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USS PYTHEAS - MISSIONE 02 RSS USS PYTHEAS - Missione 02

02.01 " Voci "

di Luz Fuentes, Pubblicato il 02-06-2014

USS Baffin - Alloggi Sottoufficiali - 21 marzo 2393 - Ore 22:15


Il Guardiamarina Maria Gerrico, stava riordinando l'alloggio che divideva con una parigrado della Sezione Scientifica, dopo che aveva prestato il suo a una famiglia Kazon, vittima della Custode Ocampa e cui avevano offerto un passaggio a casa, così come a tanti altri cui era toccata la medesima sorte.
Fortunatamente una nave ammiraglia Kazon aveva intercettato il messaggio, che le navi della Federazione avevano inviato per chiedere il permesso di transito nel loro spazio allo scopo di ricondurre i profughi a casa: tra due giorni si sarebbe svolto un rendez-vous e un buon numero di ospiti avrebbe lasciato la Baffin. Finalmente la giovane addetta al teletrasporto avrebbe potuto riappropriarsi dei suoi spazi, anche se le sarebbe mancata la compagnia di Jules, con cui era entrata in grande confidenza. Stava infilando nella sacca una cornice che racchiudeva l'immagine della sua famiglia e che guardò con dolore, temendo di non riuscire più a rivederli, quando sentì una voce, più simile a un sussurro alle sue spalle.
"Jules? Sei tu?"
Si girò con un sorriso pensando di vedere la sua compagna di stanza, ma il sorriso si gelò sul volto, perché nessuno era entrato.
"Ehi ma cosa succede?" disse tra sé guardandosi intorno, sicura del fatto che qualcuno l'avesse chiamata. Non trovando tracce pensò d'essersi fatta giocare dalla sua immaginazione e si rimise a fare il bagaglio.

USS Curie - Alloggio della Dottoressa Fuentes - Contemporaneamente


La piccola festa organizzata da Luz nel suo alloggio per il compleanno del Comandante Pierce, con cui conviveva da quando erano saliti a bordi i profughi da Ocampa, stava riuscendo perfettamente.
Avevano invitato gli Ufficiali superiori delle due navi e, contrariamente alle loro attese anche i vulcaniani erano presenti.
Appel si avvicinò a Fuentes con un piatto stracarico di cibo nella mano destra e un bicchiere di vino nella sinistra.
"Luz, mia cara, stasera ti sei superata: questa paella è eccezionale! Ma d'altronde devo ancora assaggiare qualcosa fatto da te che non lo sia."
"Grazie Louis tu e Piotr siete gli ospiti che mi danno sempre la maggior soddisfazione: è un piacere cucinare per voi."
Timeran si avvicinò, la prese per un braccio e la guidò in un angolo un po' in disparte della stanza e le sussurrò "Allora siete decisi a dirlo stasera?"
"Certo, credo sia il momento migliore: sono presenti sia Suri che Enizia e buona parte degli Ufficiali. Almeno non dovremo ripeterlo all'infinito."
"Sei nervosa? Scusa non è il Consigliere che te lo chiede, ma l'amica!"
Luz le fece sentire la mano insolitamente gelida.
"Come un'adolescente al primo appuntamento."
Si diresse quindi verso Tommy, gli disse qualcosa all'orecchio e poi fu il Primo Ufficiale della Curie che prese la parola.
"Signori scusate! Un attimo d'attenzione: io e Luz vorremmo fare un annuncio."
Al che tutti si girarono verso la coppia e si zittirono.
"Non sono molto bravo nei discorsi, anche davanti a volti amici come i vostri..." cominciò Pierce evidentemente emozionato.
Luz allora gli cinse la vita con un braccio per fargli sentire il suo supporto.
"Qualcuno forse penserà che sia un po' presto o che vista la situazione in cui ci troviamo, con il rischio concreto di non riuscire a tornare a casa potremmo aspettare, ma io ho atteso per anni che lei fosse libera e ora più che mai credo sia il momento giusto per dare un segno che la vita va comunque avanti, nonostante le avversità che ci potranno ancora capitare..."
"Allora Pierce, basta blaterare vieni al sodo!" lo interruppe Volkoff, che da buon habitué della cucina Fuentes aveva intuito qualcosa.
Pierce sorrise all'amico prima di terminare.
"Beh insomma: ho chiesto a Luz di sposarmi e lei ha accettato e volevamo condividere con voi la nostra gioia."
Fece appena in tempo a finire la frase che lui e la sua compagna furono travolti dagli abbracci dei compagni che facevano a gara nel congratularsi con loro, a parte ovviamente Suri, Samak e Sorin che accolsero la notizia con una quasi contemporanea alzata di sopracciglio.

