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DS16GAMMA - MISSIONE 12 RSS DS16GAMMA - Missione 12

12.00 " Corrotti dal potere "

di Shivhek , Pubblicato il 08-04-2014

Quadrante Gamma - Sistema Terethus 5 marzo 2391 ore 07.30

La Fearless aveva da poco lasciato il molo d'attracco . Il comandante Auloh era seduta sulla poltrona a fianco al navigatore guardando stancamente lo spazio esterno proiettato sullo schermo frontale.
"Dovremmo essere a destinazione tra meno un'ora, comandante" disse con solerzia il tenente JG Fish, un ragazzone umano con un forte accento del Kentucky, troppo cresciuto per la sua giovane età e con lo sguardo un po' sperduto, tipico dei novellini usciti da poco dall'accademia.
"Bene" grugnì la klingon, assumendo una posizione sghemba sulla poltrona a fianco del timoniere.
Auloh sorniona osservò il giovane umano armeggiare sulla consolle comandi. La solerzia dell'uomo strideva con la apparente inerzia della klingon. La donna dentro di sé rimuginò sul beffardo destino che le era capitato.
Quando le proposero il posto da secondo su DS 16, accettò con entusiasmo, illusa in cuor suo che la fortuna una volta tanto le avesse arriso, visto il prestigio di cui godeva quella base. E questo non solo per le persone di alto profilo che vi erano di stanza, ma soprattutto per la fama che si era conquistata col tempo....insomma un posto di confine, dove si giocava una partita tanto complessa quanto foriera di gloria. Il posto ideale per esaltare l'indomito spirito che animava ogni guerriero klingon.
A dire il vero, a parte il recente passato scontro con il Branco, Auloh stava morendo di noia e si sentiva come un targh in gabbia, messo all'ingrasso per festeggiare la ricorrenza della vittoria di Khaless, contro Molor.
.
*Ma tu guarda cosa mi sono ridotta a fare. Una semplice missione di ricognizione, accompagnata da un ragazzino umano la cui bocca puzza ancora di latte, da un ingegnere vulcaniano, freddo come la lama di un menketh sepolto sotto i ghiacciai di K'toq e da un medico denobulano, preoccupato solo del fatto che verrà a fargli visita la sua terza moglie ...... E per fare cosa? Il controllo periodico obbligatorio di una spedizione archeologica su Terethus IV.*
Auloh si sollevo di scatto, come animata da una molla a lungo compressa sotto la sua poltrona e facendo sobbalzare il timoniere.
"...Signore - disse timidamente Fish - problemi? "
"No Fish, visto che siamo per arrivare a destinazione, vado a controllare i nostri amici nella stanza a fianco. Le affido la plancia."
"Signorsì" rispose automaticamente l'uomo che comunque aveva notato il nervosismo di Auloh, .
Era infatti la terza volta in due ore che la donna era andata a vedere cosa combinassero "là dietro" i suoi e Fish sembrò maturare la convinzione che Auloh fosse fin troppo nervosa per quella che aveva ritenuto una missione di routine.....

*Chissà....forse è una missione delicata....o meglio....segreta. Sì, segreta - gli occhi di Fish per un attimo si illuminarono di un lampo di sorpresa - così segreta che per passare inosservata siamo partiti quasi in sordina . *
Fish, solo al posto di comando iniziò a fantasticare, non avvedendosi del segnale acustico proveniente dalla consolle.
Fu in quel momento che dalla stanza a fianco sbucò l'ingegnere capo Shivhek.
"Signor Fish, secondo lei cos'è quel rumore insistente?"
"Ehm....signore.... io.....- balbettò l'uomo cercando la causa del rumore
"Glielo dico io tenente JG Fish. E' un allarme di prossimità corpi estranei, collegato ai sensori a corto raggio sulla prua. - Il viso imperturbabile del vulcaniano fissava l'umano - Questo dispositivo ci segnala che un corpo si sta avvicinando a noi.....oppure...."
L'uomo farfugliò qualcosa di incomprensibile mentre lo sguardo di Shivhek lo aveva quasi inchiodato alla poltrona, rendendolo incapace di fare qualsiasi cosa sembrasse avere senso.
"Oppure i sensori ci segnalano che ci stiamo avvicinando pericolosamente alla luna di Terethus IV"
"S...sì comandante" rispose l'umano che stava riprendendo coraggio.
"E sarebbe opportuno che lei correggesse la rotta, compensando la spinta inerziale"
"S...sì comandante..." balbettò Fish .
"Evitando possibilmente di indirizzare il vettore spostamento in direzione del punto lagrangiano tra il pianeta e la sua luna....- Aggiunse Shivhek - E sapendo di dover stazionare tra il pianeta e la sua luna, cosa dovrebbe impostare sul timone?"
L'umano diventò paonazzo in volto mentre Auloh rientrata da poco in plancia chiese in tono asciutto: "Situazione".

