Home Home
 
 
 
 
 
 
USS RAZIEL - MISSIONE 11 RSS USS RAZIEL - Missione 11

11.04 "TRADIMENTI"

di Alexander Wood, Pubblicato il 18-12-2020

FLASHBACK
SOL III - Kazakistan
Cosmodromo di Bajkonur
Deposito navale Callisto
28 Settembre 2400 - ore 07:29


Il messaggio della killer non si era fatto aspettare poi molto.
In poche ore aveva fatto pervenire presso il Comando di Flotta il chip con le indicazioni.
E fu così che, già il giorno successivo al rapimento, Frank Moses stava camminando per il polveroso deposito coperto solamente da quello che sembrava un semplice spolverino.
Accanto a lui, una ragazza si guardava attorno decisamente impaurita
Moses si voltò leggermente, osservandola, per poi guardare davanti a sé
"Non sia così preoccupata, sono certo che non ha nulla da temere".
Le richieste della rapitrice erano chiare e Moses, ad istinto, sapeva che i bambini non correvano un reale pericolo, ma il pensiero che qualcuno potesse toccare due esseri così innocenti gli faceva ribollire il sangue nelle vene.
Oltre a quello, aveva ancora davanti agli occhi le immagini della povera Sybil, orribilmente trucidata una volta che aveva assolto al suo compito.
Frank avrebbe voluto urlare e prendere a pugni il relitto di un Runabout vicino a lui, ma non poteva: doveva mantenere lucidità.
Avevano toccato la sua famiglia e l'avrebbero pagata a caro prezzo, ma non era ancora arrivato quel momento.
"Mi sembrava che le richieste fossero chiare" la voce metallica, che avevano imparato a riconoscere, si diffuse nella struttura poco prima che la killer si palesasse a loro con i due bimbi accanto a lei.
Moses si voltò, portando lentamente lo sguardo sul suo avversario.
"E' qui solo per portare al sicuro i bambini. A meno che che tu non voglia presentarti al Comando di Flotta per consegnarli di persona, nel qual caso la mando via"
In effetti, quella parte del suo piano non era propriamente a punto.
"E sia. Vedo che con il tempo sei cambiato, non sei più il codardo che tradisce i colleghi per aver salva la vita. Ti fa onore, il tuo sacrificio salverà la tua famiglia" fece un passo indietro sospingendo i bimbi verso la Guardiamarina per poi sfoderare due lame da sotto l'abito.
I due piccoli osservarono, con gli occhi spalancati, la killer che, fino a quel momento, era stata con loro per poi correre verso Moses
"Tio tio" strepitarono cercando di farsi prendere in braccio.
Moses abbassò lo sguardo verso le due creature "Isabella, Gabryel, ciao piccolini. Ora andate dalla Guardiamarina, poi lo zio arriva"
"Ma dopo gelatone veoo?" i bimbi sollevarono lo sguardo da cuccioli verso lo zio
Al Comandante sorse sul viso un sorriso "Ok, dopo gelatone, ma ora andate" portò lo sguardo sulla donna "Appena via da qui, gli faccia una scansione: voglio sapere se stanno bene"
I piccoli si staccarono da Frank andando a farsi prendere in braccio dalla giovane Guardiamarina che, dopo aver annuito al superiore, fece qualche passo per allontanarsi dalla zona del prossimo scontro.
La mezza Risiana osservò il Comandante fare quelle promesse che non avrebbe mai potuto mantenere: stava tradendo anche quelle due innocenti creature.
Anche per questo l'avrebbe pagata, ma non poteva essere lei a creare un trauma ai due bimbi, quindi decise di attendere in silenzio.
Fu in quel frangente che un colpo phaser andò a colpire proprio tra le gambe della Guardiamarina, mentre un uomo si palesò davanti a lei puntandole contro l'arma
