USS WAYFARER
presenta
Missione 20
Missione 20
Basato sulla saga di Star Trek di Gene Roddenberry, questa opera amatoriale è il prodotto della USS WAYFARER,
simulazione appartenente all'universo narrativo del Gioco di Narrazione PBeM
Starfleet Italy
Gli autori/giocatori hanno creato un proprio alter ego narrativo con il quale sono entrati a far parte della squadra
di comando della USS WAYFARER, quindi a turno hanno scritto i brani di questa avventura fantascientifica,
creando appunto questa opera amatoriale inedita e originale basata su Star Trek.
Questo racconto lungo è un'opera amatoriale che puó essere liberamente
riprodotta, purché integralmente, in ogni sua parte, e non a fini di lucro.
Anno pubblicazione 0000
www.starfleetitaly.it | USS WAYFARER
Equipaggio

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Capitano Michael Lucius Kiron Capitano
| Tenente Comandante Dorian Zsolt Ristea Ingegnere Capo
| Tenente JG Asuna Pauline Ichigawa Ufficiale Comunicazioni
| Tenente Comandante Julia Reis Squiretaker Ufficiale Medico Capo
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Autori
Capitano Michael Lucius Kiron Michele Congia
| Ingegnere Capo Dorian Zsolt Ristea Gianluca Nacci
| Ufficiale Comunicazioni Asuna Pauline Ichigawa Silvia Izumi
| Ufficiale Medico Capo Julia Reis Squiretaker Vanessa Marchetti
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Sommario
Sinossi
20.01 - Un passo alla volta
20.02 - Una bella e una brutta notizia
20.03 - Distorsione circolare
20.04 - Il nodo temporale
Sinossi
Missione 20
20.01 - Un passo alla volta
Autore: Tenente Comandante Dorian Zsolt Ristea
Pianeta Caeneus I, Sistema solare Caeneus
12/02/2402, 13.30 - D.S. 79116.61
Visti da lontano, i quattro esploratori non erano che punti neri in fila in un desolato panorama completamente bianco e abbagliante.
Questo, ovviamente, se fosse stato possible vederli da lontano, il che era pressoché impossibile data l'incessante bufera che attanagliava la valle. Due enormi catene montuose si ergevano da ambo i lati, anch'esse invisibili sia per un ipotetico spettatore sia per i malcapitati.
Gregory Cooper, del resto, non avrebbe comunque avuto né la forza né lo spirito di ammirare lo spettacolo. I suoi occhi, protetti per quanto possibile da un cospicuo visore anti-glare e il cappuccio del suo parka ben calcato, erano fissi sul geo-dispositivo nella sua mano e sulla sagoma informe del Comandante Rumar, anche lui intabarrato nell'equipaggiamento polare standard, a circa 5 metri di distanza. Per quanto stesse sfruttando la pista formata nella neve dal Comandante Vaitor - primo della fila - doveva usare tutta la sua concentrazione per non perdere terreno. La neve continuava ad accumularsi, e le impronte del comandante stavano scomparendo rapidamente davanti a lui.
"Accidenti a me e a quando ho deciso di scendere su questo miserabile pianeta", si disse, sprofondando fino alle caviglie ad ogni passo. "Dovrei essere in Plancia con un té caldo invece di schiattare di freddo in cerca di chissà cosa."
A chiudere la fila, Sheeval Wu teneva d'occhio il passo claudicante di Cooper, pronta a intervenire in caso di necessità, mentre usava le sue capacità visive per identificare eventuali pericoli. Le sonde inviate dalla Wayfarer prima che l'Away Team sbarcasse non avevano incontrato forme di vita di alcun genere nella zona prevista di atterraggio, ma Sheeval - cosciente di passate, storiche missioni in pianeti ghiacciati di classe M come Delta Vega - non voleva correre rischi. La sua mente ipotizzava enormi creature, invisibili nella neve ma pronte a saltare e ghermirli tutti. La sua mano passò sul phaser alla cintura. Soddisfatta della sua presenza, continuò a procedere nel turbine nevoso.
Pi๠avanti, nonostante la sua prestanza fisica, Vaitor iniziava a sentire la fatica. Immerso nella neve fino alla vita, usando le braccia per dare slancio all'avanzata, il giovane ufficiale era riuscito a mantenere un buon ritmo, ma dopo quasi 300 metri - il massimo che la precisione del teletrasporto aveva permesso, in quelle condizioni - il compito di tracciare un solco per i colleghi stava diventando veramente arduo. Proprio nel momento in cui si girò per chiedere a Rumar di dargli il cambio, questi alzò un braccio, il geo-dispositivo puntato di fronte. Mostrando prima la mano aperta, le cinque dita ben spaziate, e poi indicando con l'indice verso destra.
