Home Home
 
 
 
 
 
 
USS PYTHEAS - MISSIONE 05 RSS USS PYTHEAS - Missione 05

05.00 " Cascasse il Mondo "

di Piotr Alexei Volkoff, Pubblicato il 01-09-2015

Convoglio Progetto Pytheas - 20 Febbraio 2395


Era passato più di un mese dai tragici eventi sul pianeta Sa'ag ed ognuno stava affrontando la cosa a modo suo. Bhreel e Luis Appel, i due consiglieri, avevano dovuto lavorare molto per aiutare gli uomini e le donne delle navi a liberarsi dai sensi di colpa, in alcuni casi, o semplicemente a metabolizzare gli accadimenti in altri. Nel caso dei vulcaniani dovevano semplicemente analizzare gli eventi passati e le scelte fatte.
Suri passava il suo tempo libero a studiare i diari del Capitano Janeway alla ricerca di un confine netto fra la scelta di intervenire e quella di lasciare che il destino facesse il suo corso. La logica voleva che la Prima Direttiva fosse la scelta migliore, però quella stessa logica rendeva, in alcuni casi, il non intervento una scelta errata.
Durante un incontro con il consigliere di bordo, che riteneva inutile per i vulcaniani ma in qualche modo liberatorio, aveva affrontato la questione. Secondo il Consigliere, la Prima Direttiva era stata creata per costringere i capitani della flotta a pensarci una seconda volta prima di immischiarsi in certi fatti ma, come dimostravano moltissimi rapporti di missione, in altri casi l'intervento era necessario. Era necessario lasciar morire una civiltà solo perchè non era in grado di debellare un semplice virus quando loro potevano farlo? Perchè non distruggere un asteroide in rotta di collisione con un mondo pre-curvatura?
Suri aveva trovato molti casi come quelli in rapporti che la flotta stellare aveva lasciato passare in sordina. Il Capitano Valerian della USS Tesla aveva ordinato un test dei siluri proprio su un meteorite in rotta di collisione con Algar IV, nel rapporto aveva comunicato che i sistemi di armamento funzionavano perfettamente. Il Capitano Want'has della USS Jorkada, in un rapporto, comunicava di un incidente con il teletrasporto durante il quale, due fusti di sostanze biologiche, erano state smaterializzate a dispersione nella stratosfera del pianeta Hag, senza aggiungere che quelle sostanze avevano debellato un virus mortale per la popolazione. Suri aveva letto molti rapporti di questo genere ma in nessuno di essi aveva trovato un chiaro confine che potesse dare un senso al suo disagio.
Dal canto suo Bhreel, si era gettata sul lavoro appena ripresa dalla metemorfosi in donna preistorica. Ripresa molto più rapida rispetto agli altri membri dell'equipaggio che avevano avuto la stessa disavventura, grazie al backup di memoria del simbionte. Da un lato si sentiva sollevata da questo, ma dall'altro avrebbe preferito dimenticare l'inquietante effetto che la razza ragnesca aveva avuto su di lei. Appel l'aveva aiutata molto a mettere un freno agli incubi sui ragni che la stavano tormentando, ma tutt'ora, ogni tanto, si svegliava con la sensazione di migliaia di zampette che marciavano sul suo corpo.
Enizia affrontava la cosa alla sua maniera. Sessioni di combattimento intensive con Volkoff durante le quali, l'andoriana, dava sfogo alla sua rabbia per la prima direttiva e per la stupidità di alcune razze. Lei e Suri si erano tenute per quanto possibile alla larga l'una dall'altra. Ognuna di loro si sentiva responsabile per quello che era accaduto sia all'equipaggio, sia al mondo che avevano esplorato e forse non volevano dare all'altra la possibilità di dimostrarsi più colpevole.