"Non così in fretta, non abbiamo nessuna intenzione di far andar via questi due bimbi" affermò sorridendo beffardo, mentre contemporaneamente altri quattro mercenari apparvero ai lati della struttura.
La mezza Risiana strinse le lame in mano "Dovete lasciarli andare, ha rispettato il patto"
Il mercenario sorrise guardando la donna "Scusa bocconcino, ma non sei tu che paghi e quindi non prendiamo ordini da te. Ti era stato ordinato di eliminare i bambini e, invece, hai voluto salvarli, e ora vuoi addirittura farli andar via. Ora capisco perché è stato così facile manipolarti e farti uccidere tutte quelle persone"
Alla mezza Risiana si gelò il sangue nelle vene. Manipolata? Possibile che la sua amica avesse fatto una cosa del genere?
Il mercenario capì di aver colpito nel segno, anche se non poteva vedere il viso della donna, quindi si voltò verso la Guardiamarina
"Scusa bellezza, niente di personale" sollevò il phaser, ma un secondo dopo un colpo energetico proveniente da uno dei relitti lo schiantò a terra.
Prima che gli altri mercenari potessero rendersi conto di quel che succedeva subirono la stessa sorte.
La mezza Risiana osservò la scena, ma le ci volle molto meno tempo dei mercenari a realizzare che Moses non aveva rispettato il patti.
Spiccò un salto per poter fuggire, ma un forte dolore le incendiò una spalla.
La sua rapidità l'aveva salvata da una morte certa fuggì tenendosi la spalla ferita, ma il dolore che le bruciava l'anima era ben peggiore della sofferenza che provava nel fisico: lei era stata usata.
Il Comandante Moses fissava la donna fuggire ormai lontana.. fece un flebile sorriso per poi avvicinarsi alla Guardiamarina ed ai bimbi.
Isabella fissò lo zio per poi portarsi un dito davanti alla bocca "Shhh.. fa la nanna!" disse sussurrando ed indicando il mercenario.
Moses non poté che sorridere a tanta innocenza "Sì, fa la nanna.. era tanto stanco"
Gabryel fissò il mercenario corrucciando le labbra decisamente pensieroso, poi guardò Moses "Sensa ossetto? Non ha pauaa dei moltri?"
Dai quattro lati della sala intanto i membri del RED stavano arrivando per congiungersi a Frank
La signora T'Vek uscì dal nascondiglio con ancora imbracciato il fucile di precisione "Visto? li ho presi tutti!!"
L'anziana fu seguita a ruota dalla signora Wojciechowski "Presi cosa? Che se non c'ero io saremmo ancora qui"
Dietro alle due, camminava l'Andoriana Pucci che scuoteva la testa:
"Senza i miei tricorder per occultare i segni vitali non avremmo neppure iniziato! Quindi finitela pettegole.."
Marvin si avvicinò per ultimo osservando le tre litiganti "Ma finitela di litigare! Guardate chi abbiamo qui.." guardando i bambini
L'effetto dei bimbi su RED fu eclatante, tutti si dimenticarono ogni passata disputa per avvicinarsi ai piccoli e coccolarli.
Isabella e Gabryel, dal canto loro, si gustarono le effusioni, ma poi la bimba osservò Moses "Tio, gelatone?"
"Esatto vecchio brontolone, dopo quello che hanno passato, un gelato è quantomeno obbligatorio" affermò irruente Ki'Mbeir Lyn
Gabryel osservò la donna Klingon come per volerla studiare meglio ed annuendo con un cipiglio molto serio "Ti ti gelato"
Moses alternò lo sguardo sui RED per poi soffermarsi sui bambini, sollevando gli occhi al cielo
"Sì, appena siamo a San Francisco prendiamo tutti il gelato, ma prima andiamo all'ospedale Letterman per una visita medica" sentenziò avviandosi alla navetta con il resto della squadra.

