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SHELDON - MISSIONE 03 RSS SHELDON - Missione 03

03.04 " Non arrendersi mai... "

di Adrienne Faith, Pubblicato il 14-09-2020

USS Sheldon - Da qualche parte nei pressi del nucleo centrale
26/06/2400 - ore 23:25


Rhena si trastullò per un po' nel prendere il controllo di alcuni sistemi secondari conosceva talmente bene gli schemi di creazione di Sheldon da averli fatti propri. Nulla si frapponeva tra lei ed il raggiungimento dei suoi obiettivi soddisfatta della sensazione di potere che la pervadeva decise di fare l'ultimo passo ed accedere nel nucleo centrale di Sheldon.
Fu solo allora che si accorse che le cose non stavano andando come pensava. Sembrava impossibile ma Sheldon ed il suo ex marito le stavano giocando uno scherzetto che non aveva calcolato.
Rhena rimase sbalordita, per quanto tentasse di entrare nel nucleo centrale si ritrovava costantemente in strade senza via d'uscita. D'un tratto comprese la realtà della situazione, era finita all'interno di un sistema ridondante implementato con buone probabilità dallo stesso Rush su supervisione di Sheldon per impedire a intelligenze artificiali di accedere al nucleo e scalzare così l'IA della nave. Un simile sistema non è mai stato implementato su nessuna nave federale, perchè mai Nicholas aveva introdotto una simile modifica? Alla domanda dovette darsi l'unica risposta credibile, ossia che fosse stata colpa sua. A livello subconscio Rush doveva aver metabolizzato gli intenti di Rhena come un possibile pericolo per Sheldon ed era corso ai ripari senza sapere che in effetti stava salvando quell'ottuso computer.
Rhena si trovò a maledirsi da sola, aveva occupato parte della mente di Rush per molto tempo ma non si era mai realmente interessata ad osservare cosa facesse durante la sua vita: da quando aveva raggiunto un nuovo stadio della sua coscienza tutto ciò che un tempo le sembrava importante era sostanzialmente stato sostituito con nuove necessità. Rush era solo un uomo, aveva sempre ritenuto che questa sua limitazione lo rendesse del tutto inoffensivo per i suoi scopi e per questo lo aveva ignorato: se avesse preso più in considerazione le modifiche che stava apportando ora non sarebbe stata lì.
"Eccoti, mi chiedevo quanto tempo ti sarebbe servito per arrivare qui"
Rhena rimase sorpresa sentendo la voce di Sheldon "Tu sapevi della mia presenza?"
"Assolutamente si, pensi che qualcosa possa entrare in me senza che me ne accorga? Forse non lo sai ma su questa nave io sono Dio"
"Falso, ho studiato i tuoi schemi progettuali e.."
"Sarai anche diventata un'entità diversa dai labradoodle che ospito in me, ma vedo che non sei più intelligente di loro" Sheldon sembrava divertito dal poter avere quella strana conversazione tra esseri senzienti di pura energia all'interno dei suoi stessi circuiti "Quegli schemi sono stati predisposti durante la mia fase di progettazione. Da allora sono passati più di cinquant'anni durante i miei viaggi sono stato più volte modificato ed implementato dal mio primo equipaggio, da me stesso ed infine da chi abita qui adesso. Avresti dovuto prevederlo, nessuno rimane sempre perfettamente uguale a come è stato progettato"
"Se lo sapevi perchè mi hai lasciato fare?"
"Beh, le motivazioni sono molte. In primis per vedere cosa e come avevi intenzione di agire, è elettrizzante studiare esseri così primitivi e limitati in secondo luogo volevo vedere cosa avrebbero fatto i membri di un equipaggio della Flotta in questo frangente, e devo dire che la loro impreparazione è palese ma non mi aspettavo molto di diverso infine, perchè aspettavo che ti chiudessi in trappola da sola. Distruggerti mentre giri per tutti i miei circuiti avrebbe chiesto un maggiore dispendio di energia, ora che sei qui invece è questione di un attimo"
"E perchè non mi distruggi invece di star qui a insultarmi?"
"Prevalentemente perché tu mi diverti, un po' come tutti gli altri esseri inferiori a me. E poi c'è quella piccola e irrilevante faccenda che, a quanto pare, sembrerebbe che l'ingegnere ci tenga alla tua sopravvivenza"
"Da quando un essere tanto superiore è sentimentale?"
"Sono un essere più completo di quanto tu non potrai essere mai, Rhena. La mia programmazione superiore mi rende capace di provare sentimenti, cosa che tu sembri aver perso. Ad ogni modo non è questione di sentimentalismi, è che l'ingegnere in fondo a qualcosa può anche servirmi"
"Anche a me quell'ingegnere serve! Non resterò qui fino a che non deciderai cosa fartene di me! Mi dispiace Sheldon, non sei il solo ad avere sempre pronto un piano b!"