Volkoff era stato paziente con lei facendosi picchiare quasi senza fiatare. Se all'inizio la cosa le aveva dato soddisfazione e modo di sfogarsi, dopo tre settimane si era trasformata in una nuova frustrazione, tanto da ordinare al suo capo della sicurezza di dare il meglio di sé se non voleva finire agli arresti. Trenta secondi dopo era a terra con dolori in parti del corpo che non credeva di avere e con un maggiore rispetto per l'enorme russo che le porgeva la mano per aiutarla a rialzarsi.
Piotr si comportava da perfetto russo. Una pietra sul passato ed uno sguardo al futuro. Si era rintanato per due giorni nella sua baita siberiana sul ponte ologrammi, con la sola compagnia di Alixia la silenziosa hirogena che si rifiutava di lasciare il suo fianco e che, fra parentesi, riteneva una stupidaggine la prima direttiva. In quei due giorni si era purgato dei brutti ricordi ed era tornato a lavorare come se niente fosse e l'hirogena ringraziava il cielo di questo, alla baita c'erano almeno trenta gradi sotto zero e lei apparteneva ad una razza a sangue freddo che odiava il gelo.
Brown non aveva avuto molto a che fare con i fatti accaduti ed era contento per questo, ma l'atmosfera tetra che si respirava in plancia l'aveva influenzato. Per giorni, nel tempo libero, se ne rimaneva chiuso nel suo alloggio a progettare assurdi marchingegni o a giocare a scacchi con il suo maggiordomo/confidente/amico olografico. Il comandante Thurax e il dottor Maurian alla fine, l'avevano staccato dalle sue macchine con la scusa che lui era l'unico che poteva risollevare il loro spirito. E in effetti l'aveva fatto.
Tynan, forse il più provato degli uomini del convoglio, aveva sofferto di continui mal di testa. Su consiglio del comandante Bhreel, aveva preso contatti con l'ufficiale tattico della Baffin. Secondo il consigliere la vulcaniana era molto brava ad insegnare tecniche di meditazione avanzate e forse poteva aiutarlo a controllare le sue nuove abilità telepatiche. In un primo momento le cose non erano andate come sperava. Si era augurato di poter spegnere le voci che lo stavano consumando come si fa con l'interruttore della luce, ma Samak aveva subito messo in chiaro che sarebbe stata una cosa lunga, forse un processo che non avrebbe mai avuto fine.
Sebbene all'inizio Samak avesse quasi deciso di rifiutare l'impegno di insegnare al giovane ufficiale scientifico, non apprezzando pienamente le emozioni e la socializzazione al di fuori di quelle strettamente necessarie al suo lavoro di ufficiale, si era invece dovuta ricredere. Tynan si era dimostrato un uomo tranquillo e solido, sconvolto si da quello che gli stava succedendo, ma mai una volta aveva superato il confine fra maestro e allievo. Il giovane aveva mostrato il suo interesse nell'imparare senza sfociare nell'entusiasmo e sembrava recepire velocemente gli insegnamenti forse anche grazie a precedenti esperienze del simbionte. Alla fine i due si erano trovati bene insieme, alle sedute di meditazione organizzate tre volte alla settimana, si era aggiunto un incontro settimanale in cui parlavano di letteratura o scienza per il solo piacere della reciproca compagnia.
La dottoressa Fuentes e il suo futuro marito, il comandante Pierce, si erano fatti forza a vicenda consolidando ancora di più il loro legame. Gli eventi trascorsi avevano allontanato ancora di più la data del loro matrimonio e questo li aveva resi ancora più risoluti. Ad una settimana dalla fatidica data niente e nessuno li avrebbe fermati...