Falco da Guerra "Gloria di Khar'shan"
Ponte C - Stiva di carico
4 Ottobre 2400 - ore 11.00


Sarah era sprofondata dentro ad una paratia cercando di collegare due cavi, quando Elaina fece il suo ingresso nella piccola stiva guardandosi attorno.
Cippy svolazzava attorno alla paratia comunicando con i suoi soliti cinguettii.
"Sì, lo so che devo pensare ai protocolli di comunicazione, ma se non aggancio il coassiale qui siamo senza sensori. Maledizione, perché i cavi devono essere sempre corti"
La Mendel diede uno strattone ad un connettore riuscendo ad unirlo con la sua controparte e, finalmente, la console accanto a lei prese vita, iniziando le procedure di diagnostica
Quando il Capo Operazioni riuscì finalmente a rimettersi in piedi, si trovò davanti l'ufficiale medico che la guardava.
"Ehm.. esattamente quando sei arrivata?" domandò Sarah mentre si spostava verso il terminale centrale della stiva, prendendo posto e digitando alcuni comandi
Elaina si guardò attorno "Più o meno tra il coassiale ed i sensori" poi curiosa si avvicinò all'amica "Cosa avresti combinato?"
La Mendel sorrise fiera
"Dubito che ci faranno arrivare senza una bella scansione a tutta la nave, e dubito anche che desisterebbero al primo tentativo se non trovassero niente. Quindi chiunque punti i sensori verso di noi vedrà una stiva di carico schermata, ma, affinando la ricerca, potrebbe scoprire che trasportiamo armi e attrezzature elettroniche. La nomea del nostro equipaggio farà in modo che nessuno pensi di approfittarne"
Cippy riprese a cinguettare
"Sì, lo so, è solo una spunta delle cose da fare. Uffa!" sbraitò contro la sua A.I. Svolazzante.. per poi avvicinarsi ad Elaina quasi sussurrando "Seriamente a volte mi pento di averlo creato così preciso."
La Tarev sorrise lievemente, guardandola "Puoi sempre riprogrammarlo! Hai ancora molto lavoro?"
Sarah prese una pinza di giunzione fingendo di sparare verso la piccola paletta volante
"No, tantissimo no, diciamo che, però, è un po' noioso. Devo implementare il nuovo sistema di comunicazione. Ho terminato i comunicatori, ma non ho ancora impiantato il sistema software."
Sarah fece girare la poltroncina per poter guardare l'amica negli occhi
"Per evitare che possano essere scoperte le comunicazioni, abbiamo creato un sistema che registra il messaggio, poi lo comprime, inviandolo come un singolo impulso ad alta frequenza che passerà come rumore di fondo. Nessuno ci farà caso. Ora manca il sistema di decompressione sulla nave. E poi devo calibrare i sensori per il nuovo tracciante che avete studiato. Tu? Ancora convinta di voler clonare Moses?" sorridendo "No, perché, se ci riesci, ne vorrei una versione mignon da tenere in Stazione Ombra come talismano"
"Se non andasse contro l'etica ci farei un pensierino." Elaina scosse la testa e rimase pensierosa qualche secondo "Sia chiaro.. ho piena fiducia nel Capitano e sono certa che ci guiderà benissimo, ma..."
"Ma è un solitario. E' per quello che lui e Moses sono un'ottima squadra. Il Capitano tende a darci completa fiducia e da il massimo di sé stesso quando è da solo. Il Comandante, invece, lavora meglio come coordinatore della squadra e la sua assenza ci fa sentire più scoperti. Ma stai tranquilla.. siamo il progetto Empireo per qualcosa, no? Siamo il meglio in queste missioni" Sarah osservò Elaina sorridendo "Alexander che ne dice?"
Elaina si strinse nelle spalle "Lui? Dice di esser tranquillissimo, che siamo addestrati e che non c'è nulla di cui preoccuparsi, anche se non c'è il Vecchio Orso, ma mi sa che, ogni tanto, si dimentica che sono Betazoide. Non lo ammetterà mai neppure sotto tortura, ma l'assenza di Moses preoccupa anche a lui"
Sarah si fece scappare una risatina guardandola "Beh, speriamo veramente che tutto vada bene se no chi lo sente Moses quando ritorna? Ci mette a fare addestramenti per i prossimi due anni"
Elaina spalancò gli occhi "Ecco, questa è un'eventualità a cui non avevo minimamente pensato e che sinceramente non mi manca. Mi sa che vado a ricontrollare il tracciante se effettivamente è così invisibile" alzandosi dalla poltroncina. "A presto Sarah" uscendo poi dalla sala
"A presto Elaina" mentre Cippy riprendeva a cinguettare "Lo so che il flusso ai sensori non è ancora calibrato, ma non ho ancora finito la diagnostica"

