Pericolo dietro alle quinte










DS16GAMMA

presenta


DS16GAMMA

Pericolo dietro alle quinte

Missione 28






Basato sulla saga di Star Trek di Gene Roddenberry, questa opera amatoriale è il prodotto della DS16GAMMA,
simulazione appartenente all'universo narrativo del Gioco di Narrazione PBeM


Starfleet Italy

Gli autori/giocatori hanno creato un proprio alter ego narrativo con il quale sono entrati a far parte della squadra
di comando della DS16GAMMA, quindi a turno hanno scritto i brani di questa avventura fantascientifica,
creando appunto questa opera amatoriale inedita e originale basata su Star Trek.




Questo racconto lungo è un'opera amatoriale che puó essere liberamente
riprodotta, purché integralmente, in ogni sua parte, e non a fini di lucro.



Anno pubblicazione 2024



www.starfleetitaly.it | DS16GAMMA








Equipaggio

Ambasciatore Vulcaniano Ambasciatore Federale T'Lani

Capo Operazioni Tenente Comandante Tara Keane

Comandante Capitano Steje Aymane

Primo Ufficiale Tenente Comandante Rerin Th'Tharek

Ufficiale Medico Capo Tenente Bly Dorien

Ambasciatore Federale
T'Lani
Ambasciatore Vulcaniano

Tenente Comandante
Tara Keane
Capo Operazioni

Capitano
Steje Aymane
Comandante

Tenente Comandante
Rerin Th'Tharek
Primo Ufficiale

Tenente
Bly Dorien
Ufficiale Medico Capo

Ufficiale Tattico Capo Tenente Durani della Casata di Kanjis

Tenente
Durani della Casata di Kanjis
Ufficiale Tattico Capo


DS16GAMMA

Autori

Ambasciatore Vulcaniano
T'Lani
Elena Fuccelli

Capo Operazioni
Tara Keane
Monica Miodini

Comandante
Steje Aymane
Franco Carretti

Primo Ufficiale
Rerin Th'Tharek
Ilenia De Battisti

Ufficiale Medico Capo
Bly Dorien
Elisa Yasmir

Ufficiale Tattico Capo
Durani della Casata di Kanjis
Vanessa Marchetti






Sommario


Sinossi
28.00 - Che lo spettacolo cominci!
28.01 - Compagnia inattesa
28.02 - Investigazioni
28.03 - Isaryel
28.04 - In fondo un motivo ci deve essere
28.05 - Puzzle di interessi
28.06 - Il problema andoriano
28.07 - Quando la diplomazia traballa...
28.08 - Put a Ring on it
28.09 - Storie dal passato
28.10 - Giochi di prestigio
28.11 - Un finale inaspettato

Sinossi

Un famoso conduttore televisivo viene minacciato da uno stalker, ma lo scopo dietro gli incidenti che provoca sembra essere la vendetta.



28.00 - Che lo spettacolo cominci!

Autore: Tenente Comandante Tara Keane

DS16 Gamma
Ufficio Capitano
01/05/2403 ore 16,30


La riunione settimanale coi capi sezione della stazione spaziale stava procedendo tranquilla: era un periodo stranamente calmo, da un po' di tempo non succedeva niente di particolarmente complicato e queste riunioni erano per lo più un susseguirsi di niente da segnalare da parte di tutti gli ufficiali.

"Molto bene Signori, prima di congedarvi ho una comunicazione, che sono certo, vi troverà entusiasti come il sottoscritto!"

Gli astanti, pronti ormai a tornare alle loro incombenze, si rimisero comodi, pronti ad ascoltare il Capitano, che con un sorriso a trentadue denti, riprese il discorso interrotto quel tanto per ottenere l'attenzione di tutti.

"In accordo col Comando di Flotta, certi che sarà un'occasione importante per instaurare buoni rapporti coi nuovi popoli con cui siamo venuti in contatto in questo quadrante, abbiamo deciso che DS16 Gamma ospiterà la prossima edizione di Galaxy's got talent!"

Silenzio. I vari ufficiali sembravano come impietriti, poi Tharek disse:

"Scusi Signore, cosa? Non credo di aver capito bene!"

"Galaxy' got talent! Non mi dica che non sa cos'è, è il programma più seguito tra la maggior parte dei pianeti della Federazione!"

Aymane guardò i suoi uomini, deluso di non vedere sui loro volti lo stesso entusiasmo che aveva provato lui quando l'Ammiraglio Darion gliela aveva proposto. L'alternativa sarebbe stata farlo su DS9, ma lui aveva rimarcato il loro essere dall'altra parte del tunnel spaziale e quindi più adatti ad accogliere i talenti provenienti dai mondi di questo quadrante, a favore di una reciproca conoscenza e scambio culturale. Questo punto aveva portato l'Ammiraglio a decidere per la sua stazione.

Provenendo, inoltre, da una famiglia di spettacolo Aymane non vedeva l'ora di immergersi ancora nei colori e nella magia dell'arte di intrattenere il pubblico. Anzi, avrebbe voluto anche partecipare rispolverando le sue doti di mentalista, apprese dal padre in gioventù, ma Darion gli aveva fatto notare che lui avrebbe avuto il ruolo istituzionale di rappresentare la Federazione e non era il caso che si presentasse come concorrente. Però avrebbe potuto spingere i suoi uomini, se qualcuno aveva dei talenti particolari, a partecipare.

Il trill spiegò come si era giunti alla decisione di registrare da loro le nuove puntate del programma e che, a parte il dover fornire lo spazio adeguato che, grazie agli ampliamenti dovuti all'ultima ristrutturazione, la stiva di carico 4 poteva garantire, non avrebbero avuto altri fastidi. L'organizzatore del programma aveva assicurato che all'allestimento del palco e della scenografia e degli spazi destinati ad accogliere il pubblico, avrebbero pensato tutto loro.

"Beh a questo punto è già tutto deciso." rispose Tharek, seccato più che altro per non essere stato nemmeno interpellato.

"E quando accadrà tutto ciò?" Chiese Riccardi che stava già pensando a come garantire la sicurezza a tutti, concorrenti e pubblico.

"La settimana prossima arriveranno i tecnici per allestire il palco e i posti a sedere per gli spettatori. La macchina organizzativa si è messa all'opera circa quattro mesi fa, andando sui vari pianeti con cui abbiamo intessuto nuovi rapporti diplomatici, promuovendo l'evento e svolgendo i primi provini. Tra una ventina di giorni il creatore del format, Simon Crown, arriverà con gli altri giurati e la presentatrice ufficiale del programma e il giorno dopo cominceranno le registrazioni delle prime selezioni." Spiegò il Capitano, sempre più su di giri."

"Non abbiamo molto tempo per prepararci!" Intervenne Durani.

"Tranquilla, non dovremo pensare a niente: una volta sgombrato l'hangar 4 penseranno loro ad ogni cosa, almeno è quello che mi ha assicurato Darion!"

"Con tutta quella gente che arriverà dai pianeti di questo quadrante, la sicurezza della Stazione sarà da rivedere. Avrò bisogno della collaborazione di Durani e dei suoi uomini." Disse Riccardi già sul pezzo, guardando la collega che assentì con un cenno del capo.

"Visto? Problema risolto! Ah non arriveranno solo da questo settore. Prevedete arrivi da ogni parte." Disse Aymane che sapeva cosa aspettarsi dai suoi uomini. "Un'ultima cosa prima di lasciarvi alle vostre mansioni: l'Ammiragliato ci terrebbe particolarmente che anche qualche membro della Flotta partecipasse alla manifestazione, quindi se tra i vostri uomini si nasconde un talento di qualsiasi tipo, invitatelo caldamente ad iscriversi alle selezioni. Ovviamente anche voi potete farlo, non sentitevi obbligati dal vostro grado a rimanere nell'ombra. Prendetela come un'occasione per divertirvi, in un modo un po' fuori dall'ordinario. È tutto, in libertà. "

Tutti gli ufficiali si alzarono per uscire: solo Keane, che era rimasta in silenzio per tutta la durata della riunione, si attardò.

"Tara, conto sulla sua partecipazione!" Le disse Aymane che, come tutti sulla stazione, conosceva le sue abilità di musicista, abituata fin da bambina ad esibirsi per i parenti, poi da adulta per colleghi e amici, ovviamente su palchi meno importanti!

"Certamente Capitano e ho già in mente un paio di cose che potrei fare. Mi serve un favore però, anzi due!"

Aymane la invitò a proseguire con un gesto, già pregustando con orgoglio l'esibizione di Tara, conoscendone le capacità artistica, unita ad un aspetto fisico non indifferente, cosa che nel mondo dello spettacolo aiutava sempre!

"Mi serve tempo per preparare il numero. "

"Per questo non c'è problema, le riduco i turni e se vuole prendersi qualche giorno di permesso, non deve dirmi che quando le serve!"

"Molto bene. Vorrei inoltre che la mia partecipazione rimanesse un segreto o per lo meno non tropposbandierata."

"Teme che qualcuno possa storcere il naso?" Chiese Aymane pensando allo scorbutico Ambasciatore Rogal, compagno del suo Ufficiale.

"E se anche fosse, pensa che cambierei idea?" Rispose con un sorriso enigmatico " diciamo che vorrei fosse una sorpresa per tutti."

"Non credo ci siano problemi al riguardo, anche perché Simon, il capo di questo programma lo conosco da una vita: ha cominciato lavorando nella compagnia di mio padre. Non mi rifiuterà un piccolo piacere. E Tara, se ha bisogno di aiuto per allestire il suo numero, sono a disposizione."

"Grazie Capitano, ma la sorpresa sarà per tutti!" Ed uscì soddisfatta.



DS16 Gamma
bar sulla passeggiata principale
01/05/2403 ore 20,10


Bly e Rerin si erano trovati al bar per un aperitivo, prima di andare a cena con una collega della Dottoressa e la sua nuova fiamma.

"Non sei eccitato per l'annuncio del Capitano? Non vedo lora che arrivino tutti."

"Scusa ma non ci trovo niente di interessante." Rispose un po' seccato l'andoriano.

"Ma sai almeno chi sono i giurati? " disse Bly, pensando principalmente a Ben Astor, attore e cantante risiano famosissimo, oltre che dotato di una bellezza statuaria.

"Conosco Armida, ma la cosa non mi tocca più di tanto "

Rispose Rerin riferendosi alla giovane e bellissima cantante bajoriana, salita agli onori della cronaca più per i suoi molti amori che per le sue capacità canore.

"Chissà perché me lo immaginavo che tra i quattro giurati, solo lei conoscevi!" ribatté Bly seccata,

"Sei dolce quando fai la gelosa, ma credimi, non sono il suo tipo! E chi sarebbe il quarto? Uno so che è Crown in persona."

"E' il talent scout Matt Scott. Come non sei il suo tipo? Perché in caso contrario ci faresti un pensiero?" rispose Bly non mancando di sottolineare l'uscita poco carina del compagno.

"Dai sai cosa volevo dire. E comunque nessuna regge il confronto con te!" disse per redimersi della piccola gaffe appena pronunciata.

Bly gli sorrise compiaciuta e sfiorandogli il volto con un bacio gli disse "Perdonato! Adesso però andiamo che Carla e il suo amico ci staranno già aspettando.



DS16 Gamma
Alloggio di Tara Keane
01/05/2403 ore 22,30


Finito il suo turno Tara si era diretta nel suo alloggio per decidere di preciso cosa portare al talent. Rogal era fuori dalla stazione, in missione per l'Impero e non sarebbe tornato che tra dieci giorni, lasciandole così il tempo per prepararsi senza dover trovare scuse.

Aveva in mente un'esibizione di canto e ballo, voleva che fosse un numero trascinante e sexy, per mostrare, a Rogal in particolare cosa poteva perdere. Era un momento strano della loro relazione, non che l'amore e la passione fossero calati, ma si sentiva come data per scontata e quel suo non decidersi sul far evolvere la loro storia, cominciava a pesarle. Tanto più che dal suo Casato continuavano a sottoporgli probabili mogli, tutte di puro sangue Klingon e molto giovani e la cosa la faceva temere per il loro futuro insieme. E ovviamente a Tara non piaceva essere messa in un angolo.

Stava visionando video di cantanti famose, ma finora non aveva visto nulla che assomigliasse a quello che aveva in mente.

"Computer torna più indietro nel tempo, al ventunesimo secolo della Terra." Forse doveva cercare in un periodo meno evoluto socialmente, più fisico e sensuale. Adesso si cominciava a ragionare, i video, che il computer le stava mostrando di diverse cantanti, erano fin troppo spinti. Poi ecco , la folgorazione.

"Computer fermo! Chi è la cantante di questo video? Se ci sono altri video, mostrali!"

"La cantante si chiama Beyoncé, attiva agli inizi del ventunesimo secolo..."

"Non mi interessa la biografia. Dimmi invece il titolo della canzone del primo video che mi hai mostrato di questa Beyoncé."

"Crazy in love."

"Mi sembra perfetto" pensò Tara che già immaginava la faccia che avrebbe fatto Rogal "Ora per il ballo non ci sono problemi, per la voce invece devo allenarla un po', ma come faccio a dare questo effetto di vento tra i capelli senza piazzare enormi ventilatori sul palco!"



USS Nettuno
Alloggi Ospiti
12/05/2403 ore 17,30


Il viaggio tra i nuovi mondi di Simon Crown alla ricerca di talenti, veri o che si credevano tali, era terminato. Ora con la nave messa a disposizione dalla Flotta, grazie alla quale il progetto era nato, si stava recando su DS16 Gamma per mettere a punto le ultime cose prima di cominciare le registrazioni del programma.

Era stanco ma soddisfatto : era certo che sarebbe stato l'ennesimo successo della sua folgorante carriera.

Sperando che il suo nemico invisibile non si facesse sentire, almeno lì. Aveva attraversato un tunnel spaziale per non sentire più i suoi messaggi minatori.

Il primo era arrivato cinque anni prima e non gli aveva dato molto peso, infatti oltre che dai fan, riceveva anche molti messaggi non proprio amichevoli, ma mai le varie minacce si erano trasformate in fatti.

Tranne che dopo aver ricevuto quello strano messaggio audio, in cui una voce distorta gli diceva che rideva bene chi rideva per ultimo.

Da allora erano accaduti una serie di piccoli incidenti, niente di serio, dalla sparizione di piccoli oggetti sia in casa sua che negli alberghi dove alloggiava nei suoi viaggi di lavoro, alla scomparsa per qualche giorno del suo cane, ritrovato poi con uno strano biglietto attaccato al collare con scritto solo una parola: RICORDA!

Si era davvero spaventato quando durante l'ultima finale di Galaxy's got Talent trasmessa in diretta da Rise, si era staccata una parte della scenografia, causando il ferimento della conduttrice Rania e le indagini eseguite in seguito, avevano scoperto il dolo dietro all'incidente. Di tutto ciò aveva messo al corrente solo sua moglie Mary, nonché prezioso braccio destro per tutto ciò che riguardava la parte strettamente burocratica ed economica. Lei avrebbe voluto che il marito denunciasse la cosa, ma Simon aveva paura che se si fosse venuto a sapere, la cosa avrebbe mettere a rischio il suo lavoro e non se ne era mai fatto niente. Adesso però ad accoglierli ci sarebbe stato Steje, figlio del caro Tad Aymane che tanto aveva fatto per la carriera di Simon, e lei era decisa a raccontargli tutto, perché sapeva in cuor suo che le minacce di questo sconosciuto non si sarebbero fermate, per quanto lontano sarebbe andato suo marito!


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28.01 - Compagnia inattesa

Autore: Tenente Bly Dorien

DS16 Gamma
Anello di attracco 02, sottosezione 08
13/05/2403 ore 10.30


Steje continuava a fissare con un certo interesse il primo ufficiale che gli stava accanto di contro, l'andoriano, in modo piuttosto evidente, cercava di ignorare le occhiate del superiore.

Da quando aveva annunciato l'arrivo di quel favoloso spettacolo su DS16, il trill si sarebbe aspettato una partecipazione talmente elevata da trovarsi a dover riorganizzare tutti i turni dell'equipaggio imbarcato sulla Starbase nelle sue idee sarebbe stato persino costretto a cercare di far desistere i suoi uomini dal dar sfogo ai loro sogni di gloria in modo da mantenere operativa Deep Space 16... ma non sembrava che le cose stessero andando come desiderava!

Le richieste di partecipazione erano basse fin oltre ogni suo peggior scenario! Non lo capiva bene nemmeno lui, ma i suoi uomini o non erano interessati alla competizione o temevano di sfigurare di fronte ai loro colleghi e avevano deciso di rinunciare ancor prima di tentare. Era anche possibile che decidessero di iscriversi solo all'ultimo momento ma era qualcosa che credeva poco possibile.

La soluzione migliore a quel punto era dare l'esempio! Se i suoi ufficiali superiori, o alcuni di loro, avessero partecipato, c'erano più probabilità che altri si facessero coraggio e si iscrivessero allo spettacolo!

Su Tara non poteva contare: avrebbe partecipato ma desiderava che fosse una sorpresa e, di conseguenza, avrebbe mantenuto il riserbo sino all'ultimo istante e lui voleva rispettare questa sua richiesta.

Aveva tentato di convincere l'ufficiale medico capo, ma l'occhiataccia che gli aveva lanciato Dorien lo aveva convinto a desistere dall'idea di tornare alla carica con la giovane betazoide. Dovette ammettere che il suo primo ufficiale aveva ragione, a volte quella betazoide riusciva a mettere la pelle d'oca pure ad ufficiali fatti e finiti come loro!

Lui non poteva partecipare, del resto aveva un ruolo istituzionale e non avrebbe potuto concorrere come tutti gli altri, ma questo di certo non valeva per Rerin!

Il suo primo ufficiale era esattamente quello che avrebbe potuto portare un po' di linfa allo show! Fisicamente era un bell'andoriano e, grazie alla sua parlantina, era un vero adulatore, capace di incantare le donne come pochi nella galassia. Era risaputo che, nonostante passasse molto tempo con la dottoressa, aveva tutt'altro rinunciato alla sua natura da libertino incallito: intratteneva relazioni con varie colleghe, peggio di un risiano! Tante colleghe che, ovviamente, avrebbero sicuramente partecipato a frotte pur di passare altro tempo con il loro adone dalla pelle azzurrognola!

Era un piano perfetto, se solo il primo ufficiale avesse voluto collaborare! E invece no!

Quell'ostinato andoriano continuava a fingere di non cogliere tutte le frecciatine che Aymane gli aveva lanciato più o meno palesemente dalla riunione di qualche giorno prima! Pure in quel momento, fingeva un interesse morboso alle paratie del corridoio pur di non riaffrontare il discorso sulla sua possibile partecipazione!

"Allora, ci ha pensato?"

Rerin si limitò ad uno sbuffo prima di prendere in mano il proprio D-padd "E saliamo a sedici..."

"Sedici, numero uno?"

"Questa è la sedicesima volta che mi chiede di partecipare a quello stupido spettacolo ottenendo sempre la medesima risposta, no!"

"Stupida competizione? E' molto più di questo!" Steje scosse il capo osservando il suo sottoposto "Andiamo, un aitante giovane come lei dovrebbe prendere seriamente in considerazione la possibilità di mostrare il fisico che si ritrova... pensi a quante conquiste riuscirebbe a fare grazie al suo quarto d'ora di celebrità!"

Rerin si voltò con un sorriso divertito sul volto "Mi sta proponendo di esibirmi come spogliarellista? Perché sono quasi certo che la Flotta Stellare non prenderebbe bene che un ufficiale del mio grado salga sul palco solo per mostrare a tutti quanto siano sode le sue natiche!" l'andoriano tornò a digitare al d-padd "E credo che gradirebbero ancora meno il sapere che gli è stato ordinato dal suo ufficiale superiore"

"Non parlavo certo di fare una cosa del genere! Oltretutto non le sto ordinando di partecipare, sarebbe amorale... glielo sto solo caldamente consigliando!" il trill sbuffò prima di osservarlo "Potrebbe fare un'esibizione di danza assieme al nostro medico capo!"

