A nuova vita










USS RAZIEL

presenta


USS RAZIEL

A nuova vita

Missione 08






Basato sulla saga di Star Trek di Gene Roddenberry, questa opera amatoriale è il prodotto della USS RAZIEL,
simulazione appartenente all'universo narrativo del Gioco di Narrazione PBeM


Starfleet Italy

Gli autori/giocatori hanno creato un proprio alter ego narrativo con il quale sono entrati a far parte della squadra
di comando della USS RAZIEL, quindi a turno hanno scritto i brani di questa avventura fantascientifica,
creando appunto questa opera amatoriale inedita e originale basata su Star Trek.




Questo racconto lungo è un'opera amatoriale che puó essere liberamente
riprodotta, purché integralmente, in ogni sua parte, e non a fini di lucro.



Anno pubblicazione 2019



www.starfleetitaly.it | USS RAZIEL








Equipaggio

Capitano Capitano Hazyel

Capo SEC/TAC Tenente Comandante Navras Christopher Terr

Ingegnere Capo Tenente Lucius Fox

Timoniere Tenente Atena "Starscratcher" Prince

Ufficiale Medico Capo Tenente Comandante Elaina Tarev

Capitano
Hazyel
Capitano

Tenente Comandante
Navras Christopher Terr
Capo SEC/TAC

Tenente
Lucius Fox
Ingegnere Capo

Tenente
Atena "Starscratcher" Prince
Timoniere

Tenente Comandante
Elaina Tarev
Ufficiale Medico Capo

Ufficiale Scientifico Capo Tenente Comandante Alexander Wood

Tenente Comandante
Alexander Wood
Ufficiale Scientifico Capo


USS RAZIEL

Autori

Capitano
Hazyel
Vanessa nd

Capo SEC/TAC
Navras Christopher Terr
nd nd

Ingegnere Capo
Lucius Fox
Stefano Zaniboni

Timoniere
Atena "Starscratcher" Prince
Silvia nd

Ufficiale Medico Capo
Elaina Tarev
Ilenia De Battisti

Ufficiale Scientifico Capo
Alexander Wood
Mauro Fenzio






Sommario


Sinossi
08.00 - PASSI VERSO LA NORMALITA'
08.01 - UN SALTO NEL BLU
08.02 - CONSEGUENZE DEL SOSPETTO
08.03 - NON E' ADDIO MA ARRIVEDERCI
08.04 - ANALISI PRELIMINARI
08.05 - RITORNO AD EMPIREO

Sinossi

Un momento di riflessione per l'equipaggio della USS Raziel.
Il piccolo mondo condensato che prende il nome di K-4 non cessa di ruotare: nuovi arrivi, dolorose partenze, nuove nascite.

Ogni giorno può essere l'ultimo, ogni viaggio può essere quello da cui non fare ritorno. È per questo che ogni cambiamento della routine quotidiana porta gli uomini dell'Empireo a considerarli l'inizio di una nuova vita.
*** teaser ad opera di Federico ***



08.00 - PASSI VERSO LA NORMALITA'

Autore: Tenente Comandante Elaina Tarev

USS Raziel
Ponte 1 - Ufficio del Capitano
28/09/2398 - Ore 18.36


Hazyel stava rileggendo alcuni rapporti, ma, per quanto si sforzasse, continuava a rimanere fermo sulle stesse righe senza riuscire a proseguire in quel momento, non era proprio in grado di occuparsi delle possibili migliorie da apportare ai giunti di alimentazione delle bobine secondarie delle gondole.
La disavventura Aetos era finita e, anche quella volta, era riuscito per bravura e fortuna, a riportare tutti i suoi uomini a casa, ma era stato davvero un periodo estenuante.
Si era ripetuto più volte che non aveva responsabilità per l'accaduto, fior fiore dei diplomatici federali avevano valutato quella popolazione come un papabile alleato federale, ma dentro di lui continuava a sentire il peso di aver permesso a quella manica di folli di drogarli e rapire le donne, le sue donne.. il suo equipaggio.
Avrebbe potuto accorgersene? Avrebbe potuto impedirlo?
Con il senno di poi dovette ammettere che, in effetti, il suo sesto senso lo aveva fatto subodorare qualcosa quello strano interesse degli Aetos verso le donne, il loro continuo servilismo verso il gentil sesso lo aveva fatto insospettire, ma, a suo tempo, aveva deciso che, probabilmente, era tutto dovuto a suoi preconcetti verso un popolo che sembrava voler ideare un mondo simile a Risa, il suo pianeta natale.
Se avesse dato retta a quei presentimenti, avrebbe potuto evitare tutto quello? Possibile.. non lo poteva sapere con certezza, tuttavia, se solo ci avesse provato, avrebbe potuto evitare molte sofferenze a tutto l'equipaggio
Elaina, Sarah e Victoria avevano vissuto per dei mesi in prigionia, senza sapere né dove si trovassero né se qualcuno le avrebbe mai potute riportare a casa.
Avevano avuto modo di parlare più volte dell'esperienza sulla nave degli Aetos, e, sebbene gli avessero garantito che a nessuna di loro era mai stato torto neppure un capello, la sensazione di non sapere dove fossero le aveva spinte in una sorta di apatia il primo mese dopo il rapimento e, solo in seguito, avevano trovato la forza di tornare a sperare nella liberazione.
In particolare, Elaina aveva espresso il rimpianto di aver vissuto gran parte della gravidanza in solitudine, lontana dal compagno, e senza la possibilità di monitorare il proprio stato di salute o si sarebbe immediatamente accorta che i feti erano diventati due.
Di contro, anche il resto dell'equipaggio non se l'era vissuta molto meglio: gli Aetos si erano dimostrati bravi a nascondersi, ogni tanto venivano segnalati da qualche parte, ma la scarsità di informazioni aveva reso molto frustrante l'intera operazione di ricerca.
A tutto ciò si doveva anche aggiungere il pessimo umore di Moses e, ancor peggio, di Wood, che si erano visti portare via l'uno la figlioccia e l'altro la compagna in particolare, il secondo sembrava stare bene solo mentre lavorava, mentre nel tempo libero il suo umore tendeva ad altalenare fra momenti di pura collera ad attimi di completa apatia ed incapacità di reagire.
Vi era stato poi il grande epilogo, con Elaina che aveva cacciato tutti gli scienziati dal laboratorio solo per aver modo di parlare della sua gravidanza.
Lui era rimasto silenzioso quando sullo schermo aveva visto apparire un secondo feto, silenzio che si era tramutato in stupore quando aveva letto che si trattava di un bambino per metà Betazoide e per metà Risiano.. era suo figlio, il suo primogenito.
Il suono del sensore della porta lo fece voltare verso l'entrata
"Avanti.." ripose in fretta i pad per poi sorridere a Victoria, mentre entrava nel suo ufficio.
"Buongiorno, ti disturbo?"
Hazyel scosse il capo ancora sorridendo, Victoria era mancata molto anche a lui, non solo a Moses, e le indicò una delle poltroncine che stavano di fronte alla sua scrivania "Nessun disturbo, accomodati pure. Posso fare qualcosa per te?"
"Ho come l'impressione che tu sia preoccupato, vorrei capirne il perché" Victoria osservava Hazyel con sguardo dolce, ma al contempo indagatore
Hazyel scosse il capo "Sarò onesto, non sono pienamente convinto della necessità di sottoporre tutto l'equipaggio allo stress di una verifica psico-attitudinale appena rientrati su Sol III"
"Dopo un periodo così stressante, è una prassi consolidata per qualsiasi equipaggio della Flotta Stellare.. diventa ancora più urgente per chi fa parte di un progetto delicato e riservato come Empireo.. Hazyel sai meglio di me che il tuo equipaggio è stato accuratamente selezionato per operare come squadra di élite della Intelligence federale.. abbiamo dovuto superare dei controlli atti a verificare la nostra capacità di sopportare lo stress.. questi test faranno sempre parte del nostro progetto perché le missioni che andremo ad affrontare non sono standard e richiedono di mantenere il sangue freddo in ogni situazione"
"Lo so, ma non sarebbe stato corretto concederci un po' di tempo?"
"Chi ti preoccupa esattamente?" chiese Victoria con un certo interesse
"Tutti e nessuno.. eravamo partiti per la colonia Aetos per un motivo ben preciso, l'equipaggio aveva bisogno di rilassarsi e recuperare dallo stress, e come è andata a finire? Siete state rapite, tenute segregate per mesi.."
Hazyel alzò una mano per impedire a Victoria di prendere la parola
"So cosa vuoi dire.. non vi hanno maltrattato, ma di certo non è stata una vacanza.. per nessuno.. ed ora? La Flotta Stellare ci mette di fronte a degli psicologi, che, quasi fossero un plotone d'esecuzione, vivisezioneranno ogni più intimo pensiero ed emozione per poi emettere il loro verdetto.. o dentro, o fuori.. non importerà a nessuno quanto fatto sino ad ora, quanti rischi corsi per il benessere della Federazione e di ogni cittadino che vi abita, quanto sia stato sacrificato per il buon esito delle missioni.. no, ci sarà un bel biglietto d'uscita e tanti saluti!"
"Immaginavo che avresti preso bene questa notizia" rispose sorridente Victoria con tono di voce leggermente ironico "Ma sono certa che non sia solo una preoccupazione generale, stai pensando a qualcuno di preciso?"
"In verità temo sia per Sarah che per Elaina. La Mendel è un ufficiale formidabile, ha la capacità di fare cose nella Stazione Ombra che probabilmente hanno un che di prodigioso e, per il nostro lavoro, avere le giuste informazioni al momento opportuno è tutto.."
"Ma..." Victoria intervenne osservando Hazyel "C'è un ma, giusto?"
"E' una persona caratterialmente introversa che ha sempre svolto i propri doveri con grandissima professionalità e dedizione, ma che ha anche avuto dei momenti di fragilità.. il nostro non è un lavoro semplice, e se teniamo conto dello stress che ha accumulato, io mi domando quanto possa essere corretto volerla sottoporre ora ad una verifica.. è alto il rischio che quel suo lato caratteriale più sensibile venga alla luce, come lo interpreterà la Commissione? Non intendo perdere un ufficiale come lei solo perché a volte tentenna un po'"
"Temi possa tentennare anche Elaina?" chiese Victoria sempre con grande curiosità
"Per Elaina la questione è differente e, da un certo punto di vista, molto complessa.. ha un carattere forte rispetto a Sarah, ma la sua impulsività l'ha messa più di una volta in pericolo.. già nella prima missione ha avuto un brutto incontro con un Gorn e ne è uscita con le costole incrinate, e poi c'è stata la disavventura con Mister White"
"Ma tu intervenisti quasi subito.. no?" intervenne Victoria osservandolo
"Si, ovviamente! Quando fu sbattuta a terra da quell'energumeno ebbe il sangue freddo di attivare il comunicatore nascosto nell'orecchio, ma nella fretta aprì un canale di comunicazione solo con me.. fu percossa, drogata.. rischiò di essere violentata ed uccisa.. non è una cosa che si possa dimenticare con una dormita, no?"
"Ma tu sei riuscito a portarla fuori da quella situazione, lei ha ripreso il lavoro ed ha portato avanti brillantemente le missioni che vi sono state assegnate.. evidentemente ha avuto la forza di superare quel trauma"
"Sì, ma su quel pianeta lei è stata nuovamente drogata e rapita.. e, per quanto possiamo girarci intorno, ha subito l'impianto di un embrione contro la sua volontà.. ha subito una violenza, cosa che ha scoperto solo a distanza di tempo.. quando il feto era già troppo cresciuto dentro di lei.. ora che si trova quasi all'ottavo mese di gravidanza, quindi in una condizione più delicata.. fra uno squilibrio ormonale e l'altro si ritroverà a cercare di dimostrare di essere perfettamente in grado di sostenere lo stress di operare per i Servizi di Intelligence.."
"Sono certa che i miei colleghi della Commissione terranno in considerazione lo stato di salute di Elaina.. tutti gli psicologi sanno che, in gravidanza, la presenza di sbalzi ormonali e d'umore possono essere frequenti, sarebbe folle non considerarlo"
"Sarà, ma io continuo a ritenere che questo non sia corretto.. la Flotta Stellare non dovrebbe limitarsi a porre sotto esame gli ufficiali e prendere provvedimenti qualora non li ritenga in grado di rientrare in parametri prefissati.. è importante essere in grado di sostenerli ed anche tutelarli qualora determinate situazioni straordinarie possano aver comportato l'affioramento di sensibilità caratteriali nascoste. Gli ufficiali di Empireo non sono privi di emozioni o debolezze, ma accettano i propri limiti e sono perfettamente in grado di gestirli e superarli.."
"Mm.. lo so vorresti tutelare il tuo equipaggio"
"Ovviamente! Ho condiviso con loro quei maledetti mesi di ricerca.. ho sentito addosso il peso della frustrazione ad ogni pista che si è rivelata fallace.. ero lì quando i giorni passavano senza che vi fosse alcuno sviluppo.. so quanto si sono impegnati.. quanti doppi turni hanno fatto.. quanto abbiano combattuto con la stanchezza per portare a casa il risultato"
Hazyel osservò Victoria per un interminabile istante prima di continuare
"Io tutte queste cose le so, le capisco appieno perché le ho vissute sulla mia pelle.. che cosa ne può sapere la Commissione?"
"Stai vedendo solo il lato negativo della cosa, si tratta di un pool di psicologi preparati e capaci.. non sono stati posti lì semplicemente per cercare di tagliare le gambe ai tuoi uomini, ma per cercare di capire se, dopo quanto hanno subito, sono ancora in grado di portare avanti un progetto così delicato come il progetto Empireo"
"E chi non fosse più ritenuto adatto? Un bel calcio nel fondoschiena?"
"Hazyel, abbi fiducia nel lavoro che sta per fare la Commissione.. tutti noi abbiamo subito una sorta di trauma, possiamo avere la certezza matematica che quel sangue freddo che avevamo fino a prima di questa disavventura sia rimasto tale? No, ecco perché è così importante verificarlo prima che la Raziel sia chiamata ad una nuova missione, magari ancora più difficile, complessa ed emotivamente stressante rispetto alle precedenti.. non possiamo permetterci di rischiare che a qualcuno crollino i nervi nel bel mezzo di una missione e tu questo lo sai!"
"Certo.. solamente non condivido l'urgenza della cosa.. tutti noi rischiamo di affrontare queste verifiche psicologiche in uno stato particolare.. mettiamola così.." Hazyel osservò per qualche attimo Victoria "Prendiamo ad esempio il Comandante Wood, ha passato mesi alla ricerca della compagna senza sapere se fosse ancora viva o meno, poi ha scoperto che Elaina era incinta non solo di sua figlia, ma anche di un maschietto che attende dal sottoscritto.. è possibile che tutto questo possa avergli mosso qualche sentimento?"
"Certo, così come immagino ne abbia mossi a te.. stai per diventare padre anche tu, no?"
Hazyel si fermò per un attimo ad osservare lo sguardo di Victoria
"Si, sto diventando padre.. ma, per ora, ho avuto ben poco tempo per pensarci. Da quanto appurato il piccolo sta bene, così come stanno bene Elaina e l'altra bambina.. hanno fissato una visita medica più approfondita appena saremo sulla Terra, Elaina mi ha chiesto di essere presente al colloquio finale.."
"Ci andrai?" chiese ancora con una certa curiosità Victoria "Sono certa che Elaina ci terrebbe molto. So che, per te, quello che lei sta sostenendo è in parte una sorta di violenza, ma per lei quei due feti sono già suoi figli.. li percepisce empaticamente, li sente suoi e tu sei il padre del maschietto"
"Si.. certo che ci andrò" rispose tranquillamente Hazyel "E non solo perché so che ci tiene Elaina, ma anche perché ci tengo io.. si tratta di mio figlio. E' vero, non è stato concepito naturalmente, ma questo non cambia il fatto che ne sia io il padre"
=^=Plancia a Capitano=^= la voce di Moses, attraverso gli altoparlanti, risuonò forte e chiara nell'ufficio =^=Mmpf... siamo entrati nel sistema stellare Terrestre.. fra una decina di minuti ci posizioneremo in posizione geosincrona con Sol III e potremo tutti fungere da cavie agli psichiatri=^=
Hazyel sorrise vedendo Victoria alzare gli occhi al cielo alle parole del patrigno per poi attivare l'interfono "Molto bene, la raggiungo in plancia".

Sol III - San Francisco
Ospedale Militare Letterman
Reparto di ginecologia
29/09/2398 - Ore 15.56


Elaina stava iniziando a dare segni d'impazienza era entrata in ospedale di mattina per eseguire quelli che, almeno in teoria, sarebbero dovuti essere giusto un paio di controlli veloci e si era trovata a dover subire una serie, estremamente lunga e fastidiosa, di analisi senza che un dottore si fermasse a darle delle spiegazioni su quanto stessero ricercando.
Da ufficiale medico capo, per lei era fortemente irritante osservare il via vai di colleghi che controllavano i monitor, prendevano un appunto o due e poi se ne andavano senza fiatare. Possibile che non si decidessero a dirle neanche una parola? Aveva il sacrosanto diritto di sapere come stavano i suoi figli?
Dal canto loro, Alexander ed Hazyel erano ancora costretti ad attendere nella sala d'attesa non si erano lamentati di aspettare per tutto il tempo in cui Elaina era rimasta sotto monitoraggio, ma, ora che le analisi ed i controlli sulla Betazoide erano terminati, iniziavano a non capire il motivo dell'ulteriore attesa.
Mentre Hazyel rimaneva tranquillo nonostante l'inspiegabile prolungarsi dell'attesa, mantenendo tutto il proprio aplomb, Alexander aveva iniziato a perdere la pazienza all'ennesima risposta piuttosto secca e scocciata da parte dei dottori di turno.
"Senta.. la mia compagna è in quella stanza dalle otto di questa mattina, partendo dalla consapevolezza che né io né lei siamo contagiosi.. si può sapere perché non la possa vedere?" la voce di Alexander iniziava ad essere piuttosto seccata, segnalando la sua collera "Dovevano essere un paio di rapidi controlli, siamo qui da ore.. è stato trovato qualcosa che non va?"
"Non sono autorizzata a dirle nulla signore, la prego di tornare a sedere" la dottoressa Andoriana non alzò neppure gli occhi dal proprio pad
"Come sarebbe a dire che non è autorizzata a dirmi nulla?" la voce di Alexander si alzò di un'ottava, tanto da far voltare Hazyel nella sua direzione, prima di sbraitare la propria frustrazione in faccia alla dottoressa "Sono il compagno di Elaina, il padre della bambina che porta in grembo.. mi pare più che a sufficienza per avere delle informazioni!"
"Torni a sedere o chiamerò la sicurezza e la farò accompagnare fuori!" l'Andoriana chiuse di scatto il pad che teneva in mano reagendo con determinazione all'attacco verbale ricevuto
Alexander stava per risponderle a tono, ma si sentì toccare la spalla, mentre la voce calda di Hazyel prendeva la parola "Potremo sapere quando dovrebbe giungere il primario? Avremmo alcune domande da porgli per quanto riguarda la gravidanza del Comandante Tarev.."
L'Andoriana dovette alzare lo sguardo per osservare il volto del Risiano.. quando lo fece arrossì leggermente, perdendo per un attimo la propria baldanza combattiva.. il carisma di Hazyel aveva mietuto l'ennesima vittima
"Ehm, beh.. dovrebbe arrivare tra qualche minuto. Le analisi sono terminate e si stanno tirando le somme"
"Molto bene.. in questo caso il Comandante Wood ed io gradiremmo poter vedere il Comandante Tarev, sono certo che anche Elaina sarà stanca di restare da sola in quella stanzetta"
"Beh.." la dottoressa Andoriana sembrava indecisa sul da farsi "In effetti credo che la paziente si stia innervosendo, ma le disposizioni erano di attendere l'arrivo del primario.."
"Sono certo che l'intenzione fosse quella di lasciarla riposare, ma, come ben immaginerà, il nervoso non aiuta certo a rilassarsi.." la voce di Hazyel, così calma e controllata, sembrava aver ipnotizzato l'irritata dottoressa che, dopo aver litigato con Alexander, ora sembrava pendere dalle labbra del Risiano "Non è nostra intenzione metterla in difficoltà con il primario del reparto ma, capirà che siamo preoccupati per il Comandante Tarev.."
La dottoressa rimase per qualche attimo interdetta, poi annuì "Sì.. sì, va bene.. entrate pure, il primario comunque vi raggiungerà fra pochissimo.. farvi entrare ora o fra cinque minuti non farà nessuna differenza.." poi si allontanò
Alexander sgranò gli occhi osservando la scena, poi portò lo sguardo su Hazyel "Come diavolo hai fatto?"
"A volte si ottiene di più con un po' di miele che con un phaser.." Hazyel sorrise divertito muovendo la mano per indicare la stanza di Elaina "Andiamo, prima che cambi idea.."
"Non avrei usato il phaser.. ho ancora un po' del virus Crypto sulla nave, al massimo le insaporivo il pranzo!" Alexander rispose di getto al Capitano per poi entrare quasi di soppiatto assieme al suo superiore nella stanza di Elaina
"Ciao amore.. come va?"
"Bella domanda! Mi avessero detto qualcosa sino ad ora!" rispose molto irritata Elaina "Nulla, io non so assolutamente niente da questa mattina e la cosa mi sta dando parecchio fastidio!"
"Sì, i medici sono tutti str..." Alexander si fermò solo quando si ricordò che anche Elaina era un medico
"Sì? Volevi dire qualcosa?" chiese Elaina, già piuttosto furente, incrociando le braccia al petto "I medici sono tutti cosa, Alexander? Elabora.."
"I medici sono tutti str....aordinariamente capaci di far perdere tempo" poi si apprestò ad aggiungere rapidamente "Tutti tranne qualcuno ovviamente.. e con qualcuno intendo te, per quello ti amo tanto!" Alexander sfoderò un enorme sorriso
Hazyel scosse il capo cercando di reprimere una risata e poi, avvicinatosi al proprio ufficiale scientifico, gli sussurrò "Fammi capire, hai deciso coscientemente di farti uccidere da qualcuno oggi? Prima fai infuriare l'Andoriana.. ora lei.. non mi sembra una buona strategia.." quindi sorrise ad Elaina cercando di cambiare il discorso "Il primario dovrebbe essere qui fra pochi minuti"
"E' da stamattina che sento dirmi di avere pazienza.. inizio a pensare che il loro concetto di minuto non sia lo stesso di tutto il resto della galassia!"
Hazyel sorrise osservando Elaina, ma non fece in tempo a risponderle che la porta si aprì ed un uomo sulla cinquantina, pelato e con un serio problema di peso, si fece strada seguito da un drappello di giovani medici terrorizzati.
"Vedo che avevate proprio fretta di entrare.." l'uomo apostrofò Hazyel ed Alexander osservandoli malamente prima di voltarsi verso Elaina "Sono il dottor Herbert Huber, primario di questo reparto. So che era impaziente di avere i risultati delle nostre analisi.. non ci girerò intorno, non abbiamo trovato nulla di anomalo.."
"E' da stamani che aspettavamo fuori, senza ricevere uno straccio di informazione.." intervenne Wood guadagnandosi l'ennesima occhiataccia "Ad ogni modo.. fatemi capire, ci avete messo quasi una giornata intera per non trovare assolutamente nulla?"
"L'assenza di anomalie non comporta la carenza di informazioni.. abbiamo eseguito una serie di scansioni accurate per capire lo stato della gravidanza e l'iterazione creatasi con i due feti" il medico portò lo sguardo su Alexander ed Hazyel standosene in silenzio per qualche istante "Immagino siate i due padri.."
"Esatto.." Hazyel fece un passo avanti osservando il medico "Io ed il Comandante Wood siamo i padri dei due bambini.."
"Feti signori, feti.. non sono ancora nati!" l'atteggiamento ed il tono di voce del primario lo faceva apparire più come un professore universitario che un vero dottore impegnato alla cura dei pazienti "Ad ogni modo voi non siete parenti della signora Tarev, quindi.. le informazioni relative alla gravidanza sono riservate.."
Alexander alzò gli occhi al cielo "E ci risiamo.."
Il dottor Huber alzò la voce "Come stavo dicendo, sono riservate, a meno che la signora non desideri la presenza dei due padri"
"Si, possono restare.. anzi, sono qui entrambi perché sanno quanto io tenga alla loro presenza.." Elaina ridacchiò divertita portandosi le mani sul pancione, che ora appariva bello tondeggiante "Cosa è apparso dalle scansioni?"
Il dottor Huber stava ancora fissando con sguardo arcigno Alexander quando sentì la risposta di Elaina "Come vuole.. in questo caso iniziamo" fece un colpetto di tosse per ripulirsi la voce, come se stesse preparandosi a fare il proprio personalissimo show, poi osservò il pad che aveva in mano "Abbiamo individuato la presenza di due feti uno Betazoide Umano e uno Betazoide Risiano.."
"E questo lo sapevamo già.." intervenne Alexander guadagnandosi l'ennesima occhiataccia
"Lo sviluppo di entrambi risulta parallelo.."
"Cosa intende?" Hazyel prese la parola osservando il medico
"Sta a significare che i due feti hanno il medesimo sviluppo" intervenne Elaina sorridendo "Non c'è un feto più sviluppato dell'altro.. quindi dalle analisi sembrerebbero quasi due impianti naturali"
"Cosa ovviamente impossibile in natura!" intervenne nuovamente Huber cercando di ritrovare il filo del proprio discorso "Ehm.. sì, bene.. L'analisi dei due feti conferma un aumento del grasso corporeo intorno al 12%..."
"Lo dicevo io che nell'ultimo periodo ti sei lasciata un po' troppo andare al tuo amore per la pizza.." intervenne Alexander osservando Elaina "Si sa che il cibo terrestre è qualcosa di strepitoso, ma mi si stanno arrotondando anche i bamb..." il cuscino lanciato da Elaina lo prese in pieno volto "Ahio.."
"La crescita del grasso corporeo nei feti è perfettamente normale e necessario!" rispose piccata Elaina "E poi, al posto di pensare al mio amore per la pizza.. pensa a quello che mangi te!"
Hazyel trattenne a stento una risata vedendo come il primario si stesse infuriando per le continue interruzioni "Quindi l'aumento del grasso è normale, corretto?" chiese al medico per farlo proseguire.
Huber annuì con espressione infastidita riprendendo la propria anamnesi con un piccolo colpetto di tosse "il grasso corporeo continuerà ad aumentare fino a raggiungere un 15% prima della nascita.. entrambi i feti hanno poi iniziato a perdere la vernice caseosa, ed ora immagino che mi interromperete per farmi sapere che non avete la più pallida idea di cosa sia, corretto?"
"In effetti.." ammise Hazyel
Elaina sorrise nuovamente prendendo la parola "E' uno strato che fino ad ora ha protetto il feto. E' normale si stacchi intorno a questa settimana, rimarrà in sospensione nella placenta e verrà inghiottito dai feti"
"Perché mai dovrebbero inghiottirlo.. non lo si può eliminare?" intervenne Wood spalancando gli occhi
"Alexander, è perfettamente normale che i feti, a questo stato del loro sviluppo, inizino ad ingurgitare delle quantità di liquido amniotico misto anche alla vernice caseosa"
"Serve ai due feti per attivare pienamente il sistema digestivo.. detesto l'ignoranza" il dottor Huber alzò gli occhi al cielo e poi riprese a leggere la cartella clinica "Dove siamo arrivati?.. ah, giusto.. la struttura ossea è ancora in consolidamento, i depositi di calcio sono ottimi in tutte le ossa lunghe mentre le ossa del cranio risultano ancora cartilaginee con punti di calcificazione ben disposti" portò lo sguardo ad osservare Alexander ma prima che quest'ultimo prendesse la parola lo anticipò "Questo è un bene perché le ossa, soprattutto quelle del cranio, devono rimanere flessibili per il parto"
"Si consolideranno nei primi anni di vita" concluse la frase Elaina
"Esattamente.." il dottor Huber, non alzò neppure il capo, continuando a scorrere di dati "L'udito sta progressivamente migliorando. Da questa settimana è importante che la madre comunichi con i feti in modo che possano riconoscere la sua voce nel momento in cui verranno al mondo.. dal punto di vista degli organi interni i due feti hanno un'ottima circolazione sanguigna ed il sistema immunitario risulta completamente sviluppato. Polmoni e cuore sono pienamente maturi, se anche dovessero nascere ora avrebbero bisogno solo di una minima assistenza. L'apparato digerente è formato, ma non ancora pienamente sviluppato, quello avverrà solo dopo il parto, al momento tutto il loro nutrimento viene preso dalla madre.. lo sviluppo celebrale non si è ancora concluso"
"Per quale motivo lo sviluppo celebrale dei feti non è allo stesso punto rispetto agli altri organi?" chiese con un tono curioso Hazyel
"E' a causa mia.." intervenne Elaina "il cervello Betazoide è più complesso a causa della telepatia, per quello la nostra gravidanza richiede mediamente un mese in più rispetto a quella terrestre.. i due feti avranno bisogno di più tempo perché il loro cervello arrivi al pieno sviluppo, ma si tratta di una cosa del tutto fisiologica"
Il dottor Huber sbuffò, il suo grande monologo era stato interrotto fin troppe volte per i suoi gusti, con un rapido tocco delle dita sul pad trasmise un'immagine ad un pannello poco lontano
"Il piccolo è lungo 45 cm e pesa 2,3 kg, con un tasso di crescita di 30 grammi al giorno. La piccola è lunga 47 cm con un peso di 2,5 kg, con un tasso di crescita di 29 grammi circa. L'aumento di peso rallenterà gradualmente con il proseguo della gravidanza. Al momento nessuno dei feti risulta in posizione podalica" con un rapido tocco chiuse l'analisi sul pad osservando i tre genitori "In definitiva i due feti stanno bene, sono correttamente posizionati e crescono che è una meraviglia. Il parto dovrebbe avvenire tra circa nove settimane, ma essendo un parto gemellare potrebbe esserci un anticipo di circa due settimane"
"E per il parto?" la domanda di Elaina fece voltare tutti "Quello che vorrei capire è.. l'innesto del piccolo Betazoide Risiano ha delle difformità rispetto all'innesto placentare della piccola?"
"Teme che in fase di parto vi possa essere qualche complicazione?" il dottor Huber ripose il pad portando ambo le mani dietro alla schiena
"Non posso escluderlo, qualora non dovesse staccarsi correttamente la placenta potrei rischiare un'emorragia interna, il che metterebbe a rischio la sopravvivenza mia e dei bambini.."
"Emorragia?" chiese Alexander un po' allarmato "E' un rischio possibile?"
"Abbiamo fatto varie analisi dettagliate sul punto e non abbiamo trovato assolutamente nulla di anomalo, glielo ripeto.. se non sapessi che è matematicamente impossibile, penserei a due gemelli concepiti naturalmente, questo ci ha portato a ritenere che i rischi siano molto bassi"
"Ma non ad escluderli del tutto.."
"Non si potranno mai escludere del tutto i rischi durante un parto, potrebbe sempre esserci qualcosa che può andare storto.. è normale che sia così"
"Qualche prescrizione da adesso sino al parto?" intervenne Hazyel osservando il medico
"Beh, sicuramente il riposo.. arrivata a questo stadio di una gravidanza gemellare sarà perfettamente normale che la partoriente si senta pesante e particolarmente stanca, quindi è buona norma fare particolare attenzione a quando si ritrova a compiere degli sforzi, che possibilmente andranno evitati per non sollecitare ancora di più il fisico.. Sarebbe appropriato che dormisse ogni qual volta ne sentisse la necessità, anche se, a questo punto, riposare potrebbe non essere così facile"
Il dottor Huber portò la sua attenzione un po' su Hazyel ed un po' su Elaina prima di continuare
"La signora presto inizierà ad avvertire una maggiore pressione nel basso addome, in quanto il feto Betazoide Risiano sta gradualmente scendendo nella pancia.. questo avvenimento, detto "alleggerimento", permetterà ai suoi polmoni, alla sua gabbia toracica ed suo stomaco di espandersi leggermente, e questo comporterà un miglioramento delle sensazioni fastidiose avvertite fino ad ora, come la mancanza di fiato ed i bruciori di stomaco, tuttavia porterà via spazio alla vescica.. quindi potrebbe esserle necessario andare al bagno più spesso, ma sono tutte cose normali. La cosa che mi sento di consigliare è di evitare lo stress.."
"Si.. ma tornando al parto.." Alexander tornò nuovamente sul punto "Prescrizioni a riguardo?"
"Preferirei che il parto avvenisse qui su Sol III, la nostra equipe è all'avanguardia per i parti interrazziali e la genetica interna Risiana presenta peculiarità proprie, ma abbiamo già avuto modo di occuparci di molti altri casi.." il dottor Huber si schiarì per un'ultima volta la voce "Ovviamente sta a lei, signora.. decidere se preferisce partorire qui o da qualche altra parte, ma io le consiglio di venire da noi. Ora, perdonatemi.. ma il giro delle visite deve proseguire"
Il primario fece un leggero saluto per poi uscire, seguito a ruota da tutti i suoi tirocinanti.


Sol III - San Francisco
Comando della Flotta Stellare
Sala riunione 4B
04/10/2398 - Ore 10.37


