Fra rabbia e follia










USS TOKUGAWA

presenta


USS TOKUGAWA

Fra rabbia e follia

Missione 09






Basato sulla saga di Star Trek di Gene Roddenberry, questa opera amatoriale è il prodotto della USS TOKUGAWA,
simulazione appartenente all'universo narrativo del Gioco di Narrazione PBeM


Starfleet Italy

Gli autori/giocatori hanno creato un proprio alter ego narrativo con il quale sono entrati a far parte della squadra
di comando della USS TOKUGAWA, quindi a turno hanno scritto i brani di questa avventura fantascientifica,
creando appunto questa opera amatoriale inedita e originale basata su Star Trek.




Questo racconto lungo è un'opera amatoriale che puó essere liberamente
riprodotta, purché integralmente, in ogni sua parte, e non a fini di lucro.



Anno pubblicazione 2019



www.starfleetitaly.it | USS TOKUGAWA








Equipaggio

Capo SEC/TAC Tenente Comandante Francesca Alluso

Consigliere Tenente Comandante Asami Hana

Ingegnere Capo Tenente Comandante Albert K. Hair

Primo Ufficiale Comandante Margret del Keth R'Haal

Ufficiale Medico Capo Tenente JG Giovanni Vincenzo De Chirico

Tenente Comandante
Francesca Alluso
Capo SEC/TAC

Tenente Comandante
Asami Hana
Consigliere

Tenente Comandante
Albert K. Hair
Ingegnere Capo

Comandante
Margret del Keth R'Haal
Primo Ufficiale

Tenente JG
Giovanni Vincenzo De Chirico
Ufficiale Medico Capo

Ufficiale Scientifico Capo Tenente Comandante Cesare Tommaso Mouri

Tenente Comandante
Cesare Tommaso Mouri
Ufficiale Scientifico Capo


USS TOKUGAWA

Autori

Capo SEC/TAC
Francesca Alluso
Vanessa nd

Consigliere
Asami Hana
Ilenia De Battisti

Ingegnere Capo
Albert K. Hair
Alberto Capelli

Primo Ufficiale
Margret del Keth R'Haal
Maddalena Duci

Ufficiale Medico Capo
Giovanni Vincenzo De Chirico
Amedeo Laudisio

Ufficiale Scientifico Capo
Cesare Tommaso Mouri
Marco Calandri






Sommario


Sinossi
09.00 - Anomalie "mentali"
09.01 - Quarantena
09.02 - Raddoppio
09.03 - Pantomima
09.04 - Il bastone di Asclepio con due vipere
09.05 - Desaparecido
09.06 - Cacciatori o prede
09.07 - Desaparecido revenge
09.08 - Battaglia
09.09 - Una questione di controllo
09.10 - Imboscata
09.11 - Fine dei giochi

Sinossi

Missione numero 9

La USS Tokugawa si trova ad effettuare l'esplorazione di un mondo disabitato, prima di riprendere la propria rotta e la propria missione. Finchè un misterioso virus non si diffonde tra l'equipaggio...



09.00 - Anomalie "mentali"

Autore: Tenente Comandante Asami Hana

- Flashback -

USS Tokugawa - Plancia - 29/07/2398 - Ore 10.36



"Siamo in posizione Signore.." la voce del timoniere ruppe il silenzio della plancia "Siamo giunti al Sistema Stellare Faigah negli orari pianificati"

La voce del timoniere fece alzare lo sguardo di Margret dal proprio d-padd "Molto bene, informate il capitano che siamo giunti a destinazione.." fece un leggero movimento sulla poltroncina per mettersi in una posizione più comoda "Timoniere.. ci porti in posizione geosincrona con il quarto pianeta del sistema.. Signor Mouri inizi le scansioni"

L'andoriana osservò la plancia con un'aria un po' annoiata. In effetti non ci si poteva aspettare che tutti gli incarichi fossero idilliaci, ma questa volta sembrava che alla Tokugawa fosse capitata la classica "pagliuzza più corta": qualche giorno prima un vecchio cargo di passaggio aveva rilevato un picco di energia sul quarto pianeta del Sistema Faigah ed aveva informato la più vicina base spaziale, cosicché il Comando aveva inviato proprio loro a indagare. Le probabilità che si fosse verificato solo un malfunzionamento dei sensori di quel vecchio cargo erano decisamente alte, tutti erano consapevoli che quasi certamente avrebbero solo perso una settimana a scansionare inutilmente un pianeta del tutto disabitato ma del resto nulla potevano farci.

Il Capitano entrò in plancia osservando il proprio primo ufficiale "Novità sul rilevamento?"

"Abbiamo appena iniziato le scansioni.." rispose Margret portando lo sguardo sull'ufficiale scientifico "..e siamo in attesa delle prime rilevazioni"

"Che non segnalano assolutamente nulla.." Mouri alzò il capo dalla consolle "Si tratta di un pianeta di classe M, ha un diametro di 10.319 chilometri.. ha una superficie rocciosa, ricoperta per il 64 per cento da acqua, parte della quale risulta localizzarsi nei due poli in forma ghiacciata.. ha un'atmosfera composta per il 76 per cento da azoto e per il 23 per cento di ossigeno oltre altri gas che non sono incompatibili alle forme di vita.. non abbiamo forme di vita evolute, ma un grande numero di specie animali e vegetali.. lo si può definire un pianeta perfetto per la vita.. ma di vita umanoide ma non ne rilevo affatto"

"Quindi dobbiamo concludere per un malfunzionamento dei sensori del cargo?" chiese Hesse

"Impossibile dirlo con certezza.. potrebbe essere una rilevazione che si ripete in modo costante ogni tot tempo, per questo il Comando ha chiesto di restare a monitorare la zona per un po'.. e poi.."

"E poi?" chiese Margret "Non si tratterà delle zone d'ombra.."

"Zone d'ombra?" chiese con curiosità il Capitano

"Sì signore, intendo proprio quelle zone d'ombra.." Mouri osservò poi il Capitano "Vi sono una serie di zone che, per la presenza di minerali in grado di schermare i sensori, noi non riusciamo ad analizzare dall'orbita.. sarebbe necessario scendere e analizzare quelle zone direttamente dalla superficie.."

"Capisco.. ritiene che vi siano dei pericoli per la salute dell'equipaggio che dovrebbe scendere sul pianeta?" chiese il Capitano osservando lo scienziato

"Beh.. per quello che posso vedere, non ho individuato delle minacce.. i dati dei sensori mi fanno presupporre che lì sotto non vi siano umanoidi.. l'atmosfera è respirabile e non ho trovato nulla di letale"

Hesse annuì "Vorrà dire che proseguiremo con le scansioni e predisporremo delle squadre di sbarco.. sperando che non sia solo una perdita di tempo.."



- Flashback -

USS Tokugawa - Ufficio Capitano - 05/08/2398 - Ore 22.36



"Settimo giorno.." Hesse sospirò mentre osservava distrattamente fuori dai finestroni il pianeta che stava lì vicino ".. andato", era ancora distratto quando sentì il sensore della porta "Avanti"

Margret entrò in ufficio con il padd in mano "Indovina.."

Hesse si voltò di scatto "Avete trovato qualcosa? Adesso che stavamo per partire?"

"Assolutamente no.. nulla di nulla, anche l'ultima squadra di sbarco è risalita con i propri campioni ma di energie sconosciute neppure l'ombra.. e di fronte a questi risultati.."

Hesse annuì "Il Comando concluderà che effettivamente quel cargo aveva avuto un malfunzionamento dei sensori e che su questo sperduto sistema non vi è davvero nulla da trovare.. beh, se non altro ci abbiamo provato.. informerò il Comando"

"Altri ordini?" chiese Margret osservandolo

"Impaziente di ripartire?" Hesse fece un piccolo sorriso "Si, capisco.. informerò il Comando, nel frattempo dirigiamoci verso la più vicina star base federale.. sono certo che i nostri uomini non vedano l'ora di poter scendere dalla nave, anche solo per qualche ora in attesa del prossimo incarico.."



USS Tokugawa - Ufficio Capitano - 12/08/2398 - Ore 22.36



Il Capitano stava ancora rileggendo i rapporti della nave con espressione un po' scocciata, sotto lo sguardo serio del suo Primo Ufficiale. Non se ne capacitava neppure lui, ma sembrava che improvvisamente l'unità dell'equipaggio avesse iniziato a disgregarsi senza che loro potessero farci nulla.

"Magari hanno solo bisogno di una vacanza.." Hesse alzò il capo ad osservare Margret

"I casi di insubordinazione sono decisamente aumentati.. nulla di così grave, qualche battutaccia o parola di troppo, eppure la cosa sta decisamente peggiorando. Tenuto conto anche dell'ultimo episodio e la cosa inizia ad essere preoccupante!"

Hesse annuì "Già.. in effetti una bella rissa in sala mensa non è propriamente un episodio incoraggiante, soprattutto se si tiene conto che non vi erano motivi seri per decidere di mettersi le mani addosso"

Margret sospirò "In effetti.. devo dire che non riesco a comprendere cosa stia accadendo, ad ogni modo ho chiesto al consigliere di studiare la situazione e.."

Il suono del sensore della porta fece voltare entrambi gli ufficiali superiori. Il Capitano attese di vedere chi entrasse e sorrise vedendo il consigliere accedere all'ufficio e salutare entrambi gli ufficiali in modo formale "Stavamo giusto parlando di lei consigliere, ha capito qualcosa dell'attuale situazione?"

"No, non esattamente.. anche se giorno dopo giorno posso confermare che qualcosa sta cambiando sulla nave e non ne riesco ad individuare il motivo. Percepisco l'empatia dei membri dell'equipaggio, la rabbia che sento si fa sempre più forte.. in un modo troppo strano, non è naturale che la maggior parte dei membri dell'equipaggio abbiano la stessa empatia senza che vi sia un vero fattore scatenante"

Hesse arcuò un sopracciglio "In che senso?"

"Se ipotizzassimo che la nave fosse sotto attacco potremmo percepire in tutto l'equipaggio uno stato di ansia, preoccupazione, anche paura.. e ciò sarebbe del tutto spiegabile con le circostanze in cui stanno operando ma al momento.."

"Siamo in viaggio senza alcuna minaccia" rispose Hesse

"Precisamente, non è naturale che l'equipaggio sia nervoso o in collera.. e quello che è strano è anche l'escalation.. qualche giorno fa avrei potuto dire che gli individui affetti da questo nervosismo erano una decina.. ad oggi quasi la metà della nave ha problemi con le proprie emozioni"

"Di nuovo sotto il controllo mentale di qualche specie aliena?" chiese Hesse un po' preoccupato

"No, signore.. non percepisco nessun altro che noi su questa nave.. non vi sono entità differenti, solo il nostro equipaggio che.. a partire dall'esplorazione del Sistema Faigah ha via via perso la propria serenità. Hanno subito una variazione repentina della propria empatia in modo collettivo"

"E lei pensa che non sia naturale?" intervenne Margret

"Si, ritengo che vi sia qualche fattore scatenante a noi sconosciuto che sta creando un'alterazione dell'empatia nei membri della nave, rendendoli rabbiosi.. l'unica cosa che so è che tanta rabbia prima o poi potrebbe sfociare in episodi anche molto peggiori di una rissa in sala mensa.. qualunque cosa sia va trovata e fermata, prima che tutta la nave ne sia contagiata. Temo che in questo stato potrebbero giungere ad uccidersi l'un l'altro.."


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09.01 - Quarantena

Autore: Tenente JG Giovanni Vincenzo De Chirico

[Flashback'>
Base Stellare 24 - Centro di comando
12/08/2398 - Ore 21:00


"Comandante, il quoziente di infettività di questo virus è davvero preoccupante. Sebbene al momento i sintomi della malattia non siano gravi, ritengo sia una importante misura precauzionale mettere in quarantena la stazione spaziale e le navi attraccate fino a che non avrò trovato un modo efficace di debellarlo.

Il prezzo è la sicurezza dell'intero settore.

Il tasso di mutazione di questa variante del raffreddore Boliano è molto alto e anche l'infettività.

Il virus si è dimostrato resistente anche ai biofiltri del teletrasporto, potrebbe diventare davvero pericoloso. Soprattutto in un ambiente come il nostro, dove entrano a contatto ogni giorno decine di specie diverse."

Il medico Vulcaniano terminò una lunga spiegazione sui pericoli di una strana variante dell'influenza diffusa sulla stazione da qualche giorno.

Gli altri ufficiali intorno a lui erano tutt'altro che contenti delle noie politiche e burocratiche che la quarantena avrebbe portato, ma la logica del vulcaniano era, neanche a dirlo, impeccabile.

Un virus al momento innocuo, ma molto instabile e infettivo. In combinazione con qualche altra variabile di passaggio dalla stazione poteva diventare una miscela esplosiva.

Come tutti gli altri membri dello staff era cosciente delle complicazioni che stava richiedendo, ma aveva trovato la soluzione più logica.

"D'accordo T'Ponn, vada per la quarantena. Bisognerà approntare delle misure di sicurezza, nessuno dei capitani delle navi sarà contento di rimanere confinato qui. O'Connell ci pensi lei, attendo un rapporto tra un'ora.

Dottore, non serva che le dica che occorre una soluzione a brevissimo termine che consenta di sciogliere la quarantena. Mi faccia rapporto ogni due ore sui progressi."

Attraccate alla stazione c'erano quattro navi, boccare la loro partenza sarebbe stata una lotta in tutti e quattro i casi: il capitano del cargo Boliano voleva solo consegnare la propria merce. Niente merce niente denaro.

C'era poi il capitano della Tokugawa, comandava un equipaggio in servizio da parecchi mesi senza uno straccio di licenza. L'ultima cosa che volevano fare era rimanere bloccati in un porto commerciale.

La terza nave era un vascello scientifico dell'accademia delle scienze di Vulcano trasportava dei campioni minerali provenienti da un pianeta vicino. Loro almeno non avrebbero perso la calma. Ma un vulcaniano irritato, per quanto possa sembrare un ossimoro, può essere parecchio stressante.

In fine, una nave militare Andoriana. Si erano fermati semplicemente per fare rifornimento prima di andare in missione. Bloccarli avrebbe portato a infinite discussioni col governo andoriano.

Si prospettava una giornata davvero molto molto stressante.

Uscendo dalla sala riunioni T'Ponn vacillò un secondo. Un capogiro.

Strano. Illogico. Forse gli serviva meditare.



Uss Tokugawa - Sala mensa
12/08/2398 - Ore 23:00


Hair e De Chirico condividevano un Tè alla fine di quello che si era dimostrato un turno di lavoro a dir poco estenuante.

"Albert, ho passato la giornata a curare contusioni e piccole ferite. Non capisco cosa succeda alla gente. Continuano ad esserci piccoli incidenti. Come se avessero la testa da un'altra parte e chi non si fa male per piccoli incidenti si fa male litigando. Ce ne saranno state una decina oggi."

"Giornata noiosa eh? Non ti annoierai ancora a lungo, ho sentito che c'è uno strano virus che si è diffuso nella stazione spaziale, siamo in quarantena. La mia di giornata, l'ho passata a riallineare i sensori per far funzionare i biofiltri del teletrasporto."

"E non mi hanno coinvolto? Tutti uguali in queste basi spaziali, pensano di essere tanto superiori... Meglio cambiare disc... etciù!"

Accaddero parecchie cose contemporaneamente: De Chirico starnutì, Mouri qualche tavolo più in là cadde dalla sedia, come fosse ubriaco. Trefly e Lori iniziarono a urlarsi contro.

Il parapiglia durò qualche secondo.

Dopo di che, nell'imbarazzo generale, le attività ripresero silenziosamente, chi sorseggiando, chi mangiando. Chi guardandosi intorno.

Trefly e Lori se ne andarono senza dire una parola.

Tumoc, guardiamarina Vulcaniano seduto poco più in là, cadde a terra privo di sensi.



[Flashback'>
Cargo Boliano - Ufficio del capitano
12/08/2398 - Ore 21:30


"Comandante, io ESIGO il nostro rilscio immediato.

Trasportiamo merci delicatissime.

Se non partiamo subito deperiranno e avremo perdite incalcolabili!"

"Sono davvero spiacente capitano Gorar, non è possibile, al momento siamo in stato di quarantena, per la vostra sicurezza e di chiunque transiti da questa stazione spaziale."

Il comandante cercò di tenere un tono fermo e deciso. Si aspettava parecchie storie. La speranza era che mantenere un atteggiamento autoritario avrebbe semplificato le cose.

"Non mi importa niente della sicurezza, ho dei clienti che aspettano!"

"Il vostro Cargo ha portato su questa stazione una variante molto infettiva del raffreddore Boliano. Lo staff medico è preoccupato per il tasso di mutazioni di questo virus. Finchè non sarà debellato nessuno attraccherà o partirà da questa stazione"

"Comandante, le assicuro che avrà notizie dai miei avvocati, e anche dal governo Boliano!"

"Il vostro governo è fa parte della federazione, siete tenuti a rispettare l'autorità di un comandante della flotta stellare."

"Le assicuro che non finisce qui".

Il boliano interruppe la conversazione e il volto del comandante sparì dal monitor.

Non era la prima volta che accadevano fatti di questo genere.

Per il capitano di un cargo era abbastanza normale. Ma ogni volta era una lotta. I clienti erano tutt'altro che comprensivi di fronte a rallentamenti di questo tipo.

La bravura consisteva proprio nell'evitarli.

Ma questa volta lui ci era cascato in pieno.

Doveva trovare il modo di ripartire in fretta, non poteva certo aspettare per un raffreddore. C'erano in gioco parecchi soldi e la sua reputazione di capitano. Oltre che qualcosa di peggio...

Alla federazione ci avrebbe pensato dopo.

"Ginz, ho bisogno di fare una chiamata non rintracciabile dalla stazione. Sai cosa fare."



USS Tokugawa - Infermeria
12/08/2398 - Ore 23:30



Il dottor De Chirico entrò in infermeria come una furia. Era corso così velocemente che aveva ancora la tazza da tè in mano. La osservò un secondo, prima di abbandonarla sulla scrivania e rivolgere l'attenzione al suo assistente.

"Tenente Tumoc, Vulcaniano 30 anni.

Temperatura corporea alta, crescente. Difficoltà respiratorie.

Se continua in questo modo le attività metaboliche inizieranno ad essere compromesse.

Dalla cartella clinica risulta venuto qui questa mattina per un raffreddore Boliano.

Infiammazione corticale, sta entrando in coma.

La situazione degenera velocemente."

"Presto, respirazione artificiale. Triexina, 50 cc. per abbassare la febbre".

Mentre gli assistenti armeggiavano con Hipospray e miriadi di strumenti per salvare la vita del paziente, le mani del dottore correvano sugli strumenti di analisi e la sua mente viaggiava più veloce della luce tra una misurazione e l'altra.

