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USS NOVALIS - MISSIONE 16 RSS USS NOVALIS - Missione 16

16.01 "Una morte poco accidentale"

di Denay Kuz, Pubblicato il 06-04-2017


Base Stellare N5, Ufficio del Capitano
16/02/2396, Ore 13:00 - D.S. 73127.51


Il Comandante Elbrun era in attesa di fronte all'ufficio del Capitano Utoya con espressione spazientita. Il lungo viaggio sulla nave di rifornimenti tellarita l'aveva decisamente sfibrata, ed ora si ritrovava a dover attendere per avere un colloquio con l'ennesimo Capitano irritato per la sua presenza.
Appena le porte si aprirono, entrò con passo marziale, scattando sull'attenti di fronte al superiore.

"Comandante Elbrun a rapporto signore."
"Comandante, sarò franco con lei, non sono affatto felice di questo controllo. Questa base scientifica è sempre stata all'avanguardia, ma non potete pretendere che via sia una scoperta al giorno! Le scienze sono un'arte, non potete pressare il mio equipaggio a rispettare delle tempistiche troppo stringenti!"

Il Comandante Elbrun sospirò lievemente, da quando aveva ricevuto l'incarico di supervisore aveva sempre avuto a che fare come le medesime polemiche, tanto da non farci più caso e rispondere in automatico.

"Capitano, comprendo i suoi timori, ma il mio compito è solo quello di verificare l'efficienza della struttura e il prosieguo degli studi in corso, lungi da me porvi fretta. Sono qui per osservare e fare rapporto, ed è esattamente ciò che intendo fare, nulla di più e nulla di meno."
"La sua presenza nei laboratori potrebbe distrarre i membri del mio staff, abbassandone sensibilmente il rendimento, e questo per me è inaccettabile. Mi auguro che faccia in fretta a stilare questo 'tanto agognato rapporto' e se ne torni al Comando!"
"Con tutto il dovuto rispetto Capitano, non posso assicurarle fin da ora quanto tempo mi occorrerà per il mio lavoro, ma stia tranquillo che non è mia intenzione disturbare il suo staff."
"Me lo auguro, anche se ho i miei dubbi. Le è stato predisposto un alloggio, quindi se non ha altro da dirmi è libero di andare. In libertà."

Il Comandante Elbrun salutò formalmente il superiore ed uscì dall'ufficio osservandosi attorno, per poi dirigersi al primo turbolift disponibile, scostando una ciocca di capelli dal volto: "Devo decidermi a chiedere una nuova assegnazione"

Base Stellare N5 - Ponte E
18/03/2396, Ore 23:06 - D.S. 73210.85


"Devo fare in fretta, devo fare in fretta"

Il Comandante Elbrun avanzava correndo per lo stretto corridoio di servizio del ponte con un'espressione terrorizzata sul volto. Da quando era stata demandata a quella piccola stazione spaziale, all'incirca un mese prima, qualcosa gli era parso strano, anche se in effetti non ne comprendesse il motivo.
Meticolosa e pignola com'era non ci aveva messo molto a capire che questa base scientifica non era come tutte le altre, ed ora che i suoi dubbi si erano trasformati in realtà sapeva di avere poco tempo per comunicarlo all'esterno della base.

"Lui lo sa, sono certo che abbia capito, è da qualche parte e mi sta aspettando."

Raggiunto l'alloggio per un istante pensò di essere al sicuro, ma non si lasciò fuorviare da quell'attimo di ritrovata pace: si portò al terminale e cercò di aprire un canale direttamente con il Comando di Flotta. Per alcuni attimi lo schermo si attivò, ma non abbastanza per aprire un canale, poi si spense.

"Computer, attivare il terminale dell'alloggio assegnato al Capitano Elbrun."

Il computer rimase stranamente muto di fronte alla richiesta del Comandante, tanto che quest'ultimo iniziò ad agitarsi, ben conscio del fatto che tutto ciò non fosse affatto normale.

"Computer, attivare il terminale dell'alloggio assegnato al Capitano Elbrun."

Alle spalle del Comandante, un uomo le toccò la spalla "Lasci stare, non funzionerà. Le era stato detto di andarsene, è un peccato che non abbia voluto ascoltare. È proprio un gran peccato..."