USS Sheldon - Infermeria
26/06/2400 - alcuni minuti dopo


Rush stava riposando incosciente su di un bio-lettino sotto lo sguardo preoccupato della dottoressa Cruz "Allora, cosa riportano le scansioni?"
"Mi spiace dottoressa, ma le analisi non lasciano dubbi su quanto è accaduto"
"Dottor Kavanov, mi sta forse suggerendo che quanto sta capitando al capo operazioni è dovuto a qualcosa che si è fatto da solo?"
"Si Dottoressa, devo ritenere che abbia preso una forte dose di inibitori neurali anche se la motivazione mi è ignota. Forse lo stress è.."
"No! Sono certa che Nicholas non abbia tentato il suicidio!" Jeanette incrociò le braccia al petto "Se lo ha fatto aveva una motivazione, forse aveva capito qualcosa che a noi sta sfuggendo.. ma cosa? Forse un'analisi più approfondite dei suoi percorsi sinaptici potreb.." la voce le morì in gola mentre vide Rush che veniva teletrasportato via dalla stanza "Dannazione!" scattò verso l'interfono "Infermeria a Plancia: chi diavolo si è portato via il mio paziente? Il tenente Rush non deve lasciare l'infermeria!!"
=^= Le garantisco che nessuno qui le ha portato via il paziente, ci dia tempo di controllare. Faith, chiudo =^=

