Home Home
 
 
 
 
 
 
DS16GAMMA - MISSIONE 26 RSS DS16GAMMA - Missione 26

26.09 "Addio ad un amico"

di Steje Aymane, Pubblicato il 22-04-2022

Terra - New Orleans
Abitazione dell'Ammiraglio Darion
04/09/2401 - ore 22.30


=^=Mi scuso per l'ora Ammiraglio, sulla Terra dovrebbe essere abbastanza tardi.=^= Steje osservò l'uomo, aveva una vestaglia rossa che gli dava quell'aspetto da Babbo Natale che lo rendeva così simpatico a tutti.
"Capitano Aymane, proprio perché l'ora è tarda le suggerisco di venire al punto. Ce l'ha ancora con me per la scolaresca?" chiese lui appoggiandosi indietro sullo schienale della poltrona e sperando che la cosa fosse veloce per potersene tornare sotto le coperte.
=^=Ho... o meglio, abbiamo un problema. Non ho ancora fatto rapporto su tutto quello che è successo per i motivi che le elencherò.=^=

Steje iniziò a raccontare tutte quello che avevano al momento scoperto e quello che era successo in quei 15 giorni passati: il rapimento della bambina, la scoperta di un gruppo di mercenari nascosti sulla stazione, l'arrivo di navi occultate ed infine lo strano messaggio tradotto da Gracy e la sua misteriosa capacità di infilarsi su una nave sorvegliata da sistemi di sicurezza ritenuti infallibili. Come ciliegina sulla torta, quando ormai gli occhi dell'uomo erano fra il sorpreso e l'incredulo, tirò la bordata finale, l'esistenza di un gruppo criminale che segretamente gestiva un progetto finanziato dalla Federazione dei Pianeti Uniti per modificare geneticamente dei feti e creare in laboratorio degli individui speciali.

"Sta... lei sta scherzando vero?" balbettò Darion asciugandosi il sudore dalla fronte con un fazzoletto.
=^=Ho paura di no... forse ho romanzato un po' le cose ma è tutto vero al 100%. Quindi che facciamo?=^= chiese il trill bevendo un sorso del liquore che si era versato prima di raccontare i fatti.
"Lei non farà un bel niente. O meglio si occuperà di quei mercenari e della fantomatica nave stellare del passato... non dovrà fare parola con nessuno di quello che ha scoperto sul progetto Athena. Ci mancava solo questo dopo tutto quello che è successo a febbraio..."
=^=Cos'è successo a febbraio?=^= chiese Aymane con gli occhi che brillavano per la curiosità.
"Niente che le interessi al momento. Saprà tutto a tempo debito come tutti... lasci me questa bega, troverò quei bambini e distruggerò quei farabutti!" le guance dell'Ammiraglio erano arrossate per l'ira.
=^=La prego solo di farmi sapere qualcosa, ci siamo affezionati a quelle pesti nei tre giorni passati sulla stazione... o almeno mancheranno al mio primo ufficiale.=^=
"Chi? Mancheranno al Comandante Rerin? Ma se li voleva annegare tutti fin dal primo giorno... se ne vada, non ho tempo da perdere. Darion chiudo.=^=

Darion si alzò dalla poltrona, espresse in maniera palese cosa pensasse dei politici della Federazione e delle loro assurde macchinazioni. Maledisse i Massoni che, era certo, avevano anche loro lo zampino in quella situazione e maledisse il fatto di non essere ancora andato in pensione su qualche luna inospitale e soprattutto deserta. Quando si fu calmato tornò a sedere sulla poltrona.

"Computer apri un canale protetto con l'Ammiraglio Bates"
=^=In comunicazione...=^=
=^=Jonathan! Ci sono guai?=^= la donna era vispa come sempre, Darion si domandò se dormisse mai.
"Abbiamo un problema... un altro." sospirò lui e iniziò a raccontare tutto quello che aveva sentito dal Capitano di Deep Space 16 Gamma.



DS16G - Sala Controllo
05/09/2401 - ore 08.30


Steje si era concesso una notte di sonno. Si era liberato del problema bambini lasciandolo a persone più attrezzate per queste cose e anche più vicine. Sicuramente i parenti di Grace sarebbero stati contattati e, ancora più certo, lo zio di Grace avrebbe di colpo fatto sparire le sue tracce per aiutare l'Ammiraglio nella ricerca della nipote. Si sentiva abbastanza soddisfatto della cosa, aveva fatto spostare la madre e lo zio della bambina in un alloggio per gli ospiti proprio per permettere all'uomo di mettersi in azione.

