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USS TOKUGAWA - MISSIONE 09 RSS USS TOKUGAWA - Missione 09

09.02 "Raddoppio"

di Albert K. Hair, Pubblicato il 20-09-2018

USS Tokugawa, Ufficio del Capitano - 13/08/2389, ore 08:30



Margret, De Chirico e Hana erano seduti al tavolo del Capitano, con Hesse che guardava i convenuti con lo sguardo preoccupato. I rapporti della notte passata parlavano di altre risse e insubordinazione, senza contare gli altri casi di influenza boliana che portavano a conseguenze più gravi del previsto.
"Partiamo da lei, dottore, che mi dice?"
De Chirico lo fissò con lo sguardo preoccupato e cominciò a snocciolare i suoi dati: "Questo virus è mutato varie volte nelle ultime ventiquattr'ore e si è rivelato molto più insidioso di quanto sia mai stato registrato. Il vettore di una normale influenza boliana, in tutte le varianti che sono conosciute dalla Federazione, di solito ha sintomi che si discostano di poco rispetto ad una normale influenza terrestre."
"E questo a cos'è dovuto, secondo lei?" chiese Margret.
Giovanni si lasciò andare ad un sospiro: "Possono essere effettivamente tanti i fattori che causano le mutazioni ma ora abbiamo finalmente in stasi un campione della versione che ha quasi ucciso Tumoc. Dico finalmente perché non è affatto facile isolarlo."
"Questo vi porterà a scoprire le cause della mutazione?" chiese non senza qualche speranza il Capitano.
"Dovrebbe." rispose deciso il dottore.
"E quanto, questa influenza, è causa dei comportamenti che si sono diffusi tra l'equipaggio?" intervenne il Primo Ufficiale.
Il dottore si fece pensieroso: "All'inizio pensavo dipendesse da quello, proprio perché l'influenza attacca i centri emozionali e il cervello a vari livelli." Si voltò e indicò con un gesto il Consigliere. "Poi, però, ho avuto il tempo di dare un'occhiata ai rapporti di Asami e ho capito che non doveva essere così. Nel senso, potremmo anche aver portato a bordo il virus dell'influenza boliana nel sistema Faigah e aver incontrato l'agente mutante qui alla stazione ma..."
"Ma?" intervenne Hesse.
"Ma casi di influenza boliana si erano già manifestati sulla stazione prima del nostro arrivo. Un paio di casi circa trenta ore prima che arrivassimo."
Prese la parola Hana: "Allora abbiamo a che fare con due manifestazioni separate?"
"Come causa sì ma ho una teoria: qualcosa a Faigah si è insinuata tra l'equipaggio e ha provocato qualche instabilità comportamentale. La situazione, probabilmente, è degenerata con l'influenza. Debellata quest'ultima dovremmo rimanere con una sola problematica."
"Sì, può essere..." ipotizzò Asami.
"Direi che possiamo seguire questa ipotesi fino a vedere dove ci porta." concluse il Capitano. Margret fece un segno d'assenso.
"Dottore, prosegua nella sua ricerca sul virus. Consigliere, cerchi di parlare con coloro che hanno manifestato stranezze nel loro comportamento. Vediamo se riusciamo a ricavarci qualcosa."