Sistema Nausicano
Falco da Guerra "Gloria di Khar'shan"
Ponte B - Plancia
06 Ottobre 2400 - ore 03.34


"Signore tre minuti all'uscita dalla curvatura" rapportò Atena dalla console del timone
Hazyel, imbrigliato nelle eccessive forme del Boliano Belall, sollevò lo sguardo in direzione della donna alzandosi in piedi.
Indossava un'uniforme federale da Capitano che sicuramente aveva visto giorni migliori, visto che riportava vistosi segni di bruciature da phaser e strappi qui e là
"Molto bene, signori, ci siamo quasi.. spero che abbiate letto e memorizzato i bei curriculum dei nostri alter ego. Si va in scena."
La console delle comunicazioni richiamò l'attenzione di Fox, travestito da Orioniano "Trasmissione in ingresso: proviene da uno degli asteroidi"
Il Capitano volse lo sguardo sull'ingegnere, annuendo "Sullo schermo!"
Pochi secondi dopo apparve il famigliare viso di un Nausicano, dalle prominenti creste e dai capelli corti, che rimase qualche secondo a fissare il Boliano per poi iniziare a ridere
=^=Non sapevo che ti fossi arruolato nella Flotta Stellare come Capitano. Correva voce che ti avessero preso=^=
Hazyel storse le labbra, guardando il Nausicano, per poi iniziare a ridere
"Cararn, secondo te, chi ha avuto la meglio tra me e quel borioso Capitano?" sfoggiando tronfio la logora uniforme
=^=Meglio così, sono certo che i nostri ortaggi saranno certamente di tuo interesse. Appena arrivi, vieni al bar.. mi devi offrire da bere=^=
Terr, dalla console tattica, fece un cenno al Capitano che annuì riportando l'attenzione sul Nausicano
"Non mi interessano i tuoi ortaggi" calcando la parola "Sono qui per caricare carne, ma sono certo che tu lo sai bene vista la scansione che hai appena fatto. Non cercare di fregarmi, sei tu che mi devi una bevuta dopo quel bel carico che ti ho fatto fare" poi fece cenno a Fox di chiudere la chiamata.
La Tarev, le cui forme erano state mutate in quelle di una Cardassiana, si voltò ad osservare il Capitano "Ortaggi?"
Hazyel fece cenno ad Atena di avvicinarsi all'asteroide e portarsi a distanza di teletrasporto, quindi si volse verso Elaina
"Ortaggi sono le armi, mentre la carne sono informazioni.. anche se tutti sanno perché siamo qui, continuano ad usare un gergo contro le intercettazioni"
"Ok.. pronti a scendere" disse poi rivolto alla squadra ed avviandosi in sala teletrasporto "Se abbiamo ragione, faremo solo un breve scalo per evitare brutte sorprese, poi ripartiremo"

