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USS ERINLE - MISSIONE 03 RSS USS ERINLE - Missione 03

03.16 " Corpo in Prestito "

di Friedrich Koll, Pubblicato il 11-10-2018

USS Erinle, Ufficio del Consigliere Soraya - 15 settembre 2398, ore 09:30


Le emergenze mediche erano ormai sotto controllo, e il personale di servizio poteva agevolmente cavarsela. Friedriech si era anche concesso una rapida doccia, l'assunzione dei consueti farmaci, e una rapida taratura delle sue nanosonde mediche. Sapeva di essere nelle migliori condizioni fisiche possibili, e malgrado ciò di stare malissimo. Non stava apprezzando per nulla, assolutamente per nulla le ultime ore: il tentativo di salvare capra e cavoli con la mente di Ailia si era rivelato un successo solo parziale e stava sottoponendo le sue sinapsi a stress notevoli. Peggio, il fatto che i risultati fossero risultati mediocri aveva spinto il Capitano a sollevarlo dall'incarico e affidarlo a Soraya... qualcosa che oggettivamente aveva anche senso, ma che dati i suoi problemi con i superiori nei precedenti incarichi trovava difficile da tollerare. Infine, la battaglia, e il dover sostenere le necessità dell'emergenza mentre i ricordi di Ailia combattevano per emergere. Non era dunque sorpreso dell'espressione di allarmata disapprovazione con la quale il Consigliere l'aveva accolto nel suo ufficio: quando la porta si era aperta, il volto di Koll esprimeva in modo del tutto inequivocabile fastidio, ripugnanza e tensione.
"...si accomodi pure." disse lei, allontanandosi dalla porta ed indicando due poltroncine al centro della stanza, poste l'una davanti all'altra e molto vicine. "So cosa sta pensando, e sappia che comprendo la sua posizione: tuttavia abbiamo del lavoro urgente da fare, e sarà necessario quindi uno sforzo di collaboraz..."
"...collaborazione che avrei garantito in ogni caso, senza essere consegnato alle mani di un collega ufficiale!" interloquì Friedrich, sbottando, sedendosi, e incrociando le braccia innanzi a sè. "Ma immagino che visti i miei precedenti non si possa chiedere di meglio, giusto?" L'occhiata di Koll corse a un tavolino vicino, su cui erano posati degli strumenti, forse delle fiale, coperte discretamente da un piccolo telo. "E ben comprendo che siete ben attrezzata per ottenere ciò che occorre al capitano, in un modo o nell'altro. Anch'io so leggere nei ruolini pubblici della Flotta, Consigliere: e anche fra le righe."
Soraya mantenne un viso neutro e quanto più possibile sereno, sebbene l'acciaio della sua personalità si riflettesse bene nei suoi occhi attenti, e si sedette di fronte a lui. Sorrise, poi gli rispose con voce lenta e pacata, per certi versi suadente. "Dottore, so che voi comprendete perfettamente le necessità della missione. Siete un ufficiale della Flotta Stellare e un uomo maturo. Perché state facendo i capricci? E' Ailia che vi disturba o è accaduto qualcosa di nuovo?" chiese, e poi annuì, guardando in tralice al tavolino. "E sì, ovviamente ho con me ciò che è necessario a scavare nella vostra coscienza anche per via chimica, ma desidero farlo insieme a voi, non in modo coatto: la vostra competenza e le vostre nanosonde rendono la vostra collaborazione estremamente conveniente. Se avessi voluto forzare la mano, avrei potuto iniziare la procedura già sul tenente Ailia."
I capricci! Gli occhi del dottore mandarono un lampo di collera terribile, ma si dominò. Deglutì, annuendo. "Non... non escludo che il carico sulle sinapsi sia eccessivo e mi stia giocando dei brutti scherzi. Malgrado ciò, il mio giudizio non è e non dovrebbe essere messo in discussione! Come desidera procedere? La regressione ipnotica è molto funzionale, ma potrebbe richiedere più sedute e noi non abbiamo tempo."
Soraya non cambiò in alcun modo l'espressione del suo volto. Serena, forte... materna? "No, ha ragione. I ricordi sono già in lei, occorre solo farli emergere... ma non essendo suoi, lei non può averli ancora metabolizzati e acquisiti: l'ipnosi avrebbe successo solo parziale. Necessitiamo di porre in essere una sintesi attiva di tali informazioni, non di accelerare o favorire quella passiva e inconscia."
Koll strinse gli occhi, corrugando le sopracciglia. "L'ipotesi di Mendev. Hanno nuovamente pubblicato in merito pochi mesi fa, ma le interpretazioni dei primi dati sperimentali sono contrastanti. In virtù della mia specifica condizione medica, la mia iscrizione alle sperimentazioni fu respinta, ma io ritengo..."
"...esattamente." interloquì il Consigliere, annuendo. "Tramite le nanosonde possiamo tenere monitorata l'attività cerebrale e garantirle un ritorno al controllo delle sue funzioni corporee tramite i farmaci senza un lungo lavoro di calibrazione degli scanner medici e dover andare per tentativi mentre lei è in sofferenza. Questo ci permette di dare pieno accesso alla sua mente ai ricordi di Ailia: la "copia di Ailia" che è in lei potrà quindi subentrare consciamente."
Il dottore annuì e tacque: dopo un attimo, parve arrossire. "Intrusione per intrusione, eh? C'è una sorta di giustizia poetica."
Soraya si alzò, sorridendo ora con studiata cautela: teatralmente scostò il telo dal tavolino, rivelando un hypospray e una selezione di medicinali e strumenti medici. "Sono lieta che lei approvi."



