Home Home
 
 
 
 
 
 
USS RAZIEL - MISSIONE 05 RSS USS RAZIEL - Missione 05

05.06 " COME TOPI IN TRAPPOLA "

di Francis "Frank" Moses, Pubblicato il 23-09-2017

Tralinox 5 - Capital City
Bassifondi
23 giugno 2397 - ore 23:00


Fuori pioveva. Una fitta cortina d'acqua che rendeva tutto offuscato.
Hazyel era riuscito a seguire i tre uomini fuori dal locale e poi lungo le strette vie dei bassifondi. Si era maledetto per non aver capito subito che gli uomini nel locale erano arrivati proprio per creare scompiglio.
Malice era scomparsa dalla sua vista dopo un segnale concordato. Controllava il retro e poi sarebbe tornata.
La sua protezione passava al giovane sottufficiale che fungeva da suo supporto... quando non l'aveva vista tornare e stava per scoppiare la rissa, aveva capito che qualcosa non andava.
Il giovane era a terra in un lago di sangue.
Malice, invece, era sparita.
Si era precipitato all'esterno, stendendo con due pugni un energumeno posto a guardia dell'ingresso del locale, tentando febbrilmente di trovare una traccia.
Alla fine, quasi per miracolo, vista la quantità d'acqua che stava cadendo sulla città e che rendeva tutto confuso, Hazyel vide i tre che trascinavano via qualcuno.
Perché prendere Malice? Non aveva senso.
Simmons era ormai sparito e Vounker aveva dimostrato alle autorità che non era colpevole dell'attentato. La legge di Simmons molto probabilmente sarebbe passata tarpando le ali alla Weyland-Yutani e alla CIF.
Il tutto per cosa? Per permettere a piccole imprese di resistere ancora qualche anno fino al sicuro fallimento della legge? E poi?
La legge sarebbe stata cambiata o abolita, Simmons e Vounker sarebbero stati fuori dai giochi a quel punto. La Weyland sarebbe di nuovo tornata alla carica.
Jak'Al usava i suoi uomini solo per aiutare delle piccole imprese a resistere ancora per due o tre anni? Assurdo.
L'acqua non accennava a rallentare, i neon nella via si riflettevano sul fiume d'acqua in cui si erano trasformate le strade.
Hazyel non tentò nemmeno di cercare un rifugio sotto una tettoia o in un negozio. Ormai era completamente fradicio.
Se ne stava al centro della strada cercando di seguire i tre uomini che avevano ucciso un suo sottoposto e rapitone un altro.
Cos'era tutta questa storia?
Il piano di Simmons sembrava aver avuto successo, gli animi si stavano surriscaldando ed i potenziati erano sempre più spaventati. Però non poteva durare.
Sulla Raziel stavano verificando il DNA della unica vittima dell'attentato, bastava comunicarlo ai mass media e tutta la faccenda si sarebbe sgonfiata come un palloncino.
No... forse Jack'Al non centrava niente in questo piano. Forse i suoi uomini facevano qualche lavoretto extra per conto proprio? Lasciava loro una così grande libertà di azione?
Hazyel si guardò attorno.
La piazza era vuota, i lampioni, quelli che non erano stati distrutti dai teppisti, lampeggiavano sinistramente.
I tre uomini erano davanti ad un furgone bianco. In attesa. Nessuno di loro si mosse, lo guardarono solo avvicinarsi.
Il Capitano della Raziel fece scricchiolare il collo e scosse la testa per liberarsi gli occhi dalla pioggia. Il giubbotto in sintopelle che indossava cadde sull'asfalto.
No... a Jack'Al non interessava niente dello scontro fra Simmons e Vounker.
Lui aveva solo prestato i suoi uomini per un piano ben più grande.
Jack'Al voleva la Raziel. O almeno un membro dell'equipaggio...
"Capitano Hazyel, è un piacere incontrarla."
Karlindi uscì dalle tenebre del vicolo. La posizione del corpo era rilassata, quasi annoiata.
"E così Jack'Al ha mandato la sua fidanzatina" rispose il Risiano guardingo.
"Non so di cosa lei stia parlando..." commentò il biondo avvicinandosi con un sorriso.
"Mi chiedevo perché tanto interesse per la mia collega, ma poi ho avuto la rivelazione. Lei ha visto Jack'Al in faccia! Magari non sa chi sia, ma lei l'ha visto mentre lavorava per gli Orioniani. Voi avete aiutato a creare tutto questo scompiglio solo per farci arrivare qui."