USS Baffin - Ufficio del Consigliere - 21 Febbraio 2395 - ore 14:00


"Volkoff a Brown!"
=^=Ehilà tenente! Finito il turno?=^=
"Appena finito, ho dovuto riempire una montagna di moduli. La Jenkins è perfetta per il Capitano Suri con quella sua fissazione per le regole!"
=^=Attenzione tenente sta rasentando l'insubordinazione e qui con me c'è il Comandante Thurax che la sta ascoltando. Potrebbe mandarla alla corte marziale...=^= commentò divertito l'ingegnere capo della Baffin
"Mi scusi comandante ma io odio i moduli sia da riempire che già riempiti!"
=^=A chi lo dice! Ho finito anch'io il mio turno e quindi non ho sentito niente!=^= si intromise il primo ufficiale.
"Ci sono tutti?"
=^=Siamo nell'ufficio di Louis. Il dottor Maurian dovrebbe arrivare a momenti insieme a Sorin, anche se dubito che il nostro ufficiale scientifico prenderà parte alla cosa. Siamo già in contatto video con Vizzini e Tynan quindi vedi di muoverti!=^=
"Ricevuto!"
All'arrivo del russo, il medico e l'ufficiale scientifico erano già arrivati. Appel, il consigliere, aveva messo a disposizione il suo ufficio per il piano che li vedeva tutti coinvolti. Piotr sospettava che fosse troppo pigro per andare lui in un altro punto d'incontro. La conversazione era già iniziata e Vizzini, il capo ingegnere della Curie stava dando il suo parere.
=^=Ho una riproduzione dei venti migliori campi da golf, degli otto pianeti della federazione golfistica interplanetaria. Sto già lavorando ad un mix per fare il diciotto buche perfetto!=^=
"Non ci pensi nemmeno! Un addio al celibato su un campo da golf? Ma è impazzito?" commentò Brown
=^=Vizzini! Non dica parolacce!=^= esclamò Tynan vicino al piccolo siciliano.
=^=E tu smettila di leggermi nella mente se non vuoi sentire parolacce! E al mio paese le usiamo come intercalare!=^= rispose di rimando l'ingegnere
"Proposta di Vizzini bocciata all'unanimità!" esclamò sorridendo Thurax mentre Appel stravaccato sul divano alzava il pollice in segno di approvazione.
=^=Che ne dite di una serata al bar di prora tutti insieme?=^= propose Tynan
"Le tue serate di meditazione con il comandante Samak ti stanno facendo diventare troppo vulcaniano -
si intromise il consigliere - Ops! Senza offesa signor Sorin"
"Io non mi offendo consigliere." commentò questi di rimando.
"Signor Sorin, per curiosità cosa fanno i vulcaniani come addio al celibato?" chiese il primo ufficiale della Baffin, Sorin si limitò a sollevare un sopracciglio. "Domanda sciocca vero?" terminò l'umano scuotendo il capo.
"Maurian idee?" chiese Brown al medico.
"Io opterei per una cena con cucina francese, qualcosa di indimenticabile!" propose lui scatenando l'entusiasmo del corpulento consigliere.
"Non sarebbe male - borbottò Brown - ma è una cosa che possiamo fare anche altri giorni. Ci vorrebbe qualcosa di più eclatante! Piotr che dici?"
"Ho capito, siete stati per troppo tempo dei seri ufficiali della flotta stellare... vi ci vuole qualcuno che ha vissuto per strada come me e non nella bambagia di una nave stellare" Volkoff avanzò al centro della stanza guardandoli negli occhi uno a uno per poi esclamare "Preparatevi ad un addio al celibato in stile russo!"
"Voglio sapere solo una cosa, riusciremo a portare Pierce in tempo per la cerimonia?" chiese Brown
"Non posso assicurare nemmeno la nostra presenza... potremmo essere svenuti da qualche parte durante la cerimonia!"
"Mi piace..." gli occhi dell'ingegnere lampeggiarono per l'entusiasmo.

USS Baffin - 23 Febbraio 2395 - ore 00:25 - Tre giorni alla cerimonia


=^=Plancia a Capitano=^=
Enizia aveva appena appoggiato il libro sul comodino e si apprestava a mettere fine alle sofferenze della giornata. Volkoff questa volta c'era andato giù pesante e l'incontro con gli ufficiali femminili del convoglio non aveva aiutato molto a farla riposare.
Bhreel aveva studiato le consuetudini matrimoniali e pre-matrimoniali terrestri, scoprendo che esisteva una cerimonia chiamata 'addio al nubilato'. Era andata a chiedere maggiori informazioni alla dottoressa Fuentes la quale si era talmente infervorata per la cosa da rasentare la follia. 'Voglio un addio al nubilato!' aveva continuato ad esclamare facendo anche proposte finchè Bhreel non aveva indetto una riunione di tutte le 'amiche' per organizzarla. La proposta finale era stata un'intero giorno, pernottamento compreso, in un esclusivo centro massaggi risiano. Olografico naturalmente.
La mattina dopo avrebbero semplicemente aiutato la sposa a vestirsi per poi accompagnarla all'altare.
L'andoriana aveva fatto di tutto per eclissarsi ma, sorprendentemente, era stata Suri a consigliarle di presenziare all'evento per riacquistare il legame con il suo equipaggio dopo i fatti accaduti. Alla fine Enizia aveva accettato.
"Qui Enizia, parli pure Donovan" niente non avevano intenzione di farla dormire.
=^=E' in corso uno strano evento. Le tre stelle gemelle che stiamo oltrepassando sembrano essere entrate in risonanza fra loro. Il signor Sorin suggerisce di fermarci e disattivare i sensori per evitare dei sovraccarichi. Il Comandante Tynan concorda e suggerisce di far uscire alcune sonde per registrare i dati senza rischiare di compromettere i nostri sistemi.=^=
"Beh se il Capitano Suri è d'accordo a me sta bene."
=^=Bene signore, mi scusi per il disturbo e buonanotte.=^=
La comunicazione si interruppe e Enizia per un attimo pensò di andare in plancia per vedere l'evento, ma il sonno arrivò prima che potesse anche solo prendere una decisione.