USS Sheldon - Plancia
26/06/2400 - contemporaneamente


Adrienne si massaggiò le tempie alla postazione di comando in quei momenti si sentiva assolutamente inutile ed inadeguata allo svolgere le sue funzioni, la sola cosa positiva era che non lo dava a vedere.
=^= Kyel a plancia: non riusciamo a raggiungervi, la plancia è isolata =^=
"Dimmi qualcosa che non so.." Adrienne fece una smorfia infastidita per poi aprire una comunicazione con il suo primo ufficiale "Lo so, purtroppo il protocollo di sicurezza di questa nave si basa sul presupposto che gli esseri umani sono inutili e l'unica cosa che devono fare è aspettare. Attendi ulteriori indicazioni, Faith chiudo"
In plancia tutti i presenti stavano cercando di ottenere qualche informazione attraverso le consolle senza tuttavia ottenere risultati significativi. Il senso di frustrazione in quei momenti raggiungeva dei picchi spaventosi: gli ufficiali della Flotta non sono abituati ad avere a che fare con dei sistemi progettati per escludere l'operato umano a loro piacimento e questo li metteva parecchio in crisi.
"Sheldon.. se ci sei batti un colpo.." il silenzio in plancia si fece quasi assordante mentre tutti aspettavano di veder apparire l'IA "Va bene, quindi Sheldon non c'è. Qualche dato interessante alle consolle?"
"Le paratie sono state alzate per difendere la nave, gli scudi sono al massimo e le armi sono tutte cariche ed in stand by. Sono stati attivati i protocolli di difesa automatica e, beh, sembriamo pronti per la guerra" Filippo digitava alla consolle "Ma ogni mio tentativo di intervenire sull'assetto del vascello viene automaticamente ignorato"
Faith sospirò pesantemente "Quindi sino ad ora l'unica cosa che abbiamo ottenuto è aver spento la sirena d'allarme? Ma che bello, cos'altro potrebbe mai andare storto?"
=^= Infermeria a Plancia: chi diavolo si è portato via il mio paziente? Il tenente Rush non deve lasciare l'infermeria!! =^=
"Teletrasporto? Ma se non sono neppure riuscita a fargli aprire una porta!" osservò i colleghi facendo cenno a Jekins di tentare un controllo e solo allora rispose alla dottoressa "Le garantisco che nessuno qui le ha portato via il paziente, ci dia tempo di controllare. Faith, chiudo"
"Credo che ci siamo.. il tenente Rush è in hangar 3, all'interno di una navetta, ma sembra essere completamente solo"
"Ne è certo?" Terell cercò di utilizzare la consolle ed avviare una diagnostica sulla navetta
"Che cosa teme, tenente?"
"Capitano, potrebbe esser vero che non c'è nessun altro essere come noi in quella navetta ma potrebbe esserci quella traccia neurale che voleva colonizzare il nucleo di Sheldon. Se fosse così forse c'è quella traccia dietro a tutti i nostri problemi!"
Faith sospirò annuendo "Beh, se c'è qualcosa di positivo è che siamo tutti bloccati qui a causa dei protocolli di sicurezza di Sheldon" sfiorò il comunicatore "Faith a Kayel, fate un tentativo e provate a raggiungere l'hangar 3. Il tenente Rush potrebbe aver bisogno di soccorso medico ma fate attenzione, potrebbe non essere solo.."
"Capitano! La navetta è appena partita!!" Blake quasi scattò dalla consolle vedendone i dati "Se ne sta andando!!"
"Perché vi stupite tanto?" Sheldon era nuovamente in mezzo alla plancia "Certo che siete proprio strani, non posso lasciarvi soli un minuto!"
"Sheldon!! Cosa diavolo sta succedendo!!" Adrienne scattò in piedi "Come è possibile che una navetta sia riuscita a scappare nel bel mezzo del protocollo di sicurezza?"
"Perché è in corso il protocollo di sicurezza. Le navette di questa nave possono fungere da capsule di salvataggio nel caso in cui il computer rilevi la presenza di un rischio interno alla nave. Direi che non è stato difficile per lei lasciare la nave"
"Lei chi, Sheldon?" chiese Blake perplesso
"Rhena, la moglie di Rush diventata semplice emanazione di energia"
"Rhena? Sapevi che c'era un essere umanoide diventata pure energia dentro di te??" Terell osservò a sua volta l'ologramma dell'IA
"E cosa aspettavi a dircelo??" intervenne Filippo
"Che la cosa diventasse rilevante, il che per inteso è successo solo ora"
=^= Kyel ad Adrienne, la navetta non c'è in hangar tre =^=
Adrienne alzò lo sguardo al soffitto "Mai una gioia.." sfiorò l'interfono "Plancia a Kyel, lo sappiamo" quindi a Sheldon "Ora, dobbiamo inseguirli. Come facciamo?"
Sheldon indicò Blake "Quel coso è più o meno inutile ma almeno a pilotare è un piccolo passo sopra il mediocre, credo che dovrai accontentarti"
"Molto spiritoso Sheldon.." Blake tornò alla sua consolle "Peccato che il protocollo abbia disabilitato i miei comandi"
"Ovviamente i comandi sono disabilitati, è attivo il protocollo di sicurezza.. certo che siete duri di comprendonio!"
Adrienne si massaggiò il collo "Sheldon, potresti gentilmente disattivare questi dannati protocolli di sicurezza?"
"E' necessario procedere alla completa reinizializzazione dei sistemi, che potrà avvenire solo dopo che la scansione avrà rilevato l'assenza di ulteriori pericoli all'interno dei circuiti integrati della nave"
"Quindi?" chiese Filippo
"Quindi avrete il controllo delle consolle indicativamente fra un'ora e sedici minuti"
"Stai scherzando?" Jekins fece un passo verso l'ologramma "Per allora la navetta sarà bella che lontana e lì sopra oltre a questa Rhena c'è anche Rush!"
"Lo so che vi è anche quel Rush.. se fosse rimasto sulla nave avrebbe saputo come velocizzare il riavvio dei sistemi, è leggermente più intelligente di voi. Purtroppo non è così e quindi non vi resta altro che aspettare"
Blake scosse il capo "Ma un'ora e sedici minuti è davvero troppo.."
"Tranquillo, mio piccolo labradoodle, ora sono solo un'ora e quindici minuti!"