USS Erinle, Plancia - 15 settembre 2398, ore 09:45


=/\= Consigliere Soraya a Capitano. Capitano, sappiamo dove sono i pirati! Sto trasmettendo le coordinate al suo pad. =/\=
=/\= Qui Drax. Ailia è sveglia o avete scavato nel Dottore? =/\=
=/\= Tutte e due le cose, Capitano. Ma c'è dell'altro: sappiamo anche come mai Ailia si è sganciata dalla missione prima del previsto. C'è una minaccia in corso, credo convenga che lei venga qui subito! =/\=


USS Erinle, Ufficio del Consigliere Soraya - 15 settembre 2398, ore 10:00
"Mi racconti pure tutto dall'inizio, e non si preoccupi di ripetere cose che già so."
Il dottore aveva un'aria strana: più impettita e marziale, innanzitutto. Meno maliziosa ed infastidita, anche. L'aria di stanchezza, tuttavia, era sempre la sua. Quando parlò, la voce sembrava differente, senza tuttavia esserlo davvero.
"Dopo aver ricevuto l'incarico di infiltrarmi nella comunità criminale di Adaltes IV e indagare i furti di tecnologia, ho preso contatto con un contrabbandiere che già collabora con i servizi della Federazione al fine di darmi una copertura e una base operativa: ho quindi assunto l'identità di Tessydee Kovach, tecnico specializzato in macchinari al plasma." Breve pausa, gli occhi che cercavano il Capitano. Il Capitano fece cenno di andare avanti, impaziente.
"Lavorai per farmi una fama come antifederale, collezionando alcune imputazioni minori e creando alcune circostanze opportune. Entro un paio di settimane venni contattata dai pirati, sebbene all'inizio non fosse chiaro chi era che mi commissionava i lavori: volevano riprogrammazione di schede di controllo per collettori, principalmente. Presi come amante il mio contatto, e ottenni di essere condotta al loro covo, di cui vi ho fornito prima i dati."
Un colpo di tosse, un brivido. Il dottore teneva lo sguardo a terra.
"Mi hanno quindi introdotta a Gul Kerlack. Costui è un individuo piuttosto affabile, e tuttavia determinato: mi è apparso indistinguibile da un umano a causa delle modifiche corporee e delle droghe mutagene. Sia lui che alcuni suoi operativi sono estremamente esperti di tali pratiche e sostanze, e questo in parte spiega il loro successo: le loro operazioni di intelligence e infiltrazione devono essere in piedi da almeno un paio d'anni. Ad ogni modo, venni presto coinvolta nel loro progetto principe..."
Lo sguardo del Dottore si rialzò in quello di Drax. "Sono sostanzialmente autarchici violenti, un collettivo di... di briganti, potremmo chiamarlo, se non fosse che è composto da menti sopraffine. Stanno preparando quel che serve loro per essere "lasciati in pace" a gestire il loro piccolo impero: missili a curvatura pieni di droni, con cui minacciare i pianeti Federali nei quattro sistemi più vicini, oltre che Deep Space 5. I droni sono piccoli, programmabili, parzialmente occultabili e guidati da semplici AI verso i loro bersagli, e armati di una potente carica al plasma. Possono fare saltare gondole di curvatura, assassinare personalità, compiere atti terroristici verso civili indifesi... il vettore a curvatura consente loro un dispiegamento estremamente rapido e difficile da intercettare. L'unica buona notizia è che per una serie di problemi tecnici hanno portata operativa limitata: al massimo il settore."
