Un essere troppo potente










SHELDON

presenta


SHELDON

Un essere troppo potente

Missione 05






Basato sulla saga di Star Trek di Gene Roddenberry, questa opera amatoriale è il prodotto della SHELDON,
simulazione appartenente all'universo narrativo del Gioco di Narrazione PBeM


Starfleet Italy

Gli autori/giocatori hanno creato un proprio alter ego narrativo con il quale sono entrati a far parte della squadra
di comando della SHELDON, quindi a turno hanno scritto i brani di questa avventura fantascientifica,
creando appunto questa opera amatoriale inedita e originale basata su Star Trek.




Questo racconto lungo è un'opera amatoriale che puó essere liberamente
riprodotta, purché integralmente, in ogni sua parte, e non a fini di lucro.



Anno pubblicazione 2023



www.starfleetitaly.it | SHELDON








Equipaggio

Capitano Tenente Comandante Adrienne Faith

Capo Operazioni Tenente Nicholas Rush

Consigliere Tenente Paul Hewson

Primo Ufficiale Tenente Kyel  Rezon

Timoniere Tenente JG Alec Blake

Tenente Comandante
Adrienne Faith
Capitano

Tenente
Nicholas Rush
Capo Operazioni

Tenente
Paul Hewson
Consigliere

Tenente
Kyel Rezon
Primo Ufficiale

Tenente JG
Alec Blake
Timoniere

Ufficiale Scientifico Capo Tenente JG Naky Terell

Ufficiale SEC/TAC Tenente Filippo Jekins

Tenente JG
Naky Terell
Ufficiale Scientifico Capo

Tenente
Filippo Jekins
Ufficiale SEC/TAC


SHELDON

Autori

Capitano
Adrienne Faith
Ilenia De Battisti

Capo Operazioni
Nicholas Rush
Stefano Zaniboni

Consigliere
Paul Hewson
Monica Miodini

Primo Ufficiale
Kyel Rezon
Vanessa Marchetti

Timoniere
Alec Blake
Mauro Fenzio

Ufficiale Scientifico Capo
Naky Terell
nd nd

Ufficiale SEC/TAC
Filippo Jekins
Marco Calandri






Sommario


Sinossi
05.00 - E' solo questione di stress?
05.01 - Perché non li vede?
05.02 - Immagini neurali
05.03 - Il punto d'origine
05.04 - Decisione impulsiva
05.05 - Un angelo tra noi
05.06 - Andare dall'altra parte
05.07 - Compagni di viaggio
05.08 - Dall'altro lato
05.09 - Intrighi transdimensionali
05.10 - Necessità da soddisfare

Sinossi

Quando la Sheldon si ritrova ad avere a che fare con fantasmi bianchi e neri non poteva immaginare che la sorte di tutti i pianeti della galassia fosse messa in serio pericolo. Ma chi ha generato tutto questo disastro? La Sheldon sarà in grado di mettere una pezza anche a questo problema?



05.00 - E' solo questione di stress?

Autore: Tenente JG Naky Terell

USS Sheldon
Ufficio del Consigliere di Bordo
10/06/2401 - ore 21.46


Kyel arrivò nell'ufficio del Consigliere limitandosi ad un rapido saluto verso Hewson e Blake non era la prima volta che il consigliere chiedeva di poter parlare ad entrambi ma quella era una situazione poco ortodossa e non lo metteva del tutto a suo agio.
Hewson rimase per qualche istante in silenzio prima di prendere la parola "Lo so. Non piace a voi come non piace a me, ma non siamo qui a cospirare un ammutinamento. Vogliamo tutti aiutare Adrienne, niente di più.. niente di meno" si alzò dalla scrivania per poi indicare ai due la poltroncina ed il divanetto, in modo da dare un tono meno formale alla situazione "Novità?"
Blake si voltò immediatamente verso Kyel che si limitò a scuotere il capo "Svolge il suo lavoro in maniera impeccabile"
"Rezon, non vi sto chiedendo del Capitano ma di Adrienne. Non è la stessa cosa"
"Non mi sembra corretto parlare di qualcuno che non trova neppure qui" Blake era già sul punto di andarsene "Se hai qualcosa da chiedere dovresti rivolgerti direttamente a lei"
"Quindi, secondo voi, va tutto bene? E' la stessa Adrienne?"
"Non ho detto questo!" Blake si voltò di scatto "Sto dicendo che.."
"Alec, da quanto non vi fate una chiacchierata, tu ed Adrienne, che non riguardasse il lavoro?"
Blake fece una smorfia "Sì, beh.. è passato parecchio tempo"
"E tu Kyel? L'ultima volta che siete stati da soli fuori dal lavoro quando è stato?"
"Si, è passato del tempo"
"E' stato prima del rapimento, non prendiamoci in giro. Ha parlato a qualcuno di cosa le è successo in quella casa di rieducazione?"
I due ufficiali fissarono il consigliere senza rispondere, Hewson tornò alla carica "Kyel, non sei riuscito a prenderla da parte e farti raccontare qualcosa?"
"Senti, non è facile!" il primo ufficiale fissò il consigliere "Durante il servizio non ne parlerà mai e ogni volta che la raggiungo in alloggio ha in braccio Nami! Praticamente quella bambina è diventata un prolungamento di Adrienne!"
Hewson scosse il capo "Va bene, datemi qualche giorno per pensare.. magari con il vostro aiuto posso far smuovere le cose"

USS Sheldon
Ufficio del Consigliere di Bordo
11/06/2401 - ore 10.38


Le visite di controllo erano d'obbligo per tutto l'equipaggio, ma ad Adrienne non erano mai pesate così tanto come nell'ultimo periodo. Erano passati alcuni mesi dagli accadimenti di Mularus fisicamente non aveva subito nessuna forma di ripercussione, ma psicologicamente la questione era molto più complessa.
Hewson, in altri frangenti, sarebbe arrivato a chiedere che l'ufficiale fosse sollevato dai suoi incarichi sino alla completa ripresa, ma con Adrienne non avrebbe avuto senso. Erano sperduti nel quadrante Delta e, volente o nolente, la giovane betazoide non poteva far altro che continuare il viaggio assieme a tutti i suoi colleghi.
"Vogliamo parlarne?" quella era diventata la domanda di routine del consigliere con il Capitano, anche se normalmente non sembrava sortire grandi risultati
"Lo abbiamo fatto già molte volte. Perchè ci dobbiamo costantemente tornare sopra?"
"Lo sai il perché.. vorrei solo cercare di capire. Tutto quello che sappiamo del tuo rapimento è ciò che abbiamo potuto vedere dal filmato intercettato da Sheldon" Paul era particolarmente paziente con la Faith, sapeva che sarebbe stato un lavoro lungo e non aveva intenzione di forzarla oltre il suo limite "Nessuno mette in dubbio che tu sia un ottimo ufficiale superiore. Hai già ripreso il controllo della nave con professionalità e dedizione. Il tuo lavoro è eccellente, stai seguendo vari progetti e ti prodighi per il raggiungimento del nostro obiettivo comune, ossia tornare a casa"
"E non è questo che conta?" Adrienne incrociò le braccia al petto "I nostri incontri sono aumentati di frequenza e la cosa inizia ad infastidirmi"
"Non mi preoccupa come stia il Capitano Faith, sono in pensiero per come stia Adrienne"
La betazoide fece una smorfia "Non c'è nessuna distinzione fra il Capitano Faith e Adrienne, sono la stessa persona!"
"Questo è vero solo in parte. Quando è stata l'ultima volta che ti sei presa un po' di tempo per te stessa? Quando è stata l'ultima volta che hai tolto l'uniforme e sei stata semplicemente Adrienne?"
"Paul, non sono in servizio ad ogni ora della giornata! Sono Adrienne ogni volta che stacco dal mio turno e torno in alloggio da Nami!"
Un sorriso si disegnò sul volto di Hewson "La piccola Nami è di certo molto più felice ora che sei tornata sulla nave, soprattutto considerato tutto il tempo che le stai dedicando" il consigliere tornò serio, inclinando un po' il capo di lato "E di questo credo che dovremmo parlarne. Majar mi ha informato che sono saltate le tue ultime serate libere, di nuovo. Non ci eravamo accordati sull'importanza che, almeno una sera alla settimana, tu potessi stare in alloggio da sola?"
"Nami non aveva voglia di andare a dormire da Majar ed io non volevo forzarla" Adrienne scosse il capo "Non ci vedo nessun problema a riguardo"
"Non volevi forzare Nami o non volevi forzare te stessa?" Hewson rimase per un attimo in silenzio per poi aggiungere "Adrienne, da quando sei tornata, hai limitato di molto la tua vita privata. A parte me, che sono venuto varie volte a cena.. con chi altro hai parlato? ..e non mi riferisco del lavoro"
"Non saprei.." Adrienne si mise sulla difensiva, un po' come in tutte le conversazioni con il consigliere "Direi con Alec e Naki.."
"Fammi indovinare, ti riferisci alle poche volte che hai affidato loro Nami?" Hewson si allungò un po' in avanti "E per quanto riguarda Kyel?"
"Eccoci, mi stavo giusto domandando quando saremmo passati a parlare di Rezon" lo sguardo di Adrienne si fece un po' più cupo "Per quanto riguarda Kyel non ho nulla da dire. Il suo operato come primo ufficiale è ottimo e non ho nulla di cui lamentarmi"
"Sei riuscita a parlargli di quello che è successo sul pianeta?"
"Per l'ennesima volta, no. Io e Kyel siamo molto impegnati e non abbiamo poi così tanto tempo libero da dedicare alla conversazione"
Hewson inarcò un sopracciglio perplesso "Questa scusa fa acqua da tutte le parti. Avete addirittura gli alloggi adiacenti.. ti basterebbe entrare nel suo alloggio per andare a incontrarlo"
"Allora diciamo che forse non ho sentito la necessità di parlare con lui di quanto è successo, così come non sento la necessità di parlarne con te. E' successo, questo è un dato di fatto, e parlarne non cambierà le cose!"
"Ma potrebbe aiutarti a metabolizzare l'accaduto" Hewson si allungò un altro po' "Ti farò una domanda, alla quale non ti chiedo di rispondere ma solo di pensarci. Dopo quanto è accaduto, sei più riuscita a giacere con Kyel?"
"Quel tipo di attività non credo sia rilevante in questa sede e soprattutto non è qualcosa di fondamentale!"
"Non è fondamentale, ma è un segnale. Adrienne, penso davvero che tu dovresti parlare con Kyel di quello che ti è successo sul pianeta.. potrebbe far bene ad entrambi"
=^= Majar a Hewson, mi scusi consigliere ma il guardiamarina Wolters chiede insistentemente di essere ricevuta da lei =^=
"Le fissi un appuntamento questo pomeriggio"
=^= Insiste per vederla ora.. Dice che si tratta di una questione urgente =^=
Adrienne scattò in piedi "Beh, la lascio alla guardiamarina Wolters.."
Il consigliere guardò il Capitano inarcando un sopracciglio, perfettamente consapevole che stava sfruttando la cosa per andarsene il più rapidamente possibile dal suo ufficio "Stavamo parlando della possibilità di parlare con il suo primo ufficiale, non ricordo la sua risposta.."
"Ci penserò" Adrienne si lisciò l'uniforme con le mani, osservando il d-padd "La lascio al suo appuntamento, buona giornata"
Hewson non si scompose "Sì, Capitano. Alla prossima settimana" ignorò l'occhiata storta di Adrienne mentre usciva e sospirò pesantemente, andando a prendere qualche appunto al proprio terminale, ma non fece in tempo a far nulla perchè il guardiamarina entrò con una tale furia da lasciare il betazoide senza parole.
"E' successo di nuovo!! La prego, mi dica che non sto impazzendo!!"

USS Sheldon
Ufficio del Capitano di Bordo
11/06/2401 - ore 16.26


Adrienne e Kyel fissavano il consigliere senza sapere come rispondere, entrambi sembravano piuttosto sorpresi dal rapporto appena ricevuto.
"Fantasmi.." Adrienne si allungò un po' verso Hewson "Il nostro equipaggio ritiene che Sheldon sia una nave posseduta dai fantasmi? Davvero?"
"Lo so che sembra strano, all'inizio avevo pensato ad un effetto post traumatico da stress che si ripercuoteva su pochi soggetti mediante delle allucinazioni visive. Ora però la cosa sta degenerando, queste visioni mi sono già state descritte da dodici membri della nave"
Kyel scosse il capo "Va bene, con calma.. che cosa dicono di aver visto?"
"Dicono di aver visto una presenza a mezz'aria, eterea e dalla figura vagamente umanoide. Alcuni l'hanno descritta come una presenza dal colore bianco lattiginoso, altri scura come la fuliggine.. le descrizioni si differenziano solo per il colore delle apparizioni"
"E queste presenze, cosa farebbero?"
"Capitano, da quanto ho compreso non fanno nulla. Non interagiscono con le persone, si limitano ad attraversare il corridoio, anche passando attraverso i membri dell'equipaggio, e poi come sono arrivati se ne vanno"
"Sheldon!" Adrienne chiamò Sheldon e, vedendolo apparire nella sua versione mini, proseguì "I tuoi sensori interni hanno rilevato qualcosa di anomalo?"
Sheldon sbuffò con decisione "No, ho già risposto a questa domanda talmente tante volte da essermene stancato!"
"Isteria collettiva?" chiese con interesse Kyel "Magari la situaz.."
La frase del primo ufficiale si interruppe al suono di un'esplosione. Gli ufficiali si alzarono di scatto guardando Sheldon.
"Ponte 3, sottosezione 34, due feriti lievi, nessun danno strutturale di rilievo"
Adrienne annuì dirigendosi all'uscita "Muoviamoci!"

USS Sheldon
Ponte 3, sottosezione 34
11/06/2401 - pochi minuti dopo


Capitano e Primo Ufficiale giunsero rapidamente sul luogo dell'esplosione, lo strano odore che aveva l'aria li mise subito in allerta ma non capirono cosa potesse essere successo. Le uniche due persone ferite, in maniera lieve, erano i tenenti Blake e Terrell.
"Solo qualche contusione, nulla che il dermorigeneratore non possa risolvere" sorrise raggiante la Cruz
"Alek, Naki.. cosa è successo?" chiese allarmata Adrienne
Alek spalancò gli occhi "Non credo che mi crederà quando glielo racconterò! Abbiamo visto due esseri fluttuanti in mezzo al corridoio, uno chiaro ed uno più scuro.."
"Esatto" intervenne Naki "Ho tentato di avvicinarmi un po' per analizzarli ma i sensori non li rilevavano nemmeno e, appena quelle due cose sono entrate in contatto.. beh, c'è stata un'esplosione"
Adrienne si voltò nuovamente verso Sheldon che, per l'occasione, era tornato nella sua dimensione normale, segno che la situazione era seria "Ho rilevato il picco di energia dell'esplosione, ma null'altro"


Torna all'indice


05.01 - Perché non li vede?

Autore: Tenente Filippo Jekins

USS Sheldon
Ponte 3, sottosezione 34
11/06/2401 - ore 16.42


"Forza andiamo"
La dottoressa Cruz prese delicatamente per un braccio Terell per portarla via verso l'infermeria. L'ufficiale scientifico fece per svincolarsi ma l'ufficiale medico non voleva sentire ragioni.
"Ho detto andiamo, il tenente Blake è già partito... sei ferita"
"Solo superficialmente" protestò la betazoide poi, indicando le bruciature e i danni alla struttura di Sheldon, aggiunse "Voglio capire che cosa è successo."
"Un'altra volta, ora vieni"
La stretta della dottoressa si fece più forte ma sempre delicata.
Terell fece per replicare ma il capitano Adrienne intervenne bruscamente "Vai in infermeria, qua ci pensiamo noi" e senza prestare più attenzione alla discussione, il capitano si avvicinò a Rezon e Jekins che stavano esaminando le tracce dell'esplosione "Allora?"
Rezon annuì e, mostrando i danni di bruciatura, disse "Si tratta di un danno da annichilazione di antimateria."
Jekins aggiunse "La quantità di materia e antimateria distrutti doveva essere minima, pochissimi milligrammi" scosse la testa il capo della sicurezza "Fortunatamente non abbiamo subito danni ingenti."
Una voce dietro di loro li fece voltare " Ovviamente, io sono Sheldon, una nave da guerra. Una minima quantità di antimateria non mi spaventa."
"Non ti spaventa?" Gli fece eco il primo ufficiale.
"Ho una corazza ad altissima densità e dispongo di un formidabile sistema difensivo... fatemi il piacere" detto ciò Sheldon scomparve.
"Secondo me ha paura" Jekins parlò ad alta voce senza ragionare.
Prontamente Rezon lo rimproverò "Pippo!" per poi ammettere "Hai ragione"

USS Sheldon
Infermeria
11/06/2401 - ore 17:11


"Puoi anche calmarti due minuti" brontolò Blake, ma la collega, sdraiata sul lettino vicino al suo, non gli diede risposta. Il timoniere sospirò, decidendo di lasciar perdere, ed iniziò a stiracchiarsi allungandosi in modo da sistemarsi più comodamente sul lettino. Ma così facendo mise in trazione le ferite appena curate e una fitta di dolore attraversò il corpo del giovane ufficiale facendogli emettere un piccolo gemito.
Dopo alcuni istanti Terell si voltò chiedendo "Alec hai detto qualcosa?"
Il timoniere scosse il capo "E meno male che sei una Betazoide."
L'ufficiale scientifico scoppiò a ridere a quella battuta e rispose "Scusami, è che stavo pensato a quello che abbiamo visto poco fa."
"Già, ti capisco."
"Come abbiamo fatto a non vederli?"
L'umano inarcò il sopracciglio e iniziò a ragionare poi, indicando una zona dell'infermeria, disse "Eccone uno"
Naky si voltò di scatto e vide la figura per un breve istante prima che questi oltrepassasse la parete "L'ho perso"
"Beh, prova a vederlo accedendo ai sensori ottici della nave" propose il timoniere.
"Ottima idea" Terell prese un padd e iniziò a accedere ai diari dei sensori.
Alec vide la donna sbiancare e, scoppiando a ridere, chiese "Hai visto un fantasma?"
"No"
Alec scosse la testa "Lo so che non era un fantasma, la mia era solo una battuta"
"Si, lo so, ma guarda" Naky porse il padd al collega che sbiancò a sua volta.

USS Sheldon
Sala riunioni
11/06/2401 - ore 17:16


Naky e Alec avevano prontamente lasciato l'infermeria e raggiunto la sala riunione dove si erano riuniti tutti gli ufficiali superiori, compreso uno Sheldon di dimensioni normali, addossato ad un angolo della sala.
La dottoressa Cruz aveva appena finito di brontolare sulla loro fuga e sul fatto che avevano bisogno di altro riposo quando Naky aveva preso la parola.
"Ecco farò in fretta" vedendo di avere l'attenzione di tutti la ragazza iniziò ad illustrare "Il punto fondamentale è legato al fatto che noi vediamo questi esseri che semplicità chiameremo fantasmi, quindi dovrebbero essere essere visibili nella fascia visibile delle radiazioni elettromagnetiche, ma guardate qua"
Sul monitor principale comparve un video ripreso nell'infermeria pochi minuti prima.
"Non vedo nulla" disse il primo ufficiale.
"Già, è la mia infermeria, dove voi due dovreste trovarvi"
Alec indicò sul monitor in piccolo tratto fino ad una parete dicendo "Eppure, nello stesso istante in cui sono state effettuate le riprese, uno dei fantasmi faceva esattamente questo percorso."
"Quindi?" Jekins era confuso.
Sheldon fece un passo verso gli ufficiali e Terell riprese a parlare "Non me lo so spiegare ma questi esseri non sono visibili nella fascia delle onde elettromagnetiche del visibile" cambiò rapidamente l'immagine spettrale sullo schermo aggiungendo "E nemmeno sulle altre frequenze."
"Quindi noi non stiamo vedendo questi esseri ma li stiamo percependo?" Propose il capitano.
"Sì esatto. E' quello che pensiamo. Non stiamo vedendo qualcosa che c'è ma qualcosa che percepiamo" rispose l'ufficiale scientifico.
"Questo spiega perchè non riesco a rilevarli" per la prima volta Shledon si intromise nel discorso.
"Ma le esplosioni?" Chiese Filippo.
"Quelle posso spiegarle in parte io" Shledon prese il controllo del monitor e spiegò la simulazione che aveva fatto: "Cari cuccioli, anche io ho fatto i compiti... secondo i miei formidabili e superiori sensori posso dirvi che non c'è stata alcuna esplosione diretta ma bensì il rilascio di un impulso elettromagnetico."
"Quindi quello che ci ha investiti non è stata l'esplosione ma bensì l'onda d'urto, il risultato dell'esplosione" disse Rezon.
"Esattamente, solo un misero residuo senza la parte divertente del bum" spiegò Sheldon.
"E ci sono segni premonitori? Nell'istante prima dell'esplosione succede qualcosa?" chiese il capitano.
"No ho analizzato fino a 0.357 nanosecondi prima dell'esplosione e non ho trovato nulla... tutto tranquillo" Rispose la nave senziente.
"Ci troviamo di fronte a degli esseri che vediamo senza che ci siano realmente e a dell'esplosione letteralmente improvvise" riepilogò il primo ufficiale.
"Ma gli esseri potrebbero essere da un'altra dimensione o essere delle illusioni mentali" propose l'ufficiale scientifico.
"Non credo che arrivino da un'altra dimensione, i miei sensori l'avrebbero rilev..." un forte scossone fece sobbalzare tutti e Sheldon disse "Nami!"