Shivhek, in quell'occasione secondo in comando, iniziò a ragguagliare il primo ufficiale.


"Capitano stiamo captando un segnale di soccorso " li interruppe il tenente Xar alla postazione delle comunicazioni.
"Origine e mittente"
Shanja esitò ed Auloh fece un cenno a Shivhek che senza battere ciglio armeggiò sulla consolle a fianco a quella del consigliere.
"Messaggio con credenziali federali.- rispose il vulcaniano - Provenienza: luna di Teretus IV. E' una richiesta automatica di soccorso, tipica delle boe di emergenza "
Shanja indirizzò un'occhiata in tralice al vulcaniano
"Problemi, tenente Xar?" chiese il vulcaniano
"Affatto, tenente comandante Shivhek! " rispose stizzita la trill.
"Andiamo a vedere" ruggì la klingon.


Flashback - DS 16 Gamma - 15 febbraio 2390 - Sala riunioni, tarda mattinata.

"........ Ed è con soddisfazione che salutiamo l'inizio di un nuovo corso, una nuova era di collaborazione tra gli scienziati federali, romulani e cardassiani, finalmente uniti nel perseguire quei risultati sicuramente forieri di quelle conquiste del sapere che arricchiranno in egual misura i nostri popoli."

Quasi non riuscì a terminare la frase che tutti i presenti applaudirono il professor Galen, probiviro e consigliere anziano del Daystrom Institute.

T'Lani, K'ooD, Lamak e Sherja sollevarono i calici verso il professor Galen, affiancato dai quattro scienziati, Yelath uno xenobiologo andoriano in passato molto osteggiato per la sua teoria dell'unicità delle specie senzienti l'archeologo romulano Merth noto per l'elaborazione di un rivoluzionario metodo di datazione e classificazione dei reperti, sospettato anche se mai dimostrato di aver appoggiato il golpe di Shinzon per ultimo ma non per importanza, il fisico cardassiano Resath, personaggio che in passato godeva di dubbia fama in quanto supposto creatore di armi sperimentali durante la guerra del Dominio, ora dedito allo studio della fisica del subspazio.

"Abbiamo il fior fiore dell'intellighenzia umanoide" disse Lamak con una punta di sarcasmo, rivolto ai colleghi mentre, non udito dagli scienziati, sollevava il calice verso di loro con uno dei suoi sorrisi delle grandi occasioni.
"Già - aggiunse K'ooD sebbene non provasse piacere nel dare ragione al suo omologo dal sangue verde - Sembra che siano riusciti a riunire Molor, il colonnello Green e Gul Dukat nella stessa stanza.... e che si facciano beffe di noi."
T'Lani sollevò un sopracciglio mentre allontanava dalle labbra il calice di champagne che aveva appena sfiorato, solo per dare l'impressione di averne bevuto il contenuto.
"Colleghi ambasciatori, questa spedizione è solo un tentativo di esiliare elegantemente dei personaggi scomodi del mondo accademico."
"Certamente Ambasciatrice - intervenne Sherja che iniziava a storcere il naso, infastidita dalle bollicine dello champagne - mi chiedo soltanto come siano riusciti a convincerli a collaborare."
"Capitano - rispose il klingon- da guerriero potrei convenire con lei, ma nella mia seppur breve carriera diplomatica, se paragonata a quella dei miei colleghi qui presenti, ho tratto una significativa lezione: la politica è l'arte di gestire eventi improbabili con tempi estremamente dilatati e tale da creare strani compagni di letto."
T'Lani sollevò un sopracciglio per l'inattesa riflessione del klingon alla quale Lamak rispose un uno sguardo torvo.
"Sarà come dice lei, ambasciatore - intervenne Sherja - in ogni caso questa spedizione scientifica è patrocinata dal Daystrom Institute ed è condotta in una zona che secondo il trattato di pace con il Dominio, ricade sotto il controllo federale - Sherja accennò a bere un sorso di champagne, non per necessità ma per studiare l'espressione degli ambasciatori - e quindi tutti i controlli medici, logistici e di sicurezza ricadono sotto la mia responsabilità."
"Così potrà sorvegliarli senza suscitare sospetti" ribatté Lamak mentre faceva un cenno in direzione di sua moglie, invitandola ad avvicinarsi.
"Sempre nell'interesse comune, Ambasciatore" rispose il capitano.
"Ovviamente, capitano....Nell'interesse comune." Chiosò Lamak porgendo la mano a Rain mentre indirizzava un sorriso sardonico verso K'ooD.


