USS PYTHEAS - MISSIONE 06 RSS USS PYTHEAS - Missione 06

06.14 " Una nuova vita"

di Enizia del Clan Gishna , Pubblicato il 04-11-2016

USS Baffin - Plancia - 06/12/2395, ore 00:31


"Recuperare ciò che è loro?" fece eco Enizia non appena l'anziana vulcaniana fece il suo ingresso nella plancia della Baffin.
"Esatto" rispose Neral di rimando, senza alcuna intonazione nella voce "Riprenderanno tutta la loro tecnologia, dopodiché passeranno alla nostra assimilazione, secondo i miei calcoli, dovremmo avere circa 15 minuti per capire cosa fare."
Enizia strinse ancora più forte le mani sui braccioli della sua poltrona: le estremità delle dita le erano diventate bianche per quanto forte era quella presa.
Prendere una decisione velocemente era imperativo in quel momento, altro che quindici minuti, ma non aveva molte possibilità di scelta. I borg potevano anche riprendersi la loro tecnologia dalla Cepheus, ma non avrebbero mai potuto riprendersi gli impianti sugli uomini, non li avrebbe mai lasciati morire in quel modo.
L'andoriana sentiva il sangue fluirle sempre più velocemente al cervello, se non fosse stata un Capitano di provata esperienza si sarebbe anche potuto pensare che stesse navigando nel panico.
"Apritemi un canale con la Cepheus - Enizia si ridestò dai suoi pensieri - subito!"
L'ufficiale addetto alle comunicazioni della Baffin obbedì all'istante e subito il Comandante Pierce fu allo schermo a riferire il suo rapporto.
=^= Capitano, l'equipaggio della nave è entrato nel panico non appena i Borg sono arrivati. Credo sarebbe meglio teletrasportarli tutti a bordo delle nostre navi, per maggiore sicurezza, qui per come si sono messe le cose, ci sono solo di intralcio. =^=
=^= Sono d'accordo con lei - rispose Enizia - ma dovremmo abbassare gli scudi e saremmo una preda troppo facile per i Borg, non posso mettere tutti in pericolo per della gente nel panico. Quindi non se ne parla. Piuttosto cercate di ripristinare l'apparato difensivo. Mi raccomando, contiamo su di lei signor Pierce. =^=