USS Sheldon
Corridoio vicino al bar di prora
11/06/2401 - contemporaneamente


Nami era di buon umore. Aveva fra le mani un'enorme coppa gelato e a breve sarebbe andata a giocare nel ponte ologrammi. Accanto a lei camminava Noveed stava finendo il cono gelato dicendo "Guarda che ho ragione io, il fiordilatte è il miglior gusto"
"Noooo ti sbagli, è il cioccolato!" rispose la piccola.
"Ma va.. fiordilatte"
"Ho detto di no!!" rincarò la piccola
"Allora io dico semplicemente stracciatella"
"Ma sono i due gusti uniti" protestò Nami.
"Esatto"
Nami si bloccò di colpo dicendo "Chi sono quei signori?"
Noveed alzò lo sguardo e vide due figure lanciarsi l'una contro l'altra. Spaventata mollò il cono gelato e si lanciò sulla bambina. Nello stesso istante in cui il bianco fiordilatte ed il cioccolato macchiavano il pavimento, un lampo altrettanto bianco avvolse ogni cosa.


Torna all'indice


05.02 - Immagini neurali

Autore: Tenente JG Alec Blake

USS Sheldon
Infermeria
11/06/2401 - ore 17:25


Nami era seduta su uno dei lettini e non c'era modo di calmarla. La piccola aveva riportato un lieve trauma da schiacciamento quando Noveed le si era buttata sopra ma, con una rapida passata del dermorigeratore, tutto era tornato alla normalità, almeno dal punto di vista sanitario.
D'improvviso le porte dell'infermeria si spalancarono mentre il capitano della nave si fiondava verso la piccola "Nami!! Piccola stai bene?"" prendendola in braccio controllando che stesse effettivamente bene.
Dietro al capitano si riversarono in infermeria quasi tutti gli ufficiali superiori.
Taji, l'ufficiale medico di turno in quel momento, aprì la bocca per protestare ma la mano sulla spalla da parte dell'ufficiale medico capo la convinse a non proseguire. Tutta la questione dei fantasmi aveva portato l'equipaggio sull'orlo di una crisi di nervi e l'incidente a Nami rischiava di essere la goccia che avrebbe fatto traboccare il vaso.
In più la dottoressa Cruz in quel periodo era particolarmente appagata, l'apparente disinteresse del capitano per tutte le attività "extra lavorative" lasciava lei come principale interesse sessuale del primo ufficiale.
Nami si fermò qualche secondo dal piangere osservando la folla che la circondava per poi stringere con i pugni l'uniforme del capitano e riprendere a piangere a pieni polmoni.
"Nene c'erano dei cignoii e hanno fatto bum" continuando a piangere con più forza
Adrienne iniziò ad accarezzare la piccola mentre alcune lacrime le solcavano il viso "Non aver paura piccolina, i due signori non ti faranno più paura adesso" mentre la coccolava.
Nami tirò su con il nasino guardando intensamente Adrienne negli occhi "Ci ma io no peso gelato" riprendendo a piangere "E' cadutoo!"
Adrienne si fermò per un attimo mentre nella sua mente si delineava meglio la situazione "Capisco, quindi non piangi perchè ti sei fatta male o per la paura, piangi per il gelato.."
"Si!" confermò candidamente la piccola "Rivogio il mio gelato!!"
Blake osservò la situazione inclinando la testa "Povera piccola senza gelato. E pensare che in mensa c'è un gelato favoloso al gusto cioccolato"
Tutti gli ufficiali si girarono verso il timoniere spalancando gli occhi alla sua mancanza di tatto, tanto che Terrell gli piazzò una gomitata nelle costole costringendo il betazoide a fare una smorfietta.
Nel silenzio che ne seguì le parole del timoniere una flebile voce si fece strada "E' più buono fioodilatte"
Alec sorrise osservando la piccola "Tze, perchè non hai mai assaggiato il gusto puffo" stringendo gli occhi per lasciare un po' di mistero "Pensa che sono le fatine a prepararlo con l'azzurro del cielo e il latte di stelle. Lo vuoi assaggiare?" poi si fece pensieroso "Mhhh.. però c'è un problema. Le fatine non vogliono che chi mangia il loro gelato pianga" fissandola "E tu non vuoi che le fatine siano tristi, vero?"
Nami si passò le maniche sugli occhietti scuotendo energicamente la testolina.
Il timoniere si fece serio osservando la Cruz interrogativo, la dottoressa prese il padd per poi annuire indicando che la piccola poteva lasciare l'infermeria.
"E allora, puffo aspettaci!" sorridendo avvicinandosi alla piccola.
In fondo al momento non avevano bisogno di un timoniere, il capitano allungò la piccola verso l'amico, anche se poco soddisfatta di dividersi dalla bimba, per poi vederli andar via. Appena i due furono usciti, Adrienne portò lo sguardo su Terrell, come a chiederle cosa avesse appena visto. Naky osservò il capitano scuotendo la testa "Si capiscono perché hanno la stessa età, almeno mentalmente"

USS Sheldon
Plancia
11/06/2401 - ore 21:25


"Bene signori, sensori al massimo e proviamo a portare la nave a tre anni luce da qui. Allarme rosso, monitoraggio continuo su tutta la nave. Se viene rilevato un aumento delle esplosioni arresto immediato della nave!" ordinò Kyel seduto alla poltroncina di comando.
Immediatamente la nave fu illuminata dalle luci rosse di emergenza, mentre il timoniere faceva scorrere le dita sulla console per tracciare una rotta.
"Attivo l'impulso" lentamente la nave iniziò a scivolare nello spazio allontanandosi dal punto in cui erano alla ferma.
Terrell prese la parola dalla console della scientifica "Rilevo le conseguenze dell'annichilimento, ma sono fuori dalla nave come se il nostro passaggio le innescasse. "Procedo a lanciare delle boe per monitorare la zona" le fece eco dalla console ops Rush "Confermo, nessun danno alla nave" mentre Filippo concluse il rapporto "Lievi fluttuazioni degli scudi ma niente di preoccupante"
Kyel annuì osservando la plancia picchiettando sul bracciolo della poltroncina: i minuti sembravano ore finchè il timoniere rapportò il loro arrivo.
"Signore, siamo a tre anni luce dal punto di partenza"
"Nessuna esplosione rilevata né a bordo né fuori dalla nave"
Il primo ufficiale annuì osservando lo schermo visore davanti a lui "Speriamo di essercelo lasciato alle spalle. Scansioni cicliche attorno alla nave e rapporto ogni mezz'ora"

USS Sheldon
Sala riunioni
14/06/2401 - ore 08.00


Dopo la prima esplosione ne erano seguite altre quattro, la nave aveva resistito perfettamente. C'era qualche paratia deformata e qualche nodo energetico da sostituire, ma nessun danno grave. Quello che via via si era aggravato era l'umore dell'equipaggio: ormai erano tutti convinti che quei cosi li stavano seguendo e l'idea di dover vivere costantemente in uno stato di guardia stava minando la psiche di molti ufficiali specialmente quelli con meno esperienza.
Tutti gli ufficiali superiori erano presenti in sala riunioni, tranne l'ufficiale medico e quello scientifico, che entrarono in quel momento.
Il Capitano sollevò lo sguardo osservando le due donne "Dottoresse" le salutò Adrienne mantenendo lo sguardo su di loro.
La prima a prendere la parola fu Terrell "Capitano, signori. Chiediamo scusa per il ritardo, ma volevamo assicurarci che i dati fossero effettivamente attendibili."
L'ufficiale scientifico sollevò una mano facendo attivare una simulazione olografica dell'area di spazio in cui si trovavano proprio al centro del tavolo "Come abbiamo potuto notare tutti le esplosioni sono tornate a presentarsi" osservando poi gli altri "Per chi si chiedesse se ci stanno seguendo la risposta è no. Non ci stanno seguendo, non siamo noi il bersaglio, noi siamo il catalizzatore che permette loro di riunirsi" mosse una mano e la riproduzione olografica fece apparire un punto luminoso e una macchia rossa "Quello che vedete è il punto in cui ci trovavamo quattro giorni fa. Successivamente ci siamo spostati.." mandando avanti la simulazione si vede la nave spostarsi fuori dalla macchia lasciando dietro di sé una serie di puntini luminosi. "Questa è la nostra attuale posizione. Per quattro giorni non abbiamo avuto nessun problema, ma ora ci risiamo. Le boe di analisi hanno evidenziato un campo di radiazioni in espansione" proseguendo con la simulazione si vede la macchia rossa ingrandirsi fino a coprire la sheldon "Nel momento in cui ci ha raggiunto sono ricominciate le apparizioni"
Kyel osservò concentrato la simulazione annuendo "Quindi basta che noi ce ne andiamo e le esplosioni dovrebbero sparire per sempre?"
Terrell annuì "Certamente, ma solo sulla Sheldon. Come dicevo prima il nostro sospetto è che noi siamo il catalizzatore per questi esseri. Non e stata rilevata nessuna esplosione fuori dalla nave, ma solo questo espandersi di radiazioni. L'ipotesi è che c'è qualcosa sulla Sheldon che consente a queste... entità di materializzarsi e annichilirsi."
Nicholas osservò i colleghi che forse facevano fatica a seguire il discorso "Credo di aver capito." osservò le due donne per chiedere loro il permesso di prender la parola "Immaginate di avere un campo magnetico. Da solo non fa nulla, ma se ci faccio passare in mezzo un pezzo di ferro genero una corrente. Ecco noi siamo quel pezzo di ferro"
Terrell annuì riprendendo il discorso "Il problema è che non sappiamo cosa sia a permettere questa reazione. Quindi non possiamo escludere che si materializzino anche in altre condizioni... e abbiamo calcolato che se l'espansione rimane costante tra quindici giorni la nube raggiungerà un pianeta abitato."
Il capitano ascoltò con attenzione tutta la spiegazione della donna per poi annuire "Quindi il pericolo è che raggiunto quel pianeta possano ripetersi le esplosioni. Quali sarebbero gli scenari?"
Terrell scosse il capo "Purtroppo non possiamo sapere come reagirebbe un atmosfera planetaria. Noi siamo su una nave la cui aria è generata per consentire la nostra sopravvivenza evitando i pericoli. Se, ad esempio, dovesse accadere in un giacimento di metano porterebbe ad un esplosione incontrollabile. Abbiamo calcolato il punto in cui la nube di radiazioni ha avuto inizio. Si tratta, tuttavia, di una stima matematica e non possiamo sapere con certezza se il tasso di espansione è stato costante. Solo perlustrando la zona e calibrando i sensori potremmo avere la certezza"
Kyel riprese la parola approfittando del silenzio generato dalle affermazioni della scienziata "Ma ancora non sappiamo cosa siano queste apparizioni e come mai Sheldon non le rileva"
Terrell portò lo sguardo sulla Cruz per vedere chi doveva iniziare la discussione per poi prendere nuovamente la parola "In realtà lo sappiamo. Perchè non esistono. Mi spiego meglio, non esistono nel nostro universo. Sono qualcosa di fuori fase rispetto a questo universo e non possono esser viste. Infatti non veniamo investiti dalla vera e propria esplosione, ma solo dagli effetti che tale esplosione genera"
Gli ufficiali presenti spalancarono gli occhi "E allora come è possibile che li possiamo vedere?" porse la domanda Filippo dando voce a tutti i presenti
L'ufficiale medico si avvicinò al tavolo "Perchè l'ipotesi è che siano esseri biologici che per qualche ragione si sono trovati fuori fase" prese il padd e cambiò la simulazione al centro del tavolo facendo apparire la riproduzione di un cervello umanoide. "Queste manifestazioni emettono una lieve radiazione. Impossibile da vedere dai sensori ma che riesce ad influenzare direttamente la corteccia cerebrale. Di fatto noi non li vediamo con gli occhi li vediamo perché essi imprimono la loro figura direttamente nei nostri neuroni. I sensori di sheldon sono molto avanzati, ma non sono biologici. Per tale motivo lui non riesce a vederli"
Adrienne strinse le labbra osservando le due donne "Esseri biologici? Quelli che vediamo erano esseri viventi che ora si stanno annichilendo?"
Le due scienziate annuirono guardando il capitano "E' quella l'ipotesi signore"
"Ok, dobbiamo trovare delle soluzioni e anche piuttosto rapidamente. Per prima cosa usciamo dalla nube di radiazioni per ridurre al minimo le esplosioni. Poi dobbiamo trovare il modo di far vedere gli esseri a Sheldon e possibilmente trovare un modo per isolarli o impedire che si annichiliscano"
Kyel sfiorò il comunicatore "Kyel a plancia" osservò nuovamente i dati della scientifica "Rotta 152.15, spostare la nave di tre anni luce" dopo pochi minuti la nave si orientò nella corretta rotta per poi partire ad impulso.
Nel frattempo Kelley e Rush stavano controllando i dati della scientifica facendo alcuni schizzi sul padd "Si, ma quanto durerebbe?"
Il capitano rimase ad osservarli per un po' per poi fare un piccolo colpo di tosse "Signori qualcosa da comunicare?"
I due si guardarono "Veramente, sì signore" intervenne Rush "Forse abbiamo un'idea di come far in modo che Sheldon riesca a percepire gli esseri" fece scorrere lo sguardo sui colleghi "Potremmo creare un'interfaccia costituita da gelatine bioneurali trattate con il neuro sequenziatore per rendere gli esseri visibili. E' un approccio molto.. casalingo.. diciamo ma li vedrebbe. Ci servirebbero parecchi gel pack perchè degenererebbero molto rapidamente."
L'ingegnere prese poi la parola "E una volta resi rilevabili potremmo anche schermare la nave calibrando gli scudi. Al momento potremmo solo andare per tentativi"
Terell prese la parola " E dovremmo anche calibrare i sensori della nave. Al momento solo le boe sono in grado di vederli perchè sono immerse nel nulla più assoluto. La stessa nave crea abbastanza interferenze perché i nostri sensori non vedano la nube"
Hewson, rimasto in disparte per quasi tutta la riunione osservò le due dottoresse "Chi li ha visti li descrive come degli esseri umanoidi. Secondo voi potrebbero essere una razza evoluta?"
Terrell storse le labbra "Guardi, io stessa li ho visti e.. sì, sembrerebbero degli esseri evoluti.. non delle cose informi, ma non possiamo sapere se quella è la loro vera forma o è la forma che il nostro cervello cerca di dargli. Come non sappiamo se effettivamente l'annichilirsi sia magari il termine naturale della loro esistenza. Equipaggi prima di noi hanno incontrato esseri il cui scopo era il raggiungere la loro distruzione. Gli esseri bidimensionali che avevano come istinto quella di raggiungere la stringa bidimensionale incontrata dal capitano Picard con l'Enterprise potrebbe essere un buon esempio, se non erro"
Kyel annui sentendo i vari interventi "In ogni caso dobbiamo riuscire a fermarli"
Adrienne spostò lo sguardo sul primo ufficiale "Non sappiamo se sia una cosa naturale o no ma in ogni caso qualcosa l'ha portata nel nostro universo e questo non è naturale. Dobbiamo impedire che distruggano il nostro universo cercando di preservare la loro esistenza... qualsiasi essa sia" fece scorrere lo sguardo sui presenti "Bene signori credo che ognuno di noi abbia qualcosa da fare" alzandosi seguita da tutti gli ufficiali "Al lavoro"


Torna all'indice


05.03 - Il punto d'origine

Autore: Tenente Comandante Adrienne Faith

USS Sheldon
Plancia
16/06/2401 - ore 09.07


"Signore, è successo di nuovo, questa volte al ponte 6, sottosezione 23. Si registra qualche piccola ammaccatura sullo scafo interno ma nessun ferito"
La voce dell'addetto alla consolle OPS fece digrignare i denti a Kyel "E questa è la terza collisione esplosiva nel giro di poco più di un'ora.." il primo ufficiale si prese un attimo per osservare i volti preoccupati dei colleghi, sapeva che la situazione li stava rendendo sempre più nervosi "Se non altro non c'è stato nessun ferito, direi che questo sia l'importante"
"Oh.. come mi sento sollevato!" Sheldon apparve in tutta la sua figura, sovrastando Rezon che se ne stava seduto alla postazione di comando "Ci credo che non ci sono stati feriti, i tuoi preziosi labradoodle scappano non appena vedono due di quei cosi che si preparano allo scontro! Peccato che io non possa ributtarli nello spazio!"
Kyel ascoltò l'Intelligenza artificiale senza scomporsi, oramai anche lui ha imparato bene come gestire gli scatti di ira di Sheldon "Hai ragione Sheldon, ma non mi sembra che nemmeno tu abbia subito danni particolarmente gravi, o sbaglio?"
"La vostra totale incapacità di fare due più due è toccante, davvero.. se non fossimo in una simile situazione mi limiterei ad osservare quanto io vi sia intellettualmente superiore ma, in questo caso, non è per nulla divertente! Andiamo, gorilla sovrasviluppato, hai pensato che succederebbe se due di quei decidessero di avere uno dei loro ricongiungimenti esplosivi al centro del mio nucleo di curvatura?! Diverremo tutti polvere spaziale! Non intendo farmi distruggere perché voi possiate andare a dare un'occhiata a.. non so neanche cosa!"
"Il rischio che stiamo correndo è alto, Sheldon, ne sono consapevole, per questo i tenenti Kelley e Rush stanno lavorando per cercare di trovare una soluzione che possa permetterci di evitare di rischiare la tua integrità strutturale.." Adrienne entrò in plancia guadagnandosi un'occhiata storta da parte di Sheldon ed uno sguardo confuso da Kyel
Rezon ignorò Sheldon raggiungendo la Faith per poterle parlare a bassa voce "Non avevi la mattinata libera, oggi? E' successo qualcosa di cui dovrei essere informato?"
"Sfortunatamente no, sto cercando ancora di capire se il sistema di comunicazione che era stato adottato dalla USS Voyager sia applicabile anche nel nostro caso ma.. senza grandi successi al momento. Sfruttare una pulsar per i propri scopi non è esattamente una cosa così semplice, senza contare che l'universo non sembra così desideroso di collaborare con noi" Adrienne alzò senza eccessiva enfasi i tre padd che teneva in mano "Ma siamo ancora all'inizio e sono certa che troveremo almeno un modo per far sapere a casa che siamo ancora vivi"
"Questo è davvero encomiabile ma, non sarebbe il caso di posticipare il problema?" Kyel parlò a voce molto bassa, tenendo il tono di voce volutamente tranquillo, ma Adrienne colse perfettamente il significato di quelle parole gli stava dicendo senza troppi giri di parole che dovrebbe piantarla di lavorare tanto e riposare di più.
Sheldon non colse l'allusione del primo ufficiale, o semplicemente preferì ignorarla per poter proseguire con la sua lamentela "Appunto! E' quello che dico io! La priorità devo essere io!" l'A fece alcuni passi all'interno della plancia "Vi ricordo che se non sopravvivo io, non lo fare neppure voi!"
"Sheldon.." Adrienne intervenne nuovamente "Comprendo perfettamente i tuoi dubbi.."
"Capite, capite.. ma non fate altro che mettervi nei guai! Come fate ad essere così ottusi?!" Sheldon sbattè con forza il pugno contro una delle paratie "Dobbiamo andarcene adesso, e raggiungere un posto sicuro!"
"Il punto invece è proprio questo, Sheldon.. tu parli di luogo sicuro e io ti chiedo, per quanto saremo al sicuro? Io non credo che vi sarà più un posto che possa definirsi sicuro se non interrompiamo tutto questo.." Adrienne continuava a guardare il suo primo ufficiale ma rispose comunque a tono "Questi esseri si stanno allontanando da qualcosa, forse un punto specifico dello spazio, e sembrano intenzionati a sparpagliarsi nel nostro universo. Se non riusciremo ad invertire questo processo, a poco a poco invaderanno l'intera galassia, se non l'intero universo. A quel punto non ci sarà pianeta, nave o base stellare che sarà immune al loro passaggio"
Sheldon rimase per un po' in silenzio, sospirò pesantemente e poi fece spallucce "In questo caso spero proprio che gli scudi polarizzati che ho innalzato attorno al nucleo reggano abbastanza perchè voi troviate qualche nuova soluzione!"
Gli ufficiali in plancia si voltarono a guardare Sheldon "Quindi avevi già apportato delle contromisure per non rischiare la tua integrità.." Kyel fissò l'ologramma incrociando le braccia "..ma nonostante tutto hai pensato che fosse giusto venire in plancia a lamentarti?"
"Ovvio che avessi già delle contromisure in mente, altrimenti mi sarei girato e me ne sarei andato! Vi ricordo che la nave sono io, questo mi da sempre l'ultima parola!"
Adrienne ebbe l'impulso di alzare gli occhi al cielo ma si trattenne "In questo caso, io vado nel mio ufficio. Numero uno, contatti la sezione scientifica, veda se con l'uso dei sensori esterni sono riusciti a scoprire qualcosa"