Le sale riunioni 4A - 4B - 4C, piuttosto piccole rispetto alle altre, erano state adibite allo scopo di concedere alla Commissione uno spazio da sfruttare, anche contemporaneamente, per poter eseguire i propri test sui membri dell'equipaggio della Raziel in piena tranquillità.
Al centro di ognuna di esse era stato posto un grosso tavolo rettangolare che permetteva a tutti e cinque gli psicologi presenti di porsi uno affiancato all'altro, quasi come un plotone di esecuzione, ed avere la possibilità di studiare accuratamente il povero malcapitato che avrebbero avuto di fronte.
Gli ufficiali superiori della Raziel erano stati chiamati ad entrare uno alla volta in una delle tre sale, cosa che avevano diligentemente fatto il primo giorno, sperando che ciò fosse risultato sufficiente.
Purtroppo per loro, non fu così: la Commissione sembrava sempre insoddisfatta e, arrivati al quinto giorno, i vari ufficiali iniziarono a risentire di quell'obbligo per loro incomprensibile di doversi presentare per rispondere a delle domande che sembravano più o meno tutte uguali.
Neppure Elaina, per quanto incinta, era riuscita ad evitare quella rogna, anzi, aveva trovato una sorta di sua nemesi in seno alla Commissione, una Trill di nome Launha Pas.
Dal primo momento avvertì la netta sensazione che quella Trill la detestasse, e giorno dopo giorno, ebbe la conferma che il suo sesto senso non l'aveva tradita. Spocchiosa, arrogante, dispotica e saccente, la Pas non aveva mai perso occasione per sottolineare ogni piccolo tentennamento di Elaina, e, in particolare, le difficoltà fisiche legate alla sua gravidanza.
Gli altri quattro membri della Commissione, per quanto a loro volta parecchio fastidiosi, erano meno odiosi a capo della Commissione vi era un Vulcaniano alto e straordinariamente magro di nome Dunul, alla sua destra trovava posto Pas ed un grasso Boliano di nome Krigar, mentre alla sua sinistra sedeva un'anziana umana di nome Lisa Bartlett ed un'Andoriana tutta curve di nome Tallao Sh'qarril.
"Ricominciamo.. torniamo nuovamente indietro nel tempo alla vacanza sul pianeta occupato dagli Aetos, qual è stata la sua prima percezione giunta lì?" il tono del capo commissione Dunul era come al solito atono e piuttosto fastidioso, tanto da riuscire in pochi istanti ad urtare i nervi alla Tarev
"Abbiamo già analizzato cosa è successo in quei pochi giorni un'infinità di volte, per quanto ancora dovremo andare avanti?" la voce di Elaina lasciava trasparire una certa stanchezza "Siamo al quinto giorno consecutivo, non fate prima a registrarmi e ascoltarvi le mie risposte?"
"E invece lei farà quanto le è stato ordinato e continuerà a venire qui tutte le volte che noi lo riterremo opportuno!"
Elaina non dovette neanche voltarsi per sapere che quella voce, stridula e petulante, era di quella fastidiosissima Trill "Tutto ciò è solo un perdita di tempo!"
"Tanto, nello stato in cui lei è di tempo da buttare ne ha più di chiunque altro.. si è forse vista allo specchio di recente? E' praticamente una palla, inutile per qualsiasi nave finché non partorirà, il suo tempo non ha alcun valore oramai.." la Trill fissava Elaina con quella che sembrava una certa rabbia repressa "Del resto è questo quello che succede quando un agente operativo decide di darsi alla riproduzione.. diventa del tutto inutile, tanto vale lasciasse il posto ad altri"
Elaina studiò il volto della Trill con rabbia per poi farle un sorriso, un po' forzato, ma oltremodo convincente "Invidia?" non aveva bisogno di avere una risposta, le erano bastati un paio di giorni per capire che la Trill provava un'avversione contro di lei per la gravidanza, e, indagando in giro, aveva scoperto che la cara Pas aveva tentato di tutto per avere un figlio, ma senza risultato.
Il colorito che raggiunse la Trill alla sua frase fece capire ad Elaina di essere andata a segno, ma la voce del Vulcaniano Dunul interruppe l'ennesimo scontro verbale fra le due
"Ripeterò la domanda.. torniamo nuovamente indietro nel tempo alla vacanza sul pianeta occupato dagli Aetos, qual è stata la sua prima percezione giunta lì?"
Elaina alzò gli occhi al cielo piuttosto contrariata "Come vi ho detto e ribadito in ogni singolo incontro, siamo giunti sul pianeta occupato dagli Aetos di prima mattina.. le percezioni che ne ebbi una volta scesa sul pianeta furono di felicità, entusiasmo ed eccitazione da parte degli uomini che, come noi, erano lì per potersi godere una piccola vacanza.."
"E le percezioni che ha avuto dagli Aetos?" intervenne il grasso Boliano
"Soddisfazione" Elaina rispose alla domanda già ponendosi sulla difensiva, sapeva perfettamente dove quel Boliano volesse andare a parare e la voglia di iniziare quell'argomento proprio non l'aveva
"Ah.. soddisfazione.." ripeté con insistenza un po' troppo marcata Krigar "E questo cosa le ha fatto pensare? Non ha trovato nulla di insolito? Dov'è la proverbiale capacità di comprensione dell'animo umano che voi Betazoidi amate sbandierare ai quattro venti?"
"Percepiamo le emozioni della maggior parte degli umanoidi, è vero.. ma non credo che serva ricordare a nessuno di voi che, seppure potremmo, abitualmente non leggiamo mai i pensieri degli altri.. questo per un rispetto verso i non telepati! Come lei del resto.. sarebbe contento se ora le leggessi i suoi pensieri? Se mi intrufolassi nella sua mente per carpire ogni sua minima paura.. ogni suo più oscuro segreto? Credo di no!"
Lo sguardo penetrante di Elaina fece mettere sulla difensiva il Boliano
"Io ho percepito soddisfazione.. pura e semplice, vale a dire quell'emozione che accompagna il raggiungimento di una meta.. quale fosse non mi era possibile comprenderlo, per quello che mi riguardava poteva benissimo essere la gioia di aver creato un'installazione che avrebbe potuto con il tempo rivaleggiare con Risa come luogo di vacanza"
"Quindi non avete capito assolutamente nulla" rispose con la sua solita petulante vocina Pas "Ed è per quello che siete state rapite, se aveste pensato meglio forse qualche segnale lo avreste colto.. la soddisfazione era legata al fatto di avere tante cavie da catturare.."
"Già, ma con il senno di poi sono tutti dei geni!" rispose con energia Elaina, portandosi una mano al basso ventre sentendo i piccoli che iniziavano a calciare
"Quando ha avuto la prima sensazione che fossero interessati ai metodi di riproduzione dei popoli federali?" intervenne nuovamente il capo commissione Dunul
"E' successo il pomeriggio del medesimo giorno, eravamo in spiaggia.. i ragazzi stavano giocando a beachvolley, mentre Victoria, Sarah ed io eravamo sui lettini a prendere il sole. E' stata in quell'occasione che una Aetos femmina, Nimueh, ha esternato che avrebbe preferito vedere delle famiglie con figli alla loro colonia"
"Ma non c'erano bambini.. soltanto ufficiali della Flotta.." intervenne con tono quasi materno l'anziana umana "Ed infondo questo è stato un bene, no?"
Elaina fece un sorriso alla donna, era l'unica della Commissione su cui non avrebbe parcheggiato volentieri una navetta sopra "Sì, è stata una fortuna.. probabilmente, se vi fossero stati, avrebbero tentato di usarne i corpi"
"Si tratta solo di una supposizione!" intervenne la Trill quasi a voler mettere in difficoltà Elaina "Lei non può sapere con certezza cosa sarebbe successo!"
"Ha ragione, del resto lei è un'esperta in questo campo, no? Tutto il vostro lavoro si basa sul fatto di stilare dei rapporti in cui mettete nero su bianco come quel dato ufficiale riuscirà o meno a superare un evento stressante, ma sono solo supposizioni.. la verità è che nessuno di voi ha la certezza matematica di avere ragione"
"Vada avanti Comandante Tarev.. cosa successe in spiaggia?" Dunul tornò nuovamente ad interrompere l'ennesima lite proprio un attimo prima che Pas inveisse contro Elaina
"Nulla di così importante da meritare la bellezza di cinque incontri con voi!" rispose di scatto Elaina "Nimueh chiese a noi donne se ci piacessero i bambini, a quel punto Sarah le rispose di sì, ma che al momento solamente io stavo pensando alla possibilità di averne uno.."
"Ma lei ne aveva già uno in grembo a quel tempo" intervenne l'Andoriana Tallao
"Sì, ma come già detto e spiegato, solo io sapevo di essere già incinta."
"Per la grande sorpresa.." intervenne nuovamente la Trill con tono canzonatorio
"Sì, avevo una grande sorpresa da comunicare e lo avrei fatto alla cena di quella sera, il perché era presto detto.. volevo farlo al momento che reputavo più corretto e se lei non fosse sterile come una pianta marcia probabilmente lo potrebbe capire!"
Pas scattò in piedi come una molla "Ma come osa! Si è fatta più uomini contemporaneamente ed è rimasta incinta, non ho alcuna invidia per quei due bastardi che porta in grembo!"
Per tutta risposta anche Elaina balzò in piedi, pentendosene un attimo dopo per il calcio di risposta di ambo i feti "Come ha chiamato i miei figli? Sono all'ottavo mese, ma la faccia gliela posso rifare lo stesso senza nessunissimo problema!"
Il Boliano fu il primo ad intervenire, prendendo per il braccio la Trill e tirandola in malo modo verso il basso per costringerla a sedersi nuovamente il Vulcaniano Dunul rimase del tutto impassibile osservando Elaina ancora dritta in piedi "Si risieda, prego.. stavamo parlando di Nimueh e della conversazione in spiaggia.. prosegua"
"Nimueh ha espresso una certa curiosità quando ha notato che fra gli ufficiali superiori della mia nave non vi fossero altri della mia razza, non sapeva come fosse possibile che io potessi restare incinta quando non vi erano altri Betazoidi.. le ho risposto che il mio desiderio era avere un figlio dal Comandante Wood.."
"E certo, perché ovviamente è normale scegliere come compagno un collega di lavoro.. molto intelligente" intervenne ancora furente Pas
"Io un compagno che mi voglia l'ho trovato, a differenza sua.." lo sguardo di Elaina si posò solo per un attimo sulla Trill, ma, quando osservò che il Boliano rimbrottava sottovoce la collega per costringerla a non rispondere, proseguì a parlare "La cosa sembrò interessare a Nimueh, nella loro razza non era mai avvenuto un incrocio interrazziale.. era convinta che un simile incrocio avrebbe potuto permettere la nascita di figli con le migliori caratteristiche di due specie"
"Ed è qui che è nata la questione del suo fantomatico desiderio di copulare con il Capitano della sua nave" intervenne nuovamente l'Andoriana
"No, Nimueh aveva notato che nella Raziel c'era anche un altro ufficiale superiore di razza differente rispetto alle altre, il nostro Capitano è Risiano.. per quello si era chiesta se anche un incrocio Betazoide Risiano avrebbe potuto portare alla nascita di un figlio con caratteristiche predominanti notevoli.. da lì si era auto convinta del mio desiderio di avere anche un figlio Betazoide Risiano"
"Cosa non corretta in realtà.." intervenne l'anziana umana
"Esatto, non era mia intenzione avere un figlio con il Capitano"
"Se davvero non lo voleva.." intervenne la Trill con espressione di sfida "perché non ha abortito?"
"Perché è mio figlio!" rispose con decisione Elaina "Non era previsto, ma ora c'è, è figlio mio e del Capitano e non intendo interrompere la sua esistenza per nessuna ragione!"
"Se mi fosse stata imposto un figlio non voluto, per coerenza io avrei abortito!" rispose Pas fissando male Elaina "Ma io sono una persona coerente.."
"Ma dato che oltre ad essere coerente è anche sterile, e probabilmente pure frigida, il problema non si pone affatto, giusto?" rispose con tono di sfida Elaina
"Proseguiamo.." il volto impassibile di Dunul osservò per un attimo la collega Trill prima di tornare su Elaina "Passiamo al risveglio sulla nave Aetos, che dovrebbe essere il primo ricordo successivo agli avvenimenti accaduti in spiaggia.. o forse ha ricordato dell'altro nel frattempo?"
Elaina scosse il capo iniziando a sentire una certa pressione nel basso ventre "No, non ho ricordato altro.. ve l'ho detto, ricordo di essermi risvegliata in una sorta di stanzetta, pensavo che la porta fosse chiusa, ma invece ho potuto aprirla senza alcuno sforzo e raggiungere una sorta di harem.."
"Ed è lì che vi siete rese conto di essere tutte donne"
"Si, anche a tutto questo ho già risposto.. sentite, dobbiamo fare una pausa.. adesso!" la voce di Elaina si era fatta all'improvviso insistente
"E di grazia, quale sarebbe il motivo della pausa?" chiese la Trill con la sua fastidiosa vocina
"Eh.. indovini? Devo andare al bagno.." Elaina si alzò tenendosi il basso ventre "E ci devo andare ora.."
"Ci è andata poco fa, lei vuole solo farci perdere tempo!" intervenne nuovamente Pas "Io non intendo fare un'altra pausa! E' assurdo!"
"Oh, allora.. i bambini sono cresciuti, il mio utero è grosso come un cocomero e, di conseguenza, la mia vescica è diventata piccola come un'albicocca.. devo andare al bagno spesso, fatevene una ragione o accettate il fatto che non ho altro da dirvi e smettetela di farmi perdere tempo venendo qui!"
Elaina non attese che qualcuno le rispondesse, prendendo direttamente la porta della sala conferenze, uscendo a dir poco furiosa e camminò per il corridoio a testa bassa, finendo quasi per sbattere contro Moses ed Hazyel che attendevano all'uscita.
I due ufficiali si guardarono fra loro con espressione eloquente: fra i timori di Hazyel vi era quello che il loro medico capo, fra gravidanza e sbalzi umorali, avrebbe avuto serie difficoltà a mantenere l'aplomb necessario per risultare idonea di fronte alla Commissione e, vedendola così irritata, era abbastanza evidente che le cose non si stavano mettendo affatto bene.
"Per quanto andrà avanti questa storia?" la voce di Elaina suonava come esasperata
"Bella domanda.." Sarah si avvicinò a sua volta agli ufficiali superiori "Questa situazione sta diventando allucinante! Non mi sembra affatto che siano qui per aiutarci, ma per destabilizzarci!"
"Mi rendo conto che possa essere difficile, ma sono certo che possiate tranquillamente superare questa prova.. dovete solo cercare di mantenere la calma e rispondere con sincerità alle domande che vi vengono poste.. convincetevi che quanto è accaduto non è colpa vostra, avete subito un rapimento, ma avete mantenuto il sangue freddo.. non vi siete arrese.. stavate addirittura iniziando ad organizzare un piano per liberarvi, io sono fiero di quanto siete state capaci di fare. Senza contare che, una volta libere, siete anche riuscite ad elaborare una cura per gli Aetos in pochi minuti.. questo non è poco"
"Avete superato difficoltà nettamente maggiori!" la voce di Moses si sostituì a quella di Hazyel e risuonava quasi paterna in quel momento "Non saranno certo cinque strizzacervelli a fermarvi"
Elaina sospirò per poi tenersi il basso ventre "Devo andare al bagno.. ora!" quindi scappò via per il corridoio sotto lo sguardo dei presenti
"E' normale che debba essere chiamata a rispondere per ore?" la voce di Alexander, a sua volta in arrivo assieme a Fox, Naidoo e Chase, fece voltare Hazyel "Insomma.. neanche essere all'ottavo mese ha qualche importanza? Senza contare che nella Commissione c'è una tizia che la odia a morte solo perché è incinta!"
Hazyel annuì brevemente "Sì, la Trill.. Launha Pas.. Elaina me ne ha parlato già dal primo giorno, ho chiesto che si potesse cambiare il pool di psicologi che si occupano di lei oppure di limitare il numero di visite ma siamo tutti sotto verifica, io per primo, e, al momento, non sono ancora riuscito ad ottenere nulla"
"Oltretutto io ancora non capisco per quale scopo siamo sotto indagine.." intervenne Naidoo osservando il gruppo
"Per valutare i nostri nervi saldi?" chiese Chase sbuffando "Sempre che si possa farlo chiedendo alle persone di rispondere più o meno sempre alle stesse domande"
"Si, ma quegli interrogativi non hanno semplicemente a che fare con la nostra psicologia.. o sbaglio?" intervenne nuovamente Naidoo osservando Hazyel e Moses "Dove vogliono andare a parare?"
"Hai avuto anche tu quell'impressione?" Fox incrociò le braccia al petto "Anche io.. e non ne capisco il motivo. Mi hanno chiesto a più riprese cosa avessi visto sul pianeta occupato dagli Aetos, se avessi percepito qualcosa di strano nel modo di comportarsi di quel popolo.. se non ci fosse davvero modo di comprendere prima quello che avrebbero fatto.."
"Sì.." intervenne Wood con tono adirato "Se il cibo e l'acqua avessero strani sapori, tanto da poter ipotizzare che fossero stati adulterati con qualche sostanza.. se nell'aria vi fosse qualche odore particolare.. se ricordavo qualcosa dell'ultima sera, quando probabilmente fummo tutti sedati e rinchiusi.. se la parte dell'installazione in cui ci siamo risvegliati fosse davvero così nascosta da non permettere a nessuno di farsi venire il dubbio che qualcosa non andasse.." incrociò le braccia al petto "Ad Elaina continuano a chiedere anche se con i suoi poteri empatici non avesse percepito qualcosa.. hanno sostenuto che, come Betazoide, avrebbe dovuto capire qualcosa di più!"
Naidoo annuì "E' quello che intendevo.. sembra quasi che siano alla ricerca di un bel capro espiatorio!"
"Per la serie che, se le donne sono state rapite e noi drogati, la colpa sarebbe solo nostra?" chiese Fox
"In un certo senso sì.. alcune di quelle domande sembrano quasi far presagire quest'idea e la cosa francamente mi da molto fastidio"
"Così come mi da profondamente fastidio essere trattata come se fossi una criminale o peggio.. come se l'essere rapita in fondo mi sia piaciuto!" anche la voce di Sarah appariva segnata da una certa irritazione
Hazyel soppesava i volti dei propri uomini in silenzio, sospirò pesantemente sapendo che qualsiasi cosa avesse fatto non avrebbe potuto comunque fermare il prosieguo dei lavori della Commissione non c'era riuscito per Elaina che era incinta, come poteva anche solo sperare di riuscirci per gli altri?
Contò mentalmente fino a dieci, in questo modo la sua voce apparve più calma e rilassata, nonostante anche lui iniziava a sentirsi frustrato dalla situazione
"Signori, come stavo dicendo prima ad Elaina ed a Sarah, siete il mio equipaggio.. io conosco ognuno di voi e so le vostre capacità e potenzialità, pensate per un momento a quanto siete riusciti a fare sino ad ora.. vi siete infiltrati fra criminali della peggior specie, avete condotto indagini di altissimo livello senza aver mai fatto corsi da incursori.. avete fermato un'epidemia che avrebbe potuto decimare la cittadinanza di tutti i mondi federali.. Avete impedito che dei pazzi usassero le protesi per prendere il controllo di ignare persone rendendoli degli involontari kamikaze.. avete fermato un serial killer e sì.. avete fermato un popolo impazzito dai suoi piani di conquista della galassia tornando a casa tutti illesi. Vi pare forse poco? Io direi di no!" fece una piccola pausa osservando in volto ogni singolo presente "Signori, in questi mesi avete dimostrato di avere abbastanza forza per superare qualsiasi cosa.."
Anche Moses, per una volta, pareva del tutto allineato al proprio Capitano ed osservò i propri uomini con sguardo convinto: "Ve lo ripeto per l'ultima volta.. Testa alta!" quindi si congedò assieme ad Hazyel riprendendo a camminare per il corridoio e, solo una volta lontano dai sottoposti, riprese a parlare a bassa voce "Questa cosa del capro espiatorio è una sensazione che ho avuto anche io.. non mi piace affatto come si stanno ponendo quegli strizzacervelli"
"Già.. Victoria cosa ha detto a riguardo?" chiese Hazyel osservandolo
"Si è trincerata dietro a qualcosa come stanno facendo solo il loro lavoro.. poi ha fatto un discorso sull'importanza dell'aspetto psicologico per chi opera nella Intelligence.."
"In poche parole non hai ottenuto nulla" la voce di Hazyel era leggermente divertita
"Mmpf.. a volte sa essere peggio di sua madre"
"Peccato, speravo di trovare un modo per accelerare tutto questo.. ma, a proposito di capri espiatori, a che punto sono le indagini per quanto è avvenuto?"
Moses scosse il capo "Da quanto ne so, nei prossimi giorni i due diplomatici di punta verranno qui per rispondere a delle domande, ma nessuno ritiene che si otterrà qualcosa di davvero definitivo.. staremo a vedere.."

Sol III - San Francisco
Comando della Flotta Stellare
Ufficio Contrammiraglio Darion
08/10/2398 - Ore 07.00


Jonathan Darion se ne stava seduto alla propria scrivania a lisciarsi la fluente barba bianca che, assieme alla sua importante circonferenza, lo faceva apparire il sosia perfetto di Babbo Natale.
Delle profonde occhiaie solcavano il suo volto, lasciando trapelare tutto il sonno che si sentiva addosso per essere in ufficio già a quell'ora aveva dovuto alzarsi decisamente prima del normale e la cosa non gli era piaciuta per nulla, ma non aveva avuto altra scelta.
Stava per scivolare dolcemente fra le braccia di Morfeo quando il trillo dell'interfono gli fece compiere un mezzo balzo indietro.
=^=Ammiraglio, la informo che l'Ambasciatore Retok attende di poter entrare=^=
Darion sbuffò sentendo la voce della propria attendente "Jasmine prima o poi mi farai restare secco.. fallo entrare"
=^=Con tutto il dovuto rispetto, se c'è qualcosa che la farà restare secco sono tutti i cibi che ingerisce al giorno senza fare neppure un po' di sport.. provvedo ad accompagnare da lei l'ambasciatore =^=
Darion si osservò per un attimo il ventre "Non sono grasso.. è bellezza che avanza.." poi, sentendo il bussare alla porta, si alzò in piedi pronto per il primo scontro "Avanti"
Darion non si era fatto alcuna illusione, era pienamente consapevole che stava solo perdendo tempo, ma non poteva esimersi dall'incontrare quello spocchioso di Retok.
Quel Vulcaniano era certamente un diplomatico di consumata esperienza, ma il suo essere fervente seguace del Kolinahr lo aveva reso estremamente freddo e distaccato non che solitamente i Vulcaniani fossero esattamente l'animo delle feste, ma Retok era decisamente più simile ad un computer che ad un essere umano.
Retok entrò nella stanza, l'incedere aveva un che di nobile mentre si portava davanti alla scrivania eseguendo il consueto saluto vulcaniano "Lunga vita e prosperità.."
Darion imitò come da protocollo il saluto vulcaniano "Lunga vita e prosperità anche a lei, è arrivato con l'alba stamani.."
"La sua affermazione è scontata quanto illogica ed oltremodo scorretta, l'appuntamento era stato concordato alle 07 di questa mattina, sono giunto puntualmente all'orario pattuito"
Retok sembrava non essere minimamente in grado di comprendere i modi di dire umani, né si sforzava per riuscirci
"Inoltre, considerato l'attuale posizione di Sol III rispetto al proprio sole, nonché dei tempi di rotazione e rivoluzioni del pianeta stesso, è alquanto improbabile che l'alba si sia verificata esattamente in corrispondenza con la mia entrata nel suo ufficio.. secondo i miei calcoli, la stella Sol non è ancora sorta in cielo, sorgerà attorno alle ore 7.10.. quindi fra circa otto minuti e 15 secondi. Inoltre, non ritengo logico mettere in corrispondenza la mia presenza con l'alba, fenomeno scientifico che accadrà regolarmente a prescindere dalla mia presenza."
"Si.. era solo un modo di dire" cercò di deviare il discorso Darion facendo un gesto con la mano per far accomodare il diplomatico "Prego.."
Retok sembrò irrigidirsi nella sua posizione mentre si sedeva, la sua espressione non permetteva all'interlocutore di individuare neppure un'ombra di emozione latente, quasi fosse una statua
"L'utilizzo di modi di dire, tanto sfruttato da voi abitanti di Sol III, è un'altra riprova della mancanza di logica, oltre che sottolineare l'inettitudine nell'ospitare in modo corretto specie diverse dalla vostra"
Il tono usato dall'ambasciatore non segnalava alcuna emozione, ma il senso del discorso suonava stranamente come un rimprovero
"La frase idiomatica, detta anche modo di dire, è una locuzione di significato peculiare proprio di una specifica razza e lingua, in quanto parte del bagaglio culturale di uno specifico popolo.. questo comporta che la traduzione letterale di tali espressioni in altre lingue non ha alcun senso logico, ponendo quindi l'interlocutore di altra razza nell'impossibilità di comprendere a pieno il contenuto del messaggio a meno che non richieda espressamente una sua spiegazione"
Darion dovette trattenere l'impulso di rispondere a quel borioso Vulcaniano quanto i modi di fare Vulcaniani avessero reso complesso sopportarli, ma, se c'era un motivo se avevano scelto lui per quelle indagini, era proprio la sua proverbiale pazienza, pertanto inspirò a fondo prima di sorridere
"Prenderò buona nota della sua osservazione, sono certo che sarà utile per migliorare le nostre abilità diplomatiche.." fece una piccola pausa, quella minima per poter iniziare un nuovo argomento di discussione senza dare il tempo a Retok di iniziare con uno dei suoi soliloqui "Immagino che sappia la motivazione per cui ho richiesto con così tanta insistenza questo incontro.. Giusto?"
"Corretto" Retok sollevò il sopracciglio destro per pochi attimi prima di rilassare nuovamente tutta la muscolatura facciale "L'appuntamento era stato fissato al solo scopo di chiudere in modo definitivo la questione da voi classificata come Aetos.. ad ogni modo, non ritengo di avere altro da aggiungere a quanto già avessi trascritto nella mia relazione finale.. ciò significa che, a meno che la vostra capacità di lettura non sia sufficiente ad interpretare il senso lessicale di quanto io ho accuratamente annotato, devo ritenere che tale incontro sarà del tutto infruttuoso"
Darion osservò per qualche attimo il proprio terminale, fingendo di richiamare la relazione al solo scopo di mantenere la sua proverbiale tranquillità
"Si, la sua relazione era come sempre ben accurata e molto dettagliata.. ho letto dalla prima alla centosettantaseiesima pagina con molto interesse, ma quando si fanno delle indagini su situazioni in cui si ritiene possano essere stati compiute delle.." si bloccò per cercare di trovare la parola corrette "leggerezze tali da permettere ad un popolo di rapire dei nostri ufficiali e metterne fuori gioco altri, è necessario analizzare nuovamente ogni singolo tassello che ha portato all'incidente.. definiamolo così"
"Un incidente è un evento inatteso che interrompe, talvolta con grave danno, il regolare svolgimento di una determinata situazione.. avrebbe potuto parlare di incidente qualora, inavvertitamente, fosse occorso qualcosa di straordinario alla colonia che avesse posto in pericolo i presenti stessi.. un ipotesi di incidente potrebbe essere una qualsivoglia mancanza nell'infrastruttura tale da comportare accidentalmente la morte degli ufficiali in visita.. o ancora un avvelenamento involontario per la non piena conoscenza della biologia dei popoli federali.." Retok continuava con la sua flemma assoluta a rispondere ad ogni singola frase di Darion "L'accidentalità è un elemento del tutto assente in questo caso, quindi ritengo poco corretto parlare di incidente"
Darion annuì lentamente "Esatto.. l'accidentalità non c'è.. " inspirò per un attimo "Allora mettiamola in diversi termini "Qualora una possibile leggerezza permette ad un popolo estraneo alla Flotta Stellare di entrare nel nostro territorio ed attuare un proprio piano personale, rapendo degli ufficiali e drogandone altri.. è necessario analizzare ogni singolo dettaglio per capire se non fosse stato possibile comprendere le reali intenzioni di quel popolo e, di conseguenza, impedirgli di metterlo in pratica. Ritiene più soddisfacente questa ricostruzione?"
"Ritengo possa essere più logica, sì"
"Meraviglioso, quindi mi permetta di farle una domanda a bruciapelo.. dopo essere venuto a conoscenza degli avvenimenti sul pianeta occupato dagli Aetos, ha ripensato ai suoi incontri con quel popolo per cercare di ricordare se vi fosse stato qualche elemento che, per sua esperienza, non l'avevano pienamente convinto?"
"Sì, a differenza di quanto la sua razza possa ritenere della mia, noi Vulcaniani siamo in grado di porre in dubbio le nostre conclusioni qualora dei fatti successivi portino alla luce nuove variabili che non erano state prese in considerazione" Retok se ne stava sempre impassibile di fronte a Darion "La conoscenza è consapevolezza e comprensione di una serie di fatti ed informazioni ottenute attraverso l'esperienza o l'apprendimento, qualora dovessero essere individuati fatti tali da portare ad una nuova comprensione di insieme sarebbe altamente illogico non prenderli in considerazione"
"Bene.. quindi a quali conclusioni è giunto?" Darion, che finalmente sentiva di aver iniziato ad intaccare il problema, si sporse un po' più avanti con la schiena "Quali sarebbero i dettagli del suo rapporto che ritiene cambierebbe se potesse farlo?"
"Le conclusioni a cui sono giunto solo le stesse che possono essere lette all'interno della mia relazione conclusiva, nessuna variazione a riguardo"
Darion si afflosciò un po' sulla sedia, non che si aspettasse molto di pregnante, ma la conversazione sembrava più una presa in giro che una vera indagine "Nessuna variazione? ..di nessun genere? Ma lei aveva catalogato la specie come non pericolosa.. aveva dato il suo pieno benestare, no?"
"Ritengo che lei, come del resto i suoi colleghi, continuiate a leggere i rapporti, ma a non comprenderli affatto. Se vuole sapere quale sia il problema Aetos, per quanto mi riguarda, è il pressapochismo con il quale vengono analizzate le relazioni conclusive, sempre che vengano effettivamente lette"
Retok aveva sempre lo stesso sguardo e, seppure il tono non esprimesse alcuna emozione, era perfettamente in grado di dare ai nervi del povero Darion
"Se lei avesse letto la mia relazione, si sarebbe accorto che il mio intervento ha riguardato solo indirettamente la costruzione della colonia e dell'idea di permettere a degli ufficiali privi di preparazione come diplomatici a recarsi in visita al pianeta"
Darion fece un paio di colpetti di tosse "Ho letto la sua relazione e so perfettamente che lei ha fatto parte della prima delegazione che ha incontrato gli Aetos e..."
"Non è esatto, io ero stato posto a capo della prima delegazione che ha incontrato gli Aetos per la mia esperienza pluridecennale e proprio per tale incarico ho redatto personalmente la relazione finale che lei dice di aver letto.. non è corretto riferirsi a me come un mero partecipante.." Retok interruppe Darion con l'ennesima osservazione
Il Contrammiraglio si massaggiò il collo "Certamente, riformulo.. Lei era a capo della delegazione che ha incontrato gli Aetos e, in particolare, ha avuto una serie di incontri con il capitano della nave.. un certo Bagtar"
"Capitano Ditec Bagtar, membro della fazione dell'Ordine Splendente.." intervenne Retok, puntualizzando le parole "Questo è corretto. La nave degli Aetos era giunta nel nostro quadrante da circa ventidue ore e trentaquattro minuti quando venni informato della sua presenza. Mi trovavo in un sistema stellare poco distante, questo mi permise di instaurare un Primo Contatto trenta giorni, sedici ore e ventiquattro minuti dopo il loro arrivo"
"Molto bene.. e come si è svolto quel primo incontro?" chiese Darion con una certa curiosità
"E' tutto inserito dentro la mia relazione finale"
"Ne sono pienamente consapevole.." anche la proverbiale pazienza di Darion iniziava a vacillare "..ma lei risponda lo stesso, non si sa mai cosa si può ottenere da una buona conversazione"
"Nulla, se colui che ha redatto la relazione finale ha inserito tutte le informazioni necessarie senza dimenticanze o semplificazioni, il risultato di una successiva conversazione non sarà altro che una riproposizione della medesima relazione finale già stilata.. con conseguente perdita di tempo per entrambi i soggetti coinvolti in quella conversazione"
"Cosa vuole che le dica, evidentemente mi piace perder tempo.." Darion inspirò profondamente "Iniziamo dal primo incontro?"
"Il Capitano Ditec Bagtar ha sostenuto che la sua nave fosse passata inavvertitamente attraverso una sorta di tunnel spaziale non completamente stabile, le analisi hanno confermato che il tunnel successivamente catalogato con la sigla WH23-32 deteneva soltanto una delle entrate stabilmente ancorata nel quadrante Delta, la seconda uscita era fluttuante, ossia non si ripresentava sempre nel medesimo punto"
"Siete mai salito sulla nave Aetos?"
"No, ogni genere di contatto si è svolto tramite comunicazione sub spaziale"
"La nave Aetos in che condizione era?" chiese Darion incrociando le braccia al petto
"Apparentemente aveva subito dei danni per l'attraversamento del tunnel spaziale" rispose senza intonazione Retok "Le scansioni avevano rilevato alcuni danni ai sistemi energetici, ma nulla di così grave da non potersi sistemare in qualche ora.. era stato chiesto al Capitano se necessitasse dell'aiuto della Flotta per riparare la nave, ha rifiutato l'offerta.."
"E questo cosa le ha fatto pensare?"
"Ho ritenuto che con una probabilità del 78,34% gli Aetos non si fidassero ancora di permettere a soggetti non appartenenti alla loro nave, di salire a bordo ed avere, quindi, accesso alle loro tecnologie"
"Mm.. capisco.." la voce di Darion era più bassa mentre lui rifletteva sulle risposte che riceveva "E la cosa non l'ha impensierita?"
"No, sulla base della mia esperienza posso affermare che nel 89,46% dei casi una popolazione, che si dovesse trovare in difficoltà lontana dal pianeta natio, tenderà a mostrarsi restia a permettere a degli sconosciuti di accedere alla propria tecnologia, il comportamento del Capitano Bagtar quindi rientrava nel range solitamente riscontrabile"
Darion annuì ancora lentamente "E come si concluse quel primo incontro?"
"Fu semplicemente l'occasione di avere un contatto con gli Aetos e mettere a disposizione le nostre tecnologie, al fine di risolvere il problema e permettere loro di tornare a casa. Purtroppo l'instabilità del tunnel rese il ritorno impossibile: gli scienziati avevano teorizzato che il tunnel WH 23-32 avrebbe aperto un nuovo passaggio verso il quadrante Delta dopo alcuni mesi, quindi gli Aetos si trovarono bloccati all'interno del nostro territorio"
"Ed esattamente quando è nata l'idea della colonia?"
"Al quarto incontro.."
Retok continuava a restare immobile come una statua, nessun movimento, tono del tutto privo di ogni emozione
"Accantonata ogni ipotesi scientifica per riuscire ad attrarre in qualche modo l'imbocco del tunnel WH 23-32 nel nostro quadrante, si era giunti alla conclusione logica che gli Aetos non avessero altra soluzione di attendere che il tunnel spaziale tornasse in maniera spontanea ad aprire la sua uscita mobile all'interno dello spazio federale. Il Capitano Bagtar sollevò, quindi, il problema di come la vita sulla loro nave, sebbene molto grande, non fosse ben sopportata da alcuni membri dell'equipaggio e richiese la possibilità di scendere su di un pianeta"
"E domandarono così di creare una colonia.."
"No.. affatto! Fu da me sollevata la questione della possibile contaminazione interrazziale non potendo escludere a priori che essi, anche inconsapevolmente, potessero essere portatori sani di malattie o altri microrganismi dannosi per le altre popolazioni, gli facemmo notare come l'unico modo per loro di visitare dei pianeti federali abitati era sottoporsi ad una serie di visite mediche per sincerarsi che quel contatto con razze indigene fosse sicuro sia per gli Aetos sia per i cittadini della Federazione.."
"Ma io non vedo nessuna indicazione di visite mediche svolte dagli Aetos"
"Semplicemente perché rifiutarono di sottoporsi a qualsiasi visita medica.. anche questo non è incompatibile con l'atteggiamento di una popolazione al Primo Contatto, accade nel 63,83% dei casi.. non c'è ancora una fiducia tale per permettere a degli estranei di compiere analisi sulla propria persona. Ovviamente questo aveva portato ad escludere la possibilità che la popolazione Aetos potesse recarsi su un pianeta abitato.. rimaneva come unica opzione i pianeti abitabili"
"E qui è nata l'idea della colonia"
"Esatto, il Capitano Bagtar si è mostrato favorevole ad occupare un pianeta abitabile da noi selezionato e soggiornarvi per il periodo necessario al tunnel per tornare ad aprirsi nel nostro quadrante e, quindi, tornare a casa.. in cambio della nostra disponibilità di lasciarli vivere su uno dei nostri pianeti, lo stesso Capitano Bagtar aveva dato la sua parola che avrebbe lasciato integra la colonia creata dagli Aetos in modo da poter essere sfruttata dai cittadini della Federazione. La sua offerta è stata vagliata e ritenuta accettabile"
"Forse anche un po' troppo generosa come offerta, non le pare?"
"Non avevamo abbastanza informazioni per ritenere che la colonia creata dagli Aetos in così pochi mesi sarebbe risultata un'installazione così progredita ed evoluta al momento del raggiungimento dell'accordo si riteneva che sarebbe stato difficile per gli Aetos riuscire a creare anche solo un semplice accampamento, gli offrimmo il nostro aiuto, ma il Capitano rifiutò"
"E la cosa non la fece presagire nulla?"
"No.. una popolazione, lontana da casa, aveva chiesto ed ottenuto il permesso di scendere su un pianeta disabitato per creare una propria colonia, in questo non vedo nulla di pericoloso"
"Sì, ma in quella colonia sono stati rapiti dei nostri ufficiali"
"La cosa è del tutto irrilevante per la mia relazione finale"
"Come sarebbe a dire che è del tutto irrilevante?" la voce di Darion denotava tutto il suo stupore
"Il mio compito era quello di instradare un Primo Contatto con gli Aetos, popolo che aveva richiesto di poter scendere dalla nave e creare una propria colonia.. cosa che ho caldeggiato, poiché non ho ritenuto che vi fossero pericoli in questo.."
Retok fece una pausa fissando Darion e, leggendogli in volto tutta la sua perplessità, decise di continuare
"Dal momento in cui la popolazione Aetos iniziò a creare la propria colonia non venne più ritenuta una priorità, ragion per cui la questione è stata demandata ad altro ambasciatore. Ribadisco che sino a che il permesso era solo quello di creare un posto in cui vivere, il popolo Aetos non risultava essere una minaccia.. il perché tale permesso sia stato allargato sino a ricomprendervi una colonia aperta alla popolazione federale, dovrete chiederlo a chi è subentrato dopo di me"
"E lei non si è più interessato al popolo Aetos?" chiese Darion quasi speranzoso che vi fosse qualche informazione in più
"Non rientrava più nelle mie mansioni e non sono dedito a interferire nel lavoro dei miei colleghi"
"Ah.. beh, in questo caso, la ringrazio di essere venuto fino a qui per rispondere alle mie domande.." Darion si alzò in piedi sollevato ancor più di Retok che quello strazio avesse finalmente fine, quindi fece il consueto saluto vulcaniano "Lunga vita e prosperità.."
"Lunga vita e prosperità a lei" rispose Retok subito dopo essersi alzato.

Sol III - San Francisco
Comando della Flotta Stellare
Ufficio Contrammiraglio Darion
08/10/2398 - Ore 13.29


Jonathan stava lottando contro l'abbiocco post-pranzo peggiore di sempre: dopo l'incontro con l'ambasciatore Retok gli era venuta una rabbia tale che solo una cosa avrebbe potuto fargli ritrovare la pace, mangiare come non ci fosse un domani.
In meno di un'ora era riuscito ad ingurgitare, sotto gli occhi strabiliati del parigrado Often, un bis di antipasti, due primi, un secondo con annessi i contorni e pure un bis di dolci: l'amico lo aveva ripreso, ma lui non ci aveva fatto più di tanto caso, aveva un nervoso addosso che si sarebbe mangiato anche la cuoca!
=^=Ammiraglio, il Signor Qwetzyr attende di poter entrare=^=
Darion si tirò un po' più dritto sulla poltrona, sentendo la voce della propria attendente, poi sfiorò l'interfono "Ma l'appuntamento non era domani?"
=^=Sì Ammiraglio, ma l'ambasciatore riferisce di avere degli impegni imprevisti ed insiste per incontrarla oggi=^=
"Ma come sono fortunato.. fallo entrare" Darion sbuffò
=^=Sì Ammiraglio=^=
Beeske Quertzyr entrò con passo svelto e cadenzato, i capelli bianchi gli ricadevano sulle spalle, nascondendo, in parte, l'elaborato orecchino che portava, uno dei segni distintivi della sua razza assieme alle piccole rughe sul naso il vecchio Bajoriano sembrava avere sangue guerriero, non avrebbe mai accettato di essere ritenuto il responsabile di quanto accaduto alla colonia Aetos.
Darion non aveva mai incontrato Quertzyr di persona, ma la sua fama lo precedeva ovunque andasse: era rinomato per essere un tipo fin troppo sospettoso, ed il fatto che proprio lui si fosse fatto imbrogliare dagli Aetos gli dava da pensare
"Buon pomeriggio Ambasciatore" Jonathan si alzò dalla scrivania per poi muovere una mano per farlo accomodare alla poltroncina "La prego.. posso offrirle qualcosa da bere?"
Lo sguardo di Quertzyr scrutò Darion quasi temesse di rischiare da un momento all'altro di essere drogato con qualche strana sostanza, poi scosse con decisione il capo "Non accetto mai di bere o mangiare cose che non ho prima fatto controllare.. è la mia regola di vita!"
Darion annuì per qualche attimo, il pomeriggio stava prendendo la stessa piega della mattinata e l'unica cosa che poteva fare era tentare, per quanto possibile, di concludere la conversazione senza lasciarsi andare all'impulso di strozzare qualcuno "Sì, beh.. comprendo, regola assolutamente sensata" fece una breve pausa "Sa il motivo per cui è qui?"
"Ma per chi mi ha preso? Avrò anche ottant'anni, ma sono ancora in grado di ricordare perfettamente cosa faccio durante la mia giornata! Avete perseguitato il mio staff per settimane al solo scopo di avere un incontro con me per parlare degli Aetos!"
"Sì, era un modo per introdurre l'argomento.." cercò di spiegare Darion facendo appello alla sua proverbiale pazienza "Tutto qui.. nessuno ha mai messo in dubbio le sue capacità mnemoniche.."
"Lasci stare le introduzioni, vada al punto! Ho dovuto posticipare una conferenza per venire qui al Comando di Flotta.. se possibile vorrei limitare la perdita di tempo!" lo sguardo di Quertzyr era arcigno e piuttosto sdegnato, come se l'essere stato chiamato a rispondere dell'accaduto lo avesse profondamente irritato
Darion, dal canto suo, rimpiangeva il giorno in cui aveva ricevuto l'incarico di portare avanti quelle indagini
"Sì, questa mattina ho avuto modo di parlare con l'ambasciatore Retok.. mi ha informato che lei è subentrato quale riferimento fra la Federazione ed il popolo Aetos una volta che era stata autorizzata la creazione della loro colonia.. è corretto?"
"Qualcuno doveva occuparsene!" Quertzyr alzò la voce, cosa piuttosto consueta per lui "La Federazione ha l'abitudine di lasciare andare le cose senza controllo! Tutto quello che ai piani alti ritengono non li possa toccare direttamente diventa del tutto irrilevante e semplicemente ve ne lavate le mani!"
"Oddio, non direi che la cosa sia proprio vera.. la Flotta Stellare ha sempre avuto un ruolo non solo per la salvaguardia dei propri cittadini, ma anche come aiuto delle popolazioni non facenti parte della Federazione stessa.."
"Falsità! Io ne sono la riprova! La mia razza ne è la riprova!" la voce dell'ambasciatore si fece particolarmente fastidiosa mentre quest'ultimo scattava in piedi, dimostrando una notevole agilità tenuto conto della sua età avanzata
"Cosa mi dice del massacro avvenuto nella Valle di Kendra? Morirono quarantatré combattenti della resistenza Bajoriana ad opera della milizia Cardassiana. Dov'era la Federazione mentre i miei fratelli Bajoriani venivano uccisi? Dov'era la Flotta Stellare quando fu individuato l'accampamento della Resistenza? Glielo dico io dove erano! Al sicuro, nel territorio federale, a dare le spalle al mio popolo.. come può guardarmi in faccia ed affermare che la Federazione è sempre pronta ad aiutare tutti?"
L'ambasciatore picchiò un pugno alla scrivania senza dar modo a Darion di emettere sillaba
"Ed alla liberazione del campo di lavoro forzato di Gallitep, dove persero la vita migliaia di Bajoriani, la Federazione cosa fece per aiutarci? Niente! Ecco cosa fece.. Gul Darhe'el, il macellaio, tentò di uccidere tutti i prigionieri del campo durante la liberazione perché gli è stata lasciata la possibilità di farlo! Se la Flotta Stellare fosse intervenuta tutti quei morti si sarebbero potuti evitare!"
"Si calmi ambasciatore, si accomodi.. la prego, non era mia intenzione mancare di rispetto a lei ed al suo popolo.. se non le spiace riprenderei a parlare da quando lei è subentrato all'ambasciatore Retok, la colonia era già sorta?"
"Era in corso di costruzione!" affermò con una certa convinzione l'ambasciatore
"E.. mi scusi, ma non le è parso strano che una simile colonia.. con tutti i comfort necessari.. abbia richiesto così poco per essere costruita?"
"Le dico una cosa.. il fatto che molte popolazioni appartenenti alla Federazione non siano in grado di costruire con la medesima velocità un'installazione non significa che vi sia qualcosa di strano sotto!"
"Beh.. Sol III è ricca di edifici architettonici di un certo pregio.." Darion non aveva neppure concluso la frase e già si era pentito di quello che stava dicendo
"Sol III? Ricca di edifici architettonici? Le dico una cosa.. Mentre voi vivevate ancora nelle caverne, i Bajoriani erano già dei grandi architetti, artigiani e filosofi! Abbiamo esportato la nostra cultura in molti altri mondi mentre voi stavate ancora cercando di capire come costruire una lancia usando un sasso!"
Darion sospirò per un attimo, sapeva che il pessimo carattere di Quertzyr era solo un meccanismo di difesa che l'ambasciatore tendeva a palesare quando era sotto stress, ma, allo stesso tempo, lo avrebbe volentieri preso a calci
"Sono consapevole che i Bajoriani sono una delle razze più antiche dell'Universo, tanto da aver raggiunto l'apice della civilizzazione migliaia di anni prima di molte altre razze, compresa la mia.. ma non siamo qui per fare una gara su quale sia la razza federale migliore in assoluto.. semplicemente siamo qui per analizzare la questione Aetos."
"Molto bene.. proceda allora!"
"Dunque, mi stava dicendo che la velocità di costruzione dell'installazione non vi ha lasciato sospetti, ma.. so per certo che l'ambasciatore Retok avesse negato agli Aetos di scendere su pianeti abitati per il loro rifiuto a sottoporsi a delle visite mediche che comprovassero la loro non pericolosità per le razze federali.. è corretto?
"Assolutamente, si sono sempre rifiutati ad accettare di subire delle visite vere e proprie"
"Quindi, se loro non erano autorizzati a venire nei mondi abitati, come mai noi siamo stati autorizzati ad andare in quella colonia? Per lo stesso ragionamento anche quella colonia sarebbe stata da ritenere quasi in quarantena, il rischio che gli ospiti venissero contagiati da qualche malattia ignota era comunque presente"
"Non esattamente" Quertzyr si spostò un po' sulla sedia, come se la conversazione gli stesse dando parecchio fastidio "All'inizio rifiutarono ogni tipo di analisi.. ma con gli incontri successivi si raggiunse un compromesso"
"Vale a dire?" Darion sembrava molto interessato
"Gli Aetos hanno accettato di sottoporsi ad un'analisi minima per ricercare la presenza sul loro corpo e nel loro sangue di malattie o microrganismi dannosi per le razze federali senza essere sottoposti a nessun altra visita e con la promessa che tutti i campioni sarebbero stati distrutti dopo le verifiche! Le analisi si sono limitate ad escluderne la pericolosità, esattamente come da accordi!"
"Capisco.. e per caso avete fatto dei sopralluoghi dell'installazione?"
"Ovviamente, ma per chi mi ha preso?"
"Per un ambasciatore estremamente ligio al proprio dovere, con un enorme bagaglio culturale ed un'esperienza tale da aver optato per fare dei sopralluoghi alla colonia.. cosa che naturalmente trovo assolutamente appropriato.. e mi dica.. ha notato qualcosa che potesse apparire sospetto?"
"No" rispose con convinzione l'ambasciatore
"No?" chiese Darion sorpreso "Ma avete fatto più sopralluoghi, giusto?"
"Naturalmente, ho proceduto a delle ispezioni di tutta l'installazione sia mentre veniva costruita che in seguito, pochi giorni prima che i primi ufficiali federali vi mettessero piede per la loro vacanza"
"E ad ogni sopralluogo risultava sempre tutto perfetto? Niente fuori posto?"
"Esatto.. l'installazione era perfetta, aveva tutte le caratteristiche necessarie per ospitare membri federali.. non c'era nulla di anomalo" ripeté sempre con convinzione l'ambasciatore
"Si ma.. quello che non capisco è: tutti gli ufficiali sedati sono stati ritrovati in una sorta di capsule predisposte ad ospitarli mantenendoli incoscienti.. c'era un'intera area adibita a stoccaggio dei prigionieri, quindi mi domando come mai una simile cosa non sia stata osservata.. quell'area vi era forse stata preclusa?"
"Affatto.. ho visionato tutta l'installazione con i miei occhi, ma quando andai lì non c'era alcuna capsula.. l'intera area era stata semplicemente adibita a magazzino di stoccaggio per una serie di materiali necessari per la manutenzione ordinaria della base.."
"Quindi mi conferma che non c'era nulla di strano in quella colonia?" chiese nuovamente Darion, quasi a volersi sincerare di aver compreso bene
"No, nulla di anomalo" rispose nuovamente con convinzione l'ambasciatore
"E nell'atteggiamento del popolo Aetos, c'è mai stato qualcosa che l'ha insospettita? Un interesse un po' troppo pronunciato verso il gentil sesso.. qualche mezza frase carpita nel discorso che le ha fatto pensare che vi potesse essere qualcosa sotto.. qualsiasi cosa.."
"Assolutamente no! Secondo lei avrei mai dato l'autorizzazione a far scendere del personale federale su una base controllata da una popolazione su cui avevo anche solo un velato dubbio? No! Dannazione, ho fatto tutti i controlli che erano possibili.. ho verificato personalmente la colonia e parlato con il loro Capitano, non c'era nessuna motivazione per negar loro di avere dei contatti con i popoli appartenenti alla Federazione!"
"Parliamo di questo, di quelle conversazioni che ha avuto con il Capitano Bagtar.. perché desiderava creare nella sua colonia un polo vacanziero? Ha dato qualche motivazione?"
"Il Capitano Bagtar ha parlato in più riprese della propria volontà di rendere la colonia, appena creata, aperta alle altre popolazioni della zona, le motivazioni erano state più d'una.. prima di tutto la gratitudine"
"Gratitudine verso di noi? Da quello che so non abbiamo fatto poi molto, a parte concedergli di scendere su un pianeta disabitato.." rispose un po' dubbioso Darion
"E questo per il Capitano Bagtar era qualcosa da tenere in debita considerazione! Mi raccontò che il suo pianeta natale, con il passare del tempo, si era fatto piccolo per la sua gente, le risorse calate avevano portato le varie potenze del pianeta a competere in un'aspra battaglia per accaparrarsi il predominio del loro mondo. Quando i governi nazionalistici crollarono, la gente si divise in una serie di Ordini che, a loro volta, portarono avanti la guerra.. davanti allo scempio che era stato fatto, alcuni decisero di intraprendere un viaggio per cercare nuove soluzioni da portare sul loro mondo" l'ambasciatore fece una pausa "Per loro la terra è qualcosa di estremamente importante, si può uccidere per averla e noi gliela abbiamo concessa"
Darion annuì "Comprendo.. e le altre motivazioni?"
"La seconda era una questione tecnica.. avevano creato una colonia con tutti i comfort, ma togliere tutto avrebbe richiesto tempo.. tempo che non avrebbero avuto, una volta apertosi il tunnel spaziale avrebbero avuto ore.. al massimo giorni per tornare a casa, ecco perché la colonia sarebbe rimasta a noi, per questo motivo volevano che del personale federale li raggiungesse per imparare ad utilizzare i comandi dell'installazione"
"Mm.. un corso sulla tecnologia della colonia insomma" Darion annuì seguendo con interesse le parole dell'ambasciatore
"Esatto, ed infine.. la terza motivazione era la semplice ricerca del sapere.. il Capitano Bagtar mi disse che probabilmente la loro presenza nel nostro quadrante sarebbe durata qualche mese.. al massimo un anno, il tempo era poco e, quasi certamente, non sarebbero tornati mai più.. quella era la nostra unica possibilità per conoscerci come specie ed apprendere l'una dalle altre"
"E le è apparso sincero quando parlava?" chiese Darion a bruciapelo
"Dalla prima all'ultima parola!" fu la risposta secca dell'ambasciatore
"Analizzando la situazione ora, farebbe scelte diverse?" chiese ancora Darion con rapidità, studiando le reazioni del proprio interlocutore
"Ma che diavolo di domanda è? Ovvio che prenderei scelte diverse, le pare che la mia intenzione sia permettere il rapimento del personale della Flotta Stellare?" l'ambasciatore si accese all'improvviso, come una fiaccola "Ma con il senno di poi siamo tutti dei campioni!"
Darion annuì nuovamente, come immaginava quelle conversazioni erano state sostanzialmente inutili, ma la cosa era piuttosto scontata
Si alzò osservando l'ambasciatore "Non la trattengo oltre, mi perdoni se le ho fatto perdere tempo, le auguro buona giornata"
"Buona giornata!" l'ambasciatore Quertzyr non se lo fece ripetere due volte e, inforcata la porta, se ne andò di gran carriera.
Darion si lasciò andare sulla poltroncina per poi sfiorare l'interfono "Mi chiami il Contrammiraglio Often"
Passarono pochi minuti, ed il volto di un sorridente Steven apparve sullo schermo
=^=Fammi indovinare? Indigestione? Te l'ho detto che stavi esagerando a pranzo, almeno quella fetta di meringata al cioccolato potevi lasciarla perdere, no?=^= avrebbe proseguito, ma si zittì osservando l'espressione contrariata di Darion =^=Ahia.. è successo qualcosa, vero?=^=
"Ho appena finito l'incontro con l'ambasciatore Quertzyr.."
Often fece una smorfia per poi scuotere il capo =^=Spero non fosse sulla difensiva, sa essere veramente odioso e petulante quando si sente sotto stress..=^=
"Era stressato.. parecchio!" intervenne Darion con espressione iraconda "E questo l'ha reso talmente amabile da rendere stressato anche me!"
=^=Jonathan, mio vecchio amico.. sai perfettamente perché l'Ammiraglio Rexen ha scelto te: gli ambasciatori possono essere delle vere serpi in seno, ma tu hai una pazienza che si potrebbe attribuire solo ai santi.. è stato davvero così terribile?=^=
Darion osservò lo schermo annuendo con convinzione "Ho passato una giornata con due saccenti ed arroganti ambasciatori, convinti che la loro razza è senza dubbio migliore della mia.. che hanno pensato bene di impegnarsi più nel farmi sentire un emerito idiota piuttosto che a rispondere alle domande per chiudere la questione Aetos"
=^=Mi spiace, ma pensa se Rexen li avesse inviati ad altri.. magari ad uno come il Viceammiraglio Kovas, che cosa sarebbe successo?=^=
Darion si fermò a pensarci un attimo "Beh.. Retok lo avrebbe infilato nel primo tubo lanciasiluri libero della sua nave e lo avrebbe fatto tornare a nuoto su Vulcano.. per l'ambasciatore Quertzyr non saprei, ma una mezza idea di distruggere il pianeta Bajor gli sarebbe saltata in mente e con essa tutti quei palazzi creati mentre noi vivevamo nelle caverne!"
=^=Fammi indovinare, si è giocato la carta del povero Bajoriano che ha combattuto per il suo popolo mentre voi Flotta Stellare..=^=
"Siete rimasti al sicuro, a casa vostra a voltare le spalle al suo popolo?" concluse Darion prima di annuire "Sì.. tutto il repertorio!"
=^=Non te la prendere.. provvederò a chiedere di fissare una riunione con gli altri quanto prima, è ora di mettere la parola fine alla questione Aetos una volta per tutte =^=

