USS PYTHEAS - MISSIONE 07 RSS USS PYTHEAS - Missione 07

07.07 "Incontri ravvicinati del IV tipo"

di Piotr Alexei Volkoff, Pubblicato il 27-07-2017

USS Curie - 20/11/2396, ore 10.30


=^=Vizzini a Plancia!=^=
"Mi dica Signor Vizzini, novità sui motori della Galintius?" rispose Suri seduta tranquillamente sulla poltrona di comando.
=^=Qui è un macello. Abbiamo ripristinato tutto, ma ci sono alcuni danni a parti che sembrano importanti e che non possono essere replicate. Suggerirei di compiere piccoli salti di non più di dieci minuti e a massimo curvatura cinque... altrimenti non posso promettere che questa bagnarola arrivi a Ceres intatta.=^=
=^=Signor Vizzini! Le spiace? Questa è la mia nave, non la chiami bagnarola per cortesia!=^= Si intromise il Capitano Bellamonte che si trovava di fianco a lui.
=^=Scusi...=^=
"Ho capito comunque il senso, Signor Vizzini. Torni pure sulla Curie. Capitano Bellamonte, non si preoccupi, non abbiamo nessuna fretta." Intervenne Pierce con un sorriso.
"Tempo previsto per l'arrivo?" chiese il Capitano della Curie guardando il timoniere.
"Seguendo le specifiche di viaggio del Comandante Vizzini: due giorni e dieci ore all'arrivo su Ceres."
=^=E i nostri amici cosa stanno facenso?=^= chiese Bellamonte.
"Signor Jenkins?" chiese Suri al tattico.
"La nave kereven continua a seguirci in occultamento signore." Rispose la donna.
"Beh, visto che dobbiamo passeggiare - si intromise di nuovo il Primo Ufficiale - facciamolo come si deve... Capitano Bellamonte che ne dice di visitare un lago del mio pianeta natale?"
=^=Cos'è un lago?=^= chiese il natvel piegando la testa di lato incuriosito.
"Oh... credo che rimarrà molto sorpreso..." rispose Pierce con un sorriso.

USS Baffin - Alloggi - Contemporaneamente.


"Kariin potrebbe essere un po' troppo ligio al dovere e suggerisco di tenerlo fuori, direi che possiamo decidere noi soli un piano per portare via questo... replicatore." Propose Sim guardando gli altri.
"Non possiamo smontare questo?" Disse Lex indicando il replicatore presente nella stanza.
"Si bravo, così poi sapranno che siamo stati noi!" Esclamò Amos dando uno scappellotto al collega. "Approposito, dov'è Nyomi?"
"Al bar. Dice che non gli importa dei replicatori o di altro ormai." Commentò Lex con una scrollata di spalle.
"Ancora con la storia dei cloni?" Domandò Sim esasperato. "Comunque basta chiedere: computer, quanti alloggi liberi ci sono su questa nave?"

=^=Sulla nave al momento ci sono 50 alloggi liberi fra appartamenti riservati ai VIP e alloggi uguali a quello dove risiedete in questo momento.=^=

"Perfetto! E' possibile visitarne uno?" chiese il medico sfregandosi le mani.

=^=Invierò immediatamente una richiesta alla sicurezza per sbloccare i codici delle porte.=^=

"NO!" Gridarono in simultanea i tre aspiranti ladri alzandosi in piedi.

USS Baffin - Bar di prora - Contemporaneamente.


"Dev'essere un mondo duro il vostro." La voce tranquilla del Consigliere della Baffin colse di sorpresa Nyomi intenta a guardare le stelle attraverso le vetrate del bar.
"Mi scusi, non l'avevo vista arrivare... si è un posto davvero duro." rispose lei guardando il bicchiere d'acqua che tenava in mano.
"C'è qualche problema?" Chiese Appel avvicinandosi a lei.
"Solo brutti pensieri... e poca voglia di tornare di nuovo a casa."
"Vuole parlarmene? Sa, il mio mestiere su questa nave è proprio quello di ascoltare i brutti pensieri. Sono il Consigliere Appel a proposito."
"Uno strizzacervelli? Forse mi servirebbe più un prete." Rispose Nyomi senza smettere di guardare il pianeta.
"Addirittura un prete? Mi faccia indovinare: pensa di essersi dimenticata l'anima da qualche parte?" Chiese l'uomo che conosceva bene le paure di chi usava il teletrasporto per la prima volta.