"I centri di controllo emozionale sono decisamente infiammati. Tutto questo ricorda molto l'encefalite umana. Ma i vulcaniani sono sempre stati molto resistenti a questo tipo di infezioni..."


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09.02 - Raddoppio

Autore: Tenente Comandante Albert K. Hair

USS Tokugawa, Ufficio del Capitano - 13/08/2389, ore 08:30



Margret, De Chirico e Hana erano seduti al tavolo del Capitano, con Hesse che guardava i convenuti con lo sguardo preoccupato. I rapporti della notte passata parlavano di altre risse e insubordinazione, senza contare gli altri casi di influenza boliana che portavano a conseguenze più gravi del previsto.
"Partiamo da lei, dottore, che mi dice?"
De Chirico lo fissò con lo sguardo preoccupato e cominciò a snocciolare i suoi dati: "Questo virus è mutato varie volte nelle ultime ventiquattr'ore e si è rivelato molto più insidioso di quanto sia mai stato registrato. Il vettore di una normale influenza boliana, in tutte le varianti che sono conosciute dalla Federazione, di solito ha sintomi che si discostano di poco rispetto ad una normale influenza terrestre."
"E questo a cos'è dovuto, secondo lei?" chiese Margret.
Giovanni si lasciò andare ad un sospiro: "Possono essere effettivamente tanti i fattori che causano le mutazioni ma ora abbiamo finalmente in stasi un campione della versione che ha quasi ucciso Tumoc. Dico finalmente perché non è affatto facile isolarlo."
"Questo vi porterà a scoprire le cause della mutazione?" chiese non senza qualche speranza il Capitano.
"Dovrebbe." rispose deciso il dottore.
"E quanto, questa influenza, è causa dei comportamenti che si sono diffusi tra l'equipaggio?" intervenne il Primo Ufficiale.
Il dottore si fece pensieroso: "All'inizio pensavo dipendesse da quello, proprio perché l'influenza attacca i centri emozionali e il cervello a vari livelli." Si voltò e indicò con un gesto il Consigliere. "Poi, però, ho avuto il tempo di dare un'occhiata ai rapporti di Asami e ho capito che non doveva essere così. Nel senso, potremmo anche aver portato a bordo il virus dell'influenza boliana nel sistema Faigah e aver incontrato l'agente mutante qui alla stazione ma..."
"Ma?" intervenne Hesse.
"Ma casi di influenza boliana si erano già manifestati sulla stazione prima del nostro arrivo. Un paio di casi circa trenta ore prima che arrivassimo."
Prese la parola Hana: "Allora abbiamo a che fare con due manifestazioni separate?"
"Come causa sì ma ho una teoria: qualcosa a Faigah si è insinuata tra l'equipaggio e ha provocato qualche instabilità comportamentale. La situazione, probabilmente, è degenerata con l'influenza. Debellata quest'ultima dovremmo rimanere con una sola problematica."
"Sì, può essere..." ipotizzò Asami.
"Direi che possiamo seguire questa ipotesi fino a vedere dove ci porta." concluse il Capitano. Margret fece un segno d'assenso.
"Dottore, prosegua nella sua ricerca sul virus. Consigliere, cerchi di parlare con coloro che hanno manifestato stranezze nel loro comportamento. Vediamo se riusciamo a ricavarci qualcosa."

USS Tokugawa, Ufficio del Consigliere - 13/08/2389, ore 09:12



Asami era seduta composta alla sua scrivania mentre John Trefly, un giovane guardiamarina della Sezione Tecnica, sedeva nervosamente dall'altra parte del tavolo strofinandosi in continuazione le mani. Lei percepiva chiaramente il tormento del graduato ma aveva bisogno di sentirlo parlare.
"Non essere nervoso, non è stata del tutto colpa tua la rissa dell'altra sera." iniziò Hana.
"Beh..." quasi balbettò Trentor, "Sì... Insomma..."
"Tranquillo, partiamo dall'inizio. Raccontami com'è andata."
"Ero in Sala Mensa con Judith... Ehm... Il Guardiamarina Kensington." attese un cenno d'assenso da parte del Consigliere per continuare. "Stavamo facendo uno spuntino dopo il turno e stavamo passando del tempo insieme e..." poi s'interruppe imbarazzato vedendo lo sguardo del Consigliere che lo scrutava con un leggero sorriso.
"Sì, insomma..." continuò lui. "Ad un certo punto si è avvicinato al nostro tavolo il Tenente Lori, quel klingon..." irrigidendosi visibilmente.
Hana percepiva l'affioramento dal subconscio del giovane di una rabbia recondita che stava pian piano sostituendo l'imbarazzo che provava a dover raccontare una cosa di cui si vergognava. Sentiva in lui la lotta per non lasciarsi dominare da quell'emozione deleteria.
"Ha iniziato a parlare con noi, facendo delle allusioni sulla superiorità che un Tenente avrebbe rispetto ad un Guardiamarina, e delle capatità dei klingon riguardanti la loro... mascolinità." ora visibilmente in difficoltà a trattenersi.
Hana si sporse sul tavolo: "Tranquillo, John. Stiamo parlando di una cosa che è già successa. E lui poi si è scusato, no?"
"Sì." ammise lui con un lieve cenno di stizza. "Allora, dato che Judith era visibilmente contrariata dalla sua presenza, io ho preso le sue difese e poi la cosa è un po' degenerata e..."
"Sento in te una grande rabbia." lo interruppe lei, cercando di distrarlo dal racconto e da quel momento che sembrava scatenare una reazione così vivida. "Cerca di rilassarti, non hai nemici, qui."
"Sì, mi scusi..." disse John. Rimase poi in silenzio per una manciata di secondi. Asami sentiva sciogliersi lentamente la tensione.
"Va bene, John. Puoi andare." concesse lei.
"Sì... Signora..." ed uscì dall'ufficio.
Nel tempo successivo riuscì a parlare con gli altri due coinvolti e i colloqui andarono un po' nello stesso modo, pur tenendo conto delle differenze caratteriali.

USS Tokugawa, Infermeria - 13/08/2389, ore 10:51


Nello schermo suddiviso in quattro, si vedevano alcuni grafici della situazione contagio nei vari ambienti e i volti di T'Ponn dall'Infermeria della stazione spaziale, di Kerout dalla nave scientifica vulcaniana e di Marstark dalla nave andoriana.
=^=No, dottor De Chirico, nessuna anomalia comportamentale. La gente si ammala, i sintomi nel tempo sono cambiati e hanno gravità variabile ma sono solo di natura fisica.=^=
"Capisco." sospirò il terrestre. "Tornando al virus, come dicevo, sono riuscito ad isolare un filamento del DNA della mutazione che ritengo la più recente. Sto condividendo il file delle caratteristiche con tutti voi, in modo che possiamo cooperare per trovare una cura."
=^=Questo sarà di grande aiuto.=^= disse con un moto d'impazienza Marstark. =^=La pazienza del nostro Capitano si sta esaurendo.=^=
=^=Senza contare il Capitano della nave boliana.=^= gli fece eco T'Ponn. =^=Ha già tentato quasi tutte le vie diplomatiche per partire.=^=
"Bene, signori, vi ringrazio per la collaborazione. Ci risentiamo alle ore 18 per confrontare i risultati della nostre nostre sperimentazioni." concluse Giovanni chiudendo la comunicazione.

USS Tokugawa, Sala Macchine - 13/08/2389, ore 12:24



Hesse, Hair, Lindt e ReK'Toq erano in piedi a fianco del motore a curvatura, vicini a una delle console, e stavano visualizzando dei grafici. L'Ingegnere Capo era intento a spiegare come si erano verificate nel corso dei giorni precedenti delle lievi fluttuazioni nella portata del plasma nelle condutture. "... e quindi credo che, dato che siamo bloccati qui almeno per i prossimi quattro o cinque giorni, potremmo disattivare a turno alcune condotte, reindirizzando il plasma sulle altre, ed eseguire dei controlli su di esse. Come dicevo sono fluttuazioni che sono ampiamente nei parametri di funzionamento ma visto che abbiamo tempo..."
"Quanto ci vuole per la procedura che ha preparato?" chiese il Capitano.
"Circa 27 ore." rispose Albert. "In caso di partenza immediata, comunque, la nave potrebbe entrare in curvatura non superando il fattore 4 nel tempo che ci vuole a completare la singola procedura su una tratta di condotta e ripristinare il tutto. Direi per un massimo di 3 ore. Poi si tornerebbe all'utilizzo standard."
"Va bene, proceda."
Mentre il Capitano si stava per dirigere di nuovo in Plancia, entrò il Consigliere. "Capitano..."
"Salve, Consigliere. Qual buon vento la porta quaggiù?"
"La stavo cercando. Volevo discutere con lei dei colloqui avuti stamattina ma non volevo farlo nella formalità di un ufficio. Le va bene se l'accompagno tornando in Plancia?"
"Certamente..." concesse il Capitano.
Un botto e rumore di strumenti che cadono a terra fecero voltare i due proprio sulla porta. Due persone si stavano azzuffando e Hair e ReK'Toq, giungendo dalla postazione su cui stavano lavorando, si gettarono su di loro per dividerli.
Albert aveva percepito il riflesso della rabbia che stava esplodendo tra i due e arrivò con un attimo di anticipo rispetto al klingon. Riuscirono a dividere i due non senza fatica ma alla fine gli animi si sedarono.
Asami si accorse dell'anticipo, seppur breve, di Albert che eluse lo sguardo del Consigliere.

USS Tokugawa, Turboascensore 37/A - 13/08/2389, ore 12:32



"Asami?" chiese Hesse.
"L'esperienza diretta mi ha fatto capire che, in effetti, la reazione è innaturale, nel senso che è provocata da qualcosa. Non percepisco nessuna entità aliena o altra presenza particolare ma è chiaro oramai che dovremo tornare nel sistema Faigah per indagare."
"Già..."
Poi Hana lo relazionò sui colloqui avuti in mattinata.

USS Tokugawa, Infermeria - 13/08/2389, ore 14:45



"Potete andare." disse il dottore a tre pazienti che stava per dimettere. "Se i sintomi si fanno più violenti, semplicemente prendete questa." disse porgendo loro un hypospray a testa. "E ricordatevi di non togliervi di dosso i sensori medici che vi ho dato."
Margret e Hesse li guardarono uscire dalla porta.
"Sono in grado di riprendere servizio?" chiese il Capitano.
"No," rispose il medico, "ma non essendo gravi li ho mandati nei loro alloggi. L'Infermeria è praticamente piena."
"Capisco." poi tornò a guardare il monitor che De Chirico aveva preparato.
"Che dice, dottore, funzionerà?" chiese l'andoriana.
"Sono abbastanza fiducioso." ammise De Chirico. "Questo vaccino è altamente sperimentale ma dovrebbe inibire le funzioni del virus. Spero di avere qualche risultato da condividere con gli altri medici prima del prossimo incontro."

USS Tokugawa, Ufficio del COnsigliere - 13/08/2389, ore 16:14


Hair aveva concluso il turno da poco e si era fermato, come richiesto, da Hana. "Salve, Asami. Eccomi qua."
"Prego, accomodati." Attese che Albert prendesse posto, e poi: "Devi dirmi qualcosa?"
"Cosa, esattamente?" chiese con faccia stupita Albert. Non che credesse di essere riuscito ad ingannare Asami, sapeva bene che non era così.
Lei piegò leggermente il capo e fece un'espressione dubitativa. "Va bene, se ti piace giocare andiamo al sodo." disse aprendo il sorriso. "Quella reazione fulminea che hai avuto oggi può essere spiegata solo con una speciale percezione. L'istinto o l'intuito non possono spiegarlo. Ho fatto qualche ricerca nel database della Flotta e ci sono varie sezioni secretate. Nulla di anormale sulla tua scheda medica."
Albert era indeciso ma alla fine era inutile nascondere che c'era qualcosa di strano: "OK. Non chiedermi come succede, ma percepisco il riflesso delle emozioni che alcuni empati percepiscono. Tu hai qualche caratteristica particolare che mi permette di percepire questo riflesso. È come se tu fossi una specie di specchio."
"E come..." provò ad accennare Asami.
"Come ho detto prima, non chiedermi come succede. Non te lo dirò." sorrise Albert. "È un segreto che condivido solo con i Capitani delle navi su cui presto servizio e... Questo è tutto."
Asami si arrese: "Capisco..."

USS Tokugawa, Infermeria - 13/08/2389, ore 18:00



De Chirico presentò trionfante i risultati positivi che aveva ottenuto agli altri collegati in videoconferenza: "Direi che tra poco potremo ripartire!"
=^=Quando stima di riuscire a raggiungere una versione stabile per le varie fisiologie presenti sulle navi e la stazione?=^= chiese Kerout.
"Tra le 24 e le 28 ore, più o meno."
=^=Perfetto.=^= concluse T'Ponn.


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09.03 - Pantomima

Autore: Comandante Margret del Keth R'Haal

USS Tokugawa, Ufficio del capitano - 14/08/2398, ore 8:03



La rissa era scoppiata improvvisamente e apparentemente senza ragione. Un attimo prima la sala mensa era tranquilla - per quanto tranquilla potesse essere nella situazione attuale - e un attimo dopo c'erano tavoli ribaltati e gente che si picchiava. Chi vi aveva assistito aveva descritto la scena in termini coloriti e con abbondanti riferimenti alle più movimentate ed alcoliche riunioni klingon.
Quando glielo avevano riferito, Hesse non aveva saputo se mettersi a ridere, mantenere un contegno severo e adatto all'occasione o indignarsi. Il primo ufficiale, da parte sua, aveva assunto un lieve colorito verdastro e non si era pronunciato.
La sicurezza aveva riportato l'ordine, tutti i partecipanti erano stati fermati, confinati nei propri alloggi e gli era stato prescritto un colloquio con il consigliere di bordo.
Hana si era trovata di colpo sommersa dal lavoro. E benché occuparsi delle altrui turbe mentali fosse parte del suo lavoro, la cosa si stava facendo piuttosto preoccupante.

"Mi sembra di capire che ci sia stata un'escalation," commentò Hesse, appoggiandosi allo schienale della poltroncina del suo ufficio e accavallando la gamba destra alla sinistra.
"Non so se possa definire esattamente un'escalation, Signore. Certamente la situazione si sta aggravando." Hana si massaggiò lentamente una tempia. Ad Hesse sembrò piuttosto stanca.
"Ci sono stati episodi di, nervosismo, chiamiamolo così, prima d'ora," si inserì Margret, seduta accanto al consigliere, le antenne che si agitavano piano in un modo che Hesse sapeva indicava una certa preoccupazione, "ma finora non erano mai sfociati in aperta violenza."
"No, infatti," rispose Hana. "Tutti gli episodi precedenti sono stati di poco conto. Gli animi si scaldavano per un nonnulla, ma si placavano altrettanto velocemente. In alcuni casi sembrava quasi che le persone coinvolte stentassero quasi a ricordare il motivo dello screzio. Ma questa volta è stato diverso."
"Qual è stato esattamente il motivo scatenante?"
"Anche questo è un punto che ha qualcosa di strano."

Hesse aggrottò leggermente le sopracciglia, senza staccare gli occhi dal consigliere. Con un cenno cortese la invitò a proseguire.

"La motivazione principale sembrerebbe essere una questione di gelosia. A quanto pare due guardiamarina della sezione scientifica escono da poco insieme. Uno dei superiori di lui, un tenente, ha manifestato un certo interesse per la stessa ragazza. La discussione è degenerata rapidamente e ha coinvolto altri presenti, anche se alcuni di loro non sembravano avere alcuna correlazione diretta con la questione."
Margret cambiò leggermente posizione sulla poltroncina. "E' una faccenda incresciosa, ma un triangolo amoroso non è esattamente una cosa strana. "
"No, ma il fatto è che è già la seconda volta che sento questa storia."
"Non capisco," ammise Hesse.
"Il guardiamarina Trefly ieri mi ha raccontato una storia molto molto simile. In quel caso non si è arrivati alla rissa, la faccenda si è limitata ad una discussione di poco conto. Ma mi ha fatto lo stesso racconto."
"Non può trattarsi di una coincidenza?" domandò il primo ufficiale.
"A distanza di 24 ore?" Hesse scosse leggermente la testa.
"I racconti coincidono non solo da un punto di vista dei fatti. Le conversazioni che mi hanno riportato sono quasi identiche, parola per parola. Come se si trattasse di un copione che viene recitato sempre uguale."

USS Tokugawa, Infermeria - Contemporaneamente



"Questi dati non hanno senso..."

De Chirico fissò per un istante i dati sul dispay del terminale, poi quelli sul padd che aveva in mano, poi di nuovo quelli sul terminale e pronunciò nuovamente la frase incriminata.
Era stato così fiducioso che sarebbe stato possibile sintetizzare rapidamente una cura per la variante di epidemia boliana che stava portando scompiglio sulla base, così sicuro e tranquillo che la delusione ora, oltre che preoccupante, era anche più cocente.
Ricontrollò rapidamente le procedure eseguite, le annotazioni e i dati.
Era tutto come doveva essere. Non si trattava di un errore suo o del suo staff. Sembrava che il ceppo del virus fosse mutato nuovamente nottetempo e ora fosse resistente all'antidoto che avevano messo a punto. Ma un virus del genere non poteva mutare con una tale velocità e improvvisamente. Non in condizioni normale, quanto meno.
O qualcuno aveva giocato con i suoi campioni o lì stava accadendo qualcosa di molto strano.
Seccato, sbattè il padd sul piano della scrivania, non abbastanza violentemente da romperlo, ma a sufficienza da produrre un soddisfacente crack. Avrebbe dovuto riprendere da capo. Sulla base non l'avrebbero apprezzato. Diamine, nemmeno lui lo stava aprpezzando.
Si alzò e girò intorno alla scrivania, diretto al replicatore.
Nell'infermeria principale, qualcuno iniziò a gridare.

USS Tokugawa, Ufficio del capitano - Contemporanemante



"Assodato che i membri del personale non stiano effettivamente seguendo un copione, il fatto che si ripeta la stessa scena così ci dice?" domandò Margret, un po' perplessa.
"Non ne ho idea. E' possibile che l'equipaggio stia subendo una sorta di influenza esterna? Di natura telepatica, magari?"
Hana scosse la testa. "Ci ho riflettuto, ma io non riesco a percepire nulla, all'infuori delle emozioni dei nostri uomini. Se qualcosa li stesse influenzando me ne accorgerei."
"In più non sembra ci sia uno schema preciso riguardo al modo in cui vengono scelte le vittime."
"A parte le coppie, per inscenare un triangolo amoroso."
"Quindi non può trattarsi di un virus o un batterio. Che io sappia una relazione non ti rende più esposto all'influenza."
"Inoltre, il dottor De Chirico non ha rilevato nulla."
"Beh," sospirò Hesse. "Non possono essere impazziti tutti insieme su questa nave, no?"