Utopia Planitia
Porto d'attracco 1
10/10/2398 - Ore 13.29


Lucius Fox camminava lentamente nel lungo corridoio, osservando, attraverso le ampie vetrate, la sagoma della USS Raziel che se ne stava tranquillamente attraccata alla stazione sullo scafo si vedevano ancora molti dei danni lasciati dall'attraversamento del tunnel, ma erano in fase di riparazione.
Voleva sapere cosa stessero modificando: non era ancora sicuro che la Commissione ne avesse avuto abbastanza di lui, avrebbero potuto richiamarlo in qualunque momento, ma lui era l'ingegnere capo di quella nave, se qualcuno avesse anche solo voluto spostare un bullone lui aveva il sacrosanto diritto di saperlo e valutare se valeva la pena farlo o meno!
Camminò sino a giungere al tavolo di studio ma, come poteva aspettarsi, i progetti e gli schemi della USS Raziel non c'erano affatto Fox si osservò attorno senza trovare neppure un appunto riguardante la sua nave, ma era normale se si teneva conto come tutte le specifiche fossero state secretate.
"Ehi! Dico a lei! Cosa ci fa qui? Se ne vada immediatamente! Questo è un cantiere navale.. non vogliamo gente a ficcanasare in giro!"
Fox si voltò a guardare la donna per qualche attimo, era un Tenente terrestre bassa e mingherlina, mora, ma con due profondi occhi azzurri
"Quella.." Fox indicò con il dito la USS Raziel attraverso il finestrone "è la mia creatura, io sono l'ingegnere capo di quella nave"
"Tenente Lucius Fox? Mi scusi.. non l'avevo riconosciuta senza uniforme.." la sua espressione imperativa si dissolse in un attimo mentre arrossiva "Mi perdoni ma.. come ben sa, non apprezziamo molto i visitatori che entrano nelle aree riservate al personale.. soprattutto quando sono nostre ospiti signore come la Raziel"
"Mi conosce? Lei parte avvantaggiata, perché io non ho idea di chi sia lei" Fox osservò con sguardo curioso la donna
"Sì, ha ragione.. non mi sono neppure presentata: Tenente Lara Petersen, ingegnere a bordo di questo cantiere navale.. ad ogni modo non è che io la conosca, mi hanno mostrato alcune foto per informarmi che una serie di ufficiali erano autorizzati a venire a vedere come proseguivano i lavori.."
"E siamo in molti a poter venire a vedere come sta la nave?" chiese Fox con tono un po' contrariato
"In realtà no, a parte la squadra di ingegneri alfa-1 che si occupa delle riparazioni e del relativo refit, le altre persone autorizzate sono il Contrammiraglio Bates, il Capitano Hazyel ed il Comandante Moses.. oltre a lei, signore"
"E di grazia.. quale tipo di refit è stato autorizzato?"
"Beh, come lei ben sa Utopia Planitia non è semplicemente una sorta di officina per riparare le navi, la ricerca di nuove tecnologie e materiali continuano ad avanzare anche ora.. mentre stiamo parlando, quindi è abbastanza normale che ogni volta che una nave torna in cantiere vi sia sempre qualche piccola miglioria possibile"
"Sì certo.. tutto questo lo capisco perfettamente" rispose serafico Fox "Ma vorrei qualche specifica in più per capire esattamente cosa sta per essere modificato.. e magari anche da chi. Solitamente sono a disposizione degli ingegneri, sul tavolo di studio, degli schemi tecnici.. delle planimetrie della nave.. non c'è nulla, anche se ne immagino il motivo.."
"Il motivo è proprio quello che pensa: si tratta di dati che non possono essere, neppure per errore, divulgati a terzi.. tutto deve restare sotto seclar, quindi non vi sono dati in giro che possano essere visti da eventuali curiosi.."
"E questo ci riporta al dunque, non avendo la possibilità di vedere gli schemi.." Lucius portò le mani a congiungersi dietro alla schiena "Come posso valutare se la squadra scelta sia in grado di assolvere un ruolo così cruciale come un refit.. anzi direi un upgrade della Raziel?"
"Beh.. tanto per cominciare nella squadra alfa-1 vi sono fra i migliori ingegneri della Flotta Stellare, e, in secondo luogo, conoscono molto bene quella nave.. sono gli stessi che l'hanno progettata e ne hanno seguito tutte le fasi dello sviluppo!"
"Hanno deciso di affidare la nave ai suoi stessi progettisti?"
"Si, sono molto capaci.. e poi.. beh.."
"Chiedere ad altri ufficiali di occuparsi della nave avrebbe voluto dire allargare il numero di soggetti a conoscenza della stessa.. sì, credo di capire. Molto bene, quindi devo presupporre che anche lei abbia seguito la progettazione e lo sviluppo della Raziel?"
"Sì!" la giovane gonfiò il petto in segno di orgoglio "Quando il progetto della Raziel prese piede ero ancora una Guardiamarina inesperta, ma con tante idee! Da allora mi sono occupata di molte altre navi, ma lei è stato il primo progetto a cui ho potuto mettere il mio contributo e questo per me la rende speciale, capisce cosa intendo?"
"Sì, credo di capire" Fox sorrise osservandosi ancora attorno "Dove posso trovare l'ingegnere capo della squadra alfa-1?"
Lara ridacchiò divertita "Non vede proprio l'ora di sapere come stanno sistemando la nave, eh?" alzò una mano indicando il corridoio "Prosegua per il corridoio, quando sentirà una voce dal forte accento russo che le inveirà contro a lungo avrà trovato chi sta cercando.." si voltò per un attimo, ma poi tornò a fissarlo "Ah.. faccia attenzione ai giravite sonici volanti! Non si farà scrupolo a lanciarglieli in testa e tende ad avere una buona mira!"
Fox osservò per un istante sorpreso Lara "La ringrazio Tenente, starò attento a non farmi colpire da eventuali strumenti ingegneristici che dovessero spiccare il volo!"
Proseguendo per il corridoio, Fox si rese sempre più conto di come le procedure per la manutenzione e l'aggiornamento della Raziel non fossero standard fosse stata una nave normale, quel corridoio sarebbe stato brulicante di vita e di caos, con schemi e appunti un po' dove capitava, ma non in questo caso. Il silenzio sembrava quasi sacrale, tanto da far pensare a Lucius di essersi perso, ma poi il vociare profondo di qualcuno dall'inconfondibile cadenza russa lo fece sorridere.
Il Tenente Anastasiy Vinogradov era un energumeno alto più di due metri, con due spalle ampie ed un peso che aveva superato di parecchio il quintale avanzava nella direzione di Fox con lo stesso incedere di un orso furioso, la testa un po' bassa come se avesse intenzione di caricare ed il giravite stretto nella mano sinistra.
"Ehi! Tu! Chi sei? Io ti spezza le gambe se tocchi qualcosa! Qui no Piazza Rossa!" il resto della conversazione non fu compresa appieno da Fox, ma sulla base di quanto il traduttore era riuscito ad elaborare aveva inveito contro di lui, la sua patria, sua madre e forse contro un suo eventuale animale domestico, gatto o cane che fosse.
"Sono il Tenente Fox e.." Lucius tentò di iniziare ad instaurare un dialogo, ma si trovò costretto a scansarsi rapidamente di lato per non essere centrato dal giravite che gli era appena stato tirato addosso
"Niet! Mia pazienza è finita! Tu solo grande nepriyatnost'!! Scocciatura! Ora tu va prima che io infila tuo gracile corpicino dentro smaterializzatore!!"
Vinogradov era sempre più vicino a Fox, tanto che l'ingegnere capo riusciva a vedere distintamente le vene pulsare nel collo di quell'energumeno russo per la rabbia "Tu forse sordo?? Ora tu va o io sistemare te in eterno!"
Fox ebbe il desiderio di arretrare, ma qualcosa dentro di lui lo fece desistere "Sono il Tenente Lucius Fox! Ingegnere Capo della USS Raziel! Sono autorizzato a stare qui!" arrivò quasi ad urlarlo con tono sicuro ed imperativo, tanto che l'ingegnere russo si bloccò
"Tu Tenente Fox? Ingegnere capo di mia sozdaniye?" sul volto del russo si disegnò un grande sorriso "Viene qua, tu! Fratello!!"
Il Tenente Vinogradov, colto dall'euforia del momento, sollevò, letteralmente di peso, Fox stritolandolo nel suo abbraccio e baciandolo sulle guance "Viene qua! Nave sarà vero gioiello!"
Fox tossicchiò un paio di volte appena fu messo a terra, sentendo dolori sparsi per tutta la gabbia toracica si toccò le costole con la convinzione di essersene incrinate un paio e poi seguì l'energumeno russo osservando le facce divertite del resto degli ingegneri.
"Io Tenente Vinogradov Anastasiy ..ma può chiamare me Anastasiy! Io sono papà di Raziel!" il tono usato dal russo era di grandissimo orgoglio "Mia essere migliore nave in assoluto! Niente è come lei!"
"In effetti è vero.." Lucius tentò di prendere un po' per adulazione l'enorme Tenente russo "Anastasiy, credo che lei abbia fatto un ottimo lavoro nella progettazione e costruzione di questa nave, piccola, ma estremamente funzionale al tempo stesso"
"Spasiba! Spasiba!! Sapevo tu apprezzare mio duro lavoro!" il vocione del russo era pieno di allegria "Viene.. voglio mostrare te cosa! Mio ultimo progetto.." prese il pad muovendo le grosse dita sul display "Guarda! Questa mia prima grande novità!"
Fox prese in mano il pad con grande curiosità, finalmente poteva mettere mano alle migliorie che stavano per apportare alla nave e non vedeva l'ora di poterle scoprire sfogliò con interesse i progetti sino a fermarsi di fronte allo schema del prototipo in fase di montaggio "Bobine di curvatura?"
"Da! Da! Esatto!" rispose con soddisfazione Vinogradov
"Solo che.." Fox osservava con attenzione gli schemi del prototipo "Hanno qualcosa di un po' diverso dal normale, sono sagomate in modo differente.."
"Da!!" Anastasiy diede una forte pacca sulle scapole a Fox "Esatto! Tu grande occhio!!"
Fox, non aspettandosi il potente atto di ringraziamento del Tenente russo, per poco non finì a terra "Ah.. ehm.. grazie!" tossicchiò cercando di ignorare il dolore per poi tornare ad osservare il pad "E questa modifica cosa dovrebbe comportare?"
"Bobine di curvatura sono parte fondamentale di propulsione Warp, ma sono anche delicate.. basta sbalzo di energia troppo grande da compensare e loro potere andare in pezzi! Net bobine.. net curvatura!! Capisce?"
Fox si limitò ad annuire osservandolo "Sì.. capisco perfettamente e questa conformazione è utile a limitare questo problema?"
"Da! Assolutamente! Queste sono studiate per dirottare energia in esubero bypassando zone più delicate.. nuove bobine hanno diciotto per cento di resistenza in più di vecchie bobine di nave" il Tenente Anastasiy Vinogradov alzò un po' la voce con un certo entusiasmo "Sistema di curvatura sarà più stabile!"
Fox annuì soddisfatto "Beh, questa è una gran bella modifica.. ma sono certo che un ingegnere come lei ha fatto anche altre modifiche, è corretto?"
"Tu già conosci me!!" esclamò Anastasiy prima di voltarsi verso un collega "Vai a prendere vodka.. io e mio nuovo amico abbiamo gola secca!" quindi riprese il pad dalle mani di Fox cercando per un po' prima di riconsegnarlo all'ingegnere capo della Raziel "Ecco altra modifica"
"Ehm.." Fox ci mise pochi attimi a capire a cosa si riferissero gli schemi tecnici che gli venivano mostrati "Sono giunti di potenza della rete EPS" fece una smorfia "Sono grossi giunti di potenza.."
"Da.. giunti di potenza nuovi!" Anastasiy prese la bottiglia di Vodka riempiendo fino all'orlo due bicchierini e mettendone uno in mano a Fox senza tante cerimonie "Alla Raziel!" brindò alla nave per poi buttar giù in un solo lungo sorso
Fox, dal canto suo, non volendo offendere il collega russo, lo imitò la vodka gli bruciò la gola come avesse appena ingoiato lava incandescente e gli fu davvero molto difficile reprimere l'impulso di tossire convulsamente "Ah.. potente.." la voce di Fox suonò quasi come un sussurro, le corde vocali sembravano essere state anestetizzate
"Da.. brucia budella è unica vera vodka!"
Lucius fece un paio di colpi di tosse per riprendere una voce normale "Sono certo abbia ragione.. questi giunti di energia sono un po' più grandi degli standard, o sbaglio?"
"Da.. Piccola modifica di grandezza, ma grande miglioramento di prestazioni!"
"Hanno a che fare con il concetto delle nuove bobine di curvatura?" chiese Lucius con una certa curiosità
"Da.. picchi instabili di energia è grande problema anche per linea EPS.. i giunti di energia possono saltare e, senza giunti, sistemi di nave si spengono! Grave problema in caso di battaglia!"
Fox annuì per un attimo "E quindi questi nuovi giunti bypassano l'energia in esubero in modo da disperderla al di fuori del sistema e proteggere la linea EPS nel suo complesso?"
"Da e net.. nuovi giunti sono studiati per bypassare energia con meno dispersione rispetto vecchi giunti! Energia in esubero è dirottata in batterie della rete EPS secondaria! Questo aumenta energia di nave in caso di scontro del quindici per cento!"
"Ottimo, veramente ottimo!" sorrise Fox "E per quanto riguarda la linea ODN?"
"Per linea ODN abbiamo sostituito nodi di collegamento!" rispose quasi tronfio Anastasiy "Questo progetto di Tenente Petersen.. piccola moretta è diavolo di computer!"
Fox sorrise ripensando alla giovane che aveva incontrato pochi minuti prima "Beh.. e cosa avrebbero di nuovo questi nodi di collegamento?"
"Velocità di trasferimento dati migliorata di due per cento!"
Lucius sorrise allegramente, la vodka iniziava a farlo sudare per il caldo, ma le migliorie che stavano apportando alla nave lo rendevano felice "Beh.. devo dire che state facendo davvero un ottimo lavoro"
"E non abbiamo ancora finito..ci sono due altre novità!" intervenne nuovamente il Tenente russo "Abbiamo migliorato sensori lungo raggio del sette per cento.." guardò il pad cercando di richiamarne i dati tecnici "Nuovo sistema meno sensibile a interferenze di sottofondo.."
"Uhm.. e l'ultima modifica?" Lucius osservò con interesse il capo ingegnere russo
"Ultima modifica è sempre di Tenente Petersen.. riguarda quella che voi chiamata Stazione Ombra.."
Fox fissò con enorme interesse Anastasiy mentre riempiva altri due bicchierini di vodka
"Quando noi progettato sala.. idea che quello fosse vero cuore di nave! Ora lo è davvero!" il russo porse il secondo bicchierino a Fox
"Ehm.. non credo di aver capito, cosa sarebbe cambiato?"
"Piccola variazione di protocolli, ora in caso necessità Capitano e Primo Ufficiale possono prendere controllo nave da Stazione Ombra.. tutte funzioni possono essere spostate direttamente lì! Utile in caso di abbordaggio, capisce?"
"Ah.. beh, ne sarà felice Sarah.." sorride Lucius osservando poco convinto il liquore che gli era stato messo in mano
"Alla Raziel!" Anastasiy bevve il bicchierino di vodka come il primo, tutto d'un fiato Lucius rimase per un attimo interdetto, non sapendo cosa fare, poi si fece coraggio e trangugiò la sua parte di lava liquida
*Cosa non si fa per far felice un ingegnere capo..* pensò fra sé e sé.

Sol III - San Francisco
Comando della Flotta Stellare
Commissione dei Servizi Segreti
13/10/2398 - Ore 16.29


"Arrivo.. arrivo, eh!! Scusate il ritardo!"
Il Contrammiraglio Darion era, come al solito, ansimante mentre entrava nella grande sala di forma ellittica, situata su uno dei piani più protetti del Comando. Si dovette appoggiare per qualche attimo ad una delle pareti, asciugandosi la fronte ed osservando con uno sguardo stanco tutti gli altri ammiragli che avevano già preso posto al grande tavolone.
Rexen lo fissò piuttosto innervosito "Jonathan, questa non è la prima volta che arrivi in ritardo, mai preso in considerazione che, se riducessi il tuo abbondante girovita, la tua situazione risulterebbe estremamente più semplice?"
Often si alzò un attimo prima che Darion potesse rispondere in malo modo a Rexen "Signori, siamo qui per cose ben più importanti.." quindi sorrise divertito all'amico "Anche se è pur vero che non ti farebbe male perdere qualche chilo Jonathan.. quei pantaloni iniziano ad essere stretti in vita"
Darion sbuffò con energia "Possibile che la prima cosa che notate è il mio girovita che aumenta? Mai uno che apprezzi.. che so.. come ho sistemato accuratamente la barba, o i miei occhi azzurri! Prevenuti.."
Rexen osservò Darion "Ci concentreremo sui tuoi profondi occhi celesti in un altro momento.. ora, direi di iniziare la riunione.. credo che sia doveroso informare tutti che, ufficialmente, il Contrammiraglio Bernadette Bates ha assunto nuovamente il ruolo di responsabile del progetto Empireo.."
"Questo starebbe a significare che le indagini relative alla questione Aetos sono state chiuse?" chiese con voce sorpresa il Viceammiraglio Kovas "E, a quanto pare, senza che sia stato indicato un vero responsabile, o forse mi sbaglio? Beh, perdonatemi la franchezza, ma la cosa non mi piace, c'è stato un evidente errore di valutazione nell'inviare degli ufficiali su un pianeta non sicuro.. errore ancora più grave se si considera che nessuno abbia neanche ipotizzato un adeguato piano d'azione o di fuga!"
"La visita dell'equipaggio della Raziel sulla colonia Aetos non era una missione spionistica organizzata per catturare chissà quale criminale, ma semplicemente una vacanza.." la voce di Bernadette era calma e misurata "Ritenete davvero che se avessi avuto informazioni tali da ritenere che quella colonia potesse nascondere pericoli vi avrei mandato la mia figlioccia senza un piano adeguato?"
"Non è un segreto che hai inviato i tuoi uomini aspettandoti che, da buoni osservatori, se avessero notato qualche anomalia, l'avrebbero immediatamente riferita al Comando" Kovas osservò la Bates "Sarà anche stata una vacanza, ma il secondo fine era permettere loro di ficcanasare"
"Nessuno.." intervenne Rexen "intende addossare la colpa di quanto successo sulle tue spalle, Bernadette.. sarebbe ingiusto e del tutto inopportuno, soprattutto considerati i pareri più che tranquillizzanti di due assi della diplomazia come Retok e Qwetzyr"
"Ed è proprio a questo fine è stata creata una commissione d'inchiesta ad hoc, con compiti organizzativi e di coordinamento delle ricerche, per capire come sia potuta accadere una cosa del genere.." intervenne Frashlar
"Cosa che effettivamente ho fatto!" intervenne rapidamente Darion con espressione tesa "Non solo, sono stato anche costretto a svolgere una serie di udienze a porte chiuse allo scopo di capire cosa diavolo è successo.. sino all'epilogo culminato in una bella chiacchierata con quei palloni gonfiati degli ambasciatori Retok e Qwetzyr che.. per inciso.. oltre ad aver messo davvero alla prova la mia pazienza, alla fine non mi hanno detto assolutamente nulla di utile!"
Rexen sospirò pesantemente "Facciamo un passo alla volta, partiamo dal Vulcaniano.."
"L'ambasciatore Retok si è occupato della prima fase del contatto con la nave Aetos, avvenuta solo tramite comunicazione sub spaziale con il Capitano Bagtar, ha seguito le operazioni per tentare di riaprire il tunnel e permettere loro di tornarsene a casa e, una volta giunti alla conclusione che la cosa non era possibile, aveva avallato la richiesta di poter scendere su un pianeta disabitato e creare una colonia per il tempo in cui avrebbero dovuto attendere.. ma solo una colonia Aetos, niente contatti con i popoli federali"
"E con tutti quei contatti l'ambasciatore Retok non ha mai nutrito dubbi sul modo di porsi degli Aetos?" chiese con una certa curiosità il Contrammiraglio Sothe
"Assolutamente nessuna.. anzi.." la voce di Darion lo faceva apparire stranamente stressato "A suo modo di vedere, la ritrosia del Capitano Bagtar nel far salire degli ufficiali a bordo della sua nave, così come il suo rifiuto di sottoporsi ad analisi mediche, non era incompatibile con l'atteggiamento di una popolazione al Primo Contatto"
"Logica inoppugnabile.." rispose atono Merak "La statistica in effetti ne è la riprova"
"Ad ogni modo, lui ha autorizzato che venisse creata una colonia.. non che qualcuno potesse metterci piede"
"E qui la questione è passata sotto il diretto controllo del Bajoriano Beeske Quertzyr, è corretto?" chiese T'Li con tono impassibile
"Purtroppo sì!" rispose di istinto Darion "Ha condotto svariati colloqui con il Capitano Bagtar, tutti minuziosamente annotati nella sua relazione.. ha fatto verifiche periodiche alla colonia, oltre ad una lunga serie di sopralluoghi a sorpresa e.. niente! Quella maledettissima colonia, a tutti i suoi controlli, era perfetta!"
"E la stanza in cui hanno trovato tutti gli uomini privi di sensi?" chiese Often
"Era un magazzino.. c'erano casse con del materiale necessario alla manutenzione ordinaria della base e sai perché lo so? Perché quell'ambasciatore non solo me lo ha detto, ma ha annotato ogni singola cosa vi aveva trovato dentro durante le ispezioni! Hanno contato addirittura il numero di bulloni dentro ogni cassa!" Darion scosse il capo "Eppure nulla risultava fuori posto!"
"Sì, ma possibile che, parlando con quella gente, neppure l'ambasciatore Quertzyr non si sia accorto di nulla? Quello sospetta pure della sua ombra!"
"Già.. e quando gli ho chiesto se le parole del Capitano Aetos gli sembravano sincere ha risposto con grande convinzione di sì.."
"Quindi si chiude tutto qui?" chiese nuovamente Kovas poco convinto
"Purtroppo sì, dobbiamo accettare che la nostra politica di apertura verso gli altri popoli è, e resterà sempre, un pugnale a doppia lama, ci permette di conoscere diverse culture e civiltà rispetto alle nostre, ma ci mette altrettanto in pericolo, qualora tali culture sfruttino la buona fede che abbiamo per porre in essere i loro scopi.." intervenne Often
La voce di Rexen fece voltare tutti.. i grugniti erano segno che il Tellarite ne aveva abbastanza di quella storia
"Concordo con Steven.. la ricerca di conoscenza, il desiderio di imparare tramite un equo scambio di informazioni con popoli a noi sconosciuti è parte degli scopi che sono perseguiti dalla Federazione.. si mira alla cooperazione pacifica tra popoli, in base a rapporti regolati da principi di libertà ed eguaglianza.. questa interconnessione, a volte, può finire male: non sempre gli altri popoli sono così corretti verso di noi e succede, poche volte per fortuna, che non siamo in grado di accorgercene subito.. quindi che si fa? Rinunciamo ai nostri principi ispiratori e smettiamo di perseguire i nostri scopi di conoscenza e mutuo soccorso?"
"Sarebbe inaccettabile!" intervenne con convinzione Kovas "Lo scopo della Federazione è quello di permettere la condivisione delle tecnologie e delle risorse in una cooperazione pacifica, oltre allo sviluppo scientifico, all'esplorazione spaziale e alla difesa comune.. sarebbe impensabile eliminarlo, la Federazione perderebbe gran parte del suo significato!"
"E allora non ci resta che accettare il rischio e sperare che la prossima volta si prendano più accortezze.. la questione Aetos è stato un errore? Possibile.. ma è dagli errori che spesso si apprendono le lezioni più importanti.. dolorose, ma oltremodo importanti" Bernadette congiunse le mani di fronte a sé, poggiandole sul tavolone centrale "Abbiamo imparato a tenere più alta la guardia, ma, a questo punto, non ci resta altro che andare avanti"
"Uhm.. e gli ultimi Aetos?" domandò Kovas "So per certo che alcuni sono stati riportati indietro dalla missione, che ne è stato di loro?"
Merak, sentitosi chiamato in causa, fece un piccolo colpetto di tosse per attirare l'attenzione dei presenti
"A questo posso rispondere io. Per quanto riguarda il Capitano, Ditec Bagtar, si è suicidato sei giorni dopo la cattura, mentre veniva trasferito alla colonia penale di Emone II.. dalle indagini sembrerebbe che sia stato in grado di staccare una sbarra facente parte della rete della branda su cui dormiva e l'abbia usata per tagliarsi le vene dei polsi. Non sono stati trovati scritti che potessero spiegare il suo gesto, ma si ritiene che l'onta della sconfitta fosse per lui un peso troppo grande da poter essere accettato"
"Che fine miserabile.." intervenne Rexen
Merak non sembrò dar peso all'esternazione e proseguì
"Per quanto riguarda il primo ufficiale.. Argun Camedit, si è mostrato fin da subito molto collaborativo e, data la sua esperienza con i sistemi tecnologici Aetos, in primis il loro sistema di cavitazione, gli è stato concesso di cooperare con un team di ingegneri federali per verificare se una simile tecnologia possa essere compatibile alla nostra.."
"No, no.. aspettate.. fatemi capire, uno dei tre prigionieri è libero e sta lavorando per noi?" chiese strabiliato Darion
"No, al primo ufficiale Argon Camedit è stato solo concesso di cooperare con personale federale per elaborare nuove tecnologie miste federali ed Aetos. Ad ogni modo, la sua memoria difficilmente potrà essere riabilitata, ha subito un rapido declino delle sue funzioni cognitive ed è mancato quarantasei giorni dopo la cattura"
"Ne manca ancora uno.." intervenne Often "Che fine ha fatto il medico?"
"Per quanto riguarda l'ufficiale medico capo, Curar Pawar, vi informo che aveva deciso di seguire l'esempio del primo ufficiale e di mettere le proprie conoscenze a disposizione della Flotta Stellare.. ha collaborato con un pool di medici per studiare il loro sistema di trasferimento fetale, un metodo che, se sviluppato rendendolo compatibile alla tecnologia federale, potrebbe far progredire in modo significativo le nostre conoscenze in campo neonatale, purtroppo anche il suo fisico è stato soggetto al medesimo anomalo decadimento delle funzioni cognitive ed è mancato cinquantasei giorni dopo la cattura"
"Bene, a questo punto direi che la questione Aetos possa definirsi chiusa. Siete tutti d'accordo?"
I vari ammiragli si osservarono in volto, non tutti erano pienamente soddisfatti ma alla fine annuirono Rexen riprese dunque la parola
"Molto bene, in questo caso credo che la riunione di oggi possa chiudersi qui".

Sol III - San Francisco
Comando della Flotta Stellare
Ufficio Contrammiraglio Bates
18 ottobre 2398 - Ore 15.16


Hazyel e Moses stavano percorrendo il corridoio che li separava dall'ufficio del Contrammiraglio con una strana sensazione addosso: si aspettavano, o meglio speravano, di ricevere una semplice e scarna comunicazione in cui tutti i propri uomini venivano riconfermati ai loro posti, il fatto che fosse stata fissata una riunione formale li aveva messi di fronte al fatto che qualcosa non era andato come doveva.
Attesero solo pochi minuti per entrare nell'ufficio, ancora speranzosi che il proprio sesto senso, per una volta, avesse preso una cantonata, ma l'espressione che aveva la Bates non diede più adito a dubbi.
"Prego, accomodatevi.." Bernadette congiunse le mani di fronte a sé con espressione seria, sapeva perfettamente che la notizia che stava per dare ad Hazyel ed a quell'orso di suo marito non sarebbe piaciuta a nessuno, non piaceva neppure a lei, ma non c'erano altre soluzioni
"Immagino che già abbiate capito la motivazione per cui siete stati convocati.. non ritengo sia il caso di dilungarsi in patetici convenevoli, un membro fra gli ufficiali superiori ha fallito per due volte il test psicologico e la Commissione ritiene che non possa più essere membro di Empireo"
Hazyel e Moses sgranarono gli occhi per poi guardarsi in faccia, i loro peggiori dubbi si erano tramutati in realtà in pochi attimi
"Un momento.." la voce di Hazyel risuonò misurata e calma, sebbene non fosse affatto soddisfatto della situazione "Io invece ritengo che, in questo caso, i preamboli siano parte integrante del discorso e non possano assolutamente essere accantonati.. Tanto per cominciare, ha idea di come la Commissione abbia trattato i miei uomini in tutti quei giorni di colloquio?"
"Io lo chiamerei interrogatorio.." intervenne Moses osservando la moglie
"Sì, forse sotto certi punti di vista potranno essere apparsi un po' esagerati, ma non è affatto facile riuscire a valutare in modo veritiero quali e quanti saranno gli strascichi psicologici di un evento così emotivamente sconvolgente quale quello di un rapimento.. i loro metodi non saranno stati propriamente ortodossi, ma ho letto le loro relazioni e devo dire che erano davvero ben fatte"
"Non sono d'accordo.. ritengo che il modo in cui i miei uomini sono stati trattati, quasi dovessero prendersi loro la colpa di quanto accaduto sulla colonia Aetos, abbia fortemente alterato i risultati ottenuti dalla Commissione!" la voce di Hazyel suonava convinta
"Hanno volutamente spinto i nostri uomini alle corde per quale scopo? Oltre ad aver giocato con loro quasi fossero delle cavie da laboratorio, avevano altri fini?" grugnì Moses guadagnandosi un'occhiataccia da parte della moglie
"Capitano Hazyel, la Commissione ha semplicemente esternato un dubbio che ogni membro del suo equipaggio, donne e uomini indifferentemente, aveva già in sé, ossia che, se avessero osservato meglio il comportamento degli Aetos, se avessero analizzato più approfonditamente la situazione, forse avrebbero potuto evitare tutto quello che è avvenuto. Lo scopo di accusarli era quello di farli giungere alla realtà.. vale a dire urlare alla Commissione e, in primis a sé stessi, che non avevano alcuna colpa per quanto era successo.. dovevano capire che quella non era una loro responsabilità, come del resto non è vostra!"
"E, secondo la Commissione, non c'era altro modo? Non era possibile aiutare i miei uomini senza metterli al muro come fossero dei criminali?" Hazyel scosse il capo "Non hanno avuto un minimo di delicatezza neppure nei confronti del Comandante Tarev che è all'ottavo mese di gravidanza e si è ritrovata in Commissione una psicologa che ha passato tutto il tempo ad attaccarla per il puro gusto di farlo.."
"Launha Pas, immagino.. era stata selezionata proprio a quello scopo"
"Quello di farsi rifare la faccia dal Comandante Tarev?" chiese Moses con espressione dubbiosa
"Mettere in difficoltà Elaina.. è risaputo che spesso sfrutti le sue capacità empatiche per capire come comportarsi con il prossimo.. la sua capacità di modificare le proprie reazioni per essere più apprezzabile all'interlocutore è una indubbia dote sotto copertura, ma avrebbe completamente reso inutile lo scopo della Commissione.."
"Ma dato che quella Trill continuava a metterla in difficoltà, Elaina non ha di certo potuto far uso dei suoi poteri empatici.. anzi, probabilmente non ci ha neppure tentato" Moses terminò la frase della moglie
"Senza considerare quindi il suo particolare stato di salute, che avrebbe richiesto un minimo di delicatezza in più.." intervenne Hazyel
"Ora sta parlando forse il padre di uno di quei due bambini?" chiese Bernadette studiando lo sguardo del Risiano
"No, sta parlando il Capitano della nave" rispose con convinzione Hazyel "La persona che conosce le caratteristiche dei propri uomini e sa che hanno il potenziale e le capacità di superare quanto è avvenuto in questi mesi e qualsivoglia futura missione ci troveremo davanti!"
"La Commissione, invece, ha delle remore per uno degli ufficiali superiori, una preoccupazione che mi vede costretta, volente o nolente, a prendere dei provvedimenti! So che questo non è l'epilogo che avreste voluto, ma sta di fatto che questi sono gli ordini!"
"In questo frangente, considerata la situazione.. credo che sarebbe più corretto permettere alla dottoressa di poter avere un nuovo confronto con la Commissione una volta terminata la gravidanza" la voce di Moses era bassa e decisa "Ho allenato quella Betazoide, non è un tipo che si arrende, il fatto che quella Trill l'abbia messa in difficoltà è dovuto alle sue condizioni fisiche"
Bernadette incrociò le braccia al petto "Perché siete così convinti che l'ufficiale in questione sia proprio Elaina?"
Moses osservò la moglie per poi muovere la mano per simulare il pancione "Per via della gravidanza.. sbalzi umorali e via dicendo.."
"No, vi sbagliate.. il Tenente Comandante Tarev è stata valutata idonea al servizio, ovviamente potrà riprendere il proprio lavoro solo in seguito al termine della gravidanza, ma la sua valutazione è stata positiva"
"Positiva?" Hazyel sembrava sorpreso, durante i giorni del colloquio era quella che, a prima vista, sembrava risentirne maggiormente
Bernadette prese in mano il pad per iniziare a leggere con calma
"Il Tenente Comandante Tarev, nonostante l'ultima esperienza, è rimasta un ufficiale di indole abbastanza estroversa, particolarmente affidabile e responsabile.. il fatto di preferire il realismo piuttosto che la sentimentalità le ha permesso, nonostante la gravidanza, di mantenere la calma durante tutto il rapimento e, una volta scoperta la condizione che affliggeva gli Aetos, suoi carcerieri, di trovare una possibile soluzione al problema.."
"Già.. me lo ricordo" Moses grugnì incrociando le braccia al petto
Bernadette osservò per qualche attimo il marito, quindi riprese a leggere
"Ha mantenuto tutta la sua perseveranza.. non si scoraggia facilmente, anzi.. le esperienze vissute dal momento del suo arruolamento l'hanno resa decisamente più battagliera e volitiva. Si tratta di un ufficiale sicuro di sé, dalla forte indole, che, senz'altro, è cresciuto in abilità sia attraverso le varie missioni, sia attraverso gli addestramenti del Primo Ufficiale della nave.. che, a quanto pare, ne avrebbe migliorato le capacità combattive"
"Mmpf.. preferisco che tutti i miei uomini sappiano difendersi al meglio delle loro possibilità, il fatto di essere donne non fermerà nessuno dall'aggredirle!" rispose secco Moses "Oltretutto nessuno si è mai lamentato dei miei insegnamenti!"
"Mi stupirei del contrario" rispose Bernadette
"Nel caso di Elaina so per certo che non si lamenti non tanto per paura o reverenza nei confronti di Moses, ma semplicemente perché lei a quelle lezioni crede.. ha sempre avuto una certa passione per la difesa personale ed i corsi di krav maga"
Frank grugnì in senso di apprezzamento prima di riportare il discorso sul binario iniziale
"Di chi si tratta dunque? Se è il Comandante Wood, sta per diventare padre.."
"Il fatto di essere diventato padre non mi sembra che abbia mai cambiato te.." Bernadette osservò il marito socchiudendo un po' gli occhi
"Io sono io!" rispose Moses con convinzione
"Sarà, ma non parlavo neppure di lui.. è stato ritenuto idoneo al servizio" Bernadette riprese nuovamente il pad aprendo il file dedicato all'ufficiale scientifico
"Il Tenente Comandante Alexander Wood ha mantenuto del tutto inalterato il proprio carattere testardo e caparbio e, seppure riesca a mitigare questa sua testardaggine con evidenti sforzi, si tratta di una persona schietta e sincera che raramente si lascia sfuggire l'occasione di esser pungente specialmente con coloro con cui non si trova a suo agio. E con la Commissione non ha perso davvero neanche opportunità! Pensate che ha affermato, senza alcun problema, che quegli incontri erano utili e piacevoli come l'infestazione data da una tenia solium.."
Moses e Hazyel trattennero a stento una risata, osservando la faccia della Bates
"Non ridete voi due!" li rimbrottò Bernadette "Ad ogni modo, la cosa più importante è questa.." abbassò il capo tornando a leggere il pad
"Da tutte le nostre verifiche è possibile ritenere che abbia superato il sequestro della compagna: seppure non abbia negato che il rapimento di Elaina lo avesse inizialmente fatto vacillare, la fiducia che ha nelle capacità dei propri ufficiali superiori lo ha portato a capire che, con la giusta perseveranza, tutto è possibile.. è cresciuto sia come uomo che come ufficiale e si prospetta che potrà crescere ancora divenendo padre"
Hazyel rifletté per un attimo "Il Comandante Mendel ha un carattere che può essere chiuso, ma è pienamente in grado di reggere lo stress!"
Bernadette incrociò le braccia al petto "Non si tratta neppure di lei! Avete deciso di andare avanti ancora per molto a buttare a indovinare?"
Moses grugnì "Erano i più probabili"
"Ed invece no, non si tratta neppure di lei" Bernadette andò ad aprire un ulteriore file nel pad per poterne leggere il contenuto "Il Tenente Comandante Sarah Mendel è fra gli ufficiali che ha avuto la maggiore evoluzione dal suo arruolamento per il progetto Empireo: nel tempo è riuscita a migliorare in modo significativo le difficoltà nella gestione dei rapporti umani con colleghi ed amici. La sua estrema intelligenza, unita alle sue ottime capacità mentali, le hanno dato la capacità di superare in modo positivo l'esperienza del rapimento.."
Bernadette alzò il capo "No, signori non si tratta di lei.. e ritengo che difficilmente individuiate la persona corretta semplicemente perché è stata una sorpresa persino per me.. si tratta del Tenente Chase.."
"Dave?" Hazyel e Moses ne ripeterono il nome con espressione oltremodo sorpresa
"Sì, lui.." Bernadette sospirò soffermandosi sul suo file "Il Tenente Chase è un uomo socievole e sincero come ufficiale ha un grande rispetto per la gerarchia della Flotta Stellare, ma l'ultima esperienza ha portato in luce un trauma sopito legato alla perdita dell'occhio sinistro. Si ricorda come, durante il secondo anno d'Accademia, il Tenente avesse partecipato ad un'esercitazione di volo atmosferico e, mentre stava eseguendo una manovra particolarmente delicata, la navetta subì un malfunzionamento l'allora cadetto Chase riuscì a salvarsi perdendo l'occhio sinistro. Tale menomazione, con conseguente sostituzione mediante una protesi bionica in grado di permettergli di percepire per intero lo spettro EM, ha creato nel Tenente un trauma che, con l'esperienza di volo estremo all'interno del tunnel, ha fatto emergere una debolezza caratteriale che, seppure risolvibile con il tempo, lo rende inadatto nell'immediato a proseguire con il progetto Empireo"
Bernadette fece una pausa alzando una mano per impedire ad Hazyel e Moses di prendere la parola
"Capisco che la cosa possa avervi lasciati sorpresi.. il parere della Commissione è che il Tenente Chase sia un valente ufficiale, un membro che potrà sicuramente fare la sua parte all'interno della Intelligence ma, tenendo conto della delicatezza delle missioni che vengono seguite dal progetto Empireo, si ritiene sia più corretta una sua sostituzione"
Hazyel scosse il capo incrociando le braccia al petto "Beh la sorpresa è grande, certamente.. che Dave sia quello caratterialmente più emotivo, lo sappiamo da sempre, ma lo è sempre stato in modo positivo, non ha mai dato segni di cedimento. Vero, nel tunnel ho notato che era in difficoltà, sudorazione, agitazione, stress, una leggera mancanza di reattività rispetto al suo standard, ma sfiderei chiunque ad affrontare quella turbolenza senza avere reazioni. Ci ha portati fuori.."
"Dal rapporto di Victoria non solo per merito suo" interloquì Bernadette
"E' corretto, l'apporto di Fuller è stato determinante.. io posso aver contribuito, ma a pilotare è stato Chase.. lui ha superato assieme a noi prove che avrebbero fatto scappare terrorizzati molti ufficiali più esperti, mentre alla sua prima difficoltà viene mandato via? Questo non lo ritengo corretto!"
"Quel pilota sa il fatto suo" Moses osservò con convinzione la moglie "L'ho reclutato io.. so quello che sa fare!"
"Signori, la questione non è quanto sia promettente, ma quanto possa ancora reggere alla pressione di un progetto come l'Empireo.. la Commissione ritiene che sia giunto al suo limite, ha dato tutto quello che poteva darvi.. ora, per il suo bene e per il vostro, è giusto lasciarlo andare.." Bernadette osservò i due aggiungendo rapidamente, in modo da evitare ulteriori recriminazioni "E' un ordine!"
"Bene" la voce di Hazyel appariva contrariata "Se così deve essere.. e sia, ma non intendo che qualcuno vada a mettere in dubbio le doti del Tenente, non voglio che viva il suo trasferimento come un fallimento perché non se lo merita.. so quanto vale e so che ha abbastanza cuore per fare la differenza in qualsiasi equipaggio andrà ad operare.. dovrà poter vivere la nuova realtà semplicemente per quello che è.. una nuova esperienza lavorativa in grado di farlo crescere e maturare!"
Il tono di Hazyel non sembrava ammettere repliche, si trattava di un suo uomo ed il fatto di doverci rinunciare non gli piaceva affatto
"Sì, capisco.. e ha qualche idea su come vorrebbe farlo?" chiese Bernadette, scegliendo di mantenere un tono più conciliante
"C'è qualche nave della Intelligence con a bordo Primi Ufficiali con esperienza tale da potersi auspicare che nell'arco di qualche anno passeranno all'incarico di Capitani?" chiese Hazyel osservando la Bates
"In che senso?" domandò Bernadette non capendo dove il Risiano volesse andare a parare
"Chase è un ottimo timoniere, forse troppo maturo per rimanere ancorato in quel ruolo.. allo stesso tempo, è mentalmente inesperto per ricoprire l'incarico di Primo Ufficiale, anche su navi con incarichi secondari.. ha sempre avuto l'aspirazione di diventare un ufficiale in comando, dato che gli viene impedito di tenerlo con noi, ritengo sia mio dovere avallarne il possibile avanzamento di carriera!"
Bernadette rifletté per qualche minuto prima di annuire sporgendosi un po' verso la scrivania
"Sì, forse c'è una possibilità.. si è liberato un ruolo di timoniere e terzo ufficiale sulla USS Zen. È un'altra nave dei servizi al comando del Capitano Zukov.. L'attuale Primo Ufficiale, il Comandante Martak, dovrebbe vedersi assegnata una propria nave nel giro di tre o quattro anni e.. beh, se il Tenente Chase dovesse nuovamente dimostrare il suo valore, potrebbe aspirare, un giorno, a prendere il suo posto.. questa è la migliore offerta che io possa fargli.. ma si ricordi, a prescindere che accetti o meno quest'offerta, il Tenente Chase è ufficialmente fuori dal progetto Empireo ed io dovrò iniziare le ricerche per individuare un ufficiale che lo sostituisca"
Hazyel annuì "Molto bene, sarò io a proporgli questa alternativa e far sì che la prenda in seria considerazione.."