La voce di Hazyel era tranquilla, ma se era vero, allora Jack'Al sapeva tutto di loro e del progetto Empireo. Quindi aveva un infiltrato ai massimi livelli nell'Ammiragliato della Flotta Stellare.
"Sono tutte delle buone congetture, ma continuo a non sapere di cosa lei stia parlando."
Il giovane si avvicinò talmente tanto da poter toccare il Risiano.
Karlindi era una testa più basso del federale, ma il suo corpo sembrava una molla d'acciaio. Hazyel lanciò un'occhiata verso i tre uomini vicino al furgone e quando tornò a guardare il suo avversario era sparito.
Il Risiano tentò di girarsi, ma fu inutile. L'uomo gli era saltato sulla schiena e una garrota gli si avvolse intorno alla gola.
Il Capitano della Raziel cercò di infilare le dita della mano sotto lo strumento di morte, ma ormai il filo metallico era affondato nella pelle.
Mentre l'aria sembrava sempre più difficile da raggiungere, afferrò le gambe che l'avversario teneva agganciate attorno alla sua vita.
Lentamente riuscì ad aprirle e Karlindi fu costretto a cambiare posizione.
Nel momento in cui Hazyel sentì la garrota allentarsi si gettò in avanti per poi risalire di nuovo con una poderosa testata.
L'umano fu costretto a lasciare l'arma quando l'impatto con la testa del suo avversario gli ruppe il naso incendiando la sua testa con un dolore fortissimo.
I due si studiarono per un secondo poi attaccarono in simultanea.
Karlindi era dannatamente veloce.
Per ogni colpo che Hazyel riusciva a mettere a segno, l'umano ne metteva tre. Il Risiano però era ben più potente. Ogni colpo era una martellata che faceva barcollare l'avversario.
Alla fine Karlindi fu costretto a cambiare strategia.
"Speravo davvero che tu fossi così forte... Non sai quanto ho aspettato uno come te" gli occhi dell'umano esprimevano lussuria e follia in egual misura.
"Io invece speravo di non incontrare mai uno come te... sadico, sociopatico. Cosa ti è successo? Il paparino si è divertito con te quand'eri bambino e ora cerchi un sostituto? Vuoi chiamarmi papà?"
Gli occhi dell'uomo si strinsero con odio. Portò la mano dietro la schiena e estrasse un coltello.
"Tu ed io ci divertiremo..." mormorò Karlindi, poi si rivolse ai suoi uomini
"Prendetelo!"
Nessuno venne però in suo soccorso.
Il biondino si voltò esitante e vide le forme accartocciate dei suoi tre uomini.
"Squadra Uno..." esclamò parlando al badge assicurato alla camicia. "Squadra Due..." disse guardando i tetti sopra di loro.
Nessuno rispose, l'unico rumore era quello della pioggia incessante che ancora riempiva la città.
"Mi dispiace biondino, ma i tuoi uomini stanno tutti dormendo. Quelli almeno che non sono morti..." la voce cupa veniva da un vicolo. Il volto di Cortes fu illuminato per un attimo dalla fiamma dell'accendino.
"Malice?" chiese Hazyel al buio.
"Nel furgone. E' stata drogata."
"Bene... può andare."
Hazyel sorrise e fece di nuovo schioccare il collo.
I due si scontrarono con violenza. I pugni del capitano della Raziel, simili a martellate, avevano reso il volto di Karlindi una maschera di sangue. In un ultimo disperato tentativo, l'umano si era buttato in avanti impugnando il coltello come se fosse stato una lancia.
Per evitare l'attacco, Hazyel si era buttato di colpo a terra.
Karlindi, piombato sopra di lui, spingeva con tutto il corpo nel tentativo di affondare la lama nel cuore del suo nemico.
Il Risiano afferrò la mano che reggeva il coltello e strinse. Sentì distintamente il suono del polso che si spezzava e l'urlo di dolore dell'umano mentre girava il coltello verso il torace del biondo assassino.
"Non rimarrai da solo a lungo..." sussurrò Hazyel nell'orecchio del suo avversario mentre gli afferrava la nuca con la mano libera "il tuo fidanzatino ti seguirà presto te lo prometto."
"Maledetto bast..." Karlindi non finì la frase. Il Risiano lo strinse a se facendo in modo che il pugnale si conficcasse nel cuore.
Hazyel fece rotolare via il corpo dell'avversario e rimase fermo a guardare il cielo nero come l'inchiostro. L'acqua continuava a cadere incessantemente e lavava via il sangue dal volto del Risiano.