"Finalmente", pensò Vaitor. L'entrata della grotta, o recesso o quello che fosse - le sonde non erano riuscite a rivelare la natura del complesso sotterraneo verso cui si stavano lentamente dirigendo - era a meno di 50 metri sulla destra.
Prendendo fiato, con l'aria fredda che penetrava la sua maschera e gelava I polmoni, fece cenno di aver capito e cambiò direzione, continuando a tracciare la strada per I suoi compagni, un passo alla volta.
*** FLASHBACK ***
USS Wayfarer, Sala Riunioni
08/02/2402, 9.15 - D.S. 79105.17
"Non mi piace", disse Rumar.
Il Capitano Kiron taceva, consultando il D-padd nelle sue mani. I suoi occhi viaggiavano costantemente dal pad allo schermo sulla parete, dove avevano appena concluso una breve ma frustrante conversazione con l'Ammiraglio Kurutsov.
"Non è la prima volta che abbiamo un cambio di ordini senza preavviso, Krell", disse il Consigliere Kublik.
Il Comandante Rumar non era convinto. "Certo, ma questo...", disse, indicando il D-padd di Kiron, "...che senso ha spostarci dalla missione attuale per una richiesta d'aiuto, per altro neanche confermata, da un pianeta di un Sistema ben noto nel quadrante, dove non siamo neanche la nave pi๠vicina in questo momento?"
"L'Ammiraglio ha chiarito che non c'é nessuna forma di vita su Caeneus I", disse Kiron. "Un pianeta ghiacciato intorno a una nana bianca, come ce ne sono a migliaia. Le rotte di Starfleet che costeggiano il Sistema di Caeneus sono pi๠di cinquanta, e in quasi settanta anni non c'é mai stata nessuna comunicazione. Credo che questo sia bastato a far scattare qualche allarme." Aggrottando le ciglia, Kiron sbuffò. "Potrebbe essere il tipico caso di un'atterraggio di emergenza da parte di qualche visitatore, anche se", disse di nuovo guardando il D-padd, "non ci sono rotte commerciali che passano da Caeneus I, neanche lontanamente, né tantomeno è stato comunicato dalla Federazione alcun passaggio recente di altre navi o corpi spaziali."
"Ufficialmente", disse Rumar. "Chiaro", rispose Kiron. "Pirati o navi in transito illegal non mandano I loro piani alla Federazione. Mi sembra l'unica spiegazione possibile."
"Un vascello non autorizzato in avaria, quindi", disse Erjn Kublik. Kiron e Rumar annuirono.
"Resta la domanda: perché noi?"
C'era qualcosa che non andava. Kiron non era avvezzo a fidarsi di impressioni, e preferiva prendere decisioni basate su dati precisi. Tuttavia, gli anni e l'esperienza gli mandavano messaggi che gli dicevano la stessa cosa: questa non sarebbe stata una banale missione di soccorso. Era chiaro che Kurutsov voleva una Sovereign sul caso per pararsi le spalle. Michael poteva non essere d'accordo, ma capiva.
"Non possiamo fare altro che prepararci al meglio. Numero Uno, a lei il compito di aggiornare la Plancia."
Rumar annuì. "Speriamo che non ci sparino un siluro addosso come al solito", sospirò.
*** FLASHBACK ***
USS Wayfarer, Plancia, orbita di Caeneus I
11/02/2402, 11.25 - D.S. 79105.41
Il Comandante Cooper alzò le braccia. "Visto che avevo ragione? Grazie, grazie, non c'é bisogno di applaudire", disse facondo girandosi intorno.
Rumar batté le mani un paio di volte con fare annoiato. "Bravo, bravo comandante", disse. "Si è meritato un bel gelato in sala Mensa. Premio da ritirare entro 24 ore, o se lo mangia il gestore."
"Ah, quanto duro lavoro compensato dalla pura soddisfazione per il proprio lavoro, visto che d'altro c'é ben poco", rispose Cooper.
"Niente da dire, Comandante, le sonde hanno confermato la sua ipotesi. C'é un largo complesso sotterraneo nei pressi del luogo da cui è partita la richiesta di soccorso."
Un diagramma della sezione australe del pianeta mostrava uno zoom di un'area apparentemente indistinguibile dal resto del desolato panorama: un'immensa distesa di neve e ghiaccio, con enormi distese montuose intervallate da strette valli. In una di queste, un punto rosso luccicava ad indicare la posizione del complesso.