USS Baffin - Alloggi - 21 Febbraio 2395 - ore 07:15 - Tre giorni alla cerimonia


Volkoff zittì la sveglia per la quarta volta. Non gli era mai capitato di sentirsi così. Cercò a tentoni il comando per accendere le luci sul comodino ma mancò clamorosamente la mira buttando a terra qualcosa.
Doveva essere malato. Si sentiva stranamente leggero e confuso. Forse un qualche virus? Si ripromise di fare un salto in infermeria prima di iniziare il suo turno.
Si alzò lentamente e al buio si diresse verso la cabina doccia sbattendo e inciampando in vari mobili. Si sentiva talmente stordito da non aver avuto nemmeno l'idea di ordinare al computer di accendere le luci, per non parlare poi della difficoltà nello spogliarsi. Arrivò a tentoni alla doccia sonica provando un'incredibile nostalgia per le docce classiche che poteva farsi la mattina a casa sulla terra. L'acqua che scorreva sul corpo lavava via il sonno molto meglio di una doccia sonica.
La luce si accese all'improvviso accecandolo nonostante gli occhi chiusi. Ma era troppo scombussolato per fare qualcosa, in altre occasioni, una situazione simile, l'avrebbero fatto scattare come una molla. La vita su una nave stellare lo stava rammollendo.
"Signor Volkoff non apra gli occhi e rimanga li dov'è!" era la voce del comandante Pierce non c'erano dubbi. Che ci faceva il primo ufficiale della Curie sulla Baffin? E soprattutto nella sua stanza alle 7 del mattino?
Nonostante gli ordini Piotr aprì gli occhi. Lo specchio sopra il lavandino gli rimandò l'immagine di una confusa vulcaniana completamente nuda. Il capitano Suri lo stava guardando dallo specchio a bocca spalancata.
"Glielo avevo detto di tenere gli occhi chiusi..." commentò divertito Pierce che non sembrava avere problemi a guardare il suo Capitano senza indumenti.
"Comandante che diavolo..." balbettò Piotr guardando il corpo perfetto dal seno sodo che stava in quel momento 'indossando'.
"Sono la dottoressa Fuentes per essere precisi e se vuole vestirsi, senza sbirciare troppo, sarebbe il caso di fare un salto in infermeria... sono successe un po' di cose strane stanotte!"

USS Baffin - Infermeria - 21 Febbraio 2395 - ore 08:25 - Tre giorni alla cerimonia


"Thomas per favore stai fermo!" ordinò Pierce ad una confusa dottoressa Fuentes.
"La fai facile tu! Sono nel tuo corpo! E mi fa pure male tutto, fino alla punta dei capelli!" rispose la dottoressa che veniva analizzata con un tricorder dal Primo Ufficiale. Volkoff scosse la testa ancora più confuso di prima.
"Mi spiace per te amore, ma sei capitato nel mio corpo proprio durante il ciclo... sei un uomo fortunato, adesso potrai capire meglio il mondo femminile!"
"Voglio morire..." rispose Pierce che ora abitava il corpo della dottoressa.
"Qualcuno mi vuole spiegare cosa sta succedendo?" chiese Piotr che continuava a guardare il proprio corpo e sentendosi a disagio perchè lo stava facendo.
"Non lo sappiamo ancora, attendiamo il comandante Sorin per avere una qualche risposta, ma se la cosa può rendervi felici siete tutti in perfetta forma."
"Se lo dice lei..." commentò Volkoff mettendo le mani sul seno per poi abbassarle di colpo imbarazzato.
"Non ci giochi troppo altrimenti diventa cieco..." la dottoressa Fuentes nel corpo del suo amato sorrise.
=^=Sorin a infermeria! Tutti gli ufficiali superiori si rechino in sala riunioni 1=^= la voce era chiaramente quella della Jenkins
"Ma è Lorelai!" borbottò Piotr
"E' meglio se si stende tenente, dia retta a me..." lo consigliò Pierce con la voce della Fuentes.