USS Baffin - Alloggio Guardiamarina Gerrico - 22 marzo 2393 - Ore 03:35


Nell'alloggio regnava il silenzio, le due giovani donne dormivano, dopo un lungo turno di servizio, ma il sonno di Gerrico era agitato, inquieta continuava a girarsi nel letto, finché improvvisamente si svegliò, gridando.
"Chi c'è? Chi mi chiama?" quindi accese le luci e cominciò a guardare in ogni angolo.
Jules Balin, la sua compagna, si svegliò di soprassalto, spaventata dal tono terrorizzato di Maria, che con uno sguardo inquietante vagava per l'alloggio, alla ricerca di qualcosa o qualcuno.
"Maria che succede? Torna a dormire ti prego!" disse sfregandosi gli occhi con le mani per cercare di svegliarsi.
"Non l'hai sentito? - rispose Gerrico mentre entrava in bagno - Niente nemmeno qui... accidenti! Continua a chiamarmi e poi si nasconde... vuole farmi impazzire il maledetto!"
"Ma chi?" chiese Balin ormai preoccupata.
"Andrea..." rispose con una nota di panico nella voce Maria.
Jules si alzò dal letto, prese l'amica per le spalle e cercando di farla tornare in sé le parlò decisa.
"Maria, tesoro, Andrea è rimasto sulla Terra ad anni luce da qui, non può più farti del male!"
Le due giovani compagne di stanza avevano trovato da subito un'intesa speciale ed era passato poco tempo perché Maria confidasse all'amica del suo tragico rapporto con l'ex fidanzato, di cui aveva sopportato i soprusi per troppo tempo, prima di decidersi a lasciarlo e di accettare una missione che l'avrebbe portata lontana da casa per molti anni. Lo sguardo di Maria tornò improvvisamente limpido e sentendosi come svuotata d'ogni energia, crollò in lacrime tra le braccia dell'amica.
"Forza torniamo a dormire, ma domani credo sia meglio che tu faccia un salto dal Consigliere."
Le disse dolcemente Jules, visto quanto l'episodio avesse scosso l'amica, mentre la accompagnava verso il suo letto.

USS Curie - Ufficio del Consigliere - 22 marzo 2393 - Ore 18:30


Il Consigliere Bhreel stava riflettendo su quanto le aveva raccontato Appel.
Nel giro di poche ore tre membri dell'equipaggio della Baffin si erano presentati da lui per raccontargli di anomali episodi, al limite della psicosi, anche se tutti con connotati differenti, ma che avevano lasciato i diretti interessati come svuotati d'energia. Il primo caso Louis aveva pensato si trattasse di una crisi da stress, probabilmente dovuta alla loro imprevista situazione di naufraghi tra le stelle com'era accaduto anni addietro alla Voyager, ma al terzo caso stava seriamente pensando che la cosa potesse nascondere qualcosa di più serio e aveva chiesto alla collega sulla Curie se aveva avuto casi analoghi.
Timeran non aveva avuto casi simili, ma la cosa insospettiva anche lei, quindi consigliò al collega d'informare il Capitano Enizia della cosa, mentre lei avrebbe aggiornato Suri.

USS Baffin - Alloggio Capo Ingegnere Brown - 23 marzo 2393 - Ore 07:50


Brown stava ripensando alla Gerrico da qualche istante. Il giorno prima aveva continuato a segnalare dei problemi al teletrasporto 1, che puntualmente si erano rivelati inesistenti. Dopo l'ultimo inutile intervento l'aveva redarguita per il tempo che aveva fatto perdere a lui e ai suoi uomini, facendola scappare dalla sua postazione in lacrime. Non credeva d'essere stato tanto duro, ma, vista la reazione della donna, prima di cominciare il suo turno decise che sarebbe passato a vedere come stava: odiava far piangere qualcuno, specialmente le donne.

USS Baffin - Alloggio Guardiamarina Gerrico - Ore 08:00


Brown suonò alla porta ma non ricevette risposta. Stava per andarsene quando sopraggiunse Balin.
"Comandante Brown ha bisogno?"
"Volevo parlare un attimo col Guardiamarina Gerrico, ma non credo sia nell'alloggio."
"Strano... - rispose Jules - ...doveva raggiungermi in Sala Mensa per fare colazione insieme, ma non si è presentata e non è nemmeno alla sua postazione, così sono venuta a controllare. Sa, sono due notti che ha degli incubi, ma prego si accomodi."
La Balin aprì la porta dell'alloggio suo e di Gerrico, non riuscendo a controllare la sua naturale propensione a non tenere per sé le confidenze altrui.
I due però non andarono oltre.
Il corpo esanime di Maria giaceva immobile sul pavimento, il volto esangue e con due orribili ferite ai polsi da cui scaturiva un fiume di sangue.