"Ancora nessuna risposta?" disse Kiron girandosi.
"Niente su nessun canale, capitano", disse Akira Ichigawa. "Continuo il monitoraggio."
Nonostante l'Ufficiale alle Comunicazioni avesse inviato ininterrottamente segnali in tutte le modalità possibili da quando la Wayfarer era entrata in orbita, il silenzio imperava su tutti I fronti.
"Se c'é qualcuno su questo sciagurato pianeta, può solo essere dentro quelle stanze... o grotte", disse Cooper. Le condizioni atmosferiche estreme, per qualche ragione, interferivano con la normale risoluzione delle sonde di avanscoperta. Le macchie grigie sul diagramma non rivelavano molto, eccetto la presenza di spazio vuoto. "Io dico di scendere."
"Si offre volontario, Comandante?", sorrise Rumar.
"Perché no?", disse Gregory. "Non vado in montagna da una vita."
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20.02 - Una bella e una brutta notizia
Autore: Tenente JG Asuna Pauline Ichigawa
Pianeta Caeneus I, Sistema solare Caeneus
12/02/2402, 13:45 - D.S. 79116.64
Finalmente l'away team aveva raggiunto quello che le sonde avevano indicato come l'ingresso dei cunicoli sotterranei.
Cooper avviò una scansione della zona circostante allo scopo di evidenziare l'eventuale presenza di forme di vita e verificare le condizioni ambientali all'interno dei cunicoli.
Nel frattempo Vaitor stava riprendendo fiato con la schiena appoggiata ad un enorme arbusto sempreverde simile ad un abete terrestre, anch'esso con i rami ricoperti da uno spesso strato di neve, come tutto ciò che li circondava.
"Tutto bene, comandante?", chiese Rumar vedendolo scuotersi la neve dai guanti cercando di riprendere fiato.
"Solamente un po' di stanchezza, ma nulla che possa impedirmi di proseguire con voi. Con tutta la fatica che ho fatto ora ho il diritto di scoprire cosa si cela qui sotto, direi!" rispose Vaitor con un sogghigno. "Piuttosto è lei che mi pare un po' tesa", aggiunse dando un'occhiata a Wu.
Questa sollevò leggermente il sopracciglio destro prima di rispondere con tono neutro: "Non sono affatto tesa, comandante. Sono solo pronta ad ogni evenienza. La cautela non è mai troppa quando non si sa precisamente cosa ci aspetta lungo il percorso."
Un beep proveniente dal tricorder di Cooper interruppe la conversazione portando su di lui l'attenzione del gruppo.
"Ho una bella e una brutta notizia da darvi..."
USS Wayfarer, Plancia
12/02/2402, 14:45 - D.S. 79116.75
"Ancora nulla?", chiese Kiron avvicinandosi alla postazione delle comunicazioni e poggiando la mano sullo schienale della sedia dove sedeva Ichigawa.
"Nulla di nulla, Capitano", rispose Asuna scrollando la testa. "Niente SOS, niente comunicazioni in uscita dal pianeta generale e l'away team continua a non essere più raggiungibile da circa mezz'ora dopo essere penetrati nei cunicoli sotterranei. Deve esserci qualche tipo di schermatura come aveva previsto il Comandante Cooper prima di sbarcare, quando ci ha presentato i risultati della ricerca effettuata dalle sue sonde in cui si vedevano i cunicoli solamente fino ad una certa profondità."
"Si, sicuramente è così", annuì dirigendosi verso postazione di comando pensoso per poi cambiare improvvisamente direzione.
"Sto andando nel mio ufficio. Informatemi di qualsiasi evoluzione della situazione", ordinò.
Cunicoli sotterranei, Sistema solare Caeneus, Pianeta Caeneus I
12/02/2402, 15:45 - D.S. 79116.87
Ormai stavano camminando da un paio d'ore all'interno dei cunicoli. La scansione di Cooper li aveva preallertati del fatto che ad un certo punto avrebbero perso la possibilità di comunicare con la Wayfarer, per cui non rimasero stupiti quando questo accadde, ma di certo questo non aiutava ad alleviare la tensione, dal momento che la bella notizia consisteva nel fatto che fino alla schermatura non erano stati rilevate minacce.
Wu procedeva in testa al gruppo assieme a Vaitor, phaser alla mano con la torcia accesa per avere un minimo di visibilità e sguardo che saettava a destra e sinistra.