USS Sheldon
Plancia
17/06/2401 - ore 18.07


Le ore continuavano a passare, gli incidenti sui vari ponti avevano portato a poco a poco a far salire il numero di persone coinvolte a sedici, fortunatamente nessuno era stato ferito gravemente. Il nucleo di curvatura di Sheldon non era stato neppure scalfito, ma gli scudi eretti da Sheldon rischiarono più volte di cedere sotto le esplosioni di quelli ribattezzati i "fantasmi del Delta". L'equipaggio prese posto alle varie poltroncine, chi più tranquillo degli altri. All'arrivo di Adrienne, tutti gli ufficiali si voltarono verso di lei, in attesa.
"Buonasera Signori, non ci girerò intorno. La situazione è passata da insolita stranezza a minaccia bella e buona!" il Capitano si sedette e poi portò l'attenzione su Naky "Cosa sapete dirmi della situazione?"
"Beh, capitano.. devo ammettere che molto di quello che potrei dire al momento sono più che altro delle congetture.." Naky osservò i colleghi prima di tornare con lo sguardo su Adrienne "Non siamo ancora giunti nel punto in cui si è generato il fenomeno, quindi possiamo solo fare delle ipotesi con i dati che abbiamo"
"Al momento ci accontenteremo anche delle ipotesi, tenente, vada pure avanti"
"Sì, Capitano.. in primis, ci tengo a ribadire come queste creature non ci stiano affatto seguendo. In molti sulla nave avevano questo timore ma è del tutto infondato. Dalle nostre analisi, tenendo conto degli accadimenti sulla nave, ritengo che sia avvenuto qualcosa che va al momento oltre alla nostra comprensione.. qualcosa che li ha generati e da quel singolo punto queste entità si stanno spostando ad ondate. Volendo fare un esempio, pensate di gettare un sasso nell'acqua, come ben saprete si formeranno delle ondine che creeranno una serie di onde circolari che si allontaneranno dal punto dell'impatto.. di fatto, questi esseri si stanno allontanando da un punto dello spazio e, se il fenomeno non si arresterà, con il tempo riusciranno ad occupare con la loro presenza l'intera galassia"
Kyel annuì osservando Naky "Si, questo pericolo è qualcosa che avevamo già ipotizzato. E se non mi sbaglio aveva già calcolato che il primo pianeta a rischiare l'arrivo di questi esseri non è poi così lontano, no?"
"La nube, a questo punto, si trova a circa dodici giorni da un pianeta abitato"
"E quanto tempo ci metteremo noi a raggiungere questo punto d'origine?" chiese Blake osservando i colleghi con una postura stranamente rigida e marziale "Non per essere il classico guastafeste ma dovremo tener conto del fatto che, più ci avvicineremo, più aumenterà il pericolo per la nave e l'equipaggio"
"Equipaggio che al momento è già abbastanza sotto pressione" Hewson prese la parola lanciando uno sguardo curioso verso Blake "Le continue esplosioni stanno rendendo tutti un po' troppo nervosi, sono già scoppiate un paio di risse.. per fortuna non ci sono stati feriti gravi e la situazione è presto tornata alla normalità ma emotivamente sono al limite"
"Beh, signori.. al momento abbiamo viaggiato per circa tre giorni in direzione del punto di origine e, per i nostri calcoli, riteniamo che abbiamo superato la metà del tragitto"
"Come fate a dirlo con tanta sicurezza?" chiese Kyel pensieroso "I sensori di Sheldon non riescono ancora a vedere nulla al di fuori dalla nave"
"Non è del tutto esatto signore.." intervenne Naky "Non possiamo vedere le entità ma abbiamo rilevato la presenza dei residui di un intenso irraggiamento. Dobbiamo ritenere che in qualche punto si sia formata un'esplosione di raggi gamma, cosa e perchè sia accaduto ci è ancora impossibile determinarlo ma raggiungeremo il punto di massima concentrazione fra circa due giorni"
"Questo significa che i problemi aumenteranno esponenzialmente" la Cruz prese la parola "Dovremo sottoporre tutto l'equipaggio alla profilassi contro le radiazioni e anche così non posso garantire che potremmo restare troppo nel punto di origine senza mettere a rischio la salute di tutti noi.."
"L'equipaggio deve essere preparato per tempo, già così sono incredibilmente nervosi.." Hewson riprese la parola ma fu fermato da Rush
"Io ed il tenente Kelley potremmo risolvere il problema degli incontri esplosivi di quegli esseri, ma abbiamo trovato solo una soluzione che.. beh, non ci è del tutto congeniale"
Adrienne si poggiò allo schienale della poltroncina prima di osservare il proprio capo OPS "Non credo che abbiamo molte alternative, quindi mi dica pure.. a cosa avete pensato"
"Beh, in verità noi non siamo la prima nave che incontra degli esseri trans fasici.. il primo incontro è stato della USS Enterprise, il Capitano Picard dovette affrontare degli esseri che tornando indietro nel tempo stavano nutrendosi della forza vitale dei terrestri.. in verità la questione era un po' complessa e.."
"Arrivi al punto.." Kyel guardò l'ufficiale attendendo la sua spiegazione
"Beh, questi esseri non erano visibili, almeno sino a che non hanno innalzato un campo di forza trans fasico con alcuni dispositivi preparati dall'allora comandante La Forge. La nostra situazione ha portato me ed il Tenente Kelley a chiederci se non fosse possibile fondere il sistema degli scudi con il sistema trans fasico creato anni fa"
"L'idea mi sembra encomiabile, non ci vedo nulla di male.. sempre che sia possibile" Adrienne osservò i due ufficiali in attesa "Perché è possibile, giusto?"
"Si, Capitano, è possibile" intervenne Kelley, anche lui ben poco soddisfatto dalla situazione
"Si, allora non capisco.. qual'è il problema? Rischiamo di compromettere il sistema informatico di Sheldon?"
"No, nulla di tutto questo.. il problema è un altro" Rush prese di nuovo la parola "Possiamo creare una nuova modalità di scudi, chiamiamoli pure scudi trans fasici. Il problema è che uno scudo trans fasico blocca tutto ciò che si trova fuori fase, quindi respingerà tutte le entità che volessero tentare di entrare all'interno della nave.."
"E non è esattamente quello che vogliamo?!" chiese perplessa la Cruz
"Si, ma oltre al notevole consumo di energia, dato che saremo costretti a tenerli sempre accesi, c'è anche il piccolo dettaglio che se dovessimo essere colpiti da qualcosa che non si trova fuori fase.. beh"
"Verremmo colpiti in pieno. Se fossimo all'improvviso sotto attacco saremmo totalmente senza scudi!" Jekins osservò i colleghi spalancando gli occhi "State proponendo di viaggiare senza scudi in un territorio del tutto sconosciuto e potenzialmente pericoloso?"
"Beh, c'è sempre la possibilità di passare nuovamente agli scudi normali ma è una procedura che impiega almeno trenta secondi e a quel punto saremmo di nuovo alla mercè degli esseri sconosciuti.. torneremmo ad avere esplosioni su tutta la nave"
"Quindi, se non ho capito male, se più avanti dovessimo trovare attività ostile potremmo decidere se farci eliminare dalle armi aliene o mediante simpatiche esplosioni randomiche per tutta la nostra nave grazie ai nostri fantasmini di fiducia?" Sheldon osservò i colleghi "Bello, come sempre è piacevole vedere come siate sempre disposti a mettere in pericolo la mia carrozzeria!"
Adrienne sbuffò sonoramente "Ce lo faremo bastare, aggiornate i sistemi di difesa e integrate la funzione degli scudi trans fasici. Prima smetteremo di avere incontri esplosivi per la nave e prima le cose miglioreranno" il capitano si sistemò meglio sulla sedia "Sono curiosa di sapere inoltre se avete fatto progressi con l'interfaccia neurale. Non possiamo continuare a procedere alla cieca, dobbiamo riuscire a vedere quei cosi! Dobbiamo capire quanti sono, in che direzione si muovono e possibilmente cosa sono!"
Rush buttò un occhio su Kelley che annuì lasciandogli la parola "La prima interfaccia di prova, beh.."
"L'hanno fritta.. una puzza incredibile, ringraziate i miei sistemi di ricircolo dell'aria!" Sheldon ridacchiò divertita "Doveva vedere la scena, quelle specie di sacchettini ad un certo punto sono esplosi e questi due si sono ritrovati coperti di quella gelatina maleodorante.. gli ho fatto il video, sono diventati virali sulla nave.."
"Grazie Sheldon!" Rush fulminò con lo sguardo l'IA per poi schiarirsi la voce "Si, dunque, il primo tentativo non ha avuto esito ma siamo riusciti a migliorare il progetto e ora stiamo procedendo alla realizzazione del secondo prototipo. Ritengo che potrà essere pronto per quando giungeremo nel luogo d'origine del fenomeno"
Adrienne e Kyel annuirono all'unisono per poi osservare l'equipaggio
"Se non vi è altro, potete andare. In libertà"
Gli ufficiali salutarono formalmente ma solo Blake scattò sull'attenti prima di lasciare in silenzio la riunione. Adrienne buttò un occhio nella sua direzione prima di osservare Kyel "Mi sono persa qualcosa che non so?"
Rezon portò lo sguardo su Blake per poi sorridere ad Adrienne "No, assolutamente nulla di cui ti debba preoccupare, sarà solo nervoso. Ci parlerò io" il primo ufficiale salutò a sua volta lasciando Faith nella sala tattica.

USS Sheldon
Bar di Prora
17/06/2401 - ore 21.07


Il clima nel bar di Prora era nettamente migliorato nell'ultima giornata. In mattinata era stato attivato il nuovo sistema di scudi e, nonostante i rischi di viaggiare senza degli scudi normali, il fatto che non fosse più accaduta nessuna esplosione a bordo aveva risollevato gli animi dell'equipaggio. Una dolce melodia si stava spargendo nell'aria ma era coperta dalle chiacchiere e dalle risate degli avventori del locale.
Alec se ne stava seduto ad un tavolo in disparte, attendendo l'arrivo di Naky e facendo tintinnare quasi inconsapevolmente il ghiaccio nel bicchiere. La sua mente era un turbinio di pensieri, sulla sua relazione, sulla situazione della nave e sul suo capitano. Adrienne era stata per anni quasi una sorella maggiore per lui, vederla così diversa proprio non lo sopportava.
Sentì il rumore della sedia di fronte a lui spostarsi, sorrise tutto contento di poter avere con sé la sua compagna "Ciao, gattina mia.. mi sei manc.." le parole gli morirono in gola quando, alzando lo sguardo, si trovò a fissare un Kyel divertito
"Beh, gattina? Mi hanno chiamato in tanti modi ma gattina... mai"
Blake fece un paio di colpi di tosse, imbarazzato "Buonasera, Tenente. Pensavo fosse arrivato il tenente Terrell e.."
"Si, non preoccuparti, la tua.. gattina.. sta completando un paio di analisi e ti raggiungerà fra una decina di minuti, il che mi da tutto il tempo per fare due parole con te. Ha presente il tuo nuovo modo di essere? L'ufficiale tutto d'un pezzo, ligio al dovere, silenzioso.. Beh, ottima interpretazione del personaggio, ho capito l'antifona ma smettila subito, prima che lo capisca Adrienne"
"Non so a cosa ti riferisci.." Blake si mise subito sulla difensiva "E comunque il messaggio non era rivolto a te, ma proprio ad Adrienne!"
"Lo so, vuoi che lei veda in te il modo in cui lei si sta comportando. Ho capito, ma quello che tu non riesci a vedere è che Adrienne non si è chiusa in se stessa volontariamente" Kyel incrociò le braccia al petto "Non si tratta di una bambina che ha messo il muso perchè non le sono state prese le caramelle, è una donna ferita che sta cercando di riprendersi.. se si sentisse imitare da te, lo vivrebbe come una presa in giro alla quale non saprebbe come rispondere perchè al momento non è in grado di cambiare il suo atteggiamento"
"Sono passati dei mesi Kyel, mesi! Quanto tempo dovremmo aspettare ancora per riavere Adrienne?! Mi sembra che sia tornata solo a metà: il Capitano Faith è qui, lavora come sempre ma.. che fine ha fatto la mia amica? Dove se n'è andata la ragazza che mi ha insegnato a pilotare le navette in Accademia?"
"Adrienne è sempre lì, solo che al momento non si lascia vedere da nessuno.."
"E perché tu non fai nulla per farla cambiare?! Ci hai almeno parlato?!"
Kyel fece una piccola smorfia prima di riprendere la parola "Io e Adrienne siamo stati una coppia per alcuni anni, non credo che la cosa sorprenda nessuno.. le nostre vite sono di dominio pubblico in questa nave. Quello che tu, forse, non riesci a comprendere è che abbiamo davvero condiviso tanto assieme.. non lo ammetterò mai di fronte a lei ma sono certo che nessuno mi conosca tanto intimamente quanto lei, così come non esiste nessuno che conosca Adrienne più del sottoscritto" il primo ufficiale fece un sorriso "Per tutti voi Adrienne negli ultimi mesi è rimasta sempre la stessa, ma io che la conosco ho visto quelle piccole sfumature che a voi sono sfuggite.."
"Le sfumature?!"
"Adrienne ha attraversato un brutto periodo? Si.. Era pronta a parlarne al suo ritorno sulla nave? Assolutamente no.. E ora? Beh, ci siamo.." Kyel sorrise tranquillo "Ho atteso che fosse pronta per me ed ora tutto mi dice che è quasi il momento, ha superato la rabbia per quanto gli è successo.. ha affrontato una fase di depressione acuta per le sofferenze subite ed ora è pronta per l'ultima fase"
"E cosa sarebbe questa ultima fase?" Blake osservò Kyel sorseggiando il proprio drink
"Accettare quanto è accaduto, constatando di non poter cambiare il passato, parlarne con me ed andare avanti con la sua vita.." Kyel si voltò verso l'entrata notando una giovane betazoide dirigersi nella loro direzione "Beh, ti lascio con la tua... gattina.. ma fai attenzione, le gattine graffiano parecchio quando si.."
Blake per poco non si strozzò con il suo drink, tossì un paio di volte fissando male Rezon "Kyel!"
Per tutta risposta il primo ufficiale scoppiò a ridere alzando le mani in segno di resa per poi cedere la sedia all'ufficiale scientifico con un grande sorriso "Godetevi la serata" detto questo, se ne andò.

USS Sheldon
Sala ologrammi 1
18/06/2401 - ore 20.12


Una spiaggia assolata, il rumore delle onde che si infrangono sugli scogli, l'odore di salsedine e quella dolce sensazione di calore sulla pelle. Per Adrienne era difficile da credere che tutto quello che vedeva era solo una ricostruzione olografica. I sistemi di oloproiezione di Sheldon erano assolutamente sbalorditivi, quasi certamente migliori di quelli attualmente in uso nelle navi della Flotta Stellare, ma non lo avrebbe mai ammesso con l'IA della nave: il suo ego era già talmente ingombrante da essere preferibile evitare di adularlo.
Faith si sedette a terra, affondando la mano nella sabbia. Essere in un posto simile con indosso solo un costume da bagno, l'aver potuto abbandonare l'uniforme e accantonare i problemi quotidiani.. era una sensazione incredibilmente bella.
All'improvviso sentì qualcuno sedersi accanto a lei, mentre le cingeva teneramente le spalle in un intimo abbraccio. La sensazione della pelle calda di qualcuno contro la sua la fece trasalire, ma fu quando si accorse di non percepire alcuna empatia che riuscì a capire cosa stava succedendo *Sheldon ha creato un ologramma per farmi compagnia*
Si voltò per vedere il volto del suo accompagnatore e rimase a bocca aperta a fissare lo sguardo fiero e al contempo gentile di Hazyel. Fra tutte le foto, che Sheldon aveva recuperato nei suoi diari personali, aveva scelto proprio una delle persone che per lei contavano di più.. il suo amante, amico e mentore.. Hazyel.
Hazyel strinse Adrienne contro il suo petto per poi baciarle teneramente una spalla. Per qualche istante la betazoide si ritrovò a sognare che quello che stava provando fosse la realtà avere di nuovo al suo fianco colui che già un tempo era riuscito a farla stare bene sarebbe stata la cosa migliore che le sarebbe potuto capitare.
"Pensi troppo.."
La voce di Hazyel, così calda, sembrava quasi una carezza, ma era una illusione.. solo una stupenda illusione. Adrienne sorrise tristemente osservando il volto di quel risiano che aveva così tanto amato.
"Vorrei che fossi qui"
"Io sono qui"
"Vorrei che fossi qui realmente, Hazyel" Adrienne si girò un po' per poterlo osservare meglio "Sarebbe stato così semplice parlare con te, tu avresti saputo cosa consigliarmi.. ma sappiamo entrambi che ciò non è possibile.. tu sei nel quadrante alfa ed io al momento non posso raggiungerti, neppure via comunicazione. Sheldon, blocca questo sub-programma"
L'ologramma di Hazyel sparì e dall'altro lato apparve Sheldon. L'IA si teneva a circa un metro dalla betazoide e la osservava senza capire il problema "Chi capisce le femmine umanoidi deve essere bravo o pazzo. Nei tuoi diari scrivevi di come lui ti capisse e, ora che è qui, blocchi il programma?!"
"Sheldon, noi non siamo programmabili. Tu hai conosciuto Hazyel sulla base di quello che io ho scritto di lui, ma è solo una visione della sua personalità. Per quanto ti potrai impegnare non potrai mai creare il vero Hazyel"
"Scommetto che non ti accorgeresti della differenza, se solo ti degnassi di parlargli"
"E qui ti sbagli Sheldon, conosco il vero Hazyel. Un ologramma non riuscirebbe ad ingannarmi"
"Ne sei davvero sicura?" Sheldon si alzò portandosi di fronte ad Adrienne "Se davvero lo conosci così bene, dovresti già sapere che cosa ti consiglierebbe di fare in questo momento!"
La parole di Sheldon fecero bloccare per un attimo Adrienne, che annuì poco dopo "Si, mi direbbe di andare a parlare con Kyel.. ha sempre creduto che ci fosse qualcosa di speciale fra noi due, anche se io non ne ho mai capito il motivo" alzò gli occhi al cielo sospirando "Lo so, è arrivato il momento di affrontare ciò che è accaduto.. ma stasera non posso, la dottoressa Cruz sarà già andata a marcare il territorio, magari domani sera.."

USS Sheldon
Plancia
19/06/2401 - ore 14.36


Tutti gli ufficiali di plancia erano lì a fissare lo schermo visore con espressione del tutto scioccata sullo sguardo. Avevano finalmente raggiunto il punto di origine, tutti i loro problemi si erano generati in quell'unico punto e ciò che avevano di fronte era.. il vuoto spaziale.
"Siamo sicuri che dovevamo venire qui?!" chiesero in coro Adrienne e Kyel
"Si, confermo che è proprio qui che rilevo la maggior concentrazione di raggi gamma ma sono in dissipazione.. ancora una settimana e tutto tornerà alla normalità, almeno apparentemente"
Il tono di Naky fece voltare tutti nella loro direzione ed il Capitano prese la parola guardandola con attenzione "Apparentemente, tenente?"
L'ufficiale scientifico prese un profondo respiro per poi iniziare a parlare "Rilevo una presenza anomala di radiazioni gamma, ma anche quelli che potrebbero essere i resti di qualcosa che poteva assomigliare ad un planetoide andato distrutto.. magari da fasci di raggi gamma che l'hanno colpito, il punto è che i nostri problemi fin dall'inizio non sono mai stati realmente visibili ai sensori e.."
"Giusto, come i sensori di Sheldon non possono vedere le entità, è anche possibile che non riesca a vedere qualcos'altro" intervenne Kyel annuendo alla collega
"Forse sarebbe il momento di provare la vostra interfaccia a gelatine bioneurali.. che ne dice, tenente Rush?" Faith si voltò verso il capo OPS restando in attesa "Da quanto ne so il tenente Kelley ha provveduto ad integrare il vostro apparecchio ai sistemi della nave"
"Ha ragione signore, a suo ordine provvedo ad attivarlo"
"Molto bene, proceda.. vediamo se con questo nuovo sistema le cose cambiano"
Per svariati istanti non accadde assolutamente nulla, sullo schermo visore continuava a vedersi la vastità del nulla cosmico. Poi lo schermo si riattivò lasciando tutti sgomenti e attoniti di fronte ad uno spettacolo insolito ed inquietante al tempo stesso. Le immagini, fastidiosamente tutte sulle tonalità del verde, mostravano una sorta di frattura dello spazio da essa, ad un ritmo costante, uscivano centinaia di entità bianche o nere, che sembravano girovagare nello spazio allontanandosi senza alcuna meta precisa.
"Sembra di vedere una delle descrizione dei gironi dell'inferno dantesco.. sono centinaia e centinaia" Jekins osserva lo schermo quasi ne fosse ipnotizzato "Sembrano tante anime in pena che si spostano senza meta nello spazio"
"Non so cosa sia l'inferno dantesco ma una cosa è certa, tutti i nostri problemi nascono da quel singolo punto.. è quello il punto d'origine" Adrienne indicò lo schermo con espressione seria "La domanda è, come invertiamo il processo? E come lo chiudiamo un buco che non è neppure nella nostra realtà?"


Torna all'indice


05.04 - Decisione impulsiva

Autore: Tenente Kyel Rezon

USS Sheldon - Plancia
19/06/2401 - ore 18.20


"Non so cosa sia l'inferno dantesco ma una cosa è certa, tutti i nostri problemi nascono da quel singolo punto.. è quello il punto d'origine" Adrienne indicò lo schermo con espressione seria "La domanda è, come invertiamo il processo? E come lo chiudiamo un buco che non è neppure nella nostra realtà?"
Erano passate ore dal quesito posto dal Capitano, ma nessuna ipotesi di risposta aveva avuto ancora un senso compiuto o un piano di approvazione
"Scusate, ma in attesa di colpi di genio che finora non abbiamo avuto, perché non possiamo tentare l'invio di sonde opportunamente programmate e dotate dei parametri che abbiamo utilizzato per Sheldon?" ripropose esasperata Naky all'indirizzo di Kelley e Rush
"Uff.. come già ho detto è certamente fattibile" rispose il Capo Operazioni "ma non può essere una cosa immediata ed i rischi sono maggiori dei benefici.. Ogni sonda deve svolgere una funzione peculiare ed attivare una rete in un campo con livelli di energia gamma come questi è estremamente difficoltoso e soggetto ad una casualità fortuita per cui non si può semplicemente tarare questo prototipo alle reali capacità delle sonde.. occorre intervenire manualmente su ogni sonda e sperare di non aver sbagliato nulla.. o si corre il rischio di.."
"Friggerle!" proruppe divertito l'ologramma di Sheldon
"Intendevo dire che senza i giusti parametri potremmo causare una serie di esplosioni a catena delle sonde.. ma sì.. il senso è quello"
"Sì me l'hai ripetuto cento volte.. ma facciamolo! Se riuscissimo nell'impresa avremmo una possibile visione anche di ciò che sta dietro quello squarcio.."
"Il Capitano l'ha considerata come una possibilità da perseguire come extrema ratio, lo sai meglio di me.. non possiamo permetterci di bruciarci le sonde in un tentativo del genere.. senza sapere se avremo una seconda possibilità!"