Sol III - San Francisco
Comando della Flotta Stellare
Giardino esterno
18/10/2398 - Ore 18.28


Hazyel passeggiava piuttosto rabbuiato, non aveva ancora in mente cosa avrebbe potuto dire a Chase per convincerlo che la scelta migliore per lui fosse proprio quella di accettare il nuovo incarico sulla USS Zen.
E se avesse rifiutato? Come avrebbe potuto dirgli che non aveva altra scelta che andarsene dalla Raziel? Era una di quelle situazioni in cui quei quattro pin sul suo colletto pesavano peggio di un macigno.
Un fruscio alle sue spalle lo mise in allarme, facendolo voltare di scatto, ma vedendo che si trattava della Tarev si rilassò istantaneamente.
"Ti disturbo?" Elaina lo osservava tenendo entrambe le mani sul pancione, ormai bello rotondo e voluminoso "Approfittavo un po' della frescura della serata passeggiando per i giardini e ti ho visto arrivare, sembri arrabbiato.. è successo qualcosa?"
Hazyel le sorrise scuotendo il capo "Nulla di cui ti debba preoccupare, come mai sei ancora al Comando di Flotta?" le chiese con una punta di curiosità
"Alexander aveva un appuntamento con un Comandante che lavora qui, a quanto pare voleva chiedergli un consiglio su alcune ricerche in campo botanico.." sorrise divertita "In realtà non ho capito molto di quanto dicevano e ad un certo punto iniziavo ad annoiarmi così.." si osservò attorno "Beh, sono venuta qui"
Hazyel osservò il pancione di Elaina "Cosa hai deciso di fare per il parto?"
Elaina rimase per un attimo in silenzio, quindi si accomodò su una panchina poco lontana "Credo che alla fine seguirò il consiglio del medico e partorirò qui su Sol III" fece un sorriso "Non abbiamo mai parlato realmente di quanto è accaduto per gli esperimenti degli Aetos.."
Hazyel incrociò le braccia al petto "Ho temuto che la cosa potesse essere per te una sorta di violenza, sapevo perfettamente che volevi un figlio dal tuo compagno.. non era una novità per nessuno, ma gli Aetos non avevano alcun diritto di creare un altro feto e inserirlo nel tuo corpo senza il tuo permesso.."
"Si, capisco.. è strano anche per me spiegarlo, ma, superata la rabbia del momento, ho iniziato a sentirlo, a percepire la presenza di quel bambino.. di entrambi i bambini.. dentro di me, ed è stata un'esperienza che ha appianato tutto.. il piccolo non è stato concepito naturalmente, ma non ne ha colpe.. è una creatura innocente ed io lo percepisco come figlio mio.. anche se capisco che al momento non sia lo stesso per te"
"Non intendo tirarmi indietro dalle responsabilità paterne, è mio figlio.. solo che sono ancora frastornato dalla novità, non ho esperienze come padre e.." Hazyel si fermò osservando Elaina ridere divertita e sorrise a sua volta "Sono davvero così buffo?"
"No, è che quello che stai dicendo è perfettamente normale.. anche Alexander è ancora frastornato all'idea.. quando lo avrai per la prima volta fra le braccia, sarà tutto più chiaro.. perché solo allora lo sentirai davvero come tuo figlio.. abbi fiducia in me"

Sol III - San Francisco
Comando della Flotta Stellare
Ufficio Contrammiraglio Bates
27/10/2398 - Ore 17.16


"E quindi, approssimativamente, fra quanto sarà pronta la Raziel?" chiese con tono pensieroso Hazyel
"Il capo ingegnere mi ha ribadito che sarà pronta per inizio febbraio, se tutto va bene.. gli ho risposto che se non sarà pronta al massimo per la metà di dicembre sarò io a spezzare suo fragile corpicino.." gli rispose Moses imitando l'intonazione russa dell'ingegnere
"Ritieni che possa farcela a finire tutto in così poco tempo?" chiese ulteriormente Hazyel
"Lo spero caldamente per lui!"
Entrati in ufficio, videro che accanto alla Bates aveva già preso posto il Comandante Winslow Victoria appariva splendida, si era perfettamente ripresa dalla pessima avventura ed il suo sguardo aveva assunto un'espressione ancora più fiera e sicura, come se quell'esperienza l'avesse fatta maturare.
"Signori, prego.. accomodatevi.. come immaginerete siamo qui per discutere chi prenderà il posto del Tenente Chase" Bernadette non sembrava voler girare intorno alla questione, optando per andare dritto al punto "Al momento la rosa dei candidati si può riassumere attorno a tre nominativi.."
"Non sarà facile.." il ghigno divertito di Moses gli fece guadagnare un'occhiataccia della moglie
"Come dicevo.. i nominativi si sono ridotti a tre, ognuno di loro è avallato dal proprio ufficiale superiore.. il primo fra loro è l'umano Joyce Macgregor, si tratta di un genio della teoria della propulsione, i suoi studi sulle reazioni di un velivolo alle sollecitazioni interne ed esterne ha portato al miglioramento delle manovre diversive che sono preimpostabili attraverso il timone.."
"Passo..." Moses si limitò ad una sola parola incrociando le braccia al petto
"Come sarebbe a dire passo, non ho ancora finito di leggere!" insistette il Contrammiraglio Bates
"Devo condividere il pensiero del mio Primo Ufficiale.. non ci serve qualcuno che possa vantare un'enorme capacità teorica di pilotare una nave, ma qualcuno che sappia farlo nella pratica.."
"Il Capitano Rowe l'ha caldamente raccomandato, ritiene che sarebbe un ottimo pilota anche nella pratica!"
"Ma dato che la teoria non è la pratica.. non voglio sulla nave qualcuno che non ha abbastanza esperienza sul campo.. quindi, passo!" Moses nuovamente proruppe con voce decisa, facendo sospirare la moglie
"Molto bene.. quindi passiamo al secondo candidato, il Tenente Andoriano Osihl Ch'kanik.. il Capitano Referral ha affermato che è un autentico asso al timone e.."
"Passo..." Moses sembrava aver deciso di bocciare anche il secondo, guadagnandosi l'ennesima occhiataccia "Oh, e sentiamo.. perché non ti va a genio?"
"Perché conosciamo il Capitano Referral.." intervenne serafico Hazyel "Quel Tellarite propone al Comando di riprendersi sempre e solo ufficiali che, per loro natura, risultino poco gestibili.. classici attaccabrighe"
"Fammi indovinare, nel curriculum non vi è proprio alcun accenno a qualche lite con il resto dell'equipaggio?" chiese Moses con espressione divertita "Il Capitano Referral i migliori ufficiali se li tiene stretti, sempre e comunque.. se ne consiglia il trasferimento, credimi.. se ne vuole semplicemente sbarazzare.."
Bernadette sospirò "Bene.. passiamo al terzo ed ultimo nominativo, il Tenente Atena Prince.. il suo trasferimento è avallato dal Capitano Zukov.."
"Il Capitano Zukov?" ripeté perplesso Hazyel "Lo stesso Capitano Zukov a cui noi dovremmo affidare il nostro Chase?" incrociò le braccia al petto "Fatemi capire, ci scambiamo i piloti?"
Bernadette sospirò "Se la vuole vedere così.. allora sì, il Tenente Prince è molto preparata ed è in grado di pilotare pressoché qualsiasi mezzo aereo o terrestre in qualsiasi ambiente. La sua intelligenza è considerata fuori dal comune.. come timoniere ha uno stile di pilotaggio che da poco spazio all'istinto, facendola risultare molto calcolatrice e precisa nel suo lavoro.."
"Ma..." la voce di Moses fece fermare il Contrammiraglio "L'hai tenuta per ultima è ovvio che vi sia un ma.. altrimenti l'avresti proposta per prima"
Victoria, che sino ad ora era stata in silenzio, si schiarì la voce "Soffre di un lieve disturbo dissociativo della personalità che la porta a parlare da sola"
"E' uno scherzo? Non se ne parla, non sulla mia nave.. Passo!" Moses scosse con decisione il capo
Hazyel rimase in silenzio osservando prima Victoria poi il Contrammiraglio.. non era un no, ma non era nemmeno un sì da parte sua
"State guardando la cosa da un punto di vista erroneo.."
"No affatto, vedo molto bene la situazione.. ci viene tolto il Tenente Chase per un unico tentennamento e ci viene mandata sulla nave una persona che parla da sola? Perché ho come l'impressione che in questo scambio il solo a guadagnarci è quel vecchio volpone di Zukov?" domandò Moses
"Parlare da sola a bassa voce, quasi esclusivamente in privato, non rappresenta una patologia psichica in sé, ma un dialogo interno di auto motivazione che utilizza una comunicazione vocale" Victoria intervenne nuovamente "Se vi si aggiungono sintomi ulteriori, allora, occorrerebbe ripensare alla situazione, ma non è il caso del Tenente Prince che, ora come ora, sono convinta sia la candidata più adatta"
"Vogliamo parlarne?" lo sguardo indagatore di Hazyel si posò su Victoria
"Beh.. diciamo che alcuni traumi passati hanno fatto sviluppare ad Atena un disturbo dissociativo con l'emersione di una seconda personalità, latente, che, però, rappresenta per lei un'ancora di sicurezza"
"Quindi dentro di lei ci sono due persone.. se non ho capito male, viene allontanato da Empireo il precedente pilota per problemi di stress e arriva a bordo una persona schizofrenica? Davvero, sono solo io che trovo tutto questo poco sensato?" Moses osservava la figlia cercando di capire meglio la situazione
Victoria osservò Frank quasi con sguardo di sfida, come fosse punta nell'orgoglio
"Atena, non è schizofrenica.. non è indifferente a ciò che accade, non reagisce in modo assurdo o incoerente agli eventi esterni, non perde il contatto con la realtà e non si isola in un mondo suo proprio, non ha compromesso gli aspetti della sua vita lavorativa né personale, non ha sconvolto la sua rete relazionale, non presenta deliri o allucinazioni, non ha un eloquio ed un comportamento di disorganizzazione, non è apatica, non ha deficit di produttività, non ha difficoltà a mantenere l'attenzione.."
Victoria prese fiato per poi proseguire nel perorare la propria causa
"Potrebbe presentare un disturbo schizotipico di personalità, nemmeno troppo grave visto che non ha strane credenze, o pensieri magici, non ha esperienze percettive insolite, non ha un linguaggio con eloquio vago e digressivo. Il parlare da sola non costituisce un disturbo mentale o una patologia se non associato ad altri sintomi. La cosa più importante riguarda la consapevolezza ed il controllo che si esercita nel parlar da soli. Atena lo fa solo in privato"
"E per quanto riguarda lo stress?" chiese Hazyel fissando la Consigliera
"Lo stress non c'entra nulla in tutto questo! Il vocalizzare da sola non è dovuto a stress, ma a un disturbo post traumatico.. anzi è la soluzione adottata da Atena per superare quel trauma!"
"Non mi convince.." Hazyel scosse il capo "Io direi di prendere in considerazione l'Andoriano.. anche se, quasi certamente, avrà un pessimo carattere.. sono certo che il Comandante saprà raddrizzarlo"
"O lo raddrizzo o lo spezzo in due.." rispose senza scomporsi Moses
"No, la decisione migliore è Atena! Dagli una possibilità, consideralo un favore verso di me.."
Hazyel fissò Victoria perdendosi nei suoi occhi azzurri.. forse per qualche secondo di troppo.. sufficienti per far apparire un sorrisetto sul volto di Bernadette e corrucciare irrimediabilmente quello di Frank.
Alla fine il Risiano interruppe il silenzio: "Mi fai vedere gli esiti dei test di volo?"
"Quali test?" domandò Moses
"In queste settimane, Chase è stato sottoposto ad una serie di simulazioni di volo.. in alcuni casi lontane dalle sedute con la Commissione, altre a ridosso. Per esaminare la sua idoneità" sospirò Victoria
"Voglio vedere i suoi risultati.. e quelli degli altri tre nominativi che ci avete presentato.. oltre ai miei ovviamente" il timbro di Hazyel era fermo.. non si sarebbe aspettato un no come risposta per uscire dall'impasse.
"Mmpf.. E ti pareva se non li avesse fatti pure lui.. in ogni caso, anche se avessero fatto meglio di Chase, non hanno affrontato quello che ha passato lui in questi anni"
"E' vero.." ammise la Winslow nei confronti del patrigno "ma.. se per quello, nemmeno lui ha dovuto patire ciò che ha sofferto la Prince.. eppure l'hai bocciata senza pensarci troppo sopra, anche se l'ha consigliata un tuo vecchio amico come Zukov"
Prima che Moses potesse rimbeccare la figlia, Bernadette intervenne alzando una mano e digitando con l'altra una serie di comandi su un pad.
Lo schermo alle spalle di Hazyel si attivò riportando i dati dei test di volo, con le criticità degli stessi, i risultati dei candidati, le opzioni scelte, i tempi di reazione, fino ad arrivare a dati clinici come il battito cardiaco e la pressione arteriosa.
Joyce Macgregor eccelleva per le scelte compiute, decisamente tutte strategie efficaci, ma i suoi tempi di reazione ad imprevisti dell'ultimo secondo, quindi in condizioni di stress, erano decisamente più lenti di tutti gli altri candidati, così come i parametri vitali rispecchiavano la sua mancanza di sicurezza nella pratica di volo.
Osihl Ch'kanik era un eccellente pilota, manovrava in preda al puro istinto, con tempi ottimi ed improvvisazione rapida, peccava tuttavia di lucidità se sottoposto a fattori di stress.. in particolare, dimostrava di sbagliare se in preda alla rabbia. Errori non fatali, ma sufficienti per non renderlo il migliore del test.
Dave Chase si era difeso strenuamente, le sue scelte erano ponderate e corrette, sebbene non le migliori, i suoi tempi di reazione restavano buoni, non ottimi come un tempo, ma ugualmente di buon livello, dimostrava però un tentennamento decisionale inaspettato in condizioni di stress: alla fine prendeva la decisione corretta, o per lo meno una fra le idonee, ma con ritardo. Questione di secondi o frazione di secondi, ma sufficienti per essere posti sotto attenzione.
Atena Prince risultava un'ottima pilota, ai livelli dell'Andoriano, ma, contrariamente a quest'ultimo, non si affidava all'istinto, ma, similmente a Macgregor, si basava su calcoli mentali.. il risultato erano scelte ottimali, sebbene meno immediate della prova di Osihl, capacità di elaborare strategie idonee, inglobando anche possibili variabili impreviste. L'efficacia del suo volo non veniva inficiata da situazioni di stress, in cui, invero, pareva dare il meglio di sé.
Prima che venissero messi a schermo i suoi risultati dei test di volo, Hazyel tornò ad osservare la convinzione di Victoria per poi sospirare
"Mettiamola così.. accetto di conoscerla, in una situazione informale.. se mi farà una buona impressione, al di là delle sue abilità di volo, ne potremo parlare.."
Victoria sorrise raggiante "Molto bene.. organizzerò una vacanza di due settimane su Risa, così potrai conoscerla! Anzi vieni che inizio a sottoporti il suo curriculum così capisci perché ci tengo particolarmente a darle un'opportunità come questa"
Mentre i due giovani stavano uscendo, Frank non poté trattenersi dal togliere lo schermo dalla pausa.. voleva gustarsi il risultato del test del suo indigesto Capitano.. a nulla valse lo sguardo ammonitore di Bernadette, il vecchio orso fissò speranzoso con un ghigno il monitor.
Pochi minuti dopo, si alzò furioso dalla sua poltroncina e, vedendo la moglie trattenere a stento una risata, la rimbrottò borbottando: "Non una parola, non una risata.. aspetta a sghignazzare una volta che sono uscito da qui!"
Bernadette alzò le braccia al cielo mentre il viso le si apriva di un ilarità non più trattenibile.
Sullo schermo, campeggiava il nome di Hazyel a fianco del miglior risultato del test, seguito dalla Prince, da Chase, da Ch'kanik e per ultimo Macgregor.

Sol III - San Francisco
Ospedale Militare Letterman
Reparto di ginecologia
04/12/2398 - Ore 10.26


Hazyel aveva passato svariati giorni non solo facendo visite a sorpresa all'ingegnere capo che si stava occupando del refit con upgrade della Raziel, ma anche in continue riunioni con il Contrammiraglio Bates che lo aggiornava sulle possibili piste relative agli spostamenti di Jak'Al.
Era proprio in una di quelle riunioni quando era stato avvertito della novità ed era letteralmente corso fuori, sotto lo sguardo divertito di Bernadette.
Dopo aver corso su per le scale e quindi attraverso i corridoi dell'Ospedale, una volta arrivato al reparto di ginecologia, la dottoressa Andoriana lo aveva intercettato nella sala d'attesa facendogli cenno di muoversi
"Capitano Hazyel.. da questa parte"
"Sono stato chiamato, hanno detto che dovevo venire immediatamente.." non fece in tempo a finire di parlare che si ritrovò fra le braccia un camice "Lo indossi.. le servirà"
"Mi servirà per cosa?" Hazyel era ancora frastornato, ma, non sapendo bene cosa stesse succedendo, si piegò alle insistenze dell'Andoriana indossando il camice sopra la divisa "Ora posso sapere cosa è successo?" la voce del Capitano si fece più alta di un'ottava, ma non ottenne alcuna risposta, anzi, per tutta risposta fu spinto in avanti "Prosegua per il corridoio, entri nella sala alla sua destra, porta verde!"
Hazyel rimase per qualche attimo ad osservare l'Andoriana, poi si incamminò con passo spedito all'interno della sala osservandosi attorno. Non era ancora certo di quanto stesse accadendo, quando una voce femminile alle sue spalle gli chiese "Capitano Hazyel?"
"Si perché?" si voltò di scatto e, prima che se ne potesse accorgere, l'infermiera gli aveva messo fra le braccia un piccolo fagottino, suo figlio "Congratulazioni.. è padre!" detto questo se ne andò
Hazyel rimase del tutto immobile, osservando quel piccolo neonato che si muoveva appena fra le sue braccia emettendo le sue prime vocalizzazioni.
Sapeva da mesi che sarebbe diventato padre, ma vederlo con i suoi occhi, poter stringere quel piccolo miracolo tra le sue braccia gli diede un'emozione immensa, qualcosa che non aveva mai provato prima.
Sapeva che sarebbe diventato padre, ma solo ora sentiva di esserlo realmente. Lentamente, fece una piccola carezza al faccino paffutello di suo figlio sorridendo nel vederlo acquietarsi subito al contatto della mano del padre.
"Sono perfetti" Wood, sopraggiunto in quel momento con in braccio la piccola, era fortemente emozionato "Sono davvero perfetti.."
Hazyel annuì prima di chiedere "Elaina?"
"Sta bene, ora riposa nell'altra stanza.. è stato spossante partorire entrambi i gemelli, ma devo dire che è andato davvero tutto bene"
Hazyel sorrise annuendo, prima di tornare a guardare i bambini "Mi rendo conto solo ora che non abbiamo mai parlato dei nomi.. eravamo così presi da come sarebbe stato il parto che non abbiamo pensato al resto"
Wood annuì "In effetti è vero, ma ammetto che quando ho stretto fra le braccia mia figlia solo un nome mi è venuto in mente.. Isabella.. credo che Isabella sarebbe il nome perfetto per lei" Alexander alzò il capo ad osservare Hazyel "Nessun nome in mente?"
"Sono convinto che anche Elaina vorrà dire la sua, ma.. di istinto.. io lo chiamerei Gabryel"

SOL III - San Francisco
Comando della Flotta Stellare
Ufficio AZ-792
30 dicembre 2398 - Ore 13.15


Hazyel raggiunse il piccolo ufficio messogli a disposizione, su insistenza del Contrammiraglio Bates, direttamente al Comando, in modo da avere un luogo sicuro dove poter tenere le proprie comunicazioni sub spaziali.
Aveva saputo dal Comandante Winslow che la Prince, il nuovo timoniere, sarebbe stata assegnata alla Raziel, ma gli aveva garantito che, nonostante tutto, l'ultima parola se affidarle l'incarico di Responsabile CONN dell'intero progetto Empireo sarebbe stata la sua.
Si sedette alla poltroncina riflettendo sul da farsi: un viaggio sino a Risa solo per andare a vedere una timoniera con strani disturbi della personalità poteva sembrare qualcosa di poco sensato.
Non gli sarebbero bastati pochi giorni per conoscerla, eppure, senza nemmeno vederla, come avrebbe mai potuto dare il benestare al suo ingresso a bordo?
Solo basandosi sull'affetto che nutriva per Victoria? Non poteva rischiare: doveva avere più informazioni.
"Computer, aprire chiamata su canale protetto con..." la sua mente stava analizzando le sue varie conoscenze fino a che un nome gli balenò in mente "Risa, Quartier Generale dei Servizi di Sicurezza, ufficio di Yumlyn"
Hazyel dovette attendere svariati minuti prima che una voce bassa e un po' gutturale gli rispondesse
=^=Da quanto tempo.. Hazyel.. sono sorpresa che ti sia ricordato di me, ma temo che la chiamata non sarà né per ricordare il passato né per vivere qualche altro incontro nell'immediato futuro=^= Yumlyn era meravigliosa, i suoi capelli ramati le ricadevano mollemente sulle spalle incorniciando in maniera sublime i suoi due occhi color nocciola
"Mi piacerebbe chiamare solo per poterti rincontrare.." Hazyel sorrise con espressione sincera "Ma hai ragione, ho bisogno di un favore da te e da alcuni tuoi colleghi, sai a chi mi riferisco.. no?"
=^=Sì, ma è passato davvero molto tempo dall'ultima volta che hai avuto bisogno di un favore.. devo ritenere che vi sia qualche calamità in arrivo?=^=
"No, ma devo chiederti di tenere d'occhio una persona.. dovrebbe entrare a far parte del mio equipaggio e voglio sapere se mi hanno dato qualcuno di valore o.."
=^=Ti hanno rifilato l'ultimo degli scarti..=^= Yumlyn si mise più dritta sulla poltroncina =^=Ma, del resto, cosa puoi aspettarti? Dalle mie fonti, stai su una base praticamente inutile.. non penso che ci sia questa gran necessità di mandare personale altamente preparato lì.. ma che incarico dovrebbe ricoprire?=^=
"Le tue fonti.. so benissimo che si tratta di mia sorella, sai? Comunque, per rispondere alla tua domanda.. sarebbe il timoniere.." rispose Hazyel "Avendo una nave appoggio.."
Yumlyn scoppiò a ridere =^=Un timoniere per una nave d'appoggio alla tua base stellare? Ovvio che si tratta di uno scarto.. nessuno sano di mente avrebbe questo desiderio di imbarcarsi in una simile situazione.. ancora mi stupisco che abbia accettato tu!=^=
Hazyel fece spallucce "Cosa vuoi che ti dica.. mi piace essere Capitano.."
=^=E gli Ammiragli ti volevano lontano da mogli e figlie, quindi o accettavi quell'incarico o chissà dove ti spedivano.. ammettilo!=^= Yumlyn scosse il capo =^=Sei sempre il solito.. va bene, chi dobbiamo tenere d'occhio?=^=
"Il Tenente Atena Prince" rispose sorridendo Hazyel "Dovrebbe giungere su Risa indicativamente fra otto giorni"
=^=Informerò gli altri della tua richiesta, vedremo di farti avere più indicazioni possibili=^=

USS Raziel -
Ponte 1 - Ufficio del Capitano
18/01/2399 - Ore 09.16


=^=Plancia a Capitano, chiamata sicura dal pianeta Risa, una certa Yumlyn chiede di poter parlare con lei=^=
Hazyel stava leggendo dei rapporti sovrappensiero quando l'interfono gli fece perdere il filo dei pensieri
"Molto bene, trasferite la chiamata nel mio ufficio"
Il volto di Yumlyn, sorridente, apparve solo pochi attimi dopo al terminale della stanza =^=Già lasciata la Terra? Non c'erano abbastanza donne per soddisfare il buon caro Hazyel?=^=
"Il lavoro ha chiamato..."
=^=Mettilo in attesa!=^= rispose serafica Yumlyn =^=Non credo ci sia poi tutta questa urgenza..=^=
"Non credo sia possibile, ma in fondo è meglio così.. mi permetterà di venire a vedere la mia timoniera in una situazione più informale"
=^=Se pensi di fartela, auguri.. da quando è qui non è stata con nessun uomo e se per quello neppure con nessuna donna.. e sì che su Risa di occasioni ce ne sono parecchie=^=
"Cosa ne pensate tu e gli altri?"
=^=Beh, se parli delle sue capacità come pilota.. quello dovrai capirlo tu a modo tuo, qui non ci sono state occasioni di vederla all'opera, ma, come persona, sembra abbastanza normale.. Genzyel ha ribadito di avere avuto l'impressione, mentre la osservava, di averla vista parlare da sola, ma non è nulla di eccezionale, è una tipa solitaria... quindi ci sta! Sembra preferire starsene per i fatti suoi=^=
"Qualcosa di particolare da segnalare?"
=^=No, nulla.. per quando sarai qui?=^=
Hazyel rifletté per un po' "Dovrei trovarmi da voi fra circa due giorni.. vorrei vederla con i miei occhi"
=^=In questo caso, la troverai alle Scogliere di Galartha, da quanto abbiamo appurato sta preparando un'escursione in solitaria per testare le proprie abilità di scalatrice=^=
"Molto bene.. grazie Yumlyn, a buon rendere!"
=^=Oh stanne certo.. minimo mi devi una cena..=^=
"Solo?" domandò ironicamente Hazyel
=^=Vedremo, ragazzone mio.. vedremo! A presto!=^=


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08.01 - UN SALTO NEL BLU

Autore: Tenente Atena "Starscratcher" Prince

USS Livorno - in rotta verso Risa
Ponte 7 - Alloggio Passeggeri n.4
02 gennaio 2398 - 02:27


Su una classe Excelsior la maggioranza degli alloggi, eccezion fatta per quelli riservati a passeggeri di Prima Classe od a membri del corpo diplomatico, erano situati su corridoi interni e non avevano finestre sullo spazio.
Neanche la flebile luce delle eventuali stelle di passaggio riusciva, pertanto, in quel tranquillo viaggio a curvatura sei, a rompere il buio assoluto che regnava nella stanza.
"Come ha fatto a convincermi?" si domandò Atena a bassa voce rompendo il silenzio
"E' stato... convincente" rispose a sé stessa con una tonalità vocale più fredda e tagliente.
Quel trasferimento rappresentava per lei un cambiamento importante, con uno stravolgimento improvviso di un rapporto che aveva rappresentato un punto fermo nella sua vita, e, ora più che mai, aveva bisogno di auto convincersi che tutto ciò stava avvenendo per il suo bene.
Era da sola.. nuovamente sola dopo tanto tempo.
Riflettere, vocalizzando come in un dialogo allo specchio con sé stessa, la aiutava a motivarsi.
"Probabilmente voleva solo liberarsi di me.." riprese malinconicamente a ragionare a bassa voce
"Smettila!" si disse con una tonalità vocale più fredda e risoluta prima che pensieri tristi le facessero inumidire gli occhi "Ti fidi di lui, giusto?"
Atena si girò supina nel letto spalancando gli occhi al buio
"Sì.. mi fido" affermò a sé stessa con una certa convinzione
"Lui crede in me, lo ha dimostrato più volte" riprese a motivarsi con un timbro vocale più distaccato
"E' vero, ma ora sono sola.. senza di lui.. ho lasciato una seconda volta quella che consideravo casa mia"
"Lo era solo perché c'era lui. Altrimenti era una nave come tante altre" si rimproverò con cipiglio convinto
Silenzio.
"Chissà se troverò persone in gamba?"
"L'ha detto lui.. sarà sicuramente così" rispose a sé stessa con voce convinta
Silenzio.
"Mi mancherà.. e se dovessi sentirmi sola?" riprese Atena con una vocina sussurrata
"Io sarò sempre con te... ora riposa.. il viaggio è ancora lungo"

FLASHBACK
USS Zen
Alloggio del Capitano Zukov
01 gennaio 2399 - 19:30


"Allora ci siamo, mia bimba" disse Georgij abbracciandola con un pesante accento russo che il traduttore universale non riusciva mai a correggere del tutto.
Nonostante l'altezza della ragazza, la stazza del sessantenne capitano russo era così imponente che lei poteva benissimo poggiare la testa sul suo petto facendosi coccolare
"Quattro anni abbiamo passato insieme.. sembra ieri che eri timida timoniera alle prime armi e ora guardati.. Tenente della Flotta Stellare! Sono tanto fiero di te, Doyka"
"Grazie.." Atena arrossì leggermente mentre Georgij la staccava delicatamente per guardarla
"Non è addio questo, lo sai?" disse lui incoraggiante
"Sono solo un po' triste... ero felice qui" rispose lei
"Anche io Atena, ma questa esperienza aiuterà te a crescere ancora e fiorirai come magnifica donna che sei. Vedrai che sarai felice anche là.. inoltre tue sedute con dottoressa Winslow saranno più facili a farsi.."
"Vero.. è sempre stata bravissima con me"
"Allora tu hai già un'amica e vedrai che ti troverai bene con Moses, vecchio mio compagno.. ti puoi fidare! Hai già impacchettato tutto?"
"Sì, erano poche cose"
"Bene.. tra poche ore tu prende USS Livorno verso Risa... devi fare qualche giorno di licenza"
"Non posso andare direttamente verso la mia nuova assegnazione? Cosa c'è per me su Risa?" domandò lei dubbiosa
Il russo rise scuotendo la testa
"No. Tu deve riposare. Sei giovane e bella ragazza.. prova ad andare bella spiaggia"

FLASHBACK
SOL III - San Francisco
Comando della Flotta Stellare
Ufficio del Contrammiraglio Bates
20 ottobre 2398 - 10:05


Chase entrò nella stanza dove, inaspettatamente, lo attendevano solo il Capitano Hazyel ed il Tenente Comandante Moses. Nessuna traccia del Contrammiraglio Bates e lo stesso Frank sembrava abbastanza infastidito come se la sua presenza lì fosse una perdita di tempo.
"Mi ha fatto chiamare, Capitano?" domandò Dave
"Sì Tenente, si accomodi" disse Hazyel, indicandogli la poltroncina a fianco quella dove era seduto Moses, poi attese che si sedesse prima di continuare "vorrei farle una domanda signor Chase"
"Mi dica, Capitano" disse questi non capendo cosa stava succedendo
"Come vede il suo futuro?"
"Non credo di aver capito, Signore"
"Ha trentotto anni ed è ancora Tenente. Ci chiedevamo quali fossero le sue aspettative per il futuro"
"Beh... Capitano... una volta avrei detto insegnare, ma gli anni qui mi hanno fatto cambiare molto la prospettiva delle cose. Alcune hanno perso del tutto importanza, altre l'hanno aumentata a dismisura.. sono contento di quanto stiamo facendo.. poi è ovvio che non mi dispiacerebbe affatto poter un giorno fare carriera" disse quasi sognante, prima di recuperare la presenza di sé "ma, per certe cose, oramai credo di essere un po' in ritardo. Guardi lei ad esempio"
"Beh io sono un caso particolare" rispose Hazyel guadagnandosi una occhiataccia da Moses "comunque intanto vediamo di fare qualcosa in proposito"
"In che senso, Capitano?"
"Sulla USS Zen, un'altra nave dei servizi al comando del Capitano Zukov, pare si siano liberati due incarichi. Hanno bisogno sia di un timoniere che di un terzo ufficiale in comando. Mi sono permesso di fare il suo nome al Contrammiraglio Bates per ricoprire entrambi i ruoli."
Hazyel alzò la mano destra per interrompere Chase che stava per intervenire
"Non ho finito Dave.. la Bates ci ha fatto sapere che, nel giro di tre o quattro anni, il Primo Ufficiale della USS Zen, il Comandante Martak, dovrebbe vedersi assegnata una propria nave e lei.. beh potrebbe aspirare, un giorno, a prendere il suo posto"
"Grazie del pensiero Capitano! Sarebbe per me un grande onore..." disse felicemente Chase prima di incupirsi "... ma questo significherebbe abbandonare il progetto Empireo..."
"...sì... e no" intervenne Moses "non farebbe più parte di questo progetto, ma rimarrebbe un ufficiale dei servizi segreti della Flotta.. la USS Zen pattuglia i territori abitualmente frequentati dalla pirateria che fa capo al Sindacato di Orione.. qualunque traffico possa essere ricondotto all'organizzazione criminale di Jak'Al dovrà esserci segnalato. E' una cosa che quella vecchia canaglia di Zukov già fa di suo.. lei dovrà aiutarlo in tale compito"
"E' una grande opportunità.." disse Chase soppesando i pro e i contro "tuttavia, potrei far carriera anche qua a bordo della Raziel, no?"
"Qui difficilmente avrebbe ulteriori promozioni. Lo sa benissimo anche lei: non metterebbero un Tenente Comandante alla guida di una Defiant, per di più ad una ufficialmente assegnata come nave appoggio di una base scientifica nel bel mezzo del nulla.. è una opportunità unica, se la perde non ne avrà altre.." affermò Moses
"Beh... allora..."
"Se ci vuole pensare su, posso provare a prendere tempo.. non so quanto possa rivelarsi utile o controproducente, ma capisco" disse con finta noncuranza Hazyel
"No Capitano, ha ragione... devo prendere in mano la mia carriera... e questa occasione è veramente troppo importante... accetto"
"Mi congratulo con lei, Tenente" esclamò Hazyel come se un peso si fosse finalmente sollevato dal cuore stringendogli la mano con calore genuino "contatteremo subito il Contrammiraglio Bates per informarla. In libertà!"
Chase uscì con il sorriso sulle labbra elettrizzato di essere alle prese di questa sua nuova avventura.

Risa
Scogliere di Galartha
20 gennaio 2399 - 10:07


Nonostante non potesse contestare la bellezza del posto, delle spiagge e la cortesia espressa in infiniti modi dai Risiani per accogliere e far sentire a proprio agio i turisti, Atena non riusciva proprio a rilassarsi nella spiaggia riservata del resort.
Seguendo il consiglio del patrigno si era messa in costume il giorno successivo al suo arrivo ed aveva provato ad andare in spiaggia, ma, quasi istantaneamente, aveva subito una serie di attenzioni non richieste e, soprattutto, non volute alla quale era scappata via in un lampo.
Così dal giorno seguente aveva deciso di approfittare delle bellezze naturalistiche e, allo stesso tempo, di mantenere il suo rigido programma di allenamento.
Era per quel motivo che in quel momento, dopo quasi dieci giorni di molteplici attività per mantenersi in esercizio, stava sudando, con uno zaino da quindici chili sulle spalle e musica elettronica nelle orecchie, appesa con dei rampini alla parete rocciosa di una scogliera a strapiombo sul mare, una delle pareti più difficili della galassia, o così, almeno, era sponsorizzata dal locale centro informazioni turistiche.
La difficoltà principale di quel tratto di scogliera era che tendeva a cambiare pendenza man mano che veniva scalata.
I geologi avevano studiato a lungo il fenomeno e sembrava avesse a che fare con una struttura a ingranaggio della roccia sottostante per cui anche il relativo peso, rispettivamente alla massa della roccia, di un intrepido scalatore era sufficiente per muovere la massa sottostante e causare variazioni di pendenza.
Atena era lì, dopo quasi tre ore di arrampicata, a pochi metri dalla cima e quasi duecento metri sopra a rocce appuntite sottostanti con tutto attorno spruzzi biancastri delle onde del mare.
"Allora questo dove lo devo piantare?" si disse a mezza voce tenendosi aggrappata alla parete quasi verticale con una mano e tenendo un ancoraggio nell'altra
"Con l'ultimo che ho piantato, ho causato un movimento di 1,8 secondi in avanti, cosa che ha ridotto la pendenza dello 0,9%, ma, appena ho passato il rinvio e spostato il piede a destra, la rotazione ha causato un aumento della pendenza ed uno smottamento conseguente del 6%"
Atena fece pensierosamente due calcoli a mente soppesando le sue alternative.
"Qui dovrebbe andare" conficcò l'ancoraggio e lo martellò con la piccozza, cosa che provocò il movimento della parete.
In pochi attimi fece passare il rinvio, smontò l'ancoraggio sotto di lei e salì di un altro metro tenendosi strettamente alla parete che continuava a muoversi.
La solida cima era solo due metri sopra di lei.
Era esausta.
"Dai! Ancora due passaggi e ci sei" si disse tra i denti "non sarai mica diventata una pappamolla no?"
Fece un altro passaggio e si trovò un metro sopra. La guida aveva ragione: quella parete era decisamente impegnativa.
Montò l'ultimo ancoraggio e si tirò su con le braccia quando il movimento della parete sotto di lei le fece perdere l'appoggio dei piedi e, per effetto congiunto del movimento e dello strattone, anche l'ancoraggio si staccò facendola rimanere a penzoloni sul bordo del precipizio.
"Respira" si ingiunse a mezza voce con un tono freddo.
La respirazione e la tecnica respiratoria erano al centro del Systema. Attraverso di essa, Atena poteva controllare la paura e, tramite il controllo, evitare che il panico di quella situazione le facesse commettere altre sciocchezze quale non controllare se l'ancoraggio fosse adeguatamente fissato.
"Sono stata scema" si disse mormorando
"Sì lo sei stata... ma ora concentrati" si ripeté sempre tra i denti con un tono freddo
Le gambe dure dallo sforzo prolungato rispondevano male, ma riuscì a tirarne su una oscillando un po' fin sopra il bordo del precipizio e, contemporaneamente, a fare leva sulle braccia per rotolare al sicuro.
Si fermò a respirare supina lì, a pochi centimetri dal dirupo, quando si accorse della presenza di qualcuno seduto poco distante da lei.
Rotolò verso di lui per poi alzarsi con un balzo: chiunque fosse quel Risiano, vestiva comodi pantaloni sportivi e stava a torso nudo, con lo zaino da arrampicata poggiato a fianco.
La muscolatura dell'uomo era impressionante: un magnifico esemplare maschile.
Atena lo osservò per un secondo con curiosità prima che Diana la bacchettasse mentalmente intimandola di recuperare la concentrazione.
Il Risiano sorrideva, ma non fidarsi era la regola.
"Niente male, Tenente Prince" disse sorridendo porgendole una borraccia "Non è la mia specialità, ma conosco bene questa scogliera. Per essere la sua prima scalata qua, direi che ha fatto un ottimo tempo"
Atena era già passata in modalità difensiva, anche se il Risiano non sembrava avere cattive intenzioni senza togliergli gli occhi da dosso, lo squadrò con severità, rimanendo immobile e senza prendere la borraccia, limitandosi a togliere lo zaino: un peso in meno qualora avesse dovuto difendersi.
"Lei chi è? Come fa a sapere chi sono?" gli domandò tagliente
Il Risiano si alzò in piedi sovrastandola di quasi un palmo sorridendo e rimettendo la borraccia nello zaino.
"Capitano Hazyel, a quanto sembra, sarò il suo ufficiale comandante" disse lui porgendole la mano amichevolmente
Atena si mise sull'attenti
"Mi scusi, Signore! Non potevo riconoscerla" disse lei alludendo al fatto che il Risiano indossava solo dei pantaloni sportivi.
"Riposo, nessun problema Tenente. Lei è in licenza dopotutto. Non avrei voluto disturbarla, ma ero ansioso di conoscerla personalmente.. mi hanno detto grandi cose di lei anche se so che ha avuto delle difficoltà, in passato, a fare gruppo e nel nostro lavoro dobbiamo fidarci l'uno dell'altro"
Hazyel si portò verso il bordo della scogliera ad osservare il mare
E' un po' come scalare questa parete: ogni volta è diversa perché, a seconda di come si affronta, lei cambia e bisogna avere la certezza che gli attacchi che si usano e tutta la strumentazione impiegata sia perfettamente funzionante.. altrimenti si precipita nel vuoto senza protezioni. Capisce quello che voglio dire, vero Tenente?" disse poi voltandosi a guardarla seriamente
"Certamente Signore... si può fidare di me" rispose lei reggendo il suo sguardo senza scomporsi
Lui la osservò un po', poi un sorriso comparve sul suo volto
"Allora la lascio alla sua licenza, ci rivedremo a bordo della base K4. Si diverta Tenente, Risa è piena di.. attrattive"
Il Risiano prese lo zaino, lo indossò, e poi si allontanò con un saluto prima di buttarsi giù dalla scogliera puntando un punto preciso ove spumeggiava la marea, sotto lo sguardo pietrificato di Atena che si affacciò con l'ansia di vederlo schiantato dalla caduta vertiginosa.
Hazyel, invece, aveva aperto un piccolo paracadute da parapendio dallo zaino e stava elegantemente planando governando la brezza leggera.
Atena lo fissò a bocca aperta per lunghi istanti
"Non ci pensare nemmeno. Smettila di guardarlo che non è roba per te.. meglio andare a farsi una doccia fredda" si bacchettò tra sé e sé prima di prendere lo zaino e, voltando la schiena al mare, di incamminarsi verso il resort.