Quando fece il suo ingresso in sala controllo vide un sacco di facce nuove. I suoi ufficiali superiori erano tutti fuori. Chi in viaggio con la Stormbreaker, chi a cercare di acciuffare chiunque fosse stato a dare informazioni ai mercenari. L'unica presente in plancia era Tara Keane che gli sorrise.

"Comandante ha un labbro tumefatto." le disse sorpreso guardandola "È successo qualcosa che devo sapere?"
"Si interessa di rituali di accoppiamento klingon?" chiese lei con tono angelico
"Non particolarmente..."
"Beh, allora non è niente che deve sapere." rispose mostrando un sorriso affascinante.
"Ah... ok. Novità da Riccardi?"
"Sta spremendo tutti i suoi uomini. Il fatto che sapessero gli orari di Sati e Loralex sembra che sia stato un caso fortuito. Probabilmente organizzavano qualcosa da fare insieme per quel giorno. Sati è una ragazza estremamente puntigliosa avrà sicuramente fatto ricerche per organizzare la vacanza perfetta per lei e il suo compagno... è facile che molti sapessero che quel giorno non sarebbero stati in servizio. La posizione dei sistemi di controllo dell'energia sono facilmente individuabili, basta saper leggere delle schematiche quindi anche quello sarà sicuramente un buco nell'acqua. Quello che ci preoccupa sono le informazioni dell'arrivo dei bambini alla stazione, ci sono due possibilità ed entrambe sono preoccupanti: la prima è che qualcuno nello staff dell'Ammiraglio Darion abbia fornito informazione ai mercenari, la seconda è che l'abbia fatto qualcuno del progetto Athena."

Il capitano Aymane si rese conto che Tara ancora non sapeva niente dei criminali dietro il progetto Athena, lui e Riccardi avevano tenuto la cosa segreta. Era meglio se per il momento niente trapelasse nemmeno fra i suoi uomini.

"Bene... e per i nostri ospiti invisibili cosa mi dice?"

"Ci sono almeno tre navi occultate, una delle quali entra ed esce dalla portata dei nostri sensori, come se volesse verificare la situazione ogni tanto. Vorrei tanto accalappiarli tutti ma credo che sparare sia da escludere... sappiamo che i Verkopers sono dotati di navi con l'occultamento e vorremmo evitare di avere un primo contatto esplosivo."
"Mi sembra un'ottima decisione. Immagino che vogliano dare un'occhiata in giro prima di palesarsi... avessi l'occultamento a disposizione lo farei anch'io. Però è la nave più lontana che mi preoccupa... credo che sia arrivato il momento di parlare con i romulani."
"Perché pensa che sia una nave romulana? Potrebbe essere klingon o anche civile... sembra che tutti oggi giorno abbiano l'occultamento tranne noi." rispose imbronciata Tara.
"Invierò immediatamente una nota alla Flotta Stellare per richiedere che il Trattato di Algerion venga immediatamente abrogato." scherzò Aymane facendo sorridere la collega
"Grazie Capitano lo apprezzerei molto."
"Avete avvertito la Stormbreaker della nave commerciale che li sta seguendo?"
"Si, per ora si mantengono a distanza. Ormai sappiamo dove la Soyokaze sta andando e quindi il Tenente Durani si è messa a caccia degli sconosciuti. Se c'è qualcuno che può trovarli quella è lei."



IKS Jatyln - Plancia
05/09/2401 - ore 08.45


"C'è indubbiamente qualcosa là fuori." commentò il klingon ai sensori "Guardate come l'occultamento si deforma durante la curvatura... certamente non è una nave klingon."
"Dalla forma che si intravede direi di no." aggiunse Durani avvicinandosi ai sensori "Mi chiedo se sia più utile seguirli o se sparare due colpi sui motori e chiedere gentilmente che cosa vogliono."

I due rimasero per un attimo a valutare l'idea poi Durani aggiunse "No, un attacco preventivo non sarebbe una buona idea e non piacerebbe al vostro Ambasciatore se infilo voi e la vostra nave in qualche guaio."
L'uomo accanto a lei sospiro. "Vero... beh peccato."

Trascorsero ancora due ore prima che le navi raggiungessero quella che sembrava la destinazione. La USS Stormbreaker giunse solo un'ora dopo la Soyokaze e si pose vicino a lei in orbita sincrona. La misteriosa nave occultata rimase nascosta ai sensori dietro una luna del pianeta.

