Ti va di giocare?










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presenta


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Ti va di giocare?

Missione 29






Basato sulla saga di Star Trek di Gene Roddenberry, questa opera amatoriale è il prodotto della DS16GAMMA,
simulazione appartenente all'universo narrativo del Gioco di Narrazione PBeM


Starfleet Italy

Gli autori/giocatori hanno creato un proprio alter ego narrativo con il quale sono entrati a far parte della squadra
di comando della DS16GAMMA, quindi a turno hanno scritto i brani di questa avventura fantascientifica,
creando appunto questa opera amatoriale inedita e originale basata su Star Trek.




Questo racconto lungo è un'opera amatoriale che puó essere liberamente
riprodotta, purché integralmente, in ogni sua parte, e non a fini di lucro.



Anno pubblicazione 2024



www.starfleetitaly.it | DS16GAMMA








Equipaggio

Ambasciatore Vulcaniano Ambasciatore Federale T'Lani

Capo Operazioni Tenente Comandante Tara Keane

Capo Sicurezza Tenente Comandante Alessandro Riccardi

Comandante Capitano Steje Aymane

Primo Ufficiale Tenente Comandante Rerin Th'Tharek

Ambasciatore Federale
T'Lani
Ambasciatore Vulcaniano

Tenente Comandante
Tara Keane
Capo Operazioni

Tenente Comandante
Alessandro Riccardi
Capo Sicurezza

Capitano
Steje Aymane
Comandante

Tenente Comandante
Rerin Th'Tharek
Primo Ufficiale

Ufficiale Medico Capo Tenente Bly Dorien

Tenente
Bly Dorien
Ufficiale Medico Capo


DS16GAMMA

Autori

Ambasciatore Vulcaniano
T'Lani
Elena Fuccelli

Capo Operazioni
Tara Keane
Monica Miodini

Capo Sicurezza
Alessandro Riccardi
Fabio Manuello

Comandante
Steje Aymane
Franco Carretti

Primo Ufficiale
Rerin Th'Tharek
Ilenia De Battisti

Ufficiale Medico Capo
Bly Dorien
Elisa Yasmir






Sommario


Sinossi
29.00 - Vuoi giocare con me?
29.01 - In ricerca
29.02 - Solo nove giorni son rimasti
29.03 - Ipotesi
29.04 - Dentro di lui
29.05 - Ribaltamento dei giochi
29.06 - A caccia di informazioni
29.07 - Ultimo round?

Sinossi

La figlia del Primo Ufficiale è stata rapita. Un pericoloso serial killer si aggira sulle stazioni federali.



29.00 - Vuoi giocare con me?

Autore: Tenente Comandante Rerin Th'Tharek

***Flashback***
Starbase DS9
Zona Residenziale - Appartamento assegnato al Tenente Prachy
D.T. 04/02/2399 - Ore 23:59


L'appartamento assegnato al Tenente Prachy era immerso nell'oscurità, i suoi occupanti si erano coricati un paio d'ore prima senza sapere che quella notte avrebbe cambiato la loro vita per sempre.

Dentro alla piccola stanzetta sulla sinistra, a malapena illuminata da una piccola lampada notturna, una bambina dai capelli biondi era coricata nel suo lettino, sola e vulnerabile, che dormiva con la tranquillità di chi non aveva mai avuto un problema nella vita.

Tutto avvenne in pochi secondi, il teletrasporto la avvolse portandola via: nessuno avrebbe potuto saperlo ma quello fu l'ultimo giorno in cui i suoi genitori ebbero modo di vedere la loro unica figlia ancora viva e vegeta.



***Flashback***
Starbase DS9
Zona Residenziale - Appartamento assegnato al Tenente Prachy
D.T. 05/02/2399 - Ore 08:36


La sezione sicurezza aveva cercato in lungo e in largo all'interno di quella piccola stanzetta se vi fossero tracce del rapitore della piccola Daisy, ma per quanto si sforzassero non ne cavarono un ragno dal buco.

Fu presto evidente che era stata teletrasportata da qualche parte: le registrazioni della Starbase escludevano che qualcuno fosse entrato ed uscito dall'alloggio della famiglia Prachy, inoltre nessuna registrazione mostrava qualcuno che trasportava in giro la piccola Daisy.

Nulla di quanto stava accadendo pareva avere un senso. Tutti i sistemi della base non avevano registrato nulla e, sebbene vi fossero stati dei dati "strani" per quanto riguardava i teletrasporti, non riuscirono a determinare dove fosse stata teletrasportata la piccola: sicuramente non era più su DS9, o in qualche modo l'avrebbero trovata, ma questo non era esattamente d'aiuto.

Nessuno aveva visto o sentito nulla, ma del resto non è che un teletrasporto lasci dietro di sé molte tracce da seguire! Inoltre, chiunque aveva agito era stato fin troppo previdente: il suo teletrasporto non fu rilevato sino al giorno seguente, dato che quella sera molti cargo avevano proceduto con operazioni di carico e scarico merci. Un teletrasporto in più in mezzo a tutti gli altri era finito per passare del tutto inosservato!

Dal momento dello "strano" teletrasporto alla scoperta della scomparsa della piccola erano passate svariate ore, decine di navi erano transitate nei pressi della Starbase ed alcune di esse non avevano nemmeno attraccato! Stavano cercando una nave o navetta fra decine di potenziali responsabili... il tutto sempre e concesso che la nave non fosse occultata!

I genitori della piccola erano giovani ufficiali ben integrati nel tessuto della starbase e non avevano alcun nemico di loro conoscenza la piccola era benvoluta da tutti coloro che la conoscevano. Non c'erano motivi che spiegassero quello strano sequestro!

L'unico vero punto di partenza delle indagini rimaneva ciò che aveva trovato la madre, la Signora Prachy, proprio sopra il comodino di Daisy. Su di un piccolo pezzo di carta vi era stata scritta una frase piuttosto inquietante: "Vuoi giocare con me? Hai dieci giorni...".

Doveva essere stato teletrasportato in alloggio contemporaneamente con il rapimento della bambina, ma perchè?! C'era un pazzo sulla base che intendeva spingerli in un macabro gioco per ritrovare Daisy o era solo un modo per dar loro una falsa speranza?! La piccola era ancora viva?!

Il capo della sicurezza si rigirò fra le mani quell'unica prova raccolta, protetta da una piccola bustina di plastica trasparente, poi osservò il tenente "Mi rendo conto che apparirò indelicato, ma ho una serie di domande da porre a lei e a sua moglie, tenente Prachy"

"Mia moglie in questo momento non può rispondere ad alcuna domanda..." il volto del tenente sembrava una maschera di dolore e sconforto "Quando... quando non ha trovato la bambina si è fatta prendere dal panico e... i medici le hanno dato un blando sedativo... sta dormendo in infermeria"

L'ispettore sospirò osservando l'uomo "Comprendo, in questo caso per ora farò a lei queste domande..." studiò per un po' con lo sguardo il proprio interlocutore "Mi dica, cosa è successo esattamente"

"Non lo so... mia moglie è andata a svegliare la bambina come tutte le mattine... erano circa le otto, minuto più minuto meno... Poi l'ho sentita urlare, mi sono precipitato in camera e la bimba non c'era più!" il tenente Prachy scosse il capo "Non so come abbia fatto a scegliere Daisy fra tutti i bambini della Starbase e soprattutto non capisco il perchè! Perché prendersela con una bambina innocente? Perchè prendersela proprio con la mia?!" la voce era rotta dalla tensione

"Cerchi di fare mente locale, in questi giorni ha notato qualcuno che si aggirava nella zona? Ha visto qualcosa che l'ha fatta insospettire? Qualsiasi cosa potrebbe essere utile alle indagini..."

"No! Non ho visto nulla, ho già risposto a questa domanda!" il tenente scosse con convinzione il capo "Non ho visto nulla di insolito, ma siamo su DS9... le navi vanno e vengono tutti i santi giorni, non sarebbe materialmente possibile ricordare tutti... alla fine ci fai l'abitudine nel veder girare dei tizi sconosciuti... è normale!"

"Potrebbe esserci qualcuno che abbia delle motivazioni per volersi vendicare verso di lei o sua moglie?"

"No, sono solo un tenente della scientifica... mia moglie ha lasciato la propria carriera per dedicarsi alla bimba... non ci sono ragioni per venire a prendersela con mia figlia..." il giovane tenente si portò una mano alla testa "Io non capisco... perchè fare una cosa tanto orribile? Perché?"

"Non si dia per vinto tenente" l'ispettore osservò l'uomo "Faremo di tutto per trovarla sana e salva"



***Flashback***
Starbase DS9 - Stiva di carico tre
D.T. 15/02/2399 - Ore 06:57


Il capo della sicurezza si avviò fuori dal turbolift per raggiungere la stiva di carico tre. Si trattava di una camminata di poche decine di metri, ma fu comunque la più dura di tutta la sua vita: per quanto sapesse di doverlo fare, non riusciva proprio ad accettare l'epilogo che aveva preso la storia della piccola Daisy.

Prese un respiro profondo prima di entrare nella sala e cercò di controllare la rabbia che gli bruciava dentro. Pochi minuti prima la base era stata raggiunta da una piccola capsula di salvataggio priva di energia: al suo interno, il piccolo corpicino di quella bambina, se ne stava immobile e rigido a causa del freddo intenso a cui era stato sottoposto. Daisy sembrava dormire beata ma purtroppo la realtà era ben diversa.

"È lei?"

La dottoressa non ebbe la forza di parlare e si limitò ad annuire

"Come è morta?" l'ispettore strinse la mascella, proprio non riusciva ad accettare quella morte "Ha... ha sofferto?"
"Strangolamento... l'hanno strangolata, presumibilmente intorno alla mezzanotte... quindi all'incirca sette ore fa" il coroner portò lo sguardo sul lenzuolino "Non ha sofferto... prima devono averla sedata"

L'ispettore osservò a sua volta quel piccolo corpicino inerme e la rabbia montò sempre più furiosa dentro di lui "Maledetto bastardo, io ti troverò... dovunque tu sia io ti troverò"



DS16 Gamma
Ufficio del Capo della Sicurezza
D.T. 04/02/2304 - Ore 08:00


Riccardi stava leggendo rapidamente i rapporti che aveva sulla scrivania quando il suono del comunicatore lo costrinse ad interrompere il suo operato.

=^=Tenente Bucht a Comandante Riccardi. Signore, siamo appena arrivati su DS9... riesce a trovare un po' di tempo per un vecchio amico? =^=

Riccardi ridacchiò divertito per poi sfiorare il Comunicatore "Eh... quanta fretta, sarei venuto io a trovare te e la sua affascinante mogliettina appena finito il turno!" scosse il capo "Sei venuto a trovarmi e già vuoi mettermi nei guai? Passa pure per il mio ufficio..."

Il suono del sensore della porta lo fece ridacchiare ancora di più ma il sorriso gli si spense appena vide il volto del suo amico non ne conosceva il motivo ma sembrava lo spettro di sé stesso.

"È tornato... Alessandro, ora non prendermi per pazzo ma sono certo che sia tornato!" dalla voce era evidente che il tenente fosse quasi nel panico

"Tornato? Chi è tornato?" Riccardi spalancò gli occhi non capendo "Calmati e spiega... cosa è successo?"

"Ti ricordi la vicenda capitata al tenente Prachy alcuni anni fa? Ne parlano ancora adesso su DS9... il responsabile non è mai stato trovato! Quel maledetto non ha fatto altro che giocare con noi come il gatto con il topo lasciando una scia di briciole di pane che non hanno portato a nulla e poi è semplicemente scomparso!" Bucht scosse il capo depresso "Ho provato a prenderlo... lo dovevo a quella bambina, ma non ci sono riuscito! Io, non avendo prove, mi ero messo a cercare nei vecchi rapporti, speravo di trovare qualche altro caso e... non era la prima bambina che veniva uccisa nel medesimo modo!"

"Stai parlando del caso di Daisy Prachy?"

"Quella è stata la terza vittima... non volevo mollare ma non c'erano prove, nulla che potesse permettermi di arrivare a qualche soluzione! Nulla fra quei casi era uguale, a parte quel maledetto messaggio e il fatto che alla mezzanotte del decimo giorno la bambina veniva trovata morta! Si trattava sempre e solo di femmine... nessun indagato in comune, le navi attraccate alle basi erano diverse, i sistemi non avevano registrato la destinazione del teletrasporto ma sempre per motivazione differenti, le vittime non avevano nulla in comune a parte l'essere piccole e di sesso femmnile..."

"E perché pensi che sia tornato?"

"Perché finalmente sono certo di aver capito lo schema! Calcolare le tempistiche è stato facile, ogni volta passano cinque anni e avviene sempre nella medesima notte! Il problema era capire in quale base avrebbe colpito ma ora lo so, è una questione di tipo matematico! Si tratta di una progressione matematica... ed io so che oggi colpirà di nuovo, proprio qui su DS16!"

"Calmati Scott!" Riccardi alzò la voce osservando il tenente Bucht "Lasciatelo dire ma sembri un pazzo in questo momento!"

"No, ascoltami Alessandro! Lo so che sembra folle ma la sua prima vittima è stata su DS1, la seconda su DS4 e la terza su DS9! Non lo vedi anche tu?! Sta colpendo solo sulle basi che hanno come denominazione un numero che matematicamente è il quadrato di un numero naturale! La sequenza è semplice, 1... 4... 9... e 16! Colpirà qui e lo farà in questi giorni, sempre che non l'abbia già fatto! Abbiamo perso già troppo tempo, dobbiamo agire prima che sia troppo tardi!"

Riccardi si massaggiò le tempie riflettendo su tutta quella faccenda dalla morte di quella bambina il suo migliore amico era ossessionato dal trovare il responsabile di quell'insulso omicidio, tanto che in più occasioni aveva rischiato di essere messo in aspettativa ma... poteva ignorare le sue parole? E se avesse avuto ragione?
"Aumenterò la sicurezza ed il numero di ronde nei piani abitativi, farò fare un controllo sulle ultime navi in arrivo e informerò le famiglie con bambini piccoli di prestare particolare attenzione sulla presenza di eventuali sconosciuti che si mostrino fin troppo interessati ai loro figli... ma senza qualche indizio reale non credo di poter fare molto di più..."

=^=Tenente Fallon a Comandante Riccardi! Signore, sono negli alloggi del Comandante Rerin... ero venuta a prendere Isaryel per portarla da Vorn ma... non capisco, qui la piccola non c'è!=^=

I due uomini si osservarono in faccia mentre il tenente Bucht sembrava già ad un passo dall'iperventilare "E' già troppo tardi... ha colpito ancora!"

Riccardi cercò di mantenere nonostante tutto la calma sfiorando il comunicatore, se davvero fosse successo qualcosa a quella bambina il primo ufficiale avrebbe personalmente smantellato la base pur di ritrovare la figlia.

"Sei sicura che non sia venuto qualcun altro a prenderla?"

"Sì, ne sono certa! Il Comandante permette a pochi ufficiali selezionati la possibilità di occuparsi della piccola, lo sa che tende ad essere paranoico sulla sua incolumità! Inoltre ho contattato Vorn e lui non ha visto la piccola... si aspettava che gliela portassi! Ma non è tutto... signore, qui c'è qualcosa che non va! Nella culla c'è un biglietto... c'è scritto, vuoi giocare con me? Hai dieci giorni...=^=


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29.01 - In ricerca

Autore: Tenente Comandante Alessandro Riccardi

Luogo sconosciuto
D.T. 05/02/2304 - Ore 00:01


Era annoiato. Era stato tutto troppo facile e non aveva ottenuto alcun godimento, la sua voglia di "giocare" era molto forte ma a quanto pare anche i federali di questa sperduta base stellare si stavano comportando come tutti quanti... senza alcuna inventiva o capacità.

Era triste, lui si stava annoiando ma soprattutto nessuno sembrava interessato a salvare la bambina, com'era possibile? Ma d'improvviso un'allarme si accese su un dpadd. La figura sorrise a trentadue denti, i federali si stavano avvicinando Forse non erano così stupidi come aveva pensato... bene il gioco poteva continuare!



DS16 Gamma - Bar di Kimmer, passeggiata
D.T. 04/02/2304 - Ore 19:00


La notizia si sera diffusa. Velocissima come una freccia e esagerata e distorta come solo i pettegolezzi sanno essere la gente aveva iniziato a parlare, complice del fatto di aver visto l'intera sezione sicurezza e scientifica mettere a soqquadro la stazione.

"Dicono che sia sparito un ambasciatore." Suggerì un'avventore.

"Ma parlano di un rapimento." Disse un secondo.

Si intromise un terzo: "Al controllo doganale parlano di un bambino."

"Voi cosa ne pensate?" Disse una persona seduta al bancone che sorseggiava un cocktail.

I tre si guardarono confusi e iniziarono ad introdurre una serie di teorie del complotto avvincenti ma completamente diverse dalla realtà. I discorsi durarono diversi minuti quando furono interrotti dall'arrivo di Kimmer che disse:"Ohh lasciate che sia la sicurezza ad occuparsi di ciò, non usate le vostre meningi a speculare in queste teorie. Piuttosto se volete pensare laggiù abbiamo la ruote del Dabo."

Il primo avventore disse: "Hai ragione, sono sicuro che la sicurezza risolverà presto la situazione."

Kimmer scoppiò a ridere esclamando: "Riccardi non é in grado di prendere nemmeno un raffreddore." Poi pensando ai suoi affari porse dei contenitori ai tre avventori: "Ecco i vostri pasti da take away, buon appetito."

I tre presero i contenitori e si allontanarono lasciando Kimmer solo con la persona al bancone.

"Cosa sarai capace di prendere io?" Brontolò la persona seduta al bancone

Kimmar prontamente riempì il bicchiere a Riccardi seduto di fronte a lui dicendo: "Bevi e non brontolare." Dopo una pausa disse: "È incredibile come voi poliziotti appena tolta l'uniforme siate praticamente irriconoscibili."

Ma Riccardi non aveva molto tempo da perdere: "Cosa ne dici?"

Kimmar pulì il bancone con uno straccio dicendo:" Io pedinerei il numero due, non mi convince."

Riccardi posò il bicchiere e uscì rapidamente.



DS16 Gamma - Ufficio del Capo della Sicurezza
D.T. 04/02/2304 - Ore 22:00


La sezione sicurezza era in subbuglio, persone che venivano e andavano portando rapporti, coordinando le perquisizioni.

Riccardi entrò rapidamente e con pochi passi raggiunse il centro della stanza dove venne accolto da Durani:"Come é andata?"

"Un buco nell'acqua, ho seguito un sospettato, un certo Jerril Bandler fino al suo alloggio e ho fatto perquisire con una scusa ma non ho trovato nulla."

Bucht scosse la testa visibilmente irritato: "Stiamo facendo gli errori della volta precedente."

Aymane scosse la testa: "Il problema é che non abbiamo alcuna pista."

Tara si introdusse: "stiamo perquisendo ogni sezione della della base ma non ci sono le tracce vitali di Isaryel, i sensori possono essere oscurati o disturbati ma rimane il fatto che non stiamo ritrovando nulla."

Rerin, che nel mentre era rimasto in silenzio cercando di stare calmo, esplose d'improvviso: "È tutto il giorno che cerchiamo e non abbiamo nulla e soprattutto siamo qui a parlare del nulla."

Aymane cercò di calmare il primo ufficiale: "Numero uno ti capisco ma cerca di rimanere calmo."

Rerin non ne voleva sapere: "Il problema é che siamo un passo indietro a loro."

Bucht annui dicendo: "L'unico modo per passare in vantaggio e avere un modo per trovare sua figlia."

Tara si introdusse nella discussione: "Come era stato fatto nei casi precedenti dopo aver escluso i magazzini la sicurezza é passata a cercare nella zona dove un segno vitale é più facile da nascondere: gli alloggi ma non abbiamo trovato nulla."

"Ora basta, datemi una squadra e andrò a cercarla ovunque." Tuonò Rerin ma nel mentre Riccardi si accorse che Bucht era pensieroso: "A cosa stai pensando?"

Butch si destò d'improvviso e si mise a parlare: "C'era una teoria che un giovane guardiamarina aveva proposto all'epoca."

"Quale?" chiese Durani mentre cercava di attirare l'attenzione di Rerin che scalpitava per agire.

"Sfasamento di segnale." Spiegò il tenente della sicurezza.

"Non ho capito." Reagì il capitano ma Tara sembrò aver capito la situazione:" Intende che se due segnali simili sono molto vicini é possibile vederne solo uno."

Rerin, ascoltando la spiegazione, iniziò a calmarsi e a ragionare: "Si ma per essere confusi significa che mia figlia sia praticamente fusa con 'altra persona."