"Glielo chiederà lei al tenente Dorien di partecipare con me ad uno spettacolo di danza? Perché io non intendo provocare quella belva in tenuta da medico, non vorrei che le volasse un bisturi laser di mano nella mia direzione"

"No, lasciamo stare la dottoressa, ci tengo alla mia vita! Ma suvvia, comandante, ci sarà qualcosa in cui è davvero bravo! Pensi alle cose che ha appreso da giovane, ci sarà qualcosa che la vedeva primeggiare fra tutti gli altri piccoli nanerottoli andoriani che la circondavano!"

"No, ero come tutti gli altri piccoli nanerottoli del mio paese"

"Che infanzia triste che ha avuto... eppure sono certo che si sforzasse di più le verrebbe in mente qualcosa in cui era il migliore! Almeno ci provi, su!"

Rerin sembrava parecchio distratto, ma non abbastanza per non rispondere al suo ufficiale in comando: "Ho imparato a decapitare un uomo con un solo colpo di ushaan-tor all'età di dieci anni... si offre come volontario per una dimostrazione?"

"Spiritoso, numero uno... molto spiritoso!"

=^=Sala controllo a Capitano, mi scusi signore, la informo che la USS Nettuno sta per attraccare alla starbase=^=

"Beh, siamo già al pilone per dare loro il benvenuto, non è vero numer..."

Steje si osservò attorno sorpreso scoprendo che il suo primo ufficiale se l'era appena data a gambe e la cosa lo lasciò molto perplesso Rerin aveva i suoi difetti ma non si poteva di certo accusare di mancare ai suoi doveri di ufficiale in comando!

"Steje, sei davvero tu?!"

Il trill alzò il capo sorridendo amabilmente verso la coppia di terrestri che gli stavano andando incontro. Simon Crown teneva a braccetto la sua adorabile metà, Mary, e stava raggiungendo a rapide falcate l'ufficiale in comando della starbase.

"Non era necessario che restassi qui ad aspettarci di persona, sappiamo quanto sei impegnato... soprattutto in vista delle riprese dello spettacolo!"

"Non preoccuparti, per tutti noi è davvero un onore avervi qui per la prossima edizione del Galaxy's got talent! In questi giorni sia io che il mio primo ufficiale abbiamo monitorato personalmente l'avanzamento dei lavori e sono convinto che il set rispetterà tutte le tue richieste! La sicurezza è già stata riorganizzata e sono felice di dire che siamo pronti ad ospitare tutti i concorrenti in perfetta sicurezza!"

Per un attimo il capitano ebbe l'impressione che l'espressione di Simon Crown si rabbuiasse ma durò per una frazione di secondo ed alla fine si convinse di sbagliarsi. Del resto, perché il famoso presentatore si sarebbe dovuto preoccupare quando lo stava rassicurando sul fatto che tutto fosse sotto controllo?!

"Mi piacerebbe poter vedere coi miei occhi il palcoscenico, se non ti dispiace!" il tono di Simon non ammetteva repliche ma la sua compagna non sembrava essere dello stesso avviso.

"Steje, non prendertela per i modi un po' bruschi di Simon" la donna lanciò un'occhiataccia a Simon prima di proseguire "Non cambia mai! E' sempre stato un maniaco del controllo, gli piace che sia tutto esattamente come piace a lui... ma prima di andare a vedere i lavori svolti preferiremmo ritirarci nei nostri alloggi, il viaggio è stato piuttosto lungo"

Il capitano fece un flebile sorriso di rimando, qualcosa turbava Simon non gli restava che scoprire cosa "Non preoccuparti Mary, Simon è un vecchio amico di famiglia e quindi so bene come è fatto!"

"Io non sono affatto stanco Mary!"

"Insisto, caro..."

Quel caro dovette suonare una minaccia a Simon tanto quanto suonò a Steje, perché l'umano sospirò prima di annuire poco convinto e voltarsi verso il capitano trill "Sì, immagino sia meglio vedere prima i nostri alloggi. Ma davvero, non abbiamo bisogno che il capitano della Starbase ci accompagni di persona fino a lì!"

"Molto bene, in questo caso lascerò questo onore al guardiamarina Estens..." Aymane chiamò il giovane ufficiale della sicurezza con un cenno del capo ordinandogli di accompagnare gli ospiti all'alloggio, poi tornò a guardare i due terrestri "Vi do ancora il mio benvenuto sulla starbase, spero che il vostro soggiorno possa dirsi piacevole. Per qualsiasi vostra necessità rivolgetevi pure al sottoscritto o al Comandante Rerin"

Fu solo quando si ritrovò nuovamente da solo che sfiorò il comunicatore "Numero uno?! Dove si è andato a nascondere? Lo so che il signor Simon Crown non è il suo tipo ma addirittura darsi alla macchia mi sembra un po' eccessivo!"

=^=Rerin a Capitano. Mi scusi, signore, avevo delle questioni di tipo personale da risolvere. La sto per raggiungere in ufficio=^=

Il tono di Rerin, teso e formale, fece perdere a Steje tutta la voglia che aveva di prendere in giro il proprio sottoposto "Comandante, è successo qualcosa di grave?"

La risposta fu secca, cosa estremamente strana considerando che si stava parlando di Rerin.

=^=Sì=^=

"Devo preoccuparmi?"

La risposta fu nuovamente immediata e fin troppo sbrigativa.

=^=Non lo so=^=

Il trill non attese null'altro, incamminandosi verso il turbolift per raggiungere il prima possibile il suo ufficio "Comandante, ritiene che la base sia in pericolo?"

=^=Non lo so=^=



DS16 Gamma
Ufficio del Capitano Aymane
13/05/2403 ore 11.15


Il Capitano osservava il suo primo ufficiale ascoltando tutto il suo rapporto senza battere ciglio. Non sapeva ancora se classificare le sue parole come eccessivo zelo o iniziare a pensare che vi fosse qualcosa di cui preoccuparsi realmente.

"Va bene, ricapitoli tutto quello che mi ha detto, non vorrei essermi perso qualcosa di importante"

Rerin era rigido di fronte al suo ufficiale superiore ma la sua voce era nonostante tutto calma e misurata, forse fin troppo conoscendolo: "Sono stato informato dal Capitano Grenflam, della nave civile Kralik, che sul suo vascello è avvenuto un grave malfunzionamento al sistema dei replicatori in svariati alloggi che hanno portato all'intossicazione di 26 civili ed alla morte di altri 4. La Kralik è una delle navi civili che stanno portando qui su DS16 i partecipanti al Galaxy got talent ed attualmente è in viaggio per raggiungere DS9 e poi attraversare il wormhole..."

"Ma lei non crede a questa versione dei fatti..."

Rerin scosse il capo "No, non ci credo. La Kralik ha compiuto viaggi ininterrotti per mesi senza che vi fosse mai un malfunzionamento degno di nota, sino al giorno prima tutto funzionava correttamente e poi all'improvviso in tutti quei alloggi i replicatori hanno volontariamente deciso di attentare alla vita dei passeggeri?"

"Beh, Comandante è brutto da dire ma può succedere che qualcosa di rompa all'improvviso... ma immagino che con una scansione approfondita sapranno arrivare all'origine del guasto"

"Ci hanno provato ma le analisi sono state inconcludenti" Rerin sospirò prima di proseguire "Inoltre tutti i passeggeri hanno riportato solo intossicazioni facilmente curabili, tranne quattro di loro. Un shelt andoriano, quella che lei definirebbe una famiglia... le vittime sono Shrass Th'Shaoth, Thehr Ch'Ziasrer, Jhethaat Zh'Arhilar e Jhizia Sh'Ziron"

"Se erano una famiglia ipotizzo che abbiano condiviso il medesimo alloggio ed usato lo stesso replicatore..."

"D'altra parte la nostra morfologia, a causa del nostro alto tasso metabolico rispetto ad altre razze, ci rende sensibili ad infezioni in seguito a ferite da armi ad impulso di fase e ad un più rapido sfinimento in condizioni di sforzo fisico... non più sensibili agli avvelenamenti alimentari!"

"Hanno fatto delle analisi sui corpi?"

"Inconcludenti, il rapporto dice poco o nulla se non che sono morti per avvelenamento alimentare" Rerin incrociò le braccia "Sono convinto che fossero loro i bersagli, qualcuno li voleva morti e hanno avvelenato attraverso i replicatori anche altri passeggeri come diversivo"

"Ha informato il Capitano delle sue preoccupazioni?"

"Ha classificato l'accaduto come incidente dato che, a sue parole, non sussistono prove che si sia trattato di atto deliberato. Per quanto gli riguarda la questione è stata un semplice incidente, ma ha accettato di tenere l'alloggio occupato dagli andoriani sotto sigilli e mantenere in stasi i corpi sino al loro arrivo su DS16 Gamma in vista di ulteriori analisi da parte dei nostri uomini"

"E perché non portarli su DS9? Sono loro la base più vicina!"

"Ho chiesto loro di venire qui, sono convinto che ci sia qualcosa sotto ed il nostro personale è il migliore se ho ragione, loro sapranno dimostrarlo!" Rerin fece una smorfia "Del resto non so nemmeno se abbiano avvertito DS9 dell'accaduto, il Capitano mi sembrava fin troppo desideroso di chiudere la questione..."

"A proposito di chi ha avvertito cosa... mi spiega perché quel Capitano Grenflam ha deciso di avvertire lei anziché prendere contatto con la starbase attraverso i canali ufficiali?!"

"Mm... questo posso spiegarglielo facilmente in verità. Non mi ha contattato in quanto ufficiale della starbase ma in qualità di parente di una delle vittime. Jhizia Sh'Ziron era mia sorella maggiore"

Steje si bloccò di colpo osservando con occhi a palla il suo primo ufficiale "E non le sembra che avrebbe dovuto iniziare il rapporto da questo piccolo dettaglio?!"

"No" Rerin fissò Steje dritto negli occhi "Qui non si tratta del fatto che una di quelle persone fosse o meno mia parente ma il fatto che siano morti in circostanze non del tutto appurate proprio mentre si stavano recando qui! Se ho imparato qualcosa di quei quattro è che avevano un'innata curiosità... per non dire di peggio. Aggiungi poi al quadretto il fatto che anche mia sorella è per metà aenar e quindi telepate... sono sicuro che ci sia qualcosa sotto!"

"Mi dispiace molto per la sua perdita comandante, magari dovrebbe prendersi qualche giorno per elaborare il lutto"

"Capitano, non mi fraintenda ma non eravamo così tanto legati io e Jhizia. Quando eravamo ancora molto piccoli siamo stati divisi fra le nostre famiglie: io e mia sorella Sesha siamo stati scaricati nel clan dei Tharek, da cui abbiamo preso il nostro cognome Jhizia e l'altro mio fratello, Etyner, sono stati abbandonati al clan Ziron, da cui hanno preso il cognome" Rerin fece spallucce "Ho iniziato a sentirla via d-padd solo poco tempo fa... aveva voltato le spalle al clan esattamente come me e, dato che l'altro ribelle della famiglia sono io, ha pensato di riprendere i contatti con il fratello scapestrato... non posso dire di non esserne rimasto colpito ma non ho perso la mia lucidità, la mia non è semplice paranoia! C'è qualcosa che non va in questa storia, me lo sento!"

"Beh, Comandante, informerò i nostri uomini di tenersi pronti a fare le opportune verifiche appena la Kralik arriverà alla starbase. Ricorda altro della conversazione?"

"Nulla di realmente rilevante, come dicevo si trattava di quattro andoriani un po' atipici... avevano deciso di tagliare i ponti con i loro keth e, a quanto pare, hanno deciso di nominare me come loro unico successore per... beh, in verità non ne ho idea"

"In che senso?"

"Il Capitano Grenflam mi ha informato che stava per portarmi qualcosa ma a quel punto la comunicazione ha iniziato a non funzionare correttamente, forse si era avvicinato alle Badlands o in qualche altro punto dello spazio simile... onestamente non lo so, temo che mi stia per arrivare qualche brutta sorpresa anche se spero di sbagliarmi"

Steje osservò il suo sottoposto facendo una smorfia "Una brutta sorpresa?"

"Mia sorella era una xeno-zoologa amava tutti gli animali grossi, pelosi o bavosi... non voglio immaginare quale potesse essere il suo animaletto da compagnia e non credo che lo vorrò mai nel mio alloggio ma..." fece spallucce "Onestamente, al momento ho altro a cui pensare"



DS16 Gamma
Hangar 4 adibito a set per lo spettacolo
14/05/2403 ore 09.36


Simon Crown camminava sul palco controllando con maniacale attenzione ogni singolo riflettore, ogni cavo dell'apparecchiatura, ogni cella energetica... in poche e semplici parole, tutto quanto! Aveva già chiesto di apportare almeno una ventina di piccole modifiche a partire dal colore dei fiori che adornavano i lati del palcoscenico.

Ad una prima vista sapeva di sembrare un maniaco del controllo ma la cosa non gli interessava. Quell'anno più che gli altri aveva la strana sensazione che il suo nemico invisibile stava per tornare alla carica dentro di sé aveva paura che, per qualche astruso e sconosciuto motivo, ci sarebbe stata la resa dei conti... ma la resa di quali conti?!

La notte precedente l'aveva passata quasi tutta ad osservare il soffitto della camera cercando di rivangare nei recessi della sua memoria per capire che cosa possa essere successo per spingere quel pazzo a invadere la sua vita. Il primo messaggio era giunto cinque anni or sono: lo stava accusando di qualcosa avvenuta nel 2398 o l'evento era ancora precedente e quel folle ci ha messo un po' di anni per decidere di iniziare a mettere in moto il suo piano psicotico? La verità era che non lo sapeva!

Anche quello strano messaggio audio arrivatogli poco dopo, in cui una voce distorta gli diceva che rideva bene chi rideva per ultimo, non gli aveva minimamente chiarito le idee: ma di cosa avrebbe riso?! Un concorrente si era sentito offeso dal fatto di non essere stato scelto o di non aver vinto la competizione? E se fosse davvero questo il grave problema, perché se la prende solo con lui?! I giudici erano tre e l'unico che sembrava aver avuto problemi era lui!

La cosa lo aveva lasciato sempre più confuso, e anche quella piccola serie di piccoli incidenti non avevano aiutato! Sempre poi che di incidenti si trattasse... non poteva avere la certezza che gli oggetti spariti da casa sua o negli alberghi avessero davvero a che fare con quello stalker. Del resto la mente umana era nota per avere la sgradevole tendenza di percepire delle correlazioni inesistenti tra eventi casuali gli scienziati e gli psicologi avrebbero parlato di apofenia, uno dei bias cognitivi più comuni, ossia una forma di distorsione della valutazione causata dal pregiudizio. Il bias, contribuendo alla formazione del giudizio, poteva aver influenzato la mia visione delle cose fino a cambiare a livello subconscio i suoi comportamenti quotidiani? Quegli oggetti erano spariti per lo stalker o era lui che nella sua testa voleva incolpare quello sconosciuto di tutto questo?! Anche a questo non sapeva rispondere.

Del resto in circa cinque anni aveva assistito alla scomparsa di tre cravatte, due spazzole della moglie, un mestolo del servizio di cucina ed il guinzaglio del cane. Che diavolo se ne dovrebbe fare una persona di queste cose?!

Ma poi la sua mente tornava alla scomparsa del suo cane, ritrovato solo dopo qualche giorno al parco vicino casa. Lo aveva trovato proprio lui. con uno strano biglietto attaccato al collare Vi era solo la parola ricorda... ma cosa?! Cosa non ricordava?! Cosa la sua mente aveva ritenuto talmente irrilevante da rimuoverla?! Perché quel tizio non poteva essere un po' più specifico?! Perché continuava a costringerlo a ricercare dentro di sé delle risposte che non sembravano esistere?!

E poi c'era stato l'ultimo fatto, quello che Simon interpretò come l'ultimo avvertimento:

durante l'ultima finale di Galaxy's got Talent trasmessa in diretta da Risa, si era staccata una parte della scenografia, causando il ferimento della conduttrice Rania non era stato un incidente e questa non era una sua semplice teoria ma un fatto! Le indagini eseguite in seguito, avevano scoperto il dolo nell'attentato alla vita della conduttrice! Le indagini si erano tuttavia arenate senza mai giungere a nessun sospettato ma lui sapeva che si trattava del suo nemico invisibile... sapeva che tutto questo era legato ad un pazzo che lo accusava di qualcosa che non sapeva!

Tutto ciò era frustrante... o forse la notte insonne stava giocando con i suoi nervi, ma quel giorno si sentiva più teso del solito. Non aveva intenzione di permettere che succedesse un altro incidente! Non voleva avere un altro membro della troupe sulla coscienza!

"Sei sicuro che non vuoi parlarne con il Capitano Steje?"

La voce della moglie fece voltare Simon verso la donna sua moglie aveva un sesto senso che la portava ad indovinare quasi sempre cosa stesse pensando, ma non voleva preoccupare nessuno e si limitò a fare spallucce: "Non sarà necessario"

"Ma caro..."

La moglie tentò di obiettare ma lui le prese gentilmente le mani baciandole dolcemente: "Tesoro, stiamo parlando della Flotta Stellare... sono dei militari e sono impostati ad un'idea di pericolo ben diversa da quella che potremmo intendere io e te! Se sapessero che potrebbe esserci un qualche minimo problema non si farebbero alcuno scrupolo ad annullare tutto ed io non sono pronto a veder eliminare lo show solo per una paura che potrebbe essere soltanto nella mia testa!" l'uomo fece un sorriso incoraggiante alla moglie "Guardati intorno... siamo su una base stellare nel quadrante gamma, ci sono ufficiali della sicurezza che controllano la zona e le probabilità che un soggetto non autorizzato possa entrare qui sono rasenti allo zero! Siamo al sicuro!"

Mary si limitò ad un leggero cenno del capo prima di accompagnare il marito a controllare il resto dell'apparecchiatura.

Nel frattempo, a poca distanza dalla coppia, Durani e Riccardi stavano effettivamente controllando la sala con molta discrezione tuttavia, mentre lo sguardo di Riccardi si spostavano su alcuni operai che stavano apportando delle modifiche al palco, l'attenzione di Durani continuava a cadere su Simon Crown.

"Non ti sembra che il nostro ospite sia fin troppo nervoso?"

"L'ho notato anche io ma per il momento non mi preoccuperei eccessivamente... del resto è famoso per essere un maniaco del controllo. Se a questo aggiungiamo che la sua carriera è legata a doppio filo con la riuscita di questo spettacolo, possiamo dire che è quasi comprensibile la sua tensione in questo momento!" Riccardi sospirò prima di abbassare per qualche attimo lo sguardo sul d-padd "Del resto non è il solo ad essere nervoso oggi!"

Durani si limitò ad annuire pensando alla piccola riunione del giorno prima, in cui mancava solo il primo ufficiale il Capitano Steje li aveva informati che sarebbe arrivata una nave civile, all'interno della quale si era perpretato il possibile omicidio della sorella di Rerin e dei suoi compagni: aveva chiesto loro di prepararsi a salire sul velivolo per verificare se la versione del Capitano Grenflam fosse corretta, e si trattasse solo di un incidente, ovvero se avesse ragione il sesto senso del Comandante Tharek.

"Pensi che quelle morti possano essere collegate a questo spettacolo?"

"Il Capitano ha consigliato di non focalizzarsi su una singola pista ma di mantenere la mente aperta, analizzare i fatti e solo dopo trarre delle conclusioni. Al momento non possiamo nemmeno escludere l'incidente..."

"Ma non ci credi nemmeno tu" la klingon non glielo chiese, si limitò ad asserire un'ovvietà "Gli andoriani hanno un carattere che tende alla paranoia ma conosciamo il primo ufficiale, non è il tipo da inventare cose che non esistono"

"Già, ma anche questo non esclude che possano esserci centinaia di motivazioni diverse per uccidere delle persone... soprattutto se si considera che non è passato poi così tanto tempo da quando dei folli pensavano di trasformarci in pulviscolo spaziale con una salva di siluri al tricobalto!" Riccardi sospirò pesantemente osservando la collega "Ad ogni modo teniamo gli occhi bene aperti, non voglio che ci siano problemi qui!"