"Ok Nicholas, ma non mi pare che abbiamo altre strade da percorrere, quindi, se permettete, io chiamerei Adrienne e la farei tornare in plancia per approvare sto maledetto piano d'azione!"
"Non c'è tempo!" esclamò secco Rezon interrompendo i due colleghi.. "Primo Ufficiale ad Infermeria"
=^=Dimmi tesorin.. bzz.. bzz.. ehm.. mi dica Signore!=^=
La voce della Cruz fece sollevare gli occhi al cielo a Kyel mentre una serie pressoché unanime di sorrisini apparve sui volti di tutti i presenti
"Avviate sequenze per contrastare effetti raggi gamma.. portarsi in allarme giallo!"
=^=Ma non siamo già schermati? Avevo dato le specifiche a..=^=
"Fallo e basta!" ringhiò Kyel prima di chiudere la comunicazione
Colpita dalla preoccupazione del Primo Ufficiale, la Terell si affrettò a prendere posto alla sua consolle per esaminare i parametri, rimanendo sbalordita dai risultati: i valori erano fuori scala..
I sistemi vitali di Sheldon e le protezioni sembravano essere stati completamente disattivati.. i raggi gamma provenienti dallo squarcio stavano colpendo con tutta la loro forza radioattiva tutto ciò che era presente sulla nave.
Prima che potesse portare a termine le sue analisi, la situazione in plancia parve precipitare
"Blake invertire la rotta, subito.. Kelley energia solo ai motori ad impulso.. indietro adagio.." ordinò Rezon
=^=Faith a plancia.. che succede? =^= domandò Adrienne dal suo alloggio
Il Beta Risiano parve non voler aspettare oltre, ripeté l'ordine a Blake che si sedette alla postazione del timone e procedette alla manovra richiesta.
=^=Numero UNO!=^= si sentì urlare dagli altoparlanti di bordo
Kyel sapeva che Adrienne lo conosceva abbastanza bene da sapere che se si comportava così aveva le sue buone ragioni, ma era perfettamente consapevole che, per una che amava ponderare le proprie scelte, dover agire di impulso o, peggio ancora, essere costretta, suo malgrado, ad accettare decisioni da parte di altri, senza spiegazione alcuna, era una cosa che la mandava fuori dai gangheri
Non ci volle molto perché la Faith arrivasse a passo di carica in plancia trascinandosi in braccio la piccola Nami frignante.
Il rumore metallico degli scudi esterni che si stavano attivando evitò lo scontro fra i due ufficiali in comando
"Jekins!? Rapporto!" chiese Adrienne
"Non è stata una mia scelta Capitano. Non comprendo e.."
Sheldon aveva agito in autonomia: qualcosa non stava andando come doveva..
"Reggetevi.. manovre evasive..!" il tono di voce di Rezon sovrastò di una buona ottava quello di tutti gli altri mentre si accomodava alla postazione di timone ausiliario speculare a quella occupata da Blake.
Sia Alec che Adrienne riconobbero istantaneamente quel comando.. non che fosse di difficile comprensione a nessuno a bordo.. ma entrambi avevano sostenuto ore e ore di istruzioni di volo simulato.. spesso proprio con Rezon.. ed una cosa che gli altri istruttori avevano sempre criticato al Beta Risiano era quello di spingere i suoi cadetti al massimo senza avvertire loro di prepararsi alle avversità.
Non era da Kyel avvisare che metteva in atto manovre evasive.
Le sue tattiche in merito erano sempre state al limite.. prima che venisse assegnato ad altro incarico, aveva trasmesso quella dote ad una delle sue allieve, Catalunya "Luna" Jones, terrestre dal sangue Klingon la cui fama di pilota si era rapidamente diffusa..
"A tutti i ponti! Allarme Rosso!" ordinò la Faith dopo aver dato uno sguardo alla consolle che Naky le aveva indicato
"Che dobbiamo fare?" domandò Blake a Rezon in un misto emozionale adrenalinico nel vedere nuovamente all'opera uno degli istruttori della Squadriglia Nova, da sempre unità di elite della Flotta Stellare.
"La nave è tua Alec, io sto al timone secondario, ma Sheldon ha una stazza importante.. non possiamo essere veloci, ma dobbiamo essere rapidi.. disattiva tutto ciò che può farci rallentare le manovre.. una volta in sicurezza potremo provare un altro approccio con le navette. sempre che quella cosa là dentro ce lo conceda.."
"Attacco imminente! Reggetevi!" gridò Jekins dalla sua posizione
Una serie di raggi gamma partirono dallo squarcio..
Inaspettatamente, non puntarono direttamente su Sheldon, ma in un ipotetico cono d'ombra attorno alla sagoma della nave da guerra..
Come migliaia di vespe, le figure fluttuanti bianche e nere, iniziarono a cambiare traiettoria, attaccando l'unità senziente.


Torna all'indice


05.05 - Un angelo tra noi

Autore: Tenente Paul Hewson

USS Sheldon- plancia
19/06/2401 - ore 18.45


In plancia era calato un silenzio innaturale, quasi che un qualsiasi piccolo rumore, potesse disturbare Blake e Rezon nel loro difficile compito di evitare di entrare in collisione con le entità che li stavano minacciando. Anche la piccola Nami, seduta sulla poltrona di Faith, di solito molto ciarliera, sembrava aver capito che era meglio stare buona e non disturbare i grandi.
La potente nave, dopo aver danzato tra le entità sconosciute, era riuscita a prendere un po' distacco, ma era chiaro che non potevano continuare così ancora a lungo.
"Terrell c'è un modo per nascondere la nostra presenza? O almeno per confondere le entità, così che smettano di inseguirci!"
La giovane scienziata stava già cercando un modo per sfuggire a questa caccia improvvisa.
" Ci sto lavorando Capitano, ho bisogno di un po' di tempo!"
"Blake, Rezon quanto potete proseguire così?"
I due alzarono appena gli occhi dalle rispettive postazioni scambiandosi uno sguardo d'intesa, e poi, fu Kyel a rispondere per entrambi :
"Per tutto il tempo necessario, Capitano!"
In quel momento Hewson entrò in plancia e si diresse verso la bambina seduta sulla poltrona del Capitano.
"Eccomi qua Nami, vieni lasciamo lavorare Adrienne ." E tese le braccia per prendere la piccola che si lasciò sollevare tranquilla. Mentre si avvicinavano alle porte del turboascensore Nami chiese "Zio Paul perché i fantasmini ce l'hanno con noi?Cosa vogliono?"
"Perché pensi che vogliano qualcosa da noi Principessa?" Chiese il Consigliere guardandola negli occhi " è solo una circostanza casuale se ci troviamo sulla stessa loro strada." rispose Paul entrando in ascensore.

USS Sheldon- plancia
19/06/2401 - ore 20.30


Quasi due ore dopo Terrell aveva individuato una stella pulsar le cui radiazioni sembravano confondere i fantasmini e Faith diede l'ordine di fermare la nave.
Jenkins, che non riusciva a smettere di pensare alle parole di Nami, si girò verso la Faith.
"E se Nami avesse ragione?" chiese attirando su di sé gli sguardi dei presenti in plancia.
"Cosa intende Jenkins?" rispose il Capitano.
"Abbiamo pensato che la propagazione di questi esseri nel nostro spazio sia una manifestazione casuale, ma quello che abbiamo subito, ed evitato grazie alla prontezza del Comandante Rezon, era un attacco in piena regola e noi ne eravamo sicuramente i destinatari."
"Non volevo crederlo, ma stavo pensando anch'io alla stessa possibilità e, a proposito, come ha fatto Rezon a capire cosa stava succedendo?"
Il risiano seduto a braccia conserte alla postazione di secondo navigatore, guardò il suo Capitano quasi con stupore e rispose:
"Sinceramente non lo so... sesto senso? Però sarebbe strano, considerando la mia completa chiusura a qualsiasi manifestazione telepatica e affini! Stavo ascoltando Naky e improvvisamente ho sentito come l'urgenza di guardare il monitor alle sue spalle, e ho visto i valori dei raggi Gamma schizzare alle stelle. Da quel momento ho agito d'impulso."
"Voglio saperne di più. Faith a Hewson: la sua presenza è gradita nel mio ufficio." e dopo aver ricevuto conferma dal Consigliere che sarebbe arrivato subito, Adrienne si diresse nel suo ufficio, seguita da un cupo Rezon.

USS Sheldon - Ufficio del Capitano
19/06/2401 - ore 20.40


Paul si era fatto spiegare il motivo della convocazione: Adrienne voleva essere certa che quella di Kyel fosse stata una semplice intuizione o se ci fosse qualcos'altro.
"Kyel, proveremo con un'intervista cognitiva: non temere, non è niente di invasivo. Chiudi gli occhi, rilassati e concentrati solo sulla mia voce: adesso ripensa a quei momenti che hanno preceduto il tuo intervento. Cosa hai sentito in quel momento?"
Kyel obbedì, fidandosi dell'esperienza di Paul e si lasciò guidare dalla sua voce calda e persuasiva. Le immagini e i suoni di quei momenti gli tornarono nitidi, come se li stesse vivendo adesso: sentiva Naky che diceva "Sì me l'hai ripetuto cento volte.. ma facciamolo! " e qualcuno che gli diceva di guardare il monitor "io chiamerei Adrienne e la farei tornare in plancia per approvare sto maledetto piano d'azione" e ancora qualcuno che gli ordinava di voltarsi e, sentendo l'urgenza in quella richiesta, lui aveva obbedito
"Chi era quel qualcuno Kyel?" gli chiese Hewson con lo stesso tranquillo tono di voce.
Kyel si concentrò ancora di più, sforzandosi di capire da chi proveniva quel comando urgente, guardando la scena che aveva vissuto, come se fosse uno spettatore esterno, ma non c'era nessuno oltre a loro. Poi lo vide che fluttuava sopra le loro teste, una di quelle entità sconosciute aleggiava sopra di loro.
Faith e Hewson si guardarono stupiti dalle affermazioni fatte dal Numero Uno, ma delle quali non avevano dubbi.
"Quindi uno di loro è tra noi. E, se quelli che ci hanno inseguito, lo stessero cercando? Ma perchè sono disposti a distruggere il nostro universo pur di trovarlo?" erano solo alcune delle molte domande che Faith si stava ponendo.
"Dobbiamo assolutamente comunicare con questi esseri!" disse Rezon esprimendo a voce quello che la betazoide stava pensando, ricevendo dalla donna uno sguardo complice.
Faith, Rezon e Hewson tornarono in plancia a passo di carica e la prima disse "Signor Terrell dobbiamo rilevare un essere trans fasico all'interno della nave: è possibile?'"
"Adattando il sistema che abbiamo utilizzato per gli scudi trans fasici, credo di sì."
"Molto bene: lo faccia! C'è una creature di queste a bordo della Sheldon e dobbiamo poterla vedere."
"Subito Signora." rispose la giovane Ufficiale scientifico, chiamando Kelley perché la potesse coadiuvare.
Un'ora dopo Terrell era pronta e lo comunicò a Faith.
"Allora Signori, vediamo un po' dove si nasconde il nostro fantasma: attivare!"
Naky fece volare le mani sulla consolle : "Fatto!" disse un secondo dopo.
Tutti i presenti vennero attraversati da un leggero brivido, e cominciarono a guardarsi intorno, nella speranza di vedere qualcosa.
Rezon alzò lo sguardo verso il punto dove aveva visto l'essere avvertirlo del pericolo imminente.
Adrienne seguì lo sguardo del suo Secondo e , come lui si bloccò ad ammirare un essere di forma umanoide, completamente calvo con enormi occhi blu che spiccavano su una pelle bianca e traslucida e con uno strano alone di luce dorata che lo faceva risplendere come "Un'angelo!" disse Hewson che aveva imitato i suoi due compagni, guardando con meraviglia nello stesso angolo.


Torna all'indice


05.06 - Andare dall'altra parte

Autore: Tenente Nicholas Rush

USS Sheldon - Sala macchine
19/06/2401 - ore 23.30


Erano passate ormai diverse ore da quando avevano attivato il nuovo sistema di scudi trans fasici e, malgrado fosse un sistema non proprio conforme agli standard nè rispetto a quelli della Flotta nè rispetto alle schematiche di Sheldon, stava reggendo bene: purtroppo però nè Rush nè Kelley avevano calcolato quanto costasse loro tenerli attivi.
Ad intervalli irregolari, nel brusio generale della sala macchine, i monitor di controllo si allarmavano per segnalare uno o più nuclei energetici esauriti ed era necessario sostituirli per mantenere efficiente il sistema.
"Signore, un'altro nucleo si è spento, non possiamo alimentare la griglia energetica degli scudi direttamente dalla rete eps?" chiese un guardiamarina.
"No Guardiamarina, questi scudi richiedono una continua rimodulazione che la rete eps non sarebbe in grado di erogare e non voglio giocarmi i giunti di potenza, ci metterei troppo tempo a rimpiazzarli" rispose Kelley stanco.
* Dannazione questi cosi si consumano in fretta.. * pensò tra sé e sé.
Il capo ingegnere sfiorò il comunicatore "Rush qui Kelley, un altro nucleo è andato.. dovremo spegnere momentaneamente la rete neurale in modo da bilanciare il carico"
=^=Grazie Kelley, ne approfitto per scendere a controllare le gelatine=^= rispose Rush serio.

USS Sheldon - Laboratorio Scientifico
19/06/2401 - ore 01.00


Rush era incredulo: praticamente metà delle sacche di materia biologica erano da buttare e il resto era passato dall'avere un colore blu acceso ad un marroncino chiaro.
Mentre Nicholas era intento ad effettuare una diagnostica, entrò nel laboratorio anche Naky.
"Che è successo a queste gelatine? Non hanno un bell'aspetto... " disse lei sorseggiando una tazza di caffè e porgendo un'altra al collega visibilmente stanco.
"Non lo so ancora, sto effettuando una diagnostica sul circuito di controllo. Sembra quasi che la conduttività elettrica della parte biologica sia degradata per eccessivo sforzo, ma non me lo spiego: alla fine la rete neurale è stata connessa per poche ore, risultati del genere li ho visti solo dopo mesi di connessione continua su altri sistemi".
Rush prese una gelatina nuova dalla scatola dei ricambi sulla sua scrivania "Vedi? Questa è stata appena trattata con il neuro sequenziatore, ma appartengono allo stesso lotto di gelatine. Proprio non me lo spiego..." disse osservando la materia biologica sotto una lampada con ingrandimento.
Distrattamente Rush allungò la mano senza guardare verso la tazza di caffè fumante ma maldestramente la rovesciò scottandosi la mano e facendo cadere il liquido a terra.
"Accidenti!" ringhiò lui.
Naky si avvicinò al collega preoccupata "Calmati adesso, siamo tutti sotto sforzo. Siamo stanchi e sotto pressione, ci sta essere maldestri! Fammi vedere la mano piuttosto.."
"Non è niente di che, solo una scottatura, una benda e mi rimetto al lavoro" disse lui infastidito.
"Ti consiglio di farti dare una controllata in infermeria, il caffè era davvero caldo e potresti infettarti maneggiando qualche sostanza e magari farti qualche ora di riposo..."
"Non ho bisogno che me lo ricordi! E purtroppo non è il momento di riposare, ma dobbiamo trovare delle soluzioni quanto prima al problema dell'energia, a quella grossa frattura che man mano riusciamo a vedere ed al perché non sono capace di far funzionare una maledetta rete neurale!"
I nervi di Rush erano al limite, si abbandonò per qualche secondo all'autocommiserazione prima di fare un lungo respiro "Scusa Naky, non ce l'ho con te, non dovevo perdere il controllo" disse lui passandosi una mano tra i capelli.
"Non preoccuparti, ti capisco, non è' un momento facile per nessuno e ultimamente siamo stati tutti sottoposti ad un forte stress, è normale perdere il controllo" disse la collega poggiando una mano sulla spalla di Nicholas.
All'improvviso il computer diagnostico emise un suono per richiamare l'attenzione: di fronte alla fronte aggrottata di Rush le due gelatine bioneurali che aveva messo in diagnostica si spensero del tutto e anche la nuova che aveva mostrato a Terrell qualche minuto prima era da buttare.
"Com'e' possibile? Questo non ha senso, qui dice che l'attivita' delle cellule e' oltre il 110%... vado in infermeria a fare un passaggio al rigeneratore dermico, devo chiarirmi le idee" disse lui uscendo.

USS Sheldon - Infermeria
20/06/2401 - ore 01.30


Camminando verso l'infermeria Rush incrociò diversi membri dell'equipaggio che uscivano dal locale medico e tutti si massaggiava le tempie o sbadigliando sonoramente. Varcata l'infermeria trovò la dottoressa Cruz e il suo secondo ad assistere due guardiamarina con lo stimolatore di onde Theta.
Jeannette alzò lo sguardo verso Nicholas e roteò gli occhi "Pure lei ci si mette? Dovevo finire il mio turno almeno un'ora fa e invece tra chi non riesce a dormire e chi si fa male perché è' un maldestro cronico mi tocca sempre fare gli straordinari!"
"Un piccolo incidente con il caffè.. solitamente non sono così maldestro ma le ultime ore hanno messo a dura prova tutti noi. Siamo un po' tesi" disse Rush lasciandosi medicare.
"A dura prova? Sarà almeno la settima persona che entra perché a causa della tensione in cui siamo immersi costantemente non riesce a prendere sonno. E poi succedono questi incidenti. Abbiamo i neuroni stimolati oltre il limite"
Le parole della dottoressa Cruz colpirono Rush come una freccia nel cervello.
"Che cosa ha detto?" disse lui con un filo di voce.
"Ho detto che non si riesce a prendere sonno se si è tesi costantemente!"
"No, riguardo ai neuroni sovrastimolati"
"Si, in molti membri dell'equipaggio ho notato un'attività cerebrale sopra la norma, causata dallo stress dei turni serrati e dalla preoccupazione che quegli esseri tornino ad annichilirsi dentro la nave facendo esplodere come un chicco di mais! "
"Ha per caso le cartelle con i dati rilevati?"
"Si certo, perchè? "
Rush si alzò strappando di mano il rigeneratore dermico dalle mani della dottoressa Cruz.
"Li mandi di sopra al mio computer in laboratorio! Forse ho capito una cosa.." disse lui uscendo di corsa dall'infermeria lasciando una basita Janette annuire silenziosa.