"Non é detto." Intervenne Tara per poi aggiungere: "Con uno sfasatore di segnale si può spostare il segnale vitale su un'altra persona Il vantaggio di questa tecnica é che i sensori lo percepiscono come un problema di risoluzione e non come un disturbo"

"Quindi essendo percepito come una bassa risoluzione non risulta come un jamming e viene ignorato?" Commentò Riccardi.

"E come lo troviamo?" chiese Aymane.

"Verificando e comparando impercettibili problemi di risoluzione." Rispose Tara.

"Si ma il nostro avversario é furbo e si accorgerà che stiamo riallineando i sensori e ci contrasterà adattando le frequenze." Si intromise Butch.

"Ameno ché non facciamo questa analisi di risoluzione mentre facciamo una serie di scansioni approfondite come se stessimo cercando Isaryel normalmente. Ci vorrà qualche ora ma almeno sarà quasi invisibile al rapitore"

Aymane annuì aggiungendo: "E per dare più supporto alla ricerca e per essere più pronti meglio fare anche una perquisizione anche con le squadre di sicurezza. Riccardi e Durani, procedete!"

Rerin aggiunse: "vengo con voi... ho bisogno di mettere soqquadro la base."


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29.02 - Solo nove giorni son rimasti

Autore: Tenente Bly Dorien

Flashback
DS16 Gamma - Ufficio del Primo ufficiale
D.T. 04/02/2304 - Ore 08:42


Rerin stava ridacchiando ascoltando le peripezie della dottoressa Bly, intenta a raccontargli il peggior appuntamento al buio che le avessero organizzato nella sua vita. A quanto pareva il tenente Timothy McGray, imbarcato sulla USS Boredom, era la persona più pedante che la giovane betazoide avesse mai incontrato.
Il Primo Ufficiale, dal canto suo, continuava a ridersela mentre la dottoressa si infervorava sempre di più nel suo racconto poi tutto si interruppe all'improvviso. I due telepati sentirono l'arrivo del Capitano ancor prima che entrasse dalla porta e si fecero immediatamente tesi e silenziosi.
Il problema non era tanto l'arrivo dell'ufficiale in capo, quanto della densa cappa di rabbia e preoccupazione che lo avvolgeva al punto da essere percepibile ad una certa distanza. Non c'erano dubbi, era successo qualcosa che non sarebbe piaciuto a nessuno.
Aymane non perse nemmeno un secondo ed il fatto che non facesse nemmeno una mezza battuta diede ancor più l'idea di quanto la situazione fosse tragica.
"Numero uno, devo parlarle immediatamente" Bly si alzò e si avviò verso l'uscita quando il Capitano la fermò con un cenno della mano "No dottoressa, resti. Sono certo che sarà più utile qui al momento, inoltre dubito che la notizia rimarrà nascosta ancora per molto"
"Devo preoccuparmi?"
Rerin osservò il Capitano che, senza nemmeno accomodarsi, si limitò ad annuire "Non glielo nascondo, sono preoccupato anche io. Questa mattina qualcuno ha rapito Isaryel dal suo alloggio lasciando al suo posto un biglietto che ci esorta a giocare con lui.. da quanto mi è stato detto questa è la quarta volta che succede, sempre a distanza di cinque anni e senza che le indagini portassero mai ad un arresto"
Bly osservò Rerin sbiancare vistosamente mentre metabolizzava lo shock di quanto gli era appena stato detto. Come era presumibile, centinaia di pensieri ed emozioni diverse stavano prendendo il sopravvento nella mente dell'andoriano. Rabbia, paura, senso di colpa, desiderio di vendetta, speranza, disperazione.. nulla aveva un senso nella percezione che proveniva dal primo ufficiale ma del resto anche in lei si stavano affrontando le stesse sensazioni.
Isaryel era soltanto una bambina, aveva già perso i suoi quattro genitori ed ora era stata rapita?
Bly continuò a fissare Rerin.
Quell'andoriano non avrebbe mai voluto essere padre ma ora lo era a tutti gli effetti e, se fosse successo qualcosa alla piccola, il primo ufficiale non sarebbe mai stato in grado di superarlo, il senso di colpa lo avrebbe distrutto completamente.
Non sapeva quanto tempo fosse passato.
Ore, minuti o secondi in cui Steje stava parlando di come la base fosse pronta a reagire al rapimento di fronte a due ufficiali superiori che non riuscivano a parlare. Tuttavia erano ancora ufficiali, militari esperti, allenati per affrontare a testa alta situazioni di massimo pericolo. Rerin e Bly sapevano cosa dovevano fare e, sebbene fosse difficile, non si potevano permettere di lasciarsi andare all'angoscia.
"Avete delle domande?" Steje pose ad entrambi la domanda ma il suo sguardo non si allontanò mai da Rerin
Il primo ufficiale temeva la risposta ma doveva comunque sapere "Cosa ne è stato delle altre tre bambine rapite?"
"Morte, tutte quante"



DS16 Gamma - Ufficio del capitano
D.T. 04/02/2304 - Ore 23:00


Bly entrò nell'ufficio del capitano mettendosi sugli attenti e rimanendo formale di fronte al proprio ufficiale superiore.
"Signore"
"Dottoressa, so che la sua sezione stava aiutando la scientifica per analizzare il biglietto. E' stata trovata qualche traccia biologica o qualsiasi altro indizio utile?"
La betazoide sciolse il saluto osservando il superiore, ma rimase comunque in piedi.
"No signore. Il biglietto è stato teletrasportato nell'alloggio con un protocollo per i biofiltri particolarmente stringente. Purtroppo non c'è nulla su cui lavorare.."
Ayame sferrò un pugno sulla scrivania "Maledizione!" si alzò portandosi davanti ad uno dei finestroni inspirando profondamente, poi scosse la testa tornando ad osservare la donna.
"Mi scusi, aveva bisogno di qualcosa?"
Dorien rimase qualche secondo in silenzio, come a voler meditare le sue parole, poi parlò con voce calma e sicura: "Voglio essere sospesa dall'incarico"
Il trill tornò a sedersi per poi sollevare lo sguardo sulla dottoressa decisamente stupito "Vuole abbandonare l'incarico in un momento come questo?"
Dorien puntò le iridi sull'uomo "Signore, in tutta coscienza, in questo momento non ho la freddezza adatta a potermi occupare a pieno della salute dell'equipaggio. Continuerò a seguire le indagini e ad effettuare le analisi, ma non posso rischiare di sbagliare una cura solo perchè non sono al pieno delle mie capacità"
Il capitano restò qualche secondo a guardare la donna e infine annuì "Sì, credo di capire. Riorganizzi i turni per potersi dedicare alle indagini"
"Grazie signore" Bly salutò formale per poi avviarsi fuori dall'ufficio.

DS16 Gamma - Geosfera Andoriana
D.T. 05/02/2304 - Ore 00:30


Il gruppo di ufficiali si era radunato fuori dalla sala di controllo ambientale della biosfera andoriana.
Vennero avviate delle profonde scansioni su tutta la base. I sensori interni vennero sfruttati al massimo del loro potenziale, variando lentamente le frequenze di scansioni per poi analizzare tutti i risultati incrociandoli tra loro. La scansione incrociata portò ad una serie di problemi di risoluzione distribuiti sulla base. Tutto il personale della sicurezza si era impegnato a fondo per riuscire ad eliminare uno ad uno quei falsi segnali fino ad arrivare finalmente al bandolo della matassa, identificando nella sala controllo della biosfera andoriana la fonte dell'anomalia ricercata. I sensori rilevavano due segni vitali intersecati tra loro che continuavano a fluttuare apparentemente a caso.
Durani si appoggiò allo stipite della porta facendo cenno al primo ufficiale di fare altrettanto dalla parte opposta. La squadra tattica si era posizionata a raggiera davanti alla porta con i phaser spinati.
=^=Hanno scelto quella sala perché i sensori ambientali non la riescono a mappare pienamente. L'anomalia è ancora presente e i due segni vitali non sembrano muoversi. Al vostro segnale provvedo ad aprirvi le porte da qui=^=
Riccardi monitorava tutta la missione di salvataggio dalla sala sicurezza e comunicava con la squadra tattica tramite auricolari, rapidamente le sue dita scivolarono sulla console inserendosi nelle subroutine della porta iniziando ad impostare un'apertura forzata.
Durani impugnò il phaser osservando Rerin. L'andoriano sembrava freddo e totalmente distaccato, al cenno di assenso di questi premette due volte sull'auricolare dando il segnale al capo della sicurezza.
Alcuni secondi dopo la porta emise un flebile sbuffo e si spalancò, Durani fece scivolare dentro una mina sonora che immediatamente emise un forte fischio in grado di stordire chiunque. Sicuramente Isaryel ne avrebbe risentito, ma l'infermeria era già stata allertata per un teletrasporto d'emergenza.
Durani, Rerin e la squadra tattica fecero irruzione subito dopo con le armi spianate trovandosi a puntarle verso delle povere console indifese.
"Qui non c'è un cavolo di nessuno" esclamò Rerin in direzione di Durani che lo guardò interrogativa non riuscendo a sentire niente a causa del fischio.
Il primo ufficiale alzò la voce "Qui non c'è ness.....oh al diavolo" premette la mina facendola disattivare, "Dicevo che qui non c'è un cavolo di nessuno" andandosi a togliere gli auricolari che gli avevano permesso di non rimanere stordito a sua volta.
"Non è possibile, il segnale veniva da qui" la mezza klingon estrasse il tricorder lanciando una scansione tattica attorno a loro "E viene ancora da qui" si avvicinò ad una delle console "Precisamente da qui"
Quando fu abbastanza vicina una voce distorta iniziò a levarsi dalla console
=^=Bene, il gioco stai giocando,
ma a fondo non ti stai impegnando.
Vicino sei arrivato,
ma il premio hai mancato.
Non ti scoraggiare,
il gioco puoi continuare.
E' il momento per una nuova fase,
la bimba non è sulla base.
Ma ora bisogna affrettarsi,
solo nove giorni son rimasti=^=
"Lurido figlio di un gar.." ma la frase dell'ufficiale tattico venne interrotta prima dell'insistente bip del tricorder seguito, immediatamente dall'ordine di Ricciardi negli auricolari =^= FUORI DA LI!! =^= la squadra si mosse rapidamente, ma non abbastanza.
La console dietro di loro esplose lanciandoli a terra
"Maledetto figlio un garg!!" esplose esplose Durani tenendosi una spalla che aveva assunto una posizione decisamente non fisiologica.
Rerin si rimise in piedi ancora intontito dall'esplosione "Tranquillo ti metto in conto anche questa" osservò poi la collega portando la mano al comunicatore "Teletrasporto medico d'emergenza per il tenente Durani" osservando poi la mezza klingon che veniva avvolta dal teletrasporto e scompariva alla vista. Sfiorò quindi l'auricolare "Ricciardi che diavolo è successo"
=^= Finita la registrazione quel maledetto ha fatto inserire una suboutine che ha bloccato il nodo EPS a cui era collegata la console. Con il risultato che avete visto. Ho cercato di avvisarvi il prima possibile, ma è stato praticamente immediato=^=
"Non si crucci la colpa di quel bastardo! Gli metteremo in conto anche questa. Rerin chiudo" osservò gli altri della squadra "Tutti in infermeria per un controllo." poi si voltò sfiorando nuovamente il comunicatore "Tenente Sh'erah appronti la Stormbreaker, la voglio pronta ad una partenza rapida"


DS16 Gamma - Sala ologrammi
D.T. 05/02/2304 - Ore 01.00


Rerin aveva richiesto al computer la localizzazione di Bly, aveva bisogno di parlare con qualcuno che potesse calmare la rabbia che sentiva in lui, ma la dottoressa si era resa irreperibile ormai da due ore e non rispondeva al comunicatore.
Quando fece il suo ingresso nella sala ologrammi capì che quella che stava al centro della sala ologrammi con una spada sguainata contornata da cadaveri olografici non era la persona più indicata per cercare calma. Dorien scattò in avanti piantando la spada nella spalla dello strano avversario per poi girarsi e colpirlo con una serie di pugni al viso al plesso solare e appena sotto le ascelle. L'ologramma barcollò per poi crollare a terra.
Rerin allungò un piede verso il primo cadavere che si trovò davanti facendolo rotolare sulla schiena e si trovò a fissare una figura totalmente priva di viso. Osservò poi Bly che, recuperata la spada, si riportò in posizione aspettando un nuovo avversario.
"E io che pensavo che le simulazioni dei medici fossero solo noiose ripetizioni di operazioni" si avvicinò "Ad averlo saputo avrei partecipato"
Bly si girò fissando l'andoriano senza proferir parola. Molte volte, sia il capitano che il primo ufficiale, avevano scherzato sugli sguardi intimidatori che riusciva a lanciare il primo ufficiale medico. Stavolta nessuno avrebbe potuto scherzare.
La donna si girò tornando nella posizione di attacco che gli aveva insegnato il padre.
Rerin si schiarì la voce "Computer terminare simulazione" tutti i cadaveri scomparvero e anche il sangue che ricopriva la dottoressa scomparve.
Bly rinfoderò la spada girandosi "Veramente non avevo ancora finito"
"Hai finito ora. Abbiamo trovato un nuovo indizio, Isaryel non è più sulla base. Sto preparando la nave per una missione di recupero"
Bly strinse l'elsa della spada fino a farsi sbiancare le nocche "Non puoi portarmi Rerin, se io me lo trovassi davanti...."
"Gli pianteresti una phaserata tra gli occhi" annui osservandola "Lo so, è la stessa cosa che vorrei fare io, ma sono certo che non andrà così"
Bly scosse la testa "No ti sbagli. Io non voglio ucciderlo. Io voglio che lui arrivi a bramare la morte come suo ultimo rifugio. Ha ucciso tre bambine e ha rapito Isaryel. Non può finire semplicemente in una prigione federale dove avrà vitto e agi per il resto della sua esistenza!"
Rerin si limitò a guardare la dottoressa per qualche istante, poi si diresse all'uscita senza degnarla più di uno sguardo "Sei un ufficiale della Flotta Stellare, hai fatto un giuramento e so per certo che sei molto meglio di quanto tu sembri al momento. Io salirò sulla nave e mi preparerò ad andare a salvare mia figlia, se ritieni di essere in grado di svolgere il tuo lavoro mi raggiungerai lì"

DS16 Gamma - Ufficio del Capitano
D.T. 05/02/2304 - Ore 01.00


=^= Ambasciatrice T'Lani a Capitano. La sto per raggiungere nel suo ufficio, devo aggiornarla su alcune questioni di cruciale importanza. T'Lani chiudo=^=
Steye sollevò lo sguardo inarcando un sopracciglio stupito "Mi piace quando danno per scontato che io non abbia nulla da fare" sospirò e poi sfiorò il comunicatore "Certamente ambasciatrice la atte.." ma il suono del sensore interruppe la sua frase "Avanti"
La vulcaniana fece il suo ingresso per poi fare alcuni passi in direzione del capitano della base "Capitano"
"Ambasciatrice, prego, si accomodi" indicando la poltroncina posta davanti a lui.
La donna chinò leggermente il capo, in segno di ringraziamento, per poi avvicinarsi prendendo posto ad una delle poltroncine.
"Ho chiesto questo incontro perché sono venuta a conoscenza di alcuni fatti che potrebbero indirizzare meglio il flusso delle indagini" osservò il trill per poi proseguire sempre con voce atona e priva di inflessioni "Ho raccolto alcune informazioni e sembra che non abbiamo a che fare con il medesimo rapitore" questa notizia stupì notevolmente il capitano
"Come non è lo stesso? Ha lo stesso modus operandi. Stesse frasi e stesse metodologie come potrebbe trattarsi di un emulatore."
L'ambasciatrice annuì "Sì, molte cose sono le medesime, ma i rituali sono diversi. Tutte le bambine sono state rapite tramite teletrasporto. Ma è la prima volta che gli indizi successivi sono stati consegnati tramite un chip" prese leggermente fiato "Nei rapimenti precedenti tutti gli indizi successivi al primo erano stati lasciati sempre tramite dei biglietti e, purtroppo, sono stati trovati troppo tardi per salvare quelle giovani vite. Per le menti come lui i rituali sono fondamentali, non può cambiarli."
Steye annuì portando i gomiti sulla scrivania per poi congiungere le mani e appoggiarci il mento "Quindi sospetta di un emulatore"
T'Lani scosse la testa "No, sospetto di due persone. Le bambine sono sempre state portate via dalle basi e poi sono state rimandate con delle sonde.
Nonostante questo qualcuno ha lasciato gli indizi successivi probabilmente agiscono minimo in due. Uno rapisce la bambina e fugge con una navetta. Un secondo complice rimane sulla base per seminare gli indizi."
Il capitano della base annuì osservando la vulcaniana "Mhhh questo estende le nostre ricerche, ma indica anche che uno dei complici è ancora qui sulla base. Dovremo suddividere le indagini."
La vulcaniana annuì osservandolo "Potrebbe anche esser possibile che i due si scambino. Ci sono alcune discrepanze con gli indizi dei casi precedenti. Non era mai accaduto che gli indizi fossero delle trappole, ma queste sono speculazioni ed io preferisco affidarmi ai fatti"
Aymane annuì "Sì, ma è una speculazione su cui è il caso di indagare"
Tlen guardò il capitano "Capitano, quando ho saputo del rapimento ho riscosso alcuni favori. Sembra che tra tutte le navette che hanno lasciato la base nel lasso di tempo compatibile con il rapimento solo una abbia avuto un comportamento anomalo. La navetta Tarion ha anticipato la sua partenza di quasi tre ore. Purtroppo, le mie fonti hanno anche appurato che la Tarion giace in rottami sulla luna Taraxis a un anno luce da qui" guardandolo "Non è molto ma è quello che ho ottenuto con così poche ore di indagine. Se saprò qualcosa di più glielo farò sapere"
Aymane annuì alla donna "La ringrazio, passerò queste informazioni al comandante Tharek. Sta partendo con la Stormbreaker per cercare qualche traccia. Speriamo di trovarla rapidamente"
La vulcaniana annuì osservandolo "Le possibilità di trovare la bambina sono decisamente alte stavolta, viste le forze in campo"
Aymane osservò la donna con sguardo interrogativo al che lei continuò
"Isaryel è la figlia, adottiva, ma pur sempre figlia, di un primo ufficiale per di più di una base come DS16 Gamma, nella quale la federazione non vuole assolutamente vi sia alcuna macchia. L'intera flotta stellare sarà impegnata nelle ricerche. La piccola è inoltre la figlioccia di Vorn e, almeno in via ufficiale, l'ambasciatore Rogal non ha preso bene che sia stata rapita. So per certo che i klingon sono sul piede di guerra e proprio mentre stiamo parlando una flotta di sette navi è in perlustrazione."
Aymane inarcò un sopracciglio "In che senso, almeno in via ufficiale?"
Tlen guardò il capitano come se la risposta fosse ovvia "La via ufficiale è che l'ambasciatore non abbia preso bene che la figlioccia di Vorn sia stata rapita. La via ufficiosa è che quella bambina ha passato molte ore a giocare sul tappeto dell'ambasciatore mentre lavorava in ufficio.. l'ambasciatore Rogal, per quanto io sappia, non ha mai concesso un simile onore a nessun altro bambino della base. E si sa cosa pensano i klingon di chi si macchia del disonore di colpire qualcuno in modo così ignobile, specie se è considerato di famiglia. Non credo che resterebbe molto del rapitore se i primi a trovarlo fossero loro"
IL capitano spalancò gli occhi osservandola "No, decisamente non resterebbe nulla. Bisogna che i primi a trovarlo siamo noi, dobbiamo intensificare le ricerche" sollevò lo sguardo verso la donna "Ambasciatrice, la ringrazio moltissimo delle informazioni. Non era tenuta a farlo.. la ringrazio anche di aver riscosso quei famosi favori."
T'Lani si alzò guardandolo "Capitano... sarò onesta con lei. Non sarei totalmente certa neppure dei suoi uomini. Camminando per la base ho, casualmente, ascoltato un po' di frasi...diciamo che ci sono voci di corridoio che indicano come anche alcuni federali sarebbero ben felici di passare qualche minuto da soli con il rapitore"


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29.03 - Ipotesi

Autore: Ambasciatore Federale T'Lani

DS16 Gamma - Sale ologrammi
D.T. 05/02/2304 - Ore 01.00


Un principio noto a molti investigatori del passato era che quando non si sapeva dove andare a parare e tutte le piste portavano a un punto morto, la cosa da fare è ripercorrere i passi all'inizio. Il tenente Riccardi avanzò lungo il corridoio della Base, verso la sala ologrammi dove lo attendeva il suo vecchio amico.

Bucht non lo salutò, limitandosi ad un cenno del capo, prima di varcare la soglia della sala. Riccardi lo osservò, prima di seguirlo.
Non era solo invecchiato, pensò Riccardi. Non era solo questione di capelli ingrigiti o di rughe di espressione che si approfondivano intorno alla bocca e ai lati degli occhi: ogni suo gesto, adesso, sapeva di stanchezza.