DS16 Gamma
Anello di attracco 02, sottosezione 12
14/05/2403 ore 16.42


Le operazioni di imbarco si stavano protraendo da quasi un'ora ma Rerin dovette ammettere che le sezioni della tattica e della sicurezza, capitanate da Durani e Riccardi, stavano operando con un'efficienza encomiabile. Tutti gli ospiti venivano registrati, ne veniva verificata sommariamente l'identità e si provvedeva ad assegnarli ad un alloggio temporaneo e ad accompagnarli presso tali locali per poter riporre le proprie borse.

A dire il vero non tutti i passeggeri si erano mostrati del tutto collaborativi: alcuni avevano trovato fin troppo eccessivi i sistemi di sicurezza ed altri si erano risentiti al momento della verifica delle loro identità, arrivando palesemente a protestare sul fatto che un simile trattamento li facesse sentire quasi come dei criminali. In quel frangente, il primo ufficiale non poté che apprezzare la capacità dei suoi uomini di mantenere la calma e proseguire con il proprio lavoro senza lasciarsi distrarre... o quasi.

Il Comandante Tharek notò vari sguardi rivolti nella sua direzione, evidentemente la notizia era già di dominio pubblico e tutti lo osservavano come se si aspettassero una sua reazione emotiva da un momento all'altro... ma che reazione emotiva avrebbe dovuto avere?! Arrabbiarsi? Crollare dal dolore? E poi a che scopo?!

Le sue elucubrazioni furono interrotte dall'arrivo del Capitano e dell'ufficiale medico capo che gli si erano affiancati in attesa. Per un po' si limitò ad osservare di fronte a sé, le empatie che percepiva gli stavano provocando una certa dose di fastidio essere telepatico non era sempre un vantaggio ma aveva imparato a sopportare quelle percezioni, soprattutto quando arrivavano in momenti in cui avrebbe semplicemente voluto starsene da solo.

"Le operazioni di sbarco, sono quasi terminate..." Steje lo disse con voce tranquilla, quasi distrattamente "Il Capitano ha quasi terminato di far sbarcare tutti, fra pochi minuti dovrebbe scendere per incontrarci"

"Non sarà affatto contento del nostro desiderio di salire a bordo della sua nave"

"Vero, ma c'è stato un possibile omicidio e sa bene che essendo una nave federale non può esimersi dal permetterci di indagare" Steje si appoggiò con la schiena alla paratia fingendo una calma che empaticamente non aveva "Ho parlato con lui questa mattina. Potrebbe essere ancora un po' nervoso quando scenderà dalla nave, lo ignori..."

Rerin si limitò ad annuire per poi voltarsi verso Dorien "E lei perché è qui?"

La domanda uscì un po' più stizzita di quanto avesse voluto ma la dottoressa si limitò a fare spallucce "Il Capitano mi ha informato che vi è la possibilità che oggi venga imbarcato sulla starbase un animale, sono venuta per verificare che non vi siano pericoli per l'equipaggio"

Rerin non disse nulla ma le sue percezioni gli dissero che le parole della betazoide erano vere... almeno in parte. Avrebbe avuto molto più senso che fosse presente uno scienziato, possibilmente uno xeno-zoologo come sua sorella, ma era venuta personalmente perché tutta quella questione riguardava lui.

"Uhh... ed ecco mister simpatia in persona!"

Rerin si voltò di nuovo verso il portellone nella nave attraccata, vedendo sopraggiungere il capitano Grenflam già dall'espressione del volto era chiaro che non fosse semplicemente irritato, era proprio imbestialito!

"Capitano Steje... Comandante Rerin..."

Lo sguardo dell'uomo si fermò per un attimo sulla donna che non conosceva ma la dottoressa non fece una piega: "Sono la dottoressa Bly Dorien, ufficiale medico capo"

"La persona che si occuperà delle autopsie? Come dicevo al suo Capitano, si tratta solo di una perdita di tempo e..."

"Ho molto tempo, Capitano Grenflam, non si preoccupi per me!" il tono della betazoide fu piuttosto tagliente "Oltretutto è la procedura, devo verificare le cause della morte di quattro persone"

"Così come la sezione scientifica ed ingegneria hanno il compito di verificare cosa sia successo al sistema di replicazione della sua nave... e non si preoccupi, neppure loro hanno problemi nel perdere il loro tempo in queste ricerche!"

Lo sguardo che si lanciarono i due capitani fu piuttosto evidente decisamente non scorreva buon sangue fra i due. Per un po' i due si limitarono a fissarsi in silenzio ma l'umano non intendeva cedere tanto velocemente sulla questione.

"Io capisco che lei sia affezionato al suo primo ufficiale, che per lui sia stata una grossa perdita e che, emotivamente, fatichi ad accettare che si sia trattato di un incidente... ma non intendo restare bloccato qui per giorni in attesa che i suoi uomini trovino un capro espiatorio per soddisfare i desideri di vendetta del Comandante Therek"

"Le faccio presente che sono qui..." Rerin incrociò le braccia al petto "Se ha qualcosa da dirmi può farlo rivolgendosi direttamente al sottoscritto"

Grenflam fissò direttamente l'andoriano in volto "Credo che lei sia paranoico!"

"Basta così!" Steje si scurì in volto "Seguiremo la procedura, se si è trattato di un semplice incidente sarà dimostrato dalle prove... e non dal suo desiderio di lavarsene le mani il prima possibile!"

L'umano per qualche attimo sembrò sul punto di rispondere a tono nei confronti del trill ma poi si limitò a tornare a guardare Rerin "Ho chiesto che gli effetti personali di sua sorella e dei suoi compagni le fossero consegnati, la sala controllo ha provveduto a teletrasportarli nel suo alloggio. Rimane soltanto Isaryel e le sue cose..."

Rerin rimase a braccia conserte limitandosi ad annuire. Si aspettava che si sarebbe visto recapitare qualcosa di cui si sarebbe dovuto occupare e la sua mente aveva finito per ipotizzare una serie di animali, uno peggiore dell'altro.

E se fosse stato un marfal betazoide?! Certo, se non altro non è un animale eccessivamente grande, ma non gli piaceva affatto l'idea di vivere con un animale provvisto di artigli abbastanza lunghi da cavargli gli occhi e con la ovvia inclinazione di lasciare ricordini odorosi su tutto il pavimento!

E se invece si fosse ritrovato in alloggio un sehlat selvatico vulcaniano? Ancora peggio... si sarebbe ritrovato qualcosa di simile ad un grosso felide dotato di due grossi canini a sciabola che si sarebbe aggirato nel suo alloggio come una belva in gabbia pronto ad azzannarlo alla prima occasione!

Aveva pensato a tutte le eventualità... tranne a quella.

Una giovane guardiamarina, giunta alle spalle del Capitano, gli allungò una neonata andoriana, con il suo stesso colorito di pelle, corti capelli bianchi e due occhi da cucciolo ferito. Dall'aspetto era evidente che fosse un mezzo ibrido con la sottocultura aenar, esattamente come lui e sua sorella.

Isaryel doveva essere la figlia di Jhizia e lei aveva scelto, in comune con gli altri, di nominare lui suo tutore nel caso in cui fosse successo loro qualcosa! Una parte di sé aveva capito a pieno la situazione, un'altra cercava di negarla con tutto sé stesso.

"E questa cos'è?" la domanda suono stupita persino alle orecchie di Rerin ma non riuscì ad impedire a sé stesso di non pronunciarla

"Isaryel!" rispose con un sorriso la guardiamarina, cercando ancora di mettere la piccola in braccio al Comandante Tharek.

Bly, per alleggerire la situazione, si avvicinò inclinando un po' il capo e fissando con attenzione la piccola "Da un'analisi preliminare direi che si tratta di una neonata andoriana di approssimativamente sei o sette mesi... ma se preferisce posso fare una scansione!"

Rerin lanciò uno sguardo di fuoco alla betazoide rispondendogli con un secco "No, grazie!" ma non poté impedire di ritrovarsi la piccola fra le braccia e osservarla come fosse una creatura letale e pericolosa.

La guardiamarina passò al comandante anche una sacca contenente le poche cose della piccola, facendogli un gran sorriso "E' proprio una bella bambina... non trova, comandante?!"

"Preferivo un sehlat..."

Bly lanciò uno sguardo assassino al Comandante mentre Steje si ritrovò a cercare di non scoppiare a ridere prima di rispondere a Rerin: "Complimenti Comandante, sprizza amore paterno da ogni poro!"

La guardiamarina, dal canto suo, non capì la risposta e si limitò a salutare Rerin per poter risalire sulla nave, lasciandolo lì ad affrontare la realtà dei fatti. Gli avevano appena consegnato una neonata, una parente che gli era appena stata affidata e questo significava solo una cosa...

...cavolo, aveva una figlia!

...dannazione, era diventato padre!



DS16 Gamma
Passeggiata
14/05/2403 ore 17.02


*Mi dispiace, non avevo altra scelta*

Se ne stava fra la moltitudine di persone che occupavano la passeggiata ma il suo sguardo seguiva discretamente il Comandante Therek mentre si incamminava in direzione dei turbolift per raggiungere, come buone probabilità, il suo alloggio. Teneva con un braccio la piccola neonata che aveva risparmiato sulla Kralik.

Lei non poteva sapere nulla, non avrebbe mai costituito un problema.

I suoi dannati genitori, invece, erano un discorso a parte. Sempre a mettere il naso in giro, fare domande a tutti su tutto... sempre così insistenti e paranoici... sempre così andoriani! Non aveva altra scelta, non poteva permettere loro di avvicinarsi alla verità!

Non avrebbe permesso che tutto andasse a rotoli proprio ora!


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28.02 - Investigazioni

Autore: Capitano Steje Aymane

DS16 Gamma
Anello di attracco 4 - Sezione manutenzione
14/05/2403 ore 17:37


"Da questa parte..." mormorò il capitano Grenflam facendo strada a Riccardi e alla sua squadra "Nessuno dei miei ha idea di come sia potuto accadere. Naturalmente abbiamo fatto dei controlli del sistema, ma non abbiamo trovato nessun problema tecnico."
L'uomo era nervoso, ma il Capo della Sicurezza lo capiva benissimo. Erano morte quattro persone sulla sua nave e ventisei erano state lasciate su DS9 ricoverate in infermeria... come capitano e proprietario della piccola compagnia di viaggi civili aveva subito un duro colpo... probabilmente la sua azienda era finita.
"Faremo il possibile per arrivare ad una risposta capitano..." quella di Riccardi era un'affermazione abbastanza generica. A seconda di quello che avrebbero trovato poteva distruggere quell'uomo o salvarlo, ma da quello che poteva vedere la nave, sebbene abbastanza vecchia, era tenuta molto bene. Difficile che un equipaggio che si prendeva così tanta cura della propria nave non si curasse allo stesso modo della parte tecnica.

Il replicatore in avaria era quello della sala ristorante. Poco più di una sala mensa arredata con più gusto.
Le porte di accesso erano state sigillate ma il macchinario era già stato smontato dall'ispezione preliminare fatta dai tecnici della nave. I pezzi erano stati tutti posizionati con cura attorno al corpo centrale ed etichettati con attenzione. Un buon lavoro, anche se Riccardi avrebbe preferito che nessuno avesse già toccato il macchinario.
"Vi lascio al vostro lavoro. Spero che mi farete la cortesia di farmi sapere l'esito delle vostre investigazioni." Granflam non attese una risposta, come se sapesse che una richiesta del genere era inverosimile almeno fino alla fine delle indagini. In ogni caso uscì dalla sala.

"Analizzate tutti i pezzi per trovare guasti evidenti, poi rimontate il replicatore e fate delle prove. Se è guasto continuerà a dare cibi pericolosi." ordinò Riccardi che invece iniziò una lenta e scupolosa analisi della stanza... non sapeva cosa cercare, ma aveva promesso al capitano Aymane di fare tutto quello che poteva.

Le ore passarono. Il reparto investigativo della stazione aveva verificato ogni singolo pezzo senza trovare nessuna anomalia, adesso stavano rimontando il replicatore per verificarne il funzionamento. C'era il rischio che rimontandolo potevano sistemare automaticamente anche il problema ma per il momento brancolavano ancora nel buio.
Riccardi era seduto ad uno dei tavoli di metallo ancorati al pavimento. Da delle foto sulla parete poteva vedere che normalmente ogni tavolo era coperto da una tovaglia che eliminava l'aspetto spartano che avevano in quel momento.
Era riuscito a mettere le mani sui video di sorveglianza, ma non era riuscito a trovare niente durante la loro visione... solo persone che arrivavano alla mensa, usavano il replicatore, si sedevano per mangiare e poi se ne andavano lasciando i piatti sul tavolo che un cameriere si sbrigava a ripulire. Si domandò perché le stoviglie non venissero rimesse nel replicatore per farle dematerializzare, probabilmente era solo per un motivo di immagine o per lasciare sempre libero il replicatore per nuovi clienti.

Era arrivato al momento in cui la famiglia andoriana si era avvicinata al replicatore, secondo l'orologio del video erano appena le 12.
La neonata non era presente, forse dormiva in cabina. Un po' strano lasciare una bambina da sola, ma non conosceva le consuetudini degli andoriani in fatto di bambini.
Un uomo... era un uomo? Difficile dirlo... una persona erà già davanti al replicatore si era affrettato a raggiungerlo appena gli andoriani erano entrati. Non si vedeva in faccia, la telecamera era proprio di fronte al replicatore quindi era visibile solo di spalle. Gli andoriani si erano fermati ad attendere il loro turno, sembravano parlare fra loro di cose divertenti visto le posizioni rilassate e il sorriso sui loro volti.
L'unico con uno sguardo più serio era un uomo di circa 40 anni. Riccardi fece scorrere il dito sul suo dpad fino ad arrivare alla scheda dell'andoriano in questione: Shrass Th'Shaoth. Nessun rapporto di parentela con gli altri, erano tutti fuoriusciti dai loro keth di appartenenza e avevano deciso di riunirsi, forse per formare una nuova famiglia.

Jhizia Sh'Ziron era il centro del gruppo. Si notava da come l'attenzione di tutti era concentrata su di lei. Solo Shrass sembrava distratto e la donna se ne era accorta girandosi verso di lui e appoggiando la sua mano sull'avambraccio dell'altro. L'andoriano aveva scosso la testa, come ad intendere che non c'era niente di importante. Secondo Rerin la sorella era una telepate, forse aveva 'sentito' che qualcosa non andava in Shrass?
Il gruppo poi si era seduto al tavolo che occupava anche Riccardi. Avevano mangiato e bevuto senza dare segni di malessere. Altri ospiti erano arrivati e usciti sia mentre gli andoriani erano in mensa che dopo che se n'erano andarti.
In definitiva niente da segnalare.

C'erano 345 ospiti sulla nave, di questi solo 120 avevano pranzato quel giorno in sala mensa. Le cabine avevano dei replicatori... perché non avevano mangiato in camera? Beh, i motivi potevano essere tanti fra i quali anche solo il fatto di uscire dalla cabina per sgranchirsi un po' le gambe. La Kralik non era una nave molto grande e nemmeno una nave per ricchi... era più o meno un autobus di linea con una corsa parecchio lunga e con poche fermate intermedie. Probabilmente chi aveva organizzato le partecipazioni per gli spettatori al talent show aveva organizzato anche il loro viaggio.

"Computer, la cabina IS125 a segnalato qualche anomalia in questi giorni?" chiese Riccardi al computer di bordo.
=^=Affermativo. Ci sono stati numerosi sbalzi di tensione in tutto il corridoio. La manutenzione stava eseguendo dei lavori e le cabine su quel corridoio hanno avuto dei problemi come ad esempio l'interruzione di molti servizi.=^=
"Anche il replicatore della loro stanza?"
=^=Affermativo=^=

E questo spiegava perché si trovavano nella mensa... sembravano una serie sfortunati eventi.

"Computer identifica le persone che entrano ed escono dalla sala ristorante. Evidezia in rosso quelli che hanno avuto un intossicazione e in verde quelli che stanno bene."
Di nuovo fece partire il video. L'inizio delle riprese era alle 6 di mattina, quando gli addetti alla sala entrarono per preparare i tavoli. Un paio di loro presero al volo un caffé dal replicatore, ma furono evidenziati entrambi in verde segno evidente che non avevano avuto problemi. Ci fu un susseguirsi di via vai fra i quali quello di Thehr Ch'Ziasrer e Shrass Th'Shaoth. Entrambi erano evidenziati in rosso ma il fatto che Shrass non avesse preso niente dal replicatore evidenziò il fatto che l'avvelenamento fosse successivo a quell'evento.
Il video proseguì fino alle 12. Le due coppie presenti nella sala risultavano verdi, così come l'uomo che aveva usato il replicatore prima degli andoriani... da quel momento in poi ci fu una serie di rossi che si susseguirono fino alle 12:15 poi di nuovo persone evidenziate in verde.
"Strano..." commentò Riccardi fermando le immagini.

"Signore..." uno degli uomini della sicurezza si era avvicinato portando un dpad. Aveva un espressione confusa e un po' titubante. Riccardi alzò lo sguardo per sentire cosa aveva da dire. "Mi dispiace... non abbiamo trovato niente. Il replicatore è perfettamente funzionante."
"Capisco... hai qualche altra idea Alex?" chiese al tenente.
"Se è stato davvero il replicatore, l'unica cosa che mi viene in mente, ma non so se sto dicendo una sciocchezza, è la possibilità che ci sia stato un bug momentaneo nella programmazione... come se per alcuni minuti il computer avesse confuso le formule per la creazione del cibo. Ma non sono un programmatore non so se la cosa sia possibile."
"È comunque una possibilità. Contatta qualcuno del reparto operazioni e vedi di capire se la cosa è possibile."

Era possibile una cosa del genere? Ne dubitava, ma non si poteva mai sapere. Riccardi tornò a guardare i video.
"Computer mostra il video dalle ore 11:50, evidenzia in rosso chi ha subito l'intossicazione e segnalane la gravità con un numero da 0 a 5... 5 è il più grave e poi a scalare."

Il video ripartì. Questa volta alla sommità del rettangolo rosso vi era un numero lampeggiante. Gli andoriani avevano tutti un 5 dato che per loro l'intossicazione era stata fatale, la coppia successiva aveva un 4. I due umani erano gravi ma non in pericolo di vita. Dopo di loro una coppia di boliani che avevano solo un 1 il che indicava solo un leggero malessere, ma far star male uno di quella razza con il cibo era un'impresa quasi impossibile. Il resto degli intossicati aveva una numerazione che scalava velocemente fino allo zero.

"Strano..." mormorò Riccardi. Sembrava quasi che ci fosse stato un guasto iniziale e poi lentamente il problema si fosse risolto da solo. "Molto strano..."
Però una cosa del genere poteva sposarsi con la teoria del suo collega. Un bug momentaneo che poi si era sistemato da solo. Ma il computer non aveva rilevato nessun bug anche se risolto... rimaneva un'altra possibilità.

"Computer ingrandisci al massimo la zona del replicatore e rimanda il video dalle 11:50. Rallenta le immagini alla metà della velocità."
L'uomo prima degli andoriani si avvicinò al macchinario, attese qualche secondo la sua ordinazione e poi uscì dalla sala mensa. Aveva una bevanda con se? Non si capiva, oltretutto la risoluzione era veramente ridotta... era abituato alle telecamere della stazione le cui immagini si potevano persino ruotare.
"Ripeti, aumenta lo zoom e diminuisci ancora la velocità."

L'uomo partiva da un tavolo situato sotto la telecamera, arrivava al replicatore e... cosa faceva? Ordinava?
"Ferma le immagini, torna indietro di due secondi e rallenta fotogramma per fotogramma." ordinò Riccardi che era sicuro di aver intravisto qualcosa.

I fotogrammi si susseguirono lentamente, non sembrava succedesse niente di particolare finché qualcosa che assomigliava ad una nuvola di fumo apparve per quattro fotogrammi per poi sparire.
"Computer, che cos'è quella nuvoletta?"
=^=Impossibile da analizzare.=^=
"Può essere generata da una bevanda calda?"
=^=Negativo, la nuvola di vapore di una bevanda calda è solitamente più diffusa e si espande in modo uniforme tendendo ad essere più sottile e diffondersi gradualmente.=^=
"Ha spruzzato qualcosa?" la dopamina iniziò a circolare nel suo cervello, donandogli una sensazione di gratificazione personale.
=^=Impossibile da confermare.=^= rispose il computer dando per scontato che la domanda fosse rivolta a lui.
"Computer chi è l'uomo nel video?"
=^=Impossibile da identificare=^=
"Com'è possibile? Ci sono telecamere ovunque. Segui quell'uomo e mostra le riprese delle telecamere lungo il suo percorso."