Asteroide Pico 223
Base Nausicana - Bar
06 Ottobre 2400 - ore 04.55


Hazyel entrò nell'ampia salone, insieme al resto della squadra di sbarco, passando in rassegna i presenti e facendo una rapida panoramica di tutti i crimini a loro imputati.
Compravendita di organi, commercio di schiavi, numerosi killer prezzolati, mentre i trafficanti d'armi non si riuscivano neppure a contare.
"Belall, sporca canaglia" un Tellarite arrivò accanto all'ufficiale della Raziel assestandogli una pacca sulla spalla che lo fece quasi barcollare "Ti vanno maledettamente bene gli affari. Ti vedo ben inspessito" assestandogli un colpo sulla prominente pancia. "Non tenerti tutti gli affari per te, passali agli amici"
Hazyel faticò un poco a restare in piedi di fronte all'irruenza del Tellarite
"Amici cosa, Katr? Gli amici non mi fanno saltare gli affari. Ci ho perso una vagonata di Latinum con quel carico di armi"
Il Tellarite scoppiò in una risata fragorosa tenendosi la pancia "Sì, me lo ricordo, è stato veramente un tocco da maestro riuscire a soffiarti quel carico" e, detto questo, prese il Boliano sottobraccio, incamminandosi con lui nella sala.
Il resto della squadra, preso di sorpresa da quell'improvvisata, iniziò ugualmente a distribuirsi, cercando di mimetizzarsi tra quella feccia.
Stromm prese sottobraccio il suo amante, impersonato da Terr, e s'incamminò sinuosa verso un gruppo di trafficanti che confabulavano fra loro ed il loro arrivo fu accolto come quello di due vecchi amici.
"Allora ho sentito che avete fatto dei buoni affari con quel carico di statuine votive" li interpellò un umano, vestito come se fosse appena uscito da uno scavo archeologico, che si avvicinò a Stromm, squadrandone le fattezze Bajoriane "Anche se sarei pronto a trafugare uno dei cristalli dei profeti per una notte con Stith" concluse ridendo.
"Giù le mani, vecchio mio.. lo sai bene che lei è fuori dalla tua portata" rispose Terr mantenendo, comunque, un atteggiamento amichevole, essendo quell'umano un caro amico di Preed.
Tarev e Wood si incamminarono, invece, verso un nutrito gruppo di scienziati riconosciuti per non essere esattamente dei benefattori.
"Kita Gasler e Tapar Gunn" li apostrofò un Ferengi che si avvicinò ai due guardandoli intensamente.
Elaina ed Alexander, a loro volta, osservarono il Ferengi cercando di capire chi fosse e come fosse legato ai loro alter ego, ma il loro interlocutore li anticipò, mettendo in mostra in un sorriso i suoi denti aguzzi.
"Sono Rigar Sir... non vi ricordate?" domandò sghignazzando "Beh.. effettivamente ho contrattato solo con Belall.. vi sono state poi utili quelle cinque Orioniane che vi ho mandato per i vostri esperimenti?" ridendo ancora "Pensavano di andare a fare un viaggio d'istruzione e, invece, che fine hanno fatto?"
Elaina, sentendo quanto la suo alter ego potesse essere una bastarda di prima categoria, strinse i pugni, lottando con se stessa per non malmenare quell'essere immondo.
Wood osservò il Ferengi fessurando lo sguardo "Nessuna informazione è gratuita, dovresti saperlo" per poi fare un mezzo sorriso.