Base K4 - Empireo
Ponte 12
Molo di Attracco 2
25 gennaio 2399 - 10:05


"Ben trovata Tenente Prince, benvenuta a bordo. Ha fatto buon viaggio?" le domandò il Tenente Comandante Winslow accogliendola alla stazione.
"Si grazie" disse Atena guardandosi intorno a disagio pur mantenendo una posa marziale "Anche se Risa l'ho trovata troppo vitale" aggiunse seriamente
"Sono molto felice che comunque si sia presa questa licenza"
"Sono stata obbligata diciamo.."
"Non si è riposata? Vedo che ha preso un po' di sole.. "
"Ricevevo troppe attenzioni in spiaggia! Mi sono allenata"
"Beh.. se non altro, la licenza l'ha usata..." sospirò la Winslow "Altra cosa per cui sono felice che sia arrivata qui è che potremo riprendere con regolarità le nostre sedute ... Allora mi segua, le presento gli altri"
"Si, Comandante" disse Atena e dopo aver preso un respiro si incamminò dietro la rossa.


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08.02 - CONSEGUENZE DEL SOSPETTO

Autore: Tenente Comandante Navras Christopher Terr

SOL III - Scozia
Skye - Gairloch Hotel
10/12/2398 - Ore 22.45


Certe cose erano immutabili nel tempo: passavano i secoli, scorrevano le generazioni come sabbia asciutta tra le dita, ma i paesaggi raramente potevano cambiare al punto di essere irriconoscibili.
Cambiava qualche dettaglio, una strada prendeva il posto di un tratturo, una frana eliminava una cresta rocciosa, ma il Loch restava sempre il Loch e la Casa dei MacLeods, divenuta da secoli una struttura ricettiva paragonabile al Continental di Risa o al Danieli di Betazed, faceva ormai parte della memoria genetica dei locali.
Una nuova ala in alluminio trasparente, con struttura portante in tritanio compresso, dotata di ogni comfort che le menti più viziate della Galassia avessero potuto inventare, si era accostata all'antica magione, realizzata in spessi blocchi di pietra
La severa guardiana del crocevia strategico che collegava il nord ovest delle Highlands al resto del Regno Unito era ancora lì: immutabile.
Pronta a respingere gli Inglesi, nel caso Robert Bruce fosse tornato a reclamare l'indipendenza scozzese.
Anche nel 2398.
La notte era appena rischiarata da quella che i veneziani chiamavano Luna Turca, una piccola falce calante, coperta a sprazzi da nuvole stracciate, spinte a sud da un vento a raffiche inclementi.
L'immutabilità del paesaggio attorno alla cupa magione era turbata soltanto da una figura dinoccolata che, con il suo trench civile preferito stretto attorno al corpo, si avvicinava a passi lenti e silenziosi verso l'ala ovest del vecchio edificio, fermandosi spesso ad ascoltare ed a controllare i dintorni, come se si sentisse seguita.
Sempre con immensa circospezione, la figura giunse al di sotto della parete in pietra, dove era stato fissato lo scarico di uno dei pluviali del tetto.
Ne saggiò la resistenza e, con consumata abitudine, iniziò ad arrampicarsi fino all'altezza del quarto piano dove, con un certo sforzo, balzò su un davanzale che sporgeva poco distante.
Sempre con gesti dettati dall'abitudine, raccolse da sotto una ciotola per cani in acciaio, ossidata dal disuso, un chip isolineare che introdusse con consumata perizia in un'apparente anonimo recesso nella malta tra due pietre.
La porta del davanzale si aprì silenziosa: all'interno, in quello che sarebbe dovuto essere il salotto della suite 641, affittata al Signor Allistar Kinkaid da sessantacinque anni, tutto taceva in un buio spettrale.
Eppure la figura si bloccò, come sorpresa da qualcosa che pareva non tornare.. fece per estrarre un phaser standard della Flotta Stellare di Tipo I da una fondina nascosta nel trench di lana blu, quando una voce squarciò il silenzio:
"Luci!"
Terr trasalì, riconoscendola.
Il salotto si illuminò a giorno: seduta sul divano sedeva una Trill dai capelli grigi in uniforme da Contrammiraglio della Flotta Stellare.
Sorrideva sincera così come sorridevano anche le due canne di una vetusta doppietta Holland & Holland da caccia grossa puntate al dorso della figura sul davanzale.
I due cani armati, sulle batterie in argento finemente cesellato, sembravano non lasciare presagire nulla di buono.
Ciò nonostante, l'uomo sul davanzale si rilassò, lasciando la sua arma nella fondina e scoprendo, a sua volta, due file di denti in un sorriso.
"Mamma, ti sembra il caso?" esclamò Navras Christopher Terr, Tenente della Flotta Stellare, tentando di fare un passo in avanti, prima di essere fermato dalle canne della doppietta della madre che batterono sul suo sterno.
"Ti sembra l'ora di rientrare, per di più di soppiatto, come un ladro?"
"Visto come è andata a lavoro, direi proprio di sì. Soprattutto, non dovresti essere qua..."
"Ho saputo cosa è successo, per questo sono venuta. Volevo sapere direttamente da te"
"E se ci fosse stato qualcuno ad aspettarmi?"
"Sarebbero stati loro ad essere intrappolati qui dentro con me, sono sempre tua mamma" il sorriso della donna assunse un tono sinistro.
"Sì, ma hai smesso di tritare Jem'Hadar già da anni"
"Non ricominciare con la filastrocca che prima c'era anche papà! E' una storia già sentita e risentita, che ansia! Ora togliti quello straccio e fammi capire come hai fatto a finire in quel disastro"

FLASHBACK
SOL III - Cina
Quingdao - Sede Biosyn
07/12/2398 - Ore 10.00


=^=Stromm a Terr=^=
"Avanti"
=^=Rilevato teletrasporto in ingresso. Sala riunioni al terzo piano=^=
"Squadra Alfa in stand-by, squadra Bravo in contenimento. Pronta con gli inibitori, Malin. Venticinque secondi alla schermatura del laboratorio"
=^=Ricevuto. Pronta=^=
"Stavolta li prendiamo. Terr a squadra Bravo"
=^=Qui Vandegrift, Tenente=^=
"Inibitori attivi fra venti secondi. Preparatevi a contenere eventuali fuggiaschi. Uscirete allo scoperto al mio segnale, non un attimo prima. Circa dieci minuti. Vogliamo prove inoppugnabili. Ripeto, si tratta di bersagli ad alto profilo, non fatevi intimidire da chi vi troverete davanti. Immobilizzate chiunque esca dal laboratorio"
=^=Anche se fosse un alto ufficiale della Flotta?=^=
"Anche se fosse lo stramaledetto Ammiraglio Picard! Dieci secondi all'inizio dell'operazione!"
Terr si voltò verso la squadra della Sicurezza acquattata tra le piante di una collinetta erbosa a duecentocinquanta metri dal laboratorio, circa quaranta secondi di corsa in equipaggiamento da incursione, secondo i suoi calcoli.
"Pronti ad irrompere, Stromm darà il semaforo verde"
La squadra annuì a Terr con diversi gradi di tedio. Aveva ripetuto il piano almeno cinquanta volte da quando erano stati assegnati a lui, ufficialmente per gestire la sicurezza di un dignitario Cardassiano in visita.
Avevano ben presto scoperto quanto fosse diversa la verità.
Il tempo parve cristallizzarsi mentre attendevano: erano tutti pronti, in immobile agguato, tesi in attesa dell'ordine d'attacco, in compagnia del fruscio della vegetazione e del respiro del collega accanto.
Terr, invece, sembrava una statua o un cane da punta fisso in caccia.
=^=Stromm a Terr=^=
"Avanti"
=^=Sono tutti dentro=^=
Terr si voltò verso i suoi, tutte le teste erano scattate verso di lui quando il comunicatore aveva cinguettato.
"Ricevuto. Attiva gli inibitori. Ci muoviamo"
Non ebbe bisogno di ripetere l'ordine, la squadra della sicurezza era già scattata in formazione, phaser di tipo III in punteria.
Semaforo verde, l'operazione passava alla fase critica.

SOL III - Cina
Quingdao - Sede Biosyn
Laboratorio biologico 1G
Contemporaneamente


Una scienziata ignorò bellamente l'ingresso di otto persone, due dei quali alti papaveri della Flotta Stellare, nella zona sterile del laboratorio: avevano regolari permessi, protezioni a norma e, da quanto aveva appurato, quegli ufficiali gironzolavano spesso per il reparto Ricerche Genetiche da qualche mese a quella parte.
Quando, però, sentì l'aria uscire dagli sfiati della porta pressurizzata scattò come un meccanismo ad orologeria verso l'armadietto dove aveva riposto, da giorni, un inibitore del teletrasporto.
La donna, con consumata competenza, attivò il dispositivo e tornò alla scrivania dove stava lavorando, dopodiché infilò una mano sotto al camice bianco ed attivò un comunicatore nascosto come il resto della divisa della Flotta Stellare, reparto sicurezza.
"Stromm a Terr. Inibitore teletrasporto attivato"
=^=Ricevuto. Procedi con le comunicazioni=^=
Malin inserì una sequenza di comandi "Blackout out tra 5... 4... 3... 2... 1..."
Dopo che ebbe la conferma che tutte le trasmissioni erano saltate ed il teletrasporto inibito nel raggio di un chilometro, la donna aprì il camice in concomitanza della fondina del phaser di Tipo II, settato su stordimento massimo, e riprese a leggere il suo romanzo sul terminale come se nulla fosse.

SOL III - San Francisco
Comando della Flotta Stellare
Dipartimento Servizi di Sicurezza
Ufficio Capitano Langdorff
10/12/2398 - Ore 08.00


Terr, a differenza di un discreto numero di ufficiali operativi, non si sentiva a disagio di fronte ad una riunione o alla stesura di un rapporto: faceva parte del lavoro.
Era il fatto di dover produrre idee, stando seduto, ad indispettirlo.
Sapeva che tutto era regolare, aveva pianificato ogni millimetro dell'operazione affinché tutto fosse ineccepibile: niente intoppi, niente rattoppi.
"Tenente, un ottimo lavoro.. la procedura, da lei seguita, sembra essere assolutamente impeccabile: ogni fase documentata appropriatamente, un rapporto formalmente corretto e prodotto tempestivamente, sembra quasi che lei lo abbia scritto prima di dare il via alle danze"
"Grazie, Signore"
"Chiaramente, l'arresto del Contrammiraglio Vashek e del suo aiutante di bandiera, Comandante Weigand, faranno un certo scalpore. Sarà sulla bocca di tutti, Signor Terr"
"E' una pubblicità sgradita sia all'efficienza dell'indagine che alla mia persona. Preferirei che ogni accenno in proposito fosse emendato, per il momento"
"Una domanda?"
"Prego"
"Ha condotto personalmente gli interrogatori?"
"Assistito dal Tenente JG Stromm, in presenza dei legali degli arrestati, conformemente al protocollo"
"Assolutamente impeccabile, Terr. Eppure c'è una cosa che non comprendo"
"Come posso aiutarla?"
"Il Comandante Weigand l'ho visto insieme agli altri arrestati poco prima di incontrarla. Fissava il muro e continuava a ripetere: "I suoi occhi, come delle lanterne"
"Non so come spiegare, Signore. Immagino sia imputabile allo stress dell'arresto. Non credo sia facile passare da una brillante carriera da aiutante di bandiera di un Ammiraglio a prigioniero sotto custodia della Flotta Stellare. In ogni caso, devo salutarla.. le indagini devono andare avanti, come dite voi umani il campo va mietuto finché.. uhm.. non mi viene in mente."
"D'accordo Terr, analizzerò a fondo il suo rapporto e la ricontatterò in merito. Può andare, per adesso"
Fuori dalla porta lo attendeva Stromm, una pila di pad sottobraccio. Era loro abitudine parlare camminando, niente processi decisionali o scambi di informazioni rilevanti in un ufficio.
"Com'è andata, Capo?"
"Bene, Malin.. lo Shuttle?"
"Un vecchio sub luce anonimo, pod 35, 1500 metri da qui"
"Brava. Profilo basso. Hai già avuto qualche risultato sul materiale sequestrato?"
"Ovvio.. la Flotta potrebbe impiegare settimane a farci avere dei risultati, così ho seguito il suo consiglio e sono andata da quel contatto a St. Kitts a proposito, spiagge incredibili, Signore. So già come passare la mia prossima licenza"
"Hermitage a Nevis, chiedi di Tilda, ti manda Zio Navras. Enfatizza su Zio"
"Non voglio sapere perché, ma grazie: parlando di lavoro, ho incontrato il Dottor McIntyre e, nel tempo di quattro Martini, mi ha fatto avere la composizione dei campioni che abbiamo.. distratto dal sequestro"
"Risultato?"
"Mac mi ha chiesto se fossi pazza a portare certa roba in giro"
"Perché?"
"Perché mi ha mandato in giro per il pianeta centrale della Federazione con i quattro componenti di un'arma biogenetica, Capo. I piccoli campioni che avevo con me, se miscelati e diffusi con una testata tattica, sarebbero bastati ad eliminare ogni forma di vita nel raggio di 2500 km"
"Dove sono adesso?" il sopracciglio destro di Terr schizzò verso l'alto, uno dei suoi pochi gesti istintivi incontrollati.
"In viaggio per il deposito prove della Sicurezza della Flotta. Il mio uomo è piuttosto efficiente"
"Noi ne avevamo 0.4 ml, i fusti erano da dieci litri ciascuno. Weigand ha detto che c'è il nostro bersaglio dietro a tutto questo. Dobbiamo aumentare la velocità. Non so se sia per uso personale o per fini commerciali, ma abbiamo fatto bene ad omettere il coinvolgimento dell'Organizzazione di Jak'Al dal rapporto alla Flotta. I nostri sono coinvolti, l'informazione deve restare confinata il più possibile. Le squadre?"
"Langdorff aveva già predisposto tutto: subito dopo gli arresti sono stati notificati gli ordini: la squadra Alfa parte domattina per due mesi di manovre terrestri congiunte con i Klingon, la squadra Bravo invece è stata smembrata e tutti i membri hanno ricevuto incarichi lontani. Il caposquadra sono riusciti ad inviarlo su DS-16 Gamma. Altre due eccellenti squadre smembrate nell'interesse del contenimento notizie, bello schifo. La nostra navetta è la quarta da sinistra"
"Prima o poi i Klingon si stuferanno di far manovre congiunte con la nostra bassa manovalanza. Grazie per il riepilogo, Stromm, ti meriti un regalo"
Terr si era bloccato davanti a un negozio: articoli da spiaggia, dopotutto erano a San Francisco.
"Capo, non è necessario, era solo il mio dovere"
Per un attimo, Navras piegò la testa squadrando i capelli corti dell'umana con cui collaborava dai tempi della Jubilee: capelli biondi corti, la pelle chiarissima ed il taglio degli occhi Suomi.
"Nonostante tu sia, ormai, uno strumento al servizio della Sicurezza della Flotta Stellare, esisti anche come Malin Stromm, di Bergen, e non puoi modificare il tuo genoma. Non sei progettata per St. Kitts, amica mia. Ti serve un equipaggiamento adatto a questa missione"
Prima che la donna potesse reagire, Navras era schizzato dentro il negozio e ne era uscito con un ampio cappello di paglia.
"Là dove stai per andare, ti servirà questo"
"Tenente, non dove..."
Le due detonazioni simultanee li colsero di sorpresa: lo spostamento d'aria li proiettò contro la parete dell'edificio che avevano costeggiato.
Terr ebbe l'illusione di udire distintamente lo schiocco secco di due costole che si rompevano sotto la forza del suo peso combinato a quello del suo secondo.
Emise un grugnito rimettendosi in piedi, cercando di ignorare la fiammata di dolore che stava sopraggiungendo.
Stromm stava meglio di lui e, protetta dal suo corpo, aveva soltanto qualche abrasione.. difatti la fredda finlandese aveva già estratto il suo phaser di ordinanza.
"Capo?"
Terr capì che Malin si stava rivolgendo a lui solo dal labiale. Le batté due volte la mano sulla schiena e parlò senza sentire il suono della sua voce.
"Operativo! La navetta è andata, siamo bruciati, ci muoviamo a piedi. Rapidi!"
I due, ancora frastornati, percorsero un centinaio di metri caracollando alla massima velocità possibile, svoltando ad ogni incrocio e tenendo d'occhio chiunque incontrassero.
Si rifugiarono in un androne per riprendere fiato.
"Stromm?"
"Tenente?"
"Quando ti dico di prendere un cappello, prendi un cappello"
Dopo anni di collaborazione, i due avevano sviluppato un rapporto particolare: gli anni a stretto contatto, la natura dei loro incarichi ed i rischi condivisi li avevano resi, di fatto, l'uno l'unico vero confidente dell'altra e viceversa. Tentavano di mantenere un rapporto professionale ma, sovente, quell'intesa sviluppatasi in rapporti del genere tendeva ad emergere.
"Ottima proposta, Capo"
"Siamo esposti, comunque. Sanno chi siamo e come ci spostiamo. Hai un posto sicuro su questo pianeta?"
"Risiedo nella caserma"
"No, niente da fare! Torna da Mac, digli che il tetto è rotto e piove a dirotto. Lui capirà"
"Non capisco come un ufficiale scientifico in pensione..."
"Il vecchio Mac è sempre una sorpresa, si prenderà cura di te, non farti ingannare dalle apparenze, c'è molto più che un vecchietto in pensione dietro a quei baffoni grigi. Esegui e fidati. Io vado a casa mia. Capiamo il livello di esposizione e muoviamoci di conseguenza"
"Non dovremmo fare rapporto alla Flotta?"
"Dopo. Ora profilo basso, nasconditi da Mac. Esegui un mio ordine diretto, non possono dirti niente. Alla Flotta penso io. Ventiquattro ore. Non cercarmi a St. Kitts, non sarò là"
"Sissignore. Profilo basso. McIntyre. 24 ore"
I due camminarono vicini, atteggiandosi ad estranei ed assicurandosi di non essere seguiti, fino al pod del teletrasporto poi, senza scambiarsi nemmeno un gesto, si trasportarono alle rispettive destinazioni.

SOL III - Scozia
Skye - Gairloch Hotel
Suite 641
11/12/2398 - ore 07.00


Sua madre poteva avere i capelli grigi e non essere più la giovane responsabile alle operazioni che dava la caccia ai Jem'Hadar di venticinque anni prima, ma aveva ancora energie da vendere.
Non solo aveva preteso di sentire lo svolgimento della retata ai laboratori Biosyn, degli arresti e degli interrogatori due volte ma, quando Terr aveva insistito per buttarsi sul divano un paio d'ore a dormire, si era attaccata al terminale della suite e aveva fatto un po' di lavoro di analisi.
"Navras, credo che il materiale che hai sequestrato fosse destinato a una nave trasporto della Flotta Stellare sotto forma di rifornimenti.. e ritengo ci sia dell'altro"
"Uhm.. cioè?"
"Ho avuto accesso ai tuoi rapporti sull'indagine in cerca di ulteriori dettagli e ho notato che, oltre ai nomi previsti: tu, la giovane Malin, il tuo Capo Sezione ed il Capitano che dirige la Sezione Sicurezza dove hai consegnato gli arrestati, c'è stato un accesso ai dati curioso"
"E?"
"Apparentemente un muro di gomma.. Ascoltami, Navras: tutta questa faccenda puzza di guai, pare essere il tipo di operazione in cui era coinvolta la mia unità. Questa non è una caccia ad un criminale qualsiasi. Questo è il motivo per cui ti volevamo Dottore, Avvocato o qualunque cosa, ma non un ufficiale della Flotta. Almeno non uno come noi"
Terr ignorò l'ultimo commento della madre: era la penosa storia della sua vita da quando aveva deciso di arruolarsi.
"Ne sai qualcosa?"
"No. Non è nella mia area di competenza.. ah.. a proposito, tra due ore ho una riunione con il resto del cinema. Stiamo organizzando un colpo di Stato di Romulus e devo gestire le ripercussioni sul mio settore"
Terr balzò in piedi dal divano dove si era accampato per la notte: non aveva avuto la forza di trascinarsi alla stanza da letto che sua madre gli aveva lasciato libera.
"E' solo una simulazione" si affrettò a dire lei con un sorriso
*Mia madre fa giardinaggio ed è Presidentessa del Club dell'Orchidea. La tua? Organizza colpi di stato per i Servizi della Flotta Stellare. Per forza uno cresce paranoico come me*
"Cerca di non farla diventare reale, mamma. C'è quella splendida Colonnello della Flotta Imperiale e mi servirebbero ancora un paio di anni di stabilità nel quadrante per..."
Il Contrammiraglio Nadjad Terr, una delle responsabili del controspionaggio concernente l'Impero Stellare Romulano, piantò i suoi occhi, fiammeggianti furia omicida, in quelli del figlio.
"Stai lontano dalle Romulane! Portano solo guai!"
La donna si avviò al balcone avvicinandosi al davanzale, fece per scavalcare quando tornò sui suoi passi.
"Dimenticavo, niente finestre per me. Io sono un'ospite regolare, ho preso una stanza giù di sotto. Non entravo qui da anni. Vedi? Mi comporto come quando ero come te: un operativo nei guai fino al collo. Sto invecchiando, Navras"
"Mamma, nessuno entra qui da almeno cinque anni"
"Ci rivedremo su Bajor. Salutami Malin, ah.. a proposito.. bel cappello!"
La porta della Suite 641 si chiuse su un figlio perplesso.
*Come diavolo ha fatto a sapere del cappello?*

SOL III - San Francisco
Comando della Flotta Stellare
Dipartimento Servizi di Sicurezza
Situation Room - Anticamera
11/12/2398 - Ore 10.30


Il Contrammiraglio Terr stava raccogliendo i suoi pad per la simulazione.
Non che le servissero a molto: la sua memoria era uno strumento ben affilato, ma, come molti ex operativi destinati a un incarico da scrivania, soffriva ancora di un certo complesso di inferiorità nei confronti degli amministrativi di carriera: quei topi da biblioteca si ricordavano il passaggio di un insignificante cargo per una nebulosa dimenticata in un angolo sperduto del Quadrante.
Lei era diversa: sarebbe potuta scendere su Romulus con un'uniforme federale ed un cartello legato al collo con su scritto "arrestatemi, sono una spia" e, due settimane dopo si sarebbe trovata a Risa, con un Singapore Sling in mano, a discutere di statue paleo Vulcaniane con il Comandante in Capo della Tal Shiar. Il bastardo sembrava avere una predilezione per quelle maledette maschere funerarie ineleganti.
Il sesto senso la avvertì di qualcuno alle sue spalle: Nadjad Terr diede un colpo secco e si voltò di scatto, trasformando il sorriso di circostanza in sincero e guardingo stupore.
"Ammiraglio Rexen? Non pensavo si interessasse ai nostri sciocchi giochi da biblioteca"
"Oggi sì.. ma, più che altro, sono qui per lei, Terr"
Tutti gli interruttori nel cervello della Trill passarono da bianco a rosso in un battito di ciglia: guai!
Navras..
"Comandi, Ammiraglio"
"Sembra che si sia creata una certa situazione recentemente.. pare che la navetta, su cui stava per imbarcare suo figlio con la sua assistente, sia esplosa senza una ragione precisa"
"Sì, Navras mi ha informata. Uno sfortunato episodio"
"Il fatto preoccupante è che questo non è stato il solo disgraziato incidente che è successo ieri a San Francisco. C'è stata una seconda detonazione: pare che le celle dove erano detenuti alcuni criminali arrestati dal Tenente Terr e dal Tenente JG Stromm abbiano subito una curiosa implosione. Nessun sopravvissuto"
Nadjad Terr colpì d'istinto il comunicatore, ma fu interrotta subito da un gesto gentile, ma fermo del suo superiore.
"Non si preoccupi, Contrammiraglio. Occhi premurosi vegliano su di lui"
"Il suo ufficiale superiore?"
"Temo che la situazione sia ben al di sopra del Capitano Langdorff. E' già stato contattato ed ha ordine di collaborare, come gradirei facesse anche lei, Contrammiraglio"
"Mi guardi dritta negli occhi, Ammiraglio e mi risponda: mio figlio è bruciato?"
"No, tutto il contrario. Navras si è avvicinato con ammirevole tenacia ad un vaso di Pandora che, però, dovrà essere scoperchiato a tempo debito. Dovrà seguire un determinato percorso per riuscirci.. anche perché, in questa battuta, non c'è solo un cacciatore"
"Come posso contribuire a quest'operazione?"
"Dimenticandone completamente l'esistenza. E' la cosa migliore che possa fare nell'interesse di tutti.. prima che il tetto crolli irrimediabilmente"
Nadjad colse l'antifona al volo, ma senza nessuna reazione apparente. Si voltò ed entrò nella Situation Room, come se non avesse mai incontrato nessuno.
*Navras, in che guaio ti sei cacciato?*

SOL III - Scozia
Skye - Gairloch Hotel
Suite 641
Contemporaneamente


Navras era collegato con Stromm, in vacanza forzata presso la villetta di McIntyre: la donna era palesemente tesa.
"Ho parlato con il Capitano Langdorff: siamo in licenza da ieri mattina. Nessuna assenza ingiustificata. La nostra linea d'azione è stata approvata e gli ordini sono di restare nei nostri alloggi ed aspettare nuove disposizioni"
Stromm sembrò rilassarsi anche se poi fissò perplessa lo schermo.
"Ufficialmente, lei dovrebbe essere su quest'isola, Terr"
"Non preoccuparti per me, Stromm. E' come se ci fossi. McIntyre non può badare a tutti e due. Comunque, sarò da voi domani mattina al massimo"
Navras fu interrotto da qualcuno che bussava educatamente alla porta: dal punto in cui la mano picchiava, un piccoletto piuttosto deciso e Navras riconobbe al volo il suo visitatore.
"Devo lasciarti Malin" disse chiudendo il terminale ed avvicinandosi con passi silenziosi alla porta per poi aprirla di colpo.
Nessuna sorpresa da parte del settantenne in tenuta tradizionale scozzese dall'altra parte.
"Buongiorno, signor Sean"
"I miei rispetti, Tenente. Ho saputo che era tornato a farci visita nella vecchia stanza di suo padre e volevo assicurarmi che tutto fosse in ordine"
"Assolutamente perfetto, grazie"
"Come da ordini ricevuti dal Coma... ehm.. dal Signor Kinkaid, molti anni fa: "che affoghi di polvere, ma che nessuno entri"
"Ed è esattamente così. La Signorina Ripley è a casa?"
"No, Tenente. E' in giro per la Galassia a risolvere non so che problema su non so quale nave. Bah.. i figli... "
"Le porga i miei saluti"
"Senza dubbio"
Terr si avvicinò a un vecchio scrigno portasigarette da cui estrasse un generoso ammontare di Latinum compresso, la valuta intergalattica preferita per le transazioni sottobanco.
"Non ho un'idea della contabilità, ma credo che questo possa bastare per un po', giusto?"
"E' esatto Tenente.. mi permetterei, inoltre, di informarla che potrebbe esserci un'infiltrazione nel tetto della rimessa barche. Niente di sicuro, però il giovane Christian ha notato due individui che curiosavano da quelle parti circa quindici minuti fa"
Terr gelò: mai avrebbe pensato che qualcuno avrebbe potuto trovarlo lì.
"Grazie Signor Sean, lei è impagabile"
"Lo diceva anche il suo rimpianto genitore. Immagino conosca le regole della casa in merito alle infiltrazioni"
"Assolutamente"
Terr richiuse di colpo la porta, schizzò verso un armadio che celava una rastrelliera porta fucili: la collezione di suo padre.
Scelse una versione a calcio collassabile del fucile Phaser di Tipo III, un modello vecchio, ma sempre affidabile e, mantenendo una certa calma, si assicurò che il mirino ottico fosse in ordine: perfetto, pulito da non più di una settimana le celle di energia nella bandoliera in carica perfetta.
Sean e suo padre erano sempre stati ottimi amici.
*Il ferro del Vecchio non si butta via*
Terr si avvicinò prudente alla finestra: campo sgombro per 150 gradi.
La rimessa barche era poco più di tre chilometri, aveva meno di tre minuti.
Il mezzo Vulcaniano uscì dalla porta della stanza, celando l'arma lunga sotto al vecchio trench che portava piegato sottobraccio: i civili non avrebbero notato la piega innaturale della giacca, se si fosse mosso in fretta.
Scelse le scale, avrebbe avuto più margine di manovra e copertura.
Attraversando la hall affollata dalla ressa dei velisti giunti in loco per una tappa del campionato locale, in mezzo alla distesa multicolore di cerate, notò due uomini.
*Età militare, addestramento, fuori contesto. Niente armi pesanti*
I tre minuti erano passati troppo in fretta.
Fece per guadagnare uno dei corridoi che portavano alle sale colazioni del vecchio complesso.
Nella sua direzione arrivavano due uomini con indosso l'uniforme di una barca locale piuttosto famosa. Tutto il loro non verbale, tuttavia, sembrava apporre un cartello sulle loro teste: militari.
Non erano lì per caso, gli sbarravano la strada.
Molto abili. Probabilmente ogni uscita era già sotto controllo.
Quello che avrebbe fatto lui.
Scacco.
Fece per alzare il trench che teneva sottobraccio con un gesto distratto, quando uno dei due allargò le braccia a mani aperte, palmi a vista: il gesto universale delle intenzioni pacifiche.
"Tenente Terr, quello che ha sotto alla giacca non serve. Veniamo in pace, dobbiamo parlare"
Navras sorrise interiormente.
Se lo avessero voluto morto avrebbero già provveduto a estrarre i phaser che, probabilmente, nascondevano in una fondina ascellare, a giudicare dalla postura del braccio sinistro di ambedue.
La partita era ancora aperta.
"Bene, visto che venite in pace, chiamate anche i due scimmioni che avete usato come battitori per farmi arrivare da voi... e la giacca resta con me"
I due strabuzzarono gli occhi, fulminei ispezionarono con lo sguardo il corridoio deserto, per poi iniziare ad aprire le zip delle giacche sportive per estrarre i phaser che, come previsto dal mezzo Trill, erano in posizione ascellare.
Navras li fermò con un gesto deciso, spingendoli, nel contempo, in una stanza attigua, approfittando del movimento per aumentare la sua distanza dai due sconosciuti inseguitori.
"Prima pensare, poi sparare. E' pieno di civili, là dietro. Evidentemente, i due miscredenti non sono vostri amici. Cominciamo dalle basi: chi siete?"
Il trench era caduto a terra e il calcio del phaser era magicamente in posizione di tiro. Terr teneva l'arma abbassata, ma tutti e tre sapevano che non sarebbe rimasta tale a lungo.
Uno dei due rovesciò il colletto della giacca mostrando un comunicatore della Flotta.
"La nostra missione è scortarla al Comando di Flotta, il Capitano Langdorff della Sicurezza ha detto di qualificarci come i Carpentieri"
Amici. Forse nemici ben informati.. quantomeno conoscevano il suo Ufficiale Comandante.
"Sì.. coincide. Lei tenga d'occhio la porta. Cosa dovrei rispondere io in caso di condizione di pericolo?"
"Un riferimento a un tetto che fa acqua"
Amici. Oppure Langdorff era stato costretto a parlare. Improbabile.
*Stiamo al gioco, per ora*
"Tra circa venticinque secondi i nostri amici capiranno che non sono andato a incipriarmi il naso. Dobbiamo muoverci. Li attiriamo fuori e li prendiamo? Quali sono i vostri parametri?"
"Estrazione silenziosa, coatta se necessaria"
"Questo esclude una cattura. Allora muoviamoci, il tetto gronda acqua e non possiamo rischiare una carneficina.. verso il basso ci sono.."
"Le gallerie delle vecchie cantine. Ottima idea, Tenente... "
*Sono professionisti, conoscono le planimetrie a memoria. Sicuramente non uomini di Langdorff*
"Meglio andare sul sicuro.. Delta1 a Shuttle. Teletrasporto per tre!"

FLASHBACK
Utopia Planitia
Bacino di carenaggio 23
11/12/2398 - Ore 04.13


La Raziel sembrava un rapace addormentato: luci scafo spente, nessun barlume dalle gondole a curvatura, nemmeno il ronzio rassicurante dei generatori ausiliari in funzione.
La nave era, infatti, collegata alla rete energetica della stazione mentre i suoi sistemi venivano revisionati da amorevoli mani, anche se poco abituate a vedere quell'unità in bacino.
L'equipaggio, ancora sotto valutazione, era alloggiato a terra per cui, mentre Lara Petersen camminava lungo il corridoio, ognuno dei suoi passi veloci sembrava rimbombare all'unisono con il cuore in palpitazione.
Allo stesso tempo, la sua testa sembrava avere un peso innaturale, come quando da bambina era sul punto di fare qualcosa di sbagliato, ma era decisa a proseguire.
Anche quel giorno, Lara Petersen avrebbe fatto una bella marachella.

SOL III - San Francisco
Comando della Flotta Stellare
Ufficio del Contrammiraglio Bates
11/12/2398 - Ore 13.00


Bernadette si presentò nell'anticamera del suo ufficio presso il Comando dopo una riunione sul budget del progetto Empireo.
I costi di una stazione destinata alle Operazioni Speciali rappresentavano un problema: autorizzare l'allocazione di risorse per qualcosa che, ufficialmente, non si doveva sapere a cosa servisse era sempre spinoso.
In più c'era quella nuova grana: uno dei responsabili della Sicurezza delle squadre dell'Ammiraglio Rexen le aveva inoltrato una copia di richiesta urgente di estrazione per due ufficiali che avevano sfiorato Empireo e si erano ritrovati un branco di lupi alle calcagna.
Aveva potuto soltanto dare una rapida scorsa al rapporto preliminare: le era sembrato di capire che non fosse andato tutto liscio e, che, in qualche modo, fosse coinvolta una fra le colleghe dei Servizi di Intelligence più competenti per quanto riguardava l'Impero Stellare Romulano.
Espletati gli altri impegni, avrebbe, finalmente, potuto dedicare le giuste risorse alla questione e districare la matassa di informazioni confuse che le erano arrivate a brandelli nelle ultime ore.
Una giornata piena di pensieri, anche per un Contrammiraglio a capo di un progetto segreto.
L'anticamera del suo studio era particolarmente affollata: oltre al suo storico attendente, il Vulcaniano Terel, vi era un Trill, con insolite orecchie a punta ed in abiti civili, che stava in un angolo accanto ad una giovane Tenente, ammanettata, che scagliava occhiate omicide ad uno dei membri della squadra della sicurezza che l'aveva arrestata e sul cui volto si stava formando una notevole ecchimosi.
"Liberate quella donna.. Chi di voi è il Tenente Terr?" domandò retoricamente
Navras si voltò verso l'Ammiraglio: lo sguardo di quell'uomo aveva qualcosa di particolare che non poteva essere descritto. Niente che potesse spaventare la Bates, ma sufficiente per mettere in crisi molti sospettati.
"Con me, Tenente"
Navras sussurrò un paio di parole a Stromm, che sembrarono calmarla, e seguì il Contrammiraglio nel suo ufficio.
La Bates non perse un secondo, depositando il suo pad sulla scrivania e, sedendosi, invitando il suo ospite ad imitarla.
Terr restò in piedi.
Bates scrollò le spalle e lasciò Navras in quella posizione per un abbondante quarto d'ora mentre rileggeva tutto il materiale inerente quella situazione e metteva ordine tra le varie informazioni.
Terr non mosse un muscolo per tutto il tempo: in posizione standard di riposo, mani dietro alla schiena, inamidato come un vecchio ritratto olografico.
"Immagino che si stia già facendo un'idea di cosa stia succedendo, Tenente"
"Sissignora, temo che la mia indagine abbia incrociato una sua qualche operazione. Da quanto ho potuto dedurre, non siete parte dell'organizzazione in cui era coinvolto il Contrammiraglio Vashek e che, sospetto, annoveri altri ufficiali corrotti all'interno della Flotta"
"Vada avanti.." lo esortò Bernadette
"Suppongo, vista la velocità e le modalità con cui la sua sezione ha intercettato ed estratto sia me che il Tenente JG Stromm, che mi teneste d'occhio da tempo con risorse notevoli, almeno da quando la mia indagine mi ha portato nel settore 001, il che fa presupporre un obiettivo comune, ma mezzi diversi... decisamente superiori ai miei. Il Gairloch è sempre stato per me un rifugio sicuro.. almeno lo era stato sinora"
"Perché avrebbe bisogno di un nascondiglio, Tenente?"
"Perché mi è capitato di investigare su personale della Flotta Stellare, non di rado ufficiali di comando. Questo rende la gestione della mia sicurezza un affare piuttosto elaborato.."
"In condizioni normali, Signor Terr, sarebbe ordinato al silenzio ed assegnato ad altro incarico ma, per sua fortuna, la sua piccola indagine ha fatto emergere degli sviluppi decisamente interessanti. La seguivamo da ben prima del suo arrivo sulla Terra. Si ricorda il cargo armato che ha perquisito quando serviva sulla USS Severstal? E' stato quello il momento in cui le nostre rotte sono entrate in collisione, Tenente. Il suo lavoro non è passato inosservato e questa riunione sarebbe comunque avvenuta prima o poi. Le particolari circostanze hanno anticipato i tempi... e le modalità"
"Ammiraglio, sul cargo sequestrato dalla USS Severstal c'erano dei vettori Federali rubati qui, sulla Terra. Partendo da essi, sono arrivato alle testate o, meglio, all'agente biochimico che avrebbero caricato sulle testate. Una volta miscelate le componenti, ci saremmo trovati quaranta litri di agente per quaranta vettori. Ho avuto una proiezione del potenziale distruttivo di questo agente: non ho idea di come possa essere impiegata una simile potenza di fuoco"
"Cosa dicono le sue proiezioni, Terr?"
"Dicono che ce n'è a sufficienza per eliminare ogni forma di vita animale su un pianeta di Classe M. Fortunatamente, sono riuscito a sventare il contrabbando dei vettori ed a sequestrare l'agente. Ignoro purtroppo il movente: se questo sistema d'arma fosse per uso diretto di.. ehm.. dell'Organizzazione su cui sto indagando, oppure in produzione per essere rivenduto in stock o al pezzo a terze parti, non posso ancora determinarlo con certezza. I suoi uomini mi hanno estratto prima di poter avviare questo filone d'indagine"
"Perché mi sta dicendo tutto questo, Tenente? E', senza dubbio, una violazione evidente del suo protocollo operativo"
Terr mantenne la sua posizione, ma il suo volto parve distendersi.
"Per tre ottime ragioni, Ammiraglio: prima, se lei fosse coinvolta nell'Organizzazione su cui sto indagando, Stromm ed io saremmo già morti o questa conversazione starebbe avvenendo in circostanze decisamente meno civili e, di sicuro, non all'interno del cuore del Comando della Flotta Stellare seconda, la sua unità deve avere dei mezzi decisamente superiori ai miei e questo lo posso dedurre da come mi avete tenuto sotto controllo, dalle informazioni in suo possesso e dal fatto che né il Capitano Langdorff, mio diretto superiore né mia madre, il Contrammiraglio Terr, non abbiano ancora sfondato la porta di questo ufficio: ambedue sono al corrente di una mia situazione di pericolo e non hanno mie notizie da ore. Il che implica che sono stati tranquillizzati in qualche modo. Una loro eventuale uccisione simultanea non avrebbe molto senso e la giudico improbabile: prima di arrivare al suo ufficio, Ammiraglio, i gentili signori che mi hanno estratto dal Gairloch così cortesemente, mi hanno fatto attraversare a piedi diversi padiglioni del Comando: l'uccisione di due ufficiali avrebbe innescato una serie di protocolli standard di Sicurezza che non ho notato"
"Quale sarebbe la terza, Tenente?"
"Il mio istinto mi dice di affidarmi a lei, Ammiraglio: non ho nessun interesse per il protocollo in un frangente simile: là fuori, probabilmente più vicino di quanto possiamo immaginare, c'è un'organizzazione criminale che sta cercando di entrare in possesso di un'arma in grado di cancellare la vita da un pianeta. Lei sta dando la caccia alle stesse persone, è evidente, come è lampante che ha a disposizione risorse che mi permetterebbero di velocizzare l'indagine e mettere fine a questa minaccia"
"Allora la pianti di essere così abbottonato e mi dica cosa sa di Jak'Al"
Fu a quel punto che Terr si sedette e iniziò a rilassarsi.

SOL III - San Francisco
Comando della Flotta Stellare
Ufficio del Contrammiraglio Bates
Anticamera
11/12/2398 - Ore 15.08


Terr aveva condensato anni di ricerche in poco meno di mezz'ora ed il materiale da rielaborare non era stato poco.
Dopo essere stato momentaneamente congedato, aveva poi passato l'ultima ora e mezza cercando di rivedere le informazioni che aveva potuto raccogliere su cosa potesse essere questa misteriosa Task Force che pareva sapere tutto e poter fare ogni cosa, quando fu interrotto dal Vulcaniano Terel, l'aiutante di bandiera del Contrammiraglio Bates.
"Tenente Terr, potrebbe entrare un momento? L'Ammiraglio vorrebbe conferire ancora con lei"
Navras scambiò una rapida occhiata con Malin senza fiatare ma come per dirle *Stai in campana, non siamo ancora fuori dai rovi*
"Tenente, ci sarebbero un paio di persone che vorrebbero parlare dello sviluppo futuro delle sue indagini" esordì la Bates
*Tienili tesi, Navras. Sei tu che stai interrogando loro*
"Ammiraglio, con il dovuto rispetto, ho subito un attentato e quello che suppongo essere un tentativo di rapimento nelle ultime ventiquattrore. La mia sicurezza è chiaramente compromessa, non vorrei estendere il problema alla sua Task Force"
"Avviare sequenza" Bates scoccò un'occhiata in tralice a Terr mentre attivava il suo comunicatore
Circa due secondi dopo, Navras avvertì il ronzio tipico di un teletrasporto.
Due uomini si materializzarono nella stanza: immediatamente il sesto senso di Terr li identificò come pericolosi: la sua attenzione fu subito attratta da un umano, grado Tenente Comandante, chiaramente il tipo che non si sarebbe fatto il minimo scrupolo a usare il phaser su un settaggio diverso dallo stordimento, tutto il suo non verbale, dal modo in cui occupava lo spazio intorno a se alle micro rughe di espressione, confermavano questa prima ipotesi.
L'altro, un Risiano sulla trentina, gli ricordò un gigolò da quattro soldi che aveva incontrato una volta alla Base Stellare 641, ma l'analogia terminava lì. Quest'ultimo portava i gradi di Capitano e, secondo la prima analisi di Terr, era da considerarsi ancora più pericoloso del primo.