La visione del video riprese a velocità normale seguendolo dall'uscita dalla sala mensa. Per tutto il suo peregrinare veniva ripreso quasi sempre di spalle, le uniche volte che era di fronte ad una telecamera aveva la testa abbassata perché sembrava leggere un dpad.
"Impossibile essere così fortunati..." Poi le riprese si interruppero.
"Che succede?"
=^=L'obbiettivo della ricerca è entrato nel corridoio 120 ponte 2. A causa dei problemi tecnici nell'area mancano le riprese.=^=
"Analizza la figura dell'uomo ed estrapola altezza e qualsiasi altra informazione riesci a ricavare dalle immagini."
=^=Sesso e razza sconosciuti. Altezza 175 cm, peso presumibilmente 77 kg.=^=
"Ti sei sprecato... in quel corridoio c'è un ospite che potrebbe corrispondere all'altezza dell'obbiettivo?"
=^=Affermativo, Thehr Ch'Ziasrer e Jhethaat Zh'Arhilar hanno entrambi la stessa altezza.=^=
"Si ma loro sono ancora nella sala mensa... mmmh." Il Capo della Sicurezza si appoggiò all'indietro sulla sedia osservando il soffitto.
Il sospettato aveva fatto un largo giro per raggiungere quel corridoio, sembrava che lo avesse fatto per non essere inquadrato dalle telecamere. Sapeva dei guasti al sistema? O magari li aveva provocati...
"Computer, qualcuno si allontana da quel corridoio?"
=^=Affermativo. Ci sono due persone che escono dall'area senza telecamere, una diretta al corridoio 20 ponte 1, l'altra corridoio 90 ponte 2. La prima corrisponde all'altezza dell'obbiettivo=^=
"Mostrami le immagini."
La figura che apparve non sembrava la stessa. Gli abiti erano di taglio maschile e differenti da quelli dell'obbiettivo. Continuò a non farsi inquadrare dalle telecamere ma una volta, forse a causa di un errore di valutazione, Riccardi potè intravedere quella che sembrava una barba corta e ben curata. Attese che la figura entrasse nella cabina poi ne chiese le generalità.
=^=La cabina è stata assegnata a Rohan Sharma e Katarzyna Nowak. Nessun legame fra loro riscontrato.=^=
"Forse una coppia di amanti... mostrami quello che hai su entrambi."
L'uomo sembrava avere sui 40 anni ed effettivamente portava una barba corta e ben curata. Risultava essere un commerciante di prodotti tessili su Sol III. La donna era bionda, almeno 10-15 anni in meno dell'uomo e risultava essere almeno dieci centimetri più bassa. Non sembrava avere una quelche attività se non un generico 'studente'. Una coppia normale senza niente che attirasse l'attenzione. Ma cosa ci faceva l'uomo nel corridoio 120 sul ponte 2 se la sua cabina era nel corridoio 20 ponte 1?
"Computer, i due soggetti sono alloggiati alla stazione?"
=^=Affermativo.=^=
Bene, una pista... per quanto flebile.
"Ragazzi sbaraccate, si torna a casa."



DS16 Gamma
Ponte interno 2 - Area alloggi ufficiali
14/05/2403 ore 19:30


Steje sfogliava l'album fotografico che sua madre gli aveva regalato durante la sua ultima licenza. Le aveva detto che bastavano le foto su un dpad ma la madre aveva fatto una smorfia e gli aveva cacciato il pesante album sotto il braccio. Adesso lo guardava sotto una nuova luce... rivedere quelle semplici foto stampate sfogliando le pagine come un libro avevano certamente un impatto ben maggiore rispetto a quelle su un freddo dpad.
Ecco la foto che cercava: suo padre che teneva un braccio sulla spalla di Simon Crown allora non più che ventenne. Fra loro un giovane Steje con un grande sorriso e solo dieci anni di vita.
"Come passa il tempo..." sorrise il Capitano della stazione.

La porta dell'appartamento trillò.

"Avanti!" ordinò facendo sì che la porta si aprisse.

La dottoressa Dorien entrò trascinandosi dietro il primo ufficiale.
"Non tirare!" borbottò lui scorbutico come sempre quando si cercava di forzarlo a fare qualcosa.
"Dottoressa, sono felice che sia venuta... anche lei Numero Uno." sorrise il trill
"Capitano, le avevo detto che non potevo venire a cena!" grugnì Rerin
"Infatti, per quello ho invitato la dottoressa. Le ho detto di portare qualcuno con sé ma non credevo avrebbe trascinato lei fin qui."
"Bugiardo!" esclamarono i due all'unisono.

Steje tossicchiò imbarazzato senza però perdere il suo sorriso. In effetti sapeva che invitando Bly lei avrebbe costretto Rerin a seguirla e lui voleva che il suo braccio destro si distraesse un po'.

"A cosa dobbiamo questa cena?" chiese la betazoide
"Ho inviato il signor Crown e sua moglie per una cena di benvenuto, ma non volevo che fosse una camminata lungo il viale dei ricordi. Simon sembra stressato e non credo che un professionista del suo calibro sia preoccupato per uno spettacolo che ha già condotto decine di volte. O almeno non solo per quello."

L'espressione di Steje si fece di colpo più seria. Lui e Rerin si lanciarono un'occhiata d'intesa, il trill voleva scoprire se il nervosismo del famoso conduttore aveva altre motivazioni.
La dottoressa guardò i due percependo il cambio emotivo ma non fece commenti.

"Piuttosto Capitano, ha cucinato lei?" chiese Bly annusando quello che bolliva in pentola.
"Naturalmente! Sono un bravissimo cuoco!" Steje gonfiò il petto con orgoglio.

"Si certo, come no..." commentò sarcasticamente Rerin aprendo la porta della camera da letto "Guardiamarina Leysy, vada pure, aiutiamo noi il Capitano."
"Ma tu guarda! Leysy che ci facevi in camera mia?" domandò Steje con espressione genuinamente sorpresa.

Il giovane guardiamarina ktariano, che era diventato famoso sulla stazione come chef di prima categoria, fece capolino dalla porta della camera. "Mi scusi capitano, ma non riesco a non pensare."
"Maledetti telepati..." farfugliò Steje senza smettere di sorridere "Vai pure Leysy e grazie."

Proprio mentre il giovane usciva davanti alla porta si presentarono anche gli altri due ospiti che il capitano si affrettò a fare entrare.
"Mary! Simon! Finalmente... non ci vedevo più dalla fame." il Capitano baciò la guancia della donna e strinse la mano dell'uomo che sembrava distratto.

La cena iniziò. I manicaretti si susseguirono in un estasi di sapori. Persino Rerin ne fu più che soddisfatto mentre le due ospiti femminili, sebbene continuassero a fare commenti sulla linea, non lesinarono sulle porzioni.
"Ah Steje! Sei un cuoco eccellente!" commentò soddisfatto il conduttore che però non sembrava aver mangiato molto e tantomeno bevuto.
"Peccato che non abbia cucinato lui..." si intromise in modo vendicativo Rerin "La magnifica cena è da attribuire al Guardiamarina Leysy che avete visto sgattaiolare fuori ad inizio serata." Rerin sorrise guardando di sottecchi Steje che non aveva smesso di sorridere.
"Trovare dei buoni ingredienti per cucinare è importante per essere un buon cuoco. Il cuoco è solo un altro ingrediente per una buona cucina... di conseguenza sono un ottimo cuoco dato che ho trovato tutti gli ingredienti giusti... chef compreso!" Tutti si misero a ridere.

La serata passò alle chiacchiere di vario genere mentre sorseggiavano liquore o caffé.

Steje aveva avvertito i suoi ufficili di quello che dovevano fare e i due sembravano ascoltare le storie delle passate avventure dell'equipaggio della Wonderer, la nave circo del padre di Steje, ma in realtà stavano scandagliando le emozioni e i pensieri dei due coniugi.
Il trill aveva intuito che qualcosa non andava. Le domande, apparentemente innocue, avevano portato il conduttore a raggiungere uno stato di tranquillità che lo spingeva a parlare più di quanto avesse inizialmente intenzione.
Rerin guardò il capitano e fece un cenno di assenso. Aveva percepito che Crown era pronto a parlare e la dottoressa confermò la cosa con un ulteriore cenno affermativo.

"Bene Simon... quant'è grave la situazione?" chiese Steje dopo una battuta particolarmente sagace che aveva fatto ridere tutti.
Il conduttore si bloccò di colpo non sapendo più che dire. "Aaaah Steje, sei proprio come tuo padre. Avevo giurato a me stesso di non infilarti nei miei guai ed invece, come al solito, leggi gli altri come dei libri."
"Anche tu mi hai insegnato come farlo."
"Vero... beh è presto detto. Ho uno stalker che mi perseguita da circa 5 anni, una cosa comune nel mio lavoro, ma piano piano si è fatto più invadente e pericoloso. È iniziato tutto con oggetti personali scomparsi... piccole cose: cravatte, spazzole. Poi sparì il nostro cane che fu ritrovato, per fortuna vivo, nel parco vicino casa. Aveva addosso un biglietto con scritto: ricorda."
"Ha idea di cosa voglia dire?" chiese Rerin
"Nessuna... ma come potete immaginare non è una cosa che fa dormire sonni tranquilli. Lo stress si accumula e si diventa sempre più paranoici."

Steje lanciò un'occhiata al suo primo ufficiale che fece un cenno di assenso. Effettivamente Crown non sapeva niente.

"Bene, avvertirò la sicurezza di tenere gli occhi aperti, qui alla stazione non gli sarà possibile entrare di nascosto nelle vostre stanze."

Crown e la moglie, per la prima volta in tutta la serata, sembrarono rilassarsi.



DS16 Gamma
Passeggiata - Pizzeria 4 Stagioni
14/05/2403 - contemporaneamente


Katarzyna Nowak se ne stava seduta al tavolo con fare annoiato. Il suo compagno Rohan non era ancora arrivato, nonostante gli avesse detto di essere puntuale.
La pizzeria aveva pochi clienti ma ormai erano le 21 passate e di solito sulle stazioni spaziali la gente mangiava intorno alle 19. Sperava almeno che la pizza fosse decente.
Un bell'uomo sulla cinquantina, con una forte mascella squadrata che conferiva al suo volto un aspetto deciso, occhi scuri e profondi, fisico possente ma elegante, entrò nel locale guardandosi intorno. Non portava la divisa della flotta ma il suo portamento era quello di un militare.
"Comandante!" gridò il padrone della pizzeria. Un boliano con uno strano accento che lui affermava essere partenopeo, qualsiasi cosa significasse.
"Lorenzo! Una quattro stagioni... se ci metti l'ananas ti strozzo" salutò di rimando l'uomo sedendosi al tavolo dietro la donna senza nemmeno chiedere se fosse prenotato.

L'uomo l'aveva ignorata. Nemmeno uno sguardo di apprezzamento. Katarzyna non era abituata ad essere ignorata. Bionda e dal fisico elegante ma prosperoso, la giovane era una che faceva voltare gli uomini ovunque andasse... vedere che quell'ufficiale non l'aveva nemmeno notata era qualcosa che le dava fastidio.
"Lei lavora sulla stazione?" chiese con voce civettuola girando il corpo nella sua direzione e quasi sussurrandogli nell'orecchio.

L'uomo si girò e questa volta le lanciò una lunga occhiata. Forse prima era solo distratto da altro... bene le bastava questo per essere soddisfatta, nessun uomo doveva ignorarla. E invece... le sembrò che lui non la trovasse particolarmente interessante, grugnì un sì senza metterci tanto impegno e tornò ad ignorarla.

Katarzyna si alzò dal suo posto e si sedette davanti allo sconosciuto. "Attende qualcuno?" chiese sorridendo.
"No, ma è sabato e il sabato mi concedo una pizza. Lei è qui per vedere lo show o è una dei partecipanti?" chiese lui senza scomporsi per l'improvvisa apparizione della ragazza
"Solo spettatrice. Cosa fa di bello alla stazione?" chiese la ragazza. Ancora non le prestava abbastanza attenzione e la cosa la infastidiva.
"Lavoro nella sicurezza, nulla di che... Mi chiamo Alessandro." le offri la mano con un gesto noncurante e quando Katarzyna la strinse sentì un brivido di piacere assaporando la presa forte e la sensazione di mascolinità che quell'uomo irradiava.

"Tu sei sola?" chiese l'uomo assaporando la birra che un cameriere aveva appoggiato sul tavolo. Non le chiese nemmeno se voleva bere qualcosa e questo la fece impazzire... doveva ammaliare a tutti i costi questo misterioso ufficiale della flotta.
"Sono con un amico... in ritardo oltretutto." arrivò anche la pizza già tagliata in vari spicchi.
"Un vero peccato..." disse lui controbilanciando quella dimostrazione di interesse con l'assoluto rifiuto di offrirle un assaggio. "Fatto buon viaggio?" chiese lui guardandola mentre continuava a mangiare.
"Pessimo. Sulla nave c'è stato un problema tecnico."
"Ah la Kralik... il mio superiore è andato a controllare, ma non hanno trovato niente. Mi dispiace se hai avuto problemi." commentò l'uomo con un tono di voce che non corrispondeva alle parole.

"Tesoro?" Rohan Sharma si avvicinò al tavolo titubante. Riccardi si girò leggermente per lanciargli un'occhiata.
"Sei in ritardo..." la voce di Katarzyna si era fatta di colpo glaciale e lui impallidì per un attimo.
"Scusami, la sicurezza della stazione ha voluto sapere quello che era successo." balbettò lui
"Si, il mio capo fa così... se non trova nulla tartassa gente a caso. Se dovessi avere qualche problema chiedi di Alessandro Riccardi e vedrò di darti una mano." disse l'uomo bevendo l'ultimo sorso di birra e alzandosi in piedi. "Buona serata ad entrambi..." le disse lanciandole questa volta un'occhiata interessata.

Katarzyna tornò a sedere al suo tavolo mentre Rohan sembrava non sapere cosa fare, il sudore aveva iniziato ad imperlargli la fronte.
"Siediti stupido." sussurrò lei guardando Alessandro che se ne andava.

L'uomo si sedette di colpo e parve rimanere in attesa di ulteriori ordini.

"Cosa ti hanno chiesto?"
"Volevano sapere cosa avevo fatto la sera dell'incidente. Ho detto che sono sempre stato un camera mia con te..."
"Bene."
"Quando potrò levarmi questa barbetta finta? Mi prude..."
"Rohan sei così affascinante con la barbetta, aspetta almeno fino a domani, fammi felice..." rispose lei con un sorriso che sembrò far illuminare l'uomo di gioia.



DS16 Gamma
Ponte interno 8 - Infermieria
15/05/2403 - ore 9:09


La Dottoressa Bly uscì dalla sala operatoria togliendosi il casco della tuta hazmat e i guanti in lattice pesante. Dopo essersi decontaminata uscì nell'infermeria dove la aspettavano il Capo della Sicurezza, il Capitano e il Primo Ufficiale.
"Allora?" chiese Riccardi
"È come hai detto tu, ho trovato tracce di avvelenamento. Niente che conosco... ho mandato i risultati a qualche conoscente per sapere di cosa si tratta. Ha attaccato gli organi interni abbastanza velocemente ed è sicuramente stato inalato ma non c'è traccia effettiva del veleno... come se perdesse di efficacia dopo pochi minuti."
"Sarebbe in linea con il suo rapporto Signor Riccardi" commentò Rerin "Quella nuvola che si intravede nel video potrebbe essere proprio il veleno che viene spruzzato."
"Purtroppo vista larisoluzioen dei video non possiamo essere certi che si tratti di una nuovola..." rispose l'umano
"L'interrogatorio del Signor Rohan ha dato qualche risultato?" chiese Steje
"No... ma ho come la sensazione che il Signor Rohan non centri niente." rispose Riccardi "La sua ragazza invece mi ha dato una strana sensazione... più brutta che strana."
"Eppure quello nel video sembra essere lui" aggiunse Rerin
Riccardi scosse le spalle non potendo dare una spiegazione.
"Cosa sappiamo della donna?" chiese ancora il trill
"Niente di niente. I pochi documenti che abbiamo dicono che è una studentessa di architettura e sui social ci sono solo gattini e video di stupide challenge... tutto nella norma." rispose il capo della sicurezza pensieroso
"Troppo nella norma?" chiese la dottoressa che aveva percepito i dubbi del collega.
"Gia..." sospirò Riccardi.


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28.03 - Isaryel

Autore: Ambasciatore Federale T'Lani

DS16 Gamma
Cupola area andoriana
16/05/2403 - ore 03:05


Non poteva negare che avessero fatto un buon lavoro. Bastava allontanarsi un poco dall'ingresso all'area, per ritrovarsi in un ambiente di un bianco azzurro quasi accecante. La temperatura era dolce, quasi estiva, a meno 35 gradi centigradi sotto zero, come del resto era prevedibile, trattandosi di un ambiente destinato ai turisti galattici e non certo agli andoriani come lui... O come Isaryel.

La bambina, che Rerin teneva in un marsupio termico, sembrava dormire placidamente a contatto con il suo stomaco, per la prima volta da quando gli era stata affidata. Riposare, con una bambina piccola al fianco, stava diventando un lusso che non aveva mai apprezzato così tanto, nemmeno ai tempi dell'addestramento a gravità zero. In più di un'occasione, Rerin aveva provato la tentazione di porre la piccola in un contenitore di stasi... La dottoressa, quando aveva percepito i suoi pensieri, anziché guardarlo storto, lo aveva compatito e gli aveva detto che aveva sentito lo stesso desiderio - più o meno vago, più o meno conscio, si capisce, a seconda di quanto stanca fosse la persona che lo stava provando - provenire dalle menti di genitori, educatori ed altro di quasi tutte le razze che aveva incontrato nella sua vita professionale. La compassione lo aveva irritato, anziché consolarlo, ma aveva finito con il seguire il consiglio che la betazoide gli aveva
dato...
"Deve assuefarsi a te: dopotutto, ti conosce da così poco tempo. Falla passeggiare, magari in un ambiente che possa riconoscere..." - aveva detto la dottoressa.
E a quanto pareva, stava funzionando. La bambina si era acquietata nel momento in cui avevano passato le porte della zona andoriana, accucciandosi contro la sua pancia, per poi addormentarsi subito dopo.
Rerin sospirò, pensando che nel suo prossimo futuro ci sarebbero state molte lunghe passeggiate attraverso il reticolo di cunicoli scavati nel ghiaccio di quell'imitazione di Andoria.
Una ottima imitazione, peraltro, pensò Rerin, sfiorando con il guanto la parete ghiacciata. Immediatamente si illuminò la parete di una luminescenza azzurra ovattata, che mostravano vari percorsi. Uno portava ad una piccola città andoriana ricostruita con precisione, un altro verso l'alto, dove lo spazio curvo della cupola mimava la superficie del pianeta, con sole e cielo cosparso di stelle.
Era già stato nello spazio sotto la cupola, quindi si incamminò verso la piccola città andoriana. Ricordava che quando aveva sentito parlare per la prima volta del progetto, aveva pensato ad una specie di parco giochi a tema, falso come le promesse di un venditore di pezzi riciclati su Ferenginar. Certo, non era Andoria. Per esempio, non avevano potuto introdurre i vermi del ghiaccio nell'ambiente: se forando le paratie fossero riusciti ad introdursi nei delicati meccanismi che tenevano in vita la Base, avrebbero potuto causare un disastro. Però, quella sarebbe stata l'unica parte del pianeta natale che la bimba avrebbe potuto vedere, per molto tempo.
"Isaryel non andrà mai a caccia di vermi del ghiaccio" - pensò Rerin.
Le sarebbe mancata Andoria.
Le sarebbe mancato il suo keth.