"Sembra una gara di 'ej mu'tlhegh vavwI' je... solo senza targh, né armi" borbottò l'ufficiale klingon
"Sulla Terra il gioco del nascondino viene giocato solo dai bambini... qui a quanto pare lo giochiamo fra navi." rispose Durani che si era ormai pentita del viaggio. Dopo la prima ora di esaltazione per l'essere al comando di una nave, la cosa si era velocemente trasformata in una noia mortale. La mossa di farsi prestare un vascello con occultamento si era rivelata abbastanza inutile, anche se la nave occultata avesse attaccato la Stormbreaker, il Comandante Rerin non avrebbe avuto problemi a sbarazzarsi di entrambi.
Ma la domanda era, cosa ci facevano lì? Non avevano rilevato comunicazioni fra le due navi nemiche.

"Qum, riesci a comunicare con la Stormbreaker senza attirare l'attenzione su di noi?" chiese Durani
"Non direttamente, ma posso rilasciare una boa fuori dal sistema e far credere a tutti che le comunicazioni arrivino dalla stazione."
"Mi pare un'ottima idea! Fallo" Durani non aveva voglia di perdere tempo. Se tutti i partecipanti alla festa erano arrivati, allora forse lei poteva entrare in azione... e se erano fortunati poteva piazzare qualche siluro nel posteriore di quella nave occultata per scoprire chi fossero.



USS Stormbreaker - Plancia
05/09/2401 - ore 10.45


=^=Capitano, sono Durani. Abbiamo fatto rimbalzare le nostre comunicazioni su delle boe, dovrebbero credere che la stiamo contattando da DS16G. Com'è la situazione?=^=
"Colter non si è mosso da quando è arrivato. Il pianeta là sotto è un classe Demone... atmosfera tossica, temperature infernali e scariche di radiazioni termoioniche. Tutto il pacchetto insomma. Non so proprio come Colter avesse intenzione di atterrare su quel pianeta." rispose Rerin
=^=E se non fosse lui quello che deve atterrare? La nave che stavamo seguendo è parcheggiata proprio dietro la luna del pianeta. Forse stanno aspettando che noi ci stanchiamo di aspettare per poi scendere.=^=
"Io mica ho intenzione di aspettare." commentò Rerin chiudendo poi la comunicazione e rivolgersi all'ufficiale scientifico "Signor Warren cosa dicono i sensori?"
"Per il momento abbiamo scansionato il 50% del pianeta... per quanto possibile viste le condizioni ambientali. A parte minerali rari non stiamo trovando niente di rilevante... niente navi spaziali preistoriche insomma."
"Rerin a Finnegan"
=^=Qui sala macchine, sono il guardiamarina Glory... ehm, il Comandante Finnegan ha detto... cito letteralmente: 'scordatelo'... signore.=^= balbettò il giovane guardiamarina che si era ritrovato a dover parlare per la prima volta con il proprio capitano e aveva dovuto anche rispondere in quel modo assurdo e per nulla consono.
"Non si preoccupi Guardiamarina, lui è fatto così, ormai ho imparato a conoscerlo. Visto che fa parte d'ingegneria lo chiedo a lei allora... quanto potrebbe resistere la Stormbreaker in quella atmosfera se decidessimo di scendere?" chiese Rerin speranzoso.
=^=Al massimo mezza giornata signore... lì fuori è un macello... ehm... intendevo dire che le condizioni di un pianeta classe Y sono proibitive, per resistere più tempo una nave avrebbe bisogno di blindature aggiuntive e scudi almeno di livello 10 sempre attivi. Sconsiglio vivam... ah! Ora capisco quello 'scordatelo'...=^= commentò il guardiamarina
"Si il Capo Finnegan aveva anticipato la mia domanda. Credete di poter attrezzare una navetta con tutto quello che serve per tenere al sicuro un equipaggio ridotto?" chiese ancora l'andoriano

Ci fu un attimo di silenzio, come se il guardiamarina stesse riflettendo sulla domanda o, più facilmente, stesse attendendo la decisione del suo capo ingegnere. Poi il giovane rispose: =^=Si, ma in ogni caso l'equipaggio non potrebbe uscire da quella navetta anche se espandiamo gli scudi per coprire un'area di suolo le temperature scioglierebbero qualsiasi cosa al suo interno.=^=
"Tranquilli ho un piano anche per quello, voi preparate la navetta. Anche se forse non ce ne sarà bisogno. Rerin chiudo."