USS RAZIEL
Ponte 2 - Ingegneria
Tubo Jeffries 2/16B
11/12/2398 - Ore 15.15


Il cortocircuito innescò una reazione a catena: i condotti ODN, che avrebbero dovuto ridistribuire il surplus energetico al circuito secondario, furono i primi a saltare.
I relay di emergenza, che avrebbero dovuto bloccare la distribuzione di energia, limitando i danni, non scattarono, permettendo al sovraccarico di estendersi per tutta la linea su due ponti.
Fortunatamente per la Raziel, Anastasiy Vinogradov era un uomo di cantiere e non uno scalda sedie da ufficio: invece di perdere tempo a compilare rapporti, si era rimboccato le maniche ed era andato avanti con i lavori, installando una seconda coppia di relay con un anticipo di dodici ore sulla tabella di marcia.
Quello che sarebbe stato un cortocircuito tale da paralizzare i teleruttori dei motori a impulso della nave, fu soltanto un fastidioso ritardo sulla programmazione delle riparazioni.
Lara Petersen, sorrise soddisfatta da un terminale nella stiva cargo della nave.
*Tutto secondo i piani*
Compiaciuta, azionò il suo comunicatore. Quel Risiano era proprio un tesoro, chissà se sarebbe riuscita a tenerselo stretto.

SOL III - San Francisco
Comando della Flotta Stellare
Ufficio del Contrammiraglio Bates
Contemporaneamente


"Tenente Terr, mi permetta di presentarle il Capitano Hazyel e il Comandante Moses della USS Raziel"
I tre si squadrarono un secondo, Navras si sentiva come sotto un bioscanner medico.
"A quanto pare, ha avuto qualche problema di sicurezza, Tenente" intervenne Moses come con un cupo brontolio
Terr si voltò verso la Bates, la quale lo tranquillizzò con un cenno.
"Sì, Comandante. Un'indagine che, a quanto pare, ha sollevato un vespaio"
"Forse perché i dilettanti dovrebbero esplorare strani, nuovi mondi e non far perdere tempo a chi salva la Federazione" Moses grugnì, scrollando il capo.
Terr trattenne l'impulso di alzarsi in piedi e spiegare al Comandante il suo punto di vista, ma si rivolse, invece, al più alto in grado dei due nuovi venuti.
"Capitano, non so fino a che punto siate coinvolti e aggiornati nella presente situazione, ma credo che possiamo, per il momento, trascurare i rispettivi palmares e concentrarci su quanto emerso finora. Circa quattro giorni fa ho fatto irruzione in un laboratorio a Quingdao dove ho avuto modo di sequestrare quaranta litri di una biotossina sintetizzata clandestinamente sotto la protezione di un alto ufficiale della Flotta, probabilmente a capo di una cellula facente parte di una più estesa organizzazione criminale, per essere, con buone probabilità, contrabbandata al di fuori del territorio Federale"
"Destinazione?"
"Al momento sconosciuta, come il Comandante ha fatto brillantemente notare poco fa, la mia sicurezza è stata compromessa, probabilmente da personale interno alla Flotta Stellare. Il mio itinerario e la mia residenza sono informazioni note a un numero estremamente esiguo di persone, eppure ho subito due agguati in meno di ventiquattrore, evento piuttosto insolito.. il che mi porta a una domanda: come ha fatto a venire a conoscenza del Gairloch, Ammiraglio?"
*Ora vediamo come reagisci*
"La sua indagine è, come abbiamo potuto stabilire poco fa, connessa a uno dei progetti di cui si occupa la mia Task Force. Nel momento in cui è atterrato sulla Terra è stato tenuto sotto controllo, il suo itinerario estratto dal database del Capitano Langdorff"
"Mi permetta l'interruzione, Signora. Anche l'ubicazione della mia casa sicura?"
Bates scambiò un'occhiata con il suo aiutante di bandiera, Terel, il quale rispose con un cenno affermativo.
*Questa non me l'aspettavo* Terr fece scattare un sopracciglio verso l'alto, perplesso.
"Il fatto è, Signora, che il Capitano Langdorff non doveva essere a conoscenza dell'ubicazione della mia casa sicura. E' una precauzione che abbiamo concordato tempo fa"
Il comunicatore di Hazyel squillò, portando il Capitano ad allontanarsi in un angolo dell'ufficio.
"Pertanto, Ammiraglio, da qualche parte c'è qualcuno che sta cercando di reperire un ingente quantitativo di armamenti di distruzione di massa. Al momento abbiamo bloccato vettori e agente chimico, ma non è detto che, vista l'audacia con cui questo qualcuno..."
Moses interruppe Terr con un gesto.
"Apprezzo la sua discrezione, Tenente, ma credo proprio che possa riferirsi in questa sede a Jak'Al usando il suo nome. Non troverà persone più qualificate di noi in materia"
"Come preferisce, Signore... vista l'audacia dimostrata da Jak'Al nel commissionare questo materiale..."
"Come fa ad essere sicuro che ci sia Jak'Al dietro a tutto questo?"
"Durante il mio incarico sulla USS Severstal ho intercettato dei vettori a lungo raggio federali rubati, le indagini hanno fatto emergere che il committente era Jak'Al o qualcuno ai suoi ordini. Da allora non ho fatto altro che indagare su questo nome e sull'organizzazione a esso connessa. Comunque, dai vettori sono risalito alla Biosyn di Quingdao. Ho passato tre mesi a raccogliere prove ed a seguire lo sviluppo dell'agente biochimico. Nel momento in cui è emerso il coinvolgimento di un alto ufficiale della Flotta..."
"Nomi, Terr..." ordinò Moses
Navras si rivolse ancora alla Bates, la quale gli fece nuovamente segno di proseguire.
"... del Contrammiraglio Vashek, ho proceduto a irrompere e ad arrestare tutti i coinvolti. A quel punto, avrei voluto procedere con ulteriori interrogatori approfonditi e sviluppare la mia indagine da questa serie di arresti ma..."
Hazyel era piombato in mezzo ai tre, allontanando Moses dalla scrivania del Contrammiraglio.
Terr riuscì a cogliere un frammento di conversazione riguardante qualcosa avvenuto sulla nave chiamata Raziel.
"Ammiraglio, abbiamo avuto un problema, è necessaria la nostra presenza a bordo. Tenente Terr, le va di unirsi a noi? Ho la sensazione che ci farà comodo, nei prossimi giorni"
Terr abbozzò un sorriso, si alzò e si affacciò sull'anticamera.
"Stromm!"
La finlandese non attendeva altro: con un unico gesto si liberò dai due membri della sicurezza che la tenevano sotto sorveglianza e, lesta come un gatto, afferrò il fucile phaser del suo superiore appoggiato poco distante.
"Dove andiamo, Capo?"
"A vedere una nave, Malin. Capitano Hazyel, grazie per l'invito. Disturba se il Tenente JG Stromm si unisce a noi?"
Stavolta fu il Risiano a fissare il Contrammiraglio Bates che, puntualmente, diede un cenno affermativo di risposta.
"Benvenuta nella comitiva, Tenente. Ci dorme anche con quel fucile?"
La finlandese scagliò un'occhiata gelida ad Hazyel, passando l'arma al suo superiore.
"Quel coso dovrebbe essere in un museo" borbottò Moses fissando l'oggetto perplesso.
"Gli armaioli di un tempo sapevano il fatto loro" rispose Terr verificando la carica dell'arma.
Moses grugnì, ma solo Bates e Hazyel vi riconobbero approvazione.
Mentre si avviavano verso una sala teletrasporto, Navras si accostò alla sua assistente.
"Perché ti tenevano ammanettata, Malin?"
"Quando sono venuti a prendermi ne ho steso uno"
"La prossima volta, tutti!" Terr abbozzò.
"Non mancherò, Capo. Questi due?"
"Sembrano puliti. Operazione complessa, mezzi importanti. Troppo piccola per essere pubblica, ma troppo grossa per essere clandestina. Malin, in campana: penso che Langdorff ci abbia venduti."
"Sì, Capo"

USS RAZIEL
Ponte 2 - Ingegneria
11/12/2398 - Ore 16.15


Moses e Hazyel stavano analizzando un rapporto sull'incidente riportato su un pad mentre tutto il personale presente nelle ore dell'incidente veniva radunato, sotto l'occhio vigile di Stromm, nel locale reattore della sala macchine.
Terr, invece, era scomparso nei tubi di Jeffries assieme a Fox.
"Mmpf.. non mi piace che questi due facciano quello che vogliono sulla nostra nave"
"Un punto di vista esterno ci farà comodo in questa situazione e, dopotutto, il coinvolgimento di Terr nel nostro progetto sarebbe stato solo questione di tempo. Il Tenente si stava avvicinando, lentamente e imperturbabilmente, al nostro obiettivo principale"
Moses grugnì.
"In effetti, Naidoo stava iniziando ad avere troppe cose da gestire, una mano gli farà comodo. C'è solo una questione: il padre del Tenente Terr. Ho cercato la sua scheda, è completamente censurata, lui porta il nome della madre. E' come se avessero voluto condannarlo all'oblio"
"Ho parlato con Rexen, al riguardo, quando Navras Terr è comparso per la prima volta sui nostri radar. Sembra che il padre di Terr fosse un ufficiale con un ruolo estremamente particolare. L'Ammiraglio mi ha suggerito di non indagare in merito e mi ha garantito l'assoluta affidabilità del cosiddetto Giovane Cacciatore. Soprannome orrendo, non trova?"
"Perché lo hanno bollato così? Perché è bravo ad indagare?"
"No, perché è uno che sbatte dentro i colleghi. Si infiltra in un equipaggio dove sospetta irregolarità, si attira qualche simpatia e ne approfitta per raccogliere prove a carico."
"Mmpf.. suggerisco prudenza"
"Sono solo voci, Moses. Della biondina cosa sappiamo invece?"
Moses scoccò un'occhiata in tralice al suo superiore.
"Professionalmente, Frank"
"E' la sua ombra dai tempi dell'Ambasciata Federale su Romulus. Sembra che siano inseparabili: lei è il suo braccio operativo. Il rammollito punta il dito e manda avanti il suo sottoposto a fare il lavoro sporco. Siamo sicuri che sia il profilo giusto per noi?"
"Ho una buona sensazione su Navras Terr, vediamo come se la cava, oggi. Possiamo lasciargli gestire quella che, dopotutto, sembra un'indagine di routine su un banale incidente"
Pochi minuti dopo Lucius Fox apparve dal portello di accesso della rete dei tubi di Jeffries della Sala Macchine, seguito da Navras.
I due si separarono quasi subito: Fox diretto verso i suoi ufficiali superiori, Terr incontro a Stromm e alla piccola ressa di ingegneri e membri dell'equipaggio della Raziel.
"Rapporto, Signor Fox"
"La nave sarà operativa a breve. Tempo previsto per le riparazioni, venticinque minuti. Però... Capitano, temo vi sia un sabotatore a bordo. Quello nuovo, il mezzo Trill, ha trovato un ponte tra due condotti ODN, messo ad arte per innescare un sovraccarico nella rete in grado di paralizzare la nave per settimane. Fortunatamente..."
Hazyel sorrise interiormente alla vista di Fox che cercava di mantenere un contegno dignitoso, l'ingegnere sembrava trovar divertente fingere di essere all'oscuro di tutta la situazione.
"...una modifica dell'ultimo minuto..." Fox represse un sorriso "...due valvole d'arresto, che non risultavano installate da nessuna parte, hanno limitato il sovraccarico ad una sezione estremamente limitata della rete ODN. Capitano, quel Tenente Terr..."
"Vada avanti, Fox"
"...appena gli ho mostrato la sezione danneggiata, ha riconosciuto il sabotaggio in poco tempo. Non so quanto possa essere competente in materia ma, almeno, è in grado di riconoscere un'anomalia in una rete ODN"
"Terr era con me e Moses al momento dell'incidente e, nei giorni precedenti, troppo impegnato per aver orchestrato un attentato alla Raziel della cui esistenza era comunque all'oscuro. Escluderei il Tenente dai sospetti, per ora"
Fu a quel punto che la loro attenzione fu attratta da un certo trambusto nel gruppo di ingegneri. Vinogradov stava sovrastando Terr urlandogli in faccia che nessuno poteva dire che lui, Anastasiy Vinogradov, era un maledetto sabotatore. Il massiccio ingegnere continuava a puntare il dito contro il mezzo Vulcaniano per rinforzare le sue affermazioni.
"Adesso manderà avanti la sua lacchè. Vado a fermare quel montato di un mezzo Trill, sarà figlio di un Contrammiraglio, ma questo comportamento è intollerabile su una nave della Flotta Stellare"
Frank fece per andare verso il battibecco quando fu delicatamente trattenuto da Hazyel.
"Aspetti, Moses"
Terr scattò imprevedibilmente, afferrando il dito dell'ingegnere e, usandolo come leva, per mandarne in torsione il braccio. Il volto di Vinogradov si contorse in una smorfia di dolore lancinante.
Navras afferrò il massiccio ingegnere, reso impotente dalla ferrea presa, e lo sbatté, senza troppe cerimonie, verso il locale controllo delle pompe di raffreddamento del reattore.
Quando le porte si richiusero alle spalle dei due, Hazyel e Moses scattarono all'unisono, percorrendo in una decina di secondi lo spazio che li separava.
La scena che trovarono all'interno li lasciò di stucco.
L'ingegnere stava stritolando l'ufficiale della sicurezza in un abbraccio che avrebbe sbriciolato spalle e costole ad un Klingon, scrollandolo di tanto in tanto.
"...ho ancora una bottiglia di Samogon fatta da mio nonno, quando tu troverai il bastardo che ha fatto questo alla piccola nave..."
"..ci siederemo a un tavolo e berremo la tua vodka mangiando i miei Malossol, sotto il grande tetto del cielo. Come uomini"
"Come Fratelli, Orecchie a Punta. Il tuo nome, Tenente?"
"Navras... il mio nome è Navras"
Stromm entrò nell'angusto locale pompe e, dopo essere fatta strada, senza troppa gentilezza, tra Moses e Hazyel attirò l'attenzione del mezzo Trill.
"Ce l'ho. Quella che sembra abbia passato due ore dall'estetista prima di presentarsi in servizio, con la faccia lunga e gli occhi tristi..." Malin abbassò lo sguardo sul suo pad in cerca di un nome "...Petersen, Lara. Nata a Des Moines, Sol III..."
"Malin, non mi servono i dettagli. Mettila in caldo, tra poco arrivo. Usa la sala tattica.. mette sempre in soggezione"
"Anche lo sgabuzzino di questo scricciolo di nave?"
"Soprattutto. Procedi"
Questa volta Hazyel e Moses furono lesti nel far luogo alla Stromm, animata da una volontà che pareva conferire un deflettore di navigazione al suo corpo.
"Scricciolo di nave?"
"E' abituata ad una Prometheus..."
"Il fatto è, Tenente, che la Raziel non ha una sala tattica propriamente detta"
"Conosco le navi di classe Defiant, di solito viene impiegata la mensa ufficiali"
"...di cui la Raziel non dispone. Vi è un'unica piccola mensa per tutto l'equipaggio.. questa nave è una sorpresa"
"Molte cose sono una sorpresa, da quando vi ho incontrati, Capitano... in ogni caso.. Computer, localizza il Tenente JG Stromm!"
=^=Impossibile eseguire=^=
Hazyel sorrise di fronte alla perplessità di Navras.
"Molte sorprese, Terr"

SOL III - San Francisco
Comando della Flotta Stellare
Ufficio del Contrammiraglio Bates
Contemporaneamente


Bernadette stava riguardando le schede di Terr e Stromm. Il coinvolgimento dei due ufficiali nel Progetto Empireo non era stata una rivelazione, ma le tempistiche erano state stravolte.
In quel preciso momento, sembrava stesse letteralmente scoppiando una bomba sulle loro teste.
La sezione informatica dell'Ammiraglio Rexen stava monitorando tutto il traffico comunicazioni inerente Terr e, apparentemente, la sua ultima operazione aveva suscitato un vespaio senza fine.
Il Comandante Weigand aveva un sacco di amici con un'uniforme addosso e, a prescindere dalla gravità dei suoi crimini, non erano rimasti molto felici del suo arresto e, più probabilmente, della sua morte in carcere. Lo stesso poteva dirsi del Contrammiraglio Vashek.
Pertanto, un sacco di alti ufficiali stavano cercando di addossare a Terr e Stromm la responsabilità dei fatti concernenti la loro uccisione in carcere.
Addirittura la madre del Tenente aveva ricevuto minacce, questione che preoccupava la Bates non poco: il Contrammiraglio Terr era un ufficiale della vecchia scuola, nota per essere stata una testa piuttosto calda nei suoi anni da operativa.
L'ultima cosa che Bernadette voleva era una collega dei Servizi di Intelligence dal grilletto facile e con chissà quanti contatti sottomano, in piena sindrome da mamma chioccia.
L'Ammiraglio Rexen l'aveva rassicurata a riguardo, ma non era tranquilla.
Se Hazyel e Frank avessero avuto un buon feedback dal loro piccolo esercizio, le sarebbe toccato disinnescare quella situazione e l'avrebbe fatto con una certa facilità, con buona soddisfazione di tutte le parti in causa.
Altrimenti, peggio per Terr.

USS RAZIEL
Ponte 1 - Ufficio del Capitano
11/12/2398 - Ore 17.05


La Petersen crollò in quarto d'ora.
C'era qualcosa nel modo in cui Terr impostava il discorso che, per quanto Laura avesse provato ad alterare, deviare od omettere i fatti, alla fine si era trovata costretta a raccontare tutto.
Prontamente, il mezzo Trill aveva fatto rapporto a Hazyel, riferendogli che aveva una pista da seguire su Marte.
Per una qualche ragione, un gruppo di mercenari Orioniani aveva commissionato, tramite un contabile finanziario residente sul pianeta rosso, il sabotaggio alla Petersen.
Stromm si era immediatamente messa sulla traccia di eventuali movimenti finanziari mentre Terr aveva preso appuntamento con Hazyel e Moses presso l'ufficio di Bates per riferire all'Ammiraglio gli sviluppi delle indagini.

SOL III - San Francisco
Comando della Flotta Stellare
Ufficio del Contrammiraglio Bates
13/12/2398 - Ore 08.00


La Bates era curiosa di come si sarebbero sviluppate le cose.
Come aveva già fatto Frank con Chase, anni prima, Hazyel e Moses avevano organizzato un teatrino per valutare l'efficienza di Navras Terr ma, questa volta, aveva l'inspiegabile sensazione che gli sviluppi sarebbero stati diversi dal solito.
Hazyel e Moses erano fuori, in anticamera: attendevano l'arrivo di Navras con i risultati del suo viaggio su Marte, dove un altro membro della logistica di Empireo, fingendosi il contatto degli Orioniani, avrebbe fornito un'altra falsa pista a Terr da seguire.
Restò particolarmente stupita quando la porta del suo ufficio si aprì, attivata un po' troppo rudemente da Moses, come se qualcuno lo avesse proiettato nella stanza con uno spintone.
Poco distante lo seguivano Hazyel ed un ingegnere della Flotta, Lara Petersen, ambedue con le mani alzate.
"Contro il muro. Anche lei, Ammiraglio. Per favore"
Il tono del Tenente JG Stromm, rinforzato da un fucile phaser, non ammetteva repliche.
I quattro eseguirono l'ordine lentamente, tenendo le mani bene in vista.
Terr fece il suo ingresso appena un istante dopo, anche lui armato del suo consueto, vetusto, Tipo III.
"Stromm. Tutto tranquillo, abbiamo almeno un quarto d'ora"
*Adesso bisogna farli parlare: è ora di capire dove vogliono arrivare*
"Signori, siete tutti in arresto per il sabotaggio della USS Raziel e per cospirazione ai danni della Federazione Unita dei Pianeti" disse rivolto al quartetto allineato alla parete, sfoderando il peggior sorriso sarcastico del suo vasto repertorio.
"Tenente, è ridicolo!"
"Sono assolutamente d'accordo con lei, Ammiraglio, quella che sto mettendo in scena in questo istante è una pagliacciata. Esattamente la stessa cosa che è avvenuta sulla Raziel. Potreste essere così gentili da spiegarmene la ragione, possibilmente prima che il Tenente JG Stromm si innervosisca ulteriormente?"
"Il terzo pad da sinistra, Tenente Terr. Se ne sinceri da sé"
Terr era colpito dalla calma con cui i tre ufficiali superiori stavano agendo, come se si aspettassero tutto questo.
*I cospiratori non si comportano così. Che stia per prendere il granchio più grosso della mia carriera? No. Tu sei il Giovane Cacciatore, l'infame che sbatte sotto chiave i suoi colleghi. Tu non sbagli*
Nonostante i suoi sforzi, il dubbio si insinuò nella mente dell'Ufficiale della Sicurezza.
"Malin, li tenga sotto tiro. Se provano a grattarsi il naso o ad avvicinarsi a un comunicatore..."
"Con piacere, Capo"
Terr si sedette alla scrivania dell'Ammiraglio e, con una mano, afferrò il pad indicatogli dalla Bates, mentre l'altra restava sull'impugnatura del phaser, appoggiato sulla scrivania e puntato nella direzione generale dei quattro.
Scorse il documento per circa un paio di minuti. Quando alzò gli occhi dal pad era esterrefatto. Non lo aveva letto tutto, ma ne aveva avuto abbastanza per stabilire dimensioni e dislocamento del mastodontico granchio, dotato di chele phaser, che era appena finito nella sua trappola. Si alzò di scatto dalla poltrona, arma puntata al pavimento.
*Navras, sei un imbecille*
"Malin?"
"Capo?"
"Abbassa il fucile"
"Prego?"
"Riposo, Tenente. Se ho capito bene la situazione, ed è difficile non capirla, vista la sua lampante chiarezza, stai tenendo sotto tiro gli unici ufficiali della Flotta a non volere la nostra testa... e siamo in odore di trasferimento"
Navras si avvicinò ad Hazyel, studiandolo accuratamente.
"Lo sentivo che era lei, quello pericoloso. Capisco il bisogno di valutarci, ma perché tutto questo polverone?"
"Volevamo avere la certezza che la sua scheda dicesse la verità e non fosse gonfiata dall'effetto 'Figlio del Contrammiraglio Terr'. Inoltre, non eravamo convinti della sua piena operatività... la depressione per suo padre, la Stromm che sembra agire da factotum per un ufficiale altrimenti apparentemente incompetente..."
"Capitano, diciamo che ho la buona abitudine a tenere un profilo basso ed a farmi sottovalutare dai miei sospettati. Dopotutto, era lei quello contro un muro con un fucile phaser puntato allo..."
Qualcosa attirò l'attenzione di Navras sull'uniforme di Moses, una piccola trascurabile piega su una divisa altresì perfetta.
Nel giro di pochi istanti notò qualcosa di simile anche sull'uniforme di Hazyel ed in quella della Bates..
Finalmente, si rese conto della vera pasta di cui erano fatti i suoi interlocutori. Il suo orgoglio restò piuttosto ferito da ciò che non aveva realizzato sino a quell'istante.
*Grandissimi bastardi... eravate esattamente dove volevate trovarvi, bravi. Molto bravi*
"Malin, hai notato che il Comandante Moses era pronto a freddarti con il suo phaser di ordinanza?"
"No"
"Le nostre più sentite scuse, Signori, abbiamo molto da imparare... Grazie per averci lasciato agire.. a modo nostro"
"Considerata la particolarità del progetto in cui state per essere coinvolti, della vostra abitudine a indagare su effettivi corrotti della Flotta Stellare, cosa che possiamo sembrare a primo acchito, e la vostra propensione ad agire fuori dal sistema gerarchico standard, abbiamo ritenuto corretto lasciarvi un po' di spazio per acquisire la giusta fiducia. Inoltre, come accennavo prima, era necessario fugare qualche dubbio sulle sue capacità, Tenente Terr. Non eravamo sicuri se fosse incompetenza nascosta da un'ottima collaboratrice o una politica di profilo basso. Siamo piacevolmente sorpresi, sareste dovuti essere voi quelli messi al muro. Come lo ha capito?"
Il complimento risollevò l'umore del mezzo Vulcaniano: allora non era stato così scioccamente prevedibile.
"Vinogradov: un ingegnere del suo stampo non omette una modifica sul suo rapporto d'intervento. Un altro ingegnere potrebbe essere in difficoltà, in caso di riparazioni d'urgenza... " e qui Terr tentò malamente di imitare un accento russo "... a salvare piccola nave. Da quel momento, niente reggeva più, nemmeno la magistrale interpretazione dell'ottima Lara Petersen, il che mi ha portato al non verbale.."
Terr lasciò danzare un allusivo sopracciglio a mezza fronte.
"...che l'ingegnere mostrava nei suoi confronti, Capitano. Da lì ho smesso di focalizzarmi sul sabotaggio, ho ignorato la falsa pista su Marte ed ho iniziato a lavorare su di lei, sul Comandante e sull'Ammiraglio, della cui onestà ero già sicuro, ma non del suo ruolo e del rapporto con lei e Moses: avevo troppi pochi elementi per valutare la situazione nel suo quadro generale e, devo ammettere, nulla mi aveva fatto immaginare qualcosa di simile al disegno che ho abbozzato da una prima, parziale lettura del documento che ho appena visionato. Devo ammettere di essere stupito. Immagino che dopo questo.. fraintendimento.. vi aggiungerete anche voi alla lista di quelli che vogliono la nostra testa. Una lista piuttosto lunga, non ne sono sorpreso ma, visti tutti insieme..."
Il silenzio pervase la stanza per qualche istante
Fu il Contrammiraglio Bates a rompere gli indugi.
"Adesso che i giochi sono finiti e sappiamo tutti che tipo di ufficiali siamo e da che parte siamo schierati, è il caso di tirare le righe e portare un po' d'ordine in questo caos. Inizio chiarendo una cosa: ringrazi che avevo provveduto ad informare il Comando di questo possibile teatrino o, prima ancora che entrasse nel mio ufficio, si sarebbe trovato in cella detentiva da cui difficilmente sarebbe uscito, nemmeno con l'intercessione di sua madre"
Hazyel sorrise cogliendo un attimo di indecisione negli sguardi dei due ufficiali prima che Bernadette riprendesse a parlare
"Chiarito questo punto.. bene, posso procedere.. Tenente Navras Christopher Terr, Tenente JG Malin Stromm, siete trasferiti alla stazione scientifica K4, presso la Macchia di Rovi, con effetto immediato."
Di fronte all'espressione stupita della finlandese, la Bates decise di leggere per intero la motivazione ufficiale del trasferimento
"Siete ufficiali impulsivi, inadatti al servizio presso strutture standard della Flotta, la stazione è il posto giusto per due teste calde come voi."
Mentre Navras iniziava a comprendere, l'umore della Stromm virava in burrasca sotto lo sguardo divertito di Hazyel e Moses, lasciando tempo e modo alla Bates di finire con tutta calma la sua parte.
"Nonostante quanto accaduto in questa stanza, che, in circostanze normali, vi condannerebbe alla tortura del palo, il Tenente Navras Christopher Terr viene promosso con effetto immediato al grado di Tenente Comandante ed il Tenente Malin Stromm potrà finalmente togliere il suffisso JG dal suo grado. Sarete agli ordini del Capitano Hazyel e del Comandante Frank Moses, ai quali mi permetto di suggerire procedure di valutazione e arruolamento meno fantasiose e meno propense a spiacevoli conseguenze, come quelle a cui abbiamo potuto assistere oggi."
"Avete dodici ore per presentarvi a bordo della Raziel con i vostri effetti. Scattate e lasciate qui ogni pensiero di puntarmi nuovamente contro un phaser nella vostra vita" Moses puntò gli occhi sui suoi due nuovi sottoposti.
"Sissignore"
I due uscirono dal Comando di Flotta, pervasi da due differenti stati d'animo: il volto della, solitamente inossidabile, Stromm era dipinto di una cupa tristezza: il trasferimento ad una stazione di serie B, in un'area relativamente tranquilla del territorio federale era equivalente ad una condanna in carcere per un ufficiale operativo, la promozione soltanto un patetico palliativo per una carriera finita.
Eppure quei due, gli ex sospettati, non sembravano affatto ufficiali logorati dal lavoro di routine di una stazione scientifica nel bel mezzo del nulla.
Terr, invece, gongolava.
"Capo, non c'è nulla per essere così giocondi. Non capisce che ci hanno condannato all'oblio nell'avamposto più inutile della Federazione? Ho sentito parlare di K4, la tomba degli ufficiali scomodi, il cimitero degli elefanti"
"Malin, ho letto quel pad, ricordi?"
"Cosa c'era scritto: godetevi gli interminabili turni di conteggio delle particelle di pulviscolo stellare? Capo, sono tanti anni che lavoriamo insieme, ma credo che stavolta siamo arrivati..."
"... nel posto dove avremo le risorse e l'autorità per fare, finalmente, il nostro lavoro. Il problema è che non potremo raccontarlo a nessuno. K4 è la cortina fumogena che abbiamo cercato per tutte le nostre carriere. Fidati"
Stromm parve risollevarsi, conosceva Navras Terr da molto tempo e, se un giorno si fosse svegliato e le avesse detto che il Presidente della Federazione era, in realtà, un doppiogiochista Gorn, avrebbe messo in tasca le manette rinforzate senza indugiare un secondo.
"Sicuro, Navras?"
"Assolutamente. La nostra priorità è inserirci in questo progetto nel minor tempo possibile e, a tal proposito, questo potrebbe aiutare"
Navras estrasse dalla schiena dei pantaloni uno dei pad, trafugato dalla scrivania del Contrammiraglio Bates, lanciandolo alla collega.
Malin strabuzzò gli occhi.
"Non farti illusioni! Sono sicuro che il Capitano e Moses mi abbiano visto prenderlo"
"Buon segno, un gesto di fiducia gratuita"
"Adesso tocca a noi capire loro come hanno capito noi"
"Capo, siamo sicuri che esista ancora un noi e un loro?"
Navras abbassò il capo, pensoso: Malin, dopotutto, poteva aver ragione.. mentre ci rifletteva, il loro percorso li riportò al punto di partenza: il negozio di cappelli dove tutto era cominciato.
"Risa non sarà St. Kitts, ma avrai comunque bisogno di un cappello, ragazza pallida, figlia del ghiaccio e del vento" Terr passò un amichevole braccio attorno alle spalle della collega.

Utopia Planitia
USS Raziel
Ponte 1 - Ufficio del Capitano
14/12/2398 - Ore 08.30


Moses aveva convocato un inquieto Naidoo per ragguagliarlo dei nuovi eventi.
Le valutazioni presso il Comando ed il recente, inaspettato, trasferimento di Chase ad altro incarico avevano generato un certo grado di insicurezza tra gli ufficiali della USS Raziel.
La voce che circolava era che nessuno fosse al sicuro, che il progetto Empireo stava per essere chiuso o riconvertito, che qualcuno avesse arrestato Hazyel, Moses e persino l'Ammiraglio Rexen.
Naidoo sapeva distinguere un pettegolezzo ingigantito da una vera e propria voce, però, due facce nuove, in uniforme da ufficiali della sicurezza, giravano liberamente per la nave ed il Comandante Mendel gli aveva riferito che un alloggio sulla Raziel era stato per loro liberato e che era stata data disposizione su K4 di allestire gli spazi necessari per accoglierli.
"Pertanto, le cose stanno così. Nessun trasferimento, nessun'altra operazione, come è successo a Chase? Soltanto un supporto, un affiancamento?"
"Esattamente, Signor Naidoo. Il Tenente Comandante Terr si occuperà della sicurezza della Raziel e della parte investigativa, lei di quella della stazione e di tutto il relativo traffico informazioni inerente la stazione ed il Progetto. Si interfaccerà direttamente con il Vulcaniano Terel, attendente del Contrammiraglio Bates. Il suo compito stava diventando eccessivo per una sola figura ed il Contrammiraglio Bates era preoccupata circa l'impossibilità di avere lo stesso uomo chiave in carica sia sulla stazione che sulla nave"
"Capisco, Comandante: le navi hanno la fastidiosa tendenza a spostarsi nello spazio" Naidoo sorrise
Moses concesse al suo ex capo della sicurezza uno dei suoi rari sorrisi.
"A volte anche nel tempo. Un altra cosa, Signor Naidoo: tenga d'occhio i nuovi arrivati per un po' e mi riferisca. "
"Teme qualcosa, Signore?"
"No. Voglio solo essere sicuro"
"Provvederò Comandante"

Utopia Planitia
USS Raziel
Ponte 1 - Alloggio 12
14/12/2398 - Ore 16.25


"Poteva andare peggio, Malin, potevano infilarci in una camerata da quattro cuccette"
"Che fortuna: intrappolata in uno sgabuzzino con il più grande russatore del Quadrante Beta... senza offesa, Capo. Ti ricordi quando eravamo appostati vicino al mercato delle verdure di Bhakera, su Romulus e ti sei addormentato?"
Il volto di Terr si fece interrogativo.
"Registrai il suono della russata, ho le prove. Una volta l'ho usato per far credere a Saffier che ci fosse una ridondanza anomala nei condotti del plasma secondari della USS Severstal. Corse da Voktaq terrorizzato, suggerendo un'evacuazione della sezione ventrale della nave ed una separazione di emergenza"
Terr rise fragorosamente: sapeva dello scherzo e di quanto potessero essere molesti i suoi rumori notturni, ma la storia, rinforzata dal ricordo della faccia terrorizzata di Saffier, lo divertivano sempre.
"Mia madre dice che quello e la punta piegata dell'orecchio sinistro sono le prove che sono figlio di mio padre. Pare che durante i primi sei mesi della loro convivenza uno dei due dovesse spostarsi sul divano"
"Non so molto su tuo padre, Christopher, ma, da quel poco che ho potuto sentire e per come conosco tua madre, devono esserci state delle belle lotte a casa per il predominio sul letto"
"Non immagini, Malin. Una buona parte dei miei traumi infantili arrivano da quelle discussioni"
Navras Christopher Terr lanciò sulla cuccetta bassa la sua borsa.
Il grosso dei suoi effetti personali erano stati già trasportati a bordo, insieme a quelli di Stromm, ma, all'interno di quella borsa, c'erano gli oggetti che lo definivano, quelli che lo avrebbero sempre seguito, da una nave all'altra da questa estrasse la base di un oloritratto e lo posò sul piccolo portaoggetti accanto alla cuccetta, attivandolo.
Quattro persone, piuttosto malconce: tre ufficiali della Flotta e un Capitano Klingon, in uniformi desuete di almeno vent'anni, apparvero sulla basetta: a giudicare dallo stato deplorevole delle loro uniformi, dai fucili phaser, due quali con chiare bruciature da sovraccarico, affastellati di fronte a loro e dalla plancia semidistrutta, che un occhio esperto avrebbe riconosciuto come quella di una nave di Classe Akira, sembravano appena scampati a una qualche terribile disgrazia.
Sui volti stanchi, deformati dalla deprivazione del sonno e dal dolore delle ferite era dipinto un sorriso, quasi di liberazione.
"Padre, Madre, Padrini: penso che esistano poche famiglie più eterogenee di questa" Stromm sorrise, riguardando la foto per l'ennesima volta.
"Già, e non hai visto il resto"
"Adesso ho conosciuto anche McIntyre. Che legame avete?"
"Teoricamente, nessuno. Quello che ho imparato è che la famiglia non è il gruppo generato dal legame genetico, ma dalle persone attraverso cui definisci te stesso. Mio padre è cresciuto senza famiglia e credo che abbia sopperito così"
"Se il tuo vecchio fosse qui, sarebbe fiero di lei, Tenente Comandante Navras Christopher Terr"
"No, mi farebbe notare che sto perdendo tempo in sentimentalismi, invece di produrre cose utili come frugare ogni sporco recondito segreto di chiunque sia imbarcato su questa nave, per un eventuale ricatto futuro, oppure piazzare due cariche da demolizione in Sala Macchine, sulle reti di distribuzione di energia primaria e secondaria, perché non sai mai quando ti possa tornare utile paralizzare la nave su cui stai servendo per sei ore"
"Un tipo paranoico"
"Per alcuni un eroe, per altri un criminale indegno di portare l'uniforme"
"...e per te, Navras?"
"Ambedue, mia madre è solita dire che, se fosse vissuto abbastanza, sarebbe stato il primo Capitano a ricevere la nomina contemporaneamente a un mandato di arresto. A volte, penso che sia meglio così, che sia mancato in servizio attivo, prima di essere invitato al congedo o assegnato a un incarico senza scopo"
=^=Hazyel a Terr=^=
"Qui Terr, Capitano"
=^=A rapporto nel mio ufficio, occorre riesaminare i fatti degli ultimi giorni=^=
"Immediatamente, Capitano"
"Si comincia, Tenente Stromm" Terr sorrise sarcastico al suo secondo.
"Faccia attenzione a non fare arrabbiare nessuno, Tenente Comandante Terr"

USS RAZIEL
Ponte 1 - Ufficio del Capitano
14/12/2398 - Ore 16.40


Terr trovò tutti gli ufficiali superiori riuniti ed il suo primo pensiero, mentre si assestava in un angolo del minuscolo spazio, fu di ordine pratico.
*Dove mangiano, questi? O meglio: dove mangerò in santa pace su questa trappola volante? Le Defiant sono già sufficientemente anguste, speriamo che le modifiche apportate a questa ne valgano la pena*
La USS Raziel aveva dovuto fare a meno di una sala mensa degna di tal nome, riducendone le dimensioni ed era, perciò, venuto a mancare uno dei consueti luoghi di riunione per gli ufficiali.
In qualche modo dovevano aver ovviato alla mancanza di una Sala Tattica vera e propria, ma la convocazione nell'Ufficio del Capitano non deponeva positivamente a favore della prima impressione che Navras si stava facendo a riguardo.
Le sue elucubrazioni furono interrotte da Hazyel che ruppe il silenzio, carico di sguardi interrogativi verso il nuovo arrivato.
"Buongiorno a tutti. Innanzitutto, per chi non lo avesse ancora incontrato, vi presento il Tenente Comandante Navras Christopher Terr, il nostro nuovo Ufficiale Tattico, che lavorerà a stretto contatto con il signor Naidoo per garantire la nostra sicurezza"
A Terr arrivò un mormorio indistinto di saluti e presentazioni, in quel momento la sua attenzione era troppo focalizzata su quanto sarebbe successo a momenti per soffermarsi sulla socializzazione.
Moses, Hazyel, Wood, Fox, Tarev, Naidoo: questi erano i nomi Primo Ufficiale, Capitano, Ufficiale Scientifico, Ingegnere Capo, Responsabile Medico, il suo vice della Sicurezza: erano, invece, le rispettive mansioni.
In quel momento non gli serviva sapere altro.
"Signor Terr, il suo arrivo a bordo ha generato un discreto.. Mmpf.. trambusto. Potrebbe aiutarci a tirare le righe?"
Terr scambiò un'occhiata con Moses, si staccò dall'angolo di paratia a cui si era appoggiato e iniziò a riordinare le idee. Molteplici ed intricate.
"Certamente, Comandante. Partirei dal principio dell'indagine. In data 21 settembre 2397, durante il mio incarico sulla USS Severstal, abbiamo intercettato un cargo sospetto sul confine Cardassiano. A bordo, sono stati rinvenuti quattro vettori a lungo raggio di fabbricazione federale, inizialmente concepiti per imbarcare un'arma di cui non sono a conoscenza, finalizzata a una risposta massiccia in caso di una nuova invasione Borg. Quando i problemi della Flotta Stellare si sono spostati su questioni più pressanti, come il Dominio e la Crisi Romulana, questi vettori, progettati e realizzati nel numero di quattro unità per finalità sperimentali sul campo, sono stati dimenticati in un deposito e, presumibilmente, sottratti da personale della Flotta Stellare non meglio precisato."
Terr si interruppe attendendo un cenno non verbale da parte di Hazyel prima di riprendere
"Come ho potuto tracciare attraverso i diari di bordo del cargo, questi vettori erano in viaggio verso lo spazio neutrale tra la Federazione e l'Impero Klingon, a giudicare da rotta, velocità e quantità di dilitio a bordo quando li abbiamo intercettati nei pressi di Minos Korva, vicino Betazed"
"Un'area abbastanza ampia, non si è fatto un'idea?" domandò Naidoo
"Beh.. tenderei ad escludere la zona di Nimbus, il pianeta situato al punto di confine tra Impero Stellare Romulano, Impero Klingon e Federazione: ho servito ad inizio carriera da quelle parti e posso garantirvi che il traffico è estremamente controllato, sia dai nostri avamposti Epsilon che dai Klingon e dai Romulani".
"Mmpf.. concordo.. è più probabile che i vettori fossero destinati a Tyrus VII, a Tanuga o, perché no, anche nella zona di Ajilon Prime..." intervenne Moses "lo scambio sarebbe potuto avvenire in un punto qualsiasi di quei tre settori, ma anche una stazione vicino H'Atoria, nodo commerciale con l'Impero Klingon e la Federazione in spazio non rivendicato"
"Io tenderei ad escludere le zone fra la Nebulosa di Paulson e l'Ammasso Hromi, troppo vicine alle Basi Stellari 324 e 105, a meno di serie compromissioni di ufficiali della Flotta, ovviamente" abbozzò Hazyel con un sorriso rivolto a Terr
"Esatto Capitano.. ritengo, infatti, che i vettori sequestrati quando ero a bordo della USS Severstal fossero destinati a Lambda Hydrae, nella Zona Neutrale, in caso contrario a uno dei sistemi stellari sul confine citati dal Comandante Moses..."
Alexander alzò la mano.
"Prego?"
"Non si è potuto ottenere informazioni dall'analisi dei diari di bordo o dall'equipaggio della nave?"
"Signor Wood, grazie per l'osservazione: il piano di volo ufficiale del cargo prevedeva la consegna di tutto il materiale a bordo presso H'Atoria, all'estremo confine dello spazio Federale ovviamente dubito che i quattro vettori fossero ricompresi in quella consegna. Anche perché ci risulta che quel cargo dovesse stazionare presso H'Atoria, senza termine, in attesa di ordini da parte dell'Armatore, una compagnia Ferengi che si è poi rivelata una scatola cinese con in fondo un vicolo cieco"
"Mmpf.. con ogni probabilità un'esplosione a bordo, avrebbe cancellato ogni traccia.." commentò Moses
"Possibile Comandante, anche se, per quanto riguarda gli interrogatori all'equipaggio, il Primo Ufficiale del cargo ammise che a H'Atoria avrebbero dovuto attendere, debitamente remunerati, per imbarcare il rappresentante di una compagnia commerciale di Tanuga IV con un carico, io ipotizzo l'agente che avrebbe dovuto essere sistemato sui vettori, e che avrebbe indicato loro un punto di rende-vous."
"Ovviamente la compagnia Tanugana è risultata inesistente, giusto?" eccepì Naidoo interrompendo quello che a tutti gli effetti era il suo nuovo superiore
"Sì, ma questa fu una sorpresa anche per il Primo Ufficiale, che si lasciò sfuggire il nome di Jak'Al, personaggio di cui avevo ed ho tuttora poche informazioni, in principio non sapevo nemmeno se fosse il nome di un singolo o di un'organizzazione. Non mi fu possibile interrogare ulteriormente il Primo Ufficiale a riguardo, perché si tolse la vita poco dopo, durante la detenzione sulla USS Severstal, in modalità che le indagini non sono state in grado di ricostruire".
Hazyel fece un cenno, attirando l'attenzione di Navras.
"L'impossibilità di interrogare una seconda volta i sospettati sembra essere un tormento che la affligge spesso, Comandante Terr"
"Infatti, Capitano.. anche in occasione delle indagini inerenti l'agente biochimico, tutti gli arrestati sono stati eliminati con prontezza e decisione."
"Mmpf.." si lasciò sfuggire Moses
"Ah.. visto che ci sono metto tutti al corrente delle mie indagini a riguardo.. il laboratorio di sintesi è stato localizzato grazie alle specifiche di alcuni contenitori rinvenuti sul cargo, destinati al contenimento dell'agente. L'ufficiale scientifico del Severstal è riuscito, grazie alla loro estrema specificità costruttiva, a indirizzarmi presso i laboratori Biosyn sulla Terra dove, dopo un lungo e piuttosto elaborato lavoro di appostamento del Tenente Stromm, causato dalle decisamente elevate misure di sicurezza in atto, siamo riusciti a sequestrare quaranta litri complessivi di un agente biochimico, in grado, se opportunamente diffuso, di mettere fine alla vita su un pianeta di classe M."
"Gradirei poter esaminare quei dati, Terr" domandò Wood "Vorrei sottoporli a controlli da parte del mio staff.. e mi piacerebbe che anche le specifiche di quelle casse fossero messe a conoscenza del Tenente Fox.. abbiamo già avuto in passato contatti con delle casse particolari. Magari vi troviamo delle similitudini"
"Non c'è problema, Alexander" intervenne Hazyel "Presto ci allontaneremo dalla Terra, ufficialmente per portare lontano un altro indesiderato, ma, non appena su K4 voglio che i dati raccolti e prodotti dal Comandante Terr vengano analizzati da tutte le nostre sezioni. Se v'è una labile traccia, voglio che venga trovata"
"E questo porta al problema che ha afflitto la sicurezza mia e del Tenente Stromm nell'ultimo periodo: la produzione dell'agente biochimico era sotto il controllo di un gruppo di ufficiali della Flotta, agli ordini del Contrammiraglio Vashek ma, come puntualizzava precedentemente il Capitano, non mi è stato possibile ottenere da loro informazioni rilevanti prima che venissero messi a tacere.
"Non potendo restare sulla Terra, ritengo che la pista del territorio neutrale sia attualmente quella da seguire. Fra una decina di giorni, circa, grazie al Comandante Moses, lasceremo Utopia Planitia. Faremo rotta verso K4, con opportuni test di diagnostica sistemi. Ci fermeremo a Risa ove valuteremo assieme alla Dottoressa Tarev il meglio per lei ed i due gemelli. Potrebbe restare là qualche tempo accudita dalla mia famiglia e da sua madre, mentre il Signor Wood verrebbe con noi verso la Base Stellare 234. E' molto vicina al confine e potremmo sfruttarla come appoggio per le ricerche ad ampio spettro in quell'area"
Hazyel terminò la frase osservando attentamente i suoi uomini: tutti bramavano di tornare in azione.
"Un'ultima cosa, Capitano. Temo lei possa avere ragione riguardo alla mancata sopravvivenza dei sospettati in questo caso"
Hazyel alzò lo sguardo, incuriosito. Terr gli rispose con un'alzata di sopracciglio e un abbozzo di sorrisetto sarcastico.
"Sono fermamente convinto che il mio precedente ufficiale superiore, il Capitano Langdorff, sia connesso a questo complotto"
Hazyel non rispose, lo fece Moses per lui
"Mmpf. Era abbastanza scontato, ragazzo.. l'Ammiraglio Bates se ne occuperà una volta che saremo partiti.. e ora tutti fuori di qui! Al lavoro!"