USS Tokugawa, Infermeria - Contemporaneamente

L'urlo si ripetè e De Chirico si precipitò nell'infermeria principale, giusto in tempo per vedere il guardiamarina Carter pugnalare il suo secondo al petto con un bisturi laser, sotto lo sguardo sgomento e terrorizzato dei pazienti presenti.


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09.04 - Il bastone di Asclepio con due vipere

Autore: Tenente Comandante Cesare Tommaso Mouri

Luogo e tempo sconosciuti


Il buio era totale. Un'unica luce, rossa come il sangue e intensa come la rabbia, squarciava prepotentemente le tenebre totali. Lentamente la luce si muoveva avanzando . Malgrado l'intensità e il forte contrasto con l'oscurità circostante era possibile identificare la fonte luminosa come una vipera. Scarlatte scaglie emettevano una forte luce dando al rettile una natura quasi divina.
In direzione opposta di accese una seconda luce e anch'essa iniziò ad avanzare . Una seconda vipera avanzava verso la prima illuminando di una forte luminescenza blu elettrico.
Le due creature si incontrarono e iniziarono ad arrampicarsi su un bastone. L'una all'opposto dell'altra creando uno strano gioco di colori scarlatto-zaffiro.
Il bastone di Asclepio, simbolo della medicina, fu completo e il dottor De Chirico provò una fortissima sensazione di paura accompagnata da un secondo dolore al petto. Ma malgrado ciò Giovanni capì che in quella visione c'era una verità più profonda... .

Ufficio del capitano Hesse Tokugawa 14/08/2398 ore 15.00


"L'ho fermato... ma non ho fatto in tempo." Ammise rammaricata la Alluso.
Hesse scosse fortemente la testa:"Non è colpa sua... anzi ha salvato la vita al dottore."
Anche il primo ufficiale fu dello stesso parare:"Il dottore è stato ferito ma si riprenderà."
Francesca annuì e riprese il racconto:"Ero venuta in infermeria per far analizzare dei campioni che il dottore mi aveva chiesto di prelevare al nostro personale coinvolto in risse."
"E poi cosa è successo?" Chiese il capitano.
"Ho visto l'assistente di De Chirico steso a terra morto e un paziente avventarsi sul dottore. Per fortuna sono riuscito a stordire il paziente col phaser ma aveva già pugnalato il dottore ferendolo gravemente."
Terminato il racconto i tre ufficiali superiori rimasero in silenzio come per meditare sulla situazione.
"La situazione sta degenerando." Commentò Hesse.
"Prima le insubordinazioni, poi liti e risse e ora un tentato omicidio." Aggiunse Margret.
"La situazione rischia di scapparci di mano... stanno scoppiando dei casi anche sulla stazione." Francesca non riusciva a nascondere la propria preoccupazione:"Per il momento grazie ai miei uomini riesco a gestire la situazione ma se questa isteria colpisce anche loro potrebbe essere un problema gestire la nave."
Il capitano annuì gravemente, alzò lo sguardo per dire qualcosa ma venne interrotto dall'arrivo dell'ingegnere capo.
"Capitano... abbiamo delle novità." Disse Hair accompagnato da Mouri.

Infermeria Tokugawa 14/08/2398 ore 15.08


Il risveglio fu secco. Come se fosse appena uscito da un incubo.
De Chirico si alzò mettendosi seduto ma una forte fitta allo stomaco lo costrinse a coricarsi.
"Cosa è successo?" Chiese con un filo di voce.
Prontamente gli arrivo il dottor T'Ponn, medico della stazione, a confortarlo:"Stia calmo... è ferito."
Mani calme e sicure, tipiche di chi professa la professione di medico afferrarono Giovanni per calmarlo.
De Chirico si rilassò mentre il collega gli illustrava la situazione:"Il tuo secondo è stato ucciso da un paziente che ti ha attaccato ferendoti con in bisturi laser." Il medico fece un sorriso:"Per fortuna non ha leso organi vitali."
Giovanni sospirò e, ripensando allo strano sogno che aveva avuto, disse:"Sono due... ."
"Che cosa?" Chiese il medico della stazione.
"Le vipere... ."
T'Ponn inarcò un sopracciglio per sottolineare che non aveva capito.
De Chirico si corresse subito:"E' una specie di sogno in cui il mio subconscio mi ha fatto vedere cosa non riuscivo a notare... i virus sono due. Prendi il data padd."
Prontamente il vulcaniano passò il tablet al collega il quale, malgrado la ferita, si mise seduto e attivo il data padd mostrando l'analisi che aveva fatto.
"La mutazione mi era sembrata strana... troppo rapida e troppo diversa... ma se fossero due virus diversi che si sono uniti." Spiegò Giovanni.
T'Ponn osservò l'analisi e tutti i dati per poi dire:"... questo spiegherebbe i problemi di sicurezza sulla Tokugawa e il virus influenzale nella stazione e ora sono un unico virus... ."
"Ma come ha fatto il virus della Tokugawa a salire a bordo?" Chiese De Chirico.
Ma la risposta arrivò dall'ingegnere capo appena entrato in infermeria col capitano, il primo ufficiale e l'ufficiale scientifico: "Forse sappiamo come è entrato a bordo... il virus si è legato ad uno dei nostri sistemi di misura."
"Era all'interno di un marcatore geologico... il cristallo di controllo ha fornito un legante al virus." Aggiunse Mouri.
"Così legato i biofiltri non sono riusciti a separarlo e a eliminarlo." Spiegò l'inegnere capo.
I due medici annuirono.
T'Ponn guardo i nuovi arrivati:"Questo spiega molte cose ma una domanda rimane."
De Chirico rispose:"Che rischi avremo con questo nuovo virus combinato."


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09.05 - Desaparecido

Autore: Tenente Comandante Asami Hana

USS Tokugawa - Laboratorio

15/08/2398 - Ore 19.53



Da quanto tempo fossero in quel laboratorio nessuno dei presenti lo sapeva, De Chirico e Mouri iniziavano a risentire di tutta la tensione e la stanchezza che stavano via via accumulando ma sapevano di non potersi arrendere proprio in quel momento: da ore il computer stava tentando di sequenziare il virus ma la cosa si stava dimostrando dannatamente complicata.

L'intuizione onirica del dott. De Chirico era stata come una manna dal cielo, in effetti le analisi avevano confermato senza ombra di dubbio che la mutazione del virus influenzale era stata causata dalla sua unione fortuita con un altro virus di origine sconosciuta, ma tale unione si era rivelata così ben strutturata che anche il computer faticava ad individuare all'interno del genoma del virus dove finisse l'uno e dove iniziasse l'altro.

"Quello che più mi preoccupa è l'iterazione fra questi due virus.. il virus dell'influenza boliana non è così preoccupante preso da solo ma.." Mouri tornò ad osservare lo schermo del terminale mentre proseguiva l'elaborazione dei dati

"Lo hai notato anche tu?" chiese il dottore a voce bassa

"Credo che oramai se ne siano accorti tutti.. da quando abbiamo lasciato il sistema Faigah i casi di insubordinazione sono andati via via ad aumentare, ma dopo l'arrivo alla base la situazione è andata peggiorando via via sempre più rapidamente"

"Si.. hai ragione, questo con buone probabilità, è colpa proprio del virus dell'influenza boliana.. come hai detto non è particolarmente mortale ma fortemente infettiva, si propaga molto rapidamente" il dottor De Chirico incrociò le braccia al petto

"E questo potrebbe spiegare perché dopo l'unione dei due virus siano aumentati così esponenzialmente i casi di risse ed aggressioni?" Mouri si voltò verso il medico

"Non posso affermarlo con assoluta certezza, ma quasi.. eppure non credo sia stato semplicemente un caso fortuito, per questo è così importante capire come potesse essere la struttura del virus sconosciuto nella sua forma base" De Chirico fece una breve pausa "La possibilità che due virus si fondano insieme non è inesistente, per carità, ma io inizio a credere che ciò che abbiamo trovato nel sistema Faigah fosse stato creato appositamente per potersi fondere in maniera casuale con qualsiasi altro virus con il quale fosse venuto a contatto, anche solo incidentalmente"

"Quindi pensi che il primo virus sia qualcosa di artificiale" Mouri annuì con calma "Ammetto di averci pensato anche io.. quello che non capisco è il perchè di tutto questo"

"Le indagini le lascio volentieri ad altri, al momento il mio interesse è come fermarlo" intervenne nuovamente il dottore "E prima che qualcun altro finisca lungo disteso su un tavolo autoptico"

Il trillo del terminale li fece voltare di scatto "Beh.. dottore" Mouri sorrise "Se hai ragione o meno lo scopriremo presto.. il computer ha finito l'elaborazione dei dati, abbiamo un responso"



USS Tokugawa - Sala Tattica

15/08/2398 - Ore 21.16



Hesse ascoltava, come tutti gli altri ufficiali superiori, De Chirico e Mouri mentre cercavano di spiegare tutte le scoperte che erano riusciti a fare senza tuttavia capire dove volessero andare a mirare.

"Quindi.." il Capitano prese la parola cercando di fare un breve ma necessario riassunto "Voi avete scoperto che i problemi che stiamo riscontrando sulla nave sono dovuti ad un virus che si è venuto a creare a causa della fusione fra l'influenza boliana ed un altro virus a noi finora sconosciuto.. questa è la vostra teoria?"

"Capitano, non si tratta di una teoria.. vi sono abbastanza dati per affermare che sia esattamente questa la situazione in cui ci troviamo"

"Beh.." Margret osservò con espressione poco convinta De Chirico e Mouri "Avevo sentito dire che c'erano malattie che possono rendere pazzi ma.. non capisco come un virus possa aver provocato tutto questo"

"Esatto" Hana sembrava a sua volta estremamente perplessa "Io ho parlato con tutti i membri dell'equipaggio che sono stati soggetti a questi scoppi di rabbia e in tutti i casi si ripeteva sempre la medesima scena con il medesimo numero di soggetti.. tre persone, una di sesso femminile e due di sesso maschile. Il racconto era anch'esso l'uno la fotocopia dell'altro, una coppia di fidanzati che viene infastidita da un terzo soggetto in modo abbastanza provocatorio ed infine uno scontro fra i due uomini.. in alcuni casi solo verbalmente ed in altri si è giunti alla rissa e addirittura ad un omicidio"

"Si, ma si tratta di falsi ricordi consigliere" intervenne De Chirico

Hana scosse il capo "Quei ricordi erano reali e uguali in tutti i soggetti coinvolti.. escludo che possano aver mentito, me ne sarei accorta"

"No, consigliere.. aspetti, ha frainteso le parole del dottore" intervenne Mouri "Quelle persone non le hanno mentito, erano realmente convinti di aver vissuto quella situazione ma in realtà era autoindotta"

"Non credo di aver capito.." intervenne la Alluso "Autoindotta, tipo una forma di ipnosi?"

"Il virus che abbiamo trovato nel sistema Faigah è quello che potremmo definire un neuro-virus, colpisce in modo selettivo il cervello ma in un modo che in anni di carriera non avevo mai visto" De Chirico osservò i colleghi per qualche attimo, come volesse convincere se stesso che quello che stava per dire non fosse solo frutto della sua immaginazione "Mi rendo conto che è difficile da credere, io stesso ho dovuto controllare e ricontrollare i dati in mio possesso più e più volte ma.. il virus è stato geneticamente creato per andare a riscrivere i percorsi sinaptici dei soggetti infetti per convincerli di essere parte di quella scena che tanto hanno raccontato alla nostra consigliera"

Nella sala scese per svariati istanti il più totale silenzio, nessuno sembrava sapere come rispondere al dottore "Ehm.." il primo a rompere il silenzio fu Hair "Sarà che sono un ingegnere ma non ho capito niente"

De Chirico osservò per un attimo Mouri e poi riprese la parola "Vi garantisco che c'è voluto parecchio tempo per capire cosa avevamo di fronte e comprendo che sia difficile da capire... cercherò di rendere la spiegazione più semplice" fece una pausa "Le azioni che compiamo ogni giorno sono fortemente legate non solo alle nostre conoscenze, ma ai nostri ricordi e alla nostra personalità, come di certo potrà confermare il comandante Hana.. il virus ha modificato proprio questo, ha creato falsi ricordi ed esperienze in tutti i contagiati in modo da indurli a ricreare quella scena"

"C'è stata una modifica significativa dei tracciati neurali degli infetti e questo ci ha portato a delle conclusioni" intervenne Mouri "Tutte le coppie, vale a dire tutti i soggetti che prima del contagio stavano vivendo una relazione hanno subito un'alterazione dei loro tracciati sinaptici tali da indurli a credere di essere quasi in pericolo.. un po' come se la ragazza fosse la povera donzella in pericolo ed il compagno il prode cavaliere pronto a salvarla.. mentre tutti i maschi single hanno subito una modifica dei loro tracciati neurali che li hanno portati a credere di desiderare in maniera quasi maniacale le attenzioni di una donna già impegnata.."

"Esattamente.." tornò a parlare De Chirico "E una volta che un soggetto convinto di dover difendere la propria compagna incontra un soggetto che sente la necessità di.. beh.. spaccare la coppia.. è come far esplodere un siluro nella santa barbara della nave"

Hesse rimase per un altro po' in silenzio "E tutto questo può essere provocato da un virus"

"Sembra assurdo anche a me Capitano, ma evidentemente questo tipo di virus è stato progettato proprio a questo scopo.. provocare una riscrittura dei tracciati neurali"

"E' stato progettato?" chiese con interesse Margret "Quindi è qualcosa che è stato creato in laboratorio?"

"Riteniamo di sì, non siamo riusciti a comprendere sino in fondo come è stato creato ma parte del suo genoma è stato ricavato elaborando una grandissima varietà di virus noti.. è praticamente impossibile che si sia sviluppato in natura" intervenne De Chirico

"E per quanto riguarda la cura.." chiese Hana osservando il medico e lo scienziato

"Per quella è tutto un altro discorso, l'influenza boliana da sola sarebbe curabile ma quel virus è stato progettato per essere quasi invulnerabile.." intervenne De Chirico

"Corretto.." proseguì Mouri "Ci stiamo ancora lavorando ma riteniamo che la soluzione migliore sarebbe trovare chi lo ha creato.. sicuramente avrà creato anche una cura, nessuno è così pazzo da dar vita ad un virus senza pensare a trovare un modo per difendere se stesso da un contagio involontario"

"Io comunque continuo a non capire" chiese perplesso Hair "Quindi un laboratorio investe tempo ed energia per creare un virus, e se la fortuna ci assiste anche una cura.. per poi abbandonare una simile malattia su di un pianeta disabitato in cui per caso siamo finiti noi?"

"Ma noi non siamo finiti su quel pianeta per caso.." intervenne la Alluso "C'era stato segnalato un picco di energia in quel sistema stellare, abbiamo ricevuto ordine di indagare"

"E cosa abbiamo trovato?" intervenne Hana "Assolutamente nulla, il nulla più categorico..."

"L'informazione di quella rilevazione era giunta dalla star base più vicina.. proprio la Starbase 24, sono portata ad escludere che siano stati loro ad orchestrare una trappola al solo scopo di finire loro stessi contagiati" intervenne Margret

"Corretto, ma a loro volta hanno ricevuto tale informazione da qualcuno, un vecchio cargo di passaggio se non erro" Hesse si voltò verso il suo primo Ufficiale "Non ne ricordo il nome.."

"Se non erro doveva trattarsi del Nellen, un cargo merci di proprietà della famiglia Zengar.. attualmente il suo capitano dovrebbe chiamarsi Lucius Zengar, che poi è la persona che ha fatto la segnalazione alla Starbase" Margret rispose prontamente "Anche se non abbiamo fatto dei controlli a riguardo, l'ordine del Comando era di analizzare un sistema stellare.. non credo che nessuno avesse preso in considerazione l'ipotesi che fosse un modo per contagiare l'equipaggio di una nave federale"

Hesse si voltò verso la Alluso "Ci sono delle notizie a riguardo questo cargo?"

Francesca scosse il capo per poi osservare il primo ufficiale "Come detto dal primo ufficiale non abbiamo verificato l'attendibilità delle indicazioni del capitano del cargo, ritenevamo che probabilmente avesse avuto un falso segnale per il malfunzionamento dei sensori.. ma nulla ci faceva presagire quanto accaduto, il Comando di Flotta era sicuro della buona fede di quanto riferito alla Starbase" quindi estrasse il d-padd attivandolo e interfacciandosi con il computer di bordo alla ricerca delle informazioni richieste "Abbiamo pochi dati sul cargo in questione, posso confermare che risulta in proprietà della famiglia Zengar e che l'attuale capitano è un terrestre di nome Lucius Zengar, anche se...."

"Anche se?" Hair osservò con interesse Francesca, mentre tutti gli ufficiali si voltavano verso di lei

"Anche se solitamente quel cargo sembra seguire sempre un suo itinerario piuttosto fisso.. come se avesse una clientela ormai affezionata. Vendono le loro merci sempre sugli stessi pianeti, non capisco perchè siano venuti fin qui. Questo luogo è decisamente fuori dalle loro rotte normali.. quindi le possibilità sono che abbiano deciso di cambiare improvvisamente i loro commerci.."

"O quel cargo non era il Nellen..." concluse Hesse per poi osservare i propri ufficiali "La situazione è grave, inutile girarci intorno.. ed al momento le informazioni in nostro possesso non sono moltissime, ma è anche vero che state facendo tutti un ottimo lavoro, e di questo vi faccio i complimenti.." fece una pausa "Dottor De Chirico e Comandante Mouri, vi chiedo di continuare con le vostre ricerche per sconfiggere il virus o quanto meno per rallentarne la diffusione.. Comandante Alluso, faccia delle indagini più approfondite, credo che se vogliamo capire chi ha avuto la bella pensata di creare questa trappola dovremo cercarlo su quel cargo"

Il Comandante Margret annuì alle parole del Capitano per poi aggiungere "Comandante Hana, mi rendo conto che le sue possibilità sono limitate contro una malattia come questa, ma cerchi di aiutare l'equipaggio come può.. psicoterapia, sessioni di meditazione.. faccia tutto ciò che è in suo potere..."

"Io comunicherò al Comando la situazione, farò interdire l'intero sistema Faigah.. è un posto isolato e disabitato, al di fuori dalle rotte commerciali ma non si sa mai, voglio evitare che il virus si propaghi ulteriormente" Hesse osservò ancora i suoi colleghi" Cercherò inoltre di ottenere l'autorizzazione a lasciare la Starbase il prima possibile... signori, buon lavoro a tutti" detto questo, si alzò.