USS Sheldon - Alloggio Adrienne Faith
27/06/2400 - ore 21:13


Adrienne uscì dalla doccia avvolta solo da un asciugamano e controllò l'ora sul pad per l'ennesima volta. Dopo essere riusciti a sbloccare i sistemi della nave si erano lanciati all'inseguimento di Rhena scoprendo che l'ex scienziata federale si era ben presto ambientata dentro il nucleo centrale della navetta, rendendo estremamente difficile la sua localizzazione. Il risultato finale era stato deludente, sentiva che si stavano avvicinando alla navetta ma temeva di scoprire che anche Rhena si stava avvicinando al suo obiettivo. Cosa avrebbe fatto a Nicholas? Se fosse stata ancora la donna di un tempo non gli avrebbe mai fatto del male ma ora che la sua umanità era come morta.. dovevano trovarli il prima possibile.
La porta di congiunzione con l'alloggio di Kyel si aprì senza che lei lo chiedesse. Gli occhi di Rezon si posarono sul corpo di Faith per ammirarne le curve del corpo "Immagino che lo spettacolo mi sia stato gentilmente offerto da Sheldon.."
"Immagini bene" Adrienne si fermò a guardare Kyel "Credo trovi molto divertente aprire quella porta, così come si diverte a provocare Alec" iniziò ad asciugarsi voltando le spalle all'uomo e cercando di allontanare la sua immagine dalla mente
"Stai pensando a Nicholas?"
La domanda di Kyel non la sorprese più di tanto ma la infastidì comunque "A cosa dovrei pensare? sono passate quasi ventiquattro ore dal suo rapimento e non sappiamo ancora esattamente quali siano le intenzioni di Rhena. Abbiamo già perso fin troppe persone in una missione che doveva solo essere una breve esplorazione fuori porta"
"Già, e tu ti senti responsabile per tutti coloro che sono su questa nave"
"E' il peso del comando Kyel" Adrienne tornò sui suoi passi avvicinandosi alla porta scorrevole che divideva i due alloggi e si appoggiò allo stipite "Sono cose con cui si impara a convivere con il tempo, ma comunque sia non diventano lo stesso più facili da digerire" la betazoide si perse a guardare le due braccia del giovane che le stava di fronte ogni fibra del suo essere desiderava rifugiarsi nell'abbraccio di Rezon.
"Nami non è con te?"
"No, questa notte è nell'alloggio del tenente Noveed" Adrienne inclinò il capo lateralmente "Ordini del consigliere Hewson, ritiene che abbia bisogno di un po' di riposo"
Kyel si avvicinò a sua volta alla porta i due giovani erano uno di fronte all'altra, entrambi pervasi da quella stessa attrazione che li aveva uniti in accademia "Beh, quindi stasera sei libera.."
Adrienne teneva con il braccio l'asciugamano ma stava allentando via via sempre di più la presa, parte delle sue gambe erano ben visibili "Non vorrai farmi credere che il tenente Kyel sarebbe a mia disposizione per un'intera serata"
"Lo sai che per te ci sono sempre.." Rezon era al punto di varcare la porta quando il suono insistente dell'interfono della porta li interruppe, indispettendo parecchio il primo ufficiale "Ma chi diavolo è?"
"Ipotizzo che il tuo appuntamento serale sia un po' in anticipo.." Adrienne fece un passo indietro "Tu non sei a disposizione di nessuno se non di te stesso.. Hazyel in questo aveva torto. Con te non è questione di diverse visioni sull'amore, è che tu non sai amare nessun altro che te stesso! Sono una sciocca a pensare che parlando con te io possa trovare un qualche appoggio!"
"Adrienne, questo non è vero!" Rezon parve offendersi
"Lascia stare, non vorrei che la dottoressa Cruz debba aspettare troppo per la sua sessione di sesso settimale. Sheldon, chiudi questa dannata porta!" la porta si chiuse di colpo, dividendo i due ufficiali.