"E ora pensiamo al nostro ospite. Apritemi un canale con la Soyokaze, sentiamo cosa vuole fare il Signor Colter." ad un cenno dell'addetto alle comunicazioni Rerin si mise più comodo sulla poltrona e sul suo viso si dipinse un sorriso che nascondeva la voglia di far saltare in aria quell'uomo con tutta la nave. "Signor Colter, ci troviamo di nuovo... come mai da queste parti?"
=^=Stiamo compiendo delle analisi per conto del nostro armatore...=^=
"Mmmh." Rerin finse di armeggiare con la sua console come a verificare il nome dell'armatore. "Ah sì, il Signor Mihala e cosa state cercando di bello, visto che siamo qui possiamo darvi una mano, certamente i nostri sensori sono più potenti dei vostri."
=^=Vi ringrazio ma... mmh... abbiamo quasi finito. Voi piuttosto, cosa ci fa una nave federale così in profondità nel quadrante Gamma?=^=
"Niente di particolare, come vi ho detto precedentemente stiamo testando la nave e ora tocca ai sistemi d'arma. E comunque stavamo cercando di far rilassare il nostro ospite... vero Gracy?"

Il primo piano di Rerin fu sostituito da una visuale più ampia nella quale era presente anche la bambina. Il volto di Colter ebbe uno spasmo riconoscendola.

"Io ti conosco?" chiese la piccola guardando con sospetto il mercenario che deglutì visibilmente.
=^=Probabilmente ci siamo visti sulla stazione signorina... o almeno io ho visto voi ragazzini.=^= l'uomo sembrava un po' un animale in trappola.
"Strano..." commentò Rerin tamburellando con le dita sulla poltrona "I ragazzi sono stati sempre sotto protezione dopo che qualcuno ha rapito proprio questa bambina, chissà quando li avete visti..." gli occhi dell'andoriano divennero due fessure "Mi dica Signor Colter, ha per caso incontrato una nave klingon? So che sono sulle tracce di coloro che hanno fatto tutta quella confusione proprio a due passi dalla loro ambasciata. L'Ambasciatore Rogal detesta chi spara vicino ai suoi alloggi..."

Fu in quel momento che la IKS Jatyln fece la sua comparsa con un tremolio alle spalle della Soyokaze e il volto truce di Qum, fino a quel momento braccio destro di Durani, si intromise nella conversazione. =^=Tu p'tahk!=^=

L'effetto fu immediato, la Soyokaze schizzò via a curvatura, nello stesso momento Durani entrò in plancia sostituendo il suo omologo della Stormbreaker. La Jatyln entrò immediatamente in azione scattando all'inseguimento.

"Avrei voluto catturarli io." borbottò Durani che si era vista togliere il divertimento che tanto era mancato durante il viaggio.
"Mi dispiace Tenente, ma non ci sono prove che Colter e i suoi siano i rapitori quindi noi non possiamo intervenire... ma la Jatyln è un altro paio di maniche." Rerin sorrise
"E della nave occultata che ne facciamo?" chiese Durani ancora un po' imbronciata.
"Quella è un altro paio di maniche. Hai le coordinate precise della loro posizione?" chiese l'andoriano pregustando la cosa.
"Naturalmente, le ho appena inviate al navigatore." rispose la klingon dopo aver premuto una serie di tasti sulla console.
"Timoniere ci porti più vicino possibile, devono vedere il colore dei nostri occhi dai loro finestrini! Allarme rosso tutte le armi puntate sul bersaglio, se fa una mossa diversa da disattivare l'occultamento fategli capire che sta sbagliando. Durani non faccia saltare in aria quella nave, ho l'impressione che ci servirà."
"Per chi mi ha preso Capitano?!" rispose lei con una smorfia divertita. Finalmente un po' d'azione dicevano i suoi occhi.



Nave esplorativa Ketanji - Plancia
05/09/2401 - ore 11.45


"La Soyokaze è partita a curvatura!" esclamò l'addetto ai sensori girandosi verso il Capitano il cui sguardo era estremamente preoccupato.
"Da dove è sbucata quella nave klingon?" chiese, ma l'addetto ai sensori scosse la testa disorientato
"Che facciamo capo?" gli uomini della plancia si voltarono all'unisono verso il capitano della nave, nessuno di loro aveva intenzione di scontrarsi con una nave della flotta di classe Saber... Capitano incluso.
"Ce ne stiamo buoni finché le acque non si calmano, poi ce ne andiamo come siamo arrivati. Se il Capitano Colter avrà qualcosa da ridire se la vedrà con il nostro armatore. Mihala non ci paga abbastanza per rompere le scatole alla Flotta Stellare."

"Signore, la nave della flotta sta per partire e... Dei del cielo! Hanno attivato tutte le armi e ci puntano come se sapessero esattamente dove siamo!"
"Ma non è poss..."

