è aria per te qua ragazzo! Anche se fosse come dici, la tua donna ha fatto una scelta: ora smamma!"
"Ma dai.. che vi costa farmici parlare assieme un attimo su.."
"Ogre accompagna il nostro 'collega' lontano da qui!"
Il più giovane dei due energumeni mise una mano sulla spalla di Hazyel sospingendolo con decisione lontano dal parcheggio.
Il Risiano abbozzò, senza opporre resistenza, ma si fece sospingere volontariamente fino fuori dall'arco visivo dell'uomo più anziano.
"Dai Ogre basta ho capito! Me ne vado! Però prima dimmi che esercizi fai perché li voglio provare pure io.. sei in forma smagliante! Quanto ti alleni?"
"Tutti i giorni, tre ore al giorno minimo"
Era la prima risposta spontanea che Ogre aveva formulato.
Fino ad allora aveva mugugnato o era restato in silenzio, ma Hazyel aveva visto una luce nei suoi occhi quando parlava della donna che lui stava cercando, quindi continuò la sua strategia d'azione
"Tre ore? Solo? Io almeno quattro ma non ho la stessa forza che hai te.. si ok ho il fisico e questo mi basta per buttare fuori gli indesiderati o intimidire i furbacchioni, ma mi hai spinto via come un fuscello!"
Ogre sghignazzò felice mettendo in mostra i muscoli
"Beh grazie.."
"Jekyll mi chiamo Jekyll"
"Grazie Jekyll, comunque non sei così leggero come dici! Forse devi solo puntare non alla massa, ma alla forza.. ho qualche buon consiglio da darti"
"Grande! Sono tutt'orecchi! Ma prima una cosa.."
"Dimmi"
"Ora che il capo non c'è, me lo puoi dire: ma quanto è bona la tipa che ha rimorchiato il riccone che proteggete? Mamma mia che gli farei.. se potessi mi farei volentieri anche la madre di una così"
Ogre rise di gusto, guardandosi in giro
"Puoi dirlo forte amico! Ogni volta che ci penso a quel corpicino stretto da quel vestitino provocante, mi viene voglia di strapparle tutto di dosso e darle quello che desidera!"
"Siamo in due Ogre siamo in due!"
L'Arkariano rise nuovamente rumorosamente, lasciando spazio al Risiano per continuare:
"Pensa Ogre se ce la facessimo in due! Ad una così uno non basta e se le piacciono i tipi muscolosi come noi, beh pensa cosa sarebbe disposta a fare con due per le mani!"
Una luce di pura bramosia sessuale illuminò lo sguardo del giovane che si limitò però ad un laconico:
"Magari Jekyll"
Hazyel decise di prendere la palla al balzo:
"Scusa Ogre, ma cosa stiamo aspettando?"
"Che intendi?"
"Andiamocela a prendere e diamole quello che vuole no?"
"Ed il mio capo? Il mio contratto? Mr. White?"
"Suvvia Ogre prenderai poco più di me: zero mance o quasi, tanti ordini urlati, pochi complimenti e tanti rimproveri.. non fai bene quello, non sei capace a nulla.. solo muscoli ma stupido bla bla bla.. quante volte l'abbiamo sentita?"
"Uhm.. vero ma.."
"Ma nulla! L'unica ricompensa vera per queste fatiche sono le gioie del sesso: quando ci portiamo a letto le mogli o le figlie vogliose dei nostri datori di lavoro. Non è forse così anche per te?"
"Mr. White non ha una famiglia!"
"Peggio allora! Solo ordini, doveri e mai una gioia!"
"Uhm.. è così!"
"Allora dai.. andiamocela a prendere sta gioia!"
"E col mio capo?"
"Lo mettiamo fuori combattimento prima che se ne accorga, non potrà dare la colpa a te!"
"E White?"
"Facciamo quello che vogliamo con la donna, poi il tuo riccone lo sistemo io! Il tuo capo crederà sia stato rapito e taglierà la corda prima che quello si riprenda e lo vada a cercare.. ci stai Ogre?"
"Ci sto, amico mio, ci sto!"

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Parcheggio
Dieci minuti dopo


Il capo di Ogre giaceva riverso sul selciato. L'Arkaniano l'aveva sorpreso alle spalle e gli aveva fracassato il cranio con un colpo così forte che se non l'aveva ucciso sul colpo, comunque non si sarebbe ripreso per diverso tempo.
Hazyel sorrise compiaciuto: il burattino aveva cambiato padrone.
"Dai Ogre ora bussa alla limousine nel metodo concordato, facciamo uscire sto riccone prima che ci rubi la donna! Poi ci spogliamo e le diamo quello che vuole!"