USS Tokugawa, Ufficio del Consigliere - 13/08/2389, ore 09:12



Asami era seduta composta alla sua scrivania mentre John Trefly, un giovane guardiamarina della Sezione Tecnica, sedeva nervosamente dall'altra parte del tavolo strofinandosi in continuazione le mani. Lei percepiva chiaramente il tormento del graduato ma aveva bisogno di sentirlo parlare.
"Non essere nervoso, non è stata del tutto colpa tua la rissa dell'altra sera." iniziò Hana.
"Beh..." quasi balbettò Trentor, "Sì... Insomma..."
"Tranquillo, partiamo dall'inizio. Raccontami com'è andata."
"Ero in Sala Mensa con Judith... Ehm... Il Guardiamarina Kensington." attese un cenno d'assenso da parte del Consigliere per continuare. "Stavamo facendo uno spuntino dopo il turno e stavamo passando del tempo insieme e..." poi s'interruppe imbarazzato vedendo lo sguardo del Consigliere che lo scrutava con un leggero sorriso.
"Sì, insomma..." continuò lui. "Ad un certo punto si è avvicinato al nostro tavolo il Tenente Lori, quel klingon..." irrigidendosi visibilmente.
Hana percepiva l'affioramento dal subconscio del giovane di una rabbia recondita che stava pian piano sostituendo l'imbarazzo che provava a dover raccontare una cosa di cui si vergognava. Sentiva in lui la lotta per non lasciarsi dominare da quell'emozione deleteria.
"Ha iniziato a parlare con noi, facendo delle allusioni sulla superiorità che un Tenente avrebbe rispetto ad un Guardiamarina, e delle capatità dei klingon riguardanti la loro... mascolinità." ora visibilmente in difficoltà a trattenersi.
Hana si sporse sul tavolo: "Tranquillo, John. Stiamo parlando di una cosa che è già successa. E lui poi si è scusato, no?"
"Sì." ammise lui con un lieve cenno di stizza. "Allora, dato che Judith era visibilmente contrariata dalla sua presenza, io ho preso le sue difese e poi la cosa è un po' degenerata e..."
"Sento in te una grande rabbia." lo interruppe lei, cercando di distrarlo dal racconto e da quel momento che sembrava scatenare una reazione così vivida. "Cerca di rilassarti, non hai nemici, qui."
"Sì, mi scusi..." disse John. Rimase poi in silenzio per una manciata di secondi. Asami sentiva sciogliersi lentamente la tensione.
"Va bene, John. Puoi andare." concesse lei.
"Sì... Signora..." ed uscì dall'ufficio.
Nel tempo successivo riuscì a parlare con gli altri due coinvolti e i colloqui andarono un po' nello stesso modo, pur tenendo conto delle differenze caratteriali.

USS Tokugawa, Infermeria - 13/08/2389, ore 10:51


Nello schermo suddiviso in quattro, si vedevano alcuni grafici della situazione contagio nei vari ambienti e i volti di T'Ponn dall'Infermeria della stazione spaziale, di Kerout dalla nave scientifica vulcaniana e di Marstark dalla nave andoriana.
=^=No, dottor De Chirico, nessuna anomalia comportamentale. La gente si ammala, i sintomi nel tempo sono cambiati e hanno gravità variabile ma sono solo di natura fisica.=^=
"Capisco." sospirò il terrestre. "Tornando al virus, come dicevo, sono riuscito ad isolare un filamento del DNA della mutazione che ritengo la più recente. Sto condividendo il file delle caratteristiche con tutti voi, in modo che possiamo cooperare per trovare una cura."
=^=Questo sarà di grande aiuto.=^= disse con un moto d'impazienza Marstark. =^=La pazienza del nostro Capitano si sta esaurendo.=^=
=^=Senza contare il Capitano della nave boliana.=^= gli fece eco T'Ponn. =^=Ha già tentato quasi tutte le vie diplomatiche per partire.=^=
"Bene, signori, vi ringrazio per la collaborazione. Ci risentiamo alle ore 18 per confrontare i risultati della nostre nostre sperimentazioni." concluse Giovanni chiudendo la comunicazione.

USS Tokugawa, Sala Macchine - 13/08/2389, ore 12:24



Hesse, Hair, Lindt e ReK'Toq erano in piedi a fianco del motore a curvatura, vicini a una delle console, e stavano visualizzando dei grafici. L'Ingegnere Capo era intento a spiegare come si erano verificate nel corso dei giorni precedenti delle lievi fluttuazioni nella portata del plasma nelle condutture. "... e quindi credo che, dato che siamo bloccati qui almeno per i prossimi quattro o cinque giorni, potremmo disattivare a turno alcune condotte, reindirizzando il plasma sulle altre, ed eseguire dei controlli su di esse. Come dicevo sono fluttuazioni che sono ampiamente nei parametri di funzionamento ma visto che abbiamo tempo..."
"Quanto ci vuole per la procedura che ha preparato?" chiese il Capitano.
"Circa 27 ore." rispose Albert. "In caso di partenza immediata, comunque, la nave potrebbe entrare in curvatura non superando il fattore 4 nel tempo che ci vuole a completare la singola procedura su una tratta di condotta e ripristinare il tutto. Direi per un massimo di 3 ore. Poi si tornerebbe all'utilizzo standard."
"Va bene, proceda."
Mentre il Capitano si stava per dirigere di nuovo in Plancia, entrò il Consigliere. "Capitano..."
"Salve, Consigliere. Qual buon vento la porta quaggiù?"
"La stavo cercando. Volevo discutere con lei dei colloqui avuti stamattina ma non volevo farlo nella formalità di un ufficio. Le va bene se l'accompagno tornando in Plancia?"
"Certamente..." concesse il Capitano.
Un botto e rumore di strumenti che cadono a terra fecero voltare i due proprio sulla porta. Due persone si stavano azzuffando e Hair e ReK'Toq, giungendo dalla postazione su cui stavano lavorando, si gettarono su di loro per dividerli.
Albert aveva percepito il riflesso della rabbia che stava esplodendo tra i due e arrivò con un attimo di anticipo rispetto al klingon. Riuscirono a dividere i due non senza fatica ma alla fine gli animi si sedarono.
Asami si accorse dell'anticipo, seppur breve, di Albert che eluse lo sguardo del Consigliere.