Un raggio laser ad altissima frequenza disegnò i contorni della Ketanji rimanendo a pochi chilometri dallo scafo, segno evidente che i federali volevano rendere palese che sapevano esattamente dove si trovassero.

"Ci chiamano..." commentò l'addetto alle comunicazioni con un tono che tradiva una certa preoccupazione.

=^=Nave sconosciuta, sono il Capitano Rerin della USS Stormbreaker di stanza alla stazione spaziale Deep Space 16 Gamma. Vi consigliamo di disattivare l'occultamento e rendere palesi le vostre intenzioni.=^=

"Qui il Capitano Fujiko Fujio della nave esplorativa Ketanji. Non sparate, stiamo uscendo dall'occultamento." fece un gesto affermativo al timoniere che eseguì l'ordine.

=^=Bene Capitano, mi vuole spiegare perché si trova qui e oltretutto con una nave dotata di occultamento? Non conoscete i trattati di Algerion in cui alla Federazione è vietato avere navi con tale tecnologia?=^=
"Mi dispiace avervi messo in allarme Capitano ma abbiamo preferito nasconderci, volevamo studiare la situazione prima di rivelare la nostra presenza... non si sa mai. Per quanto riguarda i trattati, non ne stiamo infrangendo nessuno, la nostra azienda ha sede nell'Alleanza Ferengi quindi al di fuori della Federazione."
=^=Comodo...=^=
"Avrà anche ragione lei, ma io guido solo una nave, non me ne intendo di politica o di finanza."
=^=E cosa ci fate così lontani dalla vostra zona?=^=

L'uomo rifletté sulla risposta, poi fece una scrollata di spalle. Che diavolo, lui non stava facendo niente di male.
"Dato che vogliamo collaborare e che non vedo nessun problema a dirvelo ecco qui: siamo stati assunti dalla nave che è appena fuggita. Il Capitano Colter aveva un accordo con il nostro armatore. Noi siamo specializzati in esplorazione di pianeti pericolosi. Abbiamo le tecnologie e anche una discreta esperienza in questo campo. Non so cosa abbia combinato il Capitano della Soyokase, ma noi abbiamo un regolare contratto."
=^=Quindi il vostro contatto è saltato... che ne dite di un nuovo contratto con noi?=^= Rerin sorrise e il Capitano Fujio fece altrettanto.



USS Stormbreaker - Sala Tattica
05/09/2401 - ore 12.34


"Un pianeta di classe Y non è certo una passeggiata, ma fortunatamente almeno l'orbita è stabile." commentò il Capitano della Ketanji osservando le scansioni fatte della Stormbreaker.
"L'Orrrbita?" chiese preoccupato Sh'erah mentre il pelo si rizzava su tutto il suo corpo.
"Di solito ci sono tempeste magnetiche che possono arrivare anche a strappare via le navi dalle loro orbite." commentò l'ufficiale scientifico capo che non sembrava per niente turbato per la cosa.
"Capo Finnegan in che condizioni è la nave del nostro ospite?" chiese Rerin cercando di avere un tono rispettoso che non facesse imbestialire il capo ingegnere, ma evidentemente il fatto che la sua piccola bambina non dovesse scendere sul pianeta lo aveva messo di buon umore.
"La Ketanji è stata ben progettata per resistere alle difficili condizioni del pianeta. Hanno dovuto fare qualche rattoppo nel corso degli anni ma hanno un buon ingegnere... tutto è stato fatto nel migliore dei modi."
"Capitano Fujio, se il nostro ingegnere ha fatto un complimento del genere al suo le consiglio di non lasciarselo scappare." sorrise Rerin guadagnandosi un'occhiataccia dal vecchio.
"Allora siamo in affari?" chiese questi con fare pratico.
"Oh certo che sì, ma dovrà portare anche me con voi." commentò l'andoriano
"Nessun problema, la pelle è la sua." l'altro sollevò fece spallucce. "Cosa cerchiamo? Nemmeno Colter ci aveva detto cosa ci facciamo qui."
"A dire il vero ancora non lo sappiamo... i nostri sensori stanno ancora scansionando il pianeta. Da qualche parte è caduta una nave e noi la stiamo cercando."
"Una nave lì in mezzo? Se non è caduta ieri ho paura che non troverete più niente." Commentò l'umano grattandosi la barba incolta