Oltrepassò l'arco della sala, ritrovandosi in un alloggio semibuio. Si trovava in una camera di bambina, con le pareti rivestite di colori pastello, un tavolino basso con accanto delle sedioline colorate su cui erano appoggiati dei peluche. Lungo una parete, il lettino sul quale era ancora visibile la traccia del piccolo corpo che l'aveva occupato.

"Come mi hai chiesto - disse Bucht - Ho ricostruito l'alloggio da cui è stata rapita la piccola Daisy. Ho programmato anche visite olografiche anche agli alloggi delle altre vittime. Naturalmente, sono stati tutti analizzati e oloripresi con cura... Le registrazioni sono nel fascicolo"

"Dì la verità... Pensi che stia perdendo tempo, a ricostruire i precedenti?" - chiese Riccardi.

"Ho trascorso in questo alloggio più ore di quante ne abbiamo prima che il rapitore ci faccia ritrovare morta la bambina scomparsa - replicò Bucht - Non ho mai trovato alcuna traccia, né mi è mai venuta alcuna idea per arrivare a quel bastardo"
Riccardi sospirò. Forse era davvero una perdita di tempo.

"Non capisco" - borbottò, andando ad appoggiarsi alla sponda del lettino. Fissò l'impronta sul cuscino:

"Ci saranno state dozzine di bambine su DS9, quel giorno. Perché ha scelto Daisy? E come ha fatto a teletrasportarla con tanta precisione, e ad azzeccare il momento in cui la bambina sarebbe stata da sola in stanza? Uno dei genitori avrebbe potuto svegliarsi, affacciarsi alla stanza e assistere al sequestro... E in questo caso, il rapitore avrebbe perso il vantaggio, perché il teletrasporto sarebbe stato tracciato immediatamente."

Bucht assentì: "Sono tutti ragionamenti fatti già all'epoca, e non hanno portato a niente di buono. Abbiamo fatto scansioni accurate della stanza. Non c'era niente... Assolutamente niente di strano, niente da segnalare, nada, niet!" - Terminò con un pugno sulla paratia, che risuonò in maniera lugubre nella stanza. Dopo un istante, si recò di nuovo all'arco, e premette dei pulsanti. Sul lettino, giusto accanto a Riccardi, apparve una bambina umana dai capelli biondi, impegnata a giocare con un animale di peluche. Alzò il visetto verso la porta e sorrise. Quel sorriso, di una creatura così piccola, innocente, fiduciosa verso la vita, procurò una stretta al cuore all'uomo della Flotta Stellare.

"Daisy - disse Bucht - Una olografia ripresa dalla madre il giorno prima del rapimento. Ha addosso lo stesso pigiama con cui è stata rapita. E che aveva addosso il suo cadavere, quando fu ritrovata"

Riccardi inghiottì. Non doveva farsi coinvolgere, pensò. Sarebbe finito come il suo amico, tormentato dal ricordo di quel caso fino all'ossessione.

"E le altre? - domandò, cercando di non far trapelare emozione nella voce - Daisy è stata la terza bambina ad essere rapita. Andiamo alla prima." - ordinò.

Bucht assentì, tornando a premete comandi sull'arco. Comparve un'altra stanza, con un letto più basso e senza sponde. Sopra il lettino, sullo sfondo di un murale variopinto comparivano degli animali dall'aspetto fantastico, che saltellavano da un lato all'altro, fra alberi e fiori.

"La prima bambina si chiamava Tikka"

Riccardi vide apparire in un angolo l'ologramma di una bambina rotondetta, dai capelli e pelle scuri, apparentemente impegnata a giocare con dei pastelli. Bucht continuò: "Era nipote di un importante dignitario tellarite, di passaggio sulla Base Stellare. Questo da un lato favorì le indagini da parte della Sicurezza della Flotta Stellare, e dall'altro le ostacolò. Il dignitario era convinto che il rapimento della sua nipotina fosse legato a dei terroristi facenti parte di una fazione del suo pianeta... Non era così, ma ci vollero tempo e risorse per escludere quella pista. Per inciso, la famiglia di Tikka ha rifiutato le risultanze delle indagini: sono tuttora convinti del coinvolgimento di quella fazione tellarite e niente sembra capace di convincerli del contrario".

Riccardi prese qualche minuto per studiare l'ambiente e guardare la bambina. Di nuovo, provò una stretta al cuore. Quale mostro poteva prendersela con una bambina tanto piccola?

"Parlami della seconda" - sospirò Riccardi. Bucht aveva ragione. Non vedeva alcun legame tra questa bambina e Daisy, e meno ancora con Isaryel. Possibile che fossero state scelte solo in base a una qualunque casualità?

La stanza che apparve agli occhi del tenente Riccardi era molto più sobria rispetto alle precedenti. La bambina evocata dalla sala ologrammi era palesemente più grande delle altre. Aveva la pelle molto scura, e orecchie delicatamente affusolate.

"Suri, vulcaniana" - la presentò Bucht. L'olografia la ritraeva seduta ad un tavolino, con gli occhi fissi su una scacchiera tridimensionale: "I genitori non appartengono ad una famiglia importante. Lei è ingegnere idraulico, lui è un operaio. Accompagnavano la loro figlia ad un torneo di scacchi tridimensionali... Suri era una piccola campionessa. Dopo il ritrovamento del cadavere, i genitori si sono separati. La madre è attualmente ricoverata in un istituto di igiene mentale."

Bucht lasciò l'arco e andò a inginocchiarsi di fronte alla scacchiera, come per sfidare l'ombra della ragazzina scomparsa: "Tikka, Suri, Daisy... e adesso Isaryel. Non hanno niente in comune tra loro" "Niente, tranne l'appartenere alla Federazione" - mormorò Riccardi.

Bucht si girò verso di lui: "Come, scusa?"

"Non hai notato? Una tellarite, una vulcaniana, una umana e una andoriana... Sono le razze fondatrici della Federazione dei Pianeti Uniti. Potrebbe essere questo, il criterio con cui sono state scelte?"



Luna Taraxis
D.T. 05/02/2304 - Ore 02.25


Da lontano, sullo schermo centrale della Stormbreaker, era parsa una nuvola di detriti metallici sparsa sulla superficie bitorzoluta di un cratere della luna Taraxis. Adesso che poteva vederli più da vicino, erano riconoscibili le forme contorte della navetta che era stata fino a poche ore prima.

Rerin Th'Tharek azionò con prudenza i retrorazzi della tuta EVA, per avvicinarsi al relitto con una traiettoria curva, indiretta. Sopra di lui, la massa oscura della Stormbreaker si frapponeva alla vista delle stelle e del pianeta ghiacciato di cui Taraxis era satellite. Accese la potente torcia che aveva agganciato alla tuta per inquadrare la zona, prima di posare i piedi nella polvere, subito imitato da Tara Keane e dai due uomini della sezione scientifica che il comandante aveva scelto per quella missione.

"Rerin a Stormbreaker - disse - Mi sentite?"

=^= Bly a comandante Rerin - rispose subito la dottoressa - La sentiamo, come si dice sempre in questi casi, forte e chiaro. Quello che non mi è chiaro è perché avete deciso di farvi il tragitto dalla nave con la tuta EVA anziché teletrasportarvi direttamente vicino ai detriti =^=

"Per controllare, prima di scendere, se c'erano tracce di una seconda navetta nella polvere di Taraxis - rispose Rerin - Chiunque vi fosse a bordo, deve aver avuto un altro mezzo per lasciare questo pezzo di roccia, dopo aver distrutto la navetta con cui è partito dalla nostra Base. Dubito che volesse fare di questo posto il suo domicilio."

I due della sezione scientifica si erano già messi al lavoro, sotto le indicazioni di Tara, che a sua volta aveva estratto una olocamera e stava riprendendo la scena dell'impatto alla luce delle loro torce. Le tute EVA erano stranamente brillanti sulla polvere grigia della roccia. Nonostante l'addestramento, si muovevano tutti nella scarsa gravità della luna con una goffaggine che in un altro momento gli sarebbe apparsa comica. Se non avesse avuto così tanta rabbia addosso...

Parte della lamiera contornava un quadro elettrico. Si chinò per entrare in quello che rimaneva della postazione di pilotaggio: =^= Il piano di volo è stato cancellato e la memoria del teletrasporto è distrutta - disse uno degli uomini della scientifica - Ma non potevano rimuovere completamente tutte le memorie dai computer di bordo... Ho trovato il circuito di feedback della memoria del teletrasporto: forse in laboratorio possiamo ricavarne qualcosa.
Inoltre, ho rilevato tracce di DNA della piccola Isaryel su uno dei sedili =^= L'uomo inquadrò con il raggio della propria lampada un cuscino sfondato, dal quale era fuoriuscita una massa giallastra di gommapiuma.

=^= Così sappiamo che la bambina è stata effettivamente a bordo di questa navetta - concluse Tara - ma non c'è altro DNA nei resti dello scafo. Chiunque fosse all'interno, deve aver tenuto una tuta integrale, del tipo che abbiamo adesso noi, anche mentre pilotava =^=

=^= Non ci sono nemmeno passi, o tracce di stivali nella polvere - aggiunse l'altro. L'etichetta sulla tuta recitava il nome Hastings - Forse ha messo l'autopilota per far schiantare la navetta, e si è trasportato con la bambina a bordo dell'altro mezzo che aveva preparato =^=

"E prima di arrivare, avrebbe lasciato il suo mezzo in attesa così, non lontano da una comune rotta commerciale? - replicò Rerin - Qualche nave di passaggio avrebbe potuto notare nei propri sensori, e quindi nei diari di bordo, la presenza di una navetta apparentemente abbandonata dal proprio equipaggio sulla superficie della luna di Taraxis., come del resto sono stati notati questi detriti" - alzò la mano per prevenire una obiezione - Sappiamo che sono già in due: uno che deve essere ancora su DS16 Gamma, per giocare con noi e lasciare i messaggi, e uno che ha portato via la bambina. Pensare che ci sia anche una terza persona di mezzo, al posto di pilotaggio, in attesa dell'arrivo della navetta con la bambina... E' possibile, certo, anche questo è possibile, ma ma io mi sento di escluderlo."

=^= Forse il mezzo non era sulla superficie. Sono sicura che questa luna non è stata scelta a caso - gli arrivò la voce di della dottoressa Bly nella radio del casco - Sto dando un'occhiata al database della Flotta, e ho scoperto che qui c'era una base mineraria, abbandonata poi per esaurimento nel secolo scorso. La luna è stata scavata a lungo, per estrarne minerale di dilitio. Ci sono grotte scavate nella roccia, che si estendono per varie centinaia di metri.
Il posto ideale per nascondere una navetta =^=
"Questo vuol dire anche che è il posto ideale per distruggerne un'altra - ponderò Rerin - Avrebbero potuto nascondere i detriti all'interno di una delle grotte e noi non li avremmo mai trovati, nemmeno in un millennio di ricerche..."

Tara abbassò la olocamera e si girò verso di lui: =^= Comandante, lei pensa ad un'altra trappola - si guardò intorno - Come quella in cui è rimasta ferita Durani. Guardiamarina Marple, rileva tracce di esplosivi? =^=

Uno dei due uomini si avvicinò: =^= No, signore... - rispose Marple - Non ho rilevato tracce di esplosivi. Ma ho rilevato una traccia di energia, in quella direzione =^= alzò un braccio, indicando un punto oltre la cresta del cratere.

"Era ora" - mormorò Rerin, avviandosi verso il punto indicato. Tara gli afferrò un braccio della tuta. La visiera polarizzata impediva di vederne bene i lineamenti, ma sapeva che cosa l'altra stava pensando anche senza vederne l'espressione:

=^= Vuole andarsi a ficcare dritto in quella trappola? =^=

"Certo che si - rispose l'andoriano - E' una trappola, ma è anche qualcosa che ha lasciato apposta per farcelo trovare. Voglio vedere di che si tratta... E se sarà sempre così bravo a far sparire le sue tracce!"


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29.04 - Dentro di lui

Autore: Capitano Steje Aymane

Luogo sconosciuto
05/02/2404 ore 2:30


Il silenzio era come un macigno, opprimente e soffocante. Per ore aveva battuto sul vetro della navetta, urlando con disperazione finché la sua voce non si era spezzata e le corde vocali non avevano emesso che un sussurro rauco.

L'aria all'interno della piccola navetta da lavoro si era fatta rarefatta, avvolgendo le sue braccia con un peso simile al piombo. La testa gli pulsava di dolore, confondendo i suoi pensieri e impedendogli di ragionare con chiarezza.

Un fascio di luce improvviso, proveniente da una torcia, colpì i suoi occhi, strappandogli un gemito di puro terrore. Con ansia, l'uomo scrutò attraverso il vetro, sperando contro ogni speranza.

Dall'altra parte, bambini correvano freneticamente nel magazzino mal illuminato. Non dovevano essere lì, non nel sottoponte della manutenzione. Si fermarono di fronte alla navetta da lavoro, attratti forse da un accenno di movimento visto con la coda dell'occhio.

Con gli ultimi sforzi, l'uomo cercò di urlare, ma la sua voce si perdeva nell'insonorizzazione della navetta. I bambini sembravano non sentirlo, ma lo guardavano, consapevoli che qualcosa non andava. Poi si voltarono e fuggirono via indifferenti alle sue urla.

Le lacrime rigavano il volto dell'uomo mentre continuava a gridare, impotente, mentre l'aria nella navetta di manutenzione si esauriva lentamente. Poi, improvvisamente, tutto svanì, lasciando solo il vuoto e il silenzio.

L'uomo si svegliò di soprassalto, il cuore batteva freneticamente nel petto. Le lenzuola erano appiccicose di sudore, il respiro affannoso. Quell'incubo, quel terrore ricorrente, lo tormentava ancora una volta, strappandogli la pace della notte.

*Indifferenza... i genitori dovevano essere orgogliosi dei loro figli.* sibilò la voce nella sua testa.

"Stai zitto! Lasciami in pace!" borbottò l'uomo sedendosi sul bordo del letto mentre cercava di scuotere via il dolore che sentiva alle articolazioni.

*Cosa c'è? Li hai già perdonati quei bambini?* la voce aveva un tono sorpreso e rabbioso

"Stai zitto!" ringhiò di nuovo l'uomo aprendo di scatto un cassetto del comodino e frugando energicamente al suo interno.

*Dovevi cercare quei mocciosi appena ne hai avuto la possibilità!* gridò la voce nella sua testa

"STAI ZITTO!" urlò di rimando l'uomo estraendo dal cassetto una siringa e iniettandosela nel braccio.

*Cosa succede Joa, non vuoi più giocare con me?* chiese la voce divertita.

Poi tutto si fece di nuovo buio e silenzioso.



Luna Taraxis - Luogo dello schianto
05/02/2404 ore 3:00


=^=Cos'è secondo lei?=^= chiese Rerin al Capo Operazioni osservando l'oggetto semi sommerso nel fango del fiume a circa 150 metri dalla loro posizione.
=^=Difficile dirlo da questa distanza. Sembrebbe parte della console di navigazione ma c'è attaccato qualcosa che non conosco... devo avvicinarmi.=^= rispose Tara ma fu bloccata dall'andoriano.
=^=Rerin a Storbreaker, inviate alle mie coordinate un generatore di scudi portatile.=^=

Pochi minuti dopo le luci del teletrasporto lasciarono quanto richiesto. Tara consegnò agli uomini della sicurezza le quattro antenne che avrebbero delimitato il campo e si piegò sul generatore di scudi. Gli uomini posizionarono le antenne rimanendo a cento metri dall'oggetto.

=^=Attivo il generatore di scudi su forza sei... adesso restringo l'area. Bene così dovrebbe bastare.=^= Lei e Rerin si avvicinarono.
=^=Come pensavo, è una parte del sistema di navigazione. L'energia proviene da questo congegno aggiunto alla strumentazione.=^=
=^=Sa cos'è?=^= chiese l'uomo osservando lo strano oggetto =^=Ha l'aria di qualcosa di molto artigianale.=^=
=^=Dovrò portarlo alla stazione per studiarlo, ma ad un primo esame sembra un potenziatore di segnale. Qualcuno comandava la nave da remoto e ci riusciva tramite questo congegno.=^=
=^=Perché rileviamo così tanta energia?=^= chiese il primo ufficiale guardando la mezza klingon
=^=L'energia necessaria a ricevere e trasmettere dati in tempo reale o quasi è tantissima. Non mi stupirei se nella parte nascosta ancora dal fango ci fosse un MED.=^=
=^=Avrebbe senso... un Modulo Energetico di Dilitio (MED) è una potente fonte di energia progettata per applicazioni avanzate, in grado di fornire energia stabile e affidabile in un formato compatto. Ma è roba sviluppata per uso militare e scientifico... come fa ad averla?=^=
=^=Non lo so, potrebbe essere qualcuno della Flotta Stellare, però nel DarkNet si trova di tutto in vendita.=^= rispose Tara
=^=Quindi non abbiamo niente!=^= Rerin stava per dare sfogo alla sua rabbia in maniera plateale ma il capo operazioni lo fermò.
=^=Si sbaglia Comandante. Credo che siamo stati fortunati... la fonte di energia doveva esplodere distruggendo questa parte di console perché all'interno ci sono ancora i dati di connessione da remoto effettuati per controllare la navetta come un drone. Adesso mi lasci lavorare perché è una cosa parecchio delicata.=^=



Deep Space 16 Gamma - Ufficio del Capitano
05/02/2404 ore 6:08


Riccardi e Tara erano seduti davanti al Capitano. Nessuno dei tre aveva dormito molto e Tara era tornata dalla luna di Taraxis solo due ore prima dell'incontro.
"Quindi quel congegno doveva esplodere ma non l'ha fatto. Cos'è andato storto?"
"Il fango del fiume sulla luna di Taraxis conteneva un'alta concentrazione di silicati, in particolare quelli ricchi di ferro. Questa composizione ha reso il fango altamente conduttivo, capace di disperdere le cariche elettriche. Questa proprietà potrebbe aver impedito il rilascio di energia o causare cortocircuiti nei sistemi del congegno impedendo la detonazione. Siamo riusciti a disinnescare l'ordigno e ora i miei uomini stanno analizzando i dati ricevuti dal congegno... con un po' di fortuna risaliremo al luogo della trasmissione." rispose la donna bevendo un raktajino per riprendere un po' di energia.

"Ottima notizia, però ho sempre la stessa domanda che mi frulla in testa. Come hanno fatto ad usare un teletrasporto per portarla via?" chiese Aymane tamburellando con le dita sulla scrivania.
"Non l'abbiamo ancora scoperto. Non c'è traccia di un teletrasporto nei nostri sensori e i software di protezione avrebbero bloccato qualsiasi teletrasporto non autorizzato."
"In definitiva a noi non risulta un teletrasporto, ma le riprese mostrano il Comandante Rerin che esce dall'appartamento alle 7:50 per andare a fare colazione e alle 8:00 è arrivata il tenente Fallon. Nessuno si è avvicinato alla porta dell'appartamento in quei dieci minuti."
"C'è la possibilità di un passaggio segreto?" chiese il trill
"Signore?" Riccardi parve confuso.
"Intendo se qualcuno ha creato un passaggio per entrare nell'appartamento."
"Impossibile. Gli alloggi dell'ufficiali superiori sono tutti sullo stesso ponte. Da un lato dell'alloggio del comandante c'è il suo e dall'altro quello del tenente Durani... credo che un buco l'avreste notato"
"Non sia sarcastico Alessandro, sto provando ad inventarmi di tutto, anche cose campate in aria come quelle." borbottò Aymane facendo il broncio.
"Mi scusi Capitano..."

"Quindi l'unico modo per usare un teletrasporto all'interno della stazione è superando i blocchi della sicurezza."
"Esattamente." rispose Tara "E questa cosa è impossibile a meno che..." si fermò di botto
I due uomini la guardarono mentre si concentrava. Le rughe che si formavano sulla sua fronte corrucciata accentuavano le creste klingon che normalmente erano a malapena visibili.

"Dica qualcosa..." Aymane ruppe il silenzio

"È solo un'idea assurda. È impossibile che qualcuno abbia craccato i nostri sistemi, le protezioni della flotta stellare sono di prim'ordine e comunque ci saremmo accorti di qualcosa..." iniziò lei
"E quindi?" chiese Riccardi
"E se invece di craccare il sistema questo bastardo avesse una backdoor?"
"Ma questo vorrebbe dire che è qualcuno della Flotta Stellare... e uno qualsiasi vorrei precisare. Come lo troviamo qualcuno che ha aiutato a programmare i software della stazione" chiese Riccardi con voce dubbiosa.
"Non lo so, ma ho sentito di qualcuno che potrebbe aiutare." rispose lei altrettanto dubbiosa.
"Qual è il problema?" intervenne Aymane "Potrebbe scegliere di non aiutarci?"
"Non so nemmeno chi sia... so solo che lo chiamano l'Ombra."