Il gruppo si fermava prima di ogni curva per consentire ai due di verificare che il percorso che li aspettava davanti fosse libero da minacce prima di proseguire.
Rumar seguiva con Cooper che stava eseguendo una mappatura dei cunicoli, ora rilevabili da sotto la schermatura, anche se la potenza ridotta del tricorder era in grado solo di fornire una panoramica sulla media distanza.
"Un altro bivio!", annunciò Vaitor per l'ennesima volta.
Rumar si avvicinò al tricorder di Cooper per verificare quale potesse essere il percorso migliore da seguire.
"Siamo già passati di qua", annunciò Wu.
"Che significa che ci siamo già passati?", chiese Vaitor incredulo.
"Significa che circa 20min fa, quando ci siamo fermati ad un bivio identico a questo a discutere su come procedere, lei stava spostando i sassi dal terriccio con il piede mentre aspettavamo una decisione. Lo vede quel punto?", disse puntando la torcia del phaser su un pezzo di terriccio esposto, mentre il resto del pavimento era ricoperto di sassolini in maniera più o meno uniforme. "Il bivio era identico a questo, perchè era proprio questo. E vi dirò di più: non capisco come o perché..ma ho la sensazione che siamo osservati da quando abbiamo superato la schermatura."
*** FLASHBACK ***
USS Wayfarer, Ufficio del Capitano
12/02/2402, 14:55 - D.S. 79116.77
Kiron stava guardando assorto fuori dal finestrone del suo ufficio, in quel momento rivolto proprio verso Caeneus, bevendo the Earl Grey da una tazza sbeccata.
"Dovresti replicartene un'altra", disse Kublik seduta alla poltrona di fronte alla scrivania.
"Non credo che lo farò. Questa sbeccatura è un ricordo. Si è generata a causa di una mia disattenzione e vederla mi riporta alla mente di come è successo e non voglio dimenticarlo."
Lei annuì non troppo convinta e poi decise di fargli quella domanda che tratteneva da quando era entrata per parlargli: "So che l'aver perso i contatti con la squadra ti preoccupa, ma non è la prima volta che succede. Da quando sei Capitano purtroppo è successo molte volte, ma non ti ho mai visto così pensieroso".
"Non è per quello.", commentò lui senza distogliere lo sguardo dal pianeta. "Non solo quello, comunque".
"E allora perché?", chiese lei cercando di capire.
==^== Capitano, deve venire in plancia. ==^==
Fu la voce squillante di Ichigawa a interrompere la discussione e lasciare Erjin con la sua domanda senza risposta.
*** FLASHBACK ***
USS Wayfarer, Plancia
12/02/2402, 15:05 - D.S. 79116.79
"Che succede?", chiese Kiron prendendo posto alla postazione di comando.
"Ho una bella e una brutta notizia, Capitano", rispose Asuna.
"Tenente, non mi faccia perdere tempo inutilmente", guardandola con fare severo.
"Giusto. Mi scusi.", rispose lei arrossendo, "I sensori hanno rilevato una nave in avvicinamento. La brutta notizia è che non rispondono alle nostre chiamate."
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20.03 - Distorsione circolare
Autore: Tenente Comandante Julia Reis Squiretaker
Cunicoli sotterranei, Sistema solare Caeneus, Pianeta Caeneus I
12/02/2402, 16:00 - D.S. 79116.90
Il gruppo si fermò per un momento, cercando di orientarsi nel labirinto di cunicoli.
Cooper continuava a mappare il percorso con il suo tricorder, ma la schermatura rendeva difficile ottenere una lettura chiara.
Wu, con il phaser in mano, si guardava intorno con crescente preoccupazione.
"Non possiamo continuare a vagare senza una direzione precisa," disse Rumar, osservando il tricorder di Cooper. "Dobbiamo trovare un punto di riferimento o un indizio che ci aiuti a capire dove siamo."
"Concordo," rispose Vaitor, asciugandosi il sudore dalla fronte nonostante il freddo. "Ma dobbiamo anche essere pronti a qualsiasi eventualità. Non sappiamo cosa ci aspetta qui sotto."
Improvvisamente, un rumore sordo echeggiò attraverso i cunicoli, facendo sobbalzare il gruppo.
Wu alzò il phaser, pronta a difendersi. "Che cos'era?" chiese, cercando di individuare la fonte del frastuono.
"Non lo so," rispose Cooper, controllando il tricorder. "Ma sembra provenire da quella direzione." Indicò un passaggio stretto sulla sinistra.