Sistema Terethus - 5 marzo 2391, ore 7.40


La Fearless si fermò tra il pianeta e la sua luna. Auloh diede l'ordine di scandagliare con i sensori sia il pianeta che la sua luna.

Shanja lavorava alacremente alla triangolazione del segnale, facendo appello a tutte le sue reminiscenze d'Accademia, sebbene quello non fosse realmente il suo lavoro. Non voleva assolutamente darla vinta a quell'irritante ed algido vulcaniano che poco prima l'aveva messa in cattiva luce davanti ad Auloh.
"Capitano - disse il consigliere - il segnale è quello di una boa di salvataggio, ma i sensori non rilevano la presenza fisica del dispositivo. Inoltre il segnale rimbalza da vari punti disseminati sia sul pianeta che sul satellite, con intensità sempre diverse. Sembra una pallina da squash impazzita".

Auloh guardò Shivhek che fece un cenno di assenso.

" Signor Fish, ci porti in posizione per scendere sul campo base, poi continuate le ricerche del segnale assieme al Signor Xar. Signor Xar chiami il campo base e riferisca che saremo da loro tra 10 minuti. Signor Fish le affido la plancia. In mia assenza mi manderà un rapporto ogni 30 minuti. Signor Shivhek, Signor Dal, voi scenderete con me sul pianeta. Equipaggiamento standard."

Auloh, seguita dal medico e dall'ingegnere si diressero verso la sala teletrasporto.


Teretus IV - Campo base di ricerca. Ore 8.00


L'aria era fredda e pungente ed il pallido sole sorto da poco più di un'ora non sembrava potesse contribuire ad migliorare la temperatura. Yelath si avvicinò all'uomo che si era materializzato sul piazzale del campo base, salutandolo con il palmo della mano rivolto verso l'ufficiale federale.

"Benvenuto a Campo Base, dottor Dal, giusto?...Mi pare di ricordare che lei sia Dal, od ho sbagliato? Ci siamo conosciuti su DS 16 Gamma circa un anno fa, ricorda? A dire il vero, non aspettavamo nessuno, se non tra una settimana.....ma è venuto solo? "

Dal si guardò intorno e non trovò i suoi due compagni di spedizione.

" Sì, sono Dal, ufficiale medico capo di DS16....mi scusi un momento"

=^= Dal a Fearless =^=
=^= Qui...Fe....§#@ ss .....%&? Xar.....=^=

=^= Fearless, mi sentite? =^=
=^= Qui...Fe....§#@ ss .....%&? Xar.....=^=

Dal tenne istintivamente premuto con forza il suo commbadge, come se la pressione potesse migliorare la ricezione

=^= Dal a Fearless... Fearless, mi sentite? =^=
=^= Qui...Fe....§#@ ss .....%&? Xar.....=^=


"Posso aiutarla, dottore?"
"Magari! Vorrei sapere che fine abbiano fatto i miei compagni e perché le comunicazioni sono così disturbate"

"Vuole dire che c'erano altre persone con lei?"