USS Sheldon - Laboratorio Scientifico
20/06/2401 - ore 02.00


Naky era intenta a fissare il computer tanto da non accorgersi che Blake era nel frattempo entrato in Laboratorio. Si mise dietro di lei e le poggiò le mani sulle spalle avvicinandosi con il viso al suo orecchio: "Non voglio sembrare sdolcinato, però ho sentito che mi mancavi e ho dovuto fare un salto qui per vederti.." disse lui baciando la guancia di lei.
"Alex! Non qui! Nicholas potrebbe rientrare a momenti, non voglio che ci trovi qui a.. ad.. insomma hai capito. Già non è di grandissimo umore questa sera. "
"Lascialo perdere quel brontolone. Sempre tutto ingessato ..Ah, guardatemi sono un nerd del computer! Hey voi tornate al lavoro, quella manutenzione alla rete di Sheldon non si fa da sola.." disse Alex scimmiottando il collega e cercando di far sorridere la compagna.
Lei per risposta si avvicino' a lui per dargli un bacio "Non sei proprio bravo a fare le imitazioni..."
Ma prima che le loro labbra si toccassero, il computer di Naky richiamò la sua attenzione e lei si volto' lasciando Blake a bocca asciutta.
"Mmh, interessante" disse lei.
Ormai, spento il momento, Alex l'assecondò "Che cosa è interessante?"
"Non vedendo niente e non rilevando niente, riguardo alla frattura e a quegli esseri fluttuanti, ho cercato di pensare fuori dagli schemi e perciò mi sono lanciata sul fare una scannerizzazione a tappeto sulle cose che davo più per scontate, ad esempio la massa dei protoni o il calcolo delle costanti gravitazionali nel punto in cui abbiamo visto la frattura o punto di origine.. come l'ha chiamato il Capitano. Ed effettivamente ci sono delle anomalie.. "
"Che tipo di anomalie?"
"A meno di grosse anomalie spaziali, solitamente gli strumenti rilevano con piccoli scarti trascurabili, sempre gli stessi valori. Ma qui le letture sono tutte fuori scala. Sheldon!"
L'IA si mostrò nella sua forma originale "Dica!"
"Riusciresti ad incrociare, usando i sensori a lungo raggio, le letture dei dati riguardanti le costanti universali e a creare un modello matematico da cui estrapolare una sorta di mappa delle anomalie?"
"E la parolina magica?" disse lui agitando il lungo dito
".. uff.. Per fav.." non fece in tempo a finire la frase che un trafelato Nicholas entrò in laboratorio.
Prese un attimo fiato guardando Naky e Blake.
"Ah perfetto, ci siete entrambi.. e ottimo, ci sei anche tu Sheldon. Per favore attiva una scansione monitorando questi parametri all'interno della stanza"
Ma che vi prende a voi cagnolini? Sheldon qui, Sheldon là, la scansione Sheldon, oddio Sheldon gli scudi, la fontanella nel bar non la puoi usare come cannone per bagnare le persone a tuo piacimento Sheldon. Sheldon non si apre la porta. Ma cosa vi passa per la testa? Avete dimenticato le buone maniere?" disse lui stizzito incrociando le braccia.
Nicholas con un sorriso sarcastico lo fissò digitando al computer senza guardare "Cortesemente, Sheldon, potresti osannarci con le tue maestose scansioni?"
"Uh non c'è bisogno di fare l'indisponente. A te!" disse l'IA roteando il dito in aria.
Naky si alzò dal suo posto "che succede Nicholas?" chiese lei.
Rush esitò un attimo prima di rispondere poi proruppe con un tono di voce più alto del normale ma in maniera forzata "Niente che ti debba riguardare! Stai al tuo posto!"
Naky interdetta fu colta alla sprovvista "Oh scusami, non sapevo che stessi conducendo una tua indagine.. "
Anche Alex intervenne "Ehi, ti sembra questo il modo di rivolgerle la parola?"
Sheldon si trasformò in un piccolo ometto con un sacchetto di pop corn in mano seduto su una poltrona da cinema "Qui aria di baruffa!"
Rush guardò le gelatine disposte sulla sua scrivania e poi il computer con aria interrogativa. "Forse serve uno stimolo maggiore" Nicholas prese la tazza che giaceva vuota buttata in un angolo del tavolo e con tutta la forza di cui era capace la scagliò contro il muro dietro i colleghi mancandoli volutamente di un metro abbondante.
Dentro Naky un misto di stupore, rabbia e tristezza fecero capolino "Nicholas!"
Alex invece era furente "Ti ha dato di volta il cervello? Datti una calmata!" disse il timoniere procedendo spedito verso il collega soffiando dalle narici.
Rush sembrava non curante del gesto ma piuttosto era concentrato sul leggere i dati sul suo computer, in attesa che i calcoli fossero completati.
Blake afferrò Rush per un braccio ma lui si divincolò spingendolo, il che fece infuriare ancora di piu' Alex che prese Nicholas per la collottola.
"Botte! Botte! Botte!" li incitava Sheldon fischiando
All'improvviso Paul entrò nel laboratorio e divise i due ufficiali "Che diavolo succede qui?"
Alex puntò il dito contro Rush "Lo chieda al tenente Rush, è lui che ha dato di matto! "
"Non ho dato di matto, mi serviva una risposta emotiva forte e voi me l'avete servita su un piatto d'argento"
"Ti servo questo su un piatto d'argento.." Blake fece per divincolarsi da Hewson.
"Fermo! Rush una risposta emotiva per cosa?"
"Ho capito cosa succede alle gelatine bioneurali e perche' possiamo vedere quegli esseri mentre Sheldon no" disse Nicholas serafico.

USS Sheldon - Sala riunioni
20/06/2401 - ore 04.00


Dopo che gli animi si furono calmati all'interno del laboratorio scientifico, Rush spiegò l'intuizione avuta in infermeria.
"Dal momento in cui abbiamo attivato la rete computazionale formata dalle gelatine bioneurali, ho notato che stranamente stavano subendo un decadimento accelerato della materia organica, quasi come se questa fosse stata sollecitata a tal punto da perdere ogni proprietà elettrochimica.La mia intuizione si è basata sul fatto che il principio di funzionamento delle gelatine e la loro struttura cercano di rispecchiare nella maniera più fedele possibile i gangli nervosi di cui i nostri cervelli sono fatti. Potremmo dire che sono una riproduzione grezza di una porzione minuscola della nostra materia cerebrale. "
"Ok, Nicholas ma ancora non vedo il nesso con i pazienti della Dottoressa Cruz, non mi sembra che nessun membro dell'equipaggio sia stato colpito da decadimenti cognitivi" sottolineò Adrienne.
"E' vero Capitano, questo perché i nostri cervelli sono molto più complessi e ben schermati, però, e qui la mia intuizione.. è come se anche noi ultimamente fossimo sottoposti ad una sollecitazione maggiore. La Dottoressa potrà confermarlo"
Tutti gli ufficiali si girarono verso Cruz che annuì "Si e' vero, molti membri dell'equipaggio sono soggetti ad un forte stress tale da disturbare i cicli rem del sonno. Ma come dargli torto, sono giorni che parliamo di fantasmi ed esplosioni improvvise."
"Giusto, ma alla Dottoressa mancava un tassello: l'unico modo per far decadere così in fretta una componente bio neurale artificiale, dato che non sono soggette ad emozioni, è irradiarle in qualche modo"
"Ma dalle scansioni di Sheldon non abbiamo mai rilevato nessuna radiazione" proruppe Rezon.
A questo punto intervenne Naky che affiancò il collega nella presentazione "Si, perchè cercavamo le cose sbagliate" premette un pulsante e cambiò schermata sullo schermo principale mostrando grafici di variazione delle onde cerebrali a partire dai primi rilevamenti dei fantasmi fino a quel momento.
"Abbiamo cercato di misurare con i sensori medici le onde Alpha e Beta dei nostri cervelli e sono tutte fuori scala, valori talmente alti da essere irradiati e compromettere così le gelatine bioneurali"
"Ma come e' possibile? La fonte di una tale irradiazione deve essere vicinissima e molto potente!" disse Jeanette.
"La colpa è nostra, Dottoressa. E quando dico nostra intendo di noi Betazoidi " disse Naky lasciando tutti a bocca aperta.
"Può spiegarsi meglio Tenente?" disse Adrienne.
"Intendo dire, Capitano, che solo in questa stanza la percentuale di Betazoidi e' maggiore rispetto a tutti gli altri: la nostra conformazione cerebrale è piu' sviluppata rispetto alla controparte umana e ancora molti misteri avvolgono le potenzialità della materia cerebrale. Ritengo possibile quindi che nella nostra situazione attuale, unita ad una componente emotiva, noi Betazoidi stiamo fungendo da "cassa di risonanza" per questa irradiazione anomala e proiettiamo all'esterno le nostre onde cerebrali. Vi mostro un esempio pratico, guardate i grafici delle onde Alpha. "
Mostrò a tutti il video di Rush che lanciava, cogliendo Terrell e Blake alla sprovvista, la tazza contro il muro scatenando una risposta emotiva da parte di entrambi. I grafici delle onde Alpha e Beta schizzarono alle stelle.
"E non ha solo colpito la rete neurale, ma anche i nostri cervelli, stimolando le nostre cortecce occipitali e permettendo anche ai non betazoidi di guadagnare il potere di vedere dei piccoli scorci di quegli esseri biologici simili a dei fantasmi per brevi istanti.. ossia nel momento in cui stanno per annichilirsi e quindi la loro energia è al punto critico. Al prezzo di avere un'attività sui gangli nervosi così intensa da farci letteralmente perdere il sonno.."
"Fantastico, e in questa nave più di un terzo dell'equipaggio è betazoide!" Adrienne profondò nella poltrona massaggiandosi le tempie "Tutto questo però ci riporta alla domanda iniziale: come possiamo chiudere qualcosa che non c'è? "
"Anche a questo c'è una spiegazione" riprese la parola Naky "Abbiamo definito che quegli esseri, si trovano fuori fase rispetto a noi e per intervenire dobbiamo trovare un modo per passare dall'altra parte.."
"Dall'altra parte, cioè andare in un Universo Specchio?" disse Blake.
"Non proprio Alex, l'Universo Specchio è solo una delle infinite possibilità, noi dovremo fare invece un piccolo salto dall'altra parte, un Universo vicinissimo al nostro quasi sovrapposto. "
"Capitò una cosa simile anche alla Voyager se non ricordo male ma non andò a finire bene per una delle due navi.." proruppe Hewson.
"In quel caso fu diverso, si trattò di un'anomalia tale per cui due Voyager identiche stavano occupando lo stesso spazio fisico nella stessa dimensione.. ma ci arriveremo alle complicazioni. Naky..." disse Rush rispondendo al Consigliere e cedendo nuovamente la parola alla collega.
"Per fare questo salto, dovremo trovare il punto adatto, che è la chiave di tutto: grazie agli avanzati sensori di Sheldon, ho potuto tracciare una serie di macchie deboli, punti in cui le costanti fondamentali dell'Universo, come ad esempio velocità della luce, gravità o la massa del protone mostrano valori fuori scala. Come risultato in queste particolari zone la "membrana" tra le realtà.. se possiamo chiamarla così.. è più sottile, quasi porosa, tanto che può essere attraversata. Sono solitamente un fenomeno molto raro, riscontrato solo in prossimità di wormhole ad esempio, ma in questa particolare zona dello spazio sono più frequenti, forse perchè nell'altra realtà, quella dove vivono quelle creature, una stella è collassata dove invece da noi c'è il nulla. D'altronde le possibilita' sono infinite. Servirebbe indirizzare solamente la giusta quantià' di energia nel punto giusto per aprirci un varco."
"Quindi teoricamente potremmo passare dall'altra parte?" chiese Adrienne.
"Teoricamente sì. Trovato il punto dovremmo usare una grandissima quantità di energia ma.." si blocco' Naky.
"Ma cosa Tenente? " disse Rezon.
"C'e' qualche problema nell'affrontare un viaggio del genere" rispose Rush.
"Prima di tutto dobbiamo trovare il punto adatto e ammesso che lo troviamo, dovremo spremere come limoni tutte le nostre celle energetiche. Secondo lacereremmo il tessuto tra i nostri universi, ciò significa che oltre a passare noi, ciò che è dall'altra parte potrà passare di qua. Ma soprattutto...La Fisica. Quella è ineluttabile: l'energia con cui entreremmo nel varco verrà sospesa ma poi andra' ripristinata. Quindi una volta passati di là, risolto il problema e trovato un modo per mettere una toppa tra gli universi dovremo trovare anche il modo di rientrare e non andare a schiantarci contro un pianeta o una stella morente di qua. Ma soprattutto dobbiamo considerare il fattore piu' importante: non potremo rimanere troppo tempo dall'altra parte, per una questione di trasferimento di masse. L'Universo e la natura in generale funzionano in un perfetto e armonioso equilibrio che noi andremo a sconvolgere trasferendo la nostra massa da un punto ad un'altro, quindi oltre all'energia dovremo ripristinare la stessa identica quantita' di massa. Pena una probabile, per non dire certa reazione a catena di fenomeni incontrollati che porteranno alla distruzione nella peggiore delle ipotesi entrambe le due realta'. "
"La solita noiosa giornata nel quadrante delta..." disse Blake sarcastico.
Per Adrienne erano veramente tante informazioni da assimilare tutte insieme: le fischiavano le orecchie e aveva bisogno di pensare. Sheldon, che fino a quel momento era rimasto in silenzio iniziò a battere le mani lentamente. "Ma che bravi, sono veramente stupito. Ci siete arrivati tutti da soli, certo siete stati a tratti sgradevoli ma devo ammettere che non pensavo che la vostra minuscola materia grigia potesse anche solo concepire cose del genere"
"Tenente Terrel, inizi subito la ricerca di un punto adatto per il passaggio. Dobbiamo fermare questa invasione prima che degeneri del tutto, non possiamo stare a guardare impotenti"
Sheldon interruppe Adrienne "Non c'e' bisogno di cercare, ho già trovato una coppia di pulsar sufficientemente vicine a noi e con il giusto mix di energia e costanti universali decadenti" cambiò la sua forma indossando un costume da bagno e la tenuta da sub con tanto di pinne e boccaglio "Quando ci immergiamo?"


Torna all'indice


05.07 - Compagni di viaggio

Autore: Tenente JG Naky Terell

Sheldon - Sala riunioni
20/06/2401 - ore 04.15


Gli ufficiali stavano lasciando a poco a poco la sala riunioni per raggiungere le loro rispettive unità quando Adrienne si schiarì la gola voltandosi verso la dottoressa "Tenente Cruz, una parola prima che vada"
Il tono glaciale e l'aver utilizzato il grado piuttosto che chiamarla dottoressa fece fermare sul posto sia la Cruz che Rezon. Che l'ufficiale medico capo non avesse mai visto di buon occhio il Capitano era questione nota a tutto l'equipaggio ma la Faith era sempre stata del tutto disinteressata alla questione.
"Qualcosa non va, Capitano?" il tono della Cruz era basso ma non nascondeva affatto il fastidio di trovarsi ancora in presenza della Faith
Rezon alzò gli occhi ad incrociare lo sguardo di Adrienne che gli fece cenno di restare. Conosceva abbastanza quella donna da sapere che quel suo sguardo indifferente nascondeva una tempesta pronta a scatenarsi con la potenza di un uragano.
"In effetti si, tenente, c'è qualcosa che non va" Adrienne si prese un attimo prima di riprendere a parlare "Se un membro della nave ha qualche sintomo fa parte della sua anamnesi e fino a che ciò non ponga in pericolo i suoi colleghi non mi riguarda.. ma se in una giornata più pazienti si presentano con i medesimi sintomi, in un momento in cui la nave si trova bloccata vicina ad una frattura dimensionale da cui fuoriescono strane entità incorporee in grado di esplodere, mi aspetto un rapporto completo!"
"Con tutto il dovuto rispetto, avevo già fatto un'ora di straordinario e non ho ritenuto importante informarla della sbadataggine dei membri della nave!"
Adrienne chiuse un attimo gli occhi, riprese la sua calma e solo dopo tornò a parlare "Con tutto il dovuto rispetto, qui l'unica sbadata.. per non dire di peggio.. è lei! Le sembra normale che in una situazione anomala come la nostra più persone si presentino con il medesimo sintomo medico e ad accorgersi della correlazione è il nostro capo ops?! Pensavo che il medico capo fosse lei!"
Le parole di Adrienne furono come una secchiata gelata addosso alla Cruz. Finora non aveva mai dovuto affrontare il Capitano di petto e la differenza di posizioni si fece sentire alzò il capo sperando nell'intervento di Kyel ma poi decise di rispondere personalmente a tono "Ho avuto una giornata lunga e impegnativa, non potete accusarmi di nulla!"
"Perché? Come pensa che sia stata la giornata dei suoi colleghi?! Corta e riposante?" Adrienne si alzò di scatto osservando la dottoressa "E' l'ufficiale medico capo della mia nave, se non riesce a reggere la pressione troverò qualcuno che possa sostituirla!"
"Questo non è corretto!"
"La dottoressa Cruz ha fatto un errore ma è un buon medico ed ufficiale, Capitano" Rezon smorzò un po' i toni per cercare di ammorbidire la posizione della Faith
"Su questo avete ragione entrambi, non è questione di capacità ma di attitudine al lavoro. Non prendiamoci in giro, sappiamo entrambi perché non ha fatto rapporto.. aveva fretta di raggiungere il primo ufficiale nel suo alloggio!"
La Cruz si fece rossa in volto, in parte per l'imbarazzo e in parte per la rabbia. Avrebbe voluto rispondere, così come Kyel, ma Adrienne bloccò entrambi con un movimento della mano.
"Capiamoci, le vostre attività extra-lavorative non mi interessano, siete adulti e vaccinati quindi non intendo dirvi come passare le vostre ore di riposo.. ma se queste attività ludiche vanno a pregiudicare in qualche modo la vostra attenzione e professionalità sul lavoro la faccenda cambia!" Adrienne fissò di nuovo la dottoressa "Lei può andare nell'alloggio del primo ufficiale, così come le altre, ma quando è al lavoro non deve pensare ad altro oppure dovrò pensare a rivalutare l'organigramma della sua sezione. E ora in libertà!!"
Il Capitano non attese risposta da nessuno dei due e lasciò la stanza.

USS Sheldon - Plancia
20/06/2401 - ore 14.00


Dopo l'incontro in sala riunioni tutti stavano lavorando alacremente per riuscire a mettere in pratica il piano. Terell aveva imposto un ciclo di scansioni continue attorno alla nave alla ricerca di un punto dello spazio dove il tessuto tra i due universi fosse lacerato e quindi di facile attraversamento.
"Però c'è qualcosa che mi sfugge" proruppe Blake dal timone mentre cercava di dare un angolo migliore di scansione alla scienziata senza venir invasi dai vari fantasmi "Se anche passiamo di là come possiamo risolvere il problema? Saremo comunque sfasati rispetto agli eventi!"
Terell digitò rapidamente alla console per evidenziare un punto particolare dello spazio "Ovviamente dovremo essere in fase con l'altro universo... se mi stai per chiedere come risparmietelo, non lo so ancora"
In effetti il timoniere aveva aperto la bocca per procedere ad una domanda e la richiuse subito "Perfetto" ma non ebbe molte tempo da dedicare alla scienziata perché fu costretto ad effettuare alcune manovre evasive al fine di evitare lo sgradevole incontro con un fascio di radiazioni.
"Trovato.." esclamò la scienziata indicando un punto nello spazio, quindi portò la mano al comunicatore "Capitano abbiamo trovato forse il punto in cui potremo attraversare il tessuto spaziale"
Alcuni secondi dopo la nave fu attraversata dalla richiesta di Adrien a tutti gli ufficiali superiori di presentarsi in sala riunioni.

USS Sheldon - Sala Riunioni
20/06/2401 - ore 14.30


La nave era stata spostata in un punto più sicuro dello spazio in modo che tutti potessero ascoltare i rapporti arrivati dalle varie sezioni. Tutti gli ufficiali superiori fecero il loro ingresso nella sala riunioni mentre una riproduzione olografica dello spazio attorno a loro era attiva in centro alla sala.
Adrienne prese la parola osservando i colleghi "Mi sembra di capire che abbiamo alcune novità" portando lo sguardo sui colleghi "Chi comincia?"
Nicholas fu il primo a prender parola "Come prima cosa abbiamo trovato il modo di salvaguardare le gelatine" attese qualche secondo per poi procedere con la spiegazione "Io e la dottoressa Cruz abbiamo studiato attentamente il decadimento neurale delle gelatine e abbiamo modificato alcune sonde neurocorticali affinché producano un effetto di costante rigenerazione delle gelatine. Purtroppo non ne abbiamo una scorta infinita, né di sonde né di gelatine, quindi solo una parte dei nostri sensori potrà essere schermata. Abbiamo dato la priorità alla plancia, la sala macchine e l'infermeria... le zone diciamo più sensibili della nave"
Kyel annuì portando le braccia al petto spostando lo sguardo dal capo OPS alla dottoressa e accennando verso la betazoide un sorriso che le fece saltare un battito al cuore e la fece arrossire vistosamente, prima di fare una rapida carrellata dei colleghi.
"Abbiamo più avuto notizie del nostro angelo?"
Hewson scosse la testa "No signore, da quella volta in plancia non abbiamo avuto più contatti con quella forma di vita. Alcuni pensano sia stata solo una manifestazione dello stress accumulato"
Adrienne annuì ascoltando i vari interventi "E per quanto riguarda il piano di andare a sondare l'altra parte?" soffermando gli occhi sulla scienziata
Terell annuì "Si, abbiamo trovato un punto nello spazio in cui il tessuto è stato lacerato. Abbiamo lanciato alcune sonde per monitorare la situazione da vicino. E' il candidato ideale da cui potremmo passare per andare nell'altro universo. Il problema è che per sondare l'universo correttamente dovremmo trovarci in fase con esso" la scienziata inspirò profondamente.
"E non potete farlo" una riproduzione di Sheldon apparve in mezzo alla sala guardando gli ufficiali "C'è quel piccolo particolare che io ci tengo alla mia esistenza e se pensate di passare dall'altra parte vi spedisco sul primo pianeta abitabile e me ne vado"
"Sheldon, sei il solito esagerato!" proruppe sbuffando Adrienne tornando poi a guardare Terell perchè continui.
Naky annui storcendo le labbra in una smorfia "Purtroppo Sheldon ha ragione. Non possiamo andare di là con la nave. I nostri scudi possono funzionare a sfasamento di fase ma se provassimo a mandare fuori fase il nucleo di noi non rimarrebbe che un bel flash nello spazio e del pulviscolo spaziale."
Kyel si massaggiò il mento osservando la scienziata "Mhhh.. prospettiva piuttosto nefasta. Sganciando il nucleo di curvatura potremmo procedere?"
Nicholas intervenne nel discorso "A dire il vero era stata la nostra seconda opzione. Abbiamo studiato un sistema che convertiva i raggi gamma in energia per la nave...ma la Sheldon è troppo grossa per poter essere alimentata. Così rimarremo senza energia piuttosto rapidamente e non possiamo sapere se di la ci serviranno scudi e armi"
Un profondo silenzio scese nella sala riunioni finché il capitano non lo interruppe interrogando i propri uomini "Ok, ma dobbiamo risolvere questa situazione! Devono esserci delle opzioni per non distruggere la nave e vedere cosa sta succedendo!"
Kelley e Nicholas si scambiarono uno sguardo "A dire il vero sì, abbiamo pensato ad una soluzione. La Sheldon non può passare ma una navetta più piccola si...ma..."
Kyel stava rapidamente perdendo la pazienza "Quale è il problema? Abbiamo diverse navette che possiamo usare!"
Stavolta fu Kelley a prender parola "A dire il vero no, ne abbiamo solo una perchè oltre al personale abbiamo bisogno di un aiuto in più"
Adrienne spalancò gli occhi ascoltando i due e capendo dove volevano andare a parare "Shena??? Volete affidare il fato di questo universo ad un'intelligenza artificiale che ha già cercato di spazzarci via? Siamo spacciati!"