Rigar Sir osservò il finto Denobulano.. sicuramente quell'informazione gli sarebbe stata utile, ma avrebbe potuta averla in altri modi senza pagare, quindi annuì per poi guardarli "Se avete bisogno di altre cavie, sapete dove trovarle" detto questo si allontanò.
Elaina rispose a denti stretti "Ovvio, non ci dimentichiamo di una risorsa così importante. Tranquillo, ti cercheremo presto"
Wood sfoggiò un sorriso malizioso "Oh, sì, certo che ti cercheremo..." poi si rivolse alla compagna "Lo so, la vita di una dottoressa esperta in modifiche genetiche illegali è orribile, ma pensa che, finito qui, qualcuno manderà una soffiata alla Flotta su un certo trafficante di cavie da laboratorio"
Fu in quel momento che il Nausicano che li aveva accolti fece il suo ingresso in sala
"Sono certo che siate tutti a conoscenza che non sarà qui il nostro incontro, ma, come immaginate, abbiamo bisogno di sicurezza. E, infatti, i miei uomini hanno scoperto che, tra di noi, sono riusciti ad infiltrarsi delle spie federali" fece scorrere lo sguardo sui presenti che iniziarono a mormorare tra di loro.
Un unico pensiero colse i membri della squadra. Possibile che li avevano scoperti? Come era possibile? Istintivamente tutti si voltarono verso il Capitano che, in quel momento, stava facendo roteare nel bicchiere uno strano cocktail dai colori cangianti, apparentemente, senza nessun pensiero al mondo.
I secondi passarono come macigni finché due Klingon sfoderarono le armi, puntandole alla schiena di due umani.
I membri della squadra di sbarco emisero un flebile sospiro di sollievo mentre si rendevano conto che la loro copertura era ancora integra, ma, ben presto, si resero conto che dovevano far qualcosa per fermare quello che, a tutti gli effetti, a breve, sarebbe stato un omicidio.
I due uomini vennero scortati vicino al Nausicano che li osservava compiaciuto
"In effetti, stavate per farmela, ma gli scanner hanno evidenziato delle modifiche chirurgiche fresche. Ora, come potete immaginare, la vostra sfacciataggine vi costerà la vita" ridacchiando facendo un cenno ai Klingon che sollevarono le armi in direzione dei due.
"Aspettate!" sia Wood che Tarev proruppero in un grido all'improvviso e tutta la sala si voltò ad osservarli.
Il primo a parlare fu Alexander "Voi volete la loro morte. Ma perché dovrebbe essere una cosa rapida e quasi indolore?"
Elaina fece ricorso a tutte le sue arti interpretative "Ho giusto bisogno di un paio di cavie per tentare una modifica del gene 24" sfoggiò il suo miglior sorriso osservando i due infiltrati "Moriranno, ma brameranno che la morte li venga a prendere. Mi sembra una punizione migliore, no?"
Hazyel nelle vesti di Belall rise fragorosamente "Agli ultimi che avete operato sono letteralmente esplosi i polmoni, è stato.. ehm.. interessante"
Tutta la sala scoppiò in una fragorosa risata mentre il Nausicano osservava i due "Beh, a quanto sembra siete capitati nel posto sbagliato. Prendeteli" poi rivolto ad Hazyel "Belall però ricordati che mi devi un favore" ridendo per poi guardare il resto dei presenti "L'incontro si terrà tra cinque giorni. Appena tornati alle vostre navi riceverete le coordinate"