Nyomi si voltò sorpresa e il colore della sua pelle si accentuò. "Pensa che sia pazza a pensare che la mia anima sia rimasta nel punto dove il mio corpo era prima di essere teletrasortato?"
"Affatto... questa è un argomento che i teologi di molti mondi ancora discutono. Se posso vorrei darne la mia versione, o meglio quello che il prete della mia parrocchia mi disse quando ero bambino."
Nyomi fece un cenno con la testa interessata.
"Lui mi diceva che l'anima non è una scintilla nascosta in qualche parte del nostro corpo, l'anima è l'energia che mantiene vivo tutto ciò che siamo. I nostri pensieri, i nostri desideri, il sangue che circola nelle nostre vene e i muscoli che lavorano. La vita che ci pervade e che ci fa andare avanti, è questa la nostra anima. Mi sono sempre attenuto a questo pensiero, e quindi, finchè il mio cuore batterà e il mio stomaco lavorerà come deve: per me sarò ancora in possesso della mia anima." Terminò Louis battendosi una mano sulla pancia prominente.

Nyomi non disse niente, ma seppur ancora pensierosa, sembrò più rilassata. Così il Consigliere della Baffin continuò a parlarle.

Curie - Plancia - 21/11/2396, ore 14.40


"Capitano, i sensori a lungo raggio stanno analizzando il sistema di Ceres" disse l'ufficiale scientifico.
"Qualcosa di particolare?" cheise Suri all'apparenza disinteressata.
"Ricevo molte letture anomale. L'intero sistema è saturo di protoni... siamo ancora molto lontani e non ne posso essere certo, ma il pianeta sembra essere una pezzo di roccia che fluttua nello spazio... sembra un enorme asteroide a stento vivibile. La bassa rotazione rende la gravità quasi nulla. Direi un pianeta di Classe L, ma avrò maggiori informazioni via via che ci avviciniamo."
"Protoni... cosa potrebbe aver provocato un così grande accumulo di protoni?" chiese la vulcaniana con il suo consueto tono distaccato.
"Non posso ancora dirlo, ma posso dirle che qualsiasi cosa sia successa è accaduta minimo mille anni fa. Il decadimento dei protoni è quasi nullo, sebbene costante, e quindi mi è possibile calcolare il periodo esatto dell'evento."
"Informi il comandante Sorin sulla Baffin e fatemi sapere cosa scoprite."

USS Baffin - Alloggi - Contemporaneamente.


"Ok. Non c'è modo di entrare negli appartamenti senza scatenare la sicurezza." disse Sim passeggiando avanti e indiestro nella stanza.
"Potremmo andare in un magazzino? Magari hanno pezzi di ricambio oppure replicatori interi." Propose Lex poco convinto.
"Non riusciamo ad entrare in una stanza, figuriamoci entrare in un magazzino. Io non so nemmeno come smontarlo quel coso. Ho provato a guardare questo qui, ma servono strumenti adatti." Borbottò Amos.
"Forse possiamo contraffarre un ordine della fureria della nave per fare in modo che un replicatore possa essere consegnato sul pianeta." Propose Lex.
"Certo, buona idea! Che moduli servono? Hanno dei moduli o fanno tutto a voce? E a chi dobbiamo consegnarlo?" sbraitò Amos cercando di dargli l'ennesimo schiaffo sulla nuca.
"E che ne so io?! Stavo facendo delle proposte!"
"Rinunciate all'idea - borbottò Nyomi intenta a guardare le stelle fuori della finestra dell'alloggio - questa gente è troppo avanzata tecnologicamente. Non riuscirete mai a rubare un replicatore. E poi l'avete visto il Capo della Sicurezza?"
"Quello mi mette i brividi..." commentò Sim.

La porta dell'alloggio emise un trillo e tutti si voltarono all'unisono come bambini beccati con le mani nella marmellata.

"Avanti..." disse il medico natvel.