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08.03 - NON E' ADDIO MA ARRIVEDERCI

Autore: Tenente Lucius Fox

FLASHBACK
Utopia Planitia - USS Raziel
Ponte 1 - Alloggi
10/11/2398 - Ore 18.40


Era stato veramente un periodo intenso per Chase: la serie interminabile di colloqui della Commissione della Flotta Stellare ne avevano messo a dura prova i nervi e la pazienza, quasi a farlo sentire sotto accusa per una cosa su cui non aveva avuto nessun controllo.
Fra qualche giorno un'unità di trasporto l'avrebbe portato alla nuova nave dove avrebbe poi preso ufficialmente servizio.
Il trasferimento alla USS Zen lo intrigava: una nuova avventura in cui immergersi, ma, se da un lato, aveva il senso di euforia, dall'altro, vi era in lui un grande senso di amarezza.
Grazie al tempo trascorso con ognuno dei suoi compagni ad Empireo, fra tutte le avventure ed i pericoli che avevano dovuto affrontare, sentiva che il loro legame andava oltre la semplice amicizia o il rapporto tra colleghi.
Aveva affidato la sua vita in più occasioni nelle mani di tutti i membri di quella squadra tanto da arrivare a considerarli come una sorta di fratelli di sangue.
Proprio perché credeva ci fosse un legame particolare, si sarebbe aspettato un addio all'altezza di ciò che avevano passato, mentre, fino a quel momento, erano arrivate poche congratulazioni e dei sorrisi tirati, ma nulla di più.
Data la sua imminente partenza, aveva raggruppato le poche cose che ancora teneva a bordo nella sua brandina e richiesto che il resto degli effetti personali, rimasti a Empireo, gli fossero consegnati sulla nuova nave.
Solo Tyler, però, si era proposto di dargli una mano ed era, per giunta, in ritardo, mentre gli altri avevano accampato delle scuse.
*Il modo peggiore per andarsene, evidentemente non ero altro che un collega* pensò tra sé con una punta di amarezza
La porta del suo alloggio si aprì mostrando un Tyler più esaltato del solito.
"Allora caro il mio Signor Chase hai radunato tutte le tue cose?"
"Sì, alla fine sta tutto in una scatola, era poca roba visto lo spazio ridotto. Ma tu che hai da sorridere cosi?" chiese Dave con tono infastidito.
"Ah beh.. io sorrido sempre. Il sorriso aiuta a mantenere uno stile di vita sano e cose così no? E poi ho rimediato un appuntamento con una coppia di sorelle gemelle di Tharsis III che lavorano al centro medico, le avrai viste.." replicò Tyler cercando di tornare serio.
"Sarà come dici.. comunque no.. sono stato troppo indaffarato per accorgermene. Ma cosa ti sei messo addosso? "
"Acqua di colonia Eau de Raisà! Per quegli uomini a cui non servirebbe chiedere, ma lo chiedono comunque."
"Bleah.. ti chiedo io di starmi dietro perché l'odore è fortissimo"
"Saranno i feromoni o i miscugli delle boccette semi vuote, si sente molto?"
"Risponderti abbastanza sarebbe un eufemismo.. quindi vedi tu" borbottò Chase coprendosi il viso con il bavero dell'uniforme mentre i due si dirigevano verso la sala teletrasporto.
"Ma come mai hai quel muso lungo? Sei stato trasferito per ricoprire un ruolo che ti porterà sicuramente ad avere una carriera brillante. Dovresti essere fiero di te stesso"
"Sì, è vero, ma sembra che agli altri non importi il fatto che me ne vada. Speravo almeno in un saluto finale, invece sono tutti a lavorare e ho ricevuto delle fredde strette di mano e neanche da tutti"
Mentre parlava Chase si accorse che, in giro per la nave, non vi era anima viva.
"Anche ora.. perché non c'è nessuno? Non dovrebbero essere in corso le riparazioni o, che ne so, i primi preparativi per una partenza?" chiese entrando nella sala del teletrasporto ed appoggiando la scatola sulla piattaforma.
"Oh mio caro è meglio che mi sbrighi a farti sbarcare perché il tuo muso lungo mi sta spegnendo il ritmo. ENERGIA!"
"Un momento cos..." E Chase fu avvolto da un lampo di luce.

FLASHBACK
SOL III - San Francisco
Bar Interstellar
10/11/2398 - 19.00


Chase si materializzò su una sedia al centro di una stanza buia ad eccezione dell'unico cono di luce che offuscava la sua vista.
".. cosa diavolo stai dicendo?" si guardò intorno spaesato, prima di riprendere a voce alta non vedendo nessuno attorno a sé "Dove sono?"
All'improvviso le luci si accesero e l'equipaggio della Raziel urlò con tutto il fiato di cui disponeva: "SORPRESA!" e scoppiarono in un fragoroso applauso.
Dave sorrise mentre andava incontro ai suoi compagni.
"Sapevo che non potevate essere così freddi da liquidarmi con una stretta di mano!" a Chase si inumidirono gli occhi.
"Ricordati Dave, questo non è un addio... ma un arrivederci. Congratulazioni per il tuo trasferimento amico mio" disse Fox abbracciando il collega.
"Nell'organizzare la festa io e Skip, avremmo voluto tappezzare il locale di olofoto tratte dai nostri rapporti ma, essendo sotto seclar, avremmo poi dovuto bruciare questo posto e non penso che i proprietari ne sarebbero stati felici" bisbigliò sarcastico Di Nardo stringendo la mano del timoniere.
"Abbiamo anche una sorpresa per te.." disse Elaina visibilmente provata dalla gravidanza, baciando sulle guance Chase.
Il gruppo si aprì e, dietro di loro, Dave riconobbe i suoi genitori: erano tutti lì per salutarlo.
Mentre lui si commuoveva, alcuni del gruppo di ingegneria salirono su un piccolo palchetto, imbracciarono gli strumenti ed iniziarono a suonare.
Hazyel, vestito con un abito sportivo bianco che ne metteva in risalto i muscoli, salì in piedi sopra ad un tavolo su cui era stata costruita una piramide di bicchieri riempiti circa a metà di un liquido azzurrino.
"Salutiamo come si deve il nostro timoniere!" esclamò il Risiano accendendo con una piccola fiamma il bicchiere in cima alla piramide e versando altro liquido fino a farlo tracimare.
Mentre il piccolo spettacolo pirotecnico accendeva a cascata tutti gli altri bicchierini, gli invitati si scatenarono nelle danze.

Utopia Planitia - USS Raziel
Ponte 2 - Laboratorio Scientifico
27/12/2398 - Ore 10.00


Wood era intento a catalogare i nuovi materiali, appena arrivati. Stava per passare alla revisione dell'ordine degli strumenti di analisi cellulare quando le porte del laboratorio si aprirono e sulla soglia vide Elaina intenta a raccogliersi i capelli con un elastico.
"Ehi, che ci fai qua? Non riesci a staccare neppure in maternità!" chiese Wood alla compagna.
"Avevo bisogno di distrarmi un attimo, tra far mangiare Isabella, cambiarla e pulirla e poi ricominciare con Gabryel necessito di maneggiare qualcosa che non sia un pannolino... Poi mi conosci, sai che non so stare con le mani in mano."
"Dove sono adesso?"
"Sono con Stander per fare i test di routine sul loro sviluppo della crescita. Ha detto che gli ci vorranno un paio d'ore e che gli mettevo ansia se rimanevo in infermeria. Quindi mi ha mandato a fare un giro, in qualità di ufficiale in capo pro tempora dell'infermeria. Però mi ha dato il permesso di guardare i bambini via monitor di tanto in tanto" disse lei porgendo ad Alexander un tablet.
Wood non perse tempo e avviò lo streaming.
"Tu che stavi facendo?" chiese Elaina.
"Stavo per mettermi a catalogare quelle apparecchiature, ma ora la mia attenzione è stata catturata da qualcos'altro" disse lui senza distogliere lo sguardo dal piccolo schermo.
"Ero venuta per dare una mano a te, ma credo che, dandoti quel pad, io abbia ribaltato la situazione" Elaina appoggiò le mani sui fianchi e sul suo viso si dipinse un'espressione infastidita.
"Sì, scusa, è che non riesco a smettere di guardare la nostra Isabella... guarda.. penso mi abbia sorriso!" disse lui mostrando lo schermo alla compagna.
"Non ti ha sorriso, sono movimenti naturali ed istintivi della maturazione del suo sistema nervoso centrale e periferico. Sta imparando come stare tra noi"
"Oh, ma è bellissima.." disse lui immergendosi nello schermo.
"E pensavo di essere io quella eccessivamente emotiva.." borbottò Elaina tra sé e sé.
La discussione fu interrotta dal campanello della porta.
"Avanti!" dissero i neo genitori all'unisono.
Le porte si spalancarono mostrando l'imponente Capo Ingegnere che sorreggeva una pesante scatola con la sigla REACH 481.
"Perdonate l'intrusione. Tenente Comandante Wood sono arrivati i nano tubi di carbonio che aveva richiesto" l'aria nella stanza si fece improvvisamente gelida.
"La ringrazio Signor Fox. La lasci pure accanto alle altre" rispose Wood con voce atona, mentre dal suo viso, il sorriso lasciava spazio ad una faccia seria quasi priva di emozione.
"Con permesso Signore, Dottoressa" Fox appoggiò con delicatezza il contenitore e si congedò dalla stanza.
Non appena le porte si chiusero Elaina si girò verso Wood con cipiglio scrutatore e gli domandò alzando il tono della voce
"Mi spieghi una cosa? Da quando ci avete recuperate dagli Aetos, tu e Lucius non riuscite a stare nella stessa stanza per più di cinque minuti senza che l'atmosfera diventi glaciale.. Si può sapere che è successo?"
"Non è successo niente.." rispose Wood scuro in volto
"Non mi pare affatto!"
"Uhm.. sì.. beh.. ecco.. mentre eravate prigioniere.. mi sentivo sotto pressione.. ti avevano portata via da me e non ero lucido... potrei aver avuto una reazione eccessiva in un alterco tra di noi e può darsi che, per sbaglio, abbia anche cercato di dargli un pugno.. e lui, per tutta risposta, mi ha quasi distrutto una mano con quel suo braccio bionico!"
"Un pugno? Ma cosa ti è saltato in mente? Si sarà difeso e, per questo, avrà risposto alla tua provocazione!"
"Mi sembrava che solo io fossi preoccupato per voi e potrei aver involontariamente detto che era un approfittatore nei tuoi confronti e che ci stava provando con te, usando come scusa i vostri incontri per parlare di quello che gli è successo sulla sua vecchia nave. Lui comunque ha avuto una reazione eccessiva, non si è solamente difeso! Non ha tenuto in considerazione come mi sentivo!"
"Eccessiva? Ma se stavi per dargli un pugno! E l'hai colpito sapendo dove era più vulnerabile, rievocando i ricordi del vecchio equipaggio e portando alla luce i suoi rimorsi, cosa che, tra l'altro, ti ho detto in confidenza, ma di questo ne parleremo un'altra volta. Capisco il momento difficile, ma hai iniziato tu per primo. E poi da quando fai pesare il tuo grado? No, devi trovare il modo per scusarti"
Wood mugugnò qualcosa a denti stretti, prima di girarsi ad osservare la compagna con aria perplessa. .
"Sarebbe peggio se tu non lo facessi. Senti.. lo capisco come ti sei sentito, il fatto di essere stati separati, per mesi, senza sapere le sorti uno dell'altro, ha fatto stare male anche a me e, se fossi stata sola, non so se avrei avuto la lucidità necessaria per affrontare tutto, ma le mie compagne erano lì per tenermi con i piedi per terra e, alla fine, siamo riusciti a venirne fuori."
"Sì, ma.."
"Fammi finire.. per te è stata la stessa cosa: tutti hanno lavorato sodo per trovarci e riportarci a casa. Hai avuto un momento di debolezza e hai detto cose che non avresti voluto, ma non siamo perfetti e quindi possiamo sbagliare. Non possiamo permettere che risentimenti personali influenzino indirettamente i nostri rapporti con gli altri, specie per il lavoro che facciamo. Dobbiamo poter contare gli uni sugli altri"
Rimasero a fissarsi qualche manciata di secondi fino a quando Alexander non sospirò rendendosi conto che al discorso della compagna non poteva che rassegnarsi.
"Sei una mamma perfetta, lo sai?"

USS Raziel
Ponte 2 - Sala mensa
27/12/2398 - Ore 14.00


Fox era seduto in fondo alla piccola saletta con il pad in una mano ed una forchetta, con delle uova ormai diventate fredde, nell'altra.
Era rimasto pressoché da solo, gli ultimi membri dell'equipaggio presenti stavano riponendo i vassoi vuoti ed iniziando il loro turno di lavoro.
Era totalmente assorto nella lettura che non si accorse di Wood di fronte a lui.
"Posso sedermi?" chiese Alex.
"Tenente Comandante Wood, sì certo.. prego si accomodi. Stavo per liberare il tavolo" rispose Fox affrettandosi.
"No aspetta, stai seduto. Ho bisogno di parlarti"
Lucius guardò Alexander dritto negli occhi.
"Elaina vuole che mi scusi per il comportamento che ho tenuto nel nostro piccolo diverbio. Ero fuori di me e non so cosa mi abbia preso. Tutta quella faccenda mi stava facendo impazzire. Ti chiedo scusa"
"Guardi non c'è nessun problema. La situazione non era facile ed anche io non ho mantenuto la calma" disse Fox in maniera formale.
"No invece, il problema c'è eccome" disse Wood.
Lucius non disse altro ed incrociò le braccia al petto.
"Sai, quando ci siamo risvegliati e mi sono reso conto che Elaina non c'era più, mi sono sentito morire dentro non una, ma cento volte. Se mi avessero strappato le braccia avrebbe fatto meno male.. ehm.. senza offesa... Non riesco ad immaginare il mio futuro senza di lei e questa cosa mi ha turbato a tal punto da perdere la mia lucidità e non sono riuscito ad essere l'ufficiale degno del grado che porto. Ho visto complotti dove non ce n'erano e stavo facendomi terra bruciata intorno senza badare agli enormi sforzi che tutti voi stavate facendo per aiutare le nostre amiche e colleghe in pericolo. Sono stato ottuso.. veramente ottuso.. ho usato ciò che Elaina mi ha detto in confidenza per ferirti senza una ragione, quando invece avrei dovuto soltanto dire grazie"
Wood rimase in silenzio con lo sguardo basso. Non era solito ad essere così sdolcinato, ma quella volta sapeva di aver oltrepassato il limite.
Il silenzio fu interrotto da una voce metallica in loop.
=^= Sono stato ottuso.. veramente ottuso.. =^= la voce veniva dal braccio di Fox.
"Questa finisce direttamente nella mia banca dati personale" disse Lucius con un sorriso e porgendo la mano ad Alexander.
"E' forse un ricatto questo Tenente?" domandò retoricamente Wood sciogliendosi in un sorriso e stringendo la mano del collega.
"Oh ci puoi scommettere. Anche se potrei chiamarlo più un promemoria per eventuali futuri attacchi di stupidità.. Comunque lasciamoci tutto alle spalle, abbiamo del lavoro da fare e due nuovi ufficiali a cui brindare" disse Fox ricambiando il sorriso. Andò verso il replicatore e prese due bicchieri di sintalcool.
"Congratulazioni Comandante. A Isabella!"

USS Raziel
Stiva 1 - Ponte 3
02/01/2399 - Ore 14.00


Parte dello spazio era stata occupata da una camera sterile mobile, che fungeva da laboratorio scientifico, per permettere a Wood, e alla sua squadra, di compiere ulteriori analisi della tossina ritrovata nei laboratori Biosyn e su una delle casse, che avrebbero dovuto contenerla, in attesa di poter arrivare su Empireo.
Chiunque vi dovesse entrare o uscire era obbligato a seguire una rigida profilassi infilandosi in tute ermetiche ed effettuare docce decontaminanti.
Vi erano apparecchiature di analisi sparse per tutta la stanza e, al centro, vi era un grande tavolo olografico su cui erano poste a confronto una delle casse ritrovate da Terr a Quingdao con una di quelle scovate dal team di Empireo durante una delle prime missioni della Raziel.
Sopra le due casse fluttuavano i dati dello schermo del computer olografico con le analisi scientifiche compiute da Wood.
Riguardo la composizione, erano estremamente simili, tuttavia, eseguendo delle scansioni, i risultati erano inconcludenti: il computer non sapeva dare risposte sul tipo di materiale adoperato, anche se risultavano appartenere entrambe alla famiglia dei composti non metallici tetravalenti molto simili al carbonio.
"Niente da fare, per quanto condividano proprietà materiali simili, lo scanner non individua nulla" disse Lucius.
"E' strano che non si riescano a ricondurre a nessun materiale conosciuto." Terr fece per sollevare la seconda cassa "sicuramente, però, sembrano attirare tanta polvere" disse lui guardandosi e sfregandosi i guanti.
"Polvere? Non è possibile. Tutta questa sezione è assolutamente sterile, niente può entrare o uscire. E l'aria è sottoposta ad un ricircolo di depurazione continuo." intervenne Wood.
Fox si avvicinò a controllare il fondo, strofinandoci le dita. Il guanto della tuta assunse delle leggere striature nere quando le sue dita entrarono in contatto con la superficie del materiale.
"Questa non è polvere comune. Viene dalla scatola stessa"
"In effetti, anche se il computer non riesce a fare analisi precise, sembra che sia molto più vecchia dell'altra. Il delta di decadimento degli atomi è notevolmente superiore"
"Possiamo analizzare la polvere?" chiese Terr.
"Assolutamente"
Armato di un vetrino e di un piccolo pennellino, Wood prese un campione e lo inserì all'interno di una piccola fessura del microscopio elettronico.
La macchina si accese ed il vetrino venne inondato di una luce viola e dei piccoli fasci azzurrini, provenienti da piccole lenti poste tutte intorno, attraversarono il campione e lo schermo del computer iniziò l'elaborazione, accendendo le grandi ventole di raffreddamento poste all'esterno della camera bianca, producendo il risultato sul monitor appoggiato sul tavolo.
L'immagine mostrava un piccolo corpo formato da una sfera nera centrale circondata da due poliedri conici a sei facce.
"Strana forma per un atomo" sentenziò Fox.
"Infatti non è un atomo, l'ingrandimento è a 0.4 micro millimetri. In pratica, la dimensione di un batterio"
"Strana forma per un batterio" ripeté Fox.
La forma sullo schermo piegò i due poliedri a formare un angolo di 90 gradi per poi tornare nella posizione iniziale e dissolversi.
"L'abbiamo visto tutti vero?" chiese Terr.
"Sembrava un movimento volontario. Rimane da capire se questa cosa è di natura biologica o artificiale. Qualora fosse un organismo simile ad un batterio dobbiamo comprendere se, in questa forma, possa avere un'interazione con la biotossina.. non sembra essere un composto volatile e.. "
Wood richiamò sullo schermo i dati raccolti in base alle analisi di contaminazione della tossina della Biosyn prima di continuare la sua spiegazione.
".. non credo nemmeno possa essere usata come accelerante per la diffusione: se avessi in mente di compiere una strage e volessi usare un'arma biologica, utilizzerei un vettore per fare in modo che i composti si uniscano più velocemente, ma, nel frattempo, non li metterei in una cassa caratterizzata da un batterio potenzialmente interattivo.. con il rischio che il composto possa uccidere me prima dei miei obiettivi... debbo certamente fare ancora ulteriori analisi ed elaborare degli scenari di impiego prima di poter dare un giudizio accurato, ma questa è la mia idea" sentenziò Alexander.
Terr prese la parola.
"E se fosse di natura artificiale?"
Fu Fox a rispondere: "Se fosse artificiale significherebbe avere un nanite che può combinarsi insieme a miliardi di suoi simili e trasformarsi in qualsiasi cosa, le applicazioni ingegneristiche sarebbero infinite. Potrebbe passare come semplice involucro ai controlli e rimodellarsi per diventare una bomba, o un oggetto comune da posizionare sulla scrivania della vittima di turno. Potrebbe addirittura diventare un oggetto fisicamente complesso composto da più parti, come un pad, e sarebbe indistinguibile per uno scanner. I naniti possono essere programmati a proprio piacimento per svolgere qualsiasi funzione"
"In entrambi i casi abbiamo un problema" disse Terr osservando i colleghi.


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08.04 - ANALISI PRELIMINARI

Autore: Tenente Comandante Alexander Wood

USS Raziel
Ponte 2 - Laboratorio Scientifico
03/01/2399 - Ore 09.00


Elaina, Alexander e Lucius stavano osservando, con espressione stanca, il piccolo cubo trasparente, di circa dieci centimetri di lato, posto davanti a loro.
Avevano optato per utilizzarlo come contenitore di quella strana polvere che avevano trovato nella cassa in disfacimento, ciò gli aveva permesso di guardarla ed analizzarla con cura e, dopo la bellezza di più di due ore, erano giunti alla deprimente constatazione di saperne esattamente come all'inizio.
"Se è un polimero studiato per poter cambiare forma a piacimento, in modo da potersi rimodellare.. perché diavolo si sta disfacendo per i fatti suoi? E soprattutto.. perché così lentamente?" proruppe l'ingegnere osservando i due colleghi.
Alexander si spinse all'indietro, andandosi ad appoggiare ad una scrivania, scuotendo la testa ed incrociando le braccia
"Teoricamente, terminata la sua vita, avrebbe dovuto trasformarsi completamente in polvere, per la serie: prima hai una cassa e poi un mucchietto di polvere da nascondere sotto il tappeto del salotto.. e, invece, ha un tasso di decadimento stabile come se si sfogliasse.. strato per strato.. come una cipolla"
Elaina allungò una mano verso la riproduzione olografica della molecola che pigramente girava al centro del campo di analisi.
Un rapido colpo di mano e la simulazione fece un balzo temporale in avanti mostrando come le due strutture a doppia piramide si separassero dal nucleo centrale sferico rendendo di fatto la struttura inutilizzabile
"E' come se avessimo le risposte davanti al naso ma.. non le vedessimo"
Alexander aprì uno dei cassetti per recuperare un lecca lecca che si infilò in bocca, corrugando le labbra, concentrandosi, almeno fino a che lo sguardo assassino della Tarev gli ricordò che lei non aveva ancora scoperto il suo nuovo nascondiglio segreto
"Ehm.. lo sai che senza zuccheri non riesco a ragionare, è inutile che mi guardi così!"
Fox cercò in tutti i modi di trattenere una risata, ma stava decisamente perdendo quella partita, mentre Elaina scosse la testa ormai rassegnata
"Sia mai che lo scienziato capo rimanga senza.." si soffermò osservando la simulazione "Energia....ecco cosa succede!"
Gli altri due ufficiali si voltarono verso di lei interrogativi, ma Elaina sembrava improvvisamente essersi accesa, come se avesse avuto un'ispirazione "Alex cosa succede ad una cellula se elimino completamente gli zuccheri?"
"Teoricamente sfrutterà tutte le riserve di ATP finché non degraderà ad ADP e poi, non essendoci più metabolismo, la cellula.."
Alexander, rendendosi conto di dove volesse andare a parare la compagna, si bloccò per qualche istante per riflettere e poi riprese
"Uhm.. quindi tu pensi che il polimero abbia semplicemente terminato le energie e si stia sfaldando."
Fox osservò i due come se stessero parlando alieno, mentre Elaina allungava una mano facendo fare un passo indietro alla simulazione.
"Abbiamo a che fare con una struttura artificiale, ma che cerca di emulare una cellula. La formazione centrale, come un nucleo, contiene le direttive di come la struttura deve aggregarsi per dare la forma voluta e quindi cambia l'orientamento delle due propaggini laterali. Il fatto è che, per mantenerle orientate, ha un consumo energetico. Ora ha semplicemente usato tutta l'energia e non riesce più a mantenere la conformazione prevista"
Fox annuì osservando la donna "A questo punto, però, nascono due nuove domande. Di che energia necessita e come fanno a imprimergli una forma?"
"In parte posso rispondere io" la voce alle loro spalle apparteneva a Sarah.. i tre ufficiali erano talmente presi dal fervore scientifico da non accorgersi del suo ingresso.
Il Comandante Mendel si avvicinò estraendo un pad e mandando i risultati delle sue analisi sullo schermo
"Dopo che mi avete detto che era vi era la possibilità che fosse una struttura artificiale, in qualche modo programmabile, ho cercato di capire come funzionasse e ho trovato una frequenza alla quale reagisce. Non so ancora come memorizzargli la forma, ma sappiamo che è possibile. Purtroppo non so dirvi come poterla ricaricare."
Mentre tutti erano concentrati a raccogliere le idee un trillo di sveglia partì dal pad di Tarev e tutti si voltarono a guardarla, interrogativi.
Lei sollevò semplicemente una mano mentre disattivava la sveglia: "E' arrivata l'ora della poppata per i piccoli, scusate, ma devo andare"
"Si, credo che farà bene a tutti prendere una piccola pausa.. forse dopo riusciremo a sbrogliare un po' la matassa"
Alex, Fox ed Elaina si tolsero rapidamente i guanti buttandoli sul carrello di analisi. Uno dei guanti, probabilmente lanciato senza troppa attenzione, finì proprio all'interno della scatola del polimero. Alcune piccole scariche elettrostatiche si liberarono con un lieve crepitio, immediatamente il polimero reagì formando una sottile lastra.
Tutti e quattro si guardarono "Energia elettrostatica"

USS Raziel
Stiva 2 (Sala Ologrammi)
03/01/2399 - Ore 15.00


Gli ufficiali superiori si erano già riuniti nella sala tattica replicata all'interno della stiva di carico.
Hazyel fu l'ultimo a raggiungere la sala, si avvicinò ad una delle poltroncine e prese posto, portando l'attenzione sulla squadra di indagine, speranzoso che qualcosa iniziasse a sbloccarsi "So che c'è stata qualche novità: sentiamola.."
L'ingegnere capo fu il primo a parlare "Signore, abbiamo fatto numerosi passi avanti sulla caratterizzazione del materiale. Sapevamo già che era in grado di nascondere ai sensori ciò che vi era depositato dentro, ma quello che abbiamo scoperto dopo è decisamente più interessante"
Fox fece una breve pausa per poter riprendere fiato osservando i colleghi, allungò una mano e la riproduzione della molecola apparì sul monitor principale
"Questa possiamo chiamarla l'unità base del nostro polimero. Che aggregandosi riesce a formare delle strutture complesse.. un comportamento abbastanza classico"
La simulazione fece uno zoom all'indietro passando prima ad un agglomerato di molecole fino ad arrivare ad una delle due scatole presenti in stiva, quella ritrovata per prima.
"La vera innovazione è che questo polimero è in grado di scomporsi e autonomamente prendere delle altre forme" la simulazione continuò facendo vedere la scatola che via via si disfaceva fino a formare una sorta di sabbia e da quella formare una stele.
Dopo alcuni secondi, serviti agli ufficiali, non presenti ai test di laboratorio, per metabolizzare la notizia, Moses storse le labbra prendendo parola
"Mmpf.. sta forse dicendo che da un momento all'altro quelle casse potrebbero trasformarsi in qualcos'altro? Magari una bomba e farci esplodere tutti?"
"No signore" si intromise Wood osservando il Primo Ufficiale
"Per molteplici ragioni. Prima fra tutte quello.." indicando lo schermo "... dovrebbe essere il prodotto finito che stanno studiando, non riteniamo possano essere arrivati a tanto. Di solito, quando formiamo, ad esempio, una scatola di plastica forziamo i legami tra molecole in una data forma e, finché non interveniamo dall'esterno, quella configurazione rimane stabile. In questo caso dobbiamo immaginare quella cassa come un fluido molto molto denso che ha bisogno di un'energia affinché tenga la forma quando questa energia viene a mancare, il polimero inizia a sfaldarsi come sta succedendo alla prima cassa in nostro possesso"
Fox annuì alle parole del collega per poi riprendere la spiegazione "Sicuramente hanno fatto dei passi avanti, infatti le ultime casse trovate sono dotate di una riserva di energia maggiore.. ma, tra circa cinque anni, inizieranno anche loro a sfaldarsi"
Elaina osservò i colleghi per annuire "In più bisogna considerare che quel polimero potrebbe assumere qualsiasi forma vogliano, ma non può replicare dei composti chimici" portò l'attenzione su Moses che aveva posto la domanda "Potrebbe trasformarsi in una bomba? Sì.. ma dovrebbe già avere al suo interno il composto esplosivo"
Anche la Mendel annuì, prima di prendere la parola: "Al momento sappiamo che sfrutta una forte carica elettrostatica per riuscire a mantenere la forma e, inoltre, abbiamo trovato due frequenze: una prima alla quale il polimero si disgrega ed una seconda alla quale riprende la sua forma, ma ancora non sappiamo come dire al polimero che forma prendere. Probabilmente su K4 riusciremo a fare delle indagini più approfondite"
"Abbiamo anche scoperto il motivo per cui la cassa non si è sgretolata completamente" Elaina si alzò indicando lo schermo "Le molecole che la compongono stanno perdendo via via la carica che le mantiene coese, ma, appena una molecola cede, il distacco delle due strutture a doppia piramide genera una piccola carica elettrostatica che, diciamo, ricarica di poco le molecole vicine dandogli qualche tempo in più"
Di nuovo il silenzio scese nella sala mentre gli ufficiali della Raziel assimilavano le scoperte dei colleghi.
"Un polimero del genere avrebbe infinite applicazioni" intervenne Terr osservando i colleghi. "Potrebbe benissimo diventare un'uniforme tattica che si adatta al corpo senza essere d'impedimento"
Wood annuì "In questo momento non abbiamo ancora studiato a pieno le proprietà meccaniche, ma abbiamo ipotizzato che, annegando dei nanotubi di questo composto nella struttura di una nave, in caso di falle, questo polimero sarebbe in grado di replicare paratie di emergenza che permetterebbero di raggiungere il bacino di carenaggio senza pericoli e senza usare i campi di forza"
Hazyel alternava lo sguardo tra i presenti "Direi che è molto interessante, ma, nel nostro caso specifico, che interazione ha questo polimero con la tossina che abbiamo trovato?" chiedendo un po' a tutti.
"Abbiamo appurato che non ha alcuna interazione chimica con il polimero" iniziò Terr "Ma, facendo delle ipotesi, possiamo pensare che abbia a che fare con il vettore" guardò i colleghi che lo fissavano interrogativi "Immaginate di costruire il serbatoio della tossina con questo polimero. Si può creare un serbatoio diviso in quattro paratie, raggiunta una determinata quota, le paratie si dissolvono ed i componenti si mescolano. Si può arrivare addirittura a pensare che il polimero crei una sorta di diffusore per diffondere la tossina."
Le parole del tattico ebbero l'effetto di una doccia gelata su quasi tutti i presenti, eccezion fatta per Moses ed Hazyel. Il Risiano sembrava assorto, come se stesse riflettendo, fu così il Primo Ufficiale a concludere la riunione osservando i colleghi ad uno ad uno "Vanno fermati a tutti i costi. Con un sistema del genere potrebbero sterminare un pianeta intero in pochissimo tempo. Datevi da fare!"

Risa
Anastasia Resort
19/01/2399 - Ore 06.20


Elaina aprì gli occhi risvegliandosi, restò ancora qualche secondo accoccolata sotto le coperte felice che la sveglia non stesse ancora trillando per avvertirla che era giunta l'ora la poppata mattutina. Allungò una mano attivando il pad, ma, alla vista dell'orario, scattò seduta.
"Maledizione.. maledizione.. maledizione!"
Elaina saltò in piedi avvicinandosi alle culle dei piccoli, ma entrambe erano vuote, il cuore sembrò fermarsi nel petto e per qualche secondo venne presa dal panico.
Mentre si voltava verso il letto per recuperare il comunicatore si rese conto di non esser nel suo alloggio sulla nave, ma nel ben più comodo appartamento di Risa, dove alloggiava con Alexander aprì quindi la porta avviandosi nel piccolo salottino, ma si fermò guardando quello che stava succedendo.
Alexander era seduto sul divano con Gabryel steso sulle sue gambe mentre gli faceva i versetti per farlo ridere, mentre Isabella era in braccio che succhiava gioiosamente da un biberon.
La piccola, vedendo la madre, inarcò le labbra in un sorriso che ebbe l'esatto esito di farla sbrodolare sulle gambe dello scienziato
"Isa! No... non si sbrodola il papà.. non è bello!" sussurrò Alex pensando che Elaina stesse ancora dormendo
"E' per quello che di solito si tiene un asciugamano a portata di mano, sai?" Elaina si avvicinò allungando le mani per prendere il piccolo Gabryel e dare così la possibilità al compagno di sistemarsi meglio la piccola fra le braccia e farla mangiare più comodamente. "Perché non mi hai chiamato?" La donna si sedette accanto al compagno incrociando le gambe.
Alexander sorrise dandole un bacio per poi pulire la piccola "Ti occupi sempre tu di loro, oggi volevo farti dormire un po' di più" osservandola inclinando il capo "Ma vedo che è stato perfettamente inutile"
"Forza dell'abitudine. Ha già mangiato?" indicando il piccolo Gabryel che cercava una posizione comoda in braccio alla madre per poter tornare a dormire.
Alex osservò il bimbo sorridendo a sua volta per poi annuire
"Certamente! Meglio degli orologi... verso le cinque e un quarto hanno fatto spazio per la pappa. Cinque e venti si sono resi conto che nessuno stava intervenendo e hanno fatto sentire il loro disappunto. Quindi cambio pannolino con profusione di coccole.." grattando la pancia alla piccola che intanto si era staccata dal biberon ormai vuoto
"A quel punto si sono sentiti decisamente meglio ma c'era qualcosa che ancora non andava...il piccolo buco nero che hanno nel pancino ha iniziato a lamentarsi quindi latte per tutti." si voltò prendendo un bicchiere di latte e menta dietro di lui "Ne vuoi un po' anche tu, amore?"
Elaina scosse la testa portando la sua attenzione sui due piccoli stringendo le labbra in un'espressione decisamente corrucciata.
Alex allargò un braccio portandolo sulle spalle della compagna tirandola delicatamente a sé, la ragazza gli si appoggiò lentamente portando ora lo sguardo su di lui, mentre i due piccoli, totalmente sazi e coccolati dai due, prendevano in seria considerazione l'idea di schiacciare un pisolino ristoratore.
Alex iniziò a cullare la bimba osservando la compagna "Elaina che succede?"
La donna guardò il piccolo che aveva in braccio per poi stringersi nelle spalle alla domanda del compagno "La verità è che non lo so neppure io"
Alex annuì lentamente continuando a coccolare la compagna e la figlia "Sono successe troppe cose e troppo in fretta" sollevò lo sguardo osservando la ragazza incontrando i suoi occhi "Doveva essere una vacanza e, invece, siete state rapite, ti sei scoperta incinta di due bimbi, ora tutto lo scombussolamento sulla nave. Non ti sono mai piaciute le novità e negli ultimi mesi ne abbiamo subite parecchie"
Elaina restò a guardare il piccolo, che era ormai addormentato profondamente, come se stesse riordinando le idee
"E' decisamente complicato. Sulla nave non siamo stati maltrattati. Avevamo qualsiasi cosa noi volessimo, ma io l'unica cosa a cui riuscivo a pensare era che volevo esser con te e con i miei amici. So che può sembrare egoista, ma volevo attorno a me coloro cui voglio bene per gridare a tutti che aspettavo una figlia"
Elaina guardò la piccola in braccio ad Alexander e poi Gabryel ormai nel mondo dei sogni
"Due bimbi, ma allora non lo sapevo. Poi finalmente siete venuti a salvarci....pensavo fosse finita.. e invece?" strinse le labbra decisamente più nervosa "Riesco a tornare a casa e mi trovo davanti quegli strizza cervelli che quasi mi fanno sentire in colpa per esser stata rapita... come se mi fosse piaciuto! Come se l'avessi voluto io l'essere la cavia da esperimento di quegli psicopatici"
Gli occhi le si facevano via via più umidi mentre parlava
"E poi anche Chase che praticamente viene mandato via! Siamo entrati in Empireo perché eravamo il meglio che la Flotta potesse offrire" sollevò lo sguardo verso Alexander "Sai mi piaceva, mi sembrava di essere unica....ma, a quanto sembra, siamo sostituibili. E non provarci neppure a venirmi a dire che è stato un miglioramento della sua posizione"
Alex appoggiò la piccola sulla poltroncina vicino a lui e poi abbracciò con entrambe le braccia Elaina stringendola dolcemente "Non ci penso neppure. Il trasferimento di Dave è stato un duro colpo per tutti, ma sono certo che saprà farsi valere..e poi chi lo dice, magari un giorno, sarà il Capitano di quella nave e tornerà a far parte del progetto? Non si può mai sapere."
Elaina scosse la testa, non convinta dalle parole del compagno, per poi alzarsi avvicinandosi ai finestroni che davano sulla spiaggia.
Il mare le era sempre piaciuto, il lento movimento delle onde riusciva a calmare la sua mente, ma non in quel momento: lei era un tumulto di emozioni e pensieri come un oceano in tempesta.
Alex arrivò alle sue spalle, abbracciandola da dietro, ed Elaina, lentamente, si girò nella sua presa portando gli occhi nei suoi
"Potrebbero decidere di mandar via pure me. Non puoi escluderlo a priori. Tra tre o quattro mesi, quando verrà il momento di rientrare, mi potrebbe arrivare un pad con un bel trasferimento su una tranquilla base fuori dai pericoli in cui potrò fare solo la polvere. E lì si conclude la bella carriera della dottoressa Tarev tanto brava, ma diventata madre"
"No, penso di poterlo escludere. Se avessero voluto trasferirti, non ti avrebbero fatto viaggiare sulla Raziel"
Elaina non parve per nulla rassicurata dalle parole del compagno "Sta di fatto che voi domani partirete e io rimango qui su Risa senza neppure la possibilità di sapere cosa succede perché non avrò accesso ai rapporti. Se ti succede qualcosa?"
"Amore, non ti preoccupare.. sono certo che un modo per farti sapere come va lo troviamo. Anche perché ho idea che hai già istruito la tua vice, Krissa Welsh, a tenermi d'occhio per impedire che ti incasini il laboratorio" Alex sorrise appoggiando la testa a quella della compagna per poi farsi serio "Però voglio esser tenuto al corrente di quel che succede ai cuccioli. Qualsiasi cosa accada, ok?"
Elaina non rispose subito, la sua mente era già proiettata a quando sarebbe rimasta da sola era sempre stata una persona combattente e autonoma, non l'aveva mai spaventata nulla ma il sapersi ad affrontare un'avventura come la maternità senza il compagno al suo fianco la spaventava.
Alex guardò la ragazza con fare dolce, sapeva quanto fosse nervosa, ed allungò una mano ad accarezzarle il viso "Sai che ho pensato? Che ne dici se stasera usciamo e ci dedichiamo una serata solo per noi? E' tanto che non riusciamo a stare completamente da soli. E mi manca un po' sai?"
"In effetti manca un po' anche a me. Ma come facciamo con i bimbi? Da chi possiamo lasciarli?"
Alex corrugò le labbra pensieroso "Uhm..." un sorriso si ampliò sul volto dello scienziato "Ho già in mente la persona giusta, fidati di me! Ne sarà entusiasta, ne sono certo"

USS Raziel
Ponte 1 - Ufficio del Capitano
19/01/2399 - Ore 18.20


"Purtroppo noi abbiamo altri grattacapi per la testa"
Moses inspirò profondamente osservando spegnersi lo schermo "Stavolta sulla Terra dovranno arrangiarsi da soli, ma, dall'espressione che aveva Bernadette, credo che coordinerà lei stessa le indagini"
Il Primo Ufficiale storse le labbra ripensando allo sguardo della moglie quando, per la prima volta, le avevano paventato che il Capitano Langdorff potesse essere non tanto pulito come pensavano
"Non vorrei essere nei suoi panni.. comunque domani io andrò a conoscere il nostro nuovo timoniere..." Hazyel sollevò il bicchiere, bevendo il liquido ambrato, per poi andare al replicatore a farlo disgregare "Dopodiché organizzeremo la partenza. Confido che sulla K4 avremo a disposizione maggiori informazioni e tecnologie più adatte per iniziare a sbrogliare questa matassa, prima di seguire la traccia indicata da Terr"
Frank si alzò osservandolo "Un Capitano che va a conoscere un semplice timoniere?" poi scosse la testa.. in fondo non era la cosa più strana che avesse visto negli ultimi anni.
Hazyel sorrise, guardando il quadro appeso nel suo ufficio che rappresentava uno scorcio di Suraya Bay al tramonto
"Non voglio incontrarla in una situazione formale. So che domani andrà a fare una scalata.. farò in modo d'incontrarla lì. Voglio sapere che tipo è prima di farla salire sulla mia nave. E su questo è d'accordo pure lei, Moses"
"Mmpf.." grugnì affermativamente Frank
Wood uscì in quel momento dal turbo ascensore avviandosi verso l'ufficio del Capitano. Indossava un intonso camice scientifico sospingendo il passeggino doppio con i due piccoli stesi dentro di esso, con, a tracolla, una sacca di stoffa arrivato davanti alla porta allungò una mano a sfiorare il sensore.
I due ufficiali all'interno si voltarono verso la porta entrambi curiosi di vedere chi entrava.
Alexander entrò nel piccolo ufficio mettendosi sugli attenti "Signori spero di non aver interrotto nulla"
"No.. stia tranquillo Comandante, stavo andando già via" rispose Moses, ma, mentre si avviava verso l'uscita, passando accanto a Wood, osservò i due piccoli stesi nel passeggino allungando una mano per grattare le due pancine.
Hazyel, dal canto suo, sorrise osservando il figlio e la figlioccia prima di portare lo sguardo su Wood "Aveva bisogno di qualcosa Comandante?"
L'ufficiale scientifico si avvicinò al Capitano porgendogli la sacca che portava al braccio "Beh.. pensavo che le sarebbe piaciuto tenere i piccoli per la serata. Sa.. prima di partire"
Hazyel spalancò gli occhi "Ehm sì... sì certo" osservò i due piccoli che lo fissavano con i pugnetti chiusi "Penso sia un'ottima idea".
"Perfetto nella sacca troverà un cambio completo e dei biberon di latte. Mangiano circa ogni tre ore..." inclinando la testa "Se non gli viene fame prima. Comunque, non si preoccupi, glielo faranno sapere..."
Moses anticipò Wood "...attaccando tutte le trombe" annuì essendone ben conscio.
"Se domani è impegnato posso passarli a prendere verso le sei" Alexander osservò il superiore "Se non vi è altro, io andrei.. sono atteso in sezione medica per accordarmi su alcune cose del laboratorio prima della partenza"
Moses, che si stava avviando all'uscita, si fermò osservando il Capitano incrociando le braccia.
La frottola di Wood era colossale, ma il Risiano parve non darvi peso, anzi annuì osservando i due bimbi che lo fissavano intensamente "Ehm.. sì.. certamente.. in libertà"
Wood si avviò all'esterno verso il turbo ascensore dove lo attendeva Elaina. La donna indossava un bellissimo abito blu elettrico che ne sottolineava le sinuose forme.
"Allora tutto bene?" domandò il medico attivando il turbo ascensore per arrivare alla sala teletrasporto
"Tutto alla perfezione" rispose l'ufficiale scientifico che, toltosi il camice, sfoderò un elegante abito da sera color antracite "Fino a domattina siamo liberi"
Gabryel, dal canto suo, dimostrò immediatamente di non avere una grandissima disciplina militare fissando il Capitano per poi imbronciarsi ed iniziare a lamentarsi seguito a ruota dalla sorella.
Hazyel fissò il figlio, la piccola e poi il suo Primo Ufficiale
"Perché ora fanno così? Possibile abbiano già fame?"
Moses osservò Gabryel e poi il Risiano "No, credo lui debba esser cambiato" poi guardò Isabella "E lei...beh, lei piange per spirito di aggregazione con il fratello"
Lo sguardo di Hazyel si fece più stupito "Cambiato?" poi osservò Moses sperando che quest'ultimo avesse fatto in passato esperienza con i suoi figli "Numero uno?"
Moses lo guardò scuotendo la testa "No, io ho già dato.... vedrà sarà divertente...e attenzione al movimento a trota"
"Mo..movimento a trota?" chiede piuttosto incuriosito il Capitano della Raziel
Moses annuì "Lo capirà... mi creda, lo capirà" detto questo uscì dall'ufficio.
Forse fu solo un nodo EPS che scaricava o forse una paratia che scricchiolava, ma, mentre Moses si avviava al turbo ascensore, si sentì ridacchiare.