Drax rimase un attimo immobile, in assoluto silenzio. "Lei si è sganciata per avvertirci: vuol dire che ha inteso che la minaccia è prossima. Quando e dove?"
Il dottore ebbe un nuovo, lungo brivido. "Il primo bersaglio è Deep Space 5: vogliono sia colpire le capacità strategiche federali nella zona che mandare un messaggio. Sostanzialmente vogliono prendersi il settore, Capitano, e sono disposti a uccidere per farlo: ritengono che la Federazione, qui e ora, non sarebbe disposta a mettere ulteriormente a rischio i civili per riaffermare la sua autorità su una zona tutto sommato periferica. Credo vogliano altresì proporsi come "zona cuscinetto" verso altre minacce, e comprarsi così la tolleranza federale. Quando mi sono sganciata per cercare di rientrare, i preparativi erano in corso: non so quante ore abbiamo ancora... specialmente dopo lo scontro che mi dite c'è stato."
Drax annuì, ancora china su di lui e su di lei, scrutandoli negli occhi come alla ricerca di qualcosa. Parve infine soddisfatta, perché si rialzò repentinamente battendo con la mano il combadge. Il tempo a disposizione per le indagini era finito.
=/\= ALLARME ROSSO! Tutti ai posti di manovra! Rotta per... =/\=



USS Erinle, Ufficio dell'Ufficiale Medico - 15 settembre 2398, ore 10:15


Friedrich era appoggiato alla finestra esterna con una mano. L'infermeria era in ordine e pronta all'emergenza, lui era di nuovo padrone del suo corpo e del suo grado, i medicinali stavano dissipando la presenza di Ailia dentro di sé. Il tenente Ailia si sarebbe ripresa presto, ma ora avevano tutte le informazioni rilevanti e non c'era più ragione di tormentarla o metterla in pericolo. Tutto bene, no? No.
Dalla finestra poteva vedere le scie luminose delle stelle muoversi per l'effetto di curvatura. Avrebbe dovuto essere lieto: grazie a lui e a Soraya l'enigma del tenente infiltrato era ormai risolto. C'erano i buoni, c'erano i cattivi, c'era una nave federale che stava portando i primi ad affrontare i secondi. Eppure...
Con che facilità era stato... messo da parte. Scavalcato, sollevato dall'incarico. Credeva che determinate umiliazioni professionali fossero un retaggio del suo passato tribolato. Credeva di avere operato... bene, trovando una soluzione accettabile, tutelando il paziente ma anche portando dei risultati... il capitano non poteva metterlo da parte, invece di affidarlo al Consigliere? E il Consigliere cosa avrebbe fatto, se lui non avesse avuto un asso nella manica sotto forma della sua competenza e delle sue nano-sonde?
Il braccio ebbe una dolorosa contrattura. Sospirando rassegnato, Koll raccolse il pad medico, e ritarò le nano-sonde che stavano aiutando il suo corpo a riparare i danni nervosi. Non sarebbe stato bene, per un po': certi danni richiedono tempo per guarire. Come la fiducia.