Arrivò ad un turboascensore.
"Percorso uno!" - ordinò. La bimba si agitò, le palpebre si mossero un poco. Rerin si morse le labbra, maledicendo mentalmente anche il semplice sibilo del turboascensore, ma per fortuna la bambina si acquietò di nuovo e tornò a dormire. Uscì dal turboascensore pianissimo, cercando di dare alla camminata una oscillazione lenta, con un periodo uniforme. La piattaforma dava su una terrazza, affacciata sulla cittadina illuminata da fari che riverberavano nella caverna scavata nel ghiaccio. Lucide colonne di metallo si incrociavano in un reticolo che si congiungeva a sesti acuti nell'alto della caverna.
Si sporse dalla balaustra. Nella piazza principale, sotto di lui, si muovevano varie figure di operai, che stavano allestendo il set attorno a una lunga lastra lucida ghiacciata, circondata da una passerella che si allargava sul fondo. Secondo quello che gli aveva detto il capitano, ai concorrenti sarebbe stata offerta la possibilità di effettuare la propria prova in una delle sfere ambientali da poco costruite sulla Base, in collegamento diretto con l'hangar 4 dove sarebbero rimasti i giudici e il pubblico ammesso in sala. I concorrenti in collegamento sarebbero stati assistiti - e controllati, per rispettare la proibizione dell'uso di ologrammi, prevista dal regolamento - da collaboratori dei quattro giudici.
Una piattaforma del teletrasporto era stata piazzata dietro il palco, per consentire ai concorrenti di andare a sentire il verdetto sulla propria esibizione direttamente dai giudici. Rerin sospettava che dare pubblicità galattica alle sfere ambientali fosse uno dei motivi che avevano spinto l'Ammiragliato a dare l'ok a quella trasmissione... E del resto, era comprensibile: quelle sfere ambientali, inaugurate poco tempo prima, erano costate moltissimo, in tempo e risorse, e dovevano costituire il biglietto da visita della Federazione in quel Quadrante.
Ma non invidiava il superlavoro che sarebbe toccato alle squadre della sicurezza, in quella occasione.

Il cicalino del comunicatore lo fece quasi sobbalzare.
=^=Riccardi a comandante Rerin=^=
La bambina aprì gli occhi, strofinandosi con le manine, e quasi subito iniziò a piangere, strillando con tutti i suoi polmoni.
Rerin premette il comunicatore, maledicendo mentalmente di non averlo silenziato: "Qui Rerin. Per favore, mi dica che è urgente!" - se non vuole che la sfidi in duello secondo le regole dell'Ushaan, pensò l'andoriano, cercando di cullare la piccola che si sgolava facendo risuonare i suoi strilli per tutta la caverna. Gli operai e i tecnici che stavano lavorando nell'area sottostante si erano girati a guardare nella sua direzione. Se non altro, riuscì a pensare Rerin, quelli del Galaxy Got Talent avevano la prova che l'acustica lì era perfetta.
=^=Comandante, non la sento! Ma non era in turno di riposo? - Arrivò dal comunicatore - Va bene, non fa niente... Ho delle novità! E' stato identificato il veleno che ha ucciso sua sorella!=^=
"Vengo nel suo ufficio! Ci vediamo tra dieci minuti!"
=^=Come ha detto?=^=
"DIECI MINUTI!"
La bimba smise di piangere.
Per un istante.
Poi, ricominciò.



DS16 Gamma
Ufficio della Sicurezza
16/05/2403 - ore 03:15


La dottoressa Bly era seduta di fronte alla scrivania di Riccardi, quando arrivò. Si era fermato al suo alloggio per togliere la protezione termica alla bimba e a lui. Se non altro, mentre la cambiava, aveva smesso di piangere. Però adesso era sveglissima, attenta a quello che la circondava. Si sedette a sua volta, senza attendere che Riccardi lo invitasse, e sistemò Isaryel su una gamba.
Da una tasca, estrasse un ninnolo che agitò davanti agli occhi della bimba, poi lasciò che lo afferrasse con le manine: "Non sono riuscito a trovare nessuno che la tenesse a quest'ora e l'ho
portata con me - disse - Dopotutto dobbiamo parlare di chi e cosa l'ha privata del suo keth. E' lei la prima interessata... Sbaglio?"
Riccardi non fece commenti. Si rivolse alla dottoressa: "La prego, dica al comandante quello che ha già detto a me"
Bly rivolse un sorriso alla piccola in braccio, poi iniziò: "Ho avuto il rapporto dal mio corrispondente - iniziò, a voce bassa - Si tratta di un composto molto volatile, come avevamo supposto. Non ho la pazienza di darvi il nome scientifico, ma si tratta di un composto organico"
"Organico?" - fece Rerin.
"E' estratto dalle capsule velenose dei denti di un animale originario dei deserti di Vulcano. Durante le guerre tra Andoria e Vulcano fu usato come arma, per un po'... Prima di essere messo al bando."
Rerin aggiustò la bambina facendola salire a contatto della spalla.
Riccardi approfittò della pausa, per intervenire: "Quindi, dobbiamo pensare che c'entrino dei vulcaniani?"
La dottoressa alzò le spalle: "Non necessariamente... Come ho detto prima, il mio corrispondente - che, per inciso, è lui stesso un vulcaniano, ed è grazie a questo che ha riconosciuto la traccia che è stata lasciata negli organi di... - esitò, guardando la piccola - intendo, delle vittime"
"Potrebbe essere comunque un buon punto di partenza, no? - disse Rerin - O quel tipo di veleno può essere procurato in qualche posto che non sia Vulcano?"
"Questo è un altro tipo di problema" - rispose la dottoressa.
"Perché?"
"Perché quel tipo di veleno non si dovrebbe trovare più nemmeno su Vulcano. L'animale da cui veniva estratto, risulta infatti estinto da più di un centinaio di anni. Ho controllato: l'ultimo esemplare morì in uno zoo di Vulcano. Insomma, non esiste più. Come l'assassino o gli assassini siano riusciti a mettere le mani sopra quel veleno, beh... E' qualcosa che piacerebbe sapere anche a me!"


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28.04 - In fondo un motivo ci deve essere

Autore: Tenente Comandante Tara Keane

DS16Gamma - Ambasciata Federale
16/05/2403 ore 06.30


Aymane era stato svegliato presto dal suo Primo Ufficiale, il quale lo aveva aggiornato sulle ultime scoperte fatte da Bly e Riccardi. Avendo bisogno di maggiori informazioni in merito al veleno che aveva ucciso sua sorella e il suo keth, pensavano che magari l'ambasciatrice T'Lani potesse avere delle risposte, visto i suoi innumerevoli agganci.

Ovviamente nessuno era entusiasta di affrontare la questione con lei a quell'ora del mattino, ma il Capitano non fece nemmeno nascere la questione, dicendo che effettivamente era un po' che non parlava a quattr'occhi con la vulcaniana e che non vedeva l'ora di andare a svegliarla.

Adesso Aymane era in piedi davanti alla porta dell'ufficio di quella temibile donna, una tra le rare persone in grado di mettergli soggezione, sperando di non essere troppo mattiniero. Stava per suonare per annunciare la sua presenza, quando la porta si aprì e l'inespressivo segretario dell'ambasciatrice comparve sulla soglia e senza scomporsi gli comunicò:

"L'Ambasciatrice la sta aspettando nel suo studio, prego, se vuole seguirmi."

Il Capitano ci mise due secondi a riaversi dalla sorpresa, ma era T'Lani non c'era niente da meravigliarsi!

Entrò nello studio della vulcaniana e la trovò seduta alla sua scrivania intenta a leggere rapporti diplomatici.

"Capitano, si accomodi." disse alzando appena gli occhi dal monitor.

"T'Lani temevo di disturbare a quest'ora, ma abbiamo bisogno d informazioni e il tempo stringe."

"Non si preoccupi Capitano, dormire non rientra tra le cose che mi riescono meglio ultimamente, nonostante le insistenze dei medici. È qui per il Tex'mashi, il veleno di provenienza vulcaniana." La sua era un'affermazione, non una domanda.

Aymane non era certo di voler sapere come quella donna riuscisse ad ottenere informazioni, che erano in teoria riservate, quindi le rispose come se la cosa fosse normale.

"In effetti ci chiediamo come l'assassino l'abbia ottenuto, non è estinto l'animale da cui si estrae?"

"È corretto, ma all'Accademia delle Scienze c'è la sezione Virus e Veleni dove conservano campioni di tutto ciò che è stato scoperto o inventato su Vulcano sul tema, quindi immagino anche un campione di questo veleno."

"Ed è possibile che sia stato trafugato?"

"Una cosa del genere è altamente improbabile, ma non impossibile."

"Ha modo di controllare?"

Il sopracciglio destro di T'Lani scattò verso l'alto e guardando Aymane come se avesse davanti un bambino a cui bisognava spiegare anche l'ovvio e non il Capitano della Stazione spaziale, rispose:

"Ho già mosso i miei contatti, renderò noto al Capo della Sicurezza i risultati dell'indagine." E tornò a fissare il monitor, facendo capire ad Aymane che il colloquio era terminato.



DS16 Gamma - Sala ologrammi 1
16/05/2403 ore 06.45


Tara stava riguardando la registrazione del numero che stava preparando per il talent: ormai mancavano 2 giorni all'inizio del programma e la sua esibizione era in programma per il primo giorno delle selezioni sul palco principale e ovviamente, per i suoi standard, non era soddisfatta di quello che vedeva. In alcuni punti la voce era stata calante e c'erano un paio di transizioni della coreografia poco precise. Considerando che aveva cambiato il numero due giorni prima, cambiando il finale con un mash-up con un altro brano della medesima artista dal titolo che sperava fosse d'ispirazione per qualcuno. Il brano in questione si intitolava Single Ladies(put a ring on it).



***Flashback***
DS16 Gamma - Caffettiera del ponte
14/05/2403 ore 07.30


Quella mattina Tara aveva appuntamento con Durani al suo Caffè preferito: era stata l'amica a chiederle di vedersi con urgenza e lei le aveva detto che potevano trovarsi dopo il suo allenamento, prima di prendere servizio. Durani era già arrivata e aveva occupato un tavolino in un angolo appartato, le fece un cenno di saluto, ordinò un caffè e la raggiunse.

"Ciao, come procede la preparazione del tuo numero?" Le chiese la Klingon tra i pochi a conoscenza della sua partecipazione al programma.

"Mi sembra bene, ma tu sai quanto sono maniacale sui particolari! Ma dimmi cos'è questa fretta di vederci? Cosa è successo di grave?"

Durani sembrava esitare, cosa non da lei, poi cominciò:

"Allora Tara, prendi quello che sto per dirti alla stregua di un pettegolezzo, me lo ha detto Koroth che a sua volta l'ha saputo da un suo amico che presta servizio per i Kreniis: Rogal non tornerà solo alla base"

"Cioè? Sii un po' più precisa."

"Beh, ecco porterà sulla base una giovane e nobile Klingon del Casato Kreniis, casato che ha sempre girato nell'orbita dei Dothrak, la quale, insieme al fratello, parteciperà al programma."

"E quindi? Qual è il problema?" Chiese Tara che aveva capito dove l'amica stava per andare a parare.

"La partecipazione al talent è solo un pretesto: il padre di Rogal sta spingendo perché suo figlio si sposi, e pare che questa ragazza sia la sua preferita!"

"Non è da oggi che suo padre gli sottopone probabili mogli, ma Rogal non le ha mai prese in considerazione."

"D'accordo, probabilmente lui lo fa per pura cortesia. Ma quante sono venute sulla stazione o hanno passato del tempo con lui? Stai in campana amica mia!"

Tara finì di bere il suo caffè ripensando alle parole di Durani e intanto nella mente cominciarono a risuonare le parole di una canzone dell'artista Beyoncè, che aveva ascoltato mentre cercava il pezzo da portare : if you liked it them you shoulda out a ring of it.

La canzone parlava del fatto che se ti piaceva stare con una persona, per trattenerla avresti dovuto impegnarti, perché lei non ti avrebbe aspettato in eterno e che c'erano altri con cui lei si sarebbe potuta divertire!

Quindi si alzò di scatto e disse

"Scusa Durani, ma voglio cambiare il mio numero e devo chiedere ad Aymane un paio di giorni di permesso se voglio essere pronta per il 18!"



DS16 Gamma - Sala ologrammi 1
16/05/2403 ore 06.45


Tornò a concentrarsi sul video che stava mostrando la parte più spettacolare, quella del passaggio da una canzone all'altra, per la quale aveva ideato delle fiamme fredde che si alzavano dal pavimento, e, mentre le attraversava, si strappava il mini abito arancione usato per il primo brano, rimanendo con un body nero glitterato. A quel punto da dietro apparivano una serie di specchi che, con un gioco di angoli, moltiplicavano la sua immagine, così da ricreare un corpo di ballo. Non potendo usare ologrammi aveva dovuto ingegnarsi per ricreare la coreografia.

Aveva ancora 24 ore per allenarsi, la nave di Rogal sarebbe arrivata nella notte tra il 17 e il 18 e Tara non aveva ancora deciso se farsi trovare nelle sue stanze o rimandare l'incontro col suo compagno a dopo lo spettacolo. Si soffermò a pensare alla parola con cui aveva definito Rogal e sì, lei si sentiva legata a lui profondamente, ma voleva che il loro rapporto fosse ufficializzato e accettato per quello che era. Lei si meritava di più e avrebbe preteso un impegno da lui, anche a costo di perderlo, se lui non avesse avuto il coraggio di lottare per il loro amore. O forse avrebbe scoperto che lui non la amava quanto lei e avrebbe comunque avuto una risposta. Scacciò questi pensieri dalla mente e si disse che aveva del lavoro da finire e ricominciò da capo il numero.



DS16 Gamma- Ponte 3 Sezione Alloggi Ospiti
16/05/2403 ore 07.15


Katarzyna Nowak, nonostante i suoi 26 anni, aveva un rigoroso rituale di bellezza a cui si sottoponeva ogni giorno appena alzata e che richiedeva quasi un'ora di tempo e dal quale non transigeva se non in rare occasioni. Aveva sempre saputo di essere bella e che questa sua qualità le sarebbe stata molto utile nella vita, per cui doveva preservarla il più possibile. E ancora di più aveva capito che doveva contare solo su sé stessa, dopo la morte di suo padre e lei si era ritrovata a 14 anni senza più nessuno che si occupasse di lei, visto che la madre li aveva abbandonati due anni prima. Una mattina si era svegliata e semplicemente lei non c'era più. Da quel momento il legame con suo padre, già molto forte era diventato ancora più importante, quasi al limite della venerazione da parte sua. Suo padre Sergjei era un impiegato, un contabile per la precisione, ma la sua vera passione era la magia, tanto che passava il suo tempo libero ad esercitarsi nell'arte dell' illusionismo, in una stanza che aveva preso in affitto appositamente. Katarzyna, appena poteva lo andava a vedere, rimanendo ogni volta meravigliata dalle magie del padre.

Il sogno di Sergjei era quello di esibirsi nei maggiori teatri e diventare il mago più famoso del quadrante, anche se questo era motivo delle continue liti con la moglie, la quale gli rinfacciava di essere solo un fallito che non sarebbe arrivato da nessuna parte.

Poi nel 2388 era partito il programma Galaxy's got talent e lui aveva pensato che finalmente tutti si sarebbero accorti delle sue capacità e sarebbe arrivato il tanto agognato successo e avrebbe potuto lasciare il suo noioso lavoro e sua moglie l'avrebbe guardato con l'adorazione che vedeva negli occhi della sua bellissima figlia.

Il suo sogno si scontrò però col giudizio di un giudice del programma che lo stroncò, dicendo che i suoi numeri erano banali, poco originali, che in definitiva non ci vedeva magia!

Sergjei non accettò serenamente il giudizio e da quel giorno dedicò ancora più tempo alla magia, tanto che si licenziò dal lavoro, la qual cosa portò alla definitiva fine del matrimonio.

Voleva creare il numero più spettacolare che occhio umano, e non, avesse mai visto, portando i livelli di rischio sempre più in alto, così in alto che un giorno il meccanismo che aveva progettato per lo "smembramento" ebbe un malfunzionamento e fu proprio Katarzyna a trovarlo in un lago di sangue: corse verso di lui, ma quando fece per prendere la sua mano si accorse con orrore che il braccio a cui apparteneva non era più attaccato al corpo, così come gli altri tre arti.

Le ci vollero 6 mesi di terapia per tornare ad avere un contatto con la realtà e per riuscire a parlare di nuovo.

E l'unica ragione che la spinse a tornare alla realtà era il pensiero che c'era un colpevole per la morte di suo padre e quello era il giudice che lo aveva ridicolizzato davanti a milioni di spettatori.

Simon Crown era il suo nome e lei non avrebbe avuto pace fino a quando lui non avesse pagato!

Ormai era vicina ad ottenere la sua vendetta, doveva aspettare il giorno della finale e tutto sarebbe finito. Doveva solo tenere un profilo basso per via dell'inconveniente andoriano, ma aveva anni di pratica alle spalle nell'organizzazione criminale che l'aveva reclutata a 17 anni e l'aveva addestrata come sicario. Per portare a compimento il suo piano aveva bisogno di un complice e il suo mentore le aveva affiancato Rohan, la cui abilità nel travestimento lo rendeva particolarmente utile, ma non si fidava di lui perché dopo averci passato diversi giorni a stretto contatto, aveva capito che era un pusillanime e che alla prima difficoltà si sarebbe tirato indietro. Già per convincerlo ad eliminare quei curiosi di andoriani aveva dovuto ricorrere alle sue armi di seduttrice. Non vedeva l'ora di potersi liberare anche di lui: non lasciare in circolazione niente che ti possa ricollegare alla missione. Era un altro degli insegnamenti del suo mentore e lei lo aveva sempre messo in pratica, ma non era ancora il momento di liberarsi dei carichi pendenti.