Deep Space 16 Gamma - Ufficio del Capo Operazioni
05/02/2404 ore 6:35


Lo schermo del computer di Tara si accese senza che lei avesse fatto niente. Stava ancora riflettendo sull'idea che aveva avuto e se aveva fatto bene a contattare questo fantomatico hacker che veniva chiamato l'Ombra lasciandogli un messaggio in una bacheca del DarkNet.
"Come ha fatto a..." capì immediatamente che era l'uomo che stava cercando. Non riusciva a vederlo, come se il volto fosse perennemente immerso nell'oscurità mentre un leggero bagliore creava i contorni della figura.
=^=Credo che non abbia tempo per fare domande alle quali sa già che non risponderò... la contatto solo per quello che mi ha scritto nel messaggio. Non mi sta prendendo in giro vero?=^= dal tono dell'uomo, se era un uomo visto che la voce era contraffatta, Tara capì che sapeva esattamente cosa stava succedendo.
"Allora la farò breve. Qualcuno sembra sia riuscito ad entrare nei software di sicurezza della stazione ed abbia rapito la bambina senza far scattare gli allarmi e senza far registrare ai sensori i segnali di teletrasporto. È possibile?"
=^=Siete sicuri che abbia usato questo metodo?=^=
"È l'unica spiegazione... l'alternativa è che sia un fantasma e passa attraverso i muri."
=^=La stupirebbe scoprire che è una possibilità non del tutto da scartare... la stessa cosa sarebbe successa su altre stazioni?=^=
"DS1, DS4 e DS9... ho provato a contattare le altre stazioni per una verifica ma i protocolli sono lunghi e tediosi e quella bambina non ha tempo da perdere! Però le posso fornire i dati di accesso alla nostra stazione."
=^=Ha un bel coraggio a fornire i dati di accesso alla vostra stazione ad un hacker sconosciuto...=^=
"Dovrebbe farle capire quanto siamo disperati..."
=^=Comunque non importa sono entrato.=^=
"Cosa?! Come ha superato le nostre protezioni?"
=^=Le vostre e quelle delle altre stazioni... che vuole farci sono bravo! Adesso si ricomponga e mi dia del tempo...=^=

Tara capì subito che si trovava di fronte ad un vero e proprio genio. A lei per superare i controlli della stazione sarebbero stati necessari giorni e quest'uomo era riuscito ad entrare dentro 4 installazioni della Flotta Stellare in pochi secondi.
*Un genio oppure... qualcuno dell'intelligence?* per entrare così velocemente nei sistemi forse l'Ombra aveva dei codici di un livello molto alto, un livello che solo l'intelligence della flotta poteva avere.

=^=Qualcosa ho trovato...=^= Tara si rese conto che era passata mezz'ora da quando l'Ombra aveva iniziato a lavorare e lei aveva quasi trattenuto il respiro per tutto il tempo =^=Non ho ancora trovato la backdoor, se esiste veramente, però ho trovato un particolare... il software che gestisce l'interscambio di dati fra i sistemi di sicurezza e i sensori è stato creato dalla stessa persona: ex Tenente Benjamin Clarence.=^=
"Il figlio dell'ex ammiraglio Clarence?"
=^=Parrebbe... però è strano dalla sua scheda non sembra un prodigio della programmazione.=^= commentò l'Ombra dimostrando di avere accesso anche ai dati personali della Flotta Stellare.
"Sbaglio o l'ammiraglio è stato mandato in congedo anticipato una decina di anni fa? Ma sui rapporti non è descritto il motivo."
=^=Quando fanno così vuol dire che ha combinato un guaio...=^=
"E se a combinarli fosse stato il figlio? Ad esempio fornendo o addirittura vendendo una backdoor che non doveva vendere? Anche il pargolo è stato congedato... l'ultimo suo recapito sembra essere su Korvat proprio sul bordo della zona neutrale."
=^=Potete raggiungerlo?=^= chiese l'Ombra
"Ho amici da quelle parti... gente che farà sputare al nostro Benjamin quello che sa. Sperando che sia utile."
=^=Continuerò a cercare la backdoor. Chiudo=^=

L'immagine sparì come era apparsa ma Tara non aveva tempo di riflettere sul fantomatico Ombra. Doveva contattare il suo clan.



Deep Space 16 Gamma - Ufficio del Capo Operazioni
05/02/2404 ore 17:21


=^=Vodak loD VodleH vItlhob ngeHpu' qep'a'. (Vodak del casato VodleH saluta il prossimo capo clan)=^= salutò il klingon dall'aspetto feroce con una cicatrice sul volto sbattendo il pugno sul cuore.
"Vodak! È un piacere rivederti... ma penseremo ai saluti un'altra volta. Hai trovato quell'umano?"
=^=Trovato e interrogato. Se l'è fatta addosso appena ci ha visti!=^= il ghigno del klingon deformò la cicatrice dandogli un aspetto demoniaco
"Posso immaginare perché... cosa vi ha detto."
=^=Sai che non sono un tecnico quindi c'ho capito poco. Ti invio però la registrazione dell'interrogatorio... da quello che ho capito questo umano non ha realmente creato quel programma, l'ha rubato ad un altro, un certo Joa. Ma non ricorda il cognome, dice che ormai sono passati almeno vent'anni.=^=
"È per questo che è stato congedato dalla Flotta Stellare?"
=^=Credo che l'abbiano cacciato perché incapace di fare qualsiasi cosa... ha combinato tanti di quei guai che alla fine è stato forzato a dare le dimissioni=^= sghignazzò il klingon

*E con lui anche suo padre che molto probabilmente lo copriva...* pensò Tara per poi tornare a rivolgersi al fratello più giovane, uno dei tanti. "Fatemelo recapitare qui alla stazione... appena potete, potrebbe non aver fatto nulla ma voglio averlo fra le mani per farci due chiacchiere."

Il klingon fece un grugnito di assenso e chiuse la comunicazione.

"Computer metti in correlazione il programma di interscambio di dati fra i sistemi di sicurezza e i sensori con il nome Joa."

=^=Joa Del Cranne, Trill unito. Programmatore freelance. Ha presentato numerose denunce presso la Flotta Stellare affermando di aver subito il furto del suo programma da parte del Tenente delle operazioni Benjamin Clarence di stanza sulla Terra. Non essendo disponibile alcuna prova che dimostri la proprietà del programma, l'ammiragliato ha deciso di non procedere con l'accusa.=^=

"Forse abbiamo trovato la strada giusta. Qual è l'ultimo recapito?"

=^=Joa Del Cranne risulta abitare su Threll V in una città chiamata Jardjia a 300 chilometri a sud della capitale. Si è trasferito in quel luogo dopo l'incidente subito in data stellare 61294.47=^=

"Quale incidente?" Tara si sporse in avanti verso il monitor



***FLASHBACK***
Deep Space 1 - Sottoponte della Manutenzione
17/04/2384 ore 18:33


Del tremava come un giunco di Threll V. Aveva finalmente trovato il bastardo che gli aveva rubato la proprietà del software e gli avrebbe estorto la verità a costo di ammazzarlo di botte.
Solo che Joa Del non era un combattente e certamente non era un assassino, era solo un programmatore freelance che amava stare a casa a lavorare in completa tranquillità... molto probabilmente quello che sarebbe finito preso a pugni era lui, ma questa possibilità non gli era nemmeno venuta in mente.

Era da poco più di un anno diventato un troll unito. Il suo simbionte Del sembrava un tipo taciturno come lui e ancora pareva rifiutarsi di condividere le sue esperienze. Secondo i Selettori del Programma di Iniziazione, i trill che selezionavano e decidevano chi era degno di portare un simbionte, Del era stato sfortunato nelle sue vite precedenti. Molti dei suoi ospiti erano morti in modo brutale spesso a causa di incidenti, per questo Joa Cranne era stato scelto, proprio per dare a Del un ospite tranquillo che gli avrebbe dato al per una volta una vita pacifica e senza problemi.

Joa si armò di coraggio e avanzò raccogliendo da uno scaffale una chiave inglese che sembrava al massimo adatta a rompere una noce, ma così si sentiva più sicuro "Tu bastardo!" ringhiò cercando di sembrare più coraggioso di quanto in realtà fosse.

"E tu chi cazzo sei?" il giovane guardiamarina Benjamin Clarence sollevò un sopracciglio sorpreso dalla vista di un trill in abiti civili in quel punto della nave.
"Non sai chi sono, ma io so chi sei tu! Tu sei quello che mi ha rubato il software!"
"AHAHAH! Ma non mi dire! Sei lo sfigato che ha fatto quella cosa... davvero un ottimo lavoro!" l'umano incrociò le braccia al petto "E ora?"
"Adesso tu verrai con me dalle autorità e dirai tutta la verità! Dirai a tutti come hai rubato il mio lavoro!"
"Sennò che farai? Mi attaccherai con il cacciavite?" chiese ancora l'umano ridendo.

*Uccidilo!* nella sua mente le parole risultarono chiare mentre lui guardava il lungo cacciavite che teneva in mano... eppure era certo di aver raccolto una piccola chiave inglese.

"Sentito ragazzi? Il mio amico qui vorrebbe farci perdere l'occasione di una vita!" esclamò il guardiamarina

Il trill si voltò proprio mentre un pugno lo raggiungeva al mento. Altri tre giovani ufficiali si erano avvicinati silenziosamente. A colpirlo era stato un tellarite tanto corpulento quanto puzzolente.

"Tenetelo!" ordinò l'umano mentre un andoriano e una mezza vulcaniana lo afferravano per le braccia.

Il pestaggio non lasciò segni visibili. Gli amici di Benjamin sapevano come colpire senza lasciare traccia, avevano fatto molte volte questo gioco all'accademia senza subire ripercussioni e se anche c'era stata qualche denuncia l'ammiraglio Clarence l'aveva messa a tacere.

Quasi svenuto dal dolore fu trascinato dalla vulcaniana verso una workbee, una di quelle piccole navicelle per la manutenzione esterna e lasciato chiuso lì dentro. Nessuno pensò che l'assenza di energia nella navetta avrebbe impedito al trill di liberarsi e soprattutto di respirare.

"Vuoi giocare con me? Eccoti servito!" disse Benjamin prima di chiudere il portello e lasciarlo al buio.

Quando i bambini lo trovarono lui vide in loro i suoi quattro torturatori, quattro mostri femminili come la vulcaniana che l'aveva chiuso dentro quella navetta. Pensava che l'avessero abbandonato di nuovo al suo destino con l'aria sempre più scarsa, destinato a soffocare, ma i bambini invece erano andati a cercare aiuto ma... nessuno sembrava dar loro retta. Passò parecchio tempo prima che qualcuno si decidesse ad andare a controllare.

Joa Del Cranne non riprese conoscenza per molto tempo, i dottori dissero che aveva sviluppato una forma di neuropatia periferica a causa della prolungata assenza di ossigeno. La neuropatia aveva colpito i nervi causando una debolezza muscolare, intorpidimento e dolore, specialmente nelle mani e nei piedi.

Ma questo lui lo seppe molto dopo. Per due anni chiuso nel suo coma, il simbionte Del lo istruì nei modi di uccidere, come aveva tentato di fare con i suoi precedenti ospiti... molti di loro si erano rifiutati di compiere quelle nefandezze e anzi avevano minacciato di riferire tutto ai Guardiani dei simbionti delle caverne di Mak'ala e Del li aveva portati al suicidio o aveva causato degli incidenti per trovare un ospite desideroso di aiutarlo e ora aveva quell'ospite.

*Vuoi giocare con me?* gli ripeteva il simbionte mentre Joa Cannel continuava ad urlare nel silenzio della sua mente.


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29.05 - Ribaltamento dei giochi

Autore: Tenente Comandante Tara Keane

Deep Space 16 Gamma - Ufficio del Capitano
05/02/2404 ore 17:35


Aymane aveva convocato una riunione con gli ufficiali immediatamente dopo che Tara Keane lo aveva aggiornato sulle recenti scoperte e in breve il suo ufficio si riempì di persone che speravano di avere un'appiglio, qualcosa che potesse portare al ritrovamento della piccola Isaryel. Il primo ad arrivare fu Rerin, che senza aspettare che tutti gli altri prendessero posto , si avvicinò ad Aymane
"Quindi? È saltato fuori qualcosa?" Chiese facendo scorrere lo sguardo prima sul trill e poi sulla mezza klingon seduta di fianco al Capitano.
"Forse Tara ha scoperto la pista giusta, non indagherò oltre su come ha ottenuto queste informazioni, ma abbiamo un nome. Si sieda Rerin, ora vi diremo tutto."
Per la prima volta , da quando sua figlia adottiva era scomparsa, sul volto del Primo Ufficiale comparve la speranza di poterla riabbracciare e Aymane sperò vivamente di non tradirla.
Poco istanti dopo tutti gli ufficiali superiori furono presenti, compresa Durani, che si era ristabilita in fretta dalla ferita subita nell'attentato del serial killer, e si sedettero in silenzio, in attesa che il Capitano esponesse le novità.
"Signori, grazie agli esami preliminari sul rottame della navetta con cui hanno rapito Isaryel e anche grazie ad alcune informazioni ottenute dal Comandante Keane, credo in un modo non troppo ortodosso, abbiamo il nome di un sospettato. Tutti i dati in nostro possesso portano ad una persona , un trill di nome Joa Del Cranne."
"Cosa sappiamo di lui ?" chiese Riccardi .
"Al momento solo che è un programmatore freelance, che in passato ha avuto un incidente per il quale ha rischiato di morire e che questo avvenimento pare abbia avuto forti ripercussioni sulla sua sanità mentale. Avete la sua scheda sui vostri Padd,"
"E la sua posizione attuale? "
"Conosciamo la sua residenza attuale su Threll V: ho già ordinato al Tenente Thes di contattare le autorità locali, gli chiederò di andare a controllare se effettivamente questo Joa Del è ancora sul pianeta e di ispezionare a fondo la sua abitazione."
"Se è lui il responsabile, allora non lo troveranno. Sarebbe impossibile che sia venuto fin qui, rapito la piccola Isaryel e che sia tornato a casa in così poco tempo." intervenne Durani.
"Giusto Tenente, ma forse ha lasciato tracce del piano in casa sua."
"Se quello è il suo luogo sicuro, potrebbe non aver sentito la necessità di nascondere troppo le prove dei suoi misfatti."
"Speriamo. Al momento, però l'unica cosa che possiamo fare è parlare con le autorità locali e aspettare i risultati delle loro indagini. Fino a che dal pianeta non ci diranno qualcosa , vorrei che chi tra di voi è in servizio da più ore si prenda qualche ora di riposo. Non fatemelo ordinare: stanchi come siete non sarete di aiuto alla bambina." disse Aymane guardando principalmente Rerin, Keane e Riccardi, che dal momento della scomparsa della piccina, non avevano praticamente chiuso occhio.
Tutti gli ufficiali presero commiato dal Capitano, solo Rerin s'avvicinò ad Aymane, il quale prima che potesse parlare lo anticipò e gli disse:
"Rerin, lo so che mi vuol dire che tanto non riuscirà a dormire, e la capisco.... ma prossimamente avrò bisogno di averla lucida e presente. In questo stato non sarà utile né a me né a sua figlia. Può farlo per lei?"
Le antenne dell'andoriano si abbassarono impercettibilmente e rispose
"Per lei posso farlo, devo farlo. Ma mi prometta che non appena avrà novità mi avviserà!"
"Non si preoccupi, sarà la mia priorità. Vada adesso."
E il Capitano guardò uscire preoccupato il suo Primo Ufficiale, mentre il tenente Thes lo avvisava che c'era il Governatore di Threll V in linea.
Aymane si sistemò meglio sulla sua poltrona e si accinse a raccontare gli avvenimenti che li avevano spinti a sospettare un abitante del pianeta di un crimine così efferato.



Deep Space 16 Gamma - Ambasciata Klingon -
05/02/2404 ore 17:55


Rogal entrò nel suo alloggio privato con gli occhi fissi su alcuni rapporti delle navi klingon che stavano aiutando nella ricerca di Isaryel. L'enorme klingon era furioso. il solo pensiero che qualcuno potesse fare del male ad una bambina così piccola lo faceva inorridire, specialmente adesso che la sua seconda moglie Thasie era in attesa dei tanto agognati eredi di sangue puro, due gemelli, che Rogal non pensava di poter amare così tanto, ancora prima che venissero al mondo e nonostante la madre non fosse Tara. Se qualcuno avesse fatto una cosa simile ai suoi figli, non ci sarebbe nella galassia un'angolo sicuro, in cui nascondersi, per il colpevole. Fu sorpreso di vedere la moglie sdraiata sul divano, gli occhi chiusi in una semi veglia.
"Tara tesoro, tutto bene?" chiese il Klingon osservando il volto tirato della compagna.
"Tranquillo, sto rispettando gli ordini del Capitano, riposandomi." rispose la mezzo klingon "ho mangiato qualcosa, scusa se non ti ho aspettato, ma voglio essere pronta in caso di imminenti sviluppi."
"Novità? Le nostre navi non hanno trovato niente di anomalo!" disse sedendosi di fianco a lei, che gli appoggiò le gambe in grembo.
Tara raccontò quello che grazie al fratello e all'hacker chiamato l'Ombra avevano scoperto e anche di come sperasse che quello strano individuo potesse aiutarli ancora, mentre il compagno le massaggiava delicatamente i piedi, ottenendo il risultato di darle un po' di relax, cosa di cui era evidente avesse estremamente bisogno.
Poi cambiando discorso Tara disse "Ho visto le nuove immagini dell'ultima ecografia che Thasie ha mandato dei piccoli: crescono così bene, sono davvero perfetti!"
"Sì, è vero. Anche se io mi immagino continuamente come sarebbe bella una bimba coi tuoi occhi." rispose Rogal, facendo una rapida risalita con il suo massaggio, sino alle cosce della compagna, che non si ritrasse al tocco del compagno, anzi incoraggiandolo a salire ulteriormente.
"Lo sai che non è possibile, vorresti mettere un bersaglio sulla schiena di mia figlia?" rispose Tara.
"Non vorrei sbilanciarmi troppo, ma credo che la nascita degli eredi abbia ammorbidito mio padre più di quello che avrei mai osato sperare e in più, fonti vicine a lui, mi dicono che i nostri genitori vadano piuttosto d'accordo, oltre a rispettarsi molto, e pare che stiano tramando qualcosa per assicurare la nostra permanenza nell'Alto Consiglio, in un futuro che spero, sia molto lontano." continuò Rogal, mentre le mordicchiava il lobo dell'orecchio.
Tara gemette di piacere, gli prese il volto tra le mani e lo baciò con trasporto, poi guardandolo negli occhi disse "Se davvero sarà possibile che io e te potremo generare un figlio senza incorrere nell'ira di qualche fanatico, allora sarò felicissima di farlo. Fino a quel momento, però, possiamo solo allenarci a farlo."
"Più che d'accordo. Che ne dici di un allenamento veloce allora?" rispose lui con passione e sollevandola tra le braccia la portò nella loro camera.



Luogo Sconosciuto
05/02/2404 ore 20:55


Joa era appoggiato alla capsula di stasi in cui la piccola andoriana dormiva di un sonno indotto da potenti narcotici: sembrava così innocente, ma lui sapeva bene che non era così e la voce di Del continuava a ripeterglielo. Quello che stavano facendo era la giusta vendetta per tutto quello che aveva subito lui anni prima.
L'improvviso suono di un'allarme proveniente dal computer lo riportò alla realtà.
Tornò alla consolle e vide che era l'allarme della sua abitazione a Jardjia che era scattato
*Molto bene* pensò *questi stanno giocando bene. Vediamo di movimentare lo scacchiere!* e premette il pulsante che dava l'innesco all'esplosione che avrebbe distrutto la sua casa.