=^=Io so dov'è...=^= La voce di Gracy uscì direttamente dalla rete di comunicazione interna della nave.
"Gracy come hai fatto ha..." il Capitano della Stormbreaker era di nuovo rimasto senza parole
=^=Dettagli... vi sto inviando le coordinate. Naturalmente verrò anch'io con voi.=^=
"Non se ne parla!" esclamò Rerin immediatamente
=^=Vedremo.=^= e come era apparsa la voce della ragazzina scomparve.
"Ecco le coordinate... ma lì non c'è niente." borbottò Fujio guardando le rilevazioni.
"Mi faccia provare una cosa..." si intromise Warren. Digitò una serie di direttive sulla console e dopo alcuni minuti altri dati apparvero sui sensori "Guardate qui. Ad una profondità di circa 5 chilometri c'è un'enorme cavità naturale."
"Mmmh... è una fortuna." rispose l'umano
"Forrrtuna? Se fuori è così come sarà lì dentrrro?" ribatté il caitiano
"Sulla superficie ci sono venti a trecento chilometri orari e scariche di radiazioni termoioniche... almeno a quella profondità le condizioni saranno migliori." spiegò l'ufficiale scientifico, ma il Primo Ufficiale non parve essere così rassicurato. "Forse..." aggiunse Warren per dovere di cronaca.

"Se non è pieno di lava o qualche acido, dovremmo cavarcela con la Tomerarenai." il Capitano della Ketanji sembrava abbastanza sicuro.
"Cos'è una Tomerrrarrrenai?" chiese il caitiano quasi strozzandosi con tutte quelle erre.
"È la nostra navetta di immersione profonda... almeno quando si immerge. In questo caso la teletrasportiamo all'interno della cavità. La sua blindatura è anche più densa di quella della nave, ma vi costerà altro latinum."
"E come facciamo a sapere cosa c'è lì dentro?" chiese Rerin
"Useremo delle sonde trivella... se non trovano qualcosa di troppo duro da attraversare, dovrebbero arrivare nella caverna in due o tre ore. Naturalmente vi costerà altro latinum per ogni sonda che potremmo distruggere. Sempreché non ne abbiate di vostre." Fujio sorrise.
Rerin guardò il suo ingegnere che fece un cenno negativo con la testa.
"Nessun problema, pagheremo tutti gli extra necessari. Mi fido di lei." i due capitani si diedero la mano.

"Capitano..." Sh'erah trasse in disparte l'andoriano. "Il prrrezzo di questa missione. Non sono cerrrto che il Capitano Aymane ne sarà contento."
"Ma davvero? Che peccato" Rerin sorrise ancora di più.



Nave esplorativa Ketanji - Hangar
05/09/2401 - ore 14.35


Rerin era seduto alla console di navigazione della piccola navetta chiamata Tomerarenai mentre ripassava con uno degli uomini della Ketanji le particolarità di navigazione di quel vascello. L'andoriano aveva rifiutato l'uomo che il Capitano Fujio gli aveva offerto per guidare il mezzo... cosa che aveva fatto felice l'uomo in questione. Invece aveva sfruttato le ore necessarie alla sonda per raggiungere la caverna sotterranea per studiare le specifiche tecniche della Tomerarenai.

Anche l'ufficiale scientifico capo aveva avuto modo di mostrare le sue abilità insegnando all'addetto al controllo di navigazione della sonda, qualche trucchetto per riconoscere ed evitare sacche di materiale troppo duro per la trivella.

Tutto era andato per il meglio. La sonda aveva sfondato la volta della cavità ed aveva iniziato a mandare dati sul suo contenuto.

"Cloro e anidride carbonica al 95%. Temperatura -85°. Direi che la navetta non rischia di esplodere appena viene teletrasportata." commentò Warren
"Ma non potremmo uscire da lì dentro vero? Dovremo fare tutto rimanendo nella Tomerarenai." chiese conferma Durani che si era offerta volontaria per accompagnare Rerin. Lui aveva provato a dissuaderla, ma la klingon gli aveva lanciato un'occhiata tale da freddarlo all'istante.
"La navetta vi proteggerà senza problemi e potrete muovervi per ispezionare la cavità... se non trovate niente ve ne tornerete indietro come siete venuti. Se invece trovate qualcosa penseremo dopo a come recuperarla." spiegò Fujio

"Bene, qui siamo pronti. Signor Durani è ancora sicura di volerlo fare?" chiese Rerin
La donna non si prese nemmeno la briga di rispondere e si limitò a superarlo.
=^=Capitano, augurrro ad entrambi buona forrrtuna.=^= lo salutò Sh'erah in contatto continuo con la Ketanji
"Se... se non dovessimo farcela, si prenda cura di Gracy e la riporti immediatamente da sua madre. Niente atti eroici."
=^=Sissignorrre... se lei non ce la fa, io riporrrto la MIA nave a casa.=^= rispose il caitiano con quello che sembrava un misto fra un sorriso e un ringhio calcando sulla parola 'mia'.
=^=Non dite idiozie voi due! Se non torni ti uccido.=^= aggiunse la dottoressa Bly sorridendo
"Comici, sono circondato da comici." borbottò Rerin entrando e mettendosi ai comandi.