"Procediamo con cautela," disse Rumar, prendendo il comando. "Wu, tu vai avanti. Vaitor, copri le nostre spalle. Cooper, continua a monitorare il tricorder."
Il gruppo avanzò lentamente, con Wu in testa, il phaser puntato davanti a sé. Il passaggio si restringeva sempre di più, costringendoli a procedere in fila indiana. Dopo alcuni minuti, raggiunsero una piccola apertura che si apriva su una vasta caverna.
All'interno, una luce fioca illuminava una serie di strutture metalliche, chiaramente di origine artificiale.
"Sembra una base," disse Cooper, avvicinandosi per esaminare le strutture. "Ma chi l'ha costruita?"
"Non lo so," rispose Rumar, osservando attentamente l'ambiente circostante. "Ma dobbiamo scoprirlo. E dobbiamo farlo in fretta."
USS Wayfarer, Plancia
12/02/2402, 16:15 - D.S. 79116.92
Il Capitano Kiron osservava lo schermo dei sensori, dove la nave sconosciuta si avvicinava sempre di più. "Ancora nessuna risposta?" chiese, rivolgendosi a Ichigawa.
"Nessuna, Capitano," rispose Ichigawa. "Continuano a ignorare i nostri segnali."
"Prepariamoci al peggio," disse Kiron, alzandosi dalla sua postazione. "Attivare gli scudi e preparare le armi. Non sappiamo quali siano le loro intenzioni."
Mentre l'equipaggio si preparava, Kiron non poteva fare a meno di pensare all'away team. "Spero che stiano bene," mormorò tra sé e sé. "E che trovino quello che stiamo cercando."
Cunicoli sotterranei, Sistema solare Caeneus, Pianeta Caeneus I
12/02/2402, 16:30 - D.S. 79116.95
Il gruppo avanzava con cautela all'interno della caverna, esplorando le strutture metalliche.
Cooper continuava a monitorare il tricorder, cercando di ottenere più informazioni possibili.
Improvvisamente, un suono metallico ruppe il silenzio, seguito da una voce debole e invecchiata.
"Chi... chi siete?" La voce sembrava provenire da un angolo remoto della base.
Wu alzò il phaser, pronta a difendersi. "Avete sentito anche voi?" chiese, guardando i suoi compagni.
"Sì" rispose Rumar, avvicinandosi con cautela alla fonte del suono. "Sembra stranamente familiare, ma non riesco a identificarla.. dobbiamo avvicinarci" suggerì Cooper, continuando a scansionare l'area
Il gruppo si mosse lentamente verso la voce, attraversando corridoi stretti e stanze abbandonate.
Ogni passo era accompagnato dal suono dei loro respiri affannosi e dal rumore dei loro stivali sulla superficie metallica.
USS Wayfarer, Plancia
12/02/2402, 16:35 - D.S. 79116.97
"Capitano, ho delle novità," disse Ichigawa, attirando l'attenzione del Capitano.
"Che cosa hai trovato?" chiese Kiron, avvicinandosi alla postazione delle comunicazioni.
"Ho analizzato la nave sconosciuta e presenta caratteristiche fin troppo familiari" rispose Ichigawa. "E' in pessime condizioni, ma sembrerebbe appartenere alla Flotta Stellare, una classe come la nostra, una Sovereign, benché ampiamente mutilata e vandalizzata.. potrebbe essere una nave dispersa o abbandonata."
Kiron aggrottò le sopracciglia. "Dobbiamo scoprirlo. Prepariamoci a stabilire un contatto visivo."
Cunicoli sotterranei, Sistema solare Caeneus, Pianeta Caeneus I
12/02/2402, 16:45 - D.S. 79117.00
Il gruppo raggiunse finalmente una grande sala, dove trovarono una figura anziana seduta su una sedia, avvolta in una coperta. La figura alzò lo sguardo, rivelando un volto segnato dal tempo, ma familiare.
"Comandante Rumar?" disse la figura con voce tremante. "Non pensavo di rivedere mai più qualcuno della Flotta Stellare."
Rumar si avvicinò, incredulo. "Capitano Kiron? Ma come è possibile?"
USS Wayfarer, Plancia
12/02/2402, 16:50 - D.S. 79117.02
Sul monitor principale apparve l'immagine della nave sconosciuta.
Era chiaramente una nave della Flotta Stellare, di classe Sovereign anche se si era rivelato impossibile individuare il numero di registro, che mostrava segni di anni di danni e abbandono.
"Capitano, stiamo ricevendo una trasmissione.. sembra registrata" disse Ichigawa.
"Mettila sullo schermo," ordinò Kiron.