Il Comandante si alzò di scatto, osservando con sguardo terrificato l'uomo che gli stava di fronte, per poi osservarsi attorno ancora più angosciata di prima. Non gli ci vollero che pochi istanti per capire di essere stata circondata da almeno mezza dozzina di energumeni, e ancor meno per capire che contro di tutti loro non aveva alcuna speranza.

"Questa è la mia fine..."

USS Novalis - Plancia
19/03/2396, Ore 16:38 - D.S. 73212.86


Il Comandante Nimosit stava conversando con un certo gusto assieme al Tenente Oxila sulle migliori manovre da adoperare durante un attacco a sorpresa, mentre il resto della plancia li ascoltava, ma senza particolare interesse: il turno in plancia era iniziato da poco ma si prospettava un pomeriggio particolarmente noioso, dato che la nave era in viaggio per il sistema stellare MN9.4 e l'unico incarico era quello di mantenere sotto controllo le consolle per verificare che non si rilevassero dati anomali.

"Comandante, chiamata in entrata!" esclamò l'ufficiale addetto alle comunicazioni, quasi sollevato dall'avere finalmente qualcosa da fare "Arriva direttamente dal Comando di Flotta."
"Sullo schermo, Guardiamarina." rispose Nimosit alzandosi in piedi.

Sullo schermo apparve lo sguardo di un contrammiraglio umano piuttosto sovrappeso e con una barba bianca che lo faceva sembrare ancora più vecchio di quanto non fosse in realtà: l'ufficiale rimase in silenzio per qualche istante per poi focalizzare la propria attenzione sul Comandante Nimosit.

"Buon pomeriggio Contrammiraglio Wellington, come possiamo aiutarla?" lo anticipò il Comandante Nimosit, piuttosto sorridente.
"Salve Comandante, devo chiedervi di variare il vostro itinerario, purtroppo..." fece una breve pausa "informi il Capitano della mia chiamata, e gli dica che preferirei partecipasse anche lei alla conversazione."
Nimosit annuì prontamente "Certamente, Contrammiraglio" quindi sfiorò il comunicatore "Comandante Nimosit a Capitano, chiamata in entrata dal Contrammiraglio Wellington, richiede di poter parlare con lei ed il sottoscritto..."

=^= Qui Kuribayashi, faccia trasferire la chiamata nel mio ufficio e mi raggiunga. Chiudo.=^=

Nimosit si limitò a fare un cenno all'addetto delle comunicazioni, assegnò il comando all'ufficiale seduto alla consolle tattica e lasciò la plancia.

USS Novalis - Ufficio Capitano Kuribayashi
19/03/2396, Ore 16:44 - D.S. 773212.87


Appena Nimosit entrò in ufficio si andò ad accomodare ad una poltroncina per seguire la discussione senza disturbare il Capitano dal canto suo stava già conversando con il Contrammiraglio Wellington.

"Capisco Contrammiraglio, se vi è qualcosa di urgente che richiede la nostra presenza saremo lieti di dare una mano."
"Urgente onestamente non saprei, tuttavia preferisco che le cose vengano fatte il prima possibile. Ci sono cose che non dovrebbero mai accadere, e quando a morire sono ufficiali così promettenti è ancora peggio."
"Morire?!" intervenne Nimosit con il volto corrucciato.
"Ha capito bene Comandante. Stamani siamo stati informati della morte di un ufficiale della Flotta Stellare alla Starbase 05, vi ordino di dirigervi lì e recuperare la salma per riportarla su Sol III."
Il Capitano arcuò appena il sopracciglio destro, per poi fare un piccolo colpo di tosse e prendere la parola: "Potremmo avere qualche delucidazioni in più sulla morte di questo ufficiale?"
"Il Comandante Elbrun è morto, a quanto pare, a causa di un sovradosaggio di droghe, che lo avrebbero portato all'arresto cardiaco..." rispose il Contrammiraglio con una smorfia di disapprovazione "Secondo i rapporti, il Comandante avrebbe rubato delle droghe dai laboratori ed avrebbe esagerato sulle dosi, non si sa se accidentalmente o a causa di fantomatici propositi suicidari."
Il Capitano continuò ad osservare l'espressione di Wellington serio in volto: "Ma lei non sembrerebbe crederci, signore."
"No, con tutta onestà non credo ad una singola parola del rapporto che mi è pervenuto! Conosco il Comandate da quando era un semplice Guardiamarina, ha sempre trattato il suo corpo come fosse un tempio! Era allenato, non eccedeva mai nel cibo o nell'alcool, e mai e poi mai avrebbe fatto uso di sostanze stupefacenti."
"Quindi vorrebbe capire se c'è qualcosa sotto..." tornò ad anticiparlo Nimosit.
"Si, ed il prima possibile! Buon lavoro!"