Nell'hangar cadde il silenzio. La piccola navetta, posizionata su una pedana rialzata simile a quella delle sale teletrasporto, iniziò a brillare. Le luci dell'hangar si affievolirono, segno evidente che il dispendio di energia per quella manovra era certamente ingente. Poi all'improvviso le scintille del teletrasporto iniziarono ad avvolgerla fino a farla sparire.



Navetta Tomerarenai
05/09/2401 - ore 15.00


"Qui navetta Tomerarenai, mi ricevete?" chiese Rerin quando il teletrasporto ebbe termine.
=^=Forrrte e chiaro signore. Com'è lì dentrrro?=^= chiese Sh'erah

Il Capitano della Stormbreaker fece un cenno a Durani che accese i fari del veivolo emettendo al contempo un fischio di sorpresa.
Il loro mondo era divenuto azzurro per la luce emessa dalla navetta. Attorno a loro cristalli di ogni forma e dimensione davano l'impressione di essere all'interno di un enorme geode. Tutti i cristalli risplendevano di azzurro e lame di luce rifratte danzavano creando incredibili effetti.

"Bello..." disse Gracy arrivando alle spalle dei due ufficiali e facendoli sobbalzare per la sorpresa.
"Gracy! Come diavolo hai fatto a salire sulla navetta! Dove ti nascondevi!" Rerin la prese, doveva ammettere che era furioso ma anche incredibilmente sorpreso.
"Se smetti di stritolarmi te lo spiego!" gridò la bambina e l'andoriano si affrettò a lasciarla dispiaciuto.
"Scusami Gracy, ma questo non è un gioco. Siamo terribilmente in pericolo e non voglio che tu rischi la vita. Adesso torniamo indietro e ti consegno alla dottoressa Bly!"

La bambina lo guardò dispiaciuta ma con sguardo deciso. Sembrò pensare a qualcosa e prima che Rerin facesse richiesta di un nuovo teletrasporto parlò.
Ma quelle non erano parole. Era molto più simile ad un fischio prolungato impossibile da emettere da una gola umana. La navetta, come se avesse compreso quel fischio, iniziò a muoversi in avanti.
"Come?" Rerin guardò sorpreso la bambina.
"Capitano non sono io, la navetta sta andando da sola." disse la klingon dopo aver tentato inutilmente di fermare l'avanzata del veivolo.
"Riesci a parlare il linguaggio delle macchine." quella dell'andoriano era un'affermazione e non una domanda. Da giorni si chiedeva come la bambina fosse riuscita a salire sulla Stormbreaker senza attivare nessun allarme e superando sistemi di sicurezza avanzatissimi... quella era l'unica risposta sensata. Se si poteva effettivamente considerare sensata una cosa del genere.
"Non sono come le persone, ma sono riuscita a capire come... pensano" rispose un po' titubante Gracy "Non accettano ordini diretti nemmeno nella loro lingua se non... ci sono i codici giusti. Però la loro logica può essere aggirata. Comunque non è questo l'importante adesso, ma quello."

Davanti ai fari della Tomerarenai il vascello sconosciuto fece la sua comparsa. La sua forma era qualcosa che nessuno aveva mai visto. Rerin sentì distintamente i commenti dei suoi ufficiali e quelli della Ketanji quando le immagini le raggiunsero. Lo scafo era in pessime condizioni, gran parte della fusoliera era scomparsa lasciando l'interno esposto alle condizioni estreme della cavità sotterranea. Alcune parti sembravano aver resistito ma il tutto sembrava sul punto di collassare.