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28.05 - Puzzle di interessi

Autore: Tenente Durani della Casata di Kanjis

DS16 Gamma
Ufficio Capo Sicurezza
16/05/2403 - ore 10:38


Alessandro stava seduto alla sua scrivania leggendo i vari rapporti che arrivavano dalle sue squadre e da quelle di Durani.
Vari incidenti di piccola entità, qualche scaramuccia, alcune richieste di sostituzione e via discorrendo.. normale amministrazione prima di un grande evento: più cresceva il numero degli arrivi e più la situazione sarebbe peggiorata.
Come spesso accaduto in passato, la Klingon non aveva fatto problemi ad offrirgli il pieno supporto di quasi tutti i membri della sezione Tattica e di questo Riccardi le era profondamente grato.
Tecnicamente, era tenuta a farlo essendo lui un suo superiore gerarchico, ma nella sua lunga esperienza era venuto a conoscenza di parecchi aneddoti di episodi conflittuali quando due sezioni diverse erano tenute a collaborare in maniera assidua ed a stretto contatto, non solo per diversità di impostazioni di lavoro, ma anche per capi sezione fortemente incompatibili come carattere, convinzioni e modalità di utilizzo del personale.
Pur essendo molto diversi, non solo di età, di razza e di background culturale, lui e Durani, invece, andavano d'accordo.
Riccardi non sapeva dire se era per affinità caratteriali o per quale altra motivazione, ma erano compatibili, complementari e spesso riuscivano a suddividersi i filoni di indagine quasi senza parlarsi.
Il loro principale punto di contatto erano gli allenamenti nel combattimento di arti marziali Klingon
Avevano iniziato quando Durani era arrivata a bordo proveniente dalla USS Marconi e sosteneva di non essere all'altezza del fratello maggiore Tanas per quanto riguardava il corpo a corpo o l'uso delle armi bianche, preferendo di gran lunga l'utilizzo delle armi di una nave, piccola o grande, non importava, trovandosi quindi un po' a disagio a gestire la difesa esterna di una base.
Riccardi l'aveva presa in parola: erano sette anni che si allenavano insieme e difficilmente la vittoria era stata appannaggio completamente del Capo della Sicurezza.
Proprio in occasione del loro ultimo allenamento erano venute fuori due cose che avevano turbato Riccardi: la presa di coscienza dell'errore ad aver rivelato il proprio nome ad una potenziale sospettata e la nostalgia crescente della Klingon nei confronti del proprio Casato e dei doveri che ne dovevano conseguire.
Sulla prima questione, Alessandro se n'era pentito quasi subito: con Katarzyna Nowak voleva mantenere un basso profilo, facendo credere di essere un semplice esecutore delle decisioni di un superiore gerarchico, rivelando solo il suo nome, ma non il grado, sperando di ottenere qualche informazione nell'immediato.
Non aveva ottenuto il risultato sperato, sebbene avesse fatto mettere sotto controllo sia lei sia il suo compagno Rohan. Tra i due sicuramente, sotto la facciata di cerbiatta indifesa, la mente era lei, mentre lui un burattino o un esecutore delle voglie e dei desideri della prima. Ma non avevano ricavato altro di utile..
Inoltre, più i giorni passavano e più aumentavano le probabilità che venisse visto con l'uniforme addosso o che qualcuno rivelasse loro che era lui il Capo della Sicurezza.
Cosa che, come gli aveva ringhiato dietro Durani mentre combattevano, non era poi tanto un segreto: erano più di sedici anni che ricopriva quell'incarico.
Sulla seconda questione, nonostante Alessandro fosse tra i pochi a conoscere quel desiderio della Klingon, il Capo della Sicurezza si era fatto trovare impreparato. Non era la prima volta che accadeva e, come in quelle passate, non era riuscito a trovare le leve motivazionali giuste per dissuadere l'amica e collega.
La cosa gli dava un certo nervosismo: si era abituato ad avere al suo fianco una partner in grado di tener testa da sola, o a porre rimedio, alle intemperanze degli oltre cinquecento Klingon presenti su DS16, tra equipaggio della nave K'vort del Capitano Angron e gli SuvwI' 'Iw alle dirette dipendenze dell'Ambasciatore Rogal.
Dalle informazioni che Durani gli aveva fornito, il numero era destinato ad aumentare rapidamente: Rogal sarebbe tornato sulla base a bordo di un incrociatore Vor'cha, quindi poco meno di altri duemila Klingon, accompagnato da una giovane esponente di un altro Casato, i Kreniis, come potenziale futura compagna per rinforzare i Dothrak.
A detta di Durani, la situazione poteva diventare esplosiva: per quanto Tara fingesse disinteresse, non era sicura che il padre di lei e chiunque fosse coinvolto nel legame di alleanza che si era instaurato tra i Dothrak ed i VodleH, potesse lasciar correre.
Vero che il patriarca dei VodleH non conosceva il legame emotivo tra Tara e Rogal, ma, non era uno stupido e sapeva che quell'appoggio tra le due Casate era nato grazie alla stretta collaborazione nata su DS16 Gamma.
Era dai tempi dei Giochi della Gioventù del 2398 che non si abbatteva sulla Stazione un'altra grana politica Klingon: era come se le occasioni speciali fossero una calamita per risolvere dispute interne.
A quei tempi, tutto si risolse per il meglio: Durani ritrovò la cugina, riacquisì l'onore del suo Casato e trovò anche l'amore in Koroth stabilendo una prima nuova alleanza con la Casata dei Muzak.
Sarebbero stati nuovamente così fortunati?
Riccardi non ne era certo ed aveva fatto organizzare dai suoi vice una serie di piani operativi per affrontare l'eventuale emergenza, ammesso di avere abbastanza effettivi.

DS16 Gamma
Cupola area andoriana
16/05/2403 - ore 11:56


Rerin non sapeva se ringraziare Aymane o se ucciderlo.
Il Trill sembrava godere nel vederlo in difficoltà: solo così si spiegava avergli ridotto i turni di servizio attivo senza neppure concordare la cosa con lui.
Ufficialmente l'aveva fatto per garantire alla piccola Isaryel la vicinanza del suo tutore, nonché zio, nonché padre adottivo, ufficiosamente Rerin era certo che Aymane si divertisse un mondo a vederlo alle prese con quel megafono in formato tascabile.
La piccolina, nei rari momenti in cui dormiva, era adorabile nell'aspetto ed assomigliava molto alla madre, sebbene Rerin avesse preferito un nome più Andoriano, ma la sorella era sempre stata curiosa e particolare in vari aspetti.
Il problema si presentava quando era sveglia aveva sempre bisogno di qualcosa: bere, mangiare, essere cambiata, coccole, eccetera eccetera.. e, ovviamente, manifestava queste esigenze nell'unico modo che conosceva, ossia piangere, senza spiegare di ciò che aveva bisogno.
E questo mandava in tilt il povero Rerin che le provava tutte, raggiungeva l'obiettivo prefissato e poi era costretto a ricominciare dopo brevissimi periodi di pausa in cui la piccola si addormentava profondamente
Il posto che preferiva per stare tranquilla era nella cupola andoriana, sarà stata l'atmosfera e la temperatura simile a quella di Andoria, sarà stato quel contrasto tra il freddo esterno ed il tepore del corpo dello zio, ma sembrava essere il suo habitat naturale.
Peccato che in quella cupola ci fossero decine di persone in piena attività, non solo per mantenere attiva e funzionale la cupola stessa, ma soprattutto perchè proprio lì era stato deciso di mettere uno dei palchi per le esibizioni del Galaxy' Got Talent, quello per i partecipanti amanti di certe temperature o con numeri che prevedevano particolari tipologie di atmosfera.
Ciò rendeva molto difficile alla piccola mantenere un sonno costante nonostante gli eroici tentativi di Rerin di zittire tutti con sguardi e gesti eloquenti, ma anche molto goffi e comici se visti all'esterno.
Nei momenti di profonda stanchezza, la piccola sembrava percepire il momento esatto in cui lui si addormentava per mettersi a piangere a pieni polmoni, aveva provato anche a mettere in campo una triade selezionata di spasimanti, tutte colleghe infatuate di lui, in veste di babysitter, con l'ordine preciso di non lasciare il suo alloggio.
Non era una cosa che gli piaceva, sentiva come se stesse perpetuando nei confronti della piccola ciò che lui aveva passato in giovane età: aveva solo sei anni quando perse ogni legame con la madre aenar e fu sbattuto a casa dei nonni (gente mai vista prima) solo perché i genitori avevano di meglio da fare che occuparsi di lui.
Rerin era quindi pienamente consapevole quanto facesse male trovarsi affidati a perfetti estranei e non avrebbe fatto vivere lo stesso alla piccola che gli era stata affidata: lui odiava il padre per quello e si era ripromesso di fare di tutto per essere diverso.
La vibrazione del comunicatore riportò Rerin al presente, si accertò che la piccola dormisse, ed aprì la trasmissione:
=^=Qui Kyn Ch'tyqan, portavoce del Consiglio Kethni=^=
"Salute a te, parla Rerin Th'Tharek, Primo Ufficiale della DS16 Gamma nonché tutore dell'unica superstite del keth di mia sorella Jhizia Sh'Ziron"
=^=Siamo molto dispiaciuti della sua perdita Comandante, ma fiduciosi che la piccola possa legarsi a lei come nuovo membro del suo keth=^=
"Con il legame siamo interi, senza il legame non siamo niente.." rispose Rerin con voce più flebile vedendo la piccola agitarsi nel sonno"
=^=E' così, Comandante, la prego di regolare l'audio di questa comunicazione non solo per non svegliare la piccola Aenar che le sta in braccio, ma soprattutto per il contenuto di quanto sto per dirle=^=
"Posso immaginare di cosa si tratti, portavoce.."
=^=Il Consiglio Kethni non può voltarsi da un'altra parte di fronte ad un atto come quello appena accaduto. L'eliminazione fisica di un Keth, se non per cause naturali, è sempre motivo di apprensione. E' nostro preciso dovere verificare se si tratti di un tragico incidente o se qualcuno abbia voluto la loro uccisione=^=
"Concordo, ma non è un'attenzione che rivolgete a tutti i Keth, posso sapere a cosa stava lavorando mia sorella?"
=^=E' un'informazione che non è in mio possesso e, anche se lo fosse, non potrei rivelare nemmeno a lei Comandante.. sappia solo che un'unità della Flotta Imperiale Andoriana si sta dirigendo a massima curvatura verso DS16 Gamma. Il Capitano di quella nave dovrà mostrare un nulla osta specifico per poter esaminare le prove in vostro possesso..=^=
"In caso contrario?"
=^=Lo faccia mettere agli arresti e contatti Andoria immediatamente per nuove istruzioni=^=

DS16 Gamma
Ponte 3 Sezione Alloggi Ospiti
16/05/2403 ore 13.10


Katarzyna Nowak aprì la porta indossando una sola vestaglia di seta nemmeno ben chiusa e sorrise di fronte all'espressione turbata, tetra e buia di Rohan, mentre questi rientrava di soppiatto nell'alloggio a loro assegnato, dopo che lei a lungo aveva salutato, civettuolamente ed affettuosamente, l'amante di quella mattinata.
"Su non essere geloso.. ho ottenuto, quasi senza fatica, ciò di cui avevamo bisogno: un nulla osta per il backstage rilasciato niente meno che da uno dei giurati"
"Sì, ma c'era proprio bisogno di portartelo a letto? A me sembrava già ben disposto ieri sera quando stava flirtando al locale sulla passeggiata"
"Beh.. Ben Astor è un bel bocconcino, mica per me quanto per tutte le donne di questa base.. dovevamo attirare l'attenzione ieri sera, che fosse chiaro che lui si fosse avvicinato dopo la nostra litigata e che, in maniera molto galante, mi avesse tirato su il morale e poi fatto la corte dopo.. per convincerlo a fare ciò che volevo, dovevo ricambiare in qualche modo.. in maniera intensa ed attiva e non bastava fingere di adorarlo come attore, come cantante e come spalla per consolarsi dopo una rottura.. e poi avevo bisogno che garantisse per me nel caso ci fossero dei problemi durante lo show.. che avesse voglia di rivedermi.. molta voglia.."
"Sarà.. ma almeno è vero quello che si dice sui Risiani?"
"Che sono dotati e durano parecchio?? O caro, non ti facevo così curioso.. non è che piacerebbe pure a te provare una seduta di sesso con Ben Astor?" scherzò la donna che, poi, cambiò tono vedendo lo sguardo atono di lui ".. uff.. sì è vero, ma comunque io speravo di meglio.. è stato un po' troppo egocentrico, vanaglorioso e narciso per darmi piacere veramente"
*Ma dai.. chissà a chi assomiglia..* pensò Rohan senza battere ciglio
La Nowak era un asset molto interessante per il loro comune capo.. efficiente, maniacale e pulita nel portare a termine gli incarichi.. averla scelta per quella missione significava due cose: accontentare la disperata voglia di vendetta della giovane e distrarre dai veri obiettivi, pensando che tutto fosse dovuto ad uno sgarbo del creatore di quel talent show.
Lui doveva fingere di essere il loro punto debole, un pusillanime, inutile agli occhi della Nowak se non soltanto come esecutore dei suoi capricci.
La Nowak avrebbe tentato di farlo fuori se tutto sarebbe andato come lei aveva previsto, ma lui l'avrebbe eliminata troncando sul nascere qualsiasi traccia potesse uscire dal seminato previsto dal loro comune datore di lavoro.
Se, invece, lei avesse fallito, cosa alquanto probabile, lui avrebbe portato a termine il compito primario, mentre le attenzioni di tutti sarebbero state rivolte ai preziosi eroi che avevano contribuito a salvare la vita di Simon Crown.
"Ehi.. ma sei sveglio?" esclamò Katarzyna
"Scusa, ero sovrappensiero.." replicò Rohan con aria afflitta
"Hai fatto quello che ti ho ordinato?"
"Sì, ho fatto in modo che Armina e Ben Astor arrivino a litigare in pubblico.. in maniera evidente e palese per questioni musicali: alla giovane e bellissima bajoriana verrà attribuito un premio, di cui lei non sa nulla, per un brano, non creato da lei, ma da un'intelligenza artificiale che usa la sua voce con alcuni estratti di un inedito del Risiano. Una canzone che lui non ha mai finito di scrivere.. sappiamo che in passato hanno avuto intensi rapporti sessuali.. ed il gioco è fatto"
"Bene, avrò anche il lasciapassare, ma ho proprio bisogno che vi sia un diversivo per avvicinarmi a Crown"
"Per quanto riguarda Matt Scott?"
"Non è un nostro problema Rohan. Da quanto ci hanno riferito, lui ha tutto l'interesse per bloccare una volta per tutte la stella di Crown. Una volta eliminato lui, e magari anche la moglie, sarà Scott ad ereditare il format ed a riproporre il tutto con nuovo nome.. che ne dici Galaxy'Idol? Suona bene.. oppure Galaxy X'Factor.. vabbè ma poco importa.. sono certa che darà modo a tutti di esprimere le proprie qualità, non come quel maniaco del controllo ed inetto di Crown"
"D'accordo.. cosa pensi di fare ora?"
"Daremo modo ai nostri gentili osservatori di visionare il fatto che, dopo la litigata ed una sbandata notturna, faremo pace io e te.. e riprenderemo a tenere un bassissimo profilo, almeno fino all'arrivo della nave Klingon.. dicono che sia immensa.."
"Paura che qualcosa non vada a buon fine?"
"Ogni tessera del puzzle deve andare al suo posto per consentire la mia vendetta"


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28.06 - Il problema andoriano

Autore: Tenente Comandante Rerin Th'Tharek

DS16 Gamma - Ufficio del Capitano
16/05/2043 ore 13.00


Rerin si incamminò lungo i corridoi della base, limitandosi a salutare i sottoposti con formali cenni del capo. Il suo umore in quei giorni non era dei migliori ma, in fondo, nessuno si era lamentato con lui: tutt'al più percepiva in loro una certa dose di pena, cosa che lo infastidiva terribilmente.

Aveva il viso crucciato, due vistose occhiaie sotto gli occhi ed una piccola demonietta andoriana dentro il marsupio che sembrava avere come scopo nella vita quello di fare impazzire il suo zio/padre adottivo.

Stava diventando un'abitudine il fatto che, per quanto si sforzasse di trovare soluzioni alternative, Rerin si trovava costretto a portarsi in giro la piccola all'interno del marsupio per poterla tenere d'occhio. Aveva provato a trovare soluzioni alternative ma il suo senso di protezione, unita ad una sana quota di paranoia, lo avevano spesso portato ad escludere possibili baby sitter.

Non era impazzito improvvisamente ma, dato che era oramai qualcosa di appurato che sua sorella e gli altri fossero stati uccisi, non poteva avere la certezza che non avrebbero fatto del male anche alla piccola Isaryel.

Il Primo Ufficiale suonò al sensore della porta per entrare nell'ufficio di Steje pochi attimi dopo. Lo sguardo del Capitano passò dal divertito alla massima serietà nel giro di pochi istanti, segno che aveva già capito che qualcosa non andasse.

"Ci sono delle novità"

"Sì..."

"Numero uno, lo sa che mi preoccupa quando perde la sua consueta loquacità. Arriviamo al punto e mi dica quale catastrofe ci sta per piombare addosso"

"Sono stato contattato da un certo Kyn Ch'tyqan, portavoce del Consiglio Kethni. Mi è stato detto che il Consiglio non intende restare in attesa di avere qualche informazione su quanto capitato a mia sorella e alla sua famiglia... non so bene cosa vi sia sotto ma sono stato avvertito che un'unità della Flotta Imperiale Andoriana si sta già dirigendo a massima curvatura verso DS16 Gamma" Rerin accarezzò le guance della piccola mentre rifletteva "Questa non è un'attenzione che viene rivolta a tutti i Keth... è già successo che per un incidente siano morti degli andoriani lontani dal nostro pianeta natale, ma di certo non sono state spedite navi della Flotta Imperiale ad indagare sui fatti!"

"Pensa che ci sia qualcosa sotto?"

"Non avevo più avuto rapporti diretti con mia sorella da quando eravamo bambini... è stato solo qualche anno fa che avevamo iniziato a scriverci e a ricreare un minimo di rapporto. Da quello che avevo inteso, mia sorella aveva deciso di tagliare i legami con il suo clan e io restavo l'unico parente che l'avrebbe capita... sapevo che era diventata una xeno-zoologa ma a questo punto mi chiedo quale fosse davvero il suo lavoro"

"E immagino che il portavoce del Consiglio non ha dato alcuna informazione a riguardo..."

"Mi ha detto di non saperlo e, anche se lo sapesse, non sarebbe autorizzato a dirmelo... ma di fatto non ha negato le mie parole" Rerin scosse il capo "Questa storia si sta rendendo sempre più ingarbugliata e inizio a pensare che mia sorella non fosse venuta qui per assistere allo spettacolo. Penso che volesse chiedermi aiuto ma non si sentisse certa di usare le comunicazioni via subspazio"

"Informerò delle novità Durani e Riccardi, lei ha altro a cui pensare al momento..." Ayame indicò con un movimento della mano il marsupio, dentro al quale la piccola fissava con espressione concentrata il volto di Rerin.

"Devo trovarle un posto sicuro e di certo non posso esserci io a controllarla ogni singolo minuto del giorno e della notte... solo che non so ancora chi possa occuparsene. Dev'essere qualcuno in cui possa riporre la massima fiducia..."

"Buona fortuna numero uno, considerando la capacità di quel piccolo demonietto di urlare direi che non sarà semplice trovare qualcuno che sappia gestirla!"

"Cercherò una soluzione e, nel frattempo, non ho altra scelta che scarrozzarmela dietro per tutta la base!" Rerin sorrise sebbene con espressione stanca "A dopo Capitano"



DS16 Gamma - Ufficio del Capitano
16/05/2043 ore 14.16


Steje si appoggiò alla scrivania mentre osservava gli ufficiali capo della tattica e della sicurezza: "E questo è quanto ha saputo dirci il Comandante Rerin... personalmente ritengo che le preoccupazioni del primo ufficiale non siano frutto di paranoia ma, come ben sappiamo, non potrà occuparsi direttamente delle indagini... sebbene non potrà esimersi dal dover intervenire nel problema andoriano"

"A proposito del problema andoriano, qualche informazione su quando arriverà la nave in questione?" Riccardi osservò il Capitano storcendo il labbro "Dobbiamo prepararci al loro sbarco sulla Starbase? Non per essere pessimista ma questo è il momento peggiore per ritrovarci fra capo e collo altri imbucati alla festa!"

"Saranno qui fra circa quattro giorni"

"Come è possibile che arrivino qui in così poco tempo?" Durani fissò il Capitano mentre questi scuoteva lentamente il capo

"Ufficialmente la loro spiegazione è che si trovavano nei paraggi di DS9 dopo aver accompagnato l'ambasciatore Rerehl Th'Ishrethit alla colonia di Okyhr III ma ho il sospetto che fossero stati inviati ben prima della scoperta della morte di quei quattro, probabilmente per avere un rendez-vous con loro"

Riccardi fece una smorfia "Quindi i quattro andoriani morti e quell'unità avevano concordato di incontrarsi qui sulla DS16?"

"Si tratta solo di teorie non provate..." Steje sollevò le mani in segno di difesa "Ma per come la vedo io il governo andoriano sta mostrando davvero troppo interesse e l'arrivo di una loro unità navale mi porta a credere che ci sia qualcosa che interessa loro... non posso dire se la sorella di Rerin e gli altri sapessero dell'arrivo della Flotta Imperiale Andoriana ma di fatto stanno venendo qui per loro e non credo che si tratti solo dell'indagine sulla loro morte"

Durani fissò per qualche attimo oltre i finestroni prima di intervenire "Il Comandante Rerin ha modo di scoprire altro che possa aiutarci in questa situazione?"

"Non lo so, anche lui sembra brancolare nel buio al momento, limitandosi a formulare delle teorie. Quindi, a meno che non riesca a contattare alcune conoscenze che lavorano ai piani alti di Andoria, dubito che scopriremo facilmente cosa stessero facendo realmente i genitori di Isaryel"

=^=Tenente Seiman a Tenente Comandante Riccardi, il palco montato nella sezione klingon ha subito un improvviso cedimento e sono rimasti coinvolti un paio di operai. Fortunatamente non è successo nulla di grave, i feriti sono già stati visitati e curati=^=

Riccardi bofonchiò qualcosa di incomprensibile prima di rispondere "Dubito che delle attrezzature che sono state controllate e ricontrollate più volte possano decidere tutto all'improvviso di avere un improvviso cedimento"

=^=Su questo siamo tutti d'accordo... ho deciso di informarlo perché da stamani altre attrezzature hanno subito insoliti malfunzionamenti e iniziamo a pensare a degli attacchi deliberati, sebbene tutti di lieve entità=^=

"Recintate le zone e iniziate a raccogliere le prove, se c'è un attentatore lo voglio in cella entro fine giornata!"