Threll V - città di Jardjia - Abitazione di Joa Del Cranne
05/02/2404 ore 20:56


Il boato fu assordante e la nube di fumo che ne seguì si alzò in cielo per svariati minuti. Quando finalmente questa si diradò non c'erano macerie a testimoniare la distruzione della modesta ma ben tenuta casa di proprietà di Joa Del Cranne, ma solo un profondo cratere a testimonianza di quanto l'esplosione sarebbe stata violenta e distruttiva.
"Comandante Jorah a Capitano Aymane"
=^=Sono in ascolto: è andato tutto come previsto?=^=
"Sì Signore. Come da sua ipotesi la tenuta era minata, ma ci siamo tenuti alle vostre direttive. Prima di entrare abbiamo isolato tutta la zona e l'abbiamo schermata affinché nessun segnale potesse entrare o uscire da questo settore. Ovviamente c'erano dei sensori d'allarme pronti a scattare alla minima violazione del perimetro, che abbiamo provveduto a staccare. Una volta eliminati tutti gli esplosivi dalla casa, ne abbiamo riattivato uno e lo abbiamo fatto scattare, ed effettivamente pochi istanti dopo c'è stata la deflagrazione delle cariche che avevamo precedentemente spostato."
=^=Avete avuto dei problemi? nessun ferito spero!=^=
"No Capitano, grazie ai vostri suggerimenti è andato tutto come previsto. Adesso entreremo e faremo una perquisizione a tappeto della casa, se c'è nascosto qualcosa qua, lo troveremo."
=^=Grazie Comandante, qui aspettiamo con ansia i risultati della vostra ispezione. A presto. Aymane chiude-=^=



Deep Space 16 Gamma - Ufficio del Capitano
05/02/2404 ore 20:59


Aymane e i suoi ufficiali si guardarono con un filo di speranza in più, forse avevano fatto un passo in avanti nel gioco che stavano conducendo con quel pazzo di Joa Del.
Ora però era necessario mantenere questo piccolo vantaggio e capire chi, sulla stazione, stava partecipando al gioco di Joa come complice e portarlo allo scoperto, possibilmente senza che il serial killer se ne accorgesse.



Deep Space 16 Gamma - Alloggi Sottoufficiali
05/02/2404 ore 21:10


Annie Walkes, capo infermiera del turno Beta, si stava guardando allo specchio. Era quasi ora di lasciare il prossimo messaggio, non aveva mai fallito, si poteva contare sempre sulla sua professionalità e di questo Joa ne era certo, altrimenti non le avrebbe affidato un compito così importante!
Ancora pochi giorni e poi si sarebbe potuta ricongiungere con lui!
Da quando lo aveva conosciuto alla Clinica per il Recupero Mentale dove lei, giovane infermiera alle prime esperienze, lavorava, aveva capito subito che lui aveva bisogno del suo aiuto e del suo amore per stare meglio.
Fin dall'inizio Del aveva intuito che quella sciocca ragazza aveva la sindrome del samaritano e non gli ci volle molto a persuaderla che lui l'amava e che solo lei lo avrebbe potuto guarire. In poco tempo la portò dalla sua parte e la trascinò nel vortice di follia in cui la sua mente era precipitata.
Ci volle più tempo a convincere i dottori della sua guarigione, ma una volta uscito dalla clinica, anche la giovane Annie diede le dimissioni. E di lì a poco il folle piano di Del cominciò a prendere piede e per prima cosa, perché il suo disegno potesse prendere vita, Annie si sarebbe dovuta arruolare nella Flotta. Grazie alle sue indubbie qualità professionali Annie fece rapidamente carriera, riuscendo a nascondere anche al pur preparato Consigliere che ne fece il ritratto psicologico, la sua pulsione verso lo psicopatico Joa Del Cranne, che l'aveva soggiogata mentalmente, fino a farla diventare una sua schiava volontaria, pronta ad eseguire ogni suo ordine.
Ed era quello che si accingeva a fare, ancora una volta, perché solo così Joa sarebbe stato fiero di lei!


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29.06 - A caccia di informazioni

Autore: Tenente Comandante Rerin Th'Tharek

Threll V - città di Jardjia
Abitazione di Joa Del Cranne
05/02/2404 ore 21:00


Il Comandante Jorah fu il primo a varcare la soglia di quella che, a tutti gli effetti, poteva essere la tana di un ipotetico serial killer di bambini ma, almeno ad una prima occhiata, non c'era nulla che effettivamente avrebbe fatto pensare a qualche squilibrio psichiatrico del proprietario. Le stanze si presentavano in ordine, anche se un accenno di polvere indicava che nessuno vi soggiornava da qualche giorno.

La prima sensazione che colpì il Comandante fu l'assoluta mancanza di personalizzazione dell'abitazione. Non c'era nulla di strano, ma mancavano tutti quegli oggetti che rendevano una casa "vissuta".

Non vi era alcuna foto che mostrasse il volto dei suoi occupanti o qualsiasi oggetto personalizzato che recasse scritto il loro nome. Negli armadi non c'erano vestiti e scarpe, nel bagno non c'erano oggetti di toeletta e in salotto non c'erano soprammobili di alcun tipo.

"Ma siamo sicuri che vivesse qui?"

La voce del tenente Kruz fece voltare il Comandante "Così risulta.. ad ogni modo cercate ovunque, se davvero non ci fosse nulla non avrebbe senso far esplodere l'intera abitazione"

"Forse è un mitomane a cui piace far esplodere la gente.."

"Speri che non sia così tenente, altrimenti una bambina morirà da qui a pochi giorni"

Il tenente non aggiunse altro ma iniziò ad urlare ordini a destra e a manca perché iniziasse la perquisizione dell'intera abitazione.

Una squadra di scienziati, coadiuvati da una squadra di ingegneri, controllarono minuziosamente ogni singolo punto della casa, arrivando a smontare paratie e lampade incassate ai muri per verificare che non vi fosse nulla nascosto dietro di esse.

Il lavoro certosino procedeva tuttavia a rilento, senza che si trovasse nulla di davvero rilevante ed il Comandante, sebbene non conosceva Isaryel, sentiva via via su di sé il peso di quel fallimento.

"Signore! Abbiamo trovato qualcosa!"

La voce della scienziata fece voltare il tenente Kruz "Alla buon'ora, di che si tratta?"

"Un rossetto, signore, era finito dietro al mobile del bagno" la scienziata osservò i due uomini, notandone lo sconforto, quindi riprese "Non è nuovo ma usato, questo significa cellule epiteliali. Ci sono ottime probabilità che si possa ricavarne il DNA e, da lì, scoprirne il nome!"

"E' sempre meglio di niente.. ma continuate a cercare" il tenente Kruz rientrò in casa, finendo per sfogare la sua rabbia su l'unico scienziato che, stranamente, stava in mezzo al soggiorno e si osservava intorno senza fare nulla "Ehi, Dove! Se non ti metti a lavoro vengo a prenderti a calci in culo! Non sto scherzando, qui la faccenda è grave!"

Lo scienziato non si scompose nemmeno, ma si voltò a guardare il tenente con espressione pensierosa "Signore, non nota nulla di strano?"

Il tenente fissò l'uomo con espressione infastidita "Vedo uno scienziato che non ha voglia di lavorare, questo è abbastanza strano per lei?!"

"Non le sembra che questa casa sia piccola?"

"Non tutti possono permettersi di vivere in una villa!" Kruz sbuffò una seconda volta "Ma che razza di domande ti vengono in mente?! Stiamo cercando di salvare una bambina!"

"Sì, tenente, lo so bene. Ma, mi dia retta solo per un momento, non le sembra che le dimensioni esterne della casa non corrispondano a quelle interne?!"

Il Comandante Jorah si bloccò di colpo, metabolizzando le parole dello scienziato, poi uscì dall'abitazione guardandola nel suo complesso. In effetti l'edificio era di una certa grandezza ma, al suo interno, il soggiorno sembrava piccolo. Non lo si poteva definire claustrofobico ma, in effetti, sembrava vi fosse qualcosa di sbagliato.

Appena rientrò si diresse direttamente verso il tenente Kruz "Ha ragione. Se si osserva l'edificio dall'esterno si nota che questa stanza è più piccola di come dovrebbe essere.. deve esserci un intercapedine che nasconde una parte dell'abitazione"

"Esatto.." lo scienziato alzò lo sguardo dal suo d-padd "Incrociando i dati catastali dell'immobile con le effettive dimensioni di questa stanza, direi che qui sia stata nascosta un'area di circa un metro per quattro.. non proprio una stanza nascosta ma comunque più di uno sgabuzzino per le scope"

"E dove dovrebbe essere questa stanza nascosta?! Come ci arriviamo?!"

"Ancora non lo so ma, se io dovessi nascondere qualcosa, lo metterei lì!"

Rinvigoriti da quella nuova possibilità, le squadre degli scienziati si misero alla ricerca di qualunque segno che li guidasse a trovare il modo di accedere a quella alcova nascosta. Nel frattempo il Comandante decise di uscire e mettersi sulle tracce del possibile killer alla vecchia maniera, ossia chiedendo ai vicini.

La zona in cui soggiornava Joa Del Cranne poteva tranquillamente definirsi un "quartiere dormitorio". Lì, la maggior parte degli abitanti usciva presto la mattina per andare a lavoro e rientrava solo a tarda sera.

Era una parte della città molto tranquilla in cui vivere senza rischiare di essere molestato dai vicini, dato che ognuno si faceva i fatti suoi. Una bellezza in cui vivere, un incubo per un indagine!

Fu solo al quinto tentativo che trovò qualcuno che non seguiva l'antico dettame del vivi e lascia vivere. Una vecchietta dai capelli canuti, infatti, sembrò molto divertita e interessata alla possibilità di parlare con un baldo giovanotto come il Comandante!

"Cosa vuole che le dica, quelli non parlavano mai con nessuno! Ho visto poche volte lui e ancora meno lei!"

"Quindi mi conferma che in quella casa viveva anche una donna?"

"Sì, ogni tanto veniva anche una donna ma non credo che vivesse in pianta stabile qui.. ma detto tra noi non credo che nemmeno lui vivesse realmente qui! Quella casa passa più tempo chiusa che aperta!"

"Ha notato qualcosa in quella coppia?"

"Della donna non ricordo nulla, l'ho vista di sfuggita un paio di volte ma non sono mai riuscita ad osservarla in volto.. per lo più le ho visto le spalle! Ma di lui ho notato che non ci deve stare del tutto con la testa, parlava da solo!"

"Comandante!!"

La conversazione fu interrotta di colpo.

"Cosa c'è tenente?"

"Abbiamo trovato la stanza nascosta! Finalmente abbiamo qualcosa!"



Luogo Sconosciuto
05/02/2404 ore 21:15


Superato il primo momento in cui l'euforia del gioco aveva ottenebrato la sua mente, Joa Del Cranne si ritrovò a ripensare alla sua posizione e a chiedersi cosa diavolo era andato così maledettamente storto. Il rapimento di quella bambina andoriana era il loro quarto tentativo di portare avanti la sua "sacra" missione di vendetta contro quei bambini che tanto lo avevano fatto soffrire in passato. Allora, perché, questa volta, tutto stava precipitando così rapidamente?!

Finora, ogni volta che aveva preso un bambino, il risultato del suo gioco era sempre lo stesso. Gli ufficiali della tattica e sicurezza controllavano tutte le navi, interrogavano tutte le persone presenti sulla base, lanciavano avvisi alle navi federali della zona per ricercare la bimba scomparsa, ricercavano prove nella stanza della bambina, etc.. etc..

Alla fine, passati i dieci giorni, lui gli recapitava il corpo della bambina morta. Era qualcosa di sempre uguale.. qualcosa di facile, asettico e totalmente prevedibile.

Ma questa volta era diverso. Non solo l'equipaggio della DS16 Gamma aveva individuato la prima navetta usata per la fuga in tempo record, ma erano anche riusciti a trovare degli indizi su di lui e ad arrivare a tentare di perquisire la sua casa su Threll V!! Quel gruppo di uomini erano riusciti a fare ciò che a nessun altro era riuscito e, per aggiungere il danno alla beffa, lo avevano fatto nel giro di meno di due giorni!!

Quanto erano vicini al trovarlo?! Quanto doveva preoccuparsi?! Sarebbe stato più sicuro spostare la piccola in un altro luogo sicuro o restare dove si trovava?!

*Questo gioco ti sta sfuggendo di mano..* la voce nella sua testa si palesò all'improvviso *Questi uomini si sono avvicinati troppo*

"Sta zitto! Non mi interrompere, devo pensare!"

Ma la voce dentro di lui non sembrava voler smettere di parlare *Non c'è nulla a cui tu debba pensare, devono morire tutti!*

"La bambina, e solo la bambina, morirà fra otto giorni! Smettila di darmi fastidio!"

*Perché continuare ad aspettare? Questa volta sono vicini..*

"Tu non lo puoi sapere, così come non posso saperlo io! Abbiamo dato loro dieci giorni e dieci giorni avranno! Le regole del gioco non possono essere cambiate!"


*Te ne pentirai..*

Joa non rispose al suo simbionte perché una chiamata in entrata lo distrasse dall'ascoltare la voce. Alzatosi in piedi e raggiunta la consolle, il trill scoprì che era proprio la sua complice ad averlo chiamato.

"Hai notizie?"

=^=Non sanno ancora dove sei, va tutto nei soliti modi=^=

"Sei una stupida!" la sua complice lo stava osservando con stupore, segno evidente che non aveva idea del motivo della sua rabbia, e la cosa fece infuriare ancora di più Joa "Loro sanno chi sono, sono andati a mettere naso nel mio appartamento! Ovviamente avevo previsto che prima o poi qualcuno riuscisse a portare ad un nuovo livello il gioco e avevo predisposto il tutto"

=^=Hai fatto esplodere l'edificio?!=^=

"Ovviamente, in questo modo non hanno nulla in mano! Ma non è questo il punto! Possibile che tu sia tanto inutile questa volta?! Avresti dovuto sapere che erano arrivati al mio nome e, ancor meglio, mi avresti dovuto spiegare come erano giunti a me! In tanti anni non mi sei mai sembrata tanto incompetente come in questi giorni!"

=^=Non prendertela con me Joa! Questa volta è diverso!=^=

"Che cosa è diverso?!"

=^=Tanto per cominciare l'ufficiale medico capo della starbase ha chiesto e ottenuto di essere esonerata da tutto il lavoro in infermeria. Praticamente non passa più da giorni in reparto! Come pretendi che riesca a tenermi aggiornata se la mia migliore fonte di informazioni nemmeno si degna di farsi vedere?!=^=

"Trova un modo!"

=^=E poi, te lo ripeto, hai scelto la bambina sbagliata! Dovevi rapire la figlia di qualcun'altro! Si vocifera che siano in molti a volere la nostra testa. Non solo il Comandante Rerin sembrerebbe essere diventato amico di un ammiraglio della flotta, ma la bambina era ben voluta dall'ambasciatore Rogal. L'intera ambasciata klingon è sul piede di guerra!=^=

"Tutto qui?"

=^=Come sarebbe a dire tutto qui?! Di solito a cercarci erano solo gli ufficiali di una base stellare! Questa volta ci sarà mezzo Comando di Flotta e non so quante navi klingon! Hai idea di cosa ci faranno questi se ci mettono le mani addosso?!=^= la voce della donna era piuttosto alterata =^=Il tempo è finito, cercherò di darti un aggiornamento più consistente la prossima volta=^=

La comunicazione venne chiusa di colpo e Joa si voltò nuovamente verso la capsula che conteneva il corpo della piccola Isaryel, ancora immersa in un sonno profondo "Perché, fra tutte quante, tu sei l'unica che mi sta creando tanti problemi?!"



Starbase DS16 Gamma
Zona Residenziale - Appartamento assegnato al Tenente Comandante Rerin
D.T. 06/02/2399 - Ore 00:03


Rerin si svegliò di soprassalto, ammassando le coperte sul pavimento e scattando in piedi ancora con indosso un enorme senso di angoscia. Il Comandante si osservò attorno e, nella semioscurità in cui si trovava, riuscì a vedere alcuni oggetti sparsi sul pavimento.

I giocattoli di Isaryel erano ancora lì, segno tangibile del passaggio di quel piccolo ciclone azzurrognolo, ma lei non c'era più. Ciò che un tempo avrebbe ricordato all'ufficiale tutte le fatiche di crescere una bambina, ora gli rammentavano solo che aveva fallito nel compito più importante per un genitore: tenere al sicuro sua figlia.

Il senso di vuoto e di frustrazione si fece via via più forte, al punto da costringere Rerin ad uscire, abbandonare i propri alloggi e cercare rifugio altrove. Non poteva stare lì dentro, non fino a che non avrebbe portato in salvo la figlia.

=^=Aymane a Rerin. Mi dispiace disturbarla proprio ora che sta riposando ma abbiamo qualcosa, venga in sala tattica=^=

Rerin irrigidì la mascella. Non aveva la forza di credere che tutto si stesse risolvendo, ma non poteva impedirsi di sperare che, finalmente, fosse possibile andare a riprendere la sua bambina "Sto arrivando"



Starbase DS16 Gamma
Sala tattica
D.T. 06/02/2399 - Ore 00:07


Il Capitano Aymane entrò nella sala trovandovi già tutti i suoi uomini con un'espressione tesa e furiosa dipinta sul volto, quasi fossero pronti a scendere sul campo di battaglia da un momento all'altro. In parte erano preoccupati per il loro primo ufficiale, che se ne stava appoggiato sulla paratia in attesa di avere qualche informazione, ma la questione era sicuramente un'altra: avevano preso una bambina innocente!

In modo del tutto eccezionale, fra gli ufficiali era seduta anche l'ambasciatrice T'Lani. Normalmente non avrebbe mai preso parte alla riunione degli ufficiali della starbase ma quella era una situazione del tutto atipica e Aymane, conscio di avere bisogno di tutto l'aiuto possibile, non disse assolutamente nulla a riguardo.

"Signori, aprirò la chiamata con il Comandante Jorah fra pochi minuti ma prima vorrei parlarvi un attimo di come desidero che si portino avanti le indagini da adesso in poi" lo sguardo di Steje si spostò su tutti i suoi uomini senza fermarsi su nessuno di loro in particolare "Come sapete bene, sulla nostra base c'è un complice di Joa. Di questo individuo non sappiamo ancora nulla, quindi non possiamo escludere nessuna possibilità. Potrebbe essere un visitatore casuale della Starbase, così come potrebbe essere un membro delle squadre di manutenzione delle biosfere che, di tanto in tanto, vengono a controllare il loro stato o, ancora peggio, uno dei nuovi membri delle vostre sezioni. Non sappiamo nulla, quindi vi pregherei di limitare al minimo qualsiasi conversazione che riguardi questo rapimento in zone pubbliche o aperte al pubblico. Attenzione anche all'uso dei comunicatori, non sappiamo il livello di tecnologia impiegata dai rapitori

e non vorrei che venissimo intercettati. Parlate in luoghi sicuri, come dovrebbero esserlo la sala tattica ed i vostri uffici. Ho fatto fare un controllo accurato sulla presenza o meno di microspie e non ne sono state trovate, ma tenete alta l'attenzione! Anche un minimo dettaglio potrebbe fare la differenza!"

Gli ufficiali non risposero, del resto non ve ne era nessun motivo, e si limitarono ad annuire in silenzio. Erano tutti in attesa di quella comunicazione con Threll V, tutto il resto poteva aspettare. Steje, comprendendo la fretta dei suoi uomini, non li fece attendere oltre ed aprì la comunicazione. Sullo schermo visore apparve il volto del Comandante Larson, con un cipiglio che non fece presagire nulla di buono.

"Comandante Jorah, scusi l'attesa. Mi diceva che avevate finito la perquisizione dell'abitazione del sospettato.."

=^=Precisamente Capitano ma voglio dirvi fin da subito una cosa, non sappiamo dove si trovi al momento il sospettato. So che non è quello che avreste voluto sentirvi dire ma purtroppo sembra che Joa sia un tipo piuttosto paranoico della sicurezza.. del resto immagino lo aveste capito anche voi=^=

Nella stanza l'umore peggiorò immediatamente, i primi a risentirne furono Bly e Rerin che, a causa delle loro capacità empatiche e telepatiche, furono investiti dalle emozioni di tutti i loro colleghi.

=^=Ma nonostante tutto ritengo che la fortuna sia dalla nostra parte perché abbiamo effettivamente trovato qualcosa=^= il Comandante osservò tutti gli ufficiali soffermandosi infine su Rerin =^=Joa ha fatto saltare in aria la sua casa per un motivo specifico, ossia nascondere l'esistenza di una piccola stanza segreta creata all'interno del suo salotto=^=

"Aveva creato una stanza nascosta?"

=^=Sì, aveva ricavato una sorta di alcova creando un muro di cartongesso e usando una libreria come entrata nascosta.. c'è voluto parecchio tempo per capire come accedervi ma alla fine i nostri sforzi sono stati premiati con questo..=^=

Sullo schermo sparì l'immagine del Comandante Larson per far spazio a quelli che sembravano degli schemi ingegneristici di qualcosa non meglio specificato. Tutti si misero ad osservare con attenzione quella sorta di parallelepipedo ma fu Tara a prendere per prima la parola.

"Si tratta di una tipologia di capsula di stasi, ma onestamente non credo che si tratti di una delle nostre.." man mano che le immagini cambiavano, il Comandante Keane continuava a rapportare i propri colleghi "Sì, decisamente non si tratta della tipologie di capsule che abbiamo sulla starbase.. è qualcosa di molto diverso"

"In che cosa differiscono dalle normali capsule di stasi?"