La porta si aprì con un sibilo e la minacciosa figura di Volkoff si stagliò sull'ingresso. I Natvel indietreggiarono.
"Non abbiamo fatto niente! Giuro!" balbettò Lex guadagnandosi un'occhiataccia da Amos.
"Non lo metto in dubbio... mi chiedevo se vi andava di vedere una cosa interessante." esclamò il Consigliere Appel facendo capolino "Alcuni di voi hanno proprio bisogno di svagarsi."

Il gruppo seguì il consigliere lungo i corridoi della nave seguiti dall'immensa mole del Capo della Sicurezza, alla fine furono condotti all'interno di una grande sala nera con un reticolo giallo lungo tutte le pareti e il pavimento.

"Qualche suggerimento signor Volkoff?" chiese Appel
"Monte Belukha in Siberia!" propose il russo con un sorriso.
"Andremo un'altra volta alla sua baita a venti gradi sotto zero. Pensavo a qualcosa di più rilassante e caldo per i nostri ospiti."
"Andiamo sul classico allora... Computer, Resort 'Chia Laguna', Risa!"

La stanza cambiò, i Natvel lanciarono uno strillo di sorpresa nel ritrovarsi in un grande appartamento.
"Cosa... cosa..." balbettò Amos guardandosi attorno.
"State tranquilli... ci troviamo in una simulazione. Un gioco, se così si può dire. Non ci siamo mossi dalla stanza."
"Tutto questo non è reale?" chiese Sim sollevando un frutto da un cestino sul tavolo.
"Si e no... funziona un po' come i replicatori. Il computer riproduce gli oggetti della stanza rendendoli solidi, ma solo all'interno di questa stanza. Ve lo mostro..." rispose Appel prendendo il frutto dalle mani del Natvel "Computer porta!"

La porta apparve con un tremolio e poi si aprì con un sibilo, il consigliere lanciò il frutto attraverso la porta e questo sparì prima di toccare terra.

"Naturalmente si può richiedere al computer di produrre cibo reale, così da poter mangiare durante la simulazione."
"Ci ha portato qui per mostrarci una camera?" chiese Lex incupito.
"No..." balbettò Nyomi che come di consueto si era avvicinata alle finestre "Volevano mostrarci questo..."

La donna aprì le porte finestre e davanti a loro, l'oceano cristallino di Risa, mostrò tutto il suo splendore.

"Per gli dei..." commentò qualcuno non meglio precisato mentre Nyomi piangeva per la commozione.

"Fa caldo..." si lamentò Volkoff guadagnandosi una gomitata dall'amico.

Ceres - Sede centrale Congregazione Federale - 23/11/2396, ore 12.10


"Mi scuso per il ritardo Console Villenora, ma la mia nave non era in condizioni di viaggiare a curvatura elevata per i danni riportati." Si scusò il Capitano Bellamonte all'indirizzo di una donna con dei capelli simili alle spine di un istrice e la pelle maculata.
"Non si scusi Capitano, ha fatto più che abbastanza. Farmi attendere non è certo un problema per il quale scusarsi. Voi dovete essere i Capitani Suri ed Enizia della... Flotta Stellare?"
"Esatto Console. E questi sono i nostri secondi in comando: il Comandante Pierce e il Comandante Thurax." Rispose Suri
"Mi scusi la domanda, ma sui vostri mondi comandano le femmine?" Chiese ancora il Console interessata.
"No Console, ci sono pari opportunità per ambo i sessi. E' solo un caso che i due Capitani di questo convoglio siano entrambi di sesso femminile." Rispose il Comandante Thurax con un sorriso.
"Sul nostro mondo sono le femmine a gestire il popolo, dobbiamo imparare tanto di entrambe le federazioni... trovo questa cosa estremamente eccitante!" Commentò il Console mentre le spine sulla testa vibravano. "Lei, comandante Thurax è disponibile all'accoppiamento?" Chiese di nuovo senza nessuno scrupolo.
"Come scusi?" Belland rimase basito dalla domanda.
"Mi perdoni Comandante, i Siliani sono una razza estremamente... passionale. Per loro l'accoppiamento è come un 'prendere il tè fra amici'" si intromise Bellamonte "Console, ma non ho avuto la possibilità di spiegare gli usi e i costumi dei nostri popoli e io stesso non conosco i loro. Non vorrei che certe pratiche siano considerate tabù o altro."
"Tranquillo Capitano, non mi sono per niente offeso - sorrise il trill - anzi sono onorato della proposta, ma sono impegnato e sul nostro mondo le femmine strappano gli organi vitali ai maschi che prendono alla leggera il rapporto. Metaforicamente parlando s'intende!" Spiegò subito per evitare eventuali fraintendimenti.