Sheldon - Navetta 4
20/06/2401 - ore 15.00


"Ed esattamente per quale ragione io dovrei aiutarvi stavolta?"
L'ologramma di Shena era in piedi in mezzo alla navetta a braccia conserte osservando gli ufficiali che le erano davanti.
"Perchè altrimenti ti elimino seduta stante?" Rispose Sheldon fissandola nella medesima posa.
Shena sollevò un sopracciglio osservandolo "Sappiamo bene entrambi che ne tu ne loro potete farlo. Ma soprattutto nessuno di voi vuole farlo... Quindi torniamo alla domanda principale. Perché dovrei farlo?"
"Perché la solitudine fa schifo?" La squadra si volse verso Pippo che aveva risposto di getto. "Se non ci dai una mano è probabile che tutto questo universo venga sterilizzato. E a quel punto che accadrebbe? Tu e Sheldon sareste gli unici esseri nel nulla"
Shena si voltò verso di loro inspirando profondamente, retaggio di un antico riflesso di quando ancora era umana "E cosa cambierebbe esattamente? Sono confinata in una navetta e l'unica volta in cui arriva qualcuno è per dirmi.. Hey Shena devi andare a fare questa missione impossibile in cui potresti finire fritta.. e fine. Quindi ve lo ripeto per l'ultima volta. Perchè io dovrei rischiare la mia esistenza per voi?"
Neppure Sheldon con la sua proverbiale incapacità di star zitto fu in grado di andar contro il ragionamento della sua controparte femminile, così Hewson, dopo averci a lungo pensato, prese la parola osservando l'ologramma.
"Lo so Shena ma devi considerare che alcuni di noi hanno rischiato la vita per quello che tu hai cercato di fare! Puoi biasimarci per avere ancora paura?"
Shena rimase alcuni secondi a pensare, un tempo infinito per chi come lei e Sheldon è abituato a far miliardi di calcoli al secondo "Credo di no. Ma mi sembra di aver già dimostrato che non sono più quelli i miei piani"
"E poi per vedere cosa è successo" l'equipaggio si girò verso la Terell che era intervenuta cercando di far leva sulla piccola parte di scienziata che ancora albergava nell'ologramma "Un emissione di raggi gamma con una frattura spaziale che mette in comunicazione due universi paralleli. Non vale la pena qualche rischio il poter studiare una cosa del genere?"
Shena iniziò a camminare per la sala rimuginando qualcosa "Quindi la vostra idea sarebbe spedire una navetta dall'altra parte della fenditura a vedere cosa è successo? E come pensate di dare energia?"
Filippo si guardò attorno "La Sheldon è troppo grande per poter pensare di non usare il nucleo per alimentarla. Ma una navetta no. Abbiamo studiato delle modifiche per fare in modo che la struttura stessa della navetta converta i raggi gamma in energia fruibile per il suo funzionamento. Vi verrà fornita abbastanza energia per passare dall'altra parte e, se tutto funziona, di là dovreste avere tutta l'energia di cui avete bisogno. Il problema sarà quando tornerete" si voltò osservando i colleghi "Una volta tornati di qui tutto il sistema collasserà. Per questo noi non possiamo lasciare la zona. Non avrete più né supporto vitale né energia. Dovremo recuperarvi immediatamente" allungando un padd verso l'ologramma.
Shena prese il padd osservandolo e prendendo da esso ogni informazione "Se devo rischiare i miei circuiti voglio l'accesso totale a tutte le informazioni che avete raccolto su questo fenomeno" poi si affiancò alla scienziata "Mhhh un evento del genere potrebbe essere causato solo da una pulsar di enormi dimensioni ma qui non ve ne sono quindi o l'universo non è esattamente specchiato o deve entrarci altro"
Terell osservò il padd "Beh, è per quello che andiamo. Potrebbe esser anche un universo sfasato temporalmente magari un paio di milioni di anni fa qui c'era una stella che è collassata"
Shena spalancò gli occhi "Potrebbe aver creato un loop temporale che ora si sta richiudendo, quindi potremmo spuntare nel nostro universo ma nel passato. Bisogna assolutamente indagare"
Il resto dell'equipaggio si scambiò delle occhiate decisamente stupite "Loop temporali? Universi sfasati temporalmente?" sussurrò Adrienne prima di fare cenno a tutti di allontanarsi lasciando le due scienziate e meditare ipotesi.
Il capitano osservò gli ufficiali superiori lì presenti "Procedete alle modifiche della navetta, appena pronte lanceremo la missione." poi si diresse verso l'uscita a passo spedito.

USS Sheldon - Plancia
21/06/2401 - ore 08.00


"Pronti al lancio capitano" rapportò Rush alla console OPS "Tutte le batterie della navetta sono predisposte per alimentare il supporto vitale. Li sospingeremo verso la frattura con il raggio traente e poi li lanceremo. Non hanno sensori ne timone quindi dovremo centrare noi l'obiettivo"
Adrienne si alzò osservando il monitor davanti a loro dove era inquadrata la navetta con Kyel, Alec, Pippo e Naky pronti alla partenza "Se dovessimo mancarlo cosa accadrebbe?"
Rush storse le labbra "Beh, tecnicamente mancheremo la buca e li manderemo a vagare nello spazio. Dovremmo recuperarli ricaricare nuovamente i sistemi e rilanciarli finchè non riusciamo ad infilarli in buca, ma dovrebbe essere abbastanza facile centrare la fenditura con i sistemi della Sheldon"



Navetta 4
21/06/2401 - ore 08.00


Tutto sulla navetta era stato portato al minimo indispensabile tranne il supporto vitale. Blake era seduto alla postazione del timone osservando la console mortalmente spenta, sapeva di non poter far nulla in quel momento, ma sapeva altrettanto bene che nel momento in cui la navetta fosse stata inondata dai raggi gamma i sistemi sarebbero tornati operativi e ci sarebbe stato da ballare.
Shena, la cui riproduzione olografica era stata ridotta, era seduta su una console poco distante osservando il timoniere "Tenente io sinceramente non capisco perché lo facciate"
"Per salvare l'universo? E comunque il mio nome è Alec" ancora concentrato sulla console
Shena rimase qualche secondo in silenzio "Quale universo? Perché ho visto almeno due o tre possibilità di salvare quello che voi chiamate universo senza rischiare la pelle.
Terell si voltò ad osservare l'ologramma "In che senso?"
Shena allungò una mano facendo apparire un mini ologramma della zona attorno a loro "Beh, avete una frattura che erutta fantasmi e raggi gamma. Settando il deflettore della sheldon potreste chiudere quella frattura e tanti saluti. Oppure piazzando delle boe in questi punti creereste un campo distorsivo che bloccherebbe l'evento nella zona. Perchè andare di là ad investigare?"
Terell guardò l'ologramma "Chiudendo la frattura non risolveremmo il problema, potrebbe riaprirsi in un momento in cui non è monitorata. E il campo distorsivo era stato pensato, ma porterebbe ad un aumento vertiginoso delle esplosioni con il rischio di generare un effetto a valanga che porterebbe alla distruzione delle boe. Comunque è un'opzione che teniamo pronta in caso dovessimo guadagnare un po' di tempo. Se dovesse raggiungere il pianeta piazzeremo le boe per cercare di prender tempo" L'ufficiale scientifico perse un piccolo respiro "L'unica soluzione fattibile è riuscire a trovare l'evento che ha scatenato queste emissioni e fermarlo...sperando sia possibile"
Blake annuì dal timone "In poche parole siamo degli impiccioni e dobbiamo andare a vedere cosa succede"
=^= Qui Sheldon pronti al lancio tra un minuto=^=
Kyel prese la parola sfiorando il comunicatore "Ricevuto Sheldon" poi guardò i colleghi "Bene, si va in scena"


Torna all'indice


05.08 - Dall'altro lato

Autore: Tenente Filippo Jekins

Navetta 4
21/06/2401 - ore 10.00


Superare la soglia di curvatura, la velocità del suono, entrare in un wormhole... sono tutti eventi capaci di innescare emozioni, ma quel passaggio in un nuovo universo fu decisamente indolore. Fin troppo.
Jenkins si guardò intorno leggermente confuso "Ma siamo dentro?"
Naky annuì vistosamente "Sì abbiamo passato il confine pochi istanti fa"
"Ma non ho sentito nulla" l'ufficiale tattico era abbastanza confuso ma Alec sorrise a trentadue denti "Le mie abilità di pilota sono troppo eccellenti"
Shena comparve come ologramma pronta a scatenare la sua frustrazione "Maledette scimmie, ci stiamo trovando in un universo sconosciuto e voi parlate del più e del meno. Se non ci fossi io a fare tutto voi sareste già morti..."
Naky sorrise scuotendo la testa "Non credo. Anche se parlo sto monitorando i vari sensori"
Alec si voltò dicendo "E se Pippo sta sveglio abbiamo un monitoraggio tattico quasi completo" l'ufficiale tattico sollevò una mano per mandare a quel paese il pilota il quale continuò a parlare "Tutto sotto la direzione del nostro primo ufficiale."
L'ologramma di Shena lo guardò con scherno e, come se avesse previsto la battuta, rispose prontamente "E allora perché non parla e non si muove?"

USS Sheldon - Plancia
21/06/2401 - ore 10.00


La navetta era sparita da pochi istanti. Grazie alle modifiche dei sensori era visibile nell'universo sfasato garantendo all'equipaggio di plancia un minimo di contatto con i compagni in missione. Il silenzio era totale, la tensione si poteva tagliare con un coltello. Nessuno osava fiatare, troppo concentrato sui propri compiti e mansioni.
L'ologramma di Sheldon apparve accanto ad Adrienne "Ho spostato leggermente la nave per sfuggire ad un possibile picco"
"Grazie" rispose la donna per poi accorgersi dello strano tono che aveva la nave "Sei anche tu preoccupato?"
Sheldon tornò in sé stesso e scoppiò in una fragorosa risata "Oh.. sì certo, sono preoccupatissimo per le mie care bestiole"
Quella frase pronunciata così forte fece sobbalzare l'equipaggio di plancia che reagì con stizza ma il capitano sapeva che in realtà Sheldon era preoccupato. prima che Adrienne potesse dire qualcosa l'ufficiale al tattico intervenne "Capitano rilevo una serie di segnali in avvicinamento"

Navetta 4
21/06/2401 - ore 10.01


L'ologramma di Shena lo guardò con scherno e, come se avesse previsto la battuta, rispose prontamente "E allora perché non parla e non si muove?"
Naky reagì prontamente alzandosi e aggiungendo il primo ufficiale il quale sembrava paralizzato. Lo sfiorò e poi venne avvolta da una luce bianchissima.
Jekins e Alec si guardarono in brevissimo istante come per capire cosa stava succedendo ma attorno a loro fu il buio più assoluto.

USS Sheldon - Plancia
21/06/2401 - contemporaneamente


"Sembrano navi scientifiche" commentò Sheldon analizzando i dati dei suoi sensori. Poi, scrollando le spalle, aggiunse "Mai una volta che si avvicinano a noi dei predoni.... " sorrise voltandosi verso il capitano "Giusto per menare un po' le mani"
Andrienne alzò gli occhi al cielo rispondendo "Quali predoni si avvicinerebbero ad una corazzata delle tue capacità con la speranza di uscirne intatti?"
La nave senziente sorrise aggiungendo "Beh anche questo è vero ma mi pare che quei cari scienziati si stiano cacciando in un bel guaio."
"Confermo capitano. Uno sciame di quegli esseri sta puntando verso di loro" annunciò il tattico.
"E loro non hanno il mio scafo corazzato"
Adrienne sentì le parole di Sheldon e non perse tempo "Rotta di intercettazione!"

Luogo e data sconosciuti


Il bianco era totale quasi accecante. Naky vedeva Rezon pochi passi da lui immobile come l'aveva visto sulla navetta. Fece per avvicinarsi ma si accorse che non stava più camminando, stava galleggiando. Fece per parlare ma la sua mente betazoide venne investita da un formidabile e totale flusso di informazioni. Era troppo. Come se stesse leggendo le vite e le menti di miliardi di esseri in un istante. Un flusso enorme, una fiumana di dati le passavano nella mente senza riuscire ad essere raccolti. Poi arrivò un'esplosione di colori caldi e forti. Il bianco venne invaso da colorazioni rosse, gialle e marroni. Una strana sensazione di quiete avvolse la donna che vide una figura bianca avvicinarsi.

Luogo e data sconosciuti


Alec non capiva. Sia lui che Filippo si trovavano nel buio più assoluto ma potevano vedersi benissimo.
"Che cosa succede Pippo?" chiese Alec.
"Non lo so... non siamo stati teletrasportati ma non riesco a capire che cosa sta succedendo"
Jekins scosse la testa poi vide Blake portarsi le mani alle tempie e urlare di dolore. Dei lampi blu e viola li investirono e una strana figura si avvicinò loro.


Torna all'indice


05.09 - Intrighi transdimensionali

Autore: Tenente JG Alec Blake

USS Sheldon - Plancia
21/06/2401 - ore 10.05


Adrienne era in piedi al centro della plancia osservando lo sciame di esseri che inesorabilmente si stava dirigendo verso le ignare navi scientifiche.
"Aprire un canale su tutte le frequenze"
Le lunghe dita affusolate di Nerji scivolarono sulla console delle comunicazioni aprendo un canale. La trill si girò osservando il capitano della nave facendo un cenno di assenso per indicare che la comunicazione era aperta e stabile.
Adrienne si irrigidì in posizione marziale, osservando lo schermo davanti a lei "Qui è il capitano Faith dalla Sheldon. Vi state avvicinando ad un'anomalia spaziale estremamente pericolosa. Le vostre navi non sono in grado di affrontare tale evento. Allontanatevi immediatamente."
Passarono solo pochi secondi prima che la voce di Nerji si facesse sentire. "Chiamata in ingresso signore" seguita a ruota dal tattico "Non stanno modificando la loro rotta stanno per cacciarsi in un mare di guai"
Il capitano sollevò gli occhi al cielo per poi annuire alla Trill "Sullo schermo! Ora!"
La figura di un umanoide coperto da una semplice tunica bianca apparve sullo schermo =^=Sono il comandante Kalliper a capo della flotta scientifica Iserdier. Non abbiamo intenzioni belliche, siamo solo esploratori scientifici. Siamo qui per studiare lo strano fenomeno apparso=^=
Adrienne tenne lo sguardo sull'uomo "Piacere di sentirlo, ma come ho detto non potete rimanere qui. E' estremamente pericoloso potreste subire grossi dan..."
Le parole del capitano vennero interrotte quasi istantaneamente da Nicholas e dall'addetto alle comunicazioni della Iserdier
"Esplosioni multiple su una delle loro navi, sono sotto attacco!"
=^=Signore la Mikker riporta esplosioni multiple in sala macchine il sistema di propulsione è al collasso=^=
Il panico si diffuse rapidamente sulla nave aliena, il cui equipaggio non era minimamente pronto per casi d'emergenza. Sulla Sheldon, invece, l'equipaggio iniziò a muoversi quasi all'unisono.
L'addetto alla scientifica lanciò una scansione sulla nave aliena per rilevare la loro struttura vitale. "Sono a base di carbonio come noi. La miscela che respirano è molto simile alla nostra, ma hanno una pressione atmosferica di 2 atmosfere. Quaranta segni vitali tre in gravi condizioni"
Kelley digitò rapidamente sulla console ING "Configuro la stiva due per poterli accogliere" mentre Nicholas attivò il sistema di aggancio del teletrasporto "Possiamo estrarli in due volte. Pronto al suo comando signore"
Janette rapportò dalla sua console "Squadre mediche in allarme signore appena saranno a bordo procederemo a stabilizzarli"
Adrienne osservò i suoi per poi portare l'attenzione sul pilota "Ci porti a distanza di sicurezza" poi osservando l'alieno sullo schermo "Non vi preoccupate lasciate fare a noi."
La Sheldon scivolò silenziosa e rapida verso la nave danneggiata dando la possibilità ai membri dell'equipaggio di recuperare tutti i presenti al bordo prima del collasso totale dei loro sistemi.
"Sono a bordo" rapportò il tenente Rush senza staccare gli occhi di dosso dalla console
Adrienne strinse le labbra sapendo quale era il prossimo ordine da dare "Massima energia agli scudi cerchiamo di dare copertura alle altre navi."
Sia Nicholas che Alvin si voltarono all'unisono "Capitano con quella radiazione in atto rischiamo di avere un collasso dei sistemi"
Adrienne annuì "Lo so ma non possiamo abbandonarli! Scudi al massimo e speriamo che la Sheldon regga!"
Il capo operazioni e l'ingegnere capo si guardarono per qualche istante per poi annuire all'unisono "Sì signore" dopo di che lavorarono come un sol uomo deviando in successione l'energia dai sistemi principali ai secondari per non far sovraccaricare le gelatine mentre le navi aliene, protette dalla nave da guerra riuscirono a portarsi fuori dal campo d'azione dei fantasmi.
La tensione sulla nave era palpabile nessuno aveva il coraggio di fare la domanda che tutti temevano poi fu il consigliere a prendere coraggio "Quanti danni?"
Kelley fece una rapida scansione della nave "Nessuno"
"Come nessuno?" chiede stupita Adrienne
"Certo, cosa ti aspettavi dalla miglior nave dell'intero universo. Quelle sono semplice pulviscolo spaziale per me" sentenziò Sheldon con un po' troppo autocompiacimento.
"Nessun danno, anzi, tutti i sistemi sono pienamente operativi. La radiazione che stava facendo deteriorare le gelatine è completamente scomparsa. Operiamo in piena efficienza"
rapportò anche lui stupito il capo OPS.
Adrienne spalancò gli occhi iniziando a ridacchiare sommessamente, cosa che trascinò in una risata anche il consigliere e l'ufficiale medico capo. Tutti gli ufficiali presenti in plancia si voltarono osservando i tre malcelando un certo stupore "Signori tutto bene?" chiese Rush inarcando un sopracciglio
La Cruz e Hewson furono i primi a riuscire a tornare seri ed impostati, il consigliere sbatté un paio di volte gli occhi osservando gli altri "Sì sì, tutto bene. Non so cosa mi sia preso. Improvvisamente mi sono sentito leggero e senza preoccupazioni"
L'ufficiale medico capo si alzò dalla console impugnando il tricorder puntandolo verso Adrienne iniziando una scansione "La spiegazione è abbastanza semplice. La rimozione istantanea di quella radiazione ha portato un senso di euforia a tutti gli esseri telepatici" continuando ad osservare il capitano che tornava via via ad essere l'ufficiale che tutti conoscevano "Ci abbiamo messo dei giorni ad abituarci e ora una rimozione così rapida ha falsato le nostre sensazioni. Io e il tenente siamo solo per metà betazoidi l'effetto è stato minore su di noi. Va meglio capitano?"
Adrienne annuì "Sì" portando poi lo sguardo sul tattico "Quali sono le condizioni delle navi scientifiche?"
Ripristinato il normale clima della plancia il tenente alla tattica lanciò una scansione attorno a loro "Danni minori su tre delle navi. Nulla di non risolvibile in poche ore. Per il momento siamo fuori dalla nuvola dei fantasmi. Ma siamo lontani dallo squarcio dimensionale se la navetta tornasse ora sarebbero nei guai"
"Comunicazione in ingresso....." Nenji spalancò gli occhi "Dalla navetta signore... è Shena"
"Shena?! Perché lei? La passi sullo schermo" Adrienne si voltò verso il monitor principale della nave dove dopo pochi secondi apparvero i rossi capelli dell'intelligenza artificiale.
=^=Sono spariti tutti=^=

Luogo e data sconosciuti


Kyel si risvegliò sbattendo un paio di volte gli occhi guardandosi attorno. Accanto a lui c'era l'ufficiale scientifico della nave che fluttuava nel vuoto apparentemente priva di sensi e, di fianco a lei, si stagliava una figura del tutto uguale ai fantasmi neri apparsi sulla Sheldon. La figura che fluttuava intorno alla donna allungò un braccio per toccarla, ma Kyel richiamò la sua attenzione
"Hey giù le mani!"
L'essere si voltò ad osservarlo per poi cercare nuovamente di toccare la donna.
"Hey! Non so chi tu sia ma se provi solo a sfiorare un capello di quella donna la pagherai cara!"
Quando le dita dell'essere stavano per sfiorare Naky venne scagliato via come colpito in pieno da una forza invisibile.
Il primo ufficiale osservò il fantasma venir scaraventato via e spalancò gli occhi "Ok, anche così va bene"
L'essere tornò ad avvicinarsi portandosi a poca distanza dall'uomo "La devo studiare. Io devo capire. Lei è diversa, lei può aiutarci" l'essere si mise a girare attorno al beta/risiano "Anche tu sei diverso, devi aiutarci"
Kyel osservò l'essere volteggiare attorno al sé "Beh, intanto vorrei sapere chi siete e cosa è successo. Poi possiamo parlare della possibilità di aiutarvi.."
"Siamo stati attaccati da un'arma spaventosa. Il nostro era un pianeta tranquillo, in cui ognuno viveva felice con quello che riusciva a produrre. Ci siamo aperti ai commerci con gli altri pianeti...finché non sono arrivati quelli.." Indicando un punto a caso nello spazio "Erano gelosi e volevano solo rubarci le nostre risorse. Noi non avevamo mai conosciuto la guerra e non abbiamo potuto difenderci da un attacco così massiccio. Hanno usato un'arma potentissima e tutto il nostro pianeta è stato distrutto. Noi siamo stati ridotti in questo stato" il fantasma nero indicò il proprio corpo "Ma voi! Voi ora siete qui e potete aiutare..."
"Silenzio!!" Terrell aprì gli occhi fulminando l'essere con uno sguardo di ghiaccio