"La loro stessa concezione. Noi abbiamo delle capsule che hanno il preciso intento di contenere un soggetto per quel breve lasso di tempo in cui i medici possano rimetterlo in piedi.. scusi doc, sto semplificando ma non è quello il mio settore" Tara lanciò uno sguardo a Bly prima di proseguire "Questo tipo di capsule sono quelle nate ed evolute sull'idea di permettere viaggi spaziali di lunga percorrenza senza che l'equipaggio sia vigile"

Riccardi fece una smorfia prima di scuotere la testa "Non credo di aver capito.."

"Quello che sto cercando di dire è che nelle nostre capsule non si può rimanere per mesi o anni, in quelle capsule sì!" Tara osservò i colleghi prima di riprendere "Mi spiego meglio. Quel tipo di capsule è stata progettata allo specifico scopo di mantenere in vita per un lungo periodo un equipaggio perfettamente addormentato in modo da risvegliarli solo una volta giunti a destinazione.. sono sistemi integrati estremamente sofisticati perché totalmente autonomi. Non necessitano di personale che li monitorino passo dopo passo, letteralmente si occupano in autonomia del controllo dei segni vitali del soggetto adattandosi ad eventuali problematiche che dovessero sorgere"

"Quindi mia figlia si trova in quella specie di scatola?!"

=^=Riteniamo di sì, Comandante=^= La voce di Larson si sentì nitida, ma sullo schermo continuavano a vedersi le immagini del progetto della capsula che via via cambiavano per mostrare ogni sua singola specifica.

"Questo è interessante.." Tara indicò una serie di immagini "Lo vedete anche voi?"

"Vedo tante cose ma non posso dire di saperle interpretare molto bene. Cosa dovrei aver visto di tanto interessante?"
"Mi scusi Capitano, cercherò di spiegarmi. Quest'ultima parte del progetto non è rivolto al funzionamento della capsula nè al suo software di controllo.. si tratta di schemi per l'adattamento della capsula stessa all'integrazione con una nave o navetta. Ritengo che quella capsula si trovi su di un velivolo spaziale, qualcosa di non molto grande ma nemmeno tanto piccolo.."

"Questo non mi aiuta affatto Comandante! Ha idea di quante tipologie di navi potrebbero rientrare in una simile definizione?!"

"Comandante Rerin.." Steje lanciò uno sguardo duro a Rerin che, di rimando, si limitò a serrare ancora di più la mascella in un moto di rabbia

"Capisco Comandante, tuttavia credo che possa essere davvero interessante. Chiunque ha progettato quella capsula, l'ha fatto perché venisse integrata ai sistemi di una nave. Ci sono dei sotto sistemi che vanno a diminuire l'energia usata dalla capsula, con automatico passaggio alle batterie ausiliarie, in caso di sovraffaticamento dei sistemi di navigazione della nave.."

Durani annuì "Quindi sono da escludersi tutti i pianeti e le starbase.."

Il Comandante Tharek tuttavia continuava a non essere soddisfatto dalle novità in arrivo e, anche a causa della sua natura andoriana, sembrava essere in difficoltà nel non perdere le staffe "Non mi basta comunque! Non posso perquisire ogni maledetta nave!"

"Comandante!" Steje riprese il suo primo ufficiale ma in fondo sapeva quanto Rerin si stesse impegnando a non distruggere qualsiasi cosa gli capitasse a tiro

Il Comandante Keane, d'altra parte, non si fece impressionare dal primo ufficiale "Ma io ho ancora qualcosa. Devo studiare meglio quei progetti ma, per come la vedo io, le specifiche della navetta a cui la capsula di stasi è stata integrata sono federali"

"Si tratta di una navetta federale?!"

"Di una classe di navette federali, anche se da quanto ne so sono usate anche dai civili" Tara osservò Rerin "Sono convinta che quelle specifiche appartengano ad una Raven, il che avrebbe anche un senso. Le astronavi di tipo Raven sono piccole navi da esplorazione modulari della Federazione a lungo raggio. Assomigliano leggermente ai runabout di classe Danube, quindi hanno un ottimo approvvigionamento di energia, ma sono state progettate per essere gestite da un equipaggio minimo"

=^=Vi invierò tutto ciò che abbiamo recuperato con il prossimo flusso di dati ma prima vorrei mostrarvi cos'altro abbiamo trovato=^=

Sullo schermo scomparvero le specifiche della capsula per lasciare spazio agli schemi di sintesi di alcune sostanze chimiche che sembrarono attirare immediatamente l'attenzione degli ufficiali scientifico e medico.

"Si tratta di farmaci" l'ufficiale scientifico fissò con attenzione lo schermo "Non ne riconosco i nomi ma credo che possano essere dei sonniferi o dei tranquillanti di qualche tipo"

"Esatto, si tratta di una serie di sonniferi piuttosto potenti e.." a mano a mano che le immagini cambiavano Bly continuava a far scorrere febbrilmente il suo sguardo da un dato all'altro "Sembra che abbiano studiato una serie di mix di farmaci in modo da poterli adattare a diversi ceppi razziali"

"Quindi mia figlia è stata sedata e se ne sta dentro a quella specie di scatola!"

"Sì, il punto è proprio questo!" Bly non si scompose al tono aspro di Rerin per poi osservare Tara "Lei ha ragione quando dice che esistono delle capsule che possono mantenere in vita delle persone per lunghi periodi ma, come tutte le macchine di questo tipo, richiedono una regolazione perfettamente calibrata sull'individuo. Per spiegarlo meglio, se la capsula fosse calibrata sui miei dati, sarebbe adatta ad ospitare me ma molto probabilmente non sarebbe adatta ad ospitare nessun'altro di voi! Per arrivare a tanto è necessario avere delle competenze mediche, non c'è altra possibilità!"

Riccardi guardò i colleghi prima di prendere la parola "La domanda a questo punto è.. le competenze mediche le ha questo Joa o le ha il suo complice?"

Aymane si limitò ad annuire al suo ufficiale "Bella domanda. Comandante Larson, per caso ha altre informazioni sul conto di Joa Del Cranne?"

=^=Posso escludere che Joa, di suo, abbia conoscenze mediche. Si tratta di un informatico e, da quanto ho potuto appurare, non ha mai frequentato nemmeno dei corsi base di pronto soccorso. Non posso escludere che abbia elaborato il software della capsula ma non sulla base delle sue competenze mediche, anche se..=^=

Aymane inarco un sopracciglio "Anche se?!"

=^=Joa, per quanto assurdo possa sembrare, è un trill unito. Non posso escludere che il suo simbionte avesse quelle conoscenze e le abbia condivise con il suo ospite. Ho contattato la Commissione simbiotica ma, al momento, non hanno ancora rilasciato nessuna informazione riguardo Del, il simbionte impiantato su Joa=^=

Durani alzò lo sguardo parecchio sorpresa da quella scoperta "Perché la commissione simbiotica non ha ancora inviato quelle informazioni?!"

=^=I simbionti, nella cultura trill, sono qualcosa di sacro. Sono troppo pochi rispetto alla popolazione e, per questo motivo, essi vivono per preservarli in ogni modo, offrendo loro una vita il più diversificata possibile. La commissione non ha nulla contro di voi, ma sono di per sé restii a mettere in pericolo un simbionte divulgando delle informazioni a degli estranei=^=

"Lo hanno capito o no che hanno rapito una bambina?" la voce di Bly era furiosa "Non possono rifiutare di darci quelle informazioni!"

=^=Temo purtroppo che possano e lo stiano facendo=^=

T'Lani, che sino a quel momento se ne era rimasta in silenzio ad ascoltare la riunione, si alzò lentamente dalla sedia osservando con espressione atona lo schermo "Non potranno dire di no a me.." detto questo non si soffermò a salutare nessuno ed uscì dalla stanza.

Ad Aymane dispiacque un po' per quegli uomini della Commissione che avrebbero avuto a che fare con la loro ambasciatrice ma il suo pensiero fu distratto dalle parole del Comandante Larson.

=^=C'è un'ultima cosa.. per quanto riguarda il complice di Joa, riteniamo si tratti di una femmina. Abbiamo trovato un rossetto finito dietro al mobile del bagno ed una vicina ha confermato che in quella casa vi viveva saltuariamente una donna. Speravamo di ottenere di più dall'analisi del DNA ma si è troppo deteriorato, l'unica cosa che possiamo dirvi è che si tratta di un soggetto di razza umana=^=



Starbase DS16 Gamma
Ufficio del Capitano Aymane
D.T. 06/02/2399 - successivamente alla riunione


La riunione si era conclusa da pochi minuti. La perquisizione su Threll V si era rivelata piuttosto utile e, ora dopo ora, le informazioni in mano agli ufficiali federali stavano aumentando, ma questo non era sufficiente per il Primo Ufficiale della starbase.

Steje sapeva che non poteva prendersela con Rerin se era diventato via via sempre più intrattabile. Avevano rapito sua figlia e minacciavano di ucciderla, già solo questo avrebbe fatto impazzire qualsiasi genitore. Se poi si aggiungeva che, dal momento del rapimento, l'andoriano non riuscisse più a dormire se non per più di un'ora o due prima di svegliarsi di soprassalto, era del tutto comprensibile che non riuscisse a mantenere la calma che normalmente ci si aspetterebbe da lui.

"Rerin.."

"Lo so, devo darmi una calmata!"

"Stanno tutti lavorando incessantemente per riportare a casa Isaryel sana e salva"

"Lo so, ve ne sono grato ma si tratta di mia figlia e, per quanto riconosca gli sforzi di tutti, non mi basta! Rivoglio mia figlia!"

"In tutta onestà non posso dire di capire a pieno come si sente, dato che io non ho figli, ma.."

=^=Mmphf.. In questo caso non dire nulla=^=

Rerin e Steje saltarono sulla sedia prima di osservare il terminale su cui, senza alcun avvertimento o segnalazione, si era aperta una comunicazione con dei tipi strani. C'erano tre persone, una più grande e massiccia con accanto altre due figure più piccole e femminili. Tutti e tre indossavano una strana tuta integrale nera che ne copriva interamente anche il viso.

Steje fissò lo schermo senza capire chi avesse di fronte "Come prego?!"
La figura più grossa delle tre riprese la parola =^=Se non sei padre e non sai di che parli, stai zitto!=^=

"Chi diavolo siete voi?! Come avete attivato questa conversazione privata direttamente nel mio ufficio?!"

=^=Siamo gente a cui non piace chi se la prende con i bambini e, caso vuole, abbiamo informazioni che possono interessarvi"

"Tanto mi basta.." Rerin smise di soffermarsi sulla strana chiamata in arrivo concentrandosi sulla figura più massiccia delle tre, l'unica che sino a quel momento aveva parlato "Cosa sapete del rapimento?!"

=^=Presumo che tu sia il padre della bambina=^=

"Sì.."

=^=Non si arrenda, lo prenderete prima dello scadere del tempo=^=

Rerin scosse il capo demoralizzato "Come fa a dirlo?!"

=^=Mpfh, lo so! Non ho l'abitudine di fare promesse a caso!=^= la figura più massiccia fece cenno ad una delle due più piccole e questa prese la parola

=^=Abbiamo scaricato i dati relativi alle indagini e alla perquisizione svolta su Threll V ma riteniamo di poter fornire qualche informazione ulteriore. Non possiamo dirvi con esattezza dove si trovi Joa ma la capsula è stata predisposta per adattarsi ad una nave di classe..=^=

Steje intervenne un po' infastidito "Raven.. a questa conclusione era già giunto il nostro capo operazioni"

L'altra figura femminile, dal fisico decisamente più prosperoso della prima, osservò la collega prima di guardare nuovamente in direzione di Steje e Rerin =^=Impressionante, quindi posso presumere che sappiate anche a cosa si riferiscano quegli schemi di sintesi..=^=

"Per lo più sonniferi, non avete qualcosa di meglio?!"

=^=Certo che sì, i vostri uomini hanno fatto un ottimo lavoro ma noi possiamo fare di meglio. Immagino che siate giunti alla conclusione che, coinvolto nella questione, vi debba essere qualcuno con notevoli conoscenze mediche=^=

Rerin sospirò infastidito "Potrebbe trattarsi di Joa o.."

=^=No, non si tratta di Joa=^= la figura più mingherlina tornò a digitare ad una consolle, Rerin ne dedusse potesse trattarsi di un'informatica o qualcosa di simile =^=Lui era un programmatore ed il suo simbionte non ha mai abitato all'interno di un medico o di qualcuno con competenze mediche avanzate=^=

"Come lo sapete?" Steje fissò lo schermo allibito "La Commissione simbiotica non ci ha ancora dato il permesso di visionare quei dati!"

La figura più alta e massiccia, probabilmente il capo, prese la parola =^=Noi non abbiamo l'abitudine di chiedere il permesso, qualche problema?=^=

"Nessuno!" Rerin rispose rapidamente "Cos'altro sapete?!"

=^=Quel mix di farmaci era in uso all'incirca una ventina di anni fa negli istituti di igiene mentale di Threll V, proprio nel periodo in cui Joa Del Cranne era stato ricoverato. Si tratta di un mix molto potente che tuttavia, se calibrato correttamente, non produce effetti collaterali dannosi all'organismo. Non ricorderà nulla di quello che è successo, ma sua figlia starà bene=^=

Rerin pensò che la persona sotto a quella maschera nera dovesse avere qualche conoscenza medica, forse era un dottore, ma in quel momento poteva trattarsi di chiunque, purché lo aiutasse a trovare sua figlia "Grazie, ma non mi aiuta a ritrovarla"

=^=Questo lo pensi tu, in verità è la chiave di volta di tutta questa situazione=^= la donna camuffata riprese a parlare =^=Una volta che abbiamo escluso che Joa avesse competenze mediche ci siamo concentrati sulla sua complice. Come certamente vi avrà detto il vostro medico capo, per usare quel tipo di capsula è necessario avere un'anamnesi estremamente accurata del soggetto ed il modo più semplice è avere la sua cartella medica. Inizialmente abbiamo cercato se vi fossero stati degli accessi non autorizzati alle schede mediche prima dei rapimenti ma non abbiamo trovato nulla=^=

"Quindi non hanno usato le cartelle mediche.."

=^=Non ho detto questo, Capitano, presti attenzione!=^= la donna mascherata si voltò per un attimo verso Steje, apostrofandolo senza tanti complimenti, prima di guardare di nuovo Rerin =^=Non abbiamo rilevato accessi non autorizzati, questo ci ha portato a ritenere che, chiunque avesse fatto accesso a quei dati, aveva le autorizzazioni per farlo=^=

"Si tratta di un membro della flotta stellare?!"

=^=Abbiamo confrontato i dati di tutte e quattro le starbase, per quanto riguarda il personale della sezione medica in servizio nel periodo in cui le bambine sono state rapite e abbiamo trovato un nominativo che si ripeteva costantemente, ossia la vostra infermiera capo, Annie Walkes=^= la donna si fermò un attimo =^=Abbiamo proceduto ad un controllo anche sulla vita di questa donna e abbiamo cercato una possibile connessione con fra lei e Joa. Provi a indovinare chi faceva l'infermiera nello stesso istituto di igiene mentale e nello stesso periodo in cui vi era ricoverato Joa? E indovini chi ha dato le dimissioni poco dopo che Joa fu dimesso?=^=

Rerin scattò in avanti "Quindi è lei?! La complice di Joa è una di noi?!"

=^=Esatto. Se avremo altre informazioni ci facciamo vivi noi=^=

La comunicazione si chiuse così si era aperta. Steje stava ancora osservando lo schermo quando Rerin si mosse verso l'uscita "Dove pensa di andare adesso?!"

"Vado, la prendo e torno!"

"Rerin! Dannazione, non provi ad uscire da questo ufficio o stia tranquillo che la farò teletrasportare nelle aree detentive!" Steje si alzò di scatto raggiungendo il suo sottoposto "Quella donna è la nostra migliore possibilità di trovare Joa!"

"Proprio per questo dobbiamo sapere quello che sa! Non abbiamo tempo da perdere!"

Steje si posizionò di fronte alla porta impedendo all'andoriano di uscire "No! Comandante, si fermi un attimo e ragioni! Sappiamo che, con buone probabilità, questa Annie è in contatto con Joa. Cosa succederà se non dovesse più chiamarlo?! Porterà avanti il gioco o lo interromperà?! E se dovesse interromperlo, cosa pensa che succederà a sua figlia?!"

"Quindi la sua idea quale sarebbe?! Ce ne restiamo con le mani in mano!"

"Lei certamente sì, Comandante! Contatterò i tenente Durani e Riccardi e racconterò loro tutto quello che ci è stato riferito. Manterremo questa informazione il più confidenziale possibile, verranno informate solo le persone che saranno necessarie per scoprire qualcosa di più sugli spostamenti di quella infermiera.. entro poche ore troveremo il modo di spiare le sue comunicazioni! Rerin, questa è la svolta di cui avevamo bisogno ma dobbiamo restare lucidi e sfruttare queste informazioni a nostro vantaggio! Lo capisce?!"

Rerin sospirò rassegnato, mentre le sue antenne scendevano di qualche centimetro "Sì, lo capisco.. ha ragione, mi spiace, mi stavo facendo prendere dalla foga e non è la soluzione migliore.."

"Vada a riposare Comandante, domani la aggiornerò su tutte le operazioni che concorderò con la tattica e la sicurezza"

"Ma se doveste individuare il luogo in cui si trova quella nave.."

"Lei sarà immediatamente informato è potrà partire a bordo della Stormbreaker per andare a riprendersi sua figlia, di questo può starne certo!"

Rerin annuì, sapendo che Steje non avrebbe cambiato idea "Ha la mia parola, non farò assolutamente nulla sino a che non avrò ordini a riguardo"

Aymane lo osservò mentre usciva dall'ufficio, sapeva che, per quanto fosse difficile, il suo primo ufficiale non avrebbe mai mancato alla parola data.



Starbase DS16 Gamma - Ponte ologrammi
Programma di esercitazione delle guardie imperiali klingon
D.T. 06/02/2399 - 05:26


Rerin non avrebbe saputo dire da quanto tempo fosse in quella sala ologrammi. Sapeva solo che, dopo aver tentato di addormentarsi, l'unica cosa che gli aveva impedito di andare a cercare quella dannata umana era stato chiedere a Vorn se ci fosse qualche giovane guardia del corpo di Rogal desiderosa di allenarsi un po' a discapito di un ufficiale andoriano.

Vorn, dopo aver osservato per un attimo il Comandante, si era limitato ad annuire e, in men che non si dica, era nel ponte ologrammi ad allenarsi con dei grossi klingon belligeranti. Non era facile per l'andoriano schivare i loro colpi ma se non altro aveva la possibilità di sfogare la sua rabbia senza rischiare di ferire gravemente l'avversario.

"Tieni troppo alta la guardia, così scopri lo stomaco ad un attacco diretto!"

La voce di Rogal fece immediatamente indietreggiare la guardia klingon e fermare di colpo Rerin dal tentare di sferrare l'ennesimo colpo al suo avversario "Ambasciatore, non pensavo che l'avrei vista qui"

"E Vorn non si aspettava di vederla apparire in ambasciata per chiedere che qualcuno la pestasse a sangue. In un certo senso però la capisco, schiarisce la mente poter sferrare qualche bel pugno in faccia a qualcuno"

"L'idea era quella ma le sue guardie sono ancora di un livello superiore al mio"

"Ma nonostante tutto è molto migliorato negli ultimi mesi" Rogal osservò lo sguardo perplesso di Rerin prima si proseguire "Vorn mi fa rapporti costanti anche su di lei, Comandante"

"Vorn sa essere un pettegolo!"

Rogal sogghignò per poi aggiungere "Vorn è molto affezionato a sua figlia. Se posso fare qualcosa per poter far tornare la piccola alla base non avete che da chiedere"

"Non c'è nulla che possa fare.. per la precisione non c'è nulla che nemmeno io possa fare!" Rerin sfogò la rabbia mollando un pugno alla paratia, si ferì la mano ma nemmeno vi fece caso "Sono queste situazioni che non sopporto.. sono questi i momenti in cui questa dannata uniforme federale mi sembra troppo stretta, i vincoli al rispetto delle norme troppo stringenti!"

Rogal fece un mezzo ghigno di fronte al Comandante "In questo caso venga da me, io i limiti di voi federali non li ho!"


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29.07 - Ultimo round?

Autore: Tenente Bly Dorien

DS16 Gamma - Ufficio del Capo della Sicurezza
D.T. 06/02/2304 - Ore 21:09


Riccardi se ne stava nervosamente seduto alla sua scrivania mentre aspettava di poter conoscere le prossime mosse della capo infermiera Annie Walkes. Erano stati estremamente attenti per tutto il giorno, in modo da non darle alcun sospetto ma, al contempo, avevano lasciato trapelare alcune informazioni false, sperando di indurla a chiamare il proprio complice.