Dal per un attimo ebbe il sospetto che Yelath fosse uno stupido che vive in un mondo tutto suo, ma ciò non corrispondeva di certo al profilo psicologico che aveva letto nelle cartelle che il consigliere di bordo aveva redatto come da regolamento, per tutto il personale civile delle missioni scientifiche.
Sebbene trovasse istintivamente antipatico l'andoriano, il denobulano fece appello a tutta la sua diplomazia,.
"Professor Yelath, sicuramente una missione di controllo non prevede un solo ufficiale."

"Oh sì, ha ragione. Deve scusarmi ma io sono un uomo di scienza e non un militare - le antenne di Yelath sembravano muoversi a scatti, come a tradire una sorta di disagio- però pensavo che avessero mandato solo lei per verificare agenti patogeni o malattie negli uomini della nostra spedizione. Poi sarebbero scesi gli altri, in assenza di pericoli medici - Yelath fissò intensamente il medico mentre le sue antenne ora erano quasi immobili tese verso il federale - ma evidentemente non è così....."

"Già - rispose stizzito Dal - Professore, posso usare la vostra radio?"
L'andoriano fece cenno di seguirlo verso i baraccamenti del campo base, ricavati dai container spediti con l'attrezzatura scientifica. "Oh certo, si accomodi pure, ma abbiamo scoperto che spesso le onde radio e le armoniche subspaziali rimbalzano sull'atmosfera e non riusciamo a capirne il motivo ...."

"Allora, come siete riusciti a mandare i rapporti a DS 16?"
"Come le dicevo, dottore, spesso la radio non funziona per poi tornare a funzionare di colpo. Nei periodi di funzionamento riusciamo a spedire i rapporti. Sinceramente non siamo riusciti a capire i motivi di queste disfunzioni, visto che il dispositivo ci sembra in perfetto ordine. A dire il vero - l'andoriano aprì la porta del container/abitazione per far entrare Dal - speravamo che venisse con lei anche un ingegnere, per capire se il malfunzionamento dipenda da qualche altro motivo.."
L'andoriano si avvicinò al replicatore da campo ed ordinò un raktajino. Poi si voltò verso il denobulano e disse :" Gradisce qualcosa, dottore?"

"No grazie. Vedrò di capirci qualcosa" ed iniziò ad armeggiare sulla radio.


Da qualche parte, sempre su Terethus IV


Auloh e Shivhek si ritrovarono in piedi, legati a due pali con le mani dietro la schiena.
L'ambiente era freddo ed in penombra.

"Shivhek, mi sente?" chiese Auloh

"Sì comandante. Non nego che la situazione sia strana. Ancora non sappiamo chi siano i nostri carcerieri e siamo ovviamente privi dei nostri commbadge e dell'attrezzatura"

"Da quanto siamo qui ?"

"Da 32 minuti e 15 secondi" disse il vulcaniano in modo poco interessato, come se la sua attenzione fosse focalizzata verso qualcos'altro.

"Dobbiamo liberarci, fuggire e capire cosa stia succedendo qui"
"Ogni mio sforzo, mentre lei era svenuta, comandante, è stato vano....."
"Io NON ero svenuta - sibilò la klingon intenta a divincolarsi dalle costrizioni - mi avranno preso a tradimento e tramortita."
"Certo, Comandante....mi scusi ma questi simboli......"
"In questa situazione, Lei pensa ai simboli?? Che diavolo di guerriero è??"
Mentre Auloh si sforzava senza successo, entrarono due figure umanoidi incappucciate e vestite con due tuniche viola sulle quali erano ricamati in oro simboli simili a quelli della stanza.

"Benvenuti su Terethus IV, signori."

"Benvenuti? - ruggì Auloh - perché ci avete imprigionati? Cosa volete da noi, dannati ptak?"

Uno dei due figuri si avvicinò alla donna e le mollò un sonoro ceffone, da farle piegare in capo di lato.
Auloh non emise nessun suono, sputò per terra e tornò a guardare la figura che l'aveva schiaffeggiata. "Spero per te che fosse un'avance sessuale - mostrando i denti acuminati verso il suo antagonista - altrimenti, non appena mi libererò ti strapperò il cuore con le mie mani, anche se sarà l'ultima cosa che farò nella mia vita"

Lei non è il mio tipo, comandante Auloh. Voi Klingon siete ancora troppo barbari....ed aggiungo senza speranza di migliorare dalla vostra condizione che vi rende più simili alle bestie che ad esseri senzienti. Siete un virus....e noi ora abbiamo i mezzi per liberare la galassia da questo immondo virus che è l'impero klingon."