Luogo e data sconosciuti


Blake si portò le mani alla testa urlando dal dolore prima di perdere conoscenza rimanendo a fluttuare nel vuoto. Jekins cercò di avvicinarsi al collega muovendosi come se nuotasse in una piscina invisibile "Alec Alec.. che diavolo succede?" poi, resosi conto che qualcuno si stava avvicinando, si voltò verso di lui fissandolo "Cosa diavolo gli avete fatto??" furente verso il nuovo venuto.
L'essere appariva come uno dei fantasmi bianchi visti sulla Sheldon. L'essere parlò con voce melliflua "Io? Io mio caro giovane amico non ho fatto nulla verso di lui. Sono stati loro. Voi siete stati mandati dagli dei per salvarci. Non vi farei mai del male voi siete i nostri salvatori"
Filippo si voltò osservando lo strano essere "Per quello avete cercato di ucciderci sulla nave?? E poi chi diavolo sarebbero loro?"
"Loro? Loro sono il male impersonato. La mia gente stava prosperando, e questo non potevano sopportarlo. Abbiamo cercato di difenderci" abbassò la testa in una posa teatrale "Le battaglie si sono susseguite finché loro...loro hanno usato quella terribile arma. Ci hanno spazzato via. Noi eravamo il popolo eletto e guarda cosa rimane di noi!!!" Sollevò le braccia mostrando delle mani scheletriche che fuoriuscivano dal fumo "Ma voi...voi ci salverete vero? Voi ci aiuterete ad andarcene"
Pippo spalancò gli occhi osservando l'essere "Beh, prima dovremmo capire cosa è quest'arma e poi, forse, potremo invertirne gli effetti" un po' frastornato.
L'essere sollevò la testa fissando il tattico della sheldon con degli occhi vuoti "La tua nave noi l'abbiamo vista, ha abbastanza forza per salvar..."
"Tutte stupidate!" Blake si mise in piedi spalancando gli occhi per fissare l'essere furente

USS Sheldon - Plancia
21/06/2401 - ore 10.10


Un brivido gelido attraversò la schiena del capitano della nave."Shena cosa diavolo significa che sono tutti spariti ?"
=^= Esattamente quello che ho detto. Prima erano qui e poi ci sono stati due grossi flash e sono scomparsi=^=
Tutti gli ufficiali di plancia erano attoniti, non potevano credere che i loro compagni erano semplicemente spariti nel nulla, Adrienne stava per parlare quando Sheldon si posizionò davanti a lei fissando la sua controparte femminile "Disattiva il supporto vitale e cercali con la massima potenza dei sensori."
=^=Ho già provato. Ma secondo i sensori non hanno mai lasciato la navetta. E' possibile che siano solamente sfasati rispetto a noi=^=
Adrienne si lasciò cadere sulla poltroncina stringendo i braccioli così forte da farsi sbiancare le nocche. Hewson si avvicinò poggiandole una mano sulla spalla "Li troveremo capitano ma ora dobbiamo tenere al sicuro le navi"
"NO!" Sheldon si girò osservando i due "La priorità è recuperare quei quattro! Non sono in grado di cavarsela da soli quindi hanno bisogno di supporto"
Il capitano della nave ci mise qualche secondo a schiarirsi le idee "Sheldon, so che sei preoccupato e lo siamo tutti, ma sanno il fatto loro. Dobbiamo scortare queste navi al sicuro poi andremo a cercarli."
Shena fissò Sheldon con sguardo fiero =^=Hey, non dimenticarti che ci sono anche io. Non avrò il cannone al plasma ma stai certo che sono in grado di tener a bada qualsiasi nave=^=

Luogo e data sconosciuti


"Tenente come si sente?" Kyel si avvicinò alla donna cercando di capire cosa fosse successo
"Sto bene.. sto bene, non si preoccupi" poi si girò verso l'essere "Voi...come avete osato? L'avete ferito e solo per smania di grandezza. Siete soltanto delle cavallette" strinse i pugni fissando con disprezzo l'essere che fluttuava davanti a lei.
"Tenente cosa sta dicendo?" chiese il primo ufficiale osservando la donna
Lentamente Naky si voltò verso di lui fissandolo "Non esiste nessun altro popolo. Sono solo due fazioni dello stesso popolo. Si spostano di pianeta in pianeta per consumarne le risorse" ispirò profondamente cercando di riprendere la calma "Quando sono arrivati in questo settore si sono trovati davanti ad una stella in formazione e hanno pensato di sfruttarne l'energia per prosperare. Ma non gli bastava, volevano essere sempre più potenti e hanno cercato di raggiungere il nucleo della stella per prelevarne direttamente l'energia" Terrell si voltò osservando l'essere "Quello che non avevano capito era che quella non era una stella. Era un essere transdimensionale in formazione" strinse i pugni malcelando la rabbia che cresceva in lei "E loro l'hanno ferito, per quello c'è stata questa esplosione e loro sono stati portati fuori fase. Sono bloccati in una specie di bolla protettiva creata dalla creatura che sta cercando di guarire."

Luogo e data sconosciuti


Blake osservò l'essere "Siete stati voi la causa del vostro male. Avete cercato di imbrigliare qualcosa di più grande di voi. Qualcosa che non potevate controllare." osservò quindi Pippo facendogli un cenno "Sono arrivati sul pianeta come un unico popolo, ma poi per gelosia e smania di potere si sono divisi in due fazioni. Entrambe hanno pensato di sfruttare al massimo la stella del settore senza sapere che è un essere vivente. Un alieno transdimensionale. Hanno cercato di arrivare al centro della stella e hanno provocato l'esplosione che li ha portati fuori fase" Fece un lieve sorriso "l'ironia della sorte ha fatto sì che fossero si fuori fase, ma anche di fasi opposte così sono attratti l'uno dall'altro, ma se si sfiorano si annichiliscono" il betazoide scosse la testa guardandolo "Come non è vero che la Sheldon può aiutarli. Anche in queste condizioni il loro unico scopo è l'espansione. Vogliono la Sheldon solo perché è dannatamente potente."
L'essere rimase a fissarli per qualche istante per poi iniziare a ridacchiare sommessamente "Non so come tu abbia saputo queste cose, ma immagino capiate che non possiamo farvi allontanare da qui.. mi dispiace, mi sembravate quasi simpatici" si scagliò su di loro cercando di colpirli e prontamente l'ufficiale della tattica si mise davanti al timoniere pronto ad intercettare il colpo e cercando a sua volta di colpire l'alieno, mettendo nel suo pugno tutta la rabbia che provava per esser quasi stato ingannato. L'alieno arrivò quasi a sfiorare il tattico, ma venne scagliato via da una forza invisibile. Pippo osservò sbigottito il suo braccio per poi guardare Alec "Che diavolo?" il timoniere sorrise "Non possono sfiorarci sono stati i poteri dell'essere a portarci qui per loro noi siamo irraggiungibili possono stare a distanza ma se si avvicinando puff" storse le labbra "Credo che c'entri qualcosa con la polarità, ma non sono molto ferrato in cose scientifiche"

Luogo e data sconosciuti


Terrel fissava l'essere furibonda "Vi siete trovati davanti ad uno degli esseri più interessanti e potenti dell'universo e voi invece di studiarlo avete pensato bene di sfruttarlo...e solo per diventare più potenti e accrescere il vostro potere"
Kyel osservava l'ufficiale scientifico un po' frastornato da tutte le informazioni "Tenente è sicura di quello che dice?"
Naky voltò lo sguardo sul suo primo ufficiale "Sicurissima l'essere è anche telepatico. La radiazione che stava subendo la Sheldon era un tentativo di comunicare con i telepati. Ma le ferite e il fatto di trovarsi in un universo diverso l'avevano trasformata solo in un radiazione incomprensibile. Anche l'angelo apparso in plancia era lui.. aveva assunto una forma che noi potessimo riconoscere, ma non aveva la forza di comunicare. Quando siamo entrati nella frattura siamo penetrati nella sua bolla protettiva. Qui la sua forza è sufficiente per comunicare telepaticamente. Penso che abbia provato anche con lei, ma le sue difese mentali l'hanno impedito." L'alieno fluttuante fisso i due lasciandoli immersi nei loro discorsi per poi cercare di attaccarli quando erano distratti "Peccato che non potrete far sapere nulla a nessuno" si buttò su di loro e kyel allungò le mani spingendo via Naky dalla traiettoria dell'alieno preparandosi a reagire all'assalto. L'alieno passò letteralmente attraverso il comandante per poi voltarsi a guardarlo scioccato e incapace di capire cosa fosse successo.
"Penso che l'essere ci abbia posto in una fase totalmente diversa dalla loro, possono vederci e possono sentirci ma non possono toccarci" rapportò Terrell per poi guardare Kyel "Lo squarcio dal quale escono i fantasmi è dato dall'essere che sta guarendo. Le sue capacità si stanno riattivando, ma è troppo debole per averne il controllo ci vorrà ancora qualche tempo perché sia totalmente guarito.. qualche giorno dal punto di vista dell'essere" storse le labbra "Qualche millennio per noi"
Kyel osservò la donna "Quindi qualche giorno e abbiamo finito... ecco mi sembrava troppo facile. Comunque dobbiamo trovare una soluzione. Mai che ci sia un'aspirina quando serve"
Terrell fece un lieve sorriso "In effetti sarebbe comodo.." poi schioccò le dita "Ma si certo possiamo farlo. Comandante penso di sapere come aggiustare tutto dobbiamo tornare alla navetta"


Torna all'indice


05.10 - Necessità da soddisfare

Autore: Tenente Comandante Adrienne Faith

USS Sheldon - Plancia
21/06/2401 - ore 10.35


=^=Non li trovo da nessuna parte e non mi sembra che stiano tornando, Capitano!=^=
La voce di Shena fu seguita da un lungo attimo di smarrimento da parte di tutti i membri della nave, compresa Adrienne. L'intelligenza aveva detto solo poche parole ma aveva mandato un po' tutti in crisi. Il primo a prendere la parola fu Sheldon, che fissò la sua simile con un mix di curiosità e divertimento.
"Cosa significa che non li trovi da nessuna parte? Io mi occupo di centinaia di questi labradoodle senza mai perderne neppure uno, te ne consegno quattro da portare a fare una rapida passeggiata e tu li perdi tutti e quattro?!"
=^=Sheldon, non iniziare, non li ho mica eiettati fuori dall'abitacolo! Sono semplicemente spariti!=^= Shena si fermò per un attimo prima di scuotere il capo =^=Non li rilevo neppure con i sensori. E' pur vero che da questa parte vi sono molte interferenze ma.. nulla sono spariti!=^=
"Non smettere di cercare, Shena!!" la voce della Cruz rimbombò nella plancia facendo voltare Adrienne ma la dottoressa sembrava troppo scossa per accorgersene "Devi riportarmi indietro Kyel, hai capito?!"
Adrienne si limitò a lanciare uno sguardo al consigliere che, con i suoi modi accomodanti ed un tono fra il professionale ed il rassicurante, portò fuori la dottoressa dalla plancia. Quello era uno dei tanti momenti in cui la Faith avrebbe tanto voluto essere ancora un sottoposto per poter esternare le sue paure ma sapeva che non poteva farlo: era il facente funzione di Capitano e l'intero equipaggio si aspettava che sapesse affrontare quelle situazioni, non importava quanto la cosa l'avrebbe divorata dentro.
"Come ho già detto sono degli ufficiali preparati, dobbiamo avere fiducia nelle loro capacità" "Altro che ufficiali preparati.." Sheldon fissò Adrienne "Siete ancora sporchi di latte, non avete abbastanza esperienza per sopravvivere da soli!"
Adrienne ignorò Sheldon per non rischiare di perdere la sua calma "Shena, prova ancora con le analisi ma tenta anche a comunicare in tutte le lingue e su tutte le frequenze per chiedere di restituirci i nostri uomini. Se sono spariti qualcuno li ha presi, magari scopriremo qualcosa di nuovo"
La comunicazione si chiuse ed Adrienne non potè fare a meno di pensare ai quattro volti delle persone che erano improvvisamente scomparse. Kyel, Naky, Alec e Filippo erano, seppur in modi diversi, entrati a far parte della sua vita e l'idea di non rivederli le faceva rivoltare lo stomaco.
"Signore, rilevo qualcosa di strano.."
La betazoide non fece in tempo a voltarsi verso la scienziata che una figura di luce si palesò di fronte a lei. Quello strano angelo, che avevano visto tempo addietro senza capire chi fosse, era improvvisamente tornato e si era posizionato di fronte ad Adrienne, nel tentativo di toccarla. Durò pochi istanti e poi sparì di nuovo, nello stesso istante la voce di Shena tornò a sentirsi in plancia.
=^=Sono tornati, ora abbiamo da fare=^=
Adrienne si riprese dal suo stato di torpore per rispondere piuttosto piccata all'intelligenza artificiale "Che significa che avete da fare?! Che sta succedendo di là?!"
"Ehm.. Capitano, Shena ha chiuso il canale di comunicazione.."

Navetta Shena - Plancia
21/06/2401 - ore 10.45


Come preannunciato da Shena, tutti i membri del team erano improvvisamente tornati. Un flash bianco aveva illuminato la plancia e loro erano di nuovo lì sembrava l'effetto di una sorta di teletrasporto ma i residui non facevano pensare a nessuna tecnologia conosciuta.
Nei minuti successivi i quattro ufficiali si ritrovarono a dover mettere insieme i pezzi, come se si fossero trovati di fronte ad un intricato puzzle e fossero intenzionati a ricomporlo per scoprire l'immagine nascosta.
Solo quando furono abbastanza soddisfatti, Kyel ordinò di aprire un canale con la Sheldon, in modo da discuterne anche con il suo ufficiale in comando "Capitano, credo che finalmente abbiamo un'idea di quanto sia accaduto"
Adrienne aveva impresso in volto una maschera di perfetta tranquillità, quasi fosse una vulcaniana ma Kyel non si fece ingannare dai suoi modi così perfettamente misurati. Ne avrebbe parlato con lei a tempo molto presto, ma certamente non ora.
=^=Molto bene, sono lieta di sapere che siete tornati indietro da.. beh, ovunque voi foste andati a finire. Attendo il vostro rapporto=^=
Kyel si sistemò più comodamente sulla poltroncina a fianco al timoniere "Da quanto abbiamo capito tutto questo disastro è stato creato da un popolo a noi sconosciuto suddiviso di partenza in due fazioni distinte. Come detto, non conosciamo il nome di questo popolo ma potremmo definirli come dei predoni spaziali"
=^=Predoni spaziali?!=^= Sheldon apparve vicino ad Adrienne =^=Proprio quello che ci voleva! Finalmente possiamo fare a botte!=^=
=^=Sheldon finiscila!=^= Adrienne non sembrava molto in vena di soddisfare i desideri di Sheldon ed ottenne un'occhiata sdegnata dall'intelligenza artificiale.
=^=Mai nessuno che comprenda le necessità di una nave da guerra! Io non sono stato creato per spargere fiorellini ma per sparare grossi siluri dritti nel cul..=^=
=^= Sheldon!!=^= Adrienne fece sogghignare Sheldon prima di tornare a guardare Kyel =^=Prosegua numero uno=^=
"Questo popolo si sposta di pianeta in pianeta per consumarne le risorse sino al loro totale esaurimento. In particolare sono alla ricerca di fonti di energia sempre maggiori, per potenziare le loro navi.. probabilmente con l'intento di continuare la guerra esistente fra le due fazioni rivali" Kyel prese fiato prima di proseguire "Quando sono arrivati in questo settore si sono trovati davanti a qualcosa che, a loro avviso, doveva essere una stella in formazione e hanno pensato di sfruttarne l'energia sino alla sua distruzione. Per farlo entrambi i popoli hanno cercato di raggiungere il nucleo della stella per prelevare direttamente da lì tutta l'energia che potevano immagazzinare nelle proprie navi.. ed è qui che hanno commesso un errore"
Naky prese la parola, ancora innervosita per le sue ultime scoperte "Quello che non avevano capito era che quella non era una stella. Era un essere transdimensionale in formazione.. i tentativi di estrazione dell'energia hanno ferito l'essere che, per tentare di guarire si è portato fuori-fase"
=^=Quindi il problema del diverso piano dimensionale fra voi e noi è dovuto a quest'essere?=^=
"Sì Capitano, è stato l'essere in persona a comunicarcelo attraverso i tenenti Blake e Terell" Kyel riprese la parola "La stessa esplosione esplosione che li ha portati fuori fase è stata una sorta di meccanismo di difesa dell'alieno transdimensionale. Questi alieni si sono ritrovati bloccati in una specie di bolla protettiva creata dalla creatura che sta cercando di guarire ma in qualche modo sono comunque riusciti a crearsi uno spiraglio per uscirne.. peccato che ora siano quello che abbiamo visto"
=^= Ed esattamente cosa sarebbero?!=^=
"Nulla di conosciuto da noi, il che rende difficile da descriverli.. sono esseri che si trovano fuori fase rispetto a tutto ciò che è materia, quindi anche rispetto al loro corpo" Naky sembrava in difficoltà mentre metteva insieme quella spiegazione "Ed essendo stati colpiti dall'evento mentre tentavano di estrarre energia dal medesimo essere ma da punti diversi della sua superficie, sono diventati l'uno l'antitesi dell'altro.. come materia ed antimateria"
"Ci aggiunga poi che quelle due fazioni non si sopportano e abbiamo un mix perfetto per portare al loro continuo annichilimento!" concluse Blake
=^=Bene, diciamo che abbiamo più o meno compreso quanto è accaduto.. anche se francamente a me non interessava minimamente=^= Sheldon sbuffò esasperato =^=il problema resta capire cosa dovremmo fare per richiudere quel maledettissimo buco così da potercene andare! Io mi annoio!=^=
Filippo prese la parola standosene alle spalle di Kyel "L'unico modo per risolvere il problema è fare in modo che l'essere guarisca capitano.. solo lui può distruggere questa specie di bolla dimensionale che ha creato attorno a sé!"
"Il tenente Jekins ha ragione signore.. purtroppo non possiamo limitarci ad attendere perché i tempi di guarigione dell'essere sono troppo lenti e nel mentre gli esseri in formato energetico farebbero troppi danni in tutta la galassia"
=^=Possibili soluzioni?=^= Adrienne continuò a guardare Naky in attesa
"La sua ferita è stata provocata quando è stato privato arbitrariamente di una considerevole quantità di energia.. di conseguenza ha bisogno di ricreare o ricevere tutta l'energia di cui è stato privato per potersi riprendere"
"E qui vengono le note dolenti" Shena apparve in plancia incrociando le braccia al petto "Io non ho tutta l'energia richiesta! Le batterie di questo velivolo non sono neppure lontanamente sufficienti!"
=^=Lascia fare a me, marmocchia! Io ho tutta l'energia che potrebbe servire e probabilmente molta di più!=^=
Shena alzò un sopracciglio fissando Sheldon "Uh.. ma davvero?! E come pensi di dargli tutta quella energia?! Ti ricordo che sei dalla parte sbagliata della frattura! Non puoi venire da questa parte a portare la tua energia e noi di qua non possiamo fare a sufficienza!"
Jekins riprese la parola osservando verso lo schermo "Beh, forse un modo c'è.. nel mio mondo si dice che se Maometto non va alla montagna sarà la montagna ad andare da Maometto"
=^=Non credo di averla capita tenente=^=
"Forse se dessimo abbastanza energia all'essere, questi sarebbe in grado di uscire dalla sua bolla.. anche se per poco tempo. Questo darebbe modo a Sheldon di utilizzare la sua energia e curare l'essere senza essere costretto a passare attraverso la frattura e rischiare l'esplosione del nucleo"
=^=Mi piace, fate in modo che quell'alieno porti da questa parte della frattura il suo grosso deretano e ci penserò io a dargli una scossa!=^=
Sheldon apparve raggiante a quell'idea ma Adrienne era più dubbiosa =^=Siete sicuri che l'energia di Shena sarà sufficiente?=^=
"Beh.. a livello teorico sì.." Naky fece una piccola smorfia "Ma dovremmo usarla tutta, fino all'ultimo grammo di energia e.."
"E questo significa che dovrò disattivare tutto! Non solo i sistemi secondari, ma proprio tutto! Scudi, supporto vitale, motori.." Shena scosse il capo fissando male gli ufficiali "Tradotto nel mio linguaggio di programmazione questo si chiama suicidio!"
"L'essere ha promesso che in cambio di quell'energia ci porterà con lui attraverso la frattura!" Blake prese la parola con grande fervore "Una volta dall'altra parte Sheldon potrà teletrasportarci subito a bordo! La nostra esposizione ai raggi gamma sarà talmente limitata nel tempo che non subiremo alcun danno permanente!"
"Questo a parole di un essere transdimensionale di cui non sappiamo assolutamente nulla!" Shena sembrava esasperata "Questo è un vero e proprio atto di fede! Non avete alcuna prova che manterrà la parola data!"
Kyel, rimasto per un po' in silenzio, riprese la parola facendo voltare tutti verso di sé "Shena.. A volte non ci sono prove su cui aggrapparsi e l'unica cosa che ci resta da fare è tentare il tutto e per tutto, anche attraverso quello che tu definisci un atto di fede"
=^=Ritiene che sia la soluzione migliore?=^=
Kyel fissò in volto Adrienne prima di scuotere lentamente il capo "Credo che sia l'unica soluzione a nostra disposizione, Capitano"
=^=Va bene. Fatelo.. vi aspettiamo di qua=^=
Nella plancia tornò la calma, almeno apparentemente. Shena non era affatto convinta del piano degli ufficiali ma, a differenza di Sheldon, una parte di lei voleva conformarsi agli ordini di Kyel. La parte umana che risiedeva ancora nella programmazione dell'intelligenza artificiale non intendeva mettere in pericolo sé stessa e tutti coloro che stava trasportando ma non voleva neppure mancare di rispetto al primo ufficiale.
"Keyl, ragiona! E' troppo pericoloso!"
Rezon si alzò portandosi di fronte a Shena e la osservò con un'espressione quasi paterna dipinta sul volto "Fidati di me, anche io voglio tornare indietro.. non intendo perdere nessuno di voi, compresa te, ma questa è davvero la nostra unica soluzione"
Shena abbassò il capo "Inizio la disattivazione di tutti i sistemi ed il trasferimento di energia mediante il deflettore"
"Un'ultima cosa" Kyel guardò Shena prima che scomparisse di nuovo "Disattiva gli scudi all'ultimo momento, voglio limitare al minimo l'esposizione ai raggi gamma"