L'immagine di un ufficiale, molto in avanti negli anni, ma decisamente noto a tutti, apparve sullo schermo. =^= Qui è il Capitano Kiron della USS Wayfarer. Abbiamo bisogno di assistenza immediata.=^=
Kiron sbiancò, osservando lo schermo principale, e rimase senza parole ancora incredulo per la situazione
La consigliera di bordo, Erjn Kublik, si avvicinò a lui con un'espressione pensierosa, afferrando al volo la muta richiesta di aiuto del compagno:
"Suggerisco di analizzare la situazione degli eventuali superstiti, il loro numero, lo stato dei danni della nave e come li possiamo supportare da remoto. È importante evitare un contatto diretto finché non comprendiamo le implicazioni di quella che sembra essere una distorsione temporale."
"Hai ragione.. Ichigawa, avvisa Ristea e la Reis Squiretaker. Li voglio entrambi in plancia"
USS Wayfarer, Plancia
12/02/2402, 17:05 - D.S. 79117.15
Quando l'ingegnere e il responsabile medico arrivarono, Kiron li mise al corrente della situazione. "Abbiamo una versione della nostra nave intrappolata nel tempo, con un equipaggio invecchiato e in difficoltà. Dobbiamo analizzare la loro situazione e fornire supporto a distanza."
"Possiamo iniziare con una scansione dettagliata della nave per valutare i danni e identificare le aree critiche. Usando le work-bee potremmo stabilizzare qualche emergenza senza dover inviare nessuno dei nostri.. inoltre potremmo anche tentare di stabilire un collegamento per trasferire energia e risorse".
Julia aggiunse: "Devo valutare le condizioni mediche dei superstiti e posso preparare un protocollo di assistenza medica a distanza per stabilizzare i membri dell'equipaggio in difficoltà.. sarà meno facile e fattibile rispetto alla parte di Ristea, ma farò del mio meglio."
Kiron annuì "Bene, procediamo. Ichigawa, stabilisci un collegamento con la nave intrappolata per aggiornarli che stiamo facendo il possibile e per chiedere un colloquio con il loro ufficiale in comando. Erijn manda qualcuno ad avvertire il Vice Ammiraglio.. credo avremo bisogno anche della sua esperienza quando avrò a che fare con l'altro Capitano Kiron"
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20.04 - Il nodo temporale
Autore: Capitano Michael Lucius Kiron
Cunicoli sotterranei, Sistema solare Caeneus, Pianeta Caeneus I
12/02/2402, 17:05 - D.S. 79117.15
La caverna sembrava risuonare in un silenzio statico, quasi intriso di energia latente. Ogni passo del gruppo faceva vibrare appena la struttura, come se la stessa caverna stesse monitorando i loro movimenti. Al centro della grande sala, seduta su una sedia dall'aspetto rudimentale, una figura anziana avvolta in strati logori si stagliava sotto la debole illuminazione prodotte dalle torce. Rumar si bloccò, il respiro sospeso, mentre i suoi occhi si soffermavano a scrutare quel viso familiare ma così profondamente segnato dal tempo.
"Capitano Kiron. Ma è davvero lei!?" chiese con una voce carica d'incredulità e preoccupazione. L'uomo lo fissò con un'intensità misteriosa, quasi ultraterrena. "Krell ... avevamo torto ..." mormorò con voce roca. "il tempo... il tempo è una variabile caotica ed imprevedibile che non capiamo ancora fino in fondo."
Sul lato della sala, Cooper scorreva il tricorder sugli elementi presenti. "Sto rilevando firme di energia tachionica sovrapposte a un sistema di matrice quantica. Questa tecnologia non è solo della Flotta Stellare," sussurrò continuando a leggere i dati con crescente preoccupazione. "Evidentemente è stata integrata da tecnica aliena, probabilmente basata su un'algebra temporale non lineare."
Intanto Wu, con il phaser impostato su modalità stordimento, scansionava ogni angolo con precisione metodica. "Qualsiasi cosa si nasconda qui, non ci coglierà impreparati," disse a denti stretti.
USS Wayfarer, Plancia
Contemporaneamente
Sulla plancia della USS Wayfarer, il Capitano Kiron fissava lo schermo principale con uno sguardo grave. La nave di classe Sovereign, degradata e piegata sotto i segni del tempo e di qualche conflitto, si avvicinava con un leggero rollio che la rendeva più simile ad una nave infestata da spiriti sinistri.
"Ristea," Kiron chiamò l'Ingegnere Capo con tono misurato. "Analisi?"