USS Raziel
Ponte 2 - Mensa
21/01/2399 - Ore 08.20


Erano ormai partiti da un giorno e la USS Raziel stava facendo rotta sicura verso la base appoggio K4.
Alexander era seduto ad uno dei tavolini vicino ai finestroni guardando fuori la scia di stelle date dal viaggio in curvatura. Stava torturando una povera fetta di torta ormai ridotta ad una poltiglia dal colore indefinito.
Lucius entrò in quel momento dalla porta notando il collega
"Alex, fai colazione presto stamattina?" l'assenza di risposta da parte del Comandante lo convinse ad avvicinarsi arrivato a pochi passi di distanza, Alexander si rese conto della sua presenza si voltò a guardarlo
"Uhm posso sedermi o rischio di finire nuovamente a rapporto?"
Alexander lo squadrò da capo a piedi "Dipende... se ti dichiari mio complice in sevizie e tortura di torta potremmo non uscire mai di galera" fece un lieve sorriso indicando la sedia davanti a lui
Lucius portò lo sguardo sulla torta "Mah, una volta ho visto bruciare una gelatina bioneurale il risultato è più o meno lo stesso.. qualche problema?"
"E' da quando siamo arrivati su Risa che cerco di non pensare al fatto che Elaina non sarebbe venuta con noi, ma, ora che mi trovo dentro, non riesco a non pensare a lei e ai piccoli"
Alexander si strinse nelle spalle sconsolato
"In più non ho nulla da fare. La sezione medica è impegnata con le analisi a computer della tossina. La caratterizzazione del polimero è arrivata ad un punto fermo. Il laboratorio scientifico non è mai stato così ordinato..." storse le labbra "Anche perché Elaina mi ha minacciato che, se non lo tengo in ordine, non mi manda le foto dei piccoli...e sono certo che il Dottor Stander non si farà scrupoli a farle da spia" fessurò lo sguardo stringendo le labbra.
Lucius lo fissò scoppiando a ridere "Ma non mi sembra così vendicativa Elaina"
"Ti ricordi quando ho cercato di scappare con Dave dall'infermeria mentre ero ricoverato? Ecco quello sarebbe nulla" iniziando a ridacchiare anche lui
"Comunque, se non hai nulla da fare, io dovrei fare dei controlli standard alla rete ODN.. una mano in più è sempre gradita"
Alexander soppesò la richiesta per qualche secondo
"E sia" poi si alzò recuperando il piatto con la torta e si avviò al replicatore per smaterializzarla
"Almeno alla fine avrà un po' di onore" disse avviandosi verso l'uscita con l'ingegnere


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08.05 - RITORNO AD EMPIREO

Autore: Capitano Hazyel

Base Stellare K-4
Ponte 6 - Alloggio del Primo Ufficiale
25 gennaio 2399 - Ore 05.10


Era stato un duro periodo per tutti e Frank Moses lo sapeva bene: lo aveva sperimentato in prima persona.
Dapprima si era fatto mettere nel sacco dagli Aetos che avevano rapito non solo alcune valide colleghe, ma soprattutto Victoria, la sua figlioccia.
Aveva conosciuto negli occhi della moglie Bernadette un'emozione intensa: un appello disperato.. lui doveva tornare a tutti i costi con lei viva ed incolume.
Il lungo inseguimento, estenuante e senza esito per parecchi mesi, lo aveva reso più burbero che mai... la sua sfera affettiva era stata attaccata ed in lui non erano convissute, in perenne conflitto, soltanto preoccupazione e determinazione, ma il tutto era stato anche permeato dalla frustrazione che quell'intoppo avrebbe rallentato, e di parecchio, la sua caccia a Jak'Al.
Più tempo passava e più il progetto Empireo si sarebbe potuto bloccare, dovendo loro, per forza di cose, lasciar raffreddare le poche tracce che avevano sulla sua nemesi.
Bernadette, Robert e Margaret erano in costante pericolo: Frank aveva causato l'uccisione di uno dei figli di Jak'Al... aveva un conto aperto con lui ed era certo che solo staccandogli la testa dal collo i suoi cari sarebbero stati al sicuro.
Victoria non era mai rientrata in quell'equazione. Non che non tenesse a lei in maniera particolare, ma si era premurato che l'ostinata volontà di quest'ultima di far parte ad Empireo non fosse fonte di guai.
Aveva predisposto attorno alla figlioccia un cordone protettivo di prim'ordine: Cortez ed altri della vecchia guardia gli avevano giurato che non avrebbe corso pericoli.
E così era stato fino a quell'assurda vacanza sulla colonia Aetos. Avevano abbassato tutti quanti la soglia d'attenzione ed erano stati fregati.
Al loro rientro sulla Terra, aveva discusso più volte con Bernadette, ma la moglie era stata irremovibile: per quanto terrorizzata in tutti quei mesi dal non avere notizie della figlia adottiva, non intendeva privare Empireo delle competenze della stessa, tanto più che il sistema a sua protezione era rimasto perfettamente funzionante.
L'argomento, usato dalla moglie, che citava quella come una disavventura che non sarebbe mai più ricapitata, non aveva per nulla convinto Moses, concretamente più d'effetto era stato il discorso che non esisteva posto in nessun quadrante dell'universo più sicuro per lei della base stellare K-4.
Finanche il profondo affetto che lei provava nei confronti del Risiano, e che sembrava essere ricambiato, era, e Frank lo poteva ammettere solamente a denti stretti, un'arma di difesa contro le minacce esterne.
Hazyel non avrebbe mai permesso a nessuno di farle del male: la reazione che aveva avuto dopo il rapimento ne era stata la prova.
Era l'unico motivo per cui Moses aveva sancito una sorta di tregua con quel, per lui, insopportabile Capitano.
Avevano dapprima lavorato, per mesi e senza particolari screzi, per il bene della nave: spronando l'equipaggio durante la lunga caccia e organizzando il blitz vittorioso culminato con il rocambolesco ritorno.
Avevano poi cooperato, ognuno a modo proprio, per liberare i loro uomini dalla morsa della burocrazia e tornare, quanto prima, in servizio attivo.
Frank non si sarebbe, però, mai aspettato di confrontarsi con le conseguenze dell'imprevista duplice gravidanza della Tarev simultaneamente alla pista scovata dal nuovo responsabile della sicurezza.
Era una ghiotta opportunità sebbene, suo malgrado, si trovasse nuovamente a concordare col Risiano sull'assurdità del far ritrovare una prima partita di casse sperdute qua e là in quasi ogni angolo dei quadranti Alfa e Beta.
Fossero anche test sull'effettiva tenuta dei prototipi, il rischio di attirare indebite attenzioni era alto e concreto. Come mai, a suo tempo, non si erano curati dei possibili effetti collaterali ed ora, invece, si erano così adoperati per cancellare ogni traccia di coloro che potevano averne scoperto il segreto?
Poteva centrare il discorso dei vettori e della biotossina? Ciò poteva presupporre che, oltre all'organizzazione impegnata nell'implementazione delle casse col polimero muta forma, ve ne fosse una seconda interessata a qualche diverso obiettivo, potenzialmente stragista.
Alcune informazioni, provenienti dal Contrammiraglio Often di Alpha Centauri e concernenti la possibilità di un atto terroristico, parevano confermare il dato: in ogni società, persino in quelle dei membri fondatori della Federazione, sopravvivevano organizzazioni tendenti al fondamentalismo, convinte che la loro idea di collettività fosse l'unica corretta e che il resto doveva essere modificato, in maniera pacifica o meno.
Su SOL III loro stessi avevano conosciuto, seppur marginalmente, il movimento Terra ai Terrestri che, però, si era rivelato più come un'organizzazione di professori, teorici e scienziati dedita ad attività, per lo più pacifiche, di protesta e di ricostruzioni ideologiche.
Chiunque avesse agito contro il figlio del Contrammiraglio Terr era, invece, qualcuno di veramente pragmatico e violento: pronto a far piazza pulita di amici, complici e nemici.
Solo il trasferimento di Navras gli aveva permesso di sopravvivere: il suo allontanamento in una base sperduta per aver osato indagare e arrestare un Contrammiraglio con le amicizie dell'Andoriano Vashek era arrivato al momento giusto.
Per maggior sicurezza, l'intervento della squadra di hacker dell'Ammiraglio Rexen aveva diffuso una serie di informazioni, su varie fonti, secondo cui le indagini di Terr erano brancolanti nel buio e non potessero, in nessun caso, nemmeno fortuito, arrivare a qualche sbocco interessante..
A maggior ragione ora che era stato promosso e trasferito ad altro incarico.. ciò lo aveva, in qualche modo, protetto... forse troppo, secondo i canoni di Moses.
Quel Terr era per lui ancora tutto da decifrare: dalla sua aveva sicuramente il tatto e il rispetto che aveva dimostrato nei confronti di Naidoo.
Lo aveva nominato come suo vice, cosa apprezzabile, ma non sempre scontata, ed aveva avallato la stragrande maggioranza delle risoluzioni prospettate da quest'ultimo.
Mancava, però, una riprova del suo valore sul lato pratico ed operativo: sembrava fin troppo dipendente, in positivo o in negativo, da quella Malin Stromm, la bionda dal caratterino non semplice e con modi non propriamente riguardosi del grado altrui.
Erano entrambi da testare sul campo.
Come se ciò non bastasse, Frank si era trovato fra capo e collo anche il trasferimento di Chase: un pilota forse non fra i più brillanti in assoluto, ma bravo a farsi trovare sempre pronto a qualunque evenienza.
Atena Prince, la sua sostituta, sarebbe arrivata a breve, dopo uno o due giorni, e pareva aver superato il doppio test da parte di Victoria e di Hazyel.
Non che quegli esami psicoattitudinali contassero qualcosa per Frank: la timoniera doveva ancora dimostrare il suo valore, proprio come Terr e la Stromm.
Molte cose erano cambiate, e troppe, per i suoi gusti, lo avevano colto alla sprovvista.. che stesse veramente invecchiando come sosteneva Bernadette?
O forse, come riteneva lui stesso, si era rilassato troppo a forza di fare da balia a quei giovani ufficiali e, quindi, si era rammollito?
E, se era successo a lui, con una tempra forgiata da anni di operatività anche sotto copertura e senza reti d'appoggio, cosa poteva essere successo sulla base stellare K-4?
L'operatività della stazione era stata il suo cruccio principale per tutto il viaggio dalla Terra: le indagini scientifiche sulle casse e sui polimeri erano per lui interessanti come una muta lezione sull'accoppiamento delle formiche.
Era certo che, per quanto fossero tutti professionisti, attentamente selezionati, l'essere stati privati, per mesi, del terzetto in comando, doveva, per forza di cose, aver avuto qualche conseguenza negativa sul livello di preparazione e reattività degli uomini di Empireo.
Era per quel motivo che, programmatasi, con tutta calma, una sveglia alle 4:45 di notte, aveva puntualmente fatto partire un allarme rosso per le 05:05.
L'unica a conoscenza dell'esercitazione era la Mendel, poiché programmatrice di una serie di evenienze cui l'equipaggio doveva rispondere con tempestività.
Al suono delle sirene, Frank emise un ghigno degno di un Tellarite e aprì la porta del proprio alloggio, scrutando con aria severa attorno a sé.

Base Stellare K-4
Ponte 6 - Alloggio di Alexander Wood
25 gennaio 2399 - Ore 05.10


L'allarme rosso scosse di poco il riposo dell'Ufficiale Scientifico Capo.
Aveva passato la prima parte della nottata praticamente insonne, ripensando continuamente a Elaina, a Isabella ed anche a Gabryel.
Si era, quindi, trovato costretto a trascinarsi verso l'infermeria della stazione ove elemosinare dall'infermiera di turno un sonnifero.
Era tornato nel letto del suo alloggio da poco meno di due ore, quando le sirene avevano preso a suonare.
Dopo la bellezza di quasi cinque minuti, uno sbuffo scocciato e cavernoso fece capolino dalla bocca di Alexander mentre un braccio, come se dotato di vista propria, si stava muovendo alla disperata ricerca della sveglia.
Dopo un'infruttuosa ricerca di quasi un minuto, Wood estrasse la testa da sotto il soffice piumone termico che lo coccolava per impartire il comando vocale.
La bocca era impastata quindi ci mise più tempo del previsto a formulare la frase, a cui il computer di bordo rispose negativamente.
"Uhm.. ah già.. dormi Elaina.. vado io a dar da mangiare ai bimbi" disse Alexander con la mente offuscata prima di mettersi seduto e poi alzarsi stancamente alla ricerca delle due culle.
Mentre vagava a tentoni nella stanza, domandò alla compagna di disattivare la sveglia.. lo fece una volta, due volte.. tre volte..
Alla quarta comprese che qualcosa non andava: non c'era Isabella, non c'era Gabryel.. non c'era Elaina!
Fu allora che la sua mente si accese come una torcia imbevuta di materiale infiammabile, si precipitò ad indossare l'uniforme ed in trenta secondi era balzato fuori dall'alloggio, il cuore a mille e col fiato sospeso.
Guardò davanti a sé: tutto tranquillo..
Guardò alla sua destra: niente di anomalo..
Guardò alla sua sinistra: il Comandante Moses sembrava sul procinto di lanciare fulmini di rabbia dagli occhi
Wood cercò di deglutire, ma il pomo d'Adamo rimase ostinatamente in posizione elevata.
Prima che il Primo Ufficiale gli fosse addosso, Alexander fece la prima cosa che gli venne in mente: correre disperatamente verso le postazioni della sua sezione chiedendo, anzi urlando alla sua vice di aggiornarlo.
Senza essere visto, Moses si lasciò scappare un ghigno maligno.

Risa
Suraya Bay - Aitlyn Cove Resort
Contemporaneamente


Elaina non riusciva a prendere sonno: era esausta dall'aver dato da mangiare ai gemelli, eppure la sua mente vagava scrutando il mare.
Pensava al suo compagno ed a tutti i suoi colleghi impegnati in missione: per lei non era affatto facile non essere con loro.
Ogni tanto si trovava a pensare se il suo desiderio di maternità fosse più o meno forte della sua volontà di essere in prima linea, di sentirsi importante per la Flotta e per Empireo.
Era triste nel sentirsi esclusa e, nei momenti di sconforto, il suo umore era tendente al nero cosmico.. poi bastava un sorrisetto di Isabella o una faccia furbetta di Gabryel per farle passare il malumore e tutta la stanchezza.
In quel momento, stava ripensando alla serata di qualche giorno prima, trascorsa con Alexander, che era stata, da un lato, tonificante e rigenerante, ma, dall'altro, condita anche da mille pensieri e preoccupazioni.
Nel bel mezzo della cena galante, a base di prelibatezze di mare, organizzatale dal compagno, le era venuto il tarlo sulla capacità di Hazyel nel prendersi cura di entrambi i bimbi contemporaneamente.
Per quando potesse essere considerato sorprendente su altri aspetti, la sua goffaggine nel dover trattare con creature così piccole ed indifese per uno della sua stazza, la mettevano in ansia.
Come una mamma chioccia, era praticamente sempre stata Elaina ad occuparsi dei bambini.. i padri erano meno coinvolti, sebbene Alexander, dividendo assieme a lei le serate, durante il viaggio dalla Terra a Risa, fosse quello più attivo e partecipe.
Interrotta la cena in notevole anticipo, si erano fatti teletrasportare a bordo della Raziel solo per scoprire, con sgomento, come Hazyel non fosse più là.
L'ansia di Elaina era passata da alta ad altissima.
Un guardiamarina le consegnò una registrazione fornita loro dalla Mendel: il pad conteneva una breve stringa di testo con scritto un semplice =^=Tranquillizzati=^=.
Dopo di che, partiva un breve video in cui si vedeva un impacciato Hazyel sfruttare il supporto di uno dei disgregatori di bordo per eliminare, seduta stante, i pannolini sporchi di entrambi i gemelli, cambiandoli in simultanea.
Isabella sembrava decisamente quella più offesa da un simile trattamento, mentre Gabryel era più divertito dalle facce buffe del padre.
Superato in maniera magari non brillante, ma sicuramente pratica ed efficace, l'ostacolo del cambio dei piccoli, li aveva presi entrambi in braccio e si era fatto teletrasportare via.
Mentre Alexander aveva ancora il pad in mano, Elaina era già corsa verso il turbo ascensore e la sala teletrasporto chiedendo con urgenza ad uno degli addetti le coordinate di dove era stato mandato il Capitano.
Il compagno la raggiunse, qualche istante dopo, sventolandole sotto il naso la destinazione di Hazyel: il resort di famiglia.
Mentre venivano smaterializzati via, Sarah poté finalmente lasciarsi andare ad una risata liberatoria assieme a Mifs Bicks, il suo vice Tellarite, che, dal canto suo, proruppe in grugniti e scherzose bestemmie oscene.
Pochi istanti dopo essersi materializzati, preso atto di trovarsi in un piccolo resort di prim'ordine e non in qualche pericolosissimo anfratto pieno di criminali, Elaina e Alexander furono avvicinati da due Risiane, non più giovanissime, ma dai modi entrambi così aggraziati da farle sembrare sorelle, se non fosse nella loro profonda diversità fisica.
Una era alta, perfino troppo, con un fisico giunonico che culminava in un volto gioviale incorniciato da capelli castani ed occhi verdi.
L'altra, all'opposto, era minuta, bionda e dagli occhi grigi.
Avevano entrambe un'aria per nulla preoccupata, un atteggiamento serio, ma, allo stesso tempo, birbantesco.
Prima che Wood potesse proferir verbo, la più alta delle due lo anticipò:
"Io sono Jocelyn e lei è Aitlyn, la padrona di casa.. anzi dovrei dire, la vostra nuova ospite miei cari giovani"
"Come scusi?" domandò meravigliato Alexander
"Abbiamo disdetto la prenotazione e saldato il conto del vostro vecchio resort, d'ora in avanti sarete miei clienti"
Di fronte all'espressione tendente all'inebetito dell'uomo ed alla curiosità muta di Elaina, i cui occhi, però, saettavano qua e là alla ricerca dei suoi figli, riprese la parola Jocelyn ridendo di cuore
"Lei è Aitlyn, sposa di Tazyel, padre di Hazyel.. mentre io del vostro Capitano sono la mamma... tutti e tre siamo praticamente i nonni di Gabryel.. mentre te, con quel nasino che tanto assomiglia a quello della piccola Isabella, devi essere l'altro papà."
Elaina non sapeva se rilassarsi o immergersi nervosamente nella mareggiata d'ansia che la stava attanagliando.. Alexander non sapeva cosa dire: si trovava di fronte alle suocere, ma non erano le sue.. o sì.. in un certo senso.
"Dove sono i miei figli?" proruppe improvvisamente con voce nervosa la Tarev
"O che maleducate.. Hazyel ce l'aveva detto che saresti venuti a cercarli.. ma ti posso assicurare che stanno bene.. venite con noi"
Aitlyn fece strada, mentre la più imponente Jocelyn chiudeva il quartetto.
In pochi minuti si allontanarono dalle costruzioni del resort dedicate agli ospiti ed arrivarono ad una piccola baia isolata, rischiarata dalla luna.
Un focolare crepitava in riva al mare ove si ergeva una graziosa costruzione in stile bungalow.
Dalla veranda provenivano delle risate: di un uomo e di una donna.
Arrivati ad una radura, Aitlyn fece segno di fare silenzio ed indicò ad Elaina dove guardare.
La Betazoide vide Hazyel, con in braccio un beato Gabryel che dormiva sulla sua spalla, che chiacchierava e rideva spensierato con una giovane Risiana bionda che, a sua volta, coccolava Isabella, ancora sveglia, ma quasi pronta a cedere al sonno.
Elaina sentì una punta di gelosia, Alexander una fitta di rancore. Quel Risiano non solo aveva tenuto i due gemelli senza troppe difficoltà, ma era anche in compagnia di uno schianto di ragazza.
Prima che uno dei due potesse intervenire, la giunonica Jocelyn li afferrò entrambi per le spalle
"Erano mesi che non sentivamo Elailyn ridere così, quindi ora voi due cocchi belli, lasciate che i gemelli respirino un po' di quell'armonia spensierata che regna fra Hazyel e la mia figlioccia. O se preferite, fra la figlia di Aitlyn ed il suo figlioccio... mentre voi due, senza fiatare, tornate alla vostra serata libera. I bimbi sono al sicuro, coccolati e amati. Domattina ve li ridiamo tutti interi"
Mentre la Tarev rimembrava con un sorriso triste gli eventi di quella sera, sentì un soffio fra i capelli, si girò istintivamente e vide davanti a sé il sorriso a trentadue denti della sorellastra di Hazyel mentre le porgeva una tazza colma di Mai-Tai.
Non ebbe nemmeno bisogno di usare i suoi poteri empatici.. pur conoscendola da pochi giorni, Elailyn era sveglia nel mezzo della notte per lei, più che per i bimbi.. e la sua cupa malinconia scomparve.

Base Stellare K-4
Ponte 4 - Sala Riunioni Principale
25 gennaio 2399 - Ore 08.30


I risultati dell'esercitazione voluta da Moses erano meno brutti di quanto lui si aspettasse o volesse dare a vedere.
Per quanto sbraitasse, grugnisse e rimproverasse chiunque gli fosse a tiro, come il più classico dei sergenti istruttori, era fiero delle donne e degli uomini al suo comando.
Mentre Hazyel e Moses erano impegnati ad inseguire gli Aetos, la Winslow, terza in ordine gerarchico, era prigioniera e la stessa Bates provvisoriamente esautorata dalle sue funzioni, l'intero progetto poteva implodere su sé stesso ed invece aveva continuato a prosperare.
La gestione della K-4 era rimasta in mano all'attendente del Capitano Hazyel, l'Argeliana Joel Guidan.
Al momento della sua assegnazione, Frank non sapeva se lo stesse prendendo in giro la moglie o la figlioccia oppure entrambe.. quella Guardiamarina sembrava la classica bambolina svampita, una sexy sbadata segretaria caricaturale.
Una volta letto il curriculum, continuò a non risultargli simpatica, ma la rivalutò sotto un'ottica puramente professionale: era stata addestrata principalmente a combattimenti a mani nude, sapeva muoversi in silenzio rimanendo nell'ombra ed era, quindi, una perfetta assassina all'abbisogna.
Così come un'ottima guardia del corpo.. ed era per quello che forse stava tanto antipatica a Frank: troppo brava per permettergli di strozzare nel sonno quel Risiano che avevano messo a capo di Empireo al posto suo.
Nel corso dei mesi, la presenza di Hazyel, da seccatura continua, era diventata per Moses una risorsa, molto fastidiosa, ma da sfruttare nella sua caccia a Jak'Al.
Pertanto, aveva abbandonato, almeno in parte, gli istinti omicidi nei confronti del suo superiore gerarchico e la presenza di Joel al servizio di Empireo si era focalizzata su quello che, a tutti gli effetti, era il secondo motivo alla base della sua assegnazione.
La giovane, come molti della sua razza, detestava particolarmente la conduzione amministrativa spicciola, ma era stata scelta da Bernadette e Victoria per una sua naturale propensione empatica che la portava ad essere un'ottima gestrice di risorse umane.
Lo aveva dimostrato in quei mesi, mantenendo alto lo standard qualitativo delle attività dei vari team di Empireo.
Ovviamente il merito non era stato tutto suo, Moses lo sapeva bene, ma la pressoché assenza di lamentele, per quel lungo periodo di sede vacante, lo aveva positivamente colpito.
Al suo fianco, l'enigmatico ed arcigno Cortez aveva garantito la sicurezza e l'incolumità di tutti gli appartenenti la stazione, cercando di mantenere elevati standard di addestramento e di reazione ad eventuali attacchi.
E la simulazione della nottata lo aveva dimostrato: l'unica a finire gambe all'aria, con un'espressione oscillante fra la sorpresa e la frustrazione, era stata Malin Stromm.
Partita a razzo subito dopo la prima serie di sirene d'allarme, aveva iniziato, da par suo, a dare ordini ed a muoversi con la grazia e la determinazione di un spazzaneve cingolato alle prese con un'enorme parete di ghiaccio di Andoria.
Sfortuna sua volle che, come suo avversario nella simulazione, fosse stato scelto proprio Tombstone.
La giovane era finita nella trappola del vecchio predatore ed ora il suo orgoglio ferito le faceva più male degli ematomi conseguenti quello scontro.
Terr, dal canto suo, si era comportato degnamente, spalleggiato e consigliato da Naidoo: la sua sezione aveva messo in sicurezza ogni anfratto della stazione, utilizzando, se non le soluzioni che Frank riteneva più congeniali, altre di uguale efficacia.
Anche le altre divisioni operative si erano comportate bene: Operazioni ed Ingegneria si erano interfacciate in maniera ottimale, rispondendo colpo su colpo agli allarmi creati ad arte dalla Mendel.
Degne di nota si erano rivelate la sezione medica guidata da Krissa Welsh, compito non facile dovendo far fronte all'assenza della Dottoressa Tarev, sia quella scientifica, con, eccezionalmente, a capo Elga Pavlov.
Nonostante la fuga precipitosa, infatti, beccato in flagrante ritardo, il Comandante Wood era stato spedito a spazzolare e lucidare Tubi di Jeffries.
Le unità degli analisti, coordinate da Victoria, non erano state interessate, preferendo Moses non distoglierle dall'ultimare il lavoro di indagine su Jak'Al attraverso vari approfondimenti sulle informazioni fornite, più o meno spontaneamente, dal Ferengi Ziral, una pedina ormai fin troppo a lungo nelle mani Federali.

Base Stellare K-4
Ponte 5 - Alloggio del Capitano
25 gennaio 2399 - 08.40


=^=Me lo volete fare impazzire, voi due.. come sarebbe a dire che avete passato la nottata assieme.. a chiacchierare dite voi.. e poi avete anche deliberatamente ignorato l'allarme rosso?=^=
"C'erano molte cose da discutere Contrammiraglio.. almeno per me.. ed una seduta con il Consigliere di Bordo rientra nei miei diritti.. a qualunque ora.. specialmente poi conoscendo perfettamente l'intenzione di Moses di rivoltare K-4 da cima a fondo per testare l'operatività degli uomini al suo comando"
=^=Mi sono persa qualcosa? Non era lei il responsabile operativo di Empireo, Capitano? =^= domandò Bernadette con una punta di curiosità
"Mamma.. lo sai come è fatto Frank" sbuffò Victoria
=^=Lo so.. ma, sbaglio, o eravamo d'accordo che mamma mi chiamavi solo in privato?=^=
"Che piaccia o meno a Frank, Hazyel per me è molto più che un semplice amico, quindi per quanto mi riguarda siamo nel privato.."
=^=Non vorrai mica dirmi qualcosa?=^= ammiccò la Bates alla figlioccia scrutando severamente Hazyel
"No.. solo che so come superare i test psicoattitudinali dei miei colleghi, mentre con lui non so mentire.. avevo bisogno di sfogarmi con una persona cui voglio bene per quanto successo con gli Aetos.. e, prima che tu faccia quella faccia, no.. non ti ho nascosto niente.. ho detto a lui le stesse cose che ho raccontato a te e a Frank a suo tempo.."
=^=Va bene Victoria.. non insisto oltre..=^= sospirò la Bates
"Ottimo.. allora Hazyel è preoccupato per la sorte di due suoi amici imbarcati sulla USS Rutherford.. ci sai dire qualcosa?"
=^=Non ho notizie.. ho decretato la quarantena dell'area, le indagini effettuate solo con sonde o sensori a lunga distanza paiono confermare l'esplosione della nave.. ma ci sono anomalie che stiamo esaminando=^=
"Di che genere?"
=^=Non è la prima nave a sparire nella zona, sebbene nessuna della Flotta Stellare, ma, a quanto risulta dai rapporti, è l'unica su cui abbiamo dei dubbi sulla completa distruzione.. vi sono stati fasci di energia un attimo prima che la nave collassasse..=^=
"Tracce di teletrasporto? O di motori ad impulso dei mezzi d'evacuazione della nave?"
=^=Direi più le prime che le seconde.. ma non sono forme di energia a noi conosciute, quindi anche definirle teletrasporti lo ritengo tuttora azzardato=^=
"Comprendo, la ringrazio dell'interessamento"
=^=Charles Benjamin Amundsen era.. anzi, per quello che mi riguarda, è tuttora un ottimo Capitano, nonché buon amico del neo Ammiraglio Crom.. l'ho messo io su quella nave ed intendo capire cosa sia successo a lui ed a tutti i suoi uomini=^=
"Quindi è vera la notizia che circolava? Il Denobulano ha fatto carriera?"
=^=Sì, ha ricevuto la doppia promozione proprio qualche giorno fa.. mi devo ancora abituare a fargli il saluto militare dopo anni passati con lo stesso grado e..=^=
La Bates parve rispondere ad un interfono prima di riprendere a parlare con un tono di voce decisamente meno conviviale
=^=Hanno trovato il Capitano Langdorff gravemente ferito.. vi aggiorno appena possibile=^=

Risa
Suraya Bay - Aitlyn Cove Resort
25 gennaio 2399 - 09.40


"Jelen mio caro, ma ti vuoi muovere? Qua passano ere geologiche, non ti puoi fermare ogni istante" esclamò ironicamente Dhania, la madre di Elaina, nei confronti del marito.
"Tu ci sarai abituata, visto che tanto ami Risa, ma questa cacofonia di emozioni intense, per non parlare di lussurie di vario genere, mi stanno facendo venire le vertigini.." la punzecchiò lui di rimando
"Se ti muovessi di più da Betazed questo non succederebbe.."
"Ma io amo il nostro pianeta, la capacità di contenere le nostre auree senza interferire nella libertà altrui di poter espandere le proprie.. abbiamo concezioni sulla telepatia così avanzate da rispettare le intimità degli altri.. cosa che, a quanto pare, qua è del tutto sconosciuta"
"Tu pensi alla auree mentali o ai gretti e materiali istinti passionali.. non ti accorgi che Risa è bellissima? Spiagge incantevoli, paesaggi meravigliosi"
"Certo e tanta gente.. persone su persone.. troppe! Tutte alla prese con questa carica energetica che pare possedere anche te!" sbottò Jelen con un sorrisetto beffardo sulle labbra
"No mio caro, io sono impaziente di rivedere Elaina e di vedere i miei due nipotini!" si schermì Dhania tentando di distrarre la curiosa attenzione empatica del marito
"Questa poi me la devi ancora spiegare! Non è la prima volta che diventi nonna, ma non sei mai stata così su di giri!"
"Non essere sciocco Jelen, ti amo perché non lo sei.. ma ora stai proprio facendo l'ottuso!"
"Te l'ho detto che non sono a mio agio in questo tourbillon emozionale! E poi, scusa se insisto, continuo a non capire come la nostra bambina abbia potuto fare questa stupidaggine!"
"Ancora?? Ma non abbiamo passato più di metà viaggio da Betazed a Risa discutendo di questo?"
"Veramente no.. parliamo di sta cosa massimo dieci minuti, poi ti inalberi nemmeno avessi detto chissà quale cattiveria e vai a smaltire il nervosismo per una decina di ore lasciandomi solo come un allocco.."
"Sì e poi, quanto torno, ricominciamo daccapo.. io sarei stufa!"
"Ma potrò sapere come diamine ha fatto Elaina ad avere due figli, per di più gemelli, ma da due padri diversi? Ogni volta che l'ho sentita da quando ha quattordici anni, ha sempre avuto in mente questo Alexander.. prima lo odiava per non mi ricordo nemmeno più quale battuta del cavolo.. poi lo ama da una vita.. e fa un figlio con un altro?"
"Una sbandata non l'hai mai presa te?"
"Lo sai che è successo, ma non ha generato figli.. e vale la stessa cosa per te.. Elaina vuole essere sempre particolare.. la prima della classe: non solo rimane incinta, ma ci resta di entrambi i padri e sforna due gemelli? Una Betazoide Umana ed un Betazoide Risiano.."
"Pare sia qualcosa dovuto alla particolare genetica Risiana.. e con ciò?"
"Avrò due generi differenti, un esercito di consuoceri e non so nemmeno se vantarmi del parto di mia figlia oppure vergognarmi della sua lussuria"
"E' questo il tuo problema? Non sei felice di vedere i tuoi nipotini? Eppure hai insistito tu per venire.."
"Certo! Volevo vedere questo Risiano così tanto decantato che quasi ti ha conquistato senza conoscerlo.. e, invece, pare sia scappato con la coda fra le gambe sulla sua base del cavolo al posto di affrontare la situazione.. e pure Alexander non scherza.. fuggito pure lui.. due autentici cuor di leone!"
"Se hai qualcosa da chiedere, come ce l'ho io, lo farai con tua figlia!" sbottò Dhania
"Sì ma.."
"Ma niente.. sennò ti abbandono pure qua per dieci ore! Se anche lei avesse fatto sesso con entrambi i ragazzi contemporaneamente, sono fatti suoi! Noi dobbiamo supportarla per affrontare le eventuali malelingue, per aiutare a crescere i nostri nipotini se ne avesse bisogno.. per darle tutto il nostro affetto e amore.. non per colpevolizzarla, qualunque cosa sia successa! Sono stata chiara?"
"Ok.. ok.. non si può più parlare con te! Però resta il fatto che sto genero Risiano lo voglio conoscere.. per capire che razza di poco di buono sia per insidiare una ragazza felicemente fidanzata da anni e.."
Jelen si bloccò.. improvvisamente un'aurea rosso intenso era sbucata dal nulla alle sue spalle.. proveniva da una giovane Risiana dai capelli biondi portati a lunghi boccoli sulle spalle.
"Dhania.." bisbigliò alla moglie "Mi sa che ho combinato un guaio.."
"Bravo.. davvero bravo.. insultare Hazyel con la sorella a portata di orecchio.. ora vedi di stare zitto che sta arrivando Elaina con.. o guarda! Guardali che amorini di nonna!!"
Mentre la Dottoressa Tarev si avvicinava ai genitori, notò immediatamente l'aura di Elailyn così come l'occhiolino malandrino della madre.. sapeva che avrebbe dovuto recitare pure con lei la parte della scappatella con Hazyel, ma non sarebbe stato per nulla facile.
Certamente meno difficile che raccontarle la verità ossia di essere stata rapita da folli alieni che volevano usarla come cavia.. per fortuna i dettagli erano stati tutti secretati.
Elaina sospirò e sfoderò il suo miglior sorriso su una faccia da poker.

Base Stellare K-4
Ponte 12
Terrazza panoramica Hangar 2


25 gennaio 2399 - Ore 10:15
Victoria poteva percepire dietro di sé le paure di Atena: solitamente la neo timoniera della Raziel era estremamente precisa ed attenta alle formalità, ma il tutto permeato da una certa timidezza e riservatezza.
Nel corso dei loro incontri passati, Atena aveva imparato che poteva fidarsi della Winslow e quindi con lei manteneva aperto un minimo spiraglio dei suoi reali sentimenti.
In quel momento, chiaramente era spaesata, le mancava il suo mentore ed era ancora incerta se aveva fatto bene ad accettare quella nuova sfida.
Fu per quello che la Consigliera di Empireo, senza parlarle, ordinò al turbo ascensore di scendere di un livello, al posto di portarla direttamente sul ponte 4.
Quando le porte si aprirono, con fare distratto, Victoria le lasciò strada.
Appena la vide, Atena ne fu conquistata: le modifiche effettuate su Utopia Planitia avevano reso la USS Raziel più accattivante che mai per una timoniera attenta ai dettagli come lei.
Entrò con aria assorta, ma attenta ed iniziò ad esaminarne le forme e le peculiarità meccaniche riconoscibili ad occhio nudo.
In questo suo percorso, come se fosse un medico impegnato in una prima diagnosi visiva del suo paziente, ignorò bellamente un paio di Guardiamarina della sua sezione che si voltarono verso il Comandante Winslow incerti sul da farsi: erano abituati a Chase ed alle sue maniere informali, ma non sapevano come comportarsi con la nuova responsabile di sezione.
Victoria li tranquillizzò e li congedò con un gesto: potevano tornare alle loro attività, al resto ci avrebbe pensato lei.
Mentre la Prince continuava la sua opera, talvolta borbottando qualcosa fra sé a mezza bocca, Dren Lodthx si avvicinò alla Winslow.
"Ottima idea quella delle luci mirate, così la Raziel sembra un rapace addormentato.. un'immagine veramente scenografica se mi posso permettere Signora"
"Non tentare di adularmi, Guardiamarina.. il trasferimento di quasi due anni fa è del tutto meritato."
"Non è piaggeria, Comandante.. ha fatto effetto anche a me, una volta che ho posizionato le luci come mi ha richiesto.."
"Mancano quella cobalto e quella rossa però.."
"Sì non l'ho ancora installate" fece l'ingegnere Denobulano proveniente dalla USS Leicester "mi domandavo cosa servissero.. già ora sembra un predatore pronto all'attacco"
Una terza voce si aggiunse alle loro spalle, era quella di Hazyel:
"La Raziel è un Arcangelo di Empireo.. la luce rossa equivarrebbe alle fiamme, quella cobalto alla spada.."
Lodthx guardò entrambi con curiosità e sospetto: non aveva compreso quanto parlassero seriamente e quanto, invece, lo prendessero in giro.
Fece in tempo a riflettere che, tutto sommato, l'immagine era suggestiva ed evocativa, ma quanto era da prendere sul serio la battuta del Risiano?
Non poté chiederglielo, in quanto Atena lo anticipò:
"Tenente Prince a rapporto, Capitano, chiedo il permesso di salire a bordo della USS Raziel. Sarebbe per me un vero onore pilotarla"
"Permesso accordato, benvenuta fra noi.. le do mezz'ora, poi si faccia accompagnare in Sala Riunioni Principale sul ponte 4"


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FINE MISSIONE