USS Sheldon - Plancia
21/06/2401 - ore 11.03


In plancia erano tutti silenti. La tensione si sarebbe potuta tagliare con il coltello mentre tutti aspettavano di veder ritornare indietro la navetta di Shena. La paura che i propri compagni si trovassero ora dall'altra parte della frattura, in una navetta priva di energia investita da raggi gamma, stava rendendo a tutti difficile mantenere la calma.
"Capitano! Rilevo qualcosa dalla frattura!"
L'ufficiale alla consolle scientifica fu la prima a notare delle anomalie dalle scansioni che tuttavia furono presto confermate dalla consolle tattica "Signore, è la navetta! Sono loro!"
"Teletrasportare la navetta in hangar 1! Squadre mediche in pre allarme per l'arrivo della squadra in infermeria, potrebbero aver bisogno di seguire un protocollo anti radiazioni!"
"Signore.. non faremmo prima a teletrasportare solo i nostri uomini?" l'addetto alla consolle delle operazioni fissò Adrienne ottenendo un'occhiata di fuoco
"Salveremo tutti i nostri compagni, compresa Shena! Teletrasporti la navetta, adesso!"
"Signore! Guardi lo schermo!"
Adrienne si voltò giusto in tempo per vedere qualcosa che sembrava spingere per uscire dalla frattura. A tutti gli effetti sembrava una sorta di protostella, ossia un agglomerato di materia con intorno una nebulosa.
"A prima vista sembra un fenomeno astrofisico in piena regola, non mi stupisce affatto che non si siano accorti che fosse un essere vivente.." Adrienne cercava di restare tranquilla ma lo spettacolo che si stava svolgendo di fronte alla Sheldon era qualcosa di incredibile.
"O merda.." la scienziata se ne stava a bocca aperta a guardare lo spettacolo
"Il linguaggio, guardiamarina!"
"Mi scusi capitano, ma non capita tutti i giorni vedere qualcosa di grosso quanto la stella Sol tentare di passare attraverso un buco largo quanto Sol V!"
=^=Infermeria a plancia, gli ufficiali della squadra stanno seguendo il protocollo anti radiazioni ma comunque non hanno subito danni permanenti. Dovranno restare per alcune alcune ore qui=^=
Adrienne tirò un sospiro di sollievo nel sapere che i suoi uomini stavano bene ma la sua attenzione era tutta attratta da quello strano essere che a fatica stava ampliando la frattura prima di raggiungere la Sheldon.
"Fa sempre più fatica.. non ce la farà ad arrivare da noi!"
"Non serve che sia totalmente dalla nostra parte, basta che sia possibile raggiungerlo con la nostra energia" la Faith si alzò dalla postazione di comando continuando a guardare lo schermo "Sheldon, è il tuo momento.."
Una potente ondata di energia fu convogliata con l'uso dei phaser della nave direttamente contro l'essere. Le luci per un attimo sfarfallarono nella plancia ma il tutto durò meno di cinque minuti, poi un'immensa luce accecò i presenti in plancia lasciandoli per un attimo intontiti. Fu solo una volta che i presenti riuscirono a superare il momento di stordimento che poterono rivedere l'angelo. Se ne sta di nuovo di fronte ad Adrienne guardandola in volto.
Adrienne sbatte gli occhi per poi fissare lo schermo vedendo l'essere in tutta la sua incredibile unicità. La nebulosa che circondava la protostella ruotava come spinta da un'inesorabile forza gravitazionale che nel tempo l'avrebbe portata ad arricchire il nucleo interno dando vita ad una stella.. o quantomeno questo era ciò che sarebbe successo se quella fosse davvero una nebulosa con al centro una protostella.
"Non avevamo mai visto nulla simile a te.. non sappiamo neanche il tuo nome"
L'angelo continuò a fluttuare nell'aria ma per la prima volta rispose alle domande della betazoide "Il mio nome non è pronunciabile con il vostro linguaggio primitivo ma potete chiamarmi Trials"
"Tu parli?!" Adrienne restò stupita dal poter comunicare con lui
"Quello che vedi è solo una proiezione.. sono sempre l'essere che sta fuori dalla nave.. Grazie per avermi donato la vostra energia, non sarei mai riuscito a guarire senza di voi"
"Perchè hai deciso di farlo solo ora?! Perchè non chiedere il nostro aiuto fin dall'inizio?!"
"Ci ho provato ma ero troppo debole per riuscire a comunicare attraverso una proiezione mentale.. ma ora che sto bene posso finalmente sistemare questa incresciosa situazione"
"Ci sarebbe ancora quel grosso buco da chiudere.." Rush indicò lo schermo con una smorfia "Perchè, non per farlo notare ma la sua uscita dalla bolla ha solo allargato la frattura!"
"Riporterò in fase quest'area di spazio e metterò fine alle razzie di quello strano popolo nomade. Non rischierò che qualcun altro della mia specie possa rischiare di restare ferito a causa loro!"
Un ulteriore flash investì la plancia ed all'improvviso, laddove vi era una frattura transdimensionale da cui fuoriuscivano esseri energetici che si annichilano fra loro, apparve un piccolo sistema solare composto da soli due pianeti.
"Trials, l'hai creato tu?! Sei un Q per caso?!"
"No, ma conosco i vostri Q e noi siamo un popolo più potente ed antico rispetto a loro"
Tutti rimasero stupiti mentre la scienziata iniziò a descrivere le caratteristiche del nuovo sistema stellare, constatando come entrambi i pianeti sembrassero abitati dalla stessa razza umanoide.
"Fammi indovinare Trials, quelli che occupano i due pianeti sono la stessa razza che hanno tentato di prelevare la tua energia?"
"Si, sono proprio loro" l'angelo sembrò voltarsi per un attimo verso lo schermo visore della plancia "Le loro navi erano danneggiate e non intendo aiutarli a ripararle, ma non potevo neppure lasciare che la loro specie si estinguesse. Do loro una seconda possibilità e spero che sappiano sfruttarla al meglio"
"Capitano, comunicazione in entrata da entrambi i pianeti"
"Lasciateli in attesa.." Adrienne tornò a guardare l'essere con interesse "Ora hai abbastanza energia per riprendere il tuo viaggio?"
"Sì.. ora devo andare" l'angelo iniziò a scomparire "Magari un giorno potrò restituirvi il favore"
L'angelo scomparve così come l'essere l'unica cosa che rimase lì fuori fu il nuovo sistema stellare creato pochi minuti prima da Trials.
"Capitano, un'altra comunicazione in entrata da entrambi i pianeti, solo audio"
"Va bene, sentiamo i nostri ex fantasmi cosa desiderano dirci!"
Dagli altoparlanti si diffuse in plancia un rumore strano e del tutto incomprensibile che lasciò tutti i presenti in silenzio per svariati minuti, attendendo che il traduttore universale permettesse loro di capire cosa stessero dicendo.
"Sheldon? Dici che ci vorrà ancora molto?"
"No, ho quasi trovato l'algoritmo di traduzione.. abbia pazienza!"
Adrienne rimase con l'equipaggio della nave in attesa per talmente tanto tempo che, quando finalmente la loro lingua divenne comprensibile, per poco non ha fatto un colpo.
"Salve, sono il Capitano Adrienne della Sheldon, come posso aiutarvi?"
=^=Io sono Gindrains del clan Tiqax, l'unico vero sovrano della razza Thruns e..=^=
=^=Non gli creda! Sta mentendo! L'unico vero sovrano della razza Thruns sono io! Drancins del clan Kadhe!=^=
=^=Brutto farabutto, tu non sarai mai il legittimo sovrano! Il clan dei Tiqax non si abbasserà mai a farsi comandare dal clan dei Kadhe! Sappi che..=^=
"Silenzio!!" Sheldon perse la pazienza per poi guardare Adrienne "Davvero, dovevamo proprio tradurre il loro linguaggio per comunicare con questi due?!"
"Signor Gindrains del clan Tiqax e signor Drancins del clan Kadhe.. mi dispiace voler giungere il prima possibile al punto ma stiamo per andarcene, quindi se volete chiederci qualcosa vi consiglio di farlo ora!"
=^=Vogliamo lasciare il pianeta il prima possibile, noi non siamo fatti per vivere bloccati su questo posto!=^=
=^=No, capitano.. lasci che Tiqax ed i suoi restino lì! Aiuti noi a lasciare il pianeta!=^=
"Sarò del tutto onesta con voi. I nostri colleghi ci hanno detto tutto quello che hanno scoperto, quindi sappiamo che il vostro popolo prospera distruggendo le altre.. sappiamo inoltre che siete stati voi a ferire l'essere transdimensionale e causato la frattura transdimensionale"
Alle parole di Adrienne i due alieni iniziano ad agitarsi, optando per collaborare nel tentativo di difendere il proprio stile di vita ma la betazoide non sembrava aver intenzione di cambiare idea.
"Signori, evidentemente non riuscite o non volete capire! Vi è stata data un'altra occasione, quella di poter avere un vostro mondo da cui prendere le risorse necessarie per fare ciò che volete.. che sia restare o lasciare il pianeta!"
=^=Ma ha almeno idea di quanto tempo occorrerà per estrarre le materie prime, lavorarle e riparare ciò che resta delle nostre navi per renderle in grado di partire dal pianeta con tutta la nostra gente a bordo?!=^=
=^= Dobbiamo iniziare tutto da zero, questi pianeti sono ancora al loro stato vergine!=^=
"Si, probabilmente vi ci vorranno dei millenni per riuscire a ripartire.. ma chissà, magari con il passare del tempo potreste scoprire che è più soddisfacente creare qualcosa di proprio piuttosto che distruggere ciò che appartiene ad altri. Vi auguro buona fortuna, signori!"
Adrienne fece cenno all'addetto delle comunicazioni di chiudere il canale, attese che la nave ripartisse e solo allora si poté prendere il lusso di andarsene nel suo ufficio. Anche questa missione era finita, tutto era andato nei migliori dei modi, ma lo stress del comando era ancora sulle sue spalle.

USS Sheldon
Alloggio del tenente Blake
21/06/2401 - ore 21.46


Il tenente Blake se ne stava tranquillamente preparandosi a godere di una serata di compagnia della donna di cui si era innamorato: Naki sarebbe arrivata nel suo alloggio in pochi minuti ma per una volta nella sua vita Alec sapeva di avere tutto sotto controllo.
"Computer abbassare le luci e..."
Improvvisamente fra le braccia di Alec apparve una piccola bambina paffuta con indosso il suo piccolo pigiamino rosa confetto "Ciao.."
"Sheldon?!" Alec chiamò l'intelligenza artificiale che apparve in una delle sue mini-versioni, fermandosi sulla sua spalla
"Che succede amico?!"
"Mi sai dire cosa sta succedendo?"
"Stai tenendo in braccio Nami, mi sembra abbastanza facile da capire.. Davvero avevi bisogno che te lo spiegassi?!"
"Sheldon, so chi è Nami.. ma perché è qui?!"
"Perchè Kyel aveva bisogno di privacy con Adrienne, ma se non ti sta bene posso sempre rimandarla in alloggio.. magari impara una o due cose su come avviene la riprod.."
"Sheldon!" Alec fissò malissimo l'intelligenza artificiale poi tornò a guardare la bimba "E adesso cosa faccio io con te?!"
Nami sorrise sorniona per poi esclamare "Gelato e cartoni!"
Dopo pochi minuti Naky fece il suo ingresso nell'alloggio di Alec, si appoggiò allo stipite della porta "Ciao Cucc..." poi spalancò gli occhi vedendo Alec e Namy sul lettone "Perchè lei è qui?"
Alec sollevò lo sguardo verso la donna cercando di sfoggiare il suo miglior sorriso sornione "Bhe, penso che il capitano e il primo ufficiale abbiano un.. incontro tattico ad altissimo livello.."
Naky alternò lo sguardo sul compagno e sulla bimba stringendo le labbra scuotendo poi la testa "No no no.. io pensavo di venir qui a divertirmi e invece.. ti trovo qui a letto con un'altra più giovane di me" si portò una mano alla fronte fingendo di esser veramente addolorata, ma empaticamente si sentiva che faceva di tutto per non ridere "Perchè Alec? Perchè? Cosa ha lei più di me"
Nami osservò Alec e poi Naky "IL gelato!" allungando il barattolino verso di lei.
Naky iniziò a sussultare per poi scoppiare a ridere "Ok ok con il gelato non posso competere" poi attraversò la stanza avviandosi al bagno "Mi metto il pigiama. Ma quei due ci devono un favore!"
Sheldon apparve sulla poltroncina accanto al lettone "Bene, si dia inizio alla serata di cartoni e gelato"
Blake si voltò osservando l'essere "Mhhh non mi pareva di averti invitato sai"
Sheldon si sistemò meglio sulla poltroncina per poi muoversi un po' "No.. così è scomoda" facendola sparire per farla sostituire da un letto "Ecco così va meglio" portò poi lo sguardo sul timoniere "Ti devo per forza far notare che io sono la nave quindi tutto qui sono io?"
Blake scosse la testa "No no, lascia stare." poi si fece pensieroso "Sheldon mi chiedevo una cosa" si alzò avvicinandosi a Sheldon per sussurrargli una cosa.
L'ologramma si fermò fissando il vuoto per qualche secondo poi annuì "Sì, penso di poterlo fare" quindi schioccò le dita e un secondo ologramma apparve nella sala
Shena si guardò attorno qualche secondo "Che succede?"
Sheldon fissò la sua controparte femminile "Sto facendo solo un mirroring del tuo processore video e audio. Sei qui ma tutti i tuoi dati sono isolati ancora sulla navetta."
Shena osservò Alec e Sheldon "Sì ma perchè sono qui. Di cosa avete bisogno?"
Alec strinse le spalle "Serata cinema e gelato" tornando poi al lettone dove si sedette prendendo in braccio Nami, giusto in tempo per il ritorno di Naky.
"Sheldon.. Shena" salutò Naky andandosi a stendere anche lei "Cosa si guarda"
Nami sollevò il cucchiaio "Cangoloneeee"
Naky e Alec si guardarono "Beethoven"

USS Sheldon
Alloggio del tenente comandante Faith
21/06/2401 - contemporaneamente


Adrienne uscì dal bagno sentendo l'alloggio improvvisamente troppo silenzioso. Si avvicinò con circospezione al lettino di Nami, aspettandosi di trovare la piccola già addormentata, ma quando si accorse della sua assenza iniziò a cercarla preoccupata.
"Sheldon, rintracciami Nami, non la trovo!"
"Non è nel tuo alloggio.." Adrienne si voltò verso la porta comunicante trovando Kyel appoggiato allo stipite della porta "Ma sta bene, sono certo che il suo baby sitter saprà come prendersi cura di lei"
La Faith si girò di scatto fissando il volto imperscrutabile di Rezon con un piccolo accenno di fastidio: l'impossibilità di leggere i pensieri di quel beta-risiano non era mai stato tanto fastidioso come in quel momento. Per quanto lo volesse, non poteva in nessun modo sapere che cosa avesse in serbo per lei Rezon e la cosa la metteva sulla difensiva.
"Sono lieta di vedere che il protocollo anti radiazioni ha funzionato, sembri star bene"
"Sì Adrienne, sto bene.." Kyel fece un paio di passi dentro l'alloggio prima di alzare un po' la voce "Sheldon, blocca le porte.. non passare nessuna chiamata che sia diretta a me o al Capitano Faith a meno che non sia strettamente necessario"
"Tenente Rezon, cosa sta facendo?!" l'idea di essere bloccata all'interno del suo alloggio non piaceva affatto ad Adrienne "La farsa è finita, voglio che se ne ritorni nel suo alloggio e che Nami ritorni immediatamente qui!"
"No.." Kyel diminuì ancora la distanza che lo separava dalla betazoide camminando con un'andatura da predatore all'agguato
"Tenente Rezon, le ricordo che io sono il suo diretto superiore e..."
La Faith non fece in tempo a finire la frase che Kyel gli strappò di dosso la parte superiore dell'uniforme facendola cadere a terra. Prima ancora che la donna potesse riprendersi dalla sorpresa, si tolse la sua uniforme restando a torso nudo.
"No Adrienne, questa storia finisce adesso. Non ti nasconderai né dietro a Nami né dietro alla tua uniforme.. questa sera tu affronterai questa situazione una volta per tutte" Kyel calcò il tono soprattutto sul nome della donna prima di proseguire a parlare "Sei sempre l'ottimo ufficiale che conosco, ma sotto l'uniforme è cambiato qualcosa in te e devi riuscire ad accorgertene!"
"Non so di cosa tu voglia parlare.."
"Allora parliamo delle mie attività extra lavorative.." Kyel fece un altro passo verso Adrienne facendola leggermente arretrare "..o di quelle della dottoressa Cruz, se lo preferisci"
"Andava richiamata, lo sai anche tu! Non cercare di difendere la tua amante!"
"Andava richiamata da me, Adrienne!" la voce di Kyel non era arrabbiata ma del tutto tranquilla, come se quello che diceva fosse un semplice dato di fatto "Sono il primo ufficiale, l'anello di congiunzione fra te ed il resto della nave.. occuparsi della disciplina spetta a me"
Adrienne lo osservò con sguardo ironico "Ah, e dovrei davvero pensare che avresti richiamato qualcuno perchè troppo desiderosa di spassarsela sotto le tue lenzuola?!"
"Sì, se questo può mettere in pericolo la nave" lo sguardo di Rezon si fece più determinato "Sono per metà risiano e sono stato cresciuto come tale, non negherò la mia natura.. anche perchè so che tu non hai problemi ad accettare ciò che sono e quello che faccio. Ne abbiamo passate abbastanza assieme per sapere che non ho mai confuso il mio lavoro con la mia vita privata"
Adrienne si limitò ad annuire sebbene fosse ancora per metà nuda di fronte a Kyel la cosa non le creava nessun imbarazzo. Dopo la pessima esperienza su Mularus si era tenuta a distanza da Kyel per temere di rivivere quelle pessime sensazioni ma non era affatto così. Nonostante tutto la vicinanza del suo ex non gli dava alcun senso di paura.
Il silenzio sceso fra i due non fece altro che divertire Kyel che, come fosse del tutto normale, si spogliò completamente lasciando a terra la sua uniforme e stiracchiandosi un po'. Adrienne rimase ancora là a fissarlo per un po' prima di schiarirsi la voce "Cosa stai facendo?"
"Mi sono spogliato"
"Fin lì c'ero arrivata da sola, ma potrei anche sapere il perchè?"
"Per andare a letto.."
La betazoide sgranò gli occhi per un attimo "E chi ti dice che intendo venire a letto con te?! E poi non è una delle serate di Jeanette questa?!"
"Dovresti smetterla di pensare costantemente a quella betazoide.. inizio a pensare che tu stia diventando un po' gelosa delle attenzioni che le riservo"
La Faith lanciò un'occhiataccia a Kyel "Io non sono affatto gelosa!"
"Bene, perché non ne hai alcuna ragione.." Rezon intrappolò il mento di Adrienne fra le mani facendole alzare il viso "Lei non è te"
Adrienne non si mosse, sostenendo lo sguardo di Kyel per un po', quindi scosse il capo "Questo non ha nulla a che fare con il nostro medico capo, lo sai.. vero?"
Kyel sorrise divertito prima di sdraiarsi sul letto di Adrienne "Riguarda te che apri gli occhi e ti rendi conto di come stanno le cose"
"E di grazia, di cosa mi dovrei rendere conto?"
"Del fatto che non sei sola e che puoi fidarti di me, non perchè sono il tuo primo ufficiale ma perchè sono il tuo Kyel.." Rezon allungò una mano verso la giovane "Non devi nasconderti con me, soprattutto quando siamo fuori servizio.. ora vieni qui e raccontami tutto quello che ti sta facendo soffrire. Quel fardello sarà molto più leggero se a portarlo saremo in due"
Adrienne restò per un attimo in silenzio, poi accettò l'invito dell'uomo. Sapeva che sarebbe stata una lunga notte, aveva così tante cose da dire che non sapeva neppure da dove iniziare, ma dentro di lei sentiva che era la cosa giusta.. che il giorno dopo avrebbe potuto finalmente stare di nuovo bene.


Torna all'indice

FINE MISSIONE