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USS ERINLE - MISSIONE 03 RSS USS ERINLE - Missione 03

03.11 "Dai, giochiamo a nascondino!"

di Shinead O'Lauglin, Pubblicato il 01-05-2018

U.S.S. Erinle - cabina del tenente O'Lauglin - 5 settembre 2398 - Ore 23:00


L'acqua della doccia scorreva, tiepida. Shinead se ne stava sotto il getto, sperando che lavasse via la stanchezza e, come in un prato dopo la pioggia di primavera sbocciano le margherite, nella sua mente germogliasse una nuova idea, quella giusta. Lei e Chorate avevano collaborato alle simulazioni, ma senza successo. La nave invisibile continuava a vincere, a distruggerli e, probabilmente, a fare festa sui loro rottami. Il Capitano Drax era sempre più tesa, e il comandante Toran si aggirava nervoso davanti all'infermeria, come un cane che annusa l'usta, aspettando che Ailia si svegliasse per farle quelle che lui chiamava "le domande giuste".
"... perché vedete, lui è un medico, non un combattente, non sa esattamente che cosa è importante, mentre invece io saprei... se solo potessi... capitano, lei deve..." continuava a ripetere, ma non c'era stato niente da fare. Il medico era stato inflessibile, nessuno poteva costringerlo a mettere a repentaglio la vita di una sua paziente, e quando Toran aveva fatto un velato riferimento all'ammiraglio Crom, le urla di risposta si erano sentite per mezza nave, in un frasario che all'ammiraglio certamente non sarebbe piaciuto.
Shinead sorrise. Lei era finita sotto corte marziale per difendere un organismo alieno, non poteva che essere solidale con il medico. Tipo interessante, comunque.
Così adesso il problema era tutto loro. E bisognava trovare una soluzione in fretta. Dai ricordi di Ailia avevano saputo che il prossimo attacco era già stato programmato, probabilmente per impadronirsi di un'altra tecnologia.
L'acqua stava diventando troppo fredda, così aumentò la temperatura. Si crogiolò un momento nel suo calore poi si allungò per prendere il bagnoschiuma. Purtroppo il flacone era un poco più in là della sua mano e così fece un passo di lato per raggiungerlo. Docile, il soffione della doccia la seguì.
Ah, che meraviglia quella nuova tecnologia: anche se ci si spostava il getto seguiva la persona mantenendola sempre sotto l'acqua calda e...
Una luce abbagliante.
Lo squarciarsi di mille teli.
L'illuminazione, tanto inseguita, era lì!
La donna si spostò a sinistra, e la doccia la seguì. Poi fece un balzo indietro, fuori dal piatto, e di nuovo il getto dell'acqua la seguì, inondando il pavimento. Freneticamente, chiuse tutto e corse a vestirsi.



U.S.S. Erinle - cabina del tenente Chorate - 5 settembre 2398 - Ore 23:30


Chorate era sotto un temporale, l'aria piena di tuoni, poi si rese conto che non si trattava di tuoni ma di qualcuno che stava bussando insistentemente alla porta della sua cabina. La gatta acciambellata ai suoi piedi la fissò con disapprovazione quando si mosse, spostandola dalla nicchia calda che si era creata. Guardò l'orologio e gemette. Non era neanche un'ora che aveva lasciato il laboratorio, aveva sperato di poter dormire un po' di più. Stancamente si tirò su e andò ad aprire. Davanti a lei Shinead, vestita in modo approssimativo, stava gocciolando acqua sul pavimento saltellando da un piede all'altro. Chorate aprì bocca per dire qualcosa, ma l'amica la investì con una raffica di parole.
"Cho, ho trovato, ho trovato il sistema, la soluzione, e so come fare a distruggerli! Vieni dobbiamo verificare delle cose, ma subito, non c'è molto tempo. Allora che fai ancora lì? Dai vieni!" e senza darle tempo di rispondere si allontanò di corsa lungo il corridoio, in direzione del laboratorio.



