USS PYTHEAS - MISSIONE 07 RSS USS PYTHEAS - Missione 07

07.06 "Inganno o verità"

di Luz Fuentes, Pubblicato il 17-07-2017

17/11/2396 - USS Curie - Infermeria ore 20.15


La situazione al momento era stazionaria: la nave Kereven occultata si limitava ad osservare la situazione senza dare segni di nervosismo e i lavori di riparazione sulla Galintus erano quasi terminati. Ancora un paio d'ore e poi avrebbero potuto prendere il cammino verso Ceres, il loro pianeta principale. Lì Suri ed Enizia volevano instaurare dei rapporti diplomatici con la Congregazione e, ma su questo erano in disaccordo, cercare una mediazione con Kereven.
La Dottoressa Fuentes, nel suo ufficio, stava studiando i dati sugli esami eseguiti da Maurian sull'umano nativo di Natvel, per provare a togliere qualche velo su quel mistero, quando il volto sorridente di suo marito fece capolino dalla porta.
"Ola Luz!"
"Tommy... tutto bene?" chiese la donna, conscia del fatto che la presenza del primo Ufficiale in plancia in situazioni d'emergenza era prioritaria.
"Sì, sì. La fuori sembra tutto tranquillo, così mi sono preso un po' di tempo per mangiare qualcosa. Riesci a farmi compagnia?"
"Volentieri!" rispose Luz alzandosi e andandolo ad abbracciare " una piccola distrazione magari m'aiuterà a capire qualcosa in questa strana storia di terrestri a questa distanza dalla Terra."
" E' davvero misterioso questo fatto. Hai scoperto Qualcosa?" le chiese Pierce uscendo dall'infermeria.
"Ho stabilito che Kariin discende da un ceppo amerindo, collocabile nella zona del sud del Messico e risalente a duemila anni fa circa: dirti come hanno fatto degli umani di quel periodo ad arrivare in questa zona della galassia, è un altro paio di maniche!"
"Timeran spera che una volta arrivati su Ceres, si possano trovare dati più accurati, perché nei file messi a disposizione da Bellamonte non ha trovato nessun riferimento alla loro origine."

17/11/2396 - USS Baffin - Plancia ore 22.40


Enizia era seduta al suo posto e tutti gli Ufficiali Superiori erano al loro posto: stavano per muoversi e, non sapendo come si sarebbero comportati i Kereven, preferivano tenere alta la guardia, pronti ad anticipare ogni loro mossa.
"Enizia a Bellamonte: quando vuole Capitano, noi siamo pronti a scortarla a casa."
"Grazie Capitano Enizia, il viaggio verso Ceres sarà più sicuro in vostra compagnia. Ho provveduto ad informare il Primo Mastro della Congrega della vostra presenza e dell'aiuto che ci avete offerto in questo frangente. Mi ha autorizzato a dirvi che siete attesi con grande impazienza."
"Molto bene. Ringrazi il Primo Mastro da parte nostra e ci faccia strada!" rispose Enizia.
Chiuso il collegamento Nurrell si girò verso il suo Capitano "Speriamo che siano davvero amichevoli come Bellamonte sembra essere, non vorrei infilarmi nella bocca del leone."
"Una volta arrivati a destinazione stia sul chi vive e si coordini con la Curie: al primo segnale che le cose sono diverse da come sembrano, voglio lasciare il loro spazio il più velocemente possibile."

Nave Kirris - contemporaneamente


"Signore si stanno preparando a partire: Cosa facciamo?"
"Li seguiamo. L'occultamento tiene, quindi si tenga a distanza , ma non perdiamoli di vista. Può darsi che ci capiti un'occasione per impossessarci della tecnologia di questi alieni. Ci consentirebbe un ritorno in grande stile!" ordinò Larring con un ghigno compiaciuto.

Nave Galintus - cella di detenzione 1- ore 23.20


Antarr era sdraiata sulla brandina della cella: la testa non le doleva più, le cure di quegli strani esseri erano state portentose. Tutti i suoi compagni, salvati insieme a lei stavano bene, ed erano detenuti nelle altre celle vicino alla sua. Sentì un fruscio venire dalla porta, che si aprì lasciando entrare un Natvel, dai cui gradi sull'uniforme, capì che doveva essere il Capitano. Non si disturbò ad alzarsi.
Bellamonte rimase vicino all'ingresso della cella, come se temesse un'aggressione da parte della prigioniera.
"Non pensavo che la mia fortuna arrivasse a tanto: addirittura la scopritrice dell'occultamento è caduta nelle mie mani."
"Non ti servirò a molto Natvel, perché preferisco morire che tradire Kereven." rispose Antarr fissandolo con occhi carichi di rabbia.
"Il tipico carattere indomito di Kereven! Ma non credere di essere così importante sai! L'arrivo fortuito di questi nuovi giocatori sulla scacchiera, probabilmente renderà inutile la tua brillante invenzione. Mi è dispiaciuto perdere Mallinguo, ma l'esplosione che ha causato la distruzione del vostro laboratorio segreto e la sua morte, ha attirato l'attenzione dei nostri nuovi amici, quindi tutto sommato non è stata una perdita inutile. E comunque ha assolto al suo compito: o rubare il progetto del dispositivo o distruggerlo. Se non vuole darci lei le informazioni a riguardo, prenderemo direttamente la sua creazione dalla nave Kereven che ci sta seguendo e che le potenti navi della Federazione riescono comunque ad individuare."
"Mallinguo? Era una spia? Temevamo la presenza di sabotatori, ma non avrei mai creduto che proprio lui potesse essere un traditore."
"Sa a volte ci sono offerte impossibile da rifiutare!"
"Quando i vostri nuovi amici capiranno chi siete veramente, non so se saranno disposti ad aiutarvi!" disse Antarr alzandosi e guardandolo con aria di sfida.
"Perché chi siamo noi ? Noi siamo le vittime, siete voi che ci avete attaccati!"
"Maledetto!" urlò la femmina lanciandosi contro Bellamonte, ma il Capitano della Galintus era già uscito dalla stanza e ad Antarr non restò che scagliarsi con calci e pugni contro una porta chiusa.