Tralinox 5 - Capital City
Black Lotus Club - Bassifondi
Piano Terra
Contemporaneamente


Moses capì che non potevano continuare così a lungo. La città era in subbuglio. Ben presto qualcuno avrebbe fatto un qualcosa di sbagliato e avrebbe dato il via ad una rivolta nelle strade.
Forse il caos era già iniziato, le esplosioni che aveva sentito prima dell'inizio della rissa, potevano essere la goccia che aveva fatto traboccare il vaso.
Il Primo Ufficiale della Raziel dettò l'ordine di disimpegno. La rissa sembrò per un attimo aumentare di intensità quando gli incursori nascosti fra gli avventori iniziarono a fare sul serio. Pochi minuti dopo la rissa era terminata.
Moses entrò nella camera di Wood sollevando un sopracciglio.
Taranar era legato e imbavagliato per terra. Chase era seduto sopra di lui con un labbro spaccato, mentre Wood sembrava controllare le condizioni dell'abito.
"Me l'ha rotto! Guarda come ha ridotto questo vestito!" sbraitò Wood dando un calcio nel fianco del tralinoxiano.
"Coraggio, quando torniamo a casa te ne compro uno nuovo" sospirò Chase con voce tranquilla.
"Tutti così voi uomini... usate la carta di credito per sistemare le cose e non vi import..." scherzò Wood prima di accorgersi che Moses era entrato nella stanza
Alexander si guardò l'abito imbarazzato
"Ho bisogno di cambiarmi!"
"Lo penso anch'io..." commentò Chase cercando di non ridere.
"Comandante, che fine ha fatto il nostro teletrasporto?"
"Non lo so" rispose Moses andando alla finestra
"Sembra che teletrasporto e comunicazioni siano state interrotte. Siamo tagliati fuori per il momento. Ci dirigiamo al punto d'incontro Delta, avevamo pensato ad una eventualità simile. Le navette verranno a prenderci."
"Di lui che ne facciamo?" chiese Chase indicando la sua improvvisata sedia.
"Lo porto io. Tu trova una macchina qua fuori. Appena la principessina si è cambiata ti raggiungiamo."
Chase uscì senza attendere ulteriori ordini e Moses tornò a guardare la strada.
Ormai era chiaro che la faccenda era diversa da quella che avevano immaginato.
Jack'Al sembrava un passo davanti a loro: comunicazioni e teletrasporto bloccati e per farlo servivano congegni molto potenti e costosi, sapeva che stavano per catturare Taranar e Sranok ed aveva riempito il luogo della trappola con decine di suoi uomini.
I casi erano due: o Jack'Al poteva leggere il pensiero o aveva contatti nella Flotta Stellare... visto quello che aveva organizzato lì su Tralinox, Moses capì che il traditore si trovava addirittura a bordo della Raziel.
Victoria doveva rimettere mano a tutti i curriculum dell'Empireo per capire chi si era fatto comprare.
Sugli ufficiali superiori Frank non aveva sospetti, lui stesso li aveva studiati per ore prima di accettare la loro assegnazione al progetto Empireo. No, doveva essere qualcuno in secondo piano, nascosto in bella vista.
"Sono pronto!" riferì Wood rientrando rientrato nella stanza.
"Dovremmo passare dalla finestra del primo piano, il piano terra non è più sicuro." Lo interruppe Chase tornato in tutta fretta.
"Che succede?" borbottò Moses lanciando un'occhiata dalla finestra.
"I nostri se la sono svignata appena in tempo. La scazzottata deve aver attirato qualche bravo cittadino che ha avuto la bella idea di chiamare la polizia." Come per rendere più palesi le parole del timoniere, le luci multicolori delle auto corrazzate della polizia, illuminarono i muri sotto la loro finestra.

"Non è il caso di essere fermati per un interrogatorio. Passeremo da qui." Affermò fiducioso il Primo Ufficiale della Raziel indicando con un cenno la finestra.
"E con lui come facciamo?" chiese Wood.

Moses afferrò Taranar per la collottola e lo lanciò contro la finestra. Il corpo del malcapitato finì sul tetto del negozio dall'altra parte del vicolo emettendo una serie di grida che terminarono con un sonoro sbuffo quando i suoi polmoni si svuotarono all'improvviso a causa dell'urto.

I tre si lanciarono dalla finestra e rotolarono per attutire la caduta.
Taranar aveva subito un duro colpo e ora era svenuto. Moses non perse tempo a farlo tornare in se e lo afferrò per la collottola buttandoselo su una spalla.
"Dobbiamo trovare subito un mezzo!" esclamò scrollando le spalle per far assestare il corpo.

"Ore sei. C'è un garage a più piani. Li troveremo l'auto che ci serve!" propose Wood osservando il tricorder che emetteva una riproduzione tridimensionale del quartiere.

"Andiamo... di questo passo questa città finirà in fiamme." Ordinò il Comandante facendo cenno ai colleghi di avanzare.