Ristea rispose con i suoi occhi che rimanevano inchiodati a leggere i dati provenienti dai sensori. "La distorsione temporale attorno alla nave è causata da un'anomalia di curvatura cronotonica. Le emissioni di particelle cronotoniche sono instabili, e l'integrità del nucleo a curvatura sembra compromessa. È plausibile che questa sia una versione futura della Wayfarer, intrappolata in un loop temporale divergente."
"E l'equipaggio?" domandò Kiron. Julia Reis Squiretaker, Ufficiale Medico, intervenne dalla sua postazione. "Le scansioni vitali indicano firme biologiche attenuate, alcune in stasi, ma altre mostrano segni di disallineamento molecolare presumibilmente a causa di stress temporale."
"Stabilisca un contatto diretto," ordinò Kiron con voce tagliente. Ichigawa scosse la testa. "Non possiamo, Capitano. La trasmissione è intrappolata in un loop subspaziale, con una frequenza modulata su un intervallo temporale anomalo."
Cunicoli sotterranei, Sistema solare Caeneus, Pianeta Caeneus I
12/02/2402, 17:10 - D.S. 79116.90
Sotto la superficie del pianeta, il vecchio Kiron indicò un pannello sul lato della grande sala rocciosa, i suoi movimenti apparvero incerti e rallentati dall'età. "Quello... è il nodo centrale," disse con voce spezzata. "Un sistema di stabilizzazione temporale basato su un oscillatore tachionico. Doveva essere un esperimento per manipolare il tempo in modo controllato... ma è andato fuori controllo. Se lo disattivaste, potreste fermare l'anomalia... ma potreste rimanere intrappolati nella curva di ritorno temporale."
Un suono metallico fece vibrare la struttura, spezzando la tensione. Wu si girò in un movimento fluido, con il phaser ancora settato su stordimento e puntato verso i corridoi.
"Movimento rilevato," disse Cooper mentre il tricorder che teneva in mano emetteva un segnale intermittente. "Sto rilevando distorsioni nella firma magnetica, ma nessuna lettura organica chiara."
USS Wayfarer, Plancia
12/02/2402, 17:10 - D.S. 79116.90
Kiron, sulla Wayfarer, si avvicinò allo schermo principale. "Ristea, abbiamo un'opzione per stabilizzare la nave proveniente dal futuro senza compromettere la nostra integrità temporale?" L'ingegnere annuì esitante. "Possiamo tentare di utilizzare delle work-bee equipaggiate con generatori di campo risonante per rafforzare il guscio cronotonico della nave, ma il rischio di sovraccarico al nucleo di curvatura rimane elevato."
Julia intervenne. "Potrei preparare una matrice di supporto medico remoto per gli eventuali sopravvissuti, ma le interferenze temporali potrebbero compromettere l'efficacia del trattamento."
"Svolgete entrambi i compiti," ordinò Kiron, risoluto. "E Ichigawa, tenti di stabilire una connessione con la Wayfarer."
"Proverò con un algoritmo di decrittazione subspaziale adattivo..."
Kiron annuì alla proposta dell'ufficiale alle comunicazioni e aggiunse: "Mi sembra una buona idea. Proceda."
Cunicoli sotterranei, Sistema solare Caeneus, Pianeta Caeneus I
Contemporaneamente
Nei cunicoli, l'away team si trovò faccia a faccia con una figura indistinta, avvolta in una tuta spaziale lacerata e degradata. Wu puntò il phaser con mani ferme. "Identificati," ordinò. La figura, con voce distorta e frammentata, rispose: "Fermate... il nodo centrale. È l'unica soluzione." Con queste parole, si dissolse, lasciando dietro di sé un eco energetico che fece tremare l'aria.
Rumar si avvicinò al pannello con movimenti lenti ma determinati. "Cooper, abbiamo bisogno delle tue competenze tecniche. Questa interfaccia non risponde ai protocolli standard della Flotta."
Cooper scansionò freneticamente con il tricorder. "Sembra un sistema basato su una rete di qubit temporali interlacciati. Se alteriamo il flusso tachionico senza sincronizzarlo alla frequenza temporale corretta... potremmo causare una rottura della linea temporale locale."
"Allora facciamo in modo di non sbagliare," suggerì preoccupato Rumar, mentre il gruppo iniziava a lavorare al complesso sistema che avrebbe potuto determinare il destino della loro realtà e di quella da cui proveniva il vecchio Kiron.