Vana speranza.

Purtroppo, nonostante tutto, la donna non aveva minimamente cambiato le sue routine. Aveva prolungato un po' il suo turno in infermeria e non era più rientrata in alloggio, quindi non aveva ancora tentato di comunicare con il proprio complice.

Assieme a Riccardi, anche Durani era in attesa di avere qualsiasi informazione. La divisione dei ruoli fra i due era già stata discussa e concordata. Non appena avessero scoperto la localizzazione della nave di Joa, Riccardi avrebbe arrestato la donna mentre Durani sarebbe stata teletrasportata sulla Stormbreaker e sarebbe partita per andare a liberare la piccola Isaryel.

"C'è il rischio che abbia capito il nostro bluff?" Durani fissò Riccardi e poi portò lo sguardo fuori dai finestroni "Se fosse così anche il solo non comunicare con il suo complice potrebbe essere un segnale"

Riccardi scosse il capo "No, sono certo che non sospetti di nulla. Inizio a credere che l'orario della chiamata non sia casuale. E' possibile che abbiano optato per sentirsi sempre alla stessa ora, quindi la Walkers non ha altra possibilità se non aspettare per raccontare le novità a Joa"

"Ne sei sicuro?"

Riccardi rimase in silenzio per qualche istante, poi si limitò ad annuire "Sì, ne sono sicuro. La Walkes non si è accorta di nulla. Sono convinto che quando ha sentito le mie parole avrebbe voluto mettersi a saltare dalla gioia ma non ha voluto rischiare di essere sorpresa da noi. Non credo che sia totalmente stupida, deve sapere che, se venisse scoperta, tutti i federali ed i klingon vorrebbero farle lo scalpo!"

Durani emise una sorta di basso ringhio "Hanno deciso di uccidere dei bambini, non c'è onore nel combattere contro chi non ha alcun modo di difendersi!"

La conversazione avrebbe potuto proseguire ma un leggero segnale del terminale attirò l'attenzione di entrambi. Annie era appena rientrata in alloggio e, come i due ufficiali speravano, aveva attivato le comunicazioni per poter contattare il proprio complice senza essere rintracciata. Non aveva idea che, grazie ad un virus informatico opportunamente installato sul suo terminale mentre era in servizio, non avrebbe mai potuto impedire la localizzazione della nave di Joa.

Ai due ufficiali non rimase altro che restare ad ascoltare a distanza la conversazione dei due rapitori, attendendo con ansia il momento in cui li avrebbero arrestati entrambi.

=^=Allora, hai scoperto qualcosa?!=^= la voce di un uomo fu la prima cosa che ruppe il silenzio =^=Dammi la dimostrazione che hai ancora qualche utilità per la riuscita della nostra missione!=^=

=^=Lo sai che faccio quello che posso, non voglio suscitare alcun sospetto!=^= Annie sembrava nervosa e irritabile, ma ritrovò ben presto il buon umore =^=Ad ogni buon conto sembra che abbiano scoperto il tuo nome ma, cosa più importante, non hanno idea di dove ti trovi!=^=

=^=Fino a lì c'ero arrivato da solo! Se sapessero dove mi trovo sarebbero già venuti a prendermi! La cosa che voglio sapere è come hanno fatto a scoprire il mio nome!=^=

=^=E' stata semplice fortuna. Sembra che il Capitano non si capacitava di come fosse stata portata via la bambina e si siano messi alla ricerca di programmatori che avevano lavorato all'evoluzione del software del teletrasporto. Si sono imbattuti su quella vecchia disputa per la paternità di quei programmi e poi si sono messi a cercare tutti i possibili complici. Il fatto che la tua casa sia esplosa in aria li ha portati a ritenere te il responsabile dei rapimenti, se ci pensi è piuttosto logico che arrivassero a questa conclusione prima o poi=^=

Joa non sembrava convinto, Riccardi si ritrovò a stringere i denti quando lo sentì affermare =^=Ci sono arrivati troppo velocemente, temo si siano avvicinati troppo!=^=

Durani fece un mezzo ghigno sentendo la preoccupazione nella voce del trill "Non ha tutti i torti, siamo arrivati a lui in soli tre giorni.."

Riccardi annuì ma, sentendo la tranquillità con cui si esprimeva Annie, sperò che Joa lasciasse cadere la questione =^=Tre giorni? L'ispettore di DS9 è sulle nostre tracce da cinque anni! Era arrivato qui sulla starbase ancor prima che scoprissero il rapimento! Non sono così intelligenti gli uomini della DS16 Gamma=^=

=^=Questo è un grosso problema!=^=

=^=No, Joa, non lo è affatto! Loro non hanno idea di dove tu sia, anche quest'anno andrà tutto come deve andare. Poi avremo cinque anni di tempo per cambiarti aspetto ed identità! Certo, tenteranno di modificare il software del teletrasporto ma tu avrai cinque anni per trovare il modo di aggirare l'ostacolo! Va tutto bene, dovremo solo stare più attenti in futuro!=^=

=^=Come fai a saperlo?=^=

=^=Quell'idiota del capo della sicurezza, in un impeto di rabbia si è fratturato una mano! Era talmente sconvolto dal non trovare la piccola Isaryel che si è messo a parlare a ruota libera!=^=

=^=Poteva essere un trucco!=^=

=^=No, Joa! La mano se l'era fratturata sul serio! Quale persona si romperebbe volontariamente delle ossa solo per fare una scenetta con una capo infermiera del tutto anonima?!=^=

Riccardi ridacchiò sentendo le parole di Annie poi scosse il capo "A mali estremi, estremi rimedi" poi portò lo sguardo sulla sua mano "Per salvare una bambina questo e altro!"

=^=Ne sei sicura?!=^=

=^=Joa, ascoltami bene. Tutto il personale sta iniziando a lasciarsi andare allo sconforto. Non hanno idea di dove tu sia né hanno modo di scoprirlo! Il capo della sicurezza ha iniziato a prendere a pugni le pareti, il primo ufficiale si allena con i klingon finendo in infermeria sempre più acciaccato! Non sanno che fare, esattamente come ogni altra volta=^=

=^=Molto bene, questa volta sei stata molto utile! Continua a monitorare la situazione, ci risentiamo domani!=^=

=^=Certo, a domani=^=

Riccardi attese che la comunicazione si chiudesse per poi chiamare al comunicatore il laboratorio scientifico "Signori, datemi buone notizie!"

=^=Abbiamo triangolato la posizione del vascello di Joa e abbiamo inviato tutte le informazioni direttamente alla plancia della Stormbreaker. Il Primo Ufficiale si sta già dirigendo alla nave per poter partire il prima possibile!=^=

Riccardi sorrise raggiante, era la prima volta dopo tanti giorni che si sentiva davvero ottimista "In questo caso, credo che sia arrivato il momento di passare alla seconda fase del piano" quindi sfiorò nuovamente il comunicatore "Capitano, passiamo alla fase due"

=^=Arrivo=^=

Durani si limitò ad annuire, la sua mente era già proiettata al momento in cui se la sarebbe vista con la nave di Joa "Io raggiungo la nave!"



DS16 Gamma - Alloggio personale di Annie Walkes
D.T. 06/02/2304 - Ore 21:39


Chiusa la comunicazione, Annie si dedicò alla sua routine giornaliera. Il primo passo era togliere l'uniforme per indossare degli abiti più comodi, poi sarebbe uscita per raggiungere la mensa e poter mangiare qualcosa. Non amava mangiare in pubblico ma anche quella era una buona occasione per cercare di carpire qualche nuova informazione.

Messo il suo vestitino a fiori preferito, si pettinò i capelli e si diresse alla porta che, inspiegabilmente, non si aprì. Confusa dallo strano malfunzionamento, tentò nuovamente di aprire la porta con il tastierino a lato dell'entrata ma non ottenne nessun risultato.

"Computer, ci sono dei malfunzionamenti nei sistemi di apertura e chiusura delle porte?"

=^=Negativo, tutti i sistemi operano correttamente=^=

"Computer, verifica perché la porta del mio alloggio non si apre"

=^=Le porte dell'alloggio sono bloccate=^=

Annie iniziò a non sentirsi più così tranquilla ma cercò nonostante tutto di trovare una via d'uscita "Computer, segnalare l'anomalia alla sezione ingegneri e sbloccare le porte. Autorizzazione Walkes delta bravo 2"

=^=Impossibile eseguire=^=

"Perché non puoi eseguire?!"

=^=Le autorizzazioni a nome del tenente Annie Walkes sono state disattivate=^=

Annie iniziò ad andare nel panico, non sapeva più cosa fare. Per un attimo pensò alla possibilità di fare le valigie e darsi alla fuga ma poi si ricordò che non poteva uscire dalla porta dell'alloggio.

"Computer, riaprire il canale di comunicazione precedentemente chiuso"

=^=Impossibile eseguire, il terminale dell'alloggio non è più connesso alla rete odn principale=^=

Lo sguardo si alternò tra la porta ed il terminale, quindi provò a scardinare una delle condotte dell'aria per poter trovare un'altra via di fuga, ma una voce alle sue spalle la bloccò sul colpo.

"Se ne vuole già andare, tenente?"

Annie riconobbe subito la voce del capitano di DS16 Gamma, ma quando si voltò quasi non lo riconobbe.

Aymane era sempre stata una persona solare, facile alla battuta e con uno spiccato senso dell'umorismo. Ora, invece, la sua espressione di rabbia non faceva presagire nulla di buono. Era letteralmente imbestialito, con gli occhi stretti in due fessure sottili, mentre fissava la donna come se avesse di fronte a sé uno scarafaggio.

"Come ha potuto fare una cosa simile?"

Dietro al capitano, anche Riccardi ed una coppia di ufficiali della sicurezza la stavano fissando con palese ribrezzo. Annie sapeva che non avrebbe avuto alcuna comprensione dai suoi ex colleghi.

"Si trattava della nostra missione"

"Missione? Uccidere bambini innocenti sarebbe una missione?" Steje sputò fuori quelle parole con odio "Isaryel non ne aveva già passate abbastanza?! Le hanno ucciso i genitori ed è stata catapultata qui, alla stazione, all'età di sei mesi. Non aveva sofferto a sufficienza?!"

"Non si tratta di qualcosa di personale, è solo per la sua razza che è stata scelta!"

"E questo dovrebbe migliorare la sua posizione?" Steje sembrava sul punto di saltarle al collo "Dannazione, perché tutto questo?! Perché uccidere dei bambini innocenti ogni cinque anni?!"

"Non vi dirò nient'altro! Non tradirò mai il mio compagno!"

"Non importa, presto o tardi parlerete!" Steje si voltò verso Riccardi facendogli un cenno con il capo "Procedi pure.."

"Non potete farmi nulla! Se Joa non mi sente ogni giorno non si farà alcuno scrupolo ad uccidere Isaryel!" Annie sembrò tentare di giocarsi il jolly anche se suonava più come un tentativo disperato "Dovete lasciarmi andare via, solo così la bambina vi verrà restituita!"

"Le comunicazioni fra lei e Joa si tengono tutti i giorni alla stessa ora, ma non si preoccupi, tra poche ore anche lui sarà in arresto!" Riccardi fece un paio di passi in direzione della donna "Si arrenda, non avete più scampo!"

"Oppure potrebbe sempre tentare di salire sul primo cargo in partenza da DS16 Gamma" Steje osservò la donna senza mostrare il minimo segno di cedimento "Sempre se ci arriva all'anello di attracco.. computer, aprire le porte"

Annie si sporse un po' e rimase bloccata nel vedere quattro grossi klingon che presidiavano il corridoio "Le guardie dell'ambasciata sono qui fuori?"

"Ha preso la figlioccia di Vorn, all'ambasciata non hanno preso bene che la bimba sia stata rapita.." Steje fece un passo di lato "Sono lì perché sperano tanto che lei faccia una mossa, una qualsiasi, che permetta loro di intervenire.."

Annie sembrò terrorizzata "Mi faranno a pezzi!"

"Può sempre arrendersi.."

La donna si voltò verso Riccardi e abbassò il capo in segno di resa "Mi arrendo.. avete vinto"



USS Stormbreaker - Plancia
D.T. 06/02/2304 - contemporaneamente


=^=Abbiamo inibito i codici di autorizzazione della Walkes, non può più scappare o tentare di avvertire il suo complice. Vada a riprendersi sua figlia!=^=

"Grazie Capitano"

Quelle parole erano tutto ciò di cui avessero bisogno nella plancia della Stormbreaker. Tutto l'equipaggio attendeva da giorni per poter correre a salvare la piccola Isaryel e, ora che finalmente sapevano dove andare, non vedevano l'ora di partire.

"La USS Memento e la USS Ancea sono in posizione ad una certa distanza dall'arrrrea. Hanno individuato, con l'uso dei sensorrrri passivi, una nave di classe Raven, la Stork. Per quanto ne sapevamo, a quest'orrrra, quella nave non dovrebbe più esisterrrre"

"Grazie Comandante, dia loro l'ordine di non intervenire per il momento.. non voglio che quel pazzo sospetti nulla!"

"Sì Capitano"

"Chiamata in entrata dalla IKS Pagh Jegh e dalla IKS Krarel Shih"

"Me lo aspettavo.." Rerin annuì alle parole dell'addetto alle comunicazioni "Aprite un canale protetto con loro, sentiamo se mi stanno per proporre quello che penso.."

Sullo schermo apparvero, una accanto all'altra, le plance delle due navi klingon. A destra, nel centro, spiccava la presenza di Angron, fratello di Rogal. A sinistra, proprio al centro della plancia, c'era lo stesso Vorn, in attesa di prendere la parola.

=^=Il petaQ si trova ancora nei pressi della nebulosa Nujer. Lo stolto non ha alcuna idea di essere stato individuato=^= Angron fece un sorriso carico di significati =^=Non si accorgerà nemmeno di cosa gli arriverà addosso!=^=

"No, su quella nave c'è mia figlia! Non voglio rischiare la sua vita!"

=^=Isaryel è una nostra priorità, Comandante. Si tratta della mia figlioccia e noi klingon teniamo molto alla nostra famiglia!=^= Vorn prese la parola, la determinazione che lo muoveva era reso palese dal suo tono di voce =^=Deve lasciare che sia la mia nave e quella di Angron ad agire, poi potrà intervenire in un secondo momento=^=

"No, quel bastardo è mio!"

=^=Lo sarà, ma dopo che la mia nave gli avrà tolto ogni possibilità di fuga!=^=

=^=Siete federali, ragionate come tali, per questo siamo noi la scelta giusta=^= Angron fece un cenno a Vorn prima di riprendere a parlare =^=Quel petaQ potrebbe aspettarsi di essere braccato da delle navi federali, è possibile che abbia azionato un allarme perimetrale che lo informa di qualsiasi vascello che entri nello spazio dei sensori. Ma dubito che pensi davvero di vedersi arrivare contro delle navi klingon! Noi abbiamo l'occultamento, sarà nelle nostre mani prima ancora che possa tentare di difendersi!=^=

"Molto bene, ma ve lo ripeto.. quel trill è mio!"



USS Stork (nave di classe Raven) - Interno del vascello
D.T. 07/02/2304 - 04:12


Joa Del Cranne stava dormendo tranquillamente. La conversazione con Annie lo aveva rinvigorito permettendogli di guardare la situazione in un modo del tutto diverso.

Non poteva negare di essere un programmatore e di aver lavorato ai software del teletrasporto. Se, come diceva Annie, si erano messi a cercare tutti gli informatici che potevano avere abbastanza competenze per aggirare i controlli del computer, era probabile che fossero arrivati a lui e, una volta che la sua casa era esplosa, era finito in cima alla lista dei possibili responsabili.

Ecco perché stava dormendo tanto profondamente. Era arrivato alla conclusione che non c'era un reale pericolo che le cose potessero andare storto. Era pur vero che, nei prossimi cinque anni avrebbe dovuto fare molti cambiamenti ma, per quando avrebbero agito su DS25, sarebbero stati pronti.

Poi tutto finì per precipitare in pochi istanti. L'allarme perimetrale lo svegliò lasciandolo per qualche istante frastornato dallo shock ed intontito per il sonno.

"Computer cosa succede?!" Joa si alzò di scatto per raggiungere la plancia

=^=Allarme di prossimità=^=

"C'è una nave?!"

=^=Affermativo, due vascelli klingon si trovano a prua del vascello=^=

Joa non arrivò a toccare la consolle che un forte scossone lo fece volare a terra, sbattendo con forza la fronte alla paratia "Che succede?"

=^=I due vascelli klingon hanno aperto il fuoco. Danni ingenti ai sistemi principali del vascello=^=

Joa si alzò di scatto raggiungendo la consolle "Compiuter attivare gli scudi e le armi"

=^=Impossibile eseguire. Tutti i sistemi difensivi ed offensivi della nave sono offline, riserve di energia al 60% e tuttora in calo, integrità dello scafo all'80%=^=

"Allora andiamocene, massimo impulso"

=^=Impossibile eseguire. I motori ad impulso sono stati danneggiati dall'attacco=^=

"Massima curvatura"

=^=Impossibile eseguire, le gondole sono state danneggiate dall'attacco rendendo impossbile la creazione di una bolla di curvatura stabile=^=

"Sono in trappola!"

Joa si guardò attorno ancora frastornato, poi si accorse della comunicazione in entrata e dell'arrivo di una nave federale. Non gli volle molto per capire che si trattava proprio di quella nave che era stata data d'appoggio alla DS16 Gamma e che, inspiegabilmente, erano arrivati a riprendersi la bambina.

*Non possiamo fallire quando siamo ad un passo dal traguardo! Uccidi la bambina!* Del, dentro la sua testa si era messo ad urlare come un ossesso *Non permettergli di riprendersela viva! Metti fine al gioco!*

Joa, dal canto suo, si mosse verso il retro della navetta per raggiungere la capsula di stasi. Ancora non sapeva se avrebbe ucciso subito la bambina o se l'avrebbe usata come ostaggio, ma era certo che la sua unica possibilità era raggiungere quella piccola andoriana.

Era quasi arrivato a toccare il portello quando un colpo di phaser gli passò ad un soffio dal fianco sinistro.

"Prova a toccarla e ti friggo la larva" Joa non ebbe nessuna difficolà a riconscere l'impressionante figura apparsa dietro di lui, si trattava dell'andoriano a cui aveva preso la figlia "Lo so che sei un trill unito, so quanto ci tieni al tuo simbionte, quindi dammi pure un motivo e sarò felice di aprire il fuoco"

Accanto all'andoriano si erano teletrasportati altri due ufficiali della Flotta Stellare: c'era un ufficiale medico ed un ufficiale della tattica e sicurezza. A poca distanza erano apparsi due grossi Klingon che fissavano il trill con l'evidente desiderio di farlo a pezzi.

"Tenente Durani, tenga il nostro amico sotto controllo e, se solo pensa di muoversi, apra il fuoco. Tenente Bly, tiri fuori mia figlia da quella scatola!" Rerin prese a camminare verso Joa e lui, forse per la prima volta nella sua vita, si sentì decisamente piccolo e inerme.

Non aveva avuto paura di affrontare l'allora guardiamarina Benjamin Clarence con tutti i suoi amici ma ora, davanti allo sguardo di puro odio dell'andoriano, aveva il desiderio di scappare il più lontano possibile.

"Sei un ufficiale della Flotta Stellare, non puoi farmi del male"

Rerin continuava a procedere, il suo volto era una maschera di ira "Hai rapito mia figlia allo scopo di ucciderla e rimandare indietro il suo corpo. Hai davvero il coraggio di dirmi cosa posso o non posso fare?"

"Ci sono delle leggi!"

"Una delle quali è non uccidere, ma non mi sembra che la cosa non ti abbia mai fermato"

Joa oramai aveva la schiena poggiata alla paratia, si sentiva come un topo in trappola "Ci sono troppi testimoni, se mi farai qualcosa ti distruggerai la carriera"

"Dubito che qualcuno di loro mi farebbe mai rapporto per difendere te.."

Ormai Rerin gli era addosso, se solo avesse allungato una mano avrebbe potuto afferrarlo per il collo. Joa era convinto che sarebbe morto sotto i colpi di quell'armadio a muro dalla pelle azzurognola perché non avrebbe mai retto in uno scontro corpo a corpo contro di lui.

=^=Livelli di energia in calo, impossibile mantenere attiva la capsula di stasi. Apertura del portello attivata=^=

Prima che chiunque potesse reagire alla situazione, la capsula di salvataggio si aprì e la piccola Isaryel si mise seduta ad osservarsi attorno, confusa dallo strano ambiente, fino a riconoscere la figura di suo padre "Pa!"