USS Tokugawa - Ufficio del Capo sec/tat

15/08/2398 - Ore 22.27


Francesca era nel proprio ufficio che tamburellava con le dita sulla scrivania, osservando con un certo nervosismo il logo della federazione che continuava a roteare lentamente sullo schermo. Era in attesa che il Capitano Zengar le rispondesse da parecchi minuti, molti più di quelli che avrebbe voluto passare a non far nulla.

Francesca sfiorò il comunicatore "Alluso a Plancia: la chiamata che vi ho chiesto di inoltrare?"

=^= Plancia a Comandante Alluso.. le cose non sono cambiate negli ultimi dieci minuti, siamo in attesa che rispondano non appena lo faranno le passeremo la comunicazione nel suo ufficio e... =^= un mormorio di sottofondo fece bloccare l'ufficiale della Plancia =^= Signore, hanno risposto ora =^=

Lo schermo del terminale di Alluso divenne per qualche attimo nero, poi sullo schermo apparve la plancia del vecchio cargo ed al centro, seduto sulla poltroncina, vi era un terrestre sulla cinquantina, magro da sembrare uno scheletro ma con gli occhi di un bel color azzurro cielo =^= Qui cargo merci Nellen.. sono il Capitano Lucius Zengar, come posso aiutarvi? =^=

La Alluso si fermò per qualche istante, nel mentre attendeva di poter parlare con la Nellen aveva approfittato per ascoltare e riascoltare la comunicazione in cui un certo Capitano Zengar comunicava alla Starbase 24 di aver trovato un picco di energia, ma quella voce era completamente diversa rispetto a quella dell'uomo che vedeva sullo schermo "Buonasera, le chiedo scusa se l'abbiamo disturbata ma abbiamo bisogno di alcune informazione sulla segnalazione che avete fatto qualche giorno fa alla Starbase 24..."

La Alluso rimase ad osservare lo schermo per studiare lo sguardo perplesso di tutti i membri del cargo che si trovavano in plancia, ed in primis l'espressione del Capitano =^= No, ci deve essere stato un errore... non abbiamo fatto alcuna segnalazione a nessuna starbase.. a meno che un membro della mia nave abbia fatto qualche comunicazione e poi non mi abbia informato devo concludere che vi sia uno sbaglio =^=

La Alluso scosse la testa "No, a noi risulta che sia stato lei a fare la segnalazione, Capitano.."

=^= Lo escludo categoricamente, me ne ricorderei altrimenti! =^= il Capitano Zengar si sporse un po' sulla poltroncina =^= Fatemi capire.. qualcuno si spaccia per me? =^=

"Possibile.." intervenne la Alluso "Ho ricevuto ordine di indagare, quindi spero che non le spiaccia ma devo farle alcune domande.. in primis, dove si trovava nel periodo compreso fra il 20 ed il 29 luglio?"

Zengar non fece una piega =^= Mi dia un attimo, verifico il piano di volo..=^= quindi prese un vecchio padd iniziando a far scorrere i dati =^= Il 21 luglio eravamo attraccati su Deep Space 9, dove abbiamo venduto una partita di stoffa vulcaniana al negozio del sarto della base, poi siamo ripartiti per Betazed.. il nostro giro è sempre lo stesso =^=

La Alluso annuì brevemente "Conoscete il sistema di Faigah?"

=^= No, mai sentito... =^= rispose con grande sicurezza il Capitano

"Avete mai fatto rotta per la Starbase 24? Avete mai attraccato lì?"

=^= No, non rientra nel nostro piano di volo alcuna starbase 24.. non so esattamente dove si trovi ma noi abbiamo un giro che sostanzialmente è sempre lo stesso, abbiamo il nostro giro di clienti e preferiamo non rischiare di perderli =^=

"E se le dicessi che una nave assolutamente identica alla Nellen, con le stesse modifiche apportate al suo cargo, ha fatto rotta verso la starbase 24 cosa mi risponderebbe?"

Il Capitano Zengar non fece in tempo a dire nulla, ma il timoniere si lasciò sfuggire la sola parola "Desaparecido".

La Alluso riuscì a mala pena a sentirla "Mi scusi? Desaparecido.. ho capito bene? Cosa significa?"

Zengar sembrava combattuto se parlarne o meno =^= Si, il mio timoniere ha detto la parola Desaparecido.. finora non ne ho parlato perchè non vorrei alimentare delle voci senza alcun fondamento =^= fece una breve pausa per trovare le parole, poi proseguì =^= Quando venne creato il cargo della mia famiglia, ne venne creato uno gemello.. stesso modello, stesse modifiche aggiuntive. La mia famiglia decise di dargli il nome di mia nonna, Nellen, mentre l'altro cargo prese il nome di Desaparecido, letteramente traducibile con la parola Scomparso.. l'allora capitano riteneva che dargli quel nome avrebbe allontanato la sfortuna =^=

"Ed ora dove si trova il Desaparecido?"

=^= Beh.. il Desaparecido è.. desaparecido =^= Zengar osservò dritto verso lo schermo =^= E' scomparso all'incirca trent'anni fa...=^=

"Scomparso?" la voce di Francesca si alzò quasi di un'ottava "E dove sarebbe successo?"

=^= Nessuno lo sa di preciso.. la Desaparecido faceva dei viaggi molto lunghi senza tenere un itinerario fisso... il Capitano di allora, di cui francamente non ricordo il nome, diceva che andava ovunque lo avrebbe portato un buon affare... facendo così però, quando è scomparso, nessuno ha saputo dare qualche indicazione su dove potesse essere accaduto... fino ad un certo giorno qualcuno riusciva ancora ad avvistarlo e poi, ad un certo punto, le famiglie hanno segnalato che i membri dell'equipaggio non si facevano sentire da giorni. I giorni sono diventati mesi.. i mesi anni, e con il passare del tempo sono nate decine e decine di leggende sul Desaparecido=^=

"Che tipo di leggende?" chiese interessata la Alluso

"Alcuni raccontavano di aver sentito delle voci su dove potesse essere scomparso il Desaparecido.. c'è chi aveva sentito che fossero in rotta per la zona neutrale prima di scomparire.. altri hanno giurato che li avevano avvertiti di evitare certe aree per il pericolo dei pirati orioniani, ma che loro non li avevano ascoltati.. altri ancora riferirono che il Capitano volesse attraversare le Badlands per poter raggiungere più rapidamente Bajor.. e queste sono solo alcune delle storie, anche se.. =^=

"Anche se.."

=^= Alcune settimane fa abbiamo ricevuto la notizia che il Desaparecido era improvvisamente riapparso, chi ce l'ha raccontato lo aveva sentito da un ubriaco in una delle tante bettole spaziali che frequenta.. non sapeva neanche dirci dove l'avevano avvistato.. ho ipotizzato fosse un'altra delle centinaia di leggende raccontate quando si inizia ad alzare un po' troppo il gomito =^=

"Si ricorda chi lo ha raccontato a lei?"
=^= Il Capitano Corok.. un tellarita scorbutico e maleducato, la maggior parte del tempo ubriaco, che comanda il cargo Weersal =^=

"La ringrazio per l'aiuto, non la trattengo oltre Capitano.. Buonasera.." la Alluso salutò il Capitano del Cargo per poi chiudere la comunicazione e massaggiarsi il collo "Eh.. e io come lo trovo un cargo scomparso da trent'anni?"

=^= Capitano Hesse a Comandante Alluso, qualche novità? =^=

Francesca sfiorò il comunicatore ancora persa nei propri pensieri, per poi rispondere con una sola parola "Desaparecido".


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09.06 - Cacciatori o prede

Autore: Tenente JG Giovanni Vincenzo De Chirico

Uss Tokugawa, Infermeria - 16/08/2398 - Ore 9:00



Giovanni entrò in infermeria, due assistenti erano a lavoro in laboratorio su una complessa analisi del DNA del virus.
Colse uno sguardo fugace tra i due, poi come dal nulla, dentro di lui si risvegliò un mostro: i succhi gastrici ribollivano, scavalcò una scrivania e caricò un pugno. Aveva tutte con tutta l'intenzione di far mangiare i denti a quello stupido ragazzino.
Non arrivò mai al suo bersaglio, ma cadde a terra svenuto, atterrato dall' Hipospray che il consigliere Hana. in infermeria per consultarsi proprio con il medico, con una prontezza di riflessi invidiabile aveva afferrato e usato per sedarlo.
"Almeno una di queste follie è stata contenuta..."

La povera vittima dell'aggressione era semplicemente paralizzato e sconvolto. Era un ragazzino fresco di accademia, alle prime armi come membro effettivo dell'equipaggio di una nave stellare.
Il dottore era una figura rassicurante in condizioni normali, abituato ad affidarsi a lui. Mai avrebbe immaginato di ritrovarselo scagliato contro in quelle condizioni.

"Presto, facciamo un'analisi neurochimica dei suoi percorsi neurali" Hana non aveva perso il controllo della situazione neanche per un secondo. Era determinata a sfruttare l'occasione d'oro di poter studiare uno di questi "episodi" mentre stava accadendo.

L'ordine dell'ufficiale superiore riscosse i due ragazzi, che lasciarono da parte la paura e presero immediatamente in mano gli strumenti, iniziando ad analizzare il dottore fin nei minimi dettagli.

Uss Tokugawa, Ufficio del dottore - 16/08/2398 - Ore 11:00



Qualche ora dopo, al tavolo dell'ufficio del dottore si trovavano capitano, ufficiale tattico e staff medico a discutere della situazione.
De Chirico era rinvenuto, senza ricordare molto di quello che gli fosse preso, ed era rimasto piuttosto sconvolto nell'apprendere del suo attacco di violenza.

"Quanto rilevato è semplicemente la conferma di quello che avevamo già osservato in precedenza: il virus riscrive alcuni tracciati neurali delle sue vittime. Durante questi episodi la loro personalità cessa di avere il controllo delle loro azioni e tutto quello che rimane è un istinto primordiale e tribale.
Per questo motivo i ricordi dell'episodio sono così confusi in chi ne è affetto, in quel momento non è il loro cervello a funzionare."

"A questo punto le conclusioni sono abbastanza chiare", continuò lo stesso dottore,
"non c'è modo di sapere se il problema possa diventare permanente o continueremo a sperimentare episodi isolati. Una cosa è certa però: la soluzione può stare solo lì dove si trovava il problema: dobbiamo analizzare il DNA originale del virus. Solo così potremo trovare una tecnica efficace per combatterlo."

"Possiamo solo andare verso il sistema Faigah. Le indagini hanno aperto una strada verso la Desaparecido, ma al momento si tratta di poco più che un sospetto. Per di più non c'è il minimo indizio su dove trovarla".


Il capitano si limitò a lanciare un'occhiata molto eloquente ai presenti. Il messaggio inespresso era banale: "Si, ma come ci allontaniamo da qui?"

Tra gli ufficiali si creò un silenzio pensieroso.

A romperlo fù il capitano, più un pensiero a voce alta che un vero piano: "Le ultime comunicazioni ricevute dal comando della stazione sono davvero poco incoraggianti. L'effetto di questo virus sta portando il caos, le squadre di sicurezza non riescono più a mantenere l'ordine e non riusciamo più neanche a stabilire una comunicazione con loro... Mi chiedo se non vogliono rispondere all'ennesima richiesta di informazioni o abbiano semplicemente perso il controllo della situazione."

"Capitano, attraccate alla stazione oltre a noi ci sono altre 3 navi: non possiamo contare sui Boliani, già in condizioni normali l'influenza Boliana, pur essendo tranquillamente curabile, compromette gravemente il loro stato di servizio, questa variante poi, non possiamo sapere come li abbia colpiti.
Le altre due navi sono un vascello scientifico vulcaniano e una nave militare andoriana, collaborando tutti e tre possiamo riuscire a raggiungere il pianeta e trovare il virus originario."

"E la Desaparecido?"
"Sarebbe un vero miracolo trovarla in assenza di nuovi indizi. In ogni caso sul pianeta siamo praticamente certi di trovare una traccia da seguire, o il virus stesso."

Il capitano aveva ancora un aria pensierosa quando ordinò: "Alluso mi chiami i capitani andoriano e vulcaniano".

Uss Tokugawa, Ufficio del capitano - 16/08/2398 - Ore 12:00


"Capitani, quello che abbiamo è solo una pista che ci riporta a quel pianeta, ma servirà la collaborazione di tutti. Dobbiamo agire velocemente prima che i sintomi peggiorino".

"Daccordo capitano, possiamo causare un momentaneo calo di potenza utilizzando l'onda d'urto prodotta da un siluro. Non causerà danni permanenti e ci consentirà di ripartire a massima curvatura." Il capitano andoriano si era dimostrato ben disposto verso il piano. Diversamente il capitano vulcaniano sembrava piuttosto scettico, ma anche lui non riusciva a trovare una soluzione migliore di quella di liberarsi e ricercare il virus originario.
"Capitano T'Man, capisco il suo scetticismo. Ma non possiamo mandare un'altra nave della flotta, rischieremmo solo di propagare ulteriormente il contagio e causare ancora più danni. Una volta che saremo lontani da qui, e le comunicazioni col comando di flotta non saranno più disturbate dalle procedure di quarantena contatteremo il quartier generale per mandare dei soccorsi qui alla stazione. Intanto noi saremo già sulla strada verso la soluzione a questo enigma".
Il vulcaniano si limitò ad annuire. Sembrava ancora scettico, ma nessuna soluzione logica sembrava affacciarsi all'orizzonte.

Uss Tokugawa, Plancia - 16/08/2398 - 16/08/2398 - Ore 13:00


Un'ora dopo le plance delle tre navi erano in allarme rosso.
"Gli andoriani sono pronti capitano"

"Shnar pronti a partire a massima curvatura. Glasgow, segnali agli andoriani che...."
L'ordine fù interrotto a metà:
"Plancia a Capitano, c'è un cargo è uscito dalla curvatura, si trova proprio sopra la stazione... E' la Desaparecido!"

Tutti i presenti si guardarono negli occhi sconcertati. Un miracolo?


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09.07 - Desaparecido revenge

Autore: Tenente Comandante Francesca Alluso

Stazione Spaziale 24
Ponte 1 - Plancia
16/08/2398 - Ore 13.00



L'attività principale di una base di transito, solitamente, si poteva riassumere in due aspetti fondamentali: il coordinamento delle navi in arrivo o in partenza e, soprattutto, la gestione interna di tutti coloro che sbarcavano dalle imbarcazioni attraccate.. profondamente differenti come razze, consuetudini, modi di fare e, persino, capacità di lotta corpo a corpo.

L'ufficiale comunicazione della quarantena, inviata dalla base a tutte le navi in arrivo, attraverso un intricato sistema di boe di rilevazione e ripetizione del segnale, aveva, ormai da parecchie ore, del tutto escluso l'arrivo di nuovi ospiti e l'attenzione di tutta la catena di comando della base spaziale era incentrata su quanto accadeva al proprio interno.

In particolar modo, la maggior parte dei sensori era stata impiegata a tentare di comprendere come mai le comunicazioni fra tre delle quattro navi attraccate si fossero improvvisamente decuplicate.

Il medico della base, T'Ponn, aveva riferito come stessero cooperando per tentare una cura al virus generato dall'unione dei due agenti patogeni, il primo importato dal cargo Boliano ed il secondo dalla USS Tokugawa.

Il problema di T'Ponn, purtroppo, era che aveva perso conoscenza, in maniera del tutto inspiegabile secondo il suo secondo, anche se, con ogni probabilità, era caduto anche lui vittima del nuovo virus, dopo essersi portato a bordo della nave federale per soccorrere il Dottor De Chirico, gravemente ferito da uno dei suoi pazienti che aveva ucciso, in precedenza, anche il vice del medico federale.

Per qualche strana ragione, l'agente virale combinato pareva prediligere i Vulcaniani, o, per lo meno, era in grado di portarli all'incoscienza per un certo numero di ore.. come se fossero più in grado di resistere agli effetti nefasti dello stesso, ma, al contempo, i loro corpi necessitassero di totale riposo.

Perso nei propri pensieri, il Comandante quasi non udì la voce del suo ufficiale comunicazioni che dovette, infatti, ripetersi a voce più alta per farsi intendere dal superiore

"Chiedo scusa, come dice?"

"Rilevo cargo in avvicinamento" comunicò O'Connell

"Che rotta sta seguendo?"

"Ehm.. e' già sopra di noi, Comandante"

"Non è possibile!! Nessuna delle boe l'ha informato della quarantena? E nessuna ne ha rilevato la posizione?"

"Negativo ad entrambe le domande signore.. vi è stato un momentaneo malfunzionamento ad un paio di boe, ma è durato non più di una manciata di secondi, dai nostri tecnici è stato classificato come interferenza statica dovuta ad un riallineamento energetico dei loro generatori.. dubito per possa essere stata opera del cargo in questione.. a giudicare dall'analisi passiva sensori, ha lasciato da svariati anni qualsiasi cantiere navale lo abbia prodotto.. e non pare avere tracce di recenti opere di refit"

"E allora perché è qua? Apra immediatamente un canale O'Connell!"

"Signorsì"

=^=Qui Stazione Spaziale 24, vi state approcciando ad una zona sottoposta a quarantena.. prego identificarvi, arrestate i motori e rimanete in attesa di nuove istruzioni=^=

Nessuna risposta.

=^=Ripeto.. qui Stazione Spaziale 24, vi state approcciando ad una zona sottoposta a quarantena.. prego identificarvi, arrestate i motori e rimanete in attesa di nuove istruzioni=^=

Silenzio.



Nave Andoriana
Ponte 1 - Plancia
Contemporaneamente



"Nave in disoccultamento Capitano.. pare appena uscita da curvatura"

"Dove?"

"A ore dodici rispetto alla base spaziale"

"E' possibile che non sappia della quarantena? Di chi si tratta?"

"Dai dati sensori, pare essere la nave gemella di quella del Capitano Zengar.. il mercante di cui parlavano gli ufficiali della Federazione"

"La Despa.. Desepa.. com'è che si chiamava?"

"Desaparecido Capitano.. confermo la quasi totalità di corrispondenza coi dati forniti a riguardo dalla USS Tokugawa e dal registro navale civile della Federazione"

"Se è identica alla Nellen, come fa ad avere un sistemi di dissimulazione attivo? Con una tale accuratezza di funzionamento?"

"Se qualcosa non inganna i nostri sensori, pare di sì, Capitano.."

"Un cargo di quella vetustà di servizio?? E' praticamente impossibile!"

"Non rilevo anomalie nelle letture.."