USS Baffin - Sala riunioni 1 - 21 Febbraio 2395 - ore 08:55 - Tre giorni alla cerimonia
Quando Piotr entrò in sala riunioni si ritrovò ancora più confuso di prima. Il lungo tavolo, sul quale apparivano anche le versioni olografiche dei membri della Baffin, era più affollato del solito. Sconvolto notò che qualcuno aveva avuto la brillante idea di mandare in sovrimpressione i nomi della persona che effettivamente stava abitando il nuovo corpo. A quanto pareva tutti i membri delle due navi stellari non erano più dove dovevano essere.
Al posto di Suri, ad un vertice del lungo tavolo, sedeva un impettito Volkoff. Sopra di lui, il nome Suri lampeggiava con caratteri azzurrognoli. Piotr fece scorrere lo sguardo sui presenti mentre andava ad un posto contrassegnato con il suo nome.
La dottoressa Fuentes e Pierce si erano scambiati il corpo. Samak era in quello di Tynan e viceversa, Bhreel in quello di Brown e anche lui sembrava avere difficoltà a non guardare il seno della collega. Tutti i nomi che lui conosceva non si abbinavano alle facce.
"Prima di tutto vorrei rassicurarvi." iniziò l'ufficiale tattico della Curie, Lorelai Jenkins, su cui lampeggiava il nome Sorin "Le nostre coscienze non si sono insediate nei corpi di altri come può sembrare."
"Lei dice?" commentò Appel che si trovava nel corpo del Capitano Enizia
"In realtà ci troviamo nei nostri corpi, ma per qualche ragione, derivante molto probabilmente dalle energie emesse dalle tre stelle, i nostri recettori fisici sono collegati in qualche modo ad un cervello che non è il nostro. Le sinapsi del nostro cervello ricevono gli stimoli derivanti dalle sensazioni provate da un altro corpo."
"Potrebbe essere più chiaro?" commentò Enizia con la voce di Appel ma con la sua solita autorità
"Le faccio un semplice esempio: il consigliere Appel vede una mela, gli occhi trasformano l'informazione in un impulso elettrico che tenta di arrivare al cervello del signor Appel, ma viene dirottato finendo nel cervello del Capitano Enizia. Il cervello tenta di elaborare questa informazione e per spiegare la cosa si convince che il cervello Enizia si trovi quindi nel corpo Appel."
"Quando arriva la parte semplice?" chiese Bhreel con il tono fra il confuso e il divertito di Brown
Tynan nel corpo di Samak prese la parola "Quello che vede, sente o prova A, viene elaborato dal cervello B, quindi il cervello B è convinto di essere A"
Per un po' il silenzio si prolungò mentre gli ufficiali cercavano di trovare una domanda da porre che li aiutasse a trovare chiarezza.
"Quanto durerà?" chiese Volkoff/Suri
"Secondo i dati in nostro possesso e le informazioni ricavate dalle sonde che abbiamo lanciato ieri notte, finchè le tre stelle rimarranno in risonanza fra loro, noi continueremo a ricevere le informazioni dal corpo che virtualmente ci sta ospitando. Ad un primo calcolo io e il signor Tynan pensiamo che la durata dell'effetto sia fra i tre e i cinque giorni." rispose Jenkins/Sori
Il brusio fra gli ufficiali fu interrotto dal Comandante Pierce nel corpo della dottoressa Fuentes che si alzò battendo sul tavolo la mano.
"NO! Fra tre giorni io avrò il mio matrimonio, qualsiasi sia il corpo che sto indossando! Cascasse il mondo!!!"
"Hai il ciclo?" chiese sussurrando Brown/Bhreel ad un divertito comandante Pierce.
"Già..." rispose lui sorridendo.