USS Cepheus - Plancia - 06/12/2395 - ore 00:35


Tutti contavano su Pierce, e l'unico ufficiale della Flotta su cui lui stesso poteva invece contare era il Comandante Samak, che era rimasto con lui a bordo di quella nave così malandata.
La vulcaniana stava lavorando alacremente nel tentativo di rimettere in linea tutte le armi disponibili, armi che però non sarebbero servite a nulla contro i Borg, essendo nate da una grossolana elaborazione dei loro stessi sistemi di attacco. Pierce invece, stava cercando di rimettere a posto gli scudi, che, sperava, se adeguatamente rimodulati li avrebbero protetti da un eventuale attacco almeno per i primi minuti.
Tutto l'equipaggio della Cepheus che era riuscito a resistere al panico, era a lavoro su qualcosa. Certo non con l'efficienza di un ufficiale di Flotta, ma in quel momento anche delle mani profane erano utili.
Tutto si svolse nel giro di pochi attimi. Dallo schermo visore di plancia sia della Baffin che della Curie, si vide un lungo raggio verde che partiva dal cubo Borg e finiva sulla Plancia della vecchia nave Terrestre. Ad un tratto dal punto del cubo da dove partiva il fascio luminoso si aprì una paratia, che probabilmente dava in un container e poco dopo dallo scafo della Cepheus iniziarono a staccarsi grossi pezzi metallici che risalivano la luce tornando ai rispettivi proprietari.
Ogni volta che un pezzo veniva staccato dallo scafo, all'interno della nave si sentiva un contraccolpo simile ad un potente terremoto e una nuova spia rossa di allarme iniziava a suonare confondendo sempre di più la mente di chi cercava a tutti i costi di lavorare. La plancia di quella vecchia nave sembrava sempre più vulnerabile.
Prima che Pierce potesse rendersi conto di quello che stava succedendo, sentì dei sibili metallici a pochi metri dalle sue spalle. Un gruppo di cinque borg aveva fatto irruzione nella Plancia e prima che potesse reagire in qualunque modo vide uno di loro decapitare a sangue freddo una donna per prelevarle un impianto oculare innestato sul suo volto.
=^= Cepheus a Baffin, Capitano siamo stati abbordati! =^=
fu il vano tentativo di Pierce di avvertire i suoi di quanto stava accadendo, ma le comunicazioni erano state messe fuori uso. Lo stesso riuscì a difendersi da tre borg che venivano nella sua direzione ma il quarto si era già adattato. Allora prelevò con forza un bastone metallico che fuoriusciva dalla consolle di navigazione vicina alla sua posizione e si difese come ai vecchi tempi... *a questi non riuscirete mai ad adattarvi* pensò tra sé l'umano mentre atterrava anche il quarto borg a bastonate.
La situazione peggiorava: dalle notifiche che arrivavano sul computer della plancia, Pierce si rendeva conto che i gruppi di Borg saliti a bordo della Cepheus erano sempre più numerosi e che i morti stavano aumentando.
"Maledizione perchè non li attaccate" gridò l'uomo rivolto verso le due navi amiche sperando che, almeno gridando, la sua voce potesse arrivare alle orecchie dei due Capitani.
Purtroppo quello di cui Pierce non si rendeva conto era che quell'attacco era durato davvero pochissimi istanti, troppo pochi per ogni possibilità di reazione... gli stessi veloci istanti che gli erano stati necessari a distrarsi e a ritornare in sé giusto in tempo di vedere la sua collega trasformarsi in Borg:
"Noi siamo Borg, voi sarete assimilati, la resistenza è inutile" fu la frase che uscì dalla voce metallica della povera vulcaniana Samak appena assimilata ed un grido di disperazione uscì dalla sua bocca.

USS Baffin - Plancia - 06/12/2395 - Contemporaneamente


"Maledizione che stanno facendo?"
fu l'esclamazione di Enizia non appena vide quel fascio verde puntare su una nave in cui erano ancora presenti dei suoi uomini.
"Capitano, non si deve allarmare. Stanno prelevando quello che è loro...per il momento ancora non siamo in serio pericolo."
"Come diavolo fa a dire che non sono in pericolo? E tutti gli uomini con impianti borg? Quale sarà la loro fine? A loro non ci pensa?"
"Tenente Nurell si prepari a fare fuoco con tutto quello che abbiamo. E' solo un cubo, riusciremo a distruggerlo."
Enizia aveva preso la sua decisione, non poteva più aspettare e non poteva più rimanere con le mani in mano. Gli unici secondi che ancora attese per far fuoco furono quelli che necessari ad avvertire la sua controparte sulla Curie riguardo la sua decisione di attaccare. Stranamente trovò la vulcaniana d'accordo con lei, avrebbero incrociato gli attacchi. E fu meglio per tutti, visto che Enizia era determinata a portare avanti l'attacco contro il cubo anche da sola.

USS Cepheus - Plancia - 06/12/2395 - Contemporaneamente


Quello che rimaneva del Tenente Comandante Samak stava cercando di assimilare Pierce quando questo le piantò il bastone metallico dritto nel petto. Fuoriuscirono scintille e il drone di accasciò a terra esanime.
In quello stesso istante l'uomo si rese conto che finalmente la Baffin e la Curie avevano iniziato ad attaccare il cubo. La battaglia fu lunga, ma alla fine questo esplose in mille pezzi portando alla disattivazione istantanea di anche i droni a bordo della Cepheus.
Quando fu tutto finito, Pierce riuscì finalmente a riprendere contatto con la Curie e con la Baffin.
=^= Rapporto =^= chiese perentoria Suri dalla sua Plancia.
=^= La nave ha subito parecchi danni, soprattutto a causa dei pezzi estratti. Ma potrà essere riparata senza problemi.=^=
Poi fece una pausa e disse: =^= Abbiamo perso il Tenente Comandante Samak =^=
Il gelo pervase le plance.

