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USS WAYFARER - MISSIONE 15 RSS USS WAYFARER - Missione 15

15.11 "Punto zero"

di Erjn Martia Kublik, Pubblicato il 03-03-2018


Albatross I - Underground city
Contemporaneamente


Alaisha fece strada a Rumar verso la sala destinata alla decontaminazione dopo che lo stesso aveva brevemente spiegato di essere certo dell'identità dell'umanoide che cocciutamente rifiutava di denudarsi
La Wayfarer aveva dunque mandato almeno una navetta a recuperarli: in cuor suo, Rumar sperava che l'intero equipaggio coinvolto nella missione fosse in salvo, come il piantagrane in questione.

"Cooper" tuonò imperativo, dopo che l'apertura delle porte aveva confermato le sue ipotesi "Si tolga immediatamente la divisa di dosso"!
"Comandante... sono contento anch'io di rivederla, ma dovrebbe almeno invitarmi a cena prima..." rispose sarcastico l'ufficiale, mentre sul lato opposto della stanza un imbarazzato e nudo Connely stava già prendendo la tuta che un'assistente gli porgeva con la stessa fretta con cui un assetato accetta un bicchiere d'acqua.
"La smetta di fare il pagliaccio ed esegua: sulla sua divisa sono presenti spore di quell'abominio vegetale qui fuori a nessuno di noi preme di metterla in difficoltà, ma non ci esporremo ad un pericolo solo per garantire la sua modestia."

Con vistosi moti di scontento l'ufficiale eseguì, lamentandosi a mezza bocca per tutto il tempo necessario e accettando infine con un sofferto sospiro la tuta sostitutiva.

"Dovremo comunque decontaminarci di nuovo, suppongo..."

Dopo il cenno di assenso di Alaisha, Rumar chiese lumi all'ufficiale scientifico circa la loro missione di recupero.

"Ci hanno trovati in prossimità di quello che alla 'vecchia cariatide' sembrava un punto da impatto..."

Ignorando lo sguardo censorio del Comandante, Cooper continuò il suo rapporto sui fatti che avevano condotto parte della squadra fin lì, stando attento ed essere il più evasivo possibile sulla situazione della Wayfarer che lo preoccupava da che aveva lasciato l'hangar.
Le priorità erano cambiate e l'impossibilità di raccogliere dati sul suolo dopo il primo maldestro tentativo ora gli appariva come un enorme occasione mancata non era certo il momento più opportuno per aggiungere altre frustrazioni, ma si augurava che l'Ammiraglio ed il resto di chi la accompagnava lo avessero ascoltato e fossero tornati immediatamente indietro.
L'immagine dell'orrenda morte del guardiamarina che gli aveva coperto le spalle non lo abbandonava neanche per un istante, ma come al solito neanche ne ricordava il nome...

La tuta che era stato costretto ad indossare risultava incredibilmente aderente e fastidiosa ma, solleticava la sua curiosità: produrre o sintetizzare quel materiale sembrava semplice per questa gente, sarebbe stato di aiuto conoscerne la fibra o la formula schermante ne avrebbe in seguito chiesto le specifiche.
Questa la parte facile...

"Comandante, mi faccia avere indietro la mia strumentazione non appena l'avranno decontaminata, devo assolutamente prelevare dei campioni dal terreno ..."

Rumar non voleva neanche starlo a sentire e gli diede deliberatamente le spalle.

"Avanti! Non perdiamo altro tempo andrò da solo e sarò veloce, solo un campione, senza allontanarmi dall'uscita, e con l'occasione cercherò di contattare i nostri..."

Era riuscito a persuaderlo, Cooper ne era sicuro. Nessun'altra risorsa sarebbe stata sacrificata e con un po' di fortuna sarebbe tornato con informazioni preziose.

"Kublik è stata gravemente ferita... ma fortunatamente è quasi fuori pericolo grazie alla Dottoressa Squiretaker e alla disponibilità di questa gente e non ho intenzione di perdere altre persone!" Puntualizzò Rurmar "Ad ogni modo, durante l'operazione sono stati trovati residui di fibre vegetali che forse potrebbe tornarci utile per le nostre ricerche... ma visto che non siamo sicuri che siano effettivamente utilizzabili e visto anche che abbiamo bisogno di metterci in contatto con la Wayfarer, l'autorizzo a prelevare dei campioni in superficie avrà un'ora di tempo durante la quale potrà tentare di mettersi in contatto con i nostri compagni..."

Cooper tirò un sospiro di sollievo: almeno stavolta avrebbe sì potuto fare di testa sua, ma con la benedizione di Rumar.

"Un'ora, se lo ricordi, scaduta la quale che lei abbia campioni, sia vivo o morto, io uscirò a recuperala!"

Questa era la parte difficile.