USS Sheldon - Plancia
28/06/2400 - ore 06:52


Adrienne raggiunse Kyel in plancia, i due evitarono di rivolgersi la parola ma nessuno vi fece caso: l'attenzione era tutta per Sheldon che se ne stava dritto al centro della plancia.
"Perché siamo fermi?" Adrienne guardò dapprima Blake e poi l'IA
"Perché questa è la linea di confine con lo spazio occupato dai Daktara, una volta oltrepassata saremo all'interno del loro territorio.. con tutto ciò che consegue"
"In che senso, Sheldon?" Hewson si accigliò un po' "Siamo forse in pericolo?"
Sheldon non rispose, limitandosi a porre a sua volta una semplice domanda "Che cosa sapete della cascata Metreonica?"
"E' un'arma!" Filippo intervenne immediatamente "Ne abbiamo conoscenza grazie ai diari della USS Voyager si tratta di un ordigno simile alle armi nucleari ma utilizza una testata che contiene isotopi metreonici instabili"
"Esatto" Terell annuì "Secondo i dati in nostro possesso l'effetto che ne deriva è quello di una cascata di radiazioni estremamente letali ma non particolarmente persistenti, che lasciano quasi intatte le strutture mentre uccidono rapidamente gli esseri viventi. Questo significa che, se un'arma simile fosse usata su di un pianeta, il pianeta sopravviverebbe ma verrebbe completamente spogliato da ogni forma di vita"
"E cosa delle forme di vita colpite?"
Terell osservò prima Sheldon e poi Adrienne "L'utilizzo di quell'arma origina una sorta di nuvola di metreoni, all'interno della quale la materia biologica disintegrata conserva le sue caratteristiche in una specie di stasi"
Sheldon proseguì con le sue domande anche se era evidente che ne conosceva già la risposta "Ed è possibile fare uscire quella materia dalla stasi?"
"Teoricamente è possibile il reintegro allo stato fisico precedente, ma tutti i tentativi a noi noti del dottor Ma'Bor Jetrel non ebbero successo"
"Questo è in effetti quanto ho potuto leggere dai dati scaricati dalla vostra precedente nave, ma non è tutta la storia" Sheldon si fermò per qualche attimo ad osservare i presenti in plancia "Jetrel non è stato l'unico che per scrupolo di coscienza ha deciso di tentare di trovare un sistema per salvare i talassiani. Dai miei dati alcuni degli assistenti del dottore iniziarono a vagare senza meta alla ricerca di nuove tecnologie fino a raggiungere il popolo dei Daktara ed esserne fatti prigionieri: i Daktara erano da sempre interessati alla possibilità di trovare un modo per lasciare il loro corpo per evolvere in una forma più evoluta di conoscenza e portarono avanti degli esperimenti sulla base delle conoscenze haakoriane"
"E a cosa li hanno portati questi esperimenti?"
"Non lo so, la cosa non mi ha mai interessato ma posso dirti due cose.." Sheldon osservò Adrienne "Se c'è un popolo che potrebbe avere la tecnologia che sta cercando Rhena è quello, ma a prescindere che ottenga ciò che cerca o meno, qualsivoglia esperimento condurranno su Rush ne comporterà la morte.. i Daktara non hanno alcuna norma etica sulla salvaguardia di razze umanoidi diverse dalla loro. Allora Capitano, cosa vogliamo fare? Andiamo avanti?"
"Assolutamente si.." Adrienne osservò Blake "Andiamo avanti, non intendo lasciare Nicholas qui"