Auloh rispose con una serie di irripetibili imprecazioni nella sua lingua.

"Sbraiti quanto vuole, comandante - intervenne il secondo che fino a quel momento era stato in silenzio e a pochi passi dietro al suo compagno - per ora ci interessa di più l'ingegnere vulcaniano. Abbiamo del lavoro per lei, Shivhek. Noi la libereremo, ma prima le metteremo questo collare."

L'umanoide si avvicinò e appose al collo di Shivhek una fascia iridescente che si saldò intorno al collo del vulcaniano quasi per magia e senza lasciare tracce di saldature o chiusure.

"Questo è il collare dell'obbedienza. Se non rispetta un nostro ordine o ci aggredisce, lei patirà atroci sofferenze. Le chiederemo di analizzare alcune cose per noi. Se qualcosa non funzionerà come noi desideriamo, lei verrà punito".

"Cosa dovrei fare di preciso?"

" Bene . Questo è il comportamento che mi aspetto da lei. Collaborazione e non resistenza. In ogni caso, lo saprà a tempo debito. Per ora, tanto per farle capire che con noi non si scherza, le mostrerò cosa si provi con la punizione a minima intensità"

L'umanoide toccò un bracciale identico al materiale del collare sul sui polso destro e Shivhek iniziò a tremare come se fosse stato attraversato da una scossa elettrica.

" L'esempio insegna le cose. - Un suono simile ad un cicalino li interruppe. I due figuri si girarono e si diressero verso l'uscita - Torniamo subito, non andate via, mi raccomando." Ed uno dei due scoppiò in una risata soffocata dal cappuccio.




"Come si sente Shivhek?" chiese Auloh.
"Un esperienza che non auguro a nessuno, comandante."
"Per Khaless! Le ho chiesto come si sente, non se auguri l'esperienza ad altri. Bah.... cosa pensa che ci sia sotto, Shivhek?"
" E' evidente che hanno bisogno di un ingegnere, forse per far funzionare qualcosa qui dentro di cui non capiscono l'impiego. E' logico per ora assecondarli, così potrò capire meglio come disattivare questo collare, liberarla e far ritorno alla Fearless."

"Già....la Fearless. Dal....chissà che fine avrà fatto. A dire il vero, se è passata mezz'ora e non riuscendo a contattarci, la Fearless inizierà a ricercarci. Così anche Dal se non è stato fatto prigioniero. Ci troveranno e ci libereranno" ghignò con soddisfazione Auloh.

"Le probabilità a nostro favore sono veramente poche, nell'ordine del...."
"SHIVHEK! Per ora non m'interessa il suo calcolo delle probabilità. Vediamo di salvare la pelle e di ripagare quei ptak con la stessa moneta che hanno usato con noi!"

"E' quello che sto cercando di fare, comandante. Ognuno ha i propri metodi. - rispose l'imperturbabile ingegnere - E da quello che vedo...."

"Cosa?...... "

"Questo posto, questi simboli, vorrei sbagliarmi comandante....

"Parli, per la spada di Khaless!"

"Potremmo essere dentro un avamposto iconiano."





Nella stanza a fianco, intanto


=%= Merth, Resath com'è andata? =%=

=%= Carico arrivato e sistemato. Invece tu, Yelath? =%=

=%= Ho ricevuto anch'io.....non capiscono i motivi del blocco delle comunicazioni - l'andoriano sogghignò- ho detto che eravate fuori per rilievi, ma sarebbe il caso che fra un po' vi faceste vedere al campo base.....=%=

=%= Sì ma non possiamo lasciare solo il "carico"....verremo uno alla volta, dandoci il cambio. Almeno uno di noi deve sorvegliare il "carico" =%=

=%= Certo....basterà dire che siamo impegnati in scavi e rilievi su tre diverse zone. Il dottore è un sempliciotto....vedrete che ce la faremo. Chiudo. =%=