"Prego, vi abbiamo fatto preparare un ringresco con i nostri piatti tipici. Potremmo parlare anche con gli altri Consoli e non vi terrò tutti per me." Propose Villenora con un gesto della mano e un sorriso all'indirizzo del Trill.

Ceres - Sede centrale Congregazione Federale - 23/11/2396, ore 14.40


"E così siete interessati a quella piccola percentuale della nostra popolazione che assomiglia ai vostri... umani." Domandò il Console Natvel.
"Esattamente." Confermò Pierce.
"Non credo che riuscirete a trovare niente, nemmeno nei nostri archivi storici. Io stesso ci ho provato una volta, ma la presenza degli umani risale a molto prima dei nostri registri. E si parla almeno di un migliaio di anni... comunque avrete accesso ai nostri archivi, ho fatto predisporre degli accessi."
"La ringrazio console." Rispose Enizia.
"Purtroppo gran parte della storia Natvel è andata perduta dopo un non meglio precisato cataclisma quasi 1500 anni fa. Non ne conosciamo nemmeno la natura." Terminò il Console Natvel.
"Forse possiamo darvi noi una spiegazione. - propose Suri prendendo la parola - Dalle nostre analisi, fino a circa 2000 anni fa, in questo settore di spazio esisteva un tunnel spaziale stabile."
"Cosa sarebbe?" chiese il Console Anunnaki volgendo le antenne simili a quelle di un'aragosta verso la vulcaniana.
"Un tunnel spaziale, come la Flotta Stellare ha imparato per esperienza diretta, è una sorta di ponte o cunicolo subspaziale in grado di collegare due punti dello spazio-tempo 'normale', distanti anche milioni di anni luce.
In generale, i tunnel spaziali sono fenomeni naturali che si manifestano nella Galassia. Sfortunatamente, sebbene siano a tutti gli effetti dei veri passaggi, i punti di partenza e di arrivo dei tunnel spaziali naturali scoperti prima del 2369 si sono sempre dimostrati instabili nello spazio e nel tempo. Di conseguenza, essi costituiscono un biglietto di sola andata. Ma esistono anche dei tunnel spaziali stabili, uno di essi è presente nel nostro quadrante." Spiegò Suri.
"E questo cosa avrebbe a che fare con l'evento che ha quasi distrutto i Natvel?" chiese il Console dei Reticuli.
"Secondo il nostro ufficiale scientifico, esisteva un altro tunnel molto vicino a Ceres, ma per qualche motivo è collassato. La sua distruzione ha scatenato una tempesta di protoni che ha saturato l'intero sistema... credo che le condizioni del pianeta siano dovute a questo evento." Terminò Suri.
"Avete risolto uno dei grandi misteri della nostra Congregazione... nessuno dei pianeti affiliati era riuscito a comprendere cosa fosse successo."
"Ci siamo riusciti solo perchè abbiamo avuto modo di fare un raffronto." Commentò Enizia.
"E' possibile sapere dove fosse l'altra estremità del tunnel?" Chiese Villenora.
"Sarebbe impossibile, ma abbiamo un sospetto: nel quadrante gamma, non molto distante dalla Terra, esiste una stella di neutroni il cui nome è solo un codice numerico. Riteniamo che sia nata dal collasso del Tunnel Spaziale."
"Cosa vi fa pensare che sia quella l'uscita?" Domandò Bellamonte.
"Logica, Capitano Bellamonte. La presenza di un tunnel spaziale vicino alla Terra spiegherebbe come alcuni esseri umani possano essere adesso su Ceres."
"Non spiega molto invece..." sospirò il Console Natvel confuso.
"Sul nostro mondo - intervenne Pierce - c'erano antiche storie di vascelli volanti chiamati UFO e di rapimenti alieni a scopo di studio... crediamo che gli umani sul vostro mondo siano i discendenti di quegli uomini."

Nella sala calò il silenzio.