USS Tokugawa, Turboascensore 37/A - 13/08/2389, ore 12:32



"Asami?" chiese Hesse.
"L'esperienza diretta mi ha fatto capire che, in effetti, la reazione è innaturale, nel senso che è provocata da qualcosa. Non percepisco nessuna entità aliena o altra presenza particolare ma è chiaro oramai che dovremo tornare nel sistema Faigah per indagare."
"Già..."
Poi Hana lo relazionò sui colloqui avuti in mattinata.

USS Tokugawa, Infermeria - 13/08/2389, ore 14:45



"Potete andare." disse il dottore a tre pazienti che stava per dimettere. "Se i sintomi si fanno più violenti, semplicemente prendete questa." disse porgendo loro un hypospray a testa. "E ricordatevi di non togliervi di dosso i sensori medici che vi ho dato."
Margret e Hesse li guardarono uscire dalla porta.
"Sono in grado di riprendere servizio?" chiese il Capitano.
"No," rispose il medico, "ma non essendo gravi li ho mandati nei loro alloggi. L'Infermeria è praticamente piena."
"Capisco." poi tornò a guardare il monitor che De Chirico aveva preparato.
"Che dice, dottore, funzionerà?" chiese l'andoriana.
"Sono abbastanza fiducioso." ammise De Chirico. "Questo vaccino è altamente sperimentale ma dovrebbe inibire le funzioni del virus. Spero di avere qualche risultato da condividere con gli altri medici prima del prossimo incontro."

USS Tokugawa, Ufficio del COnsigliere - 13/08/2389, ore 16:14


Hair aveva concluso il turno da poco e si era fermato, come richiesto, da Hana. "Salve, Asami. Eccomi qua."
"Prego, accomodati." Attese che Albert prendesse posto, e poi: "Devi dirmi qualcosa?"
"Cosa, esattamente?" chiese con faccia stupita Albert. Non che credesse di essere riuscito ad ingannare Asami, sapeva bene che non era così.
Lei piegò leggermente il capo e fece un'espressione dubitativa. "Va bene, se ti piace giocare andiamo al sodo." disse aprendo il sorriso. "Quella reazione fulminea che hai avuto oggi può essere spiegata solo con una speciale percezione. L'istinto o l'intuito non possono spiegarlo. Ho fatto qualche ricerca nel database della Flotta e ci sono varie sezioni secretate. Nulla di anormale sulla tua scheda medica."
Albert era indeciso ma alla fine era inutile nascondere che c'era qualcosa di strano: "OK. Non chiedermi come succede, ma percepisco il riflesso delle emozioni che alcuni empati percepiscono. Tu hai qualche caratteristica particolare che mi permette di percepire questo riflesso. È come se tu fossi una specie di specchio."
"E come..." provò ad accennare Asami.
"Come ho detto prima, non chiedermi come succede. Non te lo dirò." sorrise Albert. "È un segreto che condivido solo con i Capitani delle navi su cui presto servizio e... Questo è tutto."
Asami si arrese: "Capisco..."

USS Tokugawa, Infermeria - 13/08/2389, ore 18:00



De Chirico presentò trionfante i risultati positivi che aveva ottenuto agli altri collegati in videoconferenza: "Direi che tra poco potremo ripartire!"
=^=Quando stima di riuscire a raggiungere una versione stabile per le varie fisiologie presenti sulle navi e la stazione?=^= chiese Kerout.
"Tra le 24 e le 28 ore, più o meno."
=^=Perfetto.=^= concluse T'Ponn.