=^=Sì signore=^=

Steje si grattò il collo osservando a sua volta oltre i finestroni "Sembra che avremo più questioni da controllare su questa base, a partire dal Galaxy Got Talent fino a concludere con una famiglia di andoriani morta, una nave imperiale in arrivo e nessuna risposta da dargli!"

"Per ora dovremo aumentare i controlli nelle aree in cui si terrà lo spettacolo e..."

"Sempre che non sia questo ciò che vuole l'improvvisato attentatore..." Durani osservò Riccardi "La base è immensa, abbiamo molta più affluenza del solito e, considerata l'ampiezza dell'evento, siamo di fatto sotto organico. Se qualcuno volesse agire indisturbato da qualche parte della base non dovrebbe far altro che creare un diversivo e poi avrebbe la via libera"

Steje sospirò brevemente "Quindi secondo lei gli attentati sono un diversivo... ed io concordo con lei. Tenuto conto della situazione non mi resta altro da fare che contattare le ambasciate e sperare che siano disposti a dispiegare anche le loro guardie in difesa delle zone più frequentate della base"



DS16 Gamma - Alloggio del primo ufficiale
17/05/2043 ore 21.19


Gli strilli furiosi e preoccupati di Isaryel non stavano di certo aiutando Rerin a mantenere la calma di fronte alla cocciuta ostinazione di suo padre Tolaon ma sapeva di non poterci fare nulla. Lui detestava quell'uomo con ogni fibra del suo corpo e, volente o nolente, non aveva modo di impedire ad Isaryel di percepire la tensione nella sua voce ogni qual volta rispondeva a Tolaon.

=^=Per quanto tu non lo voglia accettare hai delle responsabilità nei confronti del tuo clan di appartenenza, che ti piacciano o meno! Stai via via uscendo dal periodo fertile della tua vita e non hai ancora dato una discendenza a questo clan che porti avanti il nome dei Tharek! L'arrivo di quella bambina è almeno un inizio! Ora fa ciò che devi e smettila di comportarti come uno stupido!=^=

"E ti aspetti davvero che acconsenta?!"

=^=Ovviamente sì!=^= Tolaon era infuriato quasi quanto Rerin, il suo volto invecchiato non nascondeva nulla dell'austerità e della distaccata personalità che lo aveva contraddistinto come padre =^=Sei un andoriano ed un ufficiale della Flotta, vivi lontano da Andoria e questo non permetterà alla piccola di crescere e svilupparsi come una vera andoriana. Devi mandare quella bambina all'interno del clan, in modo che io e tua madre potremmo crescerla con i valori della nostra specie!=^=

"Voi due non avete cresciuto nemmeno i vostri figli e pensate che vi affidi Isaryel?!"

=^=Quella bambina è nostra nipote, al momento l'unica che porti il cognome del clan! Tua sorella ha già compiuto il suo dovere e i suoi figli sono stati assegnati ai clan dei rispettivi mariti! L'unico che sembra troppo stupido per fare ciò che dovrebbe sei tu!=^= Tolaon sembrava non aver intenzione di cedere =^=Ti ordino di mandare qui Isaryel, io e tua madre la istruiremo come membro del clan Tharek! Per quanto riguarda te, ti abbiamo trovato un keth che è più che felice di accoglierti! Fa ciò che devi fare, dacci dei nipoti tuoi e poi fai ciò che vuoi della tua vita!=^=

"Non ho intenzione di incontrare nessuno!"
=^=Peccato, arriveranno con l'unità della Flotta Imperiale Andoriana che sarà alla tua starbase fra pochi giorni=^=

Rerin sgranò gli occhi dapprima per la sorpresa, poi per la furia omicida "Hai mandato qui tre perfetti estranei perché ti aspetti che metta incinta quelle femmine?! Ma ti ha dato di volta il cervello?!"

=^=Mi aspetto che, una volta incontrati, farai il tuo dovere!=^=

"Te l'ho detto una volta e te lo ripeto ancora una volta, non intendo essere come te! Ti detesto per la persona che sei... hai avuto dei figli in base ad un'idea discutibile di dovere e poi te ne sei lavato le mani! Non sei mai stato un padre ed io non ti permetterò di rovinare Isaryel fingendoti suo nonno! Quindi, che ti piaccia o meno, lei resterà qui con me!" Rerin tuttavia era ancora più testardo del suo vecchio "E per quanto riguarda quei tre, torneranno a casa molto delusi, a meno che un'altro andoriano sulla base non decide di prendere il mio posto!"

=^=Non essere stupido, hanno accettato perché il nostro clan ha un nome su Andoria! Non si accontenteranno del primo maschio primario disponibile sulla piazza!=^=

"In questo caso resteranno molto delusi perché io non ho rapporti con andoriane, non rischierò mai di dare vita ad un figlio su cui tu possa mettere le mani! Il discorso è chiuso!"

Rerin non attese nemmeno che il padre potesse rispondergli ulteriormente e chiuse la comunicazione. L'aver rivisto Tolaon ed il piano di Isaryel gli aveva già fatto scoppiare un grosso mal di testa ma non poteva certo prendersela con una bambina innocente!

L'andoriano non potè far altro che sospirare andando a riprendere in braccio la piccola che strillava dalla culla "Ho capito... ho capito, la culla non ti piace... ma è la terza che ti cambio! Esattamente dove dovrei farti dormire? E no... non posso tenermi addosso il marsupio giorno e notte!"

La piccola, una volta presa in braccio, si acquietò quasi immediatamente, fissando con i suoi occhioni da cucciola il volto del padre adottivo "Fare gli occhioni dolci non è leale! Nessuno saprebbe resistere!"

Il suono del sensore spinse Rerin ad aprire la porta ritrovandosi di fronte Bly che lo fissava perplessa "E' successo qualcosa? Sento che sei furioso... altre brutte notizie?"

"Nulla che non possa gestire"

"Andiamo Rerin, non fare come al tuo solito il vecchio orso! Confidati con me!"

"Il fatto è che in molti vorrebbero che Isaryel fosse rimandata su Andoria... i primi sono i clan dei due padri di Isaryel, che ovviamente non hanno preso bene il fatto che la loro unica nipote ora sia una Tharek... in più si è fatto vivo anche mio padre che vorrebbe crescerla lei la piccola!"

"Tuo padre?! Ma non ti aveva abbandonato all'età di sei anni?!"

"Già, ma ora è tornato su Andoria e sente di essere pronto a crescere i suoi nipoti... non voglio immaginare come!" Rerin scosse il capo "Quell'uomo sa pensare solo a se stesso, figurarsi se può occuparsi di una bambina piccola!"

"Hanno qualche possibilità di portarsi via Isaryel?"

"Nessuna, lo stesso governo di Andoria ha già accettato la scelta del keth di mia sorella ed io risulto a tutti gli effetti il tutore legale di Isaryel... ma questo non impedisce loro di tentare di convincermi a rinunciare a lei!"

"E tu pensi di poter rinunciare a lei?"

"No, non volevo essere padre e tu questo lo sai ma... non sarò come mio padre, ora lei è qui ed è qui che resterà... devo solo trovare il modo di gestire la situazione ed evitare come la peste le mie nuove mogli..."

"Nuove mogli?!" Dorien spalancò gli occhi come se avesse appena visto spuntare un'altra testa a Rerin "Sei sposato adesso?!"

"Assolutamente no! Ma mio padre vuole che gli dia dei nipoti maschi e mi ha inviato qui un keth alla ricerca di un maschio primario idoneo... si aspetta che mi sposi con loro e mi dia alla riproduzione" Rerin scosse il capo "Come se non ci fossero già abbastanza problemi al momento!"

"Non ci pensare e cerca di affrontare un problema alla volta... il primo è trovare un babysitter adatto per Isaryel nel mentre tu sei in servizio..."

"Fosse facile, non è semplice trovare qualcuno che sappia occuparsi di lei e al contempo difenderla tenendola in un luogo sicuro!"

"Sono qui proprio per questo..." Bly sorrise con un'espressione malandrina sul volto "Io un'idea ce l'avrei..."



DS16 Gamma - Ambasciata Kilngon
18/05/2043 ore 14.46


Rogal camminava all'interno dell'ambasciata riflettendo su come riorganizzare il personale e venire cos' incontro alla richiesta del Capitano federale benché la base fosse in piena fibrillazione per lo stupido spettacolo che si sarebbe svolto di lì a pochi giorni, in quella parte della Starbase tutto era rimasto quasi immutato.

Quella mattina era un po' infastidito dal fatto che Tara non avesse ancora voluto incontrarlo, cosa che non gli piaceva più di tanto, ed inoltre si ritrovava ad avere a che fare con un'altra spasimante fin troppo desiderosa di soddisfarlo, ma per il resto tutto era al solito posto.

Passò in rassegna il luogo vedendo le solite guardie all'entrata, le stesse facce che si intervallavano tra i vari corridoi e... si bloccò di colpo tornando sui propri passi.

"Vorn, che ci fai in giro con una neonata andoriana in braccio?!"

"Mi è stata affidata da suo padre"

"Padre?"

"Il padre adottivo, il Comandante Rerin"

Lo sguardo di Rogal si fermò sulla neonata che se ne stava tranquilla nel marsupio addosso a Vorn "Quindi è questa la famosa figlia adottiva di Rerin?!"

"Sì, Ambasciatore!"

"Inizialmente pensavo fosse uno scherzo e invece... con tutti quelli che mi sarei aspettato divenissero padre, lui era proprio l'ultimo della lista!" Rogal storse un po' il labbro continuando a guardare la piccola mentre questa lo fissava a sua volta "E perché l'ha portata proprio qui?"

"Ha deciso di affidarla a me chiedendomi di occuparmene e proteggerla... secondo suo padre potrebbe essere in pericolo di vita, dato che i suoi genitori sono stati uccisi, e l'ambasciata klingon è il luogo più sicuro a cui è riuscito a pensare mentre è in servizio"

"Se le voci di corridoio sono davvero attendibili i suoi genitori sono stati uccisi con del veleno... solo dei petaQ senza onore userebbero del veleno per uccidere i propri nemici!" Rogal continuò a fissare la neonata "Perché mi guarda così?"

In effetti la bambina sembrava guardare con espressione seria, quasi furente, il volto di Rogal, ma essendo così piccola l'effetto finale era più che altro comico.

"Creo che quella sia la sua espressione di minaccia, ambasciatore"

"Minaccia? Verso di me? Da un esserino che sarà alto al massimo sessantacinque centimetri?!"

"Sì ambasciatore!"

Rogal si ritrovò senza volerlo a sorridere, forse in fondo quella giornata non sarebbe stata così male. Diede un buffetto sulla testolina della piccola Isaryel ridacchiando divertito "Sarà una grande guerriera un giorno"

"Lo penso anche io ambasciatore!"


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28.07 - Quando la diplomazia traballa...

Autore: Tenente Bly Dorien

DS16 Gamma - cupola ambientale Klingon
Palco di gara connessa da remoto alla giuria - Preselezioni per la scelta dei partecipanti finali
19/05/2043 ore 13.16


Thasie B'Owrek non aveva alcun dubbio a riguardo: convincere Rogal a sposarla sarebbe stato un compito arduo ma a lei erano sempre piaciute le sfide. Ultimogenita dopo la bellezza di cinque maschi, fin da piccola aveva imparato a lottare contro tutti e tutto pur di spiccare in una realtà ancora estremamente maschilista. Non ne faceva una colpa a suo padre ma era palese che il suo essere donna la rendesse meno "utile" rispetto ai fratelli loro erano in giro con le loro navi a dare lustro e onore al casato mentre a lei veniva richiesto solo di sposarsi dando vita ad un legame stabile con il casato dei Dothrak.

Si trattava di un dovere che era disposta a portare a termine sino in fondo, peccato che il suo "presunto" nuovo compagno non sembrasse della stessa idea. La motivazione? Ancora non ne aveva idea, ma lo avrebbe scoperto presto e, solo allora, avrebbe deciso cosa fare.

Sapeva che non poteva trattarsi di un problema fisico. Non era una ragazza che si vantava ma a tutti gli effetti era una bellezza di incalcolabile bellezza e questo era semplicemente un dato di fatto: anche allora che girava per la base aveva avuto gli occhi di tutti gli uomini incollati addosso in più di una occasione. Era stata notata anche dai due ufficiali in comando della starbase, un capitano trill dal sorriso malandrino e un belloccio andoriano con annessa neonata urlante.

Non si trattava nemmeno di un problema di intelligenza avrebbe tranquillamente potuto competere con i fratelli maggiori in tattiche militari o conversare amabilmente con qualsiasi ambasceria si fosse trovata di fronte. Se fosse stata al fianco di Rogal certamente non lo avrebbe fatto sfigurare.

No, il problema non era lei in quanto tale, doveva esserci qualcos'altro.

"Cinque minuti alla sua esibizione, in bocca al lupo!"

Thasie si voltò verso il terrestre che si trovava a pochi metri da lei e si limitò a muovere leggermente il capo. Non capiva perché fossero tutti così maledettamente eccitati all'idea di un nugolo di principianti intenti a dimostrare le proprie abilità, così come non capiva perché avrebbe dovuto stare in bocca a qualcosa che chiamavano lupo, ma fece finta di nulla.

Quella era l'occasione di farsi notare da Rogal e, anche se la cosa non avesse funzionato, almeno si sarebbe potuta distrarre un po' dalla noiosa routine alla quale la stava costringendo quella permanenza alla starbase!

La klingon si diresse al palco, le luci che le erano puntate addosso la infastidiriono ma c'era qualcos'altro che aveva stranamente attivato il suo sesto senso da guerriera. Non era mai stata paranoica ma appena prima di attaccare il proprio numero sentì che qualcosa non andava. Era forse in trappola?

Cercò di capire che cosa le stesse dando tanto fastidio, mentre ogni suo senso si acutizzava in vista della possibile battaglia: un movimento alla sua sinistra attrasse per un attimo la sua attenzione, qualcuno se ne stava andando prima ancora che iniziasse lo spettacolo.. e poi quell'odore, lo aveva già sentito prima di allora nell'armeria della nave di suo fratello Wenaq.. e poi..

L'istinto la portò a balzare il più rapidamente di lato rotolando su sé stessa per scendere dal palco, sentì distintamente il rumore di un esplosione alle sue spalle e poi tutto fu nero.



DS16 Gamma - cupola ambientale Klingon
Palco di gara connessa da remoto alla giuria - Preselezioni per la scelta dei partecipanti finali
19/05/2043 ore 13.41


Se c'era qualcosa che Steje si sarebbe volentieri evitato era proprio rischiare un incidente diplomatico con un'altra delle maggiori potenze alleate della Federazione Unita dei Pianeti: non lo avrebbe mai ammesso con nessuno ma iniziava a dare ragione al suo primo ufficiale, forse avrebbe dovuto riflettere molto di più prima di insistere tanto per far condurre quello spettacolo proprio sulla DS16.

Arrivato sul posto vi trovò già presente Rerin con annessa la piccola Isaryel, tranquillamente appisolata dentro il marsupio che il primo ufficiale teneva al petto. Stava parlando con Riccardi a poca distanza dalla zona dell'esplosione, osservando con piglio decisamente irritato tutti gli ufficiali tattici e scientifici che si avvicendavano nelle indagini.

"Signori, qualche novità?! Ditemi di sì.. abbiamo una bomba tra le mani che minaccia di esploderci in faccia molto rapidamente!" Aymane si rivolse ad entrambi i suoi uomini ma poi si ritrovò a fissare la piccola "Se va avanti così le dovrò dare un grado e un incarico anche a lei.."

"Lascia stare!" la voce di Rerin suonò come un sussurro ma parecchio tagliente, segno che era piuttosto innervosito "Trovo finalmente la persona ed il luogo giusto dove lasciare Isaryel e improvvisamente l'intera ambasciata klingon sembra trovarsi quasi in stato di guerra! Se prendo l'attentatore lo appendo al soffitto e lo scuoio vivo!"

"Desiderio di sangue?!"

"No, desiderio di dormire.. ma dato che quello mi è precluso mi accontenterei del sangue di chi sta facendo tutto questo. Cosa che al momento non posso avere perché, come mi spiegava Riccardi, non abbiamo tracce da seguire!"

La piccola si mosse nel marsupio aprendo i suoi occhioni e limitandosi ad osservarsi attorno con curiosità, prima di fissare nuovamente Rerin. Steje non disse nulla ma era abbastanza palese per il trill che quella bambina avesse già imparato a rigirarsi Rerin per ottenere tutto ciò che voleva!

"In verità il problema è semmai il contrario.." la voce di Riccardi suonò profonda e rigida, segno che anche a lui iniziava a infastidire parecchio il fatto di non riuscire a trovare l'attentatore in nessun modo "Noi abbiamo delle piste da seguire!"

"Allora non capisco, da quando avere delle piste d'indagine è qualcosa di cui lamentarsi?!"

"Da quando quelle piste di indagini sono rappresentate da non meno di un centinaio di persone?!" la voce di Durani arrivo alle spalle di Steje "Torno ora dalla visione delle registrazioni ambientali. Non abbiamo riprese di cosa possa essere successo sotto al palco ma abbiamo le riprese di tutti quelli che si sono avvicinati e allontanati dal momento in cui il palco è stato aperto al pubblico, ossia gli ultimi cinque giorni.."

"Cinque giorni?! Adesso capisco il numero di piste!" Steje sbuffò sonoramente per poi scuotere il capo "Non è possibile circoscrivere un po' di più la vostra ricerca?"

Riccardi scosse il capo "Al momento no, la scientifica è propensa a credere che si trattasse di una sorta di piccolo ordigno a comando remoto e quindi poteva essere stato sistemato anche parecchio prima del suo effettivo utilizzo"

Rerin annuì alle parole di Riccardi, coccolando la bambina "Sì, ma immagino che di tanto in tanto avrete fatto un controllo sulla presenza di esplosivi o di altre sostanze pericolose, no?" il primo ufficiale non attese la risposta e riprese a parlare immediatamente "Partite a controllare tutte le persone che si sono avvicinate al palco da quel momento!"

"Impossibile, l'ultimo controllo era stato fatto dieci minuti prima dell'esplosione e, a parte la concorrente che è rimasta ferita, oltre ad un paio di tecnici che abbiamo già interrogato, nessun'altro si è avvicinato!"

"E il controllo non ha rilevato nulla?!"

"Purtroppo no Capitano, non c'erano nella zona sostanze esplosive" Riccardi sospirò pesantemente "Così siamo punto a capo e voi non avete idea di quanta gente si avvicini a questi palchi ogni singolo giorno.. del resto al di sotto ci sono anche le attrezzature di scena e quelle di tutti i concorrenti! Tra lo staff dello spettacolo, gli ingegneri civili ed i nostri, la sicurezza nostra e quella privata, i soldati che ci ha prestato l'ambasciatore Rogal e tutti i partecipanti che vanno e vengono per controllare l'attrezzatura... non credo serva dire che interrogare tutti è quasi impossibile! Ci proveremo ma.. con quello che abbiamo in mano al momento.. non abbiamo modo di fermare nessuno!"

Rerin sbuffò sonoramente "Vi direi di interrogare quella klingon ma sappiamo bene che la cosa dovrà essere gestita con il dovuto tatto.. il casato dei Dothrak non la prenderebbe affatto bene se la possibile compagna dell'ambasciatore si sentisse trattare come una criminale su una base federale!"

"A proposito, come sta quella donna?"

"Ammaccata ma nonostante tutto si riprenderà molto rapidamente" Durani intervenne guardando il capitano "Ho sentito la dottoressa Bly pochi minuti fa e mi ha garantito che sarà come nuova in pochissimo tempo!"

"Peccato che non sia sufficiente!" Rogal entrò nella stanza seguito dalle sue guardie del corpo "Capitano, non credo che le abbia capito l'entità della situazione che ha fra le mani!"

Steje si voltò verso Rogal annuendo con espressione seria "Le garantisco che comprendo perfettamente il suo disappunto, si tratta di una donna che si trovava sotto la sua protezione ed è rimasta ferita ma le garantisco che stiamo cercando di fare tutto il possibile per mettere in sicurezza la situazione e arrivare ai responsabili di questo gesto ignobile!"