USS Baffin - due giorni dopo


Le riparazioni delle due navi erano andate avanti notte e giorno ininterrottamente per permettere al convoglio di abbandonare quella zona nel più breve tempo possibile e scongiurare il pericolo di nuovi attacchi dei Borg. Anche la Cepheus era stata messa in condizioni di viaggiare: non avevano ancora la massima curvatura ma potevano raggiungere la ragionevole velocità di 3.1, che era più che ottima al momento.
Il Capitano Norton era stato trovato morto nella sua cella, e i soccorsi seppur repentini non erano stati in grado di salvarlo. Avvelenamento da metallo pesante era stata la prognosi del dottor Maurian dopo l'autopsia: l'umano ne aveva ingerito una grossa quantità ed era morto praticamente all'istante... probabilmente aveva l'antica abitudine di portarsi dietro del veleno da usare nei casi estremamente eccezionali come quello... consuetudine degna di un antico vigliacco, pensò Enizia quando il suo cadavere fu lanciato nello spazio.
Ben diversi furono i funerali riservati a Samak: una lucente bara nera con sopra la bandiera della federazione era posta al centro di una stanza. Tutti gli ufficiali superiori disposti a semicerchio la salutarono con discorsi commoventi e pieni di elogi verso lei che era stata una perfetta vulcaniana ed un ottimo ufficiale. Solo Tynan non aprì bocca, soffriva in silenzio come un bambino senza riuscire a trovare le parole giuste da dire: fu un lavoro molto duro per il consigliere Appel nei giorni a seguire...

USS Cepheus - dieci giorni dopo


La Cepheus fu rimessa in sesto ed in grado di navigare da sola. Sebbene sia Enizia che Suri avevano insistito su Neral di rimanere al loro fianco cercando di convincerla che era la cosa più sicura da fare per loro, l'anziana vulcaniana aveva stabilito insieme ai superstiti della vecchia nave federale che si sarebbero distaccati dal convoglio non appena avessero trovato un pianeta abitabile da colonizzare.
Neral era stata eletta rappresentante, non volendo usare il termine capo, di un centinaio di superstiti della Cepheus e tutti all'unanimità avevano deciso di iniziare una nuova vita sulla terra ferma stanchi della vita su una nave stellare e con la speranza di dimenticare prima o poi i brutti momenti vissuti sotto il comando di Norton.
L'occasione si presentò quando i sensori della Curie scovarono un pianeta disabitato piccolino ma molto simile alla terra per estensione degli oceani, delle foreste e per il clima mite.
"Sono sicura che qua staremo benissimo" disse Neral quando si accorse che Enizia continuava ad essere riluttante all'abbandono.
"Rimarremo qua con voi fintanto che non avrete trovato un posto dove abitare e fintanto che non vi sarete sistemati tutti." rispose l'andoriana senza dare la possibilità all'altra di controbattere.
"Del resto - rispose Suri anche lei sulla Cepheus per i saluti - il nostro equipaggio ha bisogno di un periodo di riposo a terra."
"E sia, - rispose Neral - se volete sarete nostri ospiti, inoltre penso che ci farà comodo il vostro aiuto almeno per i primi giorni."
A queste parole, la piccola Clarice presente anche lei in plancia tra tutti i grandi, si asciugò i lacrimoni che aveva agli occhi e corse tra le braccia di Volkoff: "Potrai rimanere ancora un po' con me! Sono felicissima!!"
Il russo prese la bambina tra le braccia: "Anche io" le rispose.