"Qualcosa non torna.. non può quella cosa tenere in scacco una nave della Guardia Imperiale di Andoria ed una Steamrunner della Federazione. Aprite una comunicazione con la USS Tokugawa.. richiedete del Capitano Hesse, o, in alternativa, del Primo Ufficiale"



Nave Boliana
Ponte 1 - Plancia
Qualche istante dopo



*Era ora* pensò Gorar

"Ginz apri una comunicazione criptata verso i nostri amici"

"Sì Capitano"



USS Tokugawa
Ponte 1 - Plancia
Contemporaneamente



L'aria a bordo era particolarmente tesa: regnavano incontrastati sospetto ed allarme.

Sospetto perché nessuno si sentiva al sicuro dopo il tentato omicidio di De Chirico e l'uccisione assurda del suo vice.

Allarme perché la situazione tendeva a peggiorare ogni ora che passava: i battibecchi, le liti, le risse erano diventate abituali.. molti alloggi erano stati tramutati in provvisorie celle di contenimento per mettere in punizione elementi particolarmente esagitati.

I triangoli amorosi e le liti conseguenti si erano ampliate dalle coppie reali a qualunque trittico in cui vi fosse un individuo di sesso femminile desiderato da due di sesso maschile.

Non v'era però un elemento caratterizzante o uno sviluppo prevedibile.. alcuni si erano resi responsabili di più atti di insubordinazione o di aggressività, altri invece parevano quasi immuni.

Quasi fossero un caso a parte, v'erano i parecchi Vulcaniani privi di conoscenza tenuti sotto controllo medico.

La Alluso aveva dato ordine di chiudere l'armeria interna della nave ed avviato sub routine sotto il suo diretto controllo per evitare l'utilizzo improprio di armi phaser e non solo.

I codici autenticativi di sicurezza erano stati annullati, nessuno a bordo poteva accedere all'armeria, le chiavi numeriche di sblocco, condivise solitamente con il Capitano ed il Primo Ufficiale, erano anch'esse state annullate su indicazione della Consigliera di Bordo che aveva convinto tutti che meno persone possedessero quel potere e meglio fosse.

Il fatto che, solitamente, le donne fossero il casus belli del litigio fra maschi e quasi mai complici o artefici di questi scontri, aveva, infatti, convinto Hesse e tutti gli ufficiali superiori ad assecondare la proposta di Hana.

Lei stessa, come pure Margret, avevano ritenuto non necessario possederne copia, lasciando tutti gli oneri e responsabilità alla Alluso che, già più volte in passato, aveva dimostrato una certa tenace caparbietà nel resistere a condizionamenti esterni.

Le ricerche di De Chirico e Mouri, da un lato esaltanti come prospettive di risultato, e dall'altro amaramente deludenti come reale output, si innescavano in maniera deleteria sull'umore tendente al nero che colorava immancabilmente le auree di tutti a bordo.

La speranza di utilizzare un pool medico internavale era rimasta flebile e di difficile realizzazione.

La nave Boliana aveva declinato l'invito, in virtù di una presunta assenza di personale medico opportunamente preparato in merito.

Gli Andoriani sembravano interessati, con il dottor Marstark in prima linea, ma decisamente poco pazienti.

I Vulcaniani erano i più distaccati e logicamente scettici non potendo far altro che condividere dati teorici per evitare un peggioramento della situazione. Il loro medico di bordo, Kerout, stava fornendo la propria esperienza, ma senza particolari iniziative degne di nota.

L'unico Vulcaniano che aveva già dato e dimostrato la sua più totale adesione, il medico della stazione T'Ponn, giaceva privo di conoscenza su uno dei lettini dell'infermeria della stessa.

A tutto ciò, si innestava la strana storia della Desaparecido citata dal Capitano Zengar della Nellen.. un cargo rimasto fantasma per anni e che ora pareva essersi palesato all'improvviso.

La chiamata della nave Andoriana era arrivata in plancia durante uno dei giri ispettivi di Hesse. Si era valutata che la presenza del Capitano fra i ponti della nave potesse incentivare un comportamento più serio e marziale da parte dell'equipaggio, lasciando meno spazio agli attacchi umorali.

Quando Demian rientrò in plancia, qualcosa gli andò di traverso: un sorridente timoniere, Shnar, illustrava la situazione a bordo al Capitano della nave della Guardia Reale di Andoria, assieme ad una più che mai luminosa Margret. Tre Andoriani stranamente euforici ed intimi agli occhi di Hesse che sentì montargli in petto una furia mai provata.

=^=Dai dati dei nostri sensori, visto che siamo la nave più vicina alla traiettoria d'avvicinamento del cargo, pare che si tratti effettivamente della Desaparesido, mia cara Margret=^=

"Grazie Shorev.. come ritieni di proced.."

"Ehi tu!" urlò all'improvviso Hesse nei confronti dello schermo e del suo omologo Andoriano "La devi smettere in fare lo splendido con la MIA numero uno.."

=^=Temo di non capire=^=

"Non capisci? Stai cercando di portarla via da me.. ma non te lo permetterò!"

"Che sta dicendo Capitano?" domandò stupita Margret, muovendo le antenne confusa, prima di avvicinarsi al suo vecchio amico nonché ufficiale in comando sussurrandogli "Che diavolo stai dicendo?"

"Ah è così?? Avevo ragione dunque! Siete in combutta? Da quanto tempo me la state facendo da sotto il naso? Quest'idiozia della malattia, della quarantena è opera vostra.. per stare assieme e coltivare vecchie fiamme mai sopite!"

Di fronte all'intera plancia allibita, Hesse spintonò via Margret rudemente e, solo per pura fortuna, l'Andoriana fu afferrata da Shnar prima di sbattere violentemente il capo su una delle consolle.

Lo slancio di Hesse era mirato alla postazione tattica.

"Alluso FUOCO! Aprite il fuoco contro la nave Andoriana! ORA!"

La mole del Capitano sovrastava la più minuta figura della responsabile SEC/TAC, che fu, in un primo momento, spinta via, consentendo ad Hesse di puntare le armi contro la nave del suo presunto rivale d'amore, ma la furia cieca che pareva essersi impossessata di Demian ed il 3° dan nel Wado-Ryu della Alluso fecero la differenza, facendolo finire al tappeto, proprio mentre la consigliera Hana accorreva per dare man forte e sedare l'ufficiale in comando.

Un attimo prima di perdere conoscenza, vi fu un enorme boato ed un sorriso si disegnò sul volto di Hesse udendo la deflagrazione e vedendo la preoccupazione dipinta sul volto del timoniere Shnar.

"La nave Andoriana è stata colpita!!"

"Assurdo! E' impossibile!! Non abbiamo fatto fuoco noi!"



Nave Vulcaniana
Ponte 1 - Plancia
Qualche istante dopo


"La nave federale ha puntato le armi contro quella Andoriana che pare essere stata centrata duramente"

"Illogico! Totalmente insensato"

"Confermo la sua perplessità signore! L'unica spiegazione è che il virus sia dilagato a bordo e stia andando fuori controllo.. in tal caso non saremmo in sicurezza nemmeno noi" argomentò Kerout

"La ricostruzione del dottore potrebbe rivelarsi esatta al 70,95%, tuttavia, per quanto riguarda la nave Andoriana pare sia stata colpita severamente a poppavia, niente a che vedere con la USS Tokugawa che ha abbassato i sistemi di puntamento un attimo prima dell'attacco.."

"Le esplosioni a bordo rischiano di coinvolgere la base spaziale e tutte le navi attraccate, occorre aprire le morse ed allontanarsi"

"Impossibile Capitano.. il Comandante della stazione riferisce che le morse, secondo i loro sistemi, sono state aperte immediatamente dopo che il Cargo sconosciuto ha aperto il fuoco contro la nave Andoriana.."

"Qualcuno deve aver manomesso il loro funzionamento.. siamo bloccati.. e.."

"E cosa?"

"Qualcosa sta interferendo con i nostri sensori, siamo alla cieca"

Pochi secondi dopo, un enorme boato si propagò per l'intera nave.. una salva aveva centrato il sistema di propulsione.



USS Tokugawa
Ponte 1 - Plancia
Qualche respiro dopo



"Confinate il Capitano Hesse nel suo alloggio" ordinò Margret dando istruzioni per aprire comunicazioni con la nave Andoriana, invano.

L'unica trasmissione che riuscivano a sentire senza soluzione di continuità, sia a bordo della Tokugawa sia sulla Base Spaziale 24, era il messaggio di allarme del Capitano Andoriano

=^=Qua Shorev.. richiedo assistenza immediata. Danni strutturali su tutti i ponti, dovete evacuare i miei uomini!=^=

Mentre la robusta nave Andoriana stava comunque resistendo stoicamente agli squarci che si erano aperti un po' ovunque, la più minuta nave scientifica Vulcaniana era stata letteralmente spezzata in due.

Qualunque arma stesse utilizzando la Desaparecido era di indicibile potenza di fuoco.

La Alluso aveva impegnato il suo vice Tanas, assieme a Lori della sezione scientifica e ReK'Toq della squadra ingegneri di Hair, in una corsa a capofitto per procedere ad esplosioni mirate alle morse della stazione per liberare la Tokugawa dall'attracco.

Gli scudi erano stati sì sollevati, ma parevano un mero palliativo di fronte a ciò che avevano a che fare.. specie se erano costretti all'immobilismo.. un po' come una barriera di cristallo sotto l'onda d'urto di una valanga.

Assieme a loro, v'era un nutrito gruppo di uomini della sicurezza.. una scorta di energumeni disarmati col solo compito di proteggere il terzetto Klingon.

Hana aveva espresso qualche perplessità visto l'elevato grado di testosterone presente, ma sia la facente funzione di Capitano, sia la responsabile della sicurezza si erano dimostrate concordi e di diverso avviso.

Il rapporto della Alluso con il suo vice Tanas era sopravvissuto anni e la lealtà alla prima di quest'ultimo era di assoluta solidità.. nulla avrebbe potuto fermare quel Klingon dall'eseguire quanto richiesto.

"Signor Glaskow, teletrasporto d'emergenza a bordo per chiunque necessiti su entrambe le navi colpite. Abbassi gli scudi a intervalli temporali discontinui quel paio di secondi necessari per recuperare i superstiti. Non un attimo di troppo.. Si coordini con il Dottor De Chirico per i feriti, mentre con il signor Mouri per allocare il personale in esubero.."

Di fronte all'espressione stupita di quest'ultimo, Margret si affrettò ad aggiungere

"Sì signor Mouri, so perfettamente che lei è l'ufficiale scientifico capo, ma ho bisogno che chiunque dei nostri ospiti abbia capacità del suo ramo d'indirizzo faccia capo alla sua sezione per comprendere ciò che attualmente non comprendiamo. Siamo sotto attacco di un cargo, esteriormente vetusto ed obsoleto, ma in grado di generare una potenza di fuoco inaudita. In un'opera di distruzione assurda, soprattutto dopo averci contaminato con un elemento virale destabilizzante e degenerativo.. voglio delle risposte quanto prima!!"

"Subito Comand.. ehm Capitano"

"Tutto il personale che verrà a bordo dovrà essere dirottato in base alle proprie competenze e sottostarà agli ordini dei responsabili di sezione della Tokugawa.. il tempo per le recriminazioni avverrà, se avverrà, in un secondo tempo."

"Ricevuto"

"Signor Shnar, situazione timone?"

"Bloccato, in caso di attacchi ripetuti, se perdiamo gli scudi, perdiamo la nave"

"Francesca?"

"Non ho visuale di tiro, così come non ce l'ha la Desaparecido.. la cosa anomala è che dai sensori parrebbe che a bordo non vi siano che pochissime persone.. ci sono zone non rilevabili, come composte da placche metalliche di derivazione mineraria.."

"Simili a quelle del sistema Faigah?"

"Non ci metterei la mano sul fuoco, ma sì.. vi è una buona approssimazione"

"Con cosa sta sparando la Desaparecido?"

"Con un sistema d'arma che non conosco.. sembrerebbe di derivazione Breen, ma con modifiche assolutamente inusuali e, oserei dire, fatte in casa"

"Un bel guaio.."

"Sicuramente, se non abbiamo contromisure efficaci, ma un'arma prototipo, o unica del suo genere, può presentare problematiche se utilizzata in ampia scala in un lasso ristretto di tempo. Non permette al suo controllore di verificarne il corretto funzionamento.."

"Credo di capire.. di cosa hai bisogno?"

"Di movimento.. dobbiamo andarcene da qua!"

=^=I motori sono pronti, manca lo sgancio=^= comunicò Hair dall'interfono interrompendo il lungo silenzio della sala macchine



Nave Boliana
Ponte 1 - Plancia
Dieci minuti dopo



La stazione spaziale non stava vivendo i suoi momenti migliori.. le esplosioni a bordo di due delle navi attraccate si stavano propagando come un incendio su un letto di sterpaglie e piccoli arbusti insecchiti dal caldo.

La morsa al di sotto del cargo Boliano era realmente aperta, il contatto a bordo della stazione era stato di parola ed il timoniere era pronto ad eseguire il piano di fuga concordato, ma il Capitano Gorar sapeva bene che dovevano fingere di essere in difficoltà come il resto della combriccola attraccata alla Starbase 24.

Gli Andoriani erano pressoché spacciati, i Vulcaniani pure, la nave Federale, la più lontana dalla zona di apparizione della Desaparecido, era riuscita ad alzare gli scudi in tempo, ma non avrebbe retto a lungo.

Le capacità belliche della stazione spaziale erano state ridotte causa improvviso malfunzionamento della rete energetica primaria.. facilmente spiegabile, a prima vista, dalle esplosioni in corso. Senza accertamenti specifici, nessuno ci avrebbe fatto particolarmente caso.

Il test su Faigah era stato un successo, la variabile impazzita non era stato il legame fra l'influenza Boliana ed il virus creato in laboratorio, ampiamente previsto, ma la velocità di propagazione della stessa.

Avevano a bordo il vaccino, il Primo Ufficiale Ginz lo teneva sottochiave, dovevano solo andarsene da lì lasciando meno testimoni possibili ed il piano per vendicarsi, in primis degli Zengar e della loro adorata Federazione, poteva finalmente prendere il via.

Aveva tentato ogni strada diplomatica per andarsene, per farli marcire nella loro stessa bile, a prendersi a pugni a vicenda fino a sfiancarsi, ma li avevano bloccati con la quarantena: mandare la Desaparecido era stata la mossa logica in quell'intricata partita a scacchi.

Il genio strategico del mezzo boliano e mezzo zakdorn Gorar avrebbe presto mostrato di cosa era capace.


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09.08 - Battaglia

Autore: Tenente Comandante Albert K. Hair

[Flashback'>
USS Tokugawa, Alloggio di Hair e Lind - 16/08/2398, ore 02:33



Hair stava dormendo profondamente. Nei suoi sogni si trovava in una radura, all'aperto. Con lui c'era Sheba. Non fecero e non dissero nulla. Lei gli prese il capo tra le mani e lo baciò sulla fronte. "Ora sarai protetto."

USS Tokugawa, Plancia - 16/08/2398, ore 13:26



Margret si rivolse all'Alluso di nuovo: "Ok, procuriamoci il movimento. Riusciamo a liberarci dalle morse?"
"Ci siamo. Le cariche sono pronte. Faremo qualche danno ma potremo liberarci." rispose lei.
"Va bene, le faccia saltare."

Nave Boliana, Plancia - 16/08/2398, ore 13:29



"Capitano, la nave federale si è liberata." comunicò il Tattico.
"OK," risposse Gorar, "muoviamoci anche noi."
"Carichiamo le armi." si portò avanti Ginz. "Non si sa mai. Facciamo finta di nulla e muoviamoci lontano dalla battaglia. Lasciamo la Tokugawa alla Desaparecido."

USS Tokugawa, Plancia - 16/08/2398, ore 13:31



"Siamo liberi!" comunicò la Alluso.
"Bene," rispose la facente funzioni di Capitano, "teniamo la Base Stellare tra noi e la Desaparecido finché non siamo operativi."
"Abbiamo a bordo tutti gli andoriani bisognosi di aiuto!" annunciò Glaskow.
"Perfetto." rispose Margret.
=^=Motori pronti!=^= annunciò Hair dalla Sala Macchine. =^=Siamo operativi al 100%!=^=
"Bene," replicò lei, "voglio una scansione completa di tutte le navi libere attorno alla stazione. Qualcuna sta nascondendo qualcosa."
=^=Ricevuto. Metto Juliette al lavoro.=^=
"Ora possiamo portare la battaglia lontano dalla base. Colpisca la Desaparecido appena può e cerchiamo di farci inseguire." disse Margret alla Alluso.
"Perfetto. Shnar, inizi delle manovre evasive. Dovremo cercare di renderci bersaglio mostrando la parte della nave più protetta degli scudi. Dovremo ruotarli in modo tale da proteggere le parti sottoposte all'attacco.

Spazio attorno alla Base Stellare 24 - 16/08/2398, ore 13:35


La nave boliana si stava lentamente mettendo in posizione per fuggire in curvatura appena allontanata della giusta distanza dalla Base Stellare.
La Tokugawa aveva iniziato le manovre evasive e stava scambiando colpi molto potenti con la Desaparecido, cercando di monitorare ciò che succedeva attorno alla Base Stellare.
La Desaparecido, avendo notato i movimenti della Tokugawa, aveva cominciato a bersagliarla.

USS Tokugawa, Plancia - 16/08/2398, ore 13:39



"Situazione degli scudi?" chiese Margret.
"72% in discesa!" comunicò la Alluso.
"Scansioni?"
"Niente di nuovo dalla Desaparecido," anticipò Hair che nel frattempo si era portato in Plancia per essere più vicino all'azione, "movimenti sospetti da parte della nave boliana. Ho chiesto a Juliette di concentrarsi su quella."
"La nave boliana sembra si stia muovendo per partire velocemente in curvatura!" disse Francesca poco dopo, avvertita dalle parole di Albert.
"Riusciamo a farci qualcosa?" chiese l'andoriana.
"Forse se riusciamo a scrollarci di dosso la Desaparecido..." disse con un lieve tono di speranza nella voce. "Shnar, riesci ad avvitare un po' di più la prossima cabrata?"
"Cabrata speciale in arrivo!" rispose l'andoriano.

Nave Boliana, Plancia - 16/08/2398, ore 13:41



"Allora, quando possiamo andare in curvatura?" chiese impaziente il Capitano.
"Siamo ancora troppo vicini alla base stellare. 24 secondi!" rispose il Timoniere.

Spazio attorno alla Base Stellare 24 - Contemporaneamente


La nave boliana si stava apprestando alla curvatura, la Desaparecido era impegnata nell'inseguimento della Tokugawa.
La nave federale con un loop avvitato spuntò da dietro la Base Stellare colpendo con un siluro posteriore la Desaparecido e con una salva di phaser ben assestata la Lauthrien, boliana.