U.S.S. Erinle - laboratorio - 6 settembre 2398 - Ore 01:30


"Ecco, vedi? Avevo ragione!" disse Shinead.
"Effettivamente. Tutti i calcoli danno lo stesso risultato" rispose Chorate.
"E quindi si può fare!".
"Si però... secondo me manca ancora un dettaglio. Vedi? " Chorate indicò qualcosa sullo schermo. Le immagini scorsero e Shinead manovrò per farle andare avanti e indietro.
"Hai ragione. Però ho usato tutte le informazioni che mi ha fornito il dottore, per cui... c'è qualcosa che non ci ha detto..." commentò Shinead.
"Un'informazione che non sa di avere, o della cui importanza non si rende conto."
"Probabilmente un dettaglio. Dobbiamo andare a parlargli"
"Per chiedergli cosa? Ha già detto tutto quello che 'ricordava' al capitano Drax. Evidentemente è un 'non ricordo' qualcosa che è sepolto anche nella memoria di Ailia, per cui lui non lo riconosce come informazione." continuò Chorate.
Shinead la fissò qualche istante pensierosa. "Qualcosa di subliminale, eh? Beh, io credo di avere la chiave per aprire lo scrigno! Aspettami davanti alla sua cabina che ti raggiungo".



U.S.S. Erinle - cabina del dottor Koll - 6 settembre 2398 - Ore 03:30


Il dottore era in sala operatoria, impegnato in un complicato intervento chirurgico al cervello su Ailia, mentre la nave era sotto cannoneggiamento. Sudava, mentre i colpi si facevano sempre più frequenti, finché emerse dal sonno rendendosi conto che qualcuno stava bussando alla porta della sua cabina.
"Ailia! Deve essersi aggravata!" Si buttò giù dal letto, si mise qualcosa addosso e si precipitò alla porta, per trovarsi davanti Shinead e Chorate.
"Che succede? La paziente..."
"Sta benissimo dottore, gli sorrise l'ufficiale scientifico, "non si preoccupi. Avremmo solo bisogno di farle alcune domande sui ricordi di Ailia, ci sono una o due cose che vorremmo definire meglio".
"COSA?" Sbottò il dottore "Mi svegliate a quest'ora INDECENTE per farmi delle domande? Altre domande? Ho già detto tutto al capitano, e c'eravate anche voi due, e adesso... "
"Ma insomma, dottore!" lo interruppe Chorate con un'espressione offesa, "crede che l'avremmo disturbata per un capriccio? Si rende conto che ci sono in ballo migliaia di vite? Mi meraviglio di lei!"
"E comunque" proseguì Shinead. "Le abbiamo portato qualcosa per farci perdonare." Una bottiglia di vetro scuro apparve come per magia nelle mani della donna "Whisky di Mariposa 2, una vera specialità!" Gli rivolse il suo sorriso più accattivante. "La prego ci faccia entrare. E' davvero importante."



U.S.S. Erinle - cabina del dottor Koll - 6 settembre 2398 - Ore 04:30

Il dottore giaceva sul letto, con il viso arrossato e l'espressione beata, russando leggermente. La bottiglia, vuota, e tre bicchieri erano sul tavolo.
"Però, davvero potente quel whisky, non ci si crederebbe che è fatto con le mele. Comunque avevi ragione sul suo effetto," commentò Chorate.
"Già, l'alcool abbassa le barriere mentali e permette ai ricordi di fluire, che siano i propri o quelli di qualcun altro. E adesso sappiamo quello che ci serviva. Vieni, andiamo a completare il lavoro e lasciamolo dormire." Shinead si voltò per uscire, ma tornò indietro per mettere una coperta addosso al dottore. "Spero che domani non abbia troppo mal di testa" mormorò.



U.S.S. Erinle - 6 settembre 2398 - Ore 06:30


=^= Tenente O'Lauglin e Tenente Chorate a capitano Drax. Ci scusiamo per l'ora ma chiediamo di essere ricevute, signore. Pensiamo di aver trovato il modo di distruggere le navi stealth. =^=
Drax guardò l'orologio. Le 6:30. Dovevano aver lavorato tutta la notte, e la nota di eccitazione nella voce dell'ufficiale scientifico faceva presagire un risultato concreto.
"Tra un'ora in sala tattica tenente. " rispose, chiedendosi che cosa fossero riuscite a mettere insieme quelle due, dopo tutti i tentativi falliti.