Falco da Guerra "Gloria di Khar'shan"
Ponte C - Celle detentive
06 Ottobre 2400 - ore 06.05


Terr e Stromm sospinsero i due prigionieri nelle celle, attivando i campi di forza
"Ora restate qui, noi abbiamo cose più importanti da fare" ordinarono, uscendo dal ponte ed andandosi a riunire al resto della squadra.
"Cosa pensate di farne?"
Hazyel sospirò guardando i colleghi "Al momento, li terremo qui. Non sappiamo ancora se sono effettivamente dei federali. E, anche se lo fossero, non possiamo presentarci come loro alleati. Se sarà necessario, contatteremo il comando per confermare la loro identità.." si voltò verso i colleghi sorridendo "Magari potrebbe succedere che una squadra con delle strane tute nere abbordi la nave e li faccia fuggire. Per ora assicuriamoci che non scappino e non sospettino di nulla"
=^=Qui plancia abbiamo le coordinate del punto finale=^=
Hazyel si avvicinò alla paratia premendo il pulsante dell'interfono "Perfetto.. partenza appena pronti"

FLASHBACK
SOL III - San Francisco
Luogo imprecisato
30 Settembre 2400 - ore 06:37


L'assassina s'incamminò lungo il vicolo con le mani in tasca era stata tradita da colei che aveva eletto a suo mentore?
Era ancora sicura che quelli che aveva ucciso erano realmente dei traditori?
Attorno a lei camminavano altre figure, forse esseri che come lei si erano persi e cercavano qualcosa che potesse ancorarli ancora a questa vita, ma lei non se ne preoccupava, ormai una sola cosa contava riuscire a trovare la verità.
Sentì un colpo provenire dalle sue spalle e provò la spiacevole sensazione di un phaser puntato tra le scapole.
"Hai fallito di nuovo! E, questa volta, ti sei fatta anche scoprire, ormai sei un peso e la nostra comune amica non è soddisfatta. Prima che ti venga qualche strana idea.. il phaser è settato per uccidere eD i miei uomini ti tengono sotto tiro."
Per confermare le parole del mercenario, tre figure incappucciate si palesarono dall'ombra, mostrando dei phaser.
"Ora faremo un bel giretto. O, per lo meno, sarà bello per noi, tu non so se ti divertirai stavolta. Reputalo un regalo da un'amica"
"Mmpf.. la tua amica fa degli strani regali" la voce proveniva da un uomo, appoggiato ad uno dei muri, che, lentamente, si incamminò verso di loro.
La killer riconobbe immediatamente Moses, mentre il mercenario non immaginava chi aveva davanti.
"Fatti i maledetti affari tuoi, vecchio, se non vuoi che ti spedisca al creatore qui e adesso"
I suoi soci puntarono i phaser, con un sorriso sulle labbra.. sorriso che si spense, inevitabilmente, quando dei flash di teletrasporto fecero apparire una decina di tattici con i fucili phaser spianati.
Li avevano circondati. La partita era persa.
Il Comandante Moses si fece largo tra la squadra, arrivando davanti alla killer ed all'uomo.
"Non mi piace che mi chiamano vecchio" bofonchiò sollevandolo quasi di peso e sospingendolo verso i suoi uomini per farlo arrestare
"E tu ragazza.. non provare neppure a scappare. Durante lo scontro al deposito navale, ti abbiamo iniettato un radio marcatore. Per i prossimi cinque anni non esiste posto nell'universo dove potresti nasconderti in cui non ti potrei trovare. E, anche se non ci crederai, noi siamo ciò che ti divide da una vita in fuga"
La killer sollevò lo sguardo sull'uomo chi era realmente questo?
Era stato spedito su una base soltanto per non creare imbarazzo?
No, decisamente no.. era operativo e decisamente ben preparato.
Una sola domanda riuscì a proferire mentre uno dei tattici la stava arrestando "Perché? Avresti potuto aspettare che finissero il loro lavoro. Ho messo in pericolo la tua famiglia e i tuoi amici. Perché salvarmi?"
Moses voltò lo sguardo su di lei
"Perché mi servi. Sei l'unico modo che ho per catturare chi sta realmente dietro a tutto questo" strinse le labbra voltandosi.
La verità è che non avrebbe sopportato di assistere ancora ad un'autopsia di una giovane ragazza.
E' vero, aveva ucciso, aveva messo in pericolo la sua famiglia ed i bambini, ma era stata manipolata e, se qualcuno doveva pagare, non era solo lei.
"Aspettate" esclamò la donna mentre la stavano portando via "Quando la prenderete, voglio cinque minuti con lei" fissando seria il Comandante.
Moses accennò un sorriso "La Flotta Stellare non permette queste cose" sfiorando il comunicatore per farsi teletrasportare ed infine sussurrò "Non ufficialmente".

FLASHBACK
SOL III - San Francisco
Comando Flotta Stellare
Ufficio Contrammiraglio Bates
01 Ottobre 2400 - ore 11:37


"I bambini sono tornati a casa e la rapitrice è sotto custodia, direi che puoi calmarti" affermò, sorridendo, la Bates mentre osservava il marito che camminava, nervosamente, avanti e indietro per l'ufficio
"Ora puoi passare tranquillo il resto della convalescenza"
Moses annuì, continuando a muoversi concitatamente, mentre il Contrammiraglio guardava il pad che aveva appena ricevuto.
"Chissà come se la caveranno Hazyel e gli altri sulla base Kassioper?" proruppe Bernadette sorniona.
Moses si voltò di scatto mentre il pad scivolava sulla scrivania nella sua direzione
"Hanno messo le mani sul computer della ragazza che abbiamo preso ed abbiamo torchiato un pochino il capo dei mercenari. A quanto sembra, è lì che, alla fine, si terrà l'asta"
Il Contrammiraglio si appoggiò allo schienale
"Peccato che tu abbia ancora due settimane di convalescenza....." per poi guardare il terminale olografico davanti a lei
"Se ti muovi, c'è una navetta pronta allo spazioporto. Abbiamo un infiltrato su quella base, anche se dovrai improvvisarti barista." sorrise, guardandolo, per poi alzarsi, avvicinandosi a lui e dandogli un bacio
"Potrei ordinarti di rimanere sulla Terra, ma, probabilmente, troveresti un modo per scappare. Tanto vale farti partire con la mia benedizione... Ma stai attento"