"Non si preoccupi del mio disappunto ma di quello del cancelliere e del casato dei B'Owrek! La famiglia di quella donna non è stata a caso da mio padre, ha agganci estremamente importanti con il cancelliere e con tutte le maggiori casate klingon! Il ferimento di una donna di così alto lignaggio è molto grave, l'impero klingon non resterà per molto a guardare se non avrà delle risposte convincenti entro poco tempo!" Rogal non si soffermò lì più del dovuto e si voltò per uscire "Mi dia notizie quanto prima o il cancelliere potrebbe decidere di venire a cercarsele da solo quelle risposte! Ed ora vado a vedere cosa è successo a quella donna!"

Fu in quel momento che la piccola iniziò a lanciare una serie di urletti non stava piangendo ma evidentemente non aveva gradito che il grosso klingon non l'avesse nemmeno notata.

"Si, piccola guerriera, non temere! Presto potrai tornare da Vorn.." l'ambasciatore diede un buffetto in testa alla piccola e poi se ne andò sotto lo sguardo allibito del Capitano.

"Questa bambina è una costante miniera di sorpresa! Ha catturato pure Rogal.." Steje si silenziò nuovamente di fronte allo sguardo afflitto di Simon Crown, appena arrivato ad osservare la scena.

"E' colpa mia.. non doveva farsi male nessuno e guarda dove siamo arrivati, forse è arrivato il momento di cancellare questo dannato spettacolo e al diavolo la mia carriera!"

"Non dire così Simon, non c'è alcun motivo per prendere una decisione tanto azzardata!"

"Come diavolo puoi definirla una scelta azzardata, Steje?! Cosa dovrei aspettare, il morto?!"

Aymane sospirò per poi scuotere il capo "Perdonami ma tutta questa foga non è giustificabile con il problema di un semplice stalker.. ci sono già stati quattro morti che hanno lasciato un'orfana" il capitano indicò il marsupio di Rerin prima di proseguire "Nonché una serie di incidenti culminati con un'esplosione che avrebbe potuto essere letale per la concorrente presente.. fortuna vuole che, per qualche motivo, sembra si fosse accorta della situazione ed era saltata giù dal palco un attimo prima dello scoppio dell'ordigno. Se fosse qualcosa di legato a te la bomba sarebbe esplosa sotto ai tuoi piedi o comunque con te presente sul luogo.. no, qui c'è molto di più sotto ed io devo capire cosa sta succedendo!"



DS16 Gamma - Sala teletrasporto 02
20/05/2043 ore 05.21


Steje arrivò in sala teletrasporto già di pessimo umore ma non se la sentì di sobbarcare di quell'onere il suo primo ufficiale: Rerin stava ancora cercando di trovare il suo equilibrio dall'arrivo della piccola Isaryel, non se la sentiva di tirarlo giù dal letto e costringerlo a trovare nel giro di pochi minuti una babysitter per la figlia adottiva.

D'altra parte non poteva capire nè tantomeno tollerare che il capitano della flotta imperiale andoriana avesse ordinato alla sala comando di chiamare immediatamente gli ufficiali superiori asserendo un immediato bisogno di chiarimenti sulle indagini quell'individuo era appena arrivato e già lo avrebbe volentieri teletrasportato nel vuoto cosmico.

Pochi istanti dopo anche Riccardi si presentò in sala teletrasporto con la stessa espressione scontrosa che aveva il suo ufficiale superiore "Capitano.."

"Lo so, lo so.. non c'era nessuna fretta per voler incontrare entrambi durante il nostro turno di riposo ma il Comandante Rerin ci aveva informato che sarebbe stato un incontro poco piacevole"

"Eppure ero convinto di essermi espresso in termini diversi.." la voce del primo ufficiale fece voltare entrambi e lo osservarono arrivare in sala teletrasporto con indosso il solito marsupio. Isaryel era pienamente sveglia e si osservava attorno con la sua consueta curiosità.

"Numero uno, avevo ordinato di lasciarla dormire per questa volta!"

Rerin osservò il capitano per poi indicare la piccola con un leggero sorrisetto in volto "Temo che non le sia pervenuto il suo promemoria o, molto semplicemente, abbia deciso di ignorarlo" scosse il capo per poi mettersi in attesa con gli altri "Inoltre dubito che sarei potuto scappare realmente a questo incontro o a quello con le mie mogli.. tanto vale farlo il prima possibile"

"Mogli?!" la domanda istantanea da parte di Steje e di Riccardi fece sogghignare l'andoriano

"Sì, sono anni che tentano di farmi tornare su Andoria per sposarmi e sembra che ora abbiano deciso di recapitarmi uno shelt incompleto direttamente a domicilio.. ma non è questo il punto, voglio che siate preparati a chi avete di fronte.. quel capitano non è qui per farsi degli amici"

"Suvvia numero uno, abbiamo già fatto parecchia pratica con lei in questi anni!"

"Pensa davvero che sarà come me?! Lei è fin troppo ottimista.." Rerin ridacchiò divertito ma non fece in tempo ad aggiungere altro perché il teletrasporto ebbe inizio ed un andoriano, con indosso l'uniforme della Flotta Imperiale Andoriana, apparve sulla pedana centrale.

Fisicamente era simile a Rerin, sebbene la tonalità della sua pelle fosse di un azzurro differente rispetto a quello del primo ufficiale. Steje ci mise poco a capire che il loro nuovo ospite, a differenza del Comandante Tharek, non avesse in sé alcun gene aenar e ne fu parecchio sollevato: se non altro, non avrebbe avuto a che fare con l'ennesimo telepate in grado di rilevare ogni più piccola bugia.

"Salve, sono il Capitano Steje Aymane, le do personalmente il benvenuto su DS16 Ga.."

"Tagliamo i convenevoli, non sono in visita di cortesia" l'andoriano non diede nemmeno il tempo al capitano trill di terminare la frase "Sono il Capitano Sosil Th'Sharol e sono qui solo per una cosa, fare il mio lavoro.. collaborate e sarò lieto di andarmene il prima possibile".

Steje alzò gli occhi al cielo rispondendogli ironicamente "Ed io che pensavo avrebbe gradito questa gita fuori porta, se non altro per ammirare la nostra riproduzione di Andoria!"

Purtroppo per il Capitano federale, il suo parigrado non sembrava minimamente capire l'ironia, dato che lo guardò con sdegno prima di rispondere: "Perché dovrei volermi accontentare di una mera riproduzione quando posso ammirare il mio pianeta in tutto il suo splendore? Ad ogni modo, voglio partire dall'inizio.. come è possibile che non siate ancora stati in grado di arrestare il responsabile dell'avvelenamento di quattro andoriani?!"

"Le registrazioni ambientali sul cargo di trasporto sono frammentarie, ci hanno dato un'idea della corporatura dell'avvelenatore ed una possibile pista di indagine ma nessuna certezza. Stiamo tenendo monitorati gli spostamenti del maggior sospettato ma senza prove non possiamo trattenerlo o interrogarlo ulteriormente"

"Non vi ha dato nulla da pensare che, fra tante sostanze scelte, abbiano optato proprio per un veleno vulcaniano?!"

Steje sbuffò quando si rese conto di quanto il Capitano Sharol avesse sottolineato la parola vulcaniana, guadagnandosi un'occhiataccia dall'andoriano. Steje sapeva che stava rischiando di far imbestialire il loro nuovo ospite ma davvero non riusciva a concepire che ci si trovasse di nuovo a parlare delle stesse questioni trite e ritrite che, a quel punto, avrebbero dovuto essere morte e sepolte!

"Non mi dite che non ci avete pensato! Sarebbe stato molto più semplice recuperare un qualsiasi altro veleno, ogni pianeta ne ha centinaia di tipi.. eppure no, sono andati a prendere una sostanza che può essere trovata solo all'Accademia delle Scienze su Vulcano! Potrebbe essere una rivendicazione e mi lascia davvero inorridito il fatto che non ci aveste già pensato!"

Aymane prese per un attimo il fiato, non per una vera necessità ma solo per temporeggiare prima di rispondere al loro ospite del resto lui conosceva perfettamente la questione, sapeva dove Sosil stesse andando a parare. Andoriani e Vulcaniani si erano sviluppati in sistemi stellari limitrofi e i loro primi rapporti non furono esattamente dei migliori. I vulcaniani accusarono gli andoriani di essere esseri ingannevoli, dalla natura territoriale e militaristica. Ben presto, cominciò una disputa di confine che durò più di due secoli.

A dirla tutta nessuno dei due litiganti era nel giusto entrambe le parti avevano la loro gli Andoriani terraformarono un intero planetoide posto in una posizione strategica sul confine tra il territorio andoriano e quello vulcaniano e l'Alto Comando Vulcaniano, tanto per non essere da meno, realizzò una stazione d'osservazione altamente sofisticata sotto il monastero di P'Jem.. non serve ricordare come entrambi i progetti finirono per essere un enorme disastro.

Certo, da allora la diplomazia aveva fatto passi da gigante ma c'era ancora una piccola minoranza di famiglie andoriane che non vedeva di buon occhio il vicino vulcaniano possiamo parlare di differenze culturali o sociologiche ma di fatto la grande pace che c'era fra le due razze rischiava di uscirne incrinata e questa era l'ultima cosa di cui si avesse bisogno.

"Comprendo che il tipo di veleno sia parecchio insolito, questo ci fa ben sperare di poter scoprire molto presto qualcosa di più sui mandanti"

"Ma ad oggi non avete fatto passi avanti e l'Accademia delle Scienze di Vulcano non ha ancora fornito delle spiegazioni convincenti sul furto che si ipotizza sia avvenuto proprio all'interno della loro struttura!"

"Le indagini possono richiedere del tempo Capitano, immagino che lei possa capirlo!"

"In verità no, non capisco affatto! Una simile inefficienza all'interno della Flotta Imperiale Andoriana avrebbe già fatto saltare la testa di tutti gli ufficiali coinvolti!"

"In questo caso sono lieto di indossare l'uniforme federale, non sembrerà ma ci tengo alla testa!"

"Faccia meno lo spiritoso, Capitano! Piuttosto, vorrei che mi venissero consegnati tutti gli oggetti personali delle quattro vittime. Dove si trovano al momento?"

"Sono da me.." Rerin prese la parola fissando l'altro andoriano mantenendo lo sguardo neutrale e coccolando un po' la piccola "Perché li vuole?"

"Beh.. per riportarli alle rispettive famiglie"

"Non vedo come le varie famiglie sentano il bisogno di avere i vestiti dei loro parenti defunti"

"Non faccio domande, mi limito ad obbedire agli ordini. Lei lo veda come un dare e avere.. io mi prendo degli stracci usati e in cambio le porto due donne che non desiderano altro che compiacerla!"

"Se sta parlando dello shelt scelto dal mio clan, la trovo una battuta di pessimo gusto"

"Si faccia un favore, Comandante, faccia quello che serve e poi riprenda indisturbato la sua vita, del resto non credo che si aspettino altro da lei. Voglio gli oggetti personali di quei quattro andoriani entro mezz'ora sulla mia nave e pieno accesso alle indagini, altrimenti avrete notizie da Andoria" il Capitano Sosil Th'Sharol non si perse in ulteriori convenevoli e se ne andò

"Comandante, devo dire che lei rispetto a quel tizio potrebbe fare il diplomatico"

"Lavoro nella Flotta Stellare, il mio carattere si è smussato parecchio mentre quello del Capitano Sharol no. Ad ogni buon conto, avete notato anche voi dove voleva andare a parare?"

Steje allargò le braccia in un gesto plateale "Oltre a voler far scoppiare una nuova guerra fra Vulcano e Andoria?"

Riccardi sbuffò sonoramente "E dare a chiunque dell'incompetente?"

"No, gli effetti personali di quei quattro.. l'ho percepito distintamente, era troppo interessato a quegli oggetti. Se abbiamo ragione, e quei quattro lavoravano per il governo di Andoria, forse c'è qualcosa nascosto fra le loro cose"

"Lei non ha controllato?"

"Si Capitano, ma ad un primo sguardo non avevo trovato nulla, ora penso che lì ci sia molto altro sotto, motivo per cui non intendo cedere quelle cose al nostro caro amico Sosil"

=^=Sala controllo a Capitano, siamo stati informati dall'ambasciatore Rogal che cinque navi klingon hanno lasciato il territorio klingon e stanno viaggiando in direzione di DS16 Gamma..=^=

Steje alzò gli occhi al cielo prima di osservare Rerin "Va bene, siamo nei guai. Comandante Riccardi, provi a contattare l'ambasciatrice T'Lani e veda se c'è qualche nuova informazione su quel maledetto veleno.. Comandante Rerin, andiamo prima dall'ambasciatore Rogal e poi nel suo alloggio.. proviamo a capirci qualcosa prima che parta una guerra sia dentro sia fuori la Federazione!"



DS16 Gamma - Ponte alloggi ufficiali superiori
20/05/2043 ore 07.36


Rerin e Steje camminavano l'uno accanto all'altro mentre riflettevano su quanto avevano scoperto grazie all'aiuto di Thasie B'Owrek. La klingon, oltre ad aver già assicurato che avrebbe placato gli animi dei fratelli non appena sarebbero giunti su DS16 Gamma, era riuscita a dare informazioni estremamente utili alle indagini.

"Mi piace quella Thasie! Non solo si è mostrata più che collaborativa, ma ha notato dei particolari che potrebbero svoltare la questione"

"Già, ha offerto non solo una descrizione dell'uomo che ha lasciato la zona poco prima dell'esplosione, ma ci ha anche dato una interessante spiegazione sul motivo per cui non ci fossimo accorti dell'esplosivo"

"Mettere vicine sostanze di per sé non pericolose che, una volta unite, diventano esplosive.." Steje era perso nei suoi pensieri "Facendo in modo che si combinino una volta attivato il comando a distanza.. questo ci costringerà ad ampliare di molto le sostanze da ritenere pericolose"

"Sì, parlare con Rogal è stata la cosa più utile che abbiamo fatto da stamani!"

"Comandante, parla così solo perché ne ha approfittato per lasciare lì Isaryel! Se ne approfitta perché Vorn la adora!"

"Che posso farci, mia figlia adora i klingon e i klingon adorano lei! La faranno diventare una vera guerriera!"

"E a lei sta bene?!"

"Sì se continuano a fargli da baby sitter!"

"Capitano!" la voce di Bly fece voltare entrambi gli ufficiali "Le ho portato i rapporti autoptici che mi aveva chiesto. Il Capitano Sharol pretende che gli siano inoltrati immediatamente.."

"Lascialo aspettare, ora abbiamo qualcosa di più importante"

Bly osservò i due con una certa curiosità "Sta per succedere qualcosa?!"

Rerin fece una smorfia "Frughiamo fra gli effetti personale di mia sorella e delle altre vittime per vedere se troviamo qualcosa di insolito"

"Vi serve una mano?"

"Perché no dottoressa.. più siamo e meglio è!" Steje ammiccò sorridente fermandosi di fronte all'alloggio di Rerin "Anche se temo che non vi sarà nulla di divertente!"

Appena aperte le porte i tre federali si ritrovarono a bocca aperta ad osservare una scena che non si sarebbero mai aspettati. Seduto sul divanetto c'era un andoriano dall'espressione annoiata che leggeva un dpadd, ma non era quello ad aver scandalizzato Rerin ed i colleghi.

Nel bel mezzo dell'entrata, due giovani e procaci andoriane, se ne stavano totalmente nude in attesa del Comandante Tharek.

"Prendici, siamo tutte tue!"

E per un attimo fu totale silenzio. Rerin ribolliva dalla rabbia, Bly cercava di non scoppiare a ridere e Aymane ebbe bisogno di un attimo per riprendersi dalla visione inaspettata, ma fu proprio lui a prendere la parola per primo.

"Ma certamente belle fanciulle, sia mai che lasci insoddisfatte due simili bellezze.. ma preferirei spostarmi nel mio di alloggio, nulla di che ma non me la sento di farlo sul letto del mio primo ufficiale, potrebbe essere ritenuto poco etico!"

"Eh.. Capitano, temo che non siano qui per lei ma per un andoriano con cui avere figli!" Bly fece una smorfia verso Rerin "Vai tigre, prendile. Sono tue!"

Tharek fulminò con lo sguardo sia Steje che Bly prima di fissare furioso le due andoriane "Chi diavolo siete?!"

"Lo sai chi siamo.." l'andoriano seduto al divanetto alzò appena lo sguardo "Siamo qui perché ci manca un maschio primario per l'accoppiamento. Io sono Gyrin Ch'Aretrik e loro sono Sokyo Zh'Thaarnon e Lethia Sh'Shellor.. tu sei il maschio primario prescelto per completare la nostra famiglia"

"Io non intendo completare nulla, ora fuori di qui!" quindi indicò con un cenno del capo la propria camera da letto "Alcuni degli oggetti si trovano di là.."

Bly si incamminò verso la stanza e vi si fermò a pochi passi "Rerin, la culla della piccola me la ricordavo diversa.."

"Non saprei a quale ti riferisci, quella è la quinta che le cambio.."

Bly sgranò gli occhi "La quinta culla?!"

"Non le piacevano quelle così come non le piace questa.. se andrà avanti così dovremo provarne un'altra ancora..."

"Mai sentito parlare di capricci?!"

"Mai sentito parlare di chi se ne frega? Voglio dormire!"

"Non puoi dargliele vinte tutte, Rerin!! Non fa bene alla sua crescita personale!"

Rerin alzò lo sguardo al soffitto sbuffando infastidito "Facile da dirsi, provaci tu a vivere con questo stress addosso"

Una delle due andoriane si avvicinò con fare ammiccante "Potremmo farti passare noi tutto lo stress"

Rerin si passò una mano in faccia "No, grazie!" e poi si diresse fuori dal proprio alloggio di fronte a Steje che tratteneva a fatica le risate "E adesso dove va?"

"Vado a riprendermi Isaryel"

"Ma quella bambina non ha bisogno di lei in questo momento, è assieme a Vorn!"

"Sarà anche vero, Capitano, ma io ho bisogno di quella bambina! E' l'unica che potrebbe bloccare i bollenti spiriti di quelle due e impedirmi di sfasciare da solo il mio salotto per il nervoso! Le lascio l'alloggio, auguri!"


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28.08 - Put a Ring on it

Autore: Tenente Comandante Tara Keane

DS16 Gamma- Hangar 4 - Palco principale
20/05/2403 ore 22,30


Nonostante l'ultimo incidente e il timore di Crown che potesse accadere ancora, si era deciso che tutto doveva procedere come da programma, ovviamente alzando il livello della Sicurezza. Niente e nessuno poteva avvicinarsi alla zona allestita per lo spettacolo senza credenziali e senza essere perquisito, compreso i membri della Flotta.

Era in programma la registrazione con la presenza delle autorità che sarebbe stata trasmessa per prima, quindi seduti in posizione privilegiata c'erano il Capitano della Stazione spaziale, i vari Ambasciatori e i Capitani delle navi di vari pianeti, attraccati alla base per aver accompagnato i vari concorrenti.

Tara, dalle quinte guardava il pubblico che applaudiva l'esibizione di un giovane mentalista terrestre. Cercava di scorgere Rogal che avrebbe dovuto occupare il posto a lui riservato nella zona delle autorità, tra il Capitano Aymane e l'ambasciatrice T'Lani. Gli aveva lasciato un messaggio, dicendogli di assistere allo spettacolo, cosa che sapeva non amava fare, perché gli aveva preparato una sorpresa.

*Eccolo!* pensò quando infine lo vide: dalla postura intuì che non era a suo agio *e tra poco lo sarà ancora meno.* si disse tra sé Tara con un sorriso. Sorriso che le spari dal volto nel momento che scorse dietro di lui una giovane Klingon che continuava a sporgersi verso Rogal per attirare la sua attenzione.

*Bella mia goditi questi momenti, perché tra poco non avrà occhi che per me!*

Alle sue spalle il direttore di scena la chiamò

"Comandante, un minuto poi è di scena."

Tara si girò sorridente:

"Arrivo!" E si diresse sicura verso il palcoscenico.

In sala i giudici erano un po' delusi: le ultime esibizioni erano state davvero banali e noiose, tanto che tra gli ultimi dieci concorrenti, solo uno era passato. Speravano caldamente che il