U.S.S. Erinle - Sala tattica - 6 settembre 2398 - Ore 07:30


In sala tattica c'erano tutti. I due ufficiali avevano allestito monitor e padd ed un intrico di cavi e cavetti occupava un tavolo che avevano tirato vicino a quello delle riunioni. Il capitano Drax si guardò intorno, il comandante Toran aveva un'espressione tesa, mentre il dottore sembrava ancora più stravolto delle sera prima. Sinclair e Naholo erano seduti sul bordo delle sedie, in ansiosa attesa.
"Bene, signore tenenti, possiamo cominciare". Shinead prese la parola, mentre Chorate si mise agli strumenti.
"Abbiamo esaminato attentamente tutte le registrazioni degli attacchi in nostro possesso per cercare di capirne di più, e sono emersi alcuni dati che riteniamo molto interessanti. Adesso vi faremo vedere la registrazione di uno di questi. Abbiamo tolto l'audio perché vogliamo che vi concentriate sulle immagini".
Sul grande schermo apparve una visione dello spazio profondo, ornato da milioni di stelle, poi dal niente si materializzarono le tracce di due raggi laser, e quelle dei siluri della nave attaccata. Un breve scambio di colpi, poi tutto si spense in una uniforme distesa di granelli di sabbia, muta testimonianza della distruzione della nave.
"Adesso vi faremo rivedere lo stesso attacco da un altro punto di vista," Shinead si chinò sulla tastiera ed apparve un ologramma che disegnava delle sottili linee rosse e verdi. "Queste sono le tracce dei colpi sparati dalle navi durante l'attacco, in rosso gli attaccanti, in verde la nave attaccata. Così non hanno molto senso, ma se li elaboriamo in un altro modo," l'ologramma mutò, e mentre le linee corrispondenti ai colpi sparati dalla nave attaccata continuavano ad essere rappresentati da linee che partivano tutte dallo stesso punto diramandosi a ventaglio, quelli della nave attaccante si trasformarono in una linea a zig zag.
Gli ufficiali la stavano guardando perplessi. Il disegno non aveva nessun senso.
"Da un supplemento di ricordi del tenente Moshe che il dottor Koll ha condiviso con noi due, abbiamo capito che le navi attaccanti sono due, e non una come si pensava in un primo momento. Ed elaborando ancora i dati secondo questa informazione ne ricaviamo un altro diagramma."
Le immagini olografiche mutarono ancora, e adesso le linee rosse erano due, ed accerchiavano la nave sotto attacco.
"Abbiamo elaborato secondo questo modello i dati di tutti gli altri attacchi ed il risultato è questo," l'ologramma si ingrandì ad occupare tutta la parete, e le linee corrispondenti agli attacchi delle navi stealth dapprima confuse e caotiche, via via si disegnarono parallele e sempre uguali.
"Le navi cardassiane, essendo in modalità stealth, non hanno bisogno di elaborare delle complicate strategie di elusione degli attacchi, semplicemente dopo ogni bordata si spostano di 20 gradi rispettivamente a destra e a sinistra. Le navi attaccate, non vedendole, dirigono i loro colpi verso la fonte dell'attacco precedente, mancandole sistematicamente. Ma se noi tracciassimo il loro spostamento secondo questi dati e dirigessimo la nostra potenza di fuoco non verso l'ultimo punto dal quale è partito l'attacco, ma spostandolo di 20 gradi ogni volta, potremmo colpirle, con un po' di fortuna potremmo mettere a segno almeno due bordate, abbiamo calcolato quale potenza di fuoco sia necessaria per mettere fuori uso il sistema stealth romulano, dopo di che le navi diventerebbero visibili e tutto diventerebbe una normale battaglia spaziale".
Shinead sorrise. L'ologramma si trasformò in una simulazione, dove l'Erinle era la nave attaccata, che però riusciva a colpire le navi cardassiane, a renderle visibili ed infine a distruggerle in un inferno di fuoco!
L'ufficiale scientifico tacque, aspettando i commenti del capitano Drax. Gli altri ufficiali le stavano guardando increduli. Pareva tutto così ovvio, adesso, e così semplice.
"Molto bene tenenti, le vostre elaborazioni cambiano di molto le nostre prospettive. Rimangono solo un paio di punti da considerare." Drax si sporse in avanti sul tavolo "Primo, perché tutto funzioni è richiesta una certa dose di fortuna, che speriamo di avere secondo, voi avete elaborato una strategia per distruggere le navi, ma noi non vogliamo distruggerle. Noi vogliamo catturarle!"
"Eh?" l'esclamazione sfuggì dalle labbra di Shinead prima che potesse pensarci, ma si riprese immediatamente. "Certamente capitano, possiamo gestire il cannoneggiamento in modo da danneggiarle senza distruggerle e costringerle ad arrendersi. Almeno una." L'ufficiale sembrava sinceramente spiazzata.
"Bene, allora rielaborate i dati in funzione di questa nostra esigenza." Il capitano si alzò. "Signori potete tornare alle vostre occupazioni, ma consideratevi in stato di allerta permanente. Conferirò con l'ammiraglio Crom per concordare le prossime mosse alla luce di ciò che abbiamo scoperto."
Sarebbe decisamente saggio non raccontargli come i tuoi brillanti ufficiali hanno ottenuto l'informazione fondamentale, non credi? sussurrò il simbionte nella sua mente.