Il Contrammiraglio fece un cenno di saluto e chiuse la comunicazione, lasciando per un attimo i due ufficiali ad osservarsi in volto.

"Qualunque cosa vi sia sotto, non si richiede l'intervento di una nave come la nostra per un intervento simile, a meno che non si pensi decisamente al peggio."
"Ha ragione numero uno, torni in plancia e informi il timoniere del cambio di rotta, andiamo alla starbase 05." rispose Kuribayashi "Massima curvatura, la questione non mi quadra."

Base Stellare N5 - Ufficio del Capitano
20/03/2396, Ore 08:26 - D.S. 73214.66


Il Capitano Utoya sembrava piuttosto preoccupato, mentre osservava il suo Primo Ufficiale che illustrava l'attuale situazione. Era morta una giovane ufficiale nella sua base questo avrebbe attratto nugoli di curiosi ficcanaso che avrebbero disturbato gli scienziati e rallentato i lavori.

"Me lo ripeta un'altra volta, cosa è successo a quella dannata ficcanaso del Comandante Elbrun, Comandante Folie?"

Il Comandante prese fiato per poi tornare ad osservare in volto il suo ufficiale: "Capitano non posso dirle nulla che non le avessi già detto questa mattina. Il Comandante Elbrun è stata trovata morta nel suo alloggio, il decesso appariva inizialmente dovuto ad un attacco cardiaco. Data la giovane età, abbiamo provveduto ad un'accurata perquisizione del suo alloggio, dove abbiamo trovato la presenza di alcolici di contrabbando e forti dosi di droghe e sedativi, le analisi ematiche hanno confermato che la giovane aveva fatto uso di una notevole quantità di droghe che l'hanno condotta alla morte. Si tratta di una tragica tragedia nata probabilmente da una personalità fragile che, non reggendo la tensione, si è rifugiata nell'uso di sostanze stupefacenti." fece una piccola pausa "Riassumendo, la morte del Comandante è stato un tragico incidente, nulla di più."

Il Capitano scosse il capo.

"Eppure qualcosa non mi torna, non mi è apparsa così fragile, né ho mai visto i sintomi legati all'utilizzo di certe sostanze!" si alzò andando ai finestroni "Mi sembra impossibile che quella ragazza abbia fatto una fine simile, siamo certi di aver controllato tutto?"
Il Comandante annuì nuovamente "Sì, Capitano. Ho già ordinato che si proceda con la cremazione del corpo e la predisposizione per l'invio dei resti su Sol III."
"Ed io ho fermato tutto, Numero Uno..." rispose il Capitano senza particolare enfasi "A quanto pare la giovane aveva altri piani per i suoi resti, quindi una nave verrà a recuperare il suo corpo fra circa una ventina di minuti."
Il Comandante si voltò di scatto "Non ne ero a conoscenza, signore! Provvederò ad informare la sala controllo e a predisporre il teletrasporto."
Il Capitano si limitò ad annuire: "Molto bene, in libertà."
Il Comandante annuì, uscendo, ma fatti pochi passi in direzione del turbolift sfiorò il comunicatore "Una nave verrà a recuperare il corpo di quella donna ed Capitano inizia a fare fin troppe domande, nascondete tutto. Non voglio che nulla venga allo scoperto mentre facciamo il teletrasporto della salma"
=^= Ricevuto, e per il capitano?=^=
"E' un vecchio 'rintronato' che non vedrebbe cosa gli sta intorno neppure se glielo indicassero, per ora lasciamolo lì. Se dovesse iniziare a fare troppe domande farà compagnia a quella ficcanaso nell'aldilà."
=^= Ricevuto Comandante, provvedo immediatamente. =^=