Cunicoli sotterranei, Sistema solare Caeneus, Pianeta Caeneus I
12/02/2402, 19:33 - D.S. 79117.30
Mentre Cooper lavorava freneticamente sul pannello centrale, il vecchio Kiron lo osservava con un'espressione enigmatica. "Questa tecnologia non era mai destinata a vedere la luce," sussurrò, le sue parole quasi perdute nel silenzio della caverna. "Il nostro errore è stato pensare di poter dominare il tempo... di poterlo piegare alla nostra volontà."
Cooper scosse la testa mentre analizzava i dati che lampeggiavano sul tricorder. "Rumar, questa interfaccia è una rete di qubit temporali interlacciati... ma c'è di più. Il nodo centrale non solo manipola il tempo, lo archivia. Ogni frammento di realtà, ogni linea temporale divergente è memorizzata qui, compattata in quello che chiamerei una matrice tachionica attiva." Si fermò, il respiro che diventava irregolare. "Se disattiviamo il nodo senza un controllo preciso, rischiamo di rilasciare tutte le realtà memorizzate in una sola volta."
Rumar fece un passo indietro, il peso di quelle parole che si posava sulle sue spalle. "Cosa potrebbe significare per noi... e per il nostro tempo?" chiese, la voce incrinata dalla tensione.
Cooper alzò lentamente lo sguardo. "Il collasso della struttura del tempo locale. Forse una sovrapposizione catastrofica tra linee temporali. Potremmo creare un caos totale." Fece una pausa, il tricorder ancora in mano. "Ma c'è un'altra possibilità. Se riusciamo a sincronizzare il flusso tachionico alla frequenza temporale della nostra linea temporale, potremmo stabilizzare il nodo senza disattivarlo completamente."
Dietro di loro, Wu e Vaitor continuavano a monitorare il corridoio. Un'ombra si mosse improvvisamente ai limiti della loro visione. Wu puntò il phaser, il dito sfiorando il grilletto. "Non siamo soli qui," sibilò, il suo tono basso ma pieno di tensione. "Dovete sbrigarvi."
Il vecchio Kiron si avvicinò con passo lento al pannello, la sua figura fragile ma carica di un'autorità silenziosa. "Non è così semplice," disse, la voce tremante. "Ogni azione sul nodo richiede un ancoraggio temporale. Qualcuno deve rimanere sincronizzato al flusso principale... e questo significa che non può tornare indietro."
Gli sguardi del gruppo si incrociarono, il peso di quella rivelazione evidente. "Lei lo sapeva," disse Rumar, fissando il vecchio Kiron. "È per questo che è qui. Lei è l'ancora."
Un'eco sordo attraversò la caverna, facendo tremare le pareti. Cooper scosse la testa, i suoi occhi che saltavano tra i dati. "Non c'è più tempo. Le fluttuazioni stanno aumentando. Se non facciamo qualcosa adesso, il nodo imploderà."
"Allora lo faremo," rispose Rumar con decisione. "Cooper, sincronizzi il flusso tachionico. Wu e Vaitor, preparatevi a coprire ogni eventualità. Capitano Kiron..." Esitò, la tensione visibile nella sua postura. "Grazie. Per tutto."
Il vecchio Kiron annuì, il suo sguardo fisso sul pannello. "Fate quello che dovete fare. Io ho già accettato il mio destino."
Cooper digitò freneticamente i comandi, le sue mani un vortice di movimento. Le luci sul pannello lampeggiarono, una sequenza complessa di simboli che indicavano l'allineamento delle frequenze temporali. "Ci siamo quasi... ancora un secondo..."
Improvvisamente, un'energia intensa avvolse la caverna, il nodo che emetteva un bagliore crescente. Una voce frammentata risuonò nell'aria, un miscuglio di voci sovrapposte, come se ogni frammento di realtà stesse cercando di emergere. Il vecchio Kiron si posizionò davanti al pannello, le mani che si appoggiavano con forza alla superficie mentre l'energia lo circondava.
"Ricordate," disse, la sua voce ferma nonostante il caos. "Il tempo può essere domato, ma mai completamente controllato. Fate tesoro di questa lezione."
Con un ultimo impulso di luce, la caverna tremò violentemente. Il nodo centrale si stabilizzò, e il vecchio Kiron svanì, lasciando il gruppo in un silenzio carico di emozione. Cooper si lasciò cadere a terra, esausto, il tricorder ormai spento. "È finita," sussurrò. "Credo che ci sia riuscito."
Ma Rumar guardò il pannello con un'espressione grave. "No," disse a bassa voce. "Questo è solo l'inizio."
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FINE MISSIONE