"Sta morendo..." commentò la bambina con voce triste.
"Chi sta morendo?" chiese Durani osservando tutta quella distruzione.
"La nave. Sento a stento un sussurro." rispose Gracy
"Così va meglio?" Chiese Rerin dopo aver premuto alcuni tasti e ampliato l'ampiezza di banda della ricezione audio.
"Sì, adesso la sento meglio. Il computer non ha più energia, le sue storie ormai non potranno più essere raccontate." Gracy nascose il volto contro la spalla dell'andoriano.
"Vediamo se riusciamo a salvare qualcosa. I sensori stanno registrando quello che possono... Stormbreaker, riuscite a ricevere dei dati?"
=^=Sì signore, sono incredibili anche se incomprensibili. Vedo dati su sistemi solari sconosciuti del quadrante gamma. O almeno penso. Abbiamo analizzato il metallo della nave ed è sconosciuto, inoltre la datazione dice che questa nave ha migliaia di anni. Viaggiavano per le stelle ben prima di qualsiasi altra razza, persino degli Iconiani o dei Preservers... sono delle scoperte sensazionali. La nave può essere recuperata?=^= chiese Warren eccitato.
"Negativo. Stiamo assistendo al suo canto di morte." rispose Rerin triste accarezzando la testa di Gracy che piangeva silenziosamente.

Trascorse un'ora prima che la nave emettesse l'ultimo segnale. Gracy si era addormentata fra le braccia dell'uomo.

"Torniamo a casa Durani..." mormorò lui con un sospiro.



Deep Space 16 Gamma - Ufficio del Capitano
10/09/2401 - ore 15.00


"È una storia molto triste." commentò Steje guardando Gracy "Ma sono felice che tu fossi lì per ascoltare le ultime sue parole, almeno non è morta da sola."
"Si..." la bambina tirò su col naso tenendosi stretta fra le braccia della madre.
"Sei stata molto coraggiosa, ma dovrai fare una cosa per me." continuò lui richiamando anche l'attenzione della donna "Quando andrai via con gli uomini della Flotta, non dire che capisci il linguaggio dei computer o che puoi fare quello che sappiamo tu riesci a far fare alle macchine... e non dire nemmeno niente della nave nella caverna. È più sicuro per voi tenere queste cose nascoste."

Entrambe fecero un cenno affermativo con la testa. Steje scompigliò i capelli della bambina e poi andò alla porta dell'ufficio che si aprì con un sibilo.

"Bene signori, non ho capito bene chi siete ma l'Ammiraglio Darion mi ha dato la sua parola che con voi sarà al sicuro. Posso sapere dove la state portando?" chiese l'ufficiale guardando con interesse la splendida donna dai capelli rossi con i gradi di Tenente Comandante.

"Potrei dirglielo, ma poi dovrei ucciderla." rispose lei con un sorriso disarmante "Stia tranquillo Capitano, Gracy e sua madre andranno in un posto stupendo e sicuro. Saranno protetti e aiutati a capire le abilità della bambina... avrà tantissimo tempo per imparare." rispose criptica la donna.

Steje sapeva che quella donna era impossibile da raggirare, non sarebbe riuscito a tirarle fuori qualche informazione nemmeno sotto tortura. "Bene, vi auguro buon viaggio."

Con un ultimo saluto il Capitano di DS16G guardò la bambina allontanarsi. Per un attimo Gracy rimase stretta alla mano della madre, ma poi si staccò da lei e corse verso Rerin che si accucciò per abbracciarla. I due rimasero stretti per alcuni secondi poi la bambina tornò di corsa indietro. La dottoressa Bly si asciugò una lacrima e appoggiò la mano sulla spalla dell'andoriano che finse indifferenza.

Ayamane tornò a sedersi sulla sua poltrona osservando i presenti che avevano ripreso il loro consueto lavoro.

"Capitano..." Rerin si schiarì la voce "Non mi ha ancora detto nulla delle navi occultate."

"Due erano navi esplorative dei Verkopers come sospettavo. Erano in avanscoperta per assicurarsi che non fosse pericoloso per la loro nave diplomatica avvicinarsi. Tutto quel via vai di navi occultate per un pelo non ha fatto saltare il Primo Contatto. L'altra nave era romulana, avevano seguito i Verkopers. Naturalmente l'ambasciatore lamak non ha ritenuto necessario avvertirci."

"L'abbiamo un po' trascurato ultimamente... forse dovremmo renderlo più partecipe le prossime volte." commentò il Primo Ufficiale divertito.
"Dimentico sempre che i romulani non sono come i vulcaniani. Comunque l'incontro con i Verkopers è andato molto bene grazie a Lamak e all'ambasciatrice T'Lani."
"Avete fatto delle conoscenze interessanti mentre io ero via insomma..."
"A proposito di conoscenze! Ho incontrato un certo Capitano Fujio che mi ha presentato un conto salatissimo sulle vostre ultime scorribande. Cos'ha comprato un pianeta?" chiese Aymane guardando di traverso il suo secondo.

"No, abbiamo solo detto addio ad un amico." rispose Rerin e i due tornarono a guardare il via vai di navi fuori dalla stazione.