Rerin, alla voce di Isaryel, si bloccò di colpo, cercando di capire se continuare con i suoi propositi di vendetta o accorrere dalla bambina.

"Pa! Pa!"

La voce della bambina, incrinata dalla paura, ebbe il sopravvento ed il Comandante Tharek, lanciato uno sguardo di fuoco al trill, lo ignorò andando a prendere in braccio la figlia.
Joa emise quasi un sospiro di sollievo vedendo l'imponente andoriano allontanarsi, ma la sua pace fu di breve durata perché voltandosi si trovò davanti agli occhi il primo piano di un destro a piena forza sferrato dall'ufficiale medico capo, che lo schiantò contro la paratia dietro di lui "Sai sei davvero un essere fortunato. Non avrai neppure un centesimo di quel che ti merit...." le sue parole vennero interrotte dal peso di una mano che le si poggiava sulla spalla. "Nè è davvero convinta dottoressa?" Angron fece un passo affiancandosi all'ufficiale medico osservando il trill con stampato in viso un sorriso malevolo "Mio fratello non vede l'ora di conoscerlo personalmente!"

Joa sembrò andare nel panico "N..No! Non potete consegnarmi ai klingon!"

Rerin continuò a coccolare la piccola per qualche secondo per poi osservare Joa "Non la posso consegnare a loro ma se, inavvertitamente, fossero loro a catturarla prima del sottoscritto e la teletrasportassero su una delle loro navi, di certo non avrei l'autorità per costringerli a riconsegnarla alla Federazione. Non potrei mai rischiare un incidente diplomatico simile senza prima aver consultato il Comando di Flotta"

Angron sembrò prendere il consiglio molto seriamente, tanto da dare ordini ai suoi e, pochi attimi dopo, sia lui che il trill erano spariti.

"Intendete restituirci il prigioniero?" Rerin si rivolse a Vorn ma la sua attenzione era tutta sulla piccola e su Bly che la stava visitando.

"No" Vorn fu categorico

Rerin fece spallucce, del tutto disinteressato "Ci ho provato"

"Prenditi cura della mia figlioccia, mi aspetto di vederla presto in ambasciata"

Quando anche Vorn fu teletrasportato via, la Stormbreaker aprì le comunicazioni.

=^=Stormbreaker a Capitano, i vascelli klingon se ne stanno andando con a bordo il nostro sospettato=^=

"Riferite a DS16 Gamma che il sospettato è stato catturato prima da Angron, che lo ha teletrasportato sulla propria nave. Non volendo rischiare un incidente diplomatico, ho provato a chiederne la consegna senza alcun successo. Lascio al nostro buon Capitano Aymane il trattare con Rogal"

=^=Cerrrtamente, e la bambina?=^=

Rerin portò lo sguardo sulla figlia e poi su Bly tirando un sospiro di sollievo "Isaryel sta bene e..." lo sguardo ricadde sulla piccola andoriana che, ripresasi dai sedativi, fissò il padre spalancado la bocca

"Aaaaa"

Rerin rimase a bocca aperta "Stai scherzando? Dopo tutto quello che è successo, la prima cosa che hai da dirmi è che hai fame?!" ma poi, appena la figlia iniziò a guardarlo male minacciando di scoppiare a piangere, si limitò a sbuffare "Ho capito.. tu non solo hai fame ma pretendi di essere immediatamente sfamata! Rerin a Stormbreaker, tre da teletrasportare.. abbiamo un'emergenza colazione in corso!"

=^=Sì, Capitano=^=



DS16 Gamma - Ufficio del Capitano
D.T. 16/02/2304 - Ore 10:36


Rerin arrivò in ufficio del Capitano, con il padd in mano ed il suo solito cipiglio disinteressato, mentre si apprestava a fare rapporto al suo ufficiale superiore. Steje sorrise internamente, constatando che tutto era tornato alla normalità. Sembrava impossibile credere che, solo alcuni giorni prima, la base era in totale fibrillazione per le sorti di quella piccola peste azzurra, ed ora la vita aveva ripreso come se nulla fosse mai succsso.

"Allora, dove l'hai lasciata la nostra piccola sboccatella di fiducia?!"

Rerin alzò gli occhi al cielo sbuffando "Vedo che le notizie viaggiano veloci in questa base. Ad ogni modo sa già dove si trova Isaryel.. è in ambasciata klingon, il che significa che potrebbe trovarsi con Rogal, con Vorn o con una delle guardie dell'ambasciata"

"Ottimo, così potrà imparare qualche altro insulto klingon!" Steje scoppiò a ridere "Ma, dica la verità, davvero sua figlia ha dato del petaQ alla guardiamarina Slenton?!"

"Già.. e immagino che voglia tutti i dettagli, giusto?!"

"Ovviamente numero uno, non mi tenga in sospeso!"

"Beh, c'è davvero poco da dire. Ero nel mio alloggio che tentavo di convincere Isaryel a farsi mettere le scarpine quando la guardiamarina Slenton ha suonato al sensore del mio appartamento. Era venuta per consegnarmi un d-padd, ma quando mi ha sorriso Isaryel l'ha fissata malamente e se ne è uscita con un bell'insulto in klingon"

Steje tornò a ridere immaginando la scena "E lei che ha fatto?"

"E che posso farci?! Mica l'ho detto io!" Rerin alzò gli occhi al cielo "Ho ringraziato la guardiamarina fingendo di non notare il suo sguardo sconvolto e ho lasciato che le porte si chiudessero. A quel punto ho guardato mia figlia e lei per tutta risposta ha lanciato le scarpine sul pavimento!"

"E lei ovviamente ha lasciato perdere e le ha preso delle altre scarpine sperando che fossero più di suo gradimento.."

"Non inizi pure lei, Capitano! Ho già il tenente Bly che mi rimprovera di viziare troppo Isaryel!"

"Ma non ha tutti i torti, sua figlia bestemmia in klingon!"

"Al momento conosce due parole, pa e petaQ. Pa per indicare me, petaQ per indicare le donne! So che non è il massimo, ma non posso rimproverarla più di tanto.. potrebbe collegare la sgridata con il fatto di aver parlato e invece bisogna incentivarla a imparare nuove parole! E' solo una bambina.."

"..estremamente gelosa di suo padre" Steje ridacchiò ancora "Lei è davvero senza speranze, Comandante!"

"Riparliamone quando avrà un figlio!"

"Chi?! Io?!"

Il sensore della porta fece voltare i due ufficiali ma fu l'entrata dell'ambasciatrice T'Lani a sorprenderli. Lo sguardo della vulcaniana, come al solito, non esprimeva nessuna emozione ma i due si preoccuparono lo stesso.

"Ambasciatrice, non mi aspettavo di vederla oggi. E' successo qualcosa?"

"Sono venuta per parlarle del trill che aveva rapito la figlia del primo ufficiale. Come avevo promesso, sono riuscita ad ottenere delle risposte dalla Commissioni simbionti che ritengo di notevole importanza"

"Ambasciatrice, la ringraziamo per il suo operato" Steje sorrise prima di scuotere il capo "Ma la questione è chiusa. Anne Walkes e Joa Del Cranne sono stati inviati ad un penitenziario in cui risponderanno delle accuse di quattro rapimenti, tre omicidi volontari ed un tentato omicidio" Steje cennò con il capo "Siamo anche riusciti a farci riconsegnare quel trill vivo dai klingon, io la ritengo una grande vittoria per la diplomazia federale"

La vulcaniana inarcò il sopracciglio "Da quanto ne so era più morto che vivo quando ci è stato consegnato"

Rerin fece spallucce "Prima ha tentato la fuga e poi di aggredire l'ambasciatore Rogal, i klingon non prendono bene certe cose"

"Fingerò di credervi, ad ogni buon conto la questione è tutto fuorché conclusa" T'Lani si accomodò di fronte a Steje "Capitano, penso che lei mi conosca abbastanza bene da sapere che non è mia abitudine perdere tempo. Se sono qui è per un motivo che ritengo rilevante, ossia informarla di quanto ho appreso"

Steje fissò dapprima Rerin e poi annuì con serietà "Certamente Ambasciatrice, cosa succede?"

"Le farò una domanda. Lei crede nella coincidenze, Capitano?"

"No"

"Nemmeno io"

Steje scosse il capo "Non capisco il punto.."

"Come ben sa, Capitano, la Commissione Simbiotica prende molto seriamente il suo compito di proteggere i simbionti al fine di garantire loro una vita il più possibile diversificata. Inizialmente non intendevano in alcun modo rispondere alle mie domande ma alla fine, per quanto abbiano tentato di nascondersi dietro un'ostinata reticenza, ho scoperto la verità" T'Lani osservò Aymane "La Commissione Simbiotica ha fallito nel suo intento di selezione degli ospiti"

"Fin lì era abbastanza palese" Rein sbottò di colpo appoggiandosi alla paratia della stanza "Dubito che fra le appaganti vite previste per un simbionte vi sia quella da serial killer di bambini!"

T'Lani non si scompose, ma riprese a parlare "Joa Cranne è solo l'ultimo degli ospiti selezionati ad essere ritenuto mancante, ma non l'unico. Come ha ammesso la Commissione, Del era stato sfortunato nelle sue vite precedenti. Molti dei suoi ospiti erano morti in modo brutale, spesso a causa di strani incidenti. Per questo era stato scelto Joa, ossia per dare a Del un ospite tranquillo che gli avrebbe dato, almeno per una volta, una vita pacifica e senza problemi"

Rerin rimase appoggiato alla paratia ma si fece via via più interessato alla discussione "Che genere di incidenti?"

"Quel genere che definirei poco accidentali" T'Lani osservò il primo ufficiale, come se quelle parole fossero più rivolte a lui che al Capitano "Dopo l'unione non è affatto strano che la personalità dell'ospite subisca delle modifiche rilevanti. Infatti, una volta che il simbionte viene alloggiato nella sacca addominale si creano legami sinaptici tra esso e l'organismo ospite. Il simbionte offre la maggior parte dell'esperienza acquisita dalle vite dei precedenti ospiti e questo condiziona la vita dell'ospite. Sta al suo equilibrio discernere le impressioni del simbionte dalle proprie"

"Questa è una spiegazione che viene già data in Accademia nei corsi di xenoantropologia"

"Ha ragione Comandante, ma quello che nessuno sente la necessità di evidenziare sia quanto il simbionte possa alterare la psicologia dell'ospite" T'Lani osservò sempre Rerin mentre faceva le sue spiegazioni "Normalmente fra ospite e simbionte si genera un rapporto di mutuo sostegno in cui l'uno convive con l'altro. Il simbionte concede le sue conoscenze ottenendo in cambio la possibilità di vivere una vita piena e attiva attraverso l'ospite. L'ospite tutela la sopravvivenza del simbionte, ottenendo in cambio le sue conoscenze. E' un meccanismo perfetto sino a che quel rapporto di base fra simbionte ed ospite rimane alla pari, ossia sino a che il simbionte non tenta di prendere il controllo della volontà del suo ospite"

"Non ho mai sentito una cosa simile, ambasciatrice!"

"Lo so, Capitano, ma mi permetta di essere onesta. I simbionti sono una forma di vita con una propria personalità, normalmente sono calmi e riflessivi, anche a causa della loro longevità. Queste loro peculiarità si riflettono sui trill uniti che, normalmente, tendono ad avere un carattere più pacato e riflessivo della media" T'Lani osservò a questo punto Aymane "Ma, statisticamente, quante sono le possibilità che una razza umanoide non abbia nemmeno un individuo che si distacca dalle peculiarità di tutti i suoi simili? Nella storia di tutti i popoli vi sono stati soggetti mentalmente instabili che hanno commesso gravi reati, nessuna razza ne è immune"

"Non è mai stato registrato una simile situazione"

"Il fatto che non vi siano dati a riguardo non esclude la mia tesi, ma comprendo che un trill possa avere delle reticenze a cambiare la concezione di simbionte che ha studiato sin da bambino. Le chiedo quindi di constatare i fatti meglio di quanto abbia voluto fare la Commissioni Simbontica fermandosi su quattro delle precedenti vite di Del" T'Lani prese il padd.

"Partiamo da un uomo, Boliss Torim, originariamente un concertista di notevole talento che ha lasciato il suo pianeta subito dopo l'unione. Purtroppo di quest'uomo non abbiamo notizie sull'eventuale modifica del suo carattere, era un uomo di natura schiva e preferiva viaggiare da solo passando da un pianeta all'altro. Quello che sappiamo è che è morto ucciso su Tellar Prime"

"Dubito che Del abbia potuto influenzare l'assassino"

"Ovviamente no Capitano, ma la faccenda è più complessa" T'Lani tornò a fissare Steje "L'assassino, identificato come il tellarite Frallesh Brirg, è stato accusato e condannato per omicidio volontario. Ad oggi, per quanto ho potuto appurare, sta scontando una pena detentiva presso un istituto di rieducazione su Molavia III. Quello che mi preme sottolineare è che il signor Frallesh non ha mai negato di aver ucciso il signor Torim, ma ha sempre affermato di averlo fatto per impedire a quest'ultimo di assassinarlo"

"Non sarebbe il primo omicida che invoca la scusa della legittima difesa!"

"Corretto, Comandante Tharek, ma perché Boliss Torim, un uomo schivo che preferiva restare da solo, camminava in uno dei quartieri più malfamati del pianeta Tellar Prime? Perchè aveva con sé un'arma da taglio simile ad un D'k tahg? La versione del signor Frallesh Brirg non sembra incompatibile con le ricostruzioni scientifiche"

Steje scosse il capo "Ma si tratta comunque di speculazioni"

"Molto bene" T'Lani riprese il padd "Passerei a parlare di un altro individuo maschile, Dugiss Toahl, che è stato coinvolto in un traffico d'armi nonostante prima fosse un semplice pittore. Prima dell'unione era semplicemente un affermato artista, aveva un carattere solare ed era apprezzato nella sua piccola comunità come un uomo altruista. Dopo l'unione sembra che l'atteggiamento dell'uomo sia velocemente cambiato, intervallando momenti di totale apatia a scoppi d'ira improvvisi"

"Non tutti sanno gestire l'unione, le conoscenze di altre vite precedenti può essere un grande fardello"

"Questo glielo concedo Capitano, ma questo non spiega comunque perché, un uomo dedito all'arte e molto legato alla propria comunità, abbia sentito l'impulso di tentare l'acquisto di un notevole quantitativo di armi ed esplosivi. Non c'era motivo per cui quell'uomo dovesse mettersi in una simile situazione, non aveva nemici e non aveva mai palesato tendenze violente" T'Lani continuò la sua spiegazione portando per un attimo lo sguardo su Rerin "Non sono avvenuti fatti significativi nella vita del signor Dugiss che potessero spingerlo a trovare vendetta, il solo cambiamento era stata l'unione con Del"

"Quindi, secondo la sua idea, sarebbe stato il sibionte a far venir voglia a quell'uomo di creare un'armeria in casa?" Rerin fece una smorfia "Non voglio negare che sia possibile ma vi sono moltre altre possibilità che non possiamo conoscere, a meno di indagare approfonditamente sulla questione"

"Questo glielo concedo Comandante, in effetti le indagini svolte su quella morte sono state superficiali e l'interesse della Commissione era rivolto solo alla salvaguardia di Del in vista del prossimo trapianto. A questo punto parlerei di alcuni dei suicidi che la Commissione ha tentato di omettere e partirei da una donna, Seri Mogel, che ha deciso in modo del tutto inspiegabile di inoltrarsi nella giungla amazzonica di Sol III ben conoscendo il rischio che correva a causa della presenza di un numero così elevato di insetti?"

"Insetti?!"

Steje lanciò uno sguardo a Rerin per poi annuire "I Trill uniti sono estremamente allergici ai morsi degli insetti. Le connessioni biochimiche tra il simbionte e l'ospite non possono sostenere le reazioni causate da quei tipi di veleno" il Capitano si voltò verso l'ambasciatrice "Magari non conosceva Sol III tanto bene quanto riteneva!"

"No, era stato un suicidio. Aveva lasciato un messaggio nella stanza in cui alloggiava in cui affermava di averlo fatto per non ferire nessuno. Si era pensato che si riferisse al fatto di aver optato per uccidersi lontano dal suo pianeta natale nella speranza che i suoi famigliari non venissero mai a scoprirlo e non ne restassero traumatizzati ma io penso che il suo intento fosse uccidere sé stessa ed il simbionte"

"Nessun trill tenterebbe di uccidere il proprio simbionte! Va contro la nostra natura!"

"Ha ragione Capitano, ma la signora Mogel ha fatto le sue ricerche prima di avventurarsi in quella specifica area del pianeta, ha tentato in ogni modo di nascondere le sue tracce e, una volta avvelenata dalle punture di insetto, ha fatto tutto ciò che era in suo potere per trovare un luogo in cui non potesse essere trovata prima della morte di entrambi. Per quanto possa sembrare strano, quella trill ha tentato di uccidere Del e mi creda, non è l'unica"

Rerin intervenne nuovamente "Chi altri ha tentato di ucciderlo?"

"Un certo Curjon Baog, lui era un esponente di un'importante famiglia di Threll V. Era destinato ad una carriera in politica, ma all'improvviso, senza dare alcun preavviso, ha ucciso sua moglie ed i suoi figli, prima di puntare l'arma contro sé stesso"

"E tutto questo per colpa di Del?"

"Questo è ciò che ritengo, Capitano. Anche in questo caso è stato riferito un cambio notevole di personalità dopo l'unione, tanto che qualcuno aveva avanzato dei dubbi sulla sanità mentale del signor Baog. Inoltre, prima di suicidarsi, lo stesso Curjon ha scritto un messaggio in cui affermava che non aveva intenzione di farlo ma era stato lui a costringerlo"

"Lui chi?"

"Non è stato specificato"

"E perché ritiene che questo Curjon Baog volesse uccidere Del?"

"Capitano, poteva sparare in molte parti del suo corpo per morire rapidamente e senza soffrire eccessivamente, ma lui optò per colpirsi al ventre. Ha mancato il simbionte di poco, le probabilità che Del si salvassero erano solo del 2,34%"

"Quindi è vivo per miracolo.."

"Immagino che possiate dire così" T'Lani inarcò un sopracciglio "Anche se non ritengo probabile che un'entità superiore abbia deciso di intervenire per modficare il corso degli eventi"

"Va bene, diciamo che abbiamo trovato l'unico simbionte psicopatico della storia di Threll V. Ora passerà i prossimi decenni dietro un campo di forza, senza poter più ferire nessuno! Sarà difficile dimostrare le sue accuse ma faremo tutto ciò che è in nostro potere per costringere la Commissione a non unire più nessun trill con Del!"

"Di questo non sarei così convinta Capitano, immagino che non sia stato informato delle ultime novità" T'Lani congiunse le mani di fronte a sé "Pochi giorni dopo il trasferimento da DS16 Gamma, Joa Del Cranne si è tolto la vita impiccandosi nella sua cella. Per salvare il simbionte si è proceduto alla sua estrazione, il simbionte è poi stato posto in stasi per essere riportato su Threll V ma il cargo è stato assaltato e rapinato. Abbiamo perso ogni informazione sulle sorti di Del e lei sa come i simbonti siano scarsi. In molti sono stati scartati dalla Commissione, pensi quanto sarebbero felici di aggirare i controlli e riuscire comunque ad unirsi ad un simbionte"

"Quindi ritiene che ora Dell si trovi dentro a qualcun'altro?"

"Sono convinta che Dell sia ancora vivo, il valore di un simbionte nel mercato nero è piuttosto alto. Sono inoltre convinta che abbia un conto in sospeso con l'equipaggio di questa base, del resto ha vissuto in Joa per decenni, a differenza dei precedenti ospiti. Ritengo che, se ne avrà la possibilità, potrebbe tornare a vendicarsi"

Sul volto di Steje si disegnò un sorriso canzonatorio "Che venga pure, lo aspetto a braccia aperte!"



Luogo sconosciuto - Sala operatoria improvvisata
Data ed ora sconosciuti


Il paziente aprì gli occhi restandosene fermo. Attorno a lui varie persone si muovevano controllando i terminali di un biolettino che aveva visto tempi migliori, ma si sentiva bene e quello era l'unica cosa che contasse.

"Dottore, il paziente è sveglio"

"Ci sono segni di rigetto?"

"No, dottore. Il simbionte Del si è adattato al nuovo ospite"

"Molto bene, in questo caso monitorate le sue condizioni per le prossime quarantotto ore. Se non sopraggiungono delle problematiche possiamo dimetterlo"

Il paziente ascoltò quelle parole, ma poi apparve un'altra voce che riusciva a sentire direttamente dentro la sua testa. Quella strana voce non gli disse molto ma gli fece una strana domanda.

*Ti va di giocare?*


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FINE MISSIONE