L'energumeno rise di nuovo, una risata carica di steroidi e lussuria sessuale.
Bussò una volta, due volte, una volta, tre volte.
Attese qualche secondo e poi ripeté la procedura.
Una voce infastidita fece capolino dall'interno della limousine:
"Cosa c'è? Spero sia importante dannazione a voi! Arrivo!"
White aprì la portiera, focalizzando l'attenzione sul più giovane dei due suoi guardia spalle:
"Che vuoi coglione?"
La luce interna della limousine illuminava il corpo della Tarev riverso sul sedile: era ammanettata, il vestito strappato in più punti, ma non aveva subito ancora violenza, almeno non al livello dal quale non si può tornare indietro. Fortunatamente avevano interrotto in tempo White: era fermo ancora nei suoi perversi preliminari.
Ogre ricevette ancora un paio di insulti da White prima che quest'ultimo si accorgesse che il compare del suo uomo era diverso da chi aveva ingaggiato, ma non ebbe tempo di vederlo in viso, coperto com'era dalla penombra.
Prima che potesse formulare un'altra delle sue domande offensive, una serie di tre pugni consecutivi si abbatterono su di lui: il primo alla bocca dello stomaco, gli altri due dritti in faccia: per Mr. White fu tutto buio.
Ogre sorrise esultante
"Era ora brutto stronzo! Dai Jekyll impacchetta sto verme e poi raggiungimi che la pollastrella ci aspetta!"
L'Arkaniano iniziò a svestirsi, senza nemmeno aspettare una risposta, mentre Hazyel ne approfittava per immobilizzare Mr. White.
Dopo pochi istanti, mentre il primo, seminudo, stava per entrare nella limousine e fiondarsi sul corpo indifeso della Tarev, si sentì afferrare da dietro con forza.
La testa fu sbattuta più volte contro l'intelaiatura della limousine, mentre una serie di colpi men mirati riducevano Ogre in ginocchio: prima che quest'ultimo perdesse completamente conoscenza, Hazyel decise di non correre rischi.
"Spiacente amico mio, ma dovevi lasciarla prima a me e poi l'avremmo divisa. L'ho vista prima io!"
L'Arkaniano sospirò maledicendosi per la sua stupidità e pensando che il nuovo compare in fondo avesse ragione.
Assicuratosi che tutti gli avversari fossero fuori combattimento e che nessun occhio indiscreto fosse a portata, il Risiano entrò nella limousine.
Dopo qualche istante, il segnale con la Mendel riprese piena potenza: evidentemente nella colluttazione, il disturbatore di frequenze era andato danneggiato.
=^= Mendel a Capitano! Risponda =^=
"Dica Comandante"
=^= Moses e Wood hanno risolto la loro questione al momento, vuole rinforzi? =^=
"Negativo, il Comandante Tarev sta bene. E' stata narcotizzata ma da quello che posso vedere sta bene. Dica a Moses di prendere ogni precauzione e di mandare degli spazzini a ripulire: ho Mr. White e due suoi sgherri sotto custodia al momento fuori combattimento. Invece dica a Wood di recarsi nella sua camera, provvedo io stesso a riportare in stanza il nostro Doc. Si è già esposto troppo!"
=^= Ricevuto Capitano =^=
Chiusa la comunicazione con la Mendel, Hazyel si allungò al fianco della Tarev per sollevarle la testa delicatamente e metterla in una posizione in cui potesse prenderla facilmente in braccio.
Quando stava per farlo, Elaina si svegliò di soprassalto e gli sferrò un manrovescio sul viso con tutta la forza di cui era capace. Hazyel incassò il colpo, ma mentalmente sorrise: era stata una carezza in confronto ai pugni con cui Moses l'aveva temprato all'addestramento.
Elaina, con gli occhi sbarrati dalla furia, tentò un'altra serie di colpi alla cieca, questa volta parati, anche se con qualche difficoltà visto lo spazio esiguo, dal Risiano.
Poi, improvvisamente, la betazoide avvertì qualcosa e si fermò sgomenta ed in lacrime.
"Mi scusi Capitano, mi scusi.. ho avuto una paura tremenda"
Il Risiano non le rispose, si limitò ad abbracciarla e farla sfogare dal pianto.
Dopo qualche minuto in cui aveva donato alla donna il calore tranquillizzante del suo corpo la allontanò da sé e la guardò negli occhi:
"Elaina ora la porto da Alexander, se la sente di camminare?"
Lei fece sì con capo, asciugandosi una grossa lacrima che ancora scendeva impertinente sulle sue guance
"Grazie Capitano, grazie di tutto"