Lauthrien, Plancia - 16/08/2398, ore 13:42



La nave venne squassata con forza.
"Che è successo?" chiese Gorar.
"Siamo stati colpiti con una salva di phaser dalla Tokugawa!" rispose Ginz.
"Danni?"
"Scudi partiti per pochi centesimi di secondo nella zona colpita. Ora siamo al 78%, è stata colpita la zona della gondola di destra, ci sarà da riallineare i flussi energetici."
"Quanto tempo?"
"Altri 45 secondi!"

USS Tokugawa, Plancia - 16/08/2398, ore 13:43



"Che mi dite della nave boliana?" chiese Margret mentre si riprendeva dall'ennesimo colpo della Desaparecido.
"Li abbiamo rallentati!" rispose Hair. "L'indebolimento degli scudi ci ha permesso di approfondire le scansioni. Difficile dirlo ma c'è una zona inaccessibile in quello che sembra un alloggio importante."
"OK, non possiamo distrarci. Averli rallentati un po' è una buona cosa ma siamo molto impegnati ad evitare la Desaparecido." gli fece eco la Alluso.
"Sì, come siamo messi con l'attaccante?"
"Continuano ad usare quel maledetto cannone ad alta energia ma..." iniziò la Alluso, "rilevo variazioni di energia nell'emissione. C'è un accumulo che ritengo anomalo nella zona dell'armamento."
"Continuiamo le manovre evasive ma non diamo tregua alla nave boliana!" ordinò Margret.
"Ricevuto. Tento un'altra cabrata, stavolta avvitamento e direzione inverse." annunciò Shnar.
"Perfetto!" rispose il Capitano.
"Ho sotto mira la nave boliana e... Fuoco!" Francesca era concentratissima.

Lauthrien, Plancia - 16/08/2398, ore 13:44


"Ce l'abbiamo fatta!" quasi urlò Ginz. "L'ultimo colpo non ha provocato danni gravi."
"Possiamo partire a curvatura?" chise di nuovo il Capitano.
"Ora sì!" rispose il Timoniere. "Rotta?"
"Qualunque ma ci porti fuori di qui!" rispose il Capitano.

Spazio attorno alla Base Stellare 24 - Contemporaneamente


La nave boloiana raddrizzò la rotta un secondo e in un bagliore di luce sparì.
La Tokugawa compì una nuova manovra evasiva e si portò nell'angolo cieco della Desaparecido, fece partire un nuovo siluro che colpì la zona del sovraccarico.
La Desaparecido riuscì a portarsi in rotta e caricò di nuovo la propria arma.

USS Tokugawa, Plancia - 16/08/2398, ore 13:45



"Siamo a tiro!" annunciò Francesca.
"Prepararsi al colpo!" ordinò Margret.
Si vide un'esplosione ma proveniva dallo schermo principale. Arrivava dalla Desaparecido.
"Fuoco!" ordinò il Capitano.
La nave, fortunatamente abbastanza lontana da tutti i presenti nello spazio attorno alla Base Stellare 24, esplose in mille pezzi.
In Plancia rimasero bloccati per qualche istante, dopo di che Francesca prese la parola: "Non ho fatto nulla. Evidentemente il sovraccarico è stato fatale e si è propagato ad altri sistemi."
"Sì, credo anch'io," confermò Hair, "le registrazioni concordano."
"Rotta della Lauthrien?" chiese Margret.
La traccia di curvatura va verso 125.088.
"Bene, signori. Abbiamo 3 opzioni: inseguire la nave boliana, rimanere a prestare soccorso alla Base Stellare o tornare su Faigah. Suggerimenti?"


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09.09 - Una questione di controllo

Autore: Comandante Margret del Keth R'Haal

Nave boliana - Ufficio del capitano - 16/08/2398, ore 15:02



"L'esperimento è riuscito?"

La voce del suo interlocutore era pesantemente contraffatta, tanto da suonare quasi più un'eco ronzante che una voce reale. La figura che appariva nello schermo del terminale doveva essere più o meno umanoide, ma la pesante maschera che le copriva il volto rendeva impossibile percepirne le fattezze.
Nonostante ciò, il capitano boliano non ebbe nessun genere di difficoltà a comprenderne il tono.
Quella non era gente con cui si potesse scherzare.
O che si potesse deludere.
La missione che gli era stata assegnata non era propriamente fallita, anzi si sarebbe potuto dire che aveva raggiunto lo scopo prestabilito. Qualunque cosa fosse la cosa che stavano testando, da qualunque parte venisse, aveva funzionato come previsto. Esattamente come ci si aspettava. La Desaparecido aveva svolto il suo compito e il fatto che fosse stata distrutta durante la battaglia non era cosa per cui lui, né tanto meno la gente con cui aveva a che fare, avrebbe versato una sola lacrima.
Il problema era il clamore che tutta la faccenda aveva generato. Dal momento in cui il virus aveva lasciato Faigah, la situazione era progressivamente sfuggita di mano.
Un contro era la quarantena, ma addirittura un combattimento era decisamente quel che avrebbe dovuto evitare, anche senza che la nave federale a dare battaglia.
Avrebbero dovuto cambiare strategia e far perdere le proprie tracce, forse persino liberarsi della nave su cui stavano viaggiando, ormai troppo compromessa. Sperava di non dover arrivare a tanto, ma se fosse stato necessario, non avrebbe esitato.
Per il momento, era chiaro che la sua stessa vita dipendeva da come avrebbe risposto a quella domanda.
Non era mai stato un uomo particolarmente religioso, né particolarmente giusto se per quello, ma in quel momento si ritrovò a pregare qualunque forza governasse l'universo, di essere tanto bravo a parlare quanto a scegliere i propri affari.

"E' riuscito. Tutti i soggetti infettati hanno reagito come previsto. L'unico problema è risultato con i vulcaniani."
L'altro non disse nulla e il capitano proseguì. Deglutì con cautela.
"Non sono uno scienziato, ma credo che l'uso specifico contro i vulcaniani dovrà essere messo a punto. Hanno mostrato una resistenza che non ci aspettavamo. E non si sono piegati."
"Questi sono dettagli di poco conto," rispose la voce in tono monocorde."La Desaparecido è dovuta intervenire."
Non era una domanda, quanto un'affermazione lievemente minacciosa. "Sì."
"E?"
"E' stata distrutta. La nave federale ha dato battaglia, sono riusciti a sganciarsi dalla base e..."
"Le altre navi in quarantena?" lo interruppe la voce.
"Distrutte. Tutte."
"La base?"
"In pessime condizioni e... e comunque credo sia la nave la minaccia maggiore. Sulla base ho i miei contatti e laggiù brancolano nel buio."
"Allora è della nave federale che devi occuparti. Mi hai capito?"
Il capitano si affrettò ad annuire.
"Ne sarai in grado?"
"Io... sì, sì certo."
"Lo spero per te."

La comunicazione si chiuse, e il boliano si appoggiò allo schienale della poltroncina, trattenendo a stento un sospiro di sollievo. Ora non aveva altra scelta che occuparsi di quella dannata nave.
Non era sopravvissuto tanto a lungo in quell'ambiente senza essere costantemente preparato ad ogni evenienza. Per questo aveva sfruttato l'evacuazione delle navi distrutte per infiltrare uno dei suoi a bordo della Tokugawa.

USS Tokugawa - Ufficio del capitano - 16/08/2398, ore 16:12


Se l'erano persa.
Com'era possibile che se la fossero persa in quesl modo? Non aveva idea di come quella nave boliana c'entrasse con tutta la faccenda, ma in qualche modo c'entrava e forse era la loro miglior occasione di ottenere delle risposte. Eppure se l'erano persa.
Margret si appoggiò allo schienale della poltroncina di Hesse e sospirò, agitando nervosamente le antenne. Quella situazione non le piaceva.
Non le piaceva ciò che era accaduto a bordo della base, non le piaceva che la nave boliana fosse fuggita, non le piaceva che la Desaparecido fosse saltata in aria - almeno, pensò acidamente, non le piaceva che l'avesse fatto senza il loro contributo - e certamente non le piaceva stare seduta sulla poltroncina di Hesse, mentre lui era ancora confinato nel suo alloggio in attesa di riprendersi.
Aveva deciso di inseguire la nave boliana, ma in qualche modo questa aveva fatto perdere le sue tracce. Erano state rallentati da una serie di esplosioni sulla base, certamente, ma il fatto che quella nave fosse riuscita a scappare e a disperdere così rapidamente la propria traccia di curvatura lasciava pensare che la Desaparecido non fosse l'unica a montare parti di tecnologia non propriamente di serie.
La storia del piccolo cargo la incuriosiva. Non c'era dubbio ormai che questo maledetto doppio virus, o meglio la sua componente sconosciuta, facesse parte di un piano più grande, in cui in qualche modo erano compresi anche il sistema Faigah, la nave boliana e la Desaparecido. Ma il cargo era scomparso trent'anni prima. Possibile che il tutto risalisse già ad allora? Non era più probabile che il cargo fosse sparito per altri motivi e poi fosse stato riutilizzato in tempi recenti?
Non ne aveva idea.
Dopo aver perso le tracce della nave boliana, erano tornati indietro a controllare lo stato della stazione. I danni erano ingenti, sia la nave andoriana che quella vulcaniana erano rimaste distrutte, ma la situazione era stabile. La stazione se la sarebbe cavata e, con essa, tutta la gente a bordo, parte della quale era stata teletrasportata dai vascelli in via di esplosione.
La Tokugawa stessa aveva accolto alcuni membri dell'equipaggio delle due navi che, almeno per il momento, sarebbero rimasti a bordo. Allo stato attuale rimaneva solo un'opzione ed era quella che stavano seguendo: tornare al sistema Faigah.
Margret si augurava che fosse la scelta giusta.

Il corso dei suoi pensieri fu interrotto dal cicalino della porta.
"Avanti."
Allo scorrere dei battenti fecero il proprio ingresso il consigliere Hana, il dottor de Chirico e il comandante Mouri. Margret si raddrizzò. "Signori, prego." Fece cenno verso le due poltroncine. Entrambi gli uomini lasciarono galantemente il posto ad Asami, poi anche De Chirico si sedette.
"I nostri ospiti sono stati tutti alloggiati?"
Mouri annuì una volta. "Alloggiati e visitati."
"Direi che stanno piuttosto bene. C'è stato qualche ferito lieve ma nulla di preoccupante," aggiunse il medico. "Inoltre, ho visitato il capitano e credo che potrà tornare operativo entro qualche ora. Se il decorso del virus procede come abbiamo osservato finora, cosa di cui sono fiducioso."
Margret annuì, le antenne leggermente ripiegate come se stesse tirando un sospiro di sollievo.
"Molto bene."
"C'è un'altra cosa," aggiunse il consigliere. "Io, il dottore e il comandante abbiamo rivisto alcuni risultati della analisi sul virus e sui pazienti alla luce di quello che è accaduto con la Desaparecido e con la nave boliana."
Il primo ufficiale inclinò leggermente il capo, in ascolto.
"Ci siamo chiesti per quale motivo qualcuno dovrebbe progettare una cosa del genere. Non solo per la sua pericolosità, ma anche per il modo in cui agisce."
"Si riferisce al fatto del triangolo amoroso?"
Asami annuì. "Sì. Sembrerebbe non avere senso. Perché mai si vorrebbe indurre qualcuno a comportarsi in quel modo? Che vantaggio se ne potrebbe ottenere?"
La domanda era chiaramente retorica e nessuno si prese la briga di rispondere.
Hana lanciò un'occhiata ai due colleghi, quindi riprese. "Noi crediamo che lo scopo non sia tanto quello di indurre gelosia, quanto quello di indurre qualcosa. Qualunque cosa."
Margret la osservò perplessa per qualche istante. "Non credo di seguirla."
"Crediamo sia possibile che lo scopo del virus sia quello di esercitare un qualche tipo di controllo mentale," si inserì Mouri dalla sua posizione in piedi alle spalle delle due poltroncine. "Quello di indurre le vittime a comportarsi in un modo predeterminato per un periodo limitato di tempo."
"Ma perché indurli ad essere gelosi?"
"La gelosia è un sentimento passionale, che ha poco a che fare con la razionalità," spiegò il consigliere. "Prende dalla parte più animalesca, passatemi il termine, della sfera emozionale. Perciò è facile da risvegliare."
"Se questo fosse un esperimento di qualche tipo," riprese De Chirico, "e se il virus potesse essere modificato per alterare diversi percorsi neurali in base alla necessità, i comportamenti indotti potrebbero essere differenti. Ma la gelosia sarebbe un eccellente terreno di prova."
Margret si appoggiò allo schienale della poltroncina. Ora l'intera faccenda le piaceva ancora meno.
"Ma chi potrebbe fare una cosa del genere? Ne vedo le motivazioni e non dubito che ci sia molta gente disposta ad attuare un piano del genere, ma chi ne avrebbe le capacità? Si tratta di un piano decisamente complesso, mi pare."
"Credo che questa sia esattamente la domanda che ora dobbiamo porci," rispose Asami.


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09.10 - Imboscata

Autore: Tenente Comandante Cesare Tommaso Mouri

USS Tokugawa - Sala tattica - 20/08/2398, ore 15:02



L'arma che ci ha colpiti alla base stellare 24 era antiprotoni accelerati." Esordì il comandante Alluso.

"Antimateria?" Il capitano Hesse rimase sorpreso alla notizia.

"Sì signore. Le analisi sulla Desparecido non lasciano dubbi." Rispose l'ufficiale tattico per poi aggiungere:"Ho utilizzato i dati registrati dai sensori e sono riuscita a capire che cosa hanno usato contro di noi."

"Questo spiega perché le navi andoriane e vulcaniane sono state sconfitte rapidamente." Tutti gli ufficiali si voltarono verso il primo Ufficiale il quale riprese a parlare:"Erano senza scudi e l'antimateria è venuta in contatto con il loro scafo causando danni enormi."

"La nostra unica difesa sono gli scudi. Dovrò cercare di potenziarli per respingere gli antiprotoni." Aggiunse Hair.

"Eppure... si trat... si tratta di un arma difficile da controllare." Balbettò Mouri. "Il campo magnetico deve accelerare gli antiprotoni e evitare un contatto accidentale... è migliaia di volte peggio degli iniettori di un
motore ad antimateria."

"Esatto. Ed è per questo motivo che la Flotta Stellare ha lasciato perdere questa arma per puntare sui siluri, molto più facili da gestire. In aggiunta è proprio l'instabilità che ha reso più critico il sovraccarico
registrato sulla Desparecito e che ha portato la distruzione del vascello nemico."

"Una potente arma a doppio taglio." Commentò il capitano Hesse.


Lauthrien, Plancia - 21/08/2398, ore 10:00



La Tokugawa era appena arrivata al sistema stellare Faigah ed era stata subito inquadrata dai sensori della Lauthrien.

Il capitano sorrideva soddisfatto per la geniale trappola che aveva preparato: grazie ad un dispositivo di occultamento il suo cargo era vicino all'incrociatore Federale in attesa che l'infiltrato a bordo abbassasse una sezione di degli scudi permettendogli di distruggere la Tokugawa con un tiro di precisione sul nucleo a curvatura.

Il mezzo boliano guardò il suo ufficiale tattico che gli rispose con un sorriso.

"Siete pronti?"

"Sì." Il tattico indicò il monitor dicendo:"Il computer farà fuoco automaticamente appena rileverà il segnale dall'infiltrato e per i federali non ci sarà scampo."

"Bene." Commentò il Boliano.


USS Tokugawa, Sezione 34C dello scafo secondario - 21/08/2398, ore 10:00



L'infiltrata si chiamava Kain ed era una giovane andoriana in precedenza in servizio sulla nave distrutta.
Aveva ricevuto l'incarico di sabotare gli scudi della nave andoriana ma i suoi padroni riuscirono a completare la missione senza che lei dovesse intervenire, permettendole così di poter essere utilizzata per il sabotaggio della Tokugawa.

Grazie alle sue conoscenze e agli accessi di sicurezza che le erano stati forniti era riuscita a raggiungere facilmente il suo obbiettivo: il generatore degli scudi sopra il nucleo a curvatura. L'ambiete era stretto pieno di macchinari e condotti energetici ma la ragazza sapeva muoversi agilmente.

La giovane aveva subito un forte condizionamento per compiere la missione suicida ma, malgrado ciò, aveva mantenuto tutte le conoscenze ingegneristiche.

Kain arrivò davanti al generatore e gli appoggiò contro una micro carica.
Attivò il detonatore e si allontanò di quale passo.


Lauthrien, Plancia - 21/08/2398, ore 10:00



L'ufficiale tattico esclamò:"rilevato azionamento detonatore, sistema di disoccultamento in disattivazione fuoco tra 2 secondi... ." breve attesa in cui tutti gli occupanti in plancia trattennero il respiro:"Fuoco spariamo."

Il capitano Boliano osservò compiaciuto un raggio di energia colpire la Tokugawa generando una fortissima luce.


Uss Tokugawa, Sezione 34C dello scafo secondario - 21/08/2398, ore 10:01



Kain cacciò un urlo di rabbia quando vide che un capo di forza aveva assorbito l'effetto della micro carica.

"Il vantaggio di proteggere un generatori di scudi e che non bisogna andare lontano per cercare la fonte protettiva." Disse ad alta voce Hair entrando nel locale.

Kain si voltò verso Albert ma uno scossone, il colpo antiprotonico della Lauthrien finito sugli scudi, la fece sobbalzare.

"Cosa voi... ." Ma un raggio stordente della squadra della sicurezza che accompagnava il comandante Hair la colpì in pieno.



Lauthrien, Plancia - 21/08/2398, ore 10:02

Non ci voleva credere. Iniziò a sudare freddo e a provare una forte paura nelle viscere quando si accorse che la Tokugawa non era stata distrutta.

Sentì i suoi ufficiali chiamarlo per chiedergli ordini ma sapeva che era tutto inutile:erano allo scoperto e avevano concentrato tutta la loro forza nell'attacco andato a vuoto.

Il capitano Boliano sentì che era la fine a nello stesso istante una serie di esplosioni investì la sua nave.


USS Tokugawa, Plancia - 21/08/2398, ore 10:03



"E' finita capitano." Annunciò il comandante Alluso.

"Bene ottimo lavoro signori." Hesse guardò il suo primo ufficiale:"Avete avuto una buona idea a proteggere i generatori di scudi."
"Grazie capitano." Rispose l'andoriana.

"Bene numero uno a lei il comando dell'abbordaggio della nave nemica... cerchi di scoprire qualcosa di più sui nostri occulti nemici."


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09.11 - Fine dei giochi

Autore: Tenente Comandante Asami Hana

USS Tokugawa - Sala tattica
21/08/2398 - Ore 11.53



La cattura del vascello nemico aveva impiegato l'equipaggio della nave in uno scontro di quasi un'ora tra i vari ponti del cargo boliano avevano combattuto senza mollare un colpo ed ora che anche quel "genio strategico" del mezzo boliano e mezzo zakdorn a capo della nave, il Capitano Gorar, si era sostanzialmente arreso, il conflitto sembrava essere terminato con il teletrasporto di tutti gli uomini alle celle detentive della Tokugawa. L'equipaggio della Tokugawa poteva dunque definirsi soddisfatto? Erano finalmente fuori pericolo?

Hesse entrò in sala tattica ed osservò distrattamente tutti gli ufficiali che, in modo composto, si erano già accomodati al grande tavolone centrale presto avrebbero proceduto agli interrogatori per tentare di carpire qualche informazione utile, ma il Capitano sentiva il bisogno di riunire e parlare ai suoi uomini.

"Signore, tutto bene?" Hana prese la parola osservando il Capitano

"Non si preoccupi.. va tutto bene. Mi rendo conto che in altre circostanze il medico mi avrebbe potuto e dovuto dare qualche settimana di vacanza per riprendermi dal virus, ma in questo frangente le cose sono diverse.. siamo ancora tutti infetti, dal primo all'ultimo, e nulla cambierà fino a che non troveremo una soluzione.. il mio posto è al comando della mia nave. Piuttosto, non avete anche voi la sensazione che qualcosa dal principio di tutta questa storia.. non torni?"

Margret annuì alle parole del Capitano "Come se continuasse a mancarci qualche tassello che non abbiamo considerato? Si.. in effetti si"

"Vogliamo fare un breve esercizio mentale? Ripartiamo dall'inizio e cerchiamo di riordinare le idee, forse così capiremo cosa non siamo riusciti ancora a capire.." il Capitano si sistemò meglio sulla sua poltroncina prima di proseguire "Tutto è iniziato da qui.. il sistema Faigah. Vi ricordate per quale motivo siamo giunti qui?"

Francesca fu la prima a prendere la parola "Qualche giorno prima che noi ci recassimo lì un vecchio cargo di passaggio aveva rilevato un picco di energia sul quarto pianeta del Sistema Faigah ed aveva informato la più vicina Starbase cosicché il Comando aveva inviato noi a indagare"

"Esattamente, le nostre analisi ci avevano portato a presupporre che quel picco di energia fosse dovuto ad un malfunzionamento dei sensori del vecchio cargo" Hair osservò i colleghi "Anche se ora la visione della storia ha preso un'altra piega"

"Era una trappola.." Mouri intervenne con voce cupa "..è stata una trappola fin dall'inizio, abbiamo funto nostro malgrado da cavie.. o qualcosa del genere"

"Ricordate per caso il nome del Capitano che si riteneva avesse fatto quella comunicazione alla starbase?" Hesse osservò ad uno ad uno i propri uomini in silenzio

"Il Capitano Lucius Zengar del cargo merci Nellen" Francesca alzò leggermente la voce per attirare l'attenzione dei presenti "Sono stata io a contattarlo, ha negato con decisione di aver fatto alcuna segnalazione.. così come ha negato di conoscere il sistema di Faigah e di aver attraccato alla starbase 24. Alla fine, tuttavia.. è stato grazie a lui che abbiamo scoperto l'esistenza della Desaparecidos"

"Corretto, la Desaparecidos.. ma per ora non mi soffermerei su questo dettaglio, vi torneremo in seguito. Per ora andiamo avanti, qual'è stato il nostro passo successivo?"

"Abbiamo ultimato le analisi in plancia ed organizzato una serie di sbarchi per poter analizzare le zone d'ombra" intervenne Margret osservando il superiore

"Quello è il motivo per cui, con buone probabilità, hanno scelto proprio quel pianeta!" Mouri osservò i dati "Normalmente avremmo provveduto ad eseguire tutte le analisi direttamente con i sensori della nave, ma in questo caso la presenza di una serie di zone ricche di minerali in grado di schermare i sensori ci ha impedito di procedere unicamente con le scansioni dall'orbita"

"Le squadre di sbarco sono scese e, senza volerlo, hanno riportato a bordo il virus.." De Chirico osservò i colleghi "I biofiltri del teletrasporto non erano programmati ad individuare questo strano virus e ciò gli ha permesso di proliferare nella nave infettando tutto l'equipaggio"

"E successivamente, quando siamo giunti alla base stellare 24, il virus si è combinato con l'influenza boliana" Hana portò lo sguardo sul dottore "Una malattia contagiosa che è stata portata inavvertitamente alla base dal cargo boliano e che ha convinto il medico della base a dichiarare la quarantena"

"E qui vi fermo.." Hesse alzò di poco una mano "Avevamo ipotizzato che il virus boliano fosse giunto alla base per un puro caso fortuito, ma ora che sappiamo come in realtà il cargo boliano fosse pienamente consapevole della situazione.. essendo in combutta con chi ha architettato tutto questo.. dobbiamo presupporre che in realtà anche il virus boliano non sia giunto sulla stazione per caso. E' stato portato lì per uno scopo.. fondersi con il virus che noi abbiamo portato da Faigah.."

"Quella sorta di neuro-virus che colpisce in modo selettivo il cervello andando a riscrivere i percorsi sinaptici dei soggetti infetti per convincerli di essere parte di quella specie di triangolo amoroso" De Chirico prese la parola "Non siamo ancora riusciti ad individuare una cura in grado di debellarlo.. purtroppo devo ammettere che siamo in alto mare"

"Ma torniamo per un attimo alla quarantena, credo che questo sia un punto saliente.. alla base stellare eravamo in quattro navi ad essere attraccate senza possibilità di allontanarci dalla zona nell'ordine vi eravamo noi" Hasse fece una piccola pausa "Una nave militare Andoriana che si era fermata semplicemente per fare rifornimento prima di andare nuovamente verso Andoria, un vascello scientifico dell'accademia delle scienze di Vulcano che trasportava dei campioni minerali provenienti da un pianeta vicino ed infine i nostri nuovi amici, un cargo boliano che apparentemente era in viaggio per poter vendere le proprie merci. Come ha giustamente detto poco fa il Comandante Alluso, a queste navi si è aggiunta la Desaparecidos.."

Francesca incrociò le braccia al petto"Non si è limitata ad aggiungersi, è arrivata e senza dare spiegazioni ed ha aperto il fuoco sulle varie navi.. è riuscita a distruggere sia la nave militare Andoriana sia la nave scientifica vulcaniana!"

Hesse si limitò ad annuire "Corretto Comandante, possiamo ipotizzare che avessero ritenuto ultimato il test sulla proliferazione virale della propria creatura e quindi avessero deciso di eliminare tutti i possibili testimoni" fece una breve pausa "La nostra nave si è salvata solo dopo aver fatto saltare le morse d'attracco che ci impedivano di spostarci dalla stazione.. ed il cargo boliano come ha fatto?"

"Non credo di capire la sua domanda.." Margret osservò il superiore

"La nave andoriana e vulcaniana, ancora attaccate alla base ed impossibilitate a difendersi sono state colpite gravemente dalla Desaparecidos, tanto da venirne distrutte in poco tempo.. noi per riuscire a sfuggire dal medesimo destino abbiamo fatto saltare le morse d'attracco e la ritrovata mobilità ha fatto la differenza, come ha fatto a salvarsi la nave boliana?"

"Beh.. erano in combutta con la Desaparecidos" intervenne Hana osservando il Capitano

"Si e no consigliere, tenga presente che in quel momento stavano cercando di mantenere la loro copertura e quindi erano ben intenzionati a non lasciare trapelare le relazioni che li legavano a quel vecchio cargo modificato" Hesse scosse il capo "No, se il cargo boliano non si fosse spostato dalla base sarebbe stato a sua volta attaccato, di questo ne sono più che certo.. come sono certo che tutto questo piano non sia opera del capitano Gorar.. deve necessariamente esservi un mandante"

"Probabilmente si sono staccati dalla base come noi, avranno fatto saltare le morse d'attracco.."

"Oh, che si siano staccati dalla base è certo ma.. noi per far saltare le morse abbiamo provocato dei danni alla nostra nave, quindi ho richiesto che venisse analizzato lo scafo del cargo boliano in prossimità delle morse d'attracco.. nessun danno"

"Il cargo non era attraccato alla base?" chiese perplesso Hair

"Si, il cargo era attraccato alla base, almeno sino all'arrivo della Desaparecidos.. ma una volta giunta sul posto devo ritenere che qualcuno abbia volontariamente aperto le morse del solo cargo boliano permettendogli di scappare all'ultimo momento.. molto probabilmente dopo la distruzione di tutte le altre tre navi coinvolte.. il sovraccarico della Desaparecidos a causa della sua arma non convenzionale è stato l'imprevisto che non avevano calcolato"

"Ma.. mi scusi, chi mai avrebbe aperto le morse di un cargo lasciando bloccate le altre tre navi?" la domanda di De Chirico rimase per un attimo senza risposta "Voi davvero state pensando che sulla base vi fosse un complice di tutto questo piano?"

Margret si morse leggermente il labbro inferiore mentre rifletteva "Si, anche io inizio a credere che vi possano essere uno o più membri della flotta coinvolti in tutto questo.. ma ancora adesso faccio fatica a crederlo, perchè mai avrebbero dovuto farlo?"

Hesse osservò il primo ufficiale annuendo "Ancora non lo so ma credo che non ci sia più dubbio sul fatto che vi sia dietro qualcuno della Flotta, pensate anche solo al tentato sabotaggio della nostra nave.. notato nulla di strano?"

"Troppo preparata?" chiese quasi d'istinto la Alluso

"Un Andoriana che non è membro della flotta stellare, quindi non ha conoscenza diretta di questo tipo di vascello.. che ha servito solo su navi militari andoriane, sale per la prima volta su questa classe di navi e, senza alcun tentennamento, si dirige direttamente al sistema di controllo degli scudi. Potremmo ipotizzare che sia stata solo fortunata ma.. no, francamente non ci credo affatto. Sapeva dove doveva andare e cosa doveva fare perchè qualcuno l'ha informata su come doveva agire!" Hesse scosse il capo "Purtroppo però tutte queste sono solo congetture, molto probabili ma congetture.. non ci sono le prove"

"Non è detto.." la voce di Margret fece voltare tutti "E' come ha detto lei Capitano, solo che non lo avevo collegato.. il piano originario era distruggere non solo il vascello andoriano e vulcaniano ma anche il nostro, tuttavia un sovraccarico imprevisto sulla Desaparecidos ha portato alla sua esplosione prematura. Non era questo il loro piano, ma hanno avuto almeno in parte fortuna.. sia la base che noi abbiamo provveduto ad eseguire teletrasporti multipli dalla nave vulcaniana e dalla nave andoriana prima che esse fossero distrutte e questo ha portato sulla nostra nave una loro infiltrata" Margret fece una piccola pausa "Infiltrata che non sapeva di dover manomettere la nostra nave e che quindi necessariamente ha avuto necessità di indicazioni su come muoversi.. indicazioni che deve aver ricevuto dopo essere salita a bordo della Tokugawa"

"Del resto, sino a che la Desaparecidos era ancora integra, non aveva avuto indicazioni riguardo al sabotaggio della Tokugawa" intervenne Francesca "Deve aver trovato il modo di comunicare dalla nave ma addosso non aveva alcun tipo di comunicatore"

"Potrebbe averlo nascosto sulla nave, in una delle zone che ha frequentato.. del resto sarebbe diventato pulviscolo una volta che la Tokugawa fosse esplosa, lasciarlo su questa nave avrebbe distrutto le prove" Hesse osservò i suoi uomini "Dobbiamo trovare quel comunicatore e interrogare quella andoriana"

"Non iniziamo dal Capitano del cargo?" chiese con interesse Mouri

"No, non parlerebbe.." Hesse incrociò le braccia al petto "Sarà molto più semplice far crollare quella giovane, sa di aver fallito.. come sa che sarà ritenuta la principale responsabile di tutto quello che è successo, se il mandante riuscisse a mettere le mani su di lei la farebbe uccidere senza esitazione. Non si tratta di gente che scherza e lei lo sa, sono certo che vorrà trattare con noi. Piuttosto, come si chiama?"

"Ezra.." Francesca osservò il proprio padd aggiungendo "Ezra Sh'chennos, 24 anni.."


USS Tokugawa - Sala interrogatori
21/08/2398 - Ore 12.34



Ezra era inquieta come ogni andoriana manteneva la sua aria distaccata e fredda, tipica della razza, ma le sue antenne si muovevano in modo costante, lasciando trasparire tutta l'inquietudine che stava provando. Era rimasta da sola per svariato tempo all'interno di quella stanza senza che nessuno la raggiungesse ed ora che finalmente vedeva aprirsi la porta, si irrigidì al pensiero di trovarsi a rispondere delle proprie azioni.

Il Comandante Alluso entrò accompagnata dal Comandante Hana, accomodandosi al fianco della collega "Non si mette affatto bene per te Ezra.. gran brutto affare" Francesca si prese un po' di tempo per fingere di leggere il proprio d-padd, non che ne avesse la necessità ma sapeva come quegli attimi di agghiacciante silenzio potessero far presa sulla mente della giovane andoriana "Tentato sabotaggio di una nave federale.. tentato omicidio dell'intero equipaggio, anche solo fermandosi qui si arriva a una condanna di un certo peso.. Ma se a questo andiamo ad aggiungere complicità nell'aver cagionato un'epidemia mediante la diffusione di germi patogeni andando ad infettare tre navi e una base.. beh, qui ci si gioca ogni possibilità di condizionale, è carcere a vita. Cosa ne pensa consigliere?"

Hana non osservò neppure la andoriana per il momento, sorridendo alla Alluso "Penso che per una ventiquattrenne una condanna a vita sia una pena molto.. molto lunga, almeno un'ottantina di anni passata fra quattro mura, non credo si possa immaginare una fine peggiore" il consigliere scosse il capo "Ad ogni modo sì, la sua analisi è corretta.. sarà ritenuta complice in cagionata epidemia poiché sia la rapidità della diffusione sia la diffusibilità ad un numero indeterminato e notevole di persone lo rende un virus potenzialmente in grado di proliferare su ampi territori"

"Ehi! Io non c'entro nulla con il virus e comunque non intendo aiutarvi! Rimandatemi in cella!"

Francesca annuì alla collega prima di tornare sulla andoriana "Ad ogni modo, consigliere, non ritengo che la sua pena sarà così lunga e la nostra cara Ezra lo sa, non è vero?" altro attimo di pausa "E' stata lei a fallire, ha compromesso l'intera operazione ed è ancora viva.. il che la rende una possibile testimone. Un mandante che è disposto a far distruggere tre vascelli con tutto il loro equipaggio e, probabilmente, anche un'intera base.. cosa potrebbe fare ad una possibile testimone che ha distrutto i suoi piani?"

Ezra non parlò ma rabbrividì distogliendo lo sguardo da Alluso

"Una possibile testimone che è qui a parlare con noi da quasi un'ora e anche più.." aggiunse Hana "E che per tutto l'aiuto datoci avrà sicuramente diritto ad un trattamento di favore"

"Io non ho parlato con voi! Non ho detto una parola!" la voce di Erza era rabbiosa ma anche preoccupata

"Vero, ma non è importante.. il Capitano Gorar ed il resto dell'equipaggio non ti vedono tornare da un'ora e iniziano a porsi delle domande.. certo, potresti sempre negare di aver collaborato ma, cosa ne penseranno del trattamento di favore che ti verrà riservato?" Francesca fece una smorfietta "Non credo che ti crederanno.."

"Così voi firmate la mia condanna a morte!!" Ezra sembrò per un attimo terrorizzata "Mi ammazzeranno, non arriverò alla fine dell'anno!!"

"Non saremmo arrivati a fine giornata se tu fossi riuscita a sabotare la nostra nave.." rispose la consigliera "Ad ogni modo forse qualcosa potrebbe essere ancora fatto per cercare di aiutarla"

"Nessuno può aiutarmi.." la giovane andoriana sembrava comprendere sempre più la propria situazione "Il mandante ha conoscenze un po' ovunque, mi raggiungerà in qualsiasi carcere mi manderete"

"Possibile.." Francesca osservò la andoriana "Noi non possiamo fermare il mandante ma tu si. Guarda in faccia la realtà, al momento le tue possibilità di avere una lunga vita sono ridotte quasi a zero. Se vuoi avere qualche possibilità ti conviene collaborare"

Ezra sembrò tentennare per qualche attimo in effetti sapeva che per lei le cose non si stavano mettendo affatto bene, aveva cospirato ai danni della Flotta e questo già le aveva messo in mano un biglietto di sola andata per una colonia penale.. ma ci sarebbe arrivata? L'avrebbero uccisa prima o dopo il processo? E quanto l'avrebbero fatta soffrire? Aveva sentito delle storie strane sul misterioso mandante.. probabilmente molte erano solo leggende ma, se anche solo la metà fossero state vere, cosa ne sarebbe stato di lei?

Il Comandante Alluso colse qualcosa nello sguardo dell'andoriana, era il momento di darle il colpo di grazia "Comandante Hana, andiamo.. stiamo solo perdendo tempo"

Asami non se lo fece ripetere due volte, alzandosi scuotendo il capo "Peccato.." quindi si diresse all'uscita con la collega ma senza fretta

Ezra osservò le due donne che si allontanavano, erano la sua unica speranza di ricevere qualsivoglia aiuto e se ne stavano andando lasciandola sola "Aspettate!" la voce dell'andoriana suonava in parte supplichevole "Va bene, collaborerò ma voglio sia chiara una cosa.. io con il virus non ho nulla a che fare! Io dovevo solo manomettere una nave!"

Francesca e Asami si fermarono accanto alla porta osservando Ezra per qualche istante "Tutta la verità?" la voce del consigliere era tranquilla "Sappi che se mentirai io lo saprò immediatamente, sono betazoide.. lo percepisco" attesero che la andoriana desse un cenno di assenso e solo allora tornarono indietro accomodandosi al tavolo

"Se pensate che possa farvi grandi rivelazioni mi sa che resterete deluse.. io non so niente, non conosco l'identità del mandante.. so solo delle storie"

"Storie?"

"Si.. storie.." la andoriana scosse il capo "Non posso giurare che siano vere ma si dice che il mandante di tutto questo sia una sorta di scienziato pazzo, che ha ucciso tutti coloro che non riteneva degni di esistere con batteri, virus e altro. Si dice che siano morti fra atroci sofferenze, così come si racconta che per questo non faccia più parte della Flotta"

"E' un ex membro della Flotta?" Francesca osservò con sguardo stupito la andoriana

"Questo non lo so, si dice che fosse un membro della Flotta ma non posso sapere se sia vero o meno!"

"Come ci sei finita in mezzo a tutto questo?" Hana osservò Ezra "Sei giovane, fatico a credere che tu possa aver sviluppato un simile risentimento verso la Federazione da voler partecipare ad un piano per la creazione di un virus potenzialmente letale.."

"Avevo bisogno di latinum"

La risposta schietta e decisamente rapida di Ezra fece restare per un attimo in silenzio i due ufficiali fino a che Francesca prese la parola "Quindi eri disposta a collaborare con quei tizi per spargere un virus su una base e tre navi.. distruggere le medesime navi assieme alla starbase.. solo per del latinum?"

"Ehi, io ho delle necessità! I ferengi contrabbandano beni di lusso molto meglio di quanto non facciano altri ma nessuno ti da nulla in regalo, devi pagare!" la andoriana osservò le due "Certo avrei potuto darmi alla prostituzione.. ma questo era decisamente un modo più facile e rapido"

Francesca osservò per un attimo il volto di Hana prima di procedere "Quale era il tuo compito?"

"Avrei dovuto manomettere la nave militare andoriana qualora mi fosse stato dato il segnale" Ezra osservò le due "Come vi ho già detto non so nulla del virus, io non ho contagiato nessuno!"

"Ma quando sei salita a bordo di questa nave i piani sono cambiati.. giusto?" il capo sec/tat proseguì con le sue domande "Hai ricevuto indicazioni su come sabotare i nostri scudi, ora voglio sapere dove hai messo il comunicatore che hai usato"

Ezra per qualche attimo rimase in silenzio, quindi sospirò togliendosi il bracciale che portava al polso destro "E' questo.. è tramite questo che mi hanno contattato"

"Chi ti ha contattato?"

La andoriana si voltò verso Francesca "Non ne ho idea, mai saputo chi fosse.. ma dalla voce era una donna" quindi fece una pausa riflettendo "Ma.. ho avuto l'impressione che fosse a sua volta informata da qualcuno su cosa comunicarmi, non mi sembrava propriamente ferrata in ingegneria"

"In che senso?" Hana osservò con interesse Ezra

"Mentre mi dava le informazioni su come manomettere i vostri scudi io gli ho fatto delle domande per avere delle delucidazioni.. lei non ha mai risposto subito, passava anche parecchio tempo fra la mia domanda e la sua risposta, come se avesse dovuto a sua volta porre la domanda a qualcuno che ne sapesse più di lei"


U

SS Tokugawa - Ufficio Capitano
21/08/2398 - Ore 15.16



Hesse si voltò verso l'entrata, osservando i Comandanti Hair e Mouri mentre entravano frettolosamente nel suo ufficio mosse semplicemente una mano per invitarli ad accomodarsi e solo allora prese la parola "Signori, rapporto"

"Signore, stavamo per chiamarla.." il primo a prendere la parola fu Hair "Questo comunicatore è a tutti gli effetti un vero gioiellino! E' piccolo, maneggevole e schermato.. da una prima analisi lo si considererebbe solo un bracciale. Apparentemente non emette energia, se non ce lo avesse consegnato lei probabilmente lo avremmo cercato per ore ed ore!"

Hesse inarcò un sopracciglio "Beh, comandante.. e tutto questo ci è utile?"

"Assolutamente!" Hair annuì con convinzione "Signore, un lavoro del genere non è stato fatto da un inesperto.. ci vuole un ingegnere esperto in microtecnica, qualcuno con grandissime competenze ed adatto ai lavori legati a tecnologie miniaturizzate!"

"C'è dell'altro.." Mouri prese la parola "Questo gioiello ha memorizzato le coordinate di partenza dell'ultima comunicazione. Aveva ragione, c'è qualcuno sulla Starbase 24 in combutta con il mandante dell'epidemia.. chiunque egli sia"

"Chiunque ella sia.." lo corresse il Capitano "A quanto pare è una donna.." quindi sfiorò l'interfono "Hesse a plancia, apritemi un canale sicuro con la Starbase 24, desidero parlare solo con il Comandante della Stazione direttamente dal mio ufficio"

=^= Provvediamo subito =^=

"Signore, è sicuro che sia una buona idea?" la domanda di Mouri rimase per qualche attimo senza risposta

Hair osservò il collega per poi rincarare la dose "Non ritiene che anche il comandante possa essere un infiltrato?"

"No" Hesse scosse il capo "Ho parlato più volte con il Comandante della base e sono certo che fosse all'oscuro dell'intero piano in cui è rimasto invischiato.. era preoccupato come me dell'evoluzione della malattia, senza contare che suo figlio è stato fra i primi a restare ferito a causa di quel virus.. non avrebbe mai messo in pericolo volontariamente la sua famiglia"

Nel frattempo sullo schermo del terminale apparve per qualche istante il logo della flotta che ruotava lentamente su se stesso, subito sostituito dall'immagine del volto del Comandante della Starbase 24, il sessantasettenne Ermes Zeicum, seduto alla scrivania del proprio ufficio.

"Buongiorno Capitano, spero di non disturbarla. Abbiamo bisogno di alcune informazioni"

=^= Se posso aiutare lo farò ben volentieri, sto ancora procedendo alle riparazioni della Starbase dopo l'attacco.. non mi dispiacerebbe sapere chi devo ringraziare per tutto questo! =^=

"Temo che dovrai iniziare con qualcuno alla tua base" Hesse osservò il parigrado "Abbiamo arrestato una giovane andoriana che ha tentato di sabotare gli scudi della mia nave, abbiamo scoperto che ha ricevuto indicazioni da qualcuno presente sulla tua base"

=^= Impossibile.. =^= la voce di Zeicum era risoluta =^= Ho messo sotto controllo i canali di comunicazione, nulla sarebbe sfuggito al tenente Josie O'Connell.. il mio ufficiale alle comunicazioni mi avrebbe fatto certamente rapporto! =^=

"Purtroppo devo confermarle che la comunicazione veniva dalla sua base, abbiamo recuperato il comunicatore utilizzato.." Hesse mostrò per qualche attimo il Capitano rabbuiarsi alla vista di quel gioiello "Per caso lo aveva già visto.."

=^= Non è possibile.. =^= il Comandante della Starbase sembrò riflettere per poi annuire =^= Quel gingillo, per quanto ne sappia, è stato costruito da Theo mesi fa per il compleanno della sorella, sarebbe stato il suo dono per lei.. come è possibile che lo abbia una andoriana salita a bordo di un vascello federale per sabotarlo? =^=

"Theo?" chiese Hesse con un certo interesse "E per caso questo Theo è un ingegnere esperto?"

=^= Il guardiamarina Theo O'Connell.. un vero genio della microtecnica, oltre ad essere il fratello del tenente Josie O'Connell =^=

"E adesso dove si trovano i fratelli O'Connell?"

=^= Non lo so.. ma intendo andare a fondo alla situazione, vi terrò informati =^=


Starbase 24 - Ufficio Capitano
21/08/2398 - alcuni minuti dopo



"Non lo so.. ma intendo andare a fondo alla situazione, vi terrò informati"

Il Capitano si accomiatò in fretta dal Comandante della Tokugawa per poi sfiorare l'interfono "Capitano a Tenente O'Connell, la pregherei di raggiungermi nel mio ufficio immediatamente. La ringrazio"

Attese, ma non ricevette alcuna risposta.

"Capitano a Guardiamarina O'Connell, a pregherei di raggiungermi nel mio ufficio immediatamente. La ringrazio"

Attese ancora, nessuna risposta.

Il dubbio di essersi fatto abbindolare da due sottoposti iniziò a corrodere le sicurezze del Capitano, ma ancora non voleva credere che proprio due dei suoi uomini fossero in combutta con chi aveva causato un'epidemia così contagiosa "Computer.. localizzare il tenente Josie O'Connell ed il guardiamarina Theo O'Connell"

=^= Impossibile eseguire =^=

"Come sarebbe a dire impossibile eseguire?" il Capitano scattò in piedi "Computer, analizzare la problematica dei sensori interni"

=^= I sensori sono stati impostati su parametri scorretti, per ripristinare la funzionalità dei sensori interni è necessario procedere alla calibrazione dell'intera griglia dei sensori interni =^=

"Chi è stato l'ultimo ufficiale a procedere ad una calibrazione dei sensori?"

=^= Il Guardiamarina O'Connell =^=

"Maledizione!" il Capitano scattò in piedi sfiorando l'interfono "Capitano a Sala controllo, bloccare tutte le partenze.. nessuno deve lasciare la base!! Comandante Atkeh, ripristini la funzionalità dei sensori interni.. sono stati disallineati per renderci ciechi! Comandante Zaltron, organizzi delle squadre della sicurezza e setacciate la base e tutti i cargo attraccati.. massima priorità il ritrovamento dei fratelli O'Connell!"

=^= Ricevuto.. provvediamo subito =^=

Ermes si risiedette rapidamente, sentendosi addosso una grande stanchezza "Computer.. richiamare le schede del tenente Josie O'Connell e del guardiamarina Theo O'Connell sul mio terminale.. vediamo se riusciamo a capire qualcosa su quanto sta avvenendo"


Cargo merci CS Aseret - Stiva di carico principale
21/08/2398 - ore 16:39



Josie e Theo O'Connell se ne stavano rannicchiati dietro una serie di casse, sapevano che sarebbero dovuti restare nascosti per svariate ore ma erano convinti che quel cargo sarebbe dovuto partire puntualmente alle sedici e quel ritardo iniziava a dar loro sui nervi. Il piano che si sarebbe dovuto concludere nel migliore dei modi aveva finito a poco a poco per ritorcersi contro i loro ideatori ed ora non restava che andarsene prima di essere scoperti.

Il suono di una serie di passi li fece bloccare istintivamente nelle loro posizioni, non emisero un fiato cercando di essere più invisibili possibile, anche quando le luci furono improvvisamente accese. Il passo di qualcuno si fece più vicino, segno che una persona si era portata al centro della stanza dalla loro posizione non potevano vederlo, ma appena iniziò a parlare capirono che la loro fuga era finita.

"Mi sono sempre ritenuto una persona paziente, forse anche troppo.." la voce del Capitano Ermes Zeicum rimbombava un po' all'interno della stiva "E questo è stato il motivo per cui sono stato trasferito al comando di una base stellare, è davvero molto difficile farmi perdere la pazienza.. ma ora come ora avrei davvero voglia di prendervi entrambi a calci nel culo"

Josie e Theo si guardarono negli occhi in silenzio ma nessuno dei due ebbe il coraggio di muoversi o di parlare

"Devo essere onesto con voi, c'eravate quasi.. sareste con grandissime probabilità riusciti a fuggire dalla base facendo perdere le vostre tracce e, probabilmente, avreste anche evitato la colonia penale per un po' se non fosse stato per l'equipaggio della Tokugawa" il Capitano continuava a parlare con la stessa voce misurata, segno che stesse contenendo forzatamente la propria rabbia "Il vostro piano di distruggere un vascello federale era del tutto fallimentare, la vostra infiltrata ha fallito e ha consegnato ai federali il comunicatore creato da lei, guardiamarina.. E' stato oltremodo stupido usare un oggetto del tutto unico e abbastanza conosciuto sulla base, non vi pare?"

Josie e Theo continuavano a guardarsi in faccia senza però avere idea di cosa fare, se non continuare ad ascoltare il comandante della base

"E vedere quel congegno mi ha fatto pensare.. chi ha ricevuto per prima il messaggio da quel fantomatico cargo senza verificare che l'identità del vascello corrispondesse al suo transponder?..il tenente O'Connell, cosa insolita perché di solito il mio ufficiale addetto alle comunicazioni aveva sempre dimostrato una grandissima perizia e cura nei dettagli, strano pensare che non si sia accorta che stava parlando un boliano-zakdorniano piuttosto che con un umano.. neppure un dubbio sulla strana inflessione della voce, tipica della razza" Il Capitano restò per un attimo in silenzio, come a vedere se i fratelli O'Connell avessero intenzione di fare qualcosa, ma poi proseguì "E ancora.. strano che il mio addetto alle comunicazioni non si sia accorta di una comunicazione partita dalla base e diretta ad una nave, ma soprattutto strano che di quella comunicazione non ve ne fosse traccia nel computer di bordo, no? Il tenente Gavif, da buon esperto informatico, non solo è riuscito a ritrovare i dati di quella comunicazione ma ha scoperto che.. stranamente risulterebbe che sia stata proprio il tenente O'Connell ad eliminarla dal database"

Theo stava per alzarsi ma Josie lo trattenne per un braccio

"Ma infondo tutto questo ha poca importanza, il fatto che stiate tentando di fuggire credo sia un segnale già abbastanza evidente della vostra correlazione a tutta questa faccenda.." l'ennesima pausa non portò a nessun risultato, il Capitano quindi riprese nuovamente "Restava solo una questione aperta.. perché mai due fratelli dovrebbero buttare al vento la loro carriera e la loro libertà? Quale scopo potrebbero cercare di perseguire? Ho quindi deciso di visionare il vostro ruolino di servizio e devo dirlo, era impeccabile.. anche troppo considerato quanto avete fatto. Ma poi sono passato a leggere i dati relativi alla vostra famiglia e.. beh, improvvisamente tutto aveva, in un certo modo, un senso.. un senso malato ma in grado di spiegare il perchè"

Il silenzio scese nuovamente nella stiva, mentre il Capitano si osservava lentamente attorno "Joseph O'Connell, ex comandante della flotta stellare, diplomato in accademia nella sezione scientifica e con una specializzazione in xeno-microbiologia applicata, dimesso con disonore dalla Flotta per aver condotto esperimenti medici di eugenetica attraverso la realizzazione di retro-virus in grado di modificare a livello genetico o cerebrale le cavie.. accusato di aver tentato di utilizzare i suoi stessi colleghi come cavie umane" il Capitano Ermes Zeicum fece un paio di passi avanti "La parte che mi ha interessato di più è stata la sua abilità di creare virus in grado di agire a livello cerebrale, proprio come il virus trovato su Faigah.. in effetti è vero, siamo così abituati a cercare nemici al di fuori dalla federazione che spesso dimentichiamo come anche fra le nostre file a volte si siano nascosti degli elementi deviati, non abbiamo pensato subito che potesse trattarsi di qualcuno che aveva fatto parte dei buoni. Allora ho iniziato a pensare.. quale poteva essere la sua motivazione, pura e semplice vendetta? l'infantile e stupida convinzione che, una volta scoperta l'esistenza di quello strano virus, sarebbe potuto uscire allo scoperto con una cura miracolosa ed ottenere così la riabilitazione al servizio? Mero sfoggio delle proprie conoscenze o semplice esternazione della sua mente malata?"

"Nostro padre non è affatto un pazzo!" Josie scattò in piedi furiosa, seguita a ruota dal fratello minore.

Il comunicatore del Capitano si attivò =^= Sala controllo a Capitano, messaggio in entrata da Bajor.. l'hanno preso =^=

Il Capitano sorrise soddisfatto prima di tornare ad osservare i due sottoposti "Come dicevo, non ha senso tentare di indovinare il perchè, sono certo che vostro padre avrà tempo per rispondere a tutte le domande ed ora, fine dei giochi ragazzi.. vi dichiaro in arresto"


USS Tokugawa - Ufficio Capitano
22/08/2398 - ore 09:14



Hesse era in attesa, osservando distrattamente fuori dai finestroni il pianeta del sistema Faigah da cui era partita tutta quella vicenda era difficile accettare che dietro alla creazione di quel virus vi fosse un ex federale.

=^= Plancia a Capitano, chiamata urgente dalla Starbase 24.. il Capitano Zeicum desidera parlare con lei =^=

"Molto bene, parlerò con lui dal mio ufficio.." tornò alla scrivania attendendo di veder apparire il volto sorridente del parigrado "Capitano Zeicum, spero che vi siano buone notizie"

=^= Direi di si.. ho chiesto espressamente di poter essere io a comunicarvele, considerato quanto avete fatto per la mia base =^=

"No, Capitano.. abbiamo fatto solo il nostro dovere"

=^= Forse è vero, ma lo avete fatto maledettamente bene.. non saremmo mai riusciti a collegare così rapidamente la famiglia O'Connell alle vicende, del resto è difficile pensare che un ex dei nostri possa organizzare tutto questo.. =^=

Hesse si allungò un po' in avanti "Si è capito perchè l'abbia fatto?"

=^= No, per il momento Joseph non è stato molto collaborativo ma.. ha davanti molti anni in una colonia penale, se non altro non potrà più far male a nessuno. La cosa più importante è che, come presupponevamo, aveva elaborato una cura.. ho provveduto a inviarne le specifiche alla tua nave, sono certo che la tua sezione medica e scientifica sapranno replicarla senza alcuna difficoltà =^=

"Molto bene" Hesse annuì "Io ho provveduto a mettere in quarantena il sistema stellare Faigah. Come da ordini del Comando di Flotta, abbiamo predisposto un perimetro di boe d'avvertimento attorno all'intero sistema stellare in modo che nessun altro equipaggio scenda su quel pianeta rischiando il contagiato"

=^= Precauzione del tutto legittima, spero solo che il virus non sia in grado di sopravvivere ancora per molto in ambiente aperto e il sistema possa tornare colonizzabile =^=

"E' la speranza di tutti ma per ora, non possiamo fare altro che aspettare e starne alla larga"

=^= Eppure tutto questo mi lascia ancora il sangue amaro in bocca =^=

"La verità è che ogni qualvolta uno dei nostri commette un reato di tale gravità ci sentiamo un po' tutti di aver fallito.. ci domandiamo se forse non avremmo potuto accorgercene ed impedirlo, ci tormentiamo alla ricerca di un perché che spesso non otteniamo.." Hesse sospirò pesantemente "Ma la verità è che neppure la Flotta può avere la certezza che tutti i suoi membri, passati.. presenti e futuri, non commettanno mai simili nefandezze.. all'entrata all'Accademia si prova ad ovviare il problema con severi test psicoattitudinali ma non sempre si riesce a risolvere il problema e si finisce a volte per sentirsi inermi. Lo so, è una brutta sensazione, ma non possiamo e dobbiamo concentrarci sul lato negativo quanto guardare con ottimismo al fatto che nonostante tutto siamo riusciti anche questa volta a trovare una soluzione, è questo spirito di combattimento.. questo continuare ostinatamente a provare che ha reso la Flotta Stellare ciò che è.. spero di aver modo di incontrarla in contesti più piacevoli capitano"

=^= Lo spero anche io, buon viaggio Capitano Hesse =^=

I due capitani si accomiatarono pochi attimi prima che l'interfono si attivasse e la voce del Dottor De Chirico esternasse la sua soddisfazione a tutto l'equipaggio =^= Infermeria a tutti i ponti, vi informo che la sezione scientifica sta sintetizzando la cura e che le prime dosi sono già state portate in infermeria, tutto il personale verrà chiamato a presentarsi con solerzia per la somministrazione del farmaco =^=

Hesse sorrise tornando ad osservare le stelle *Si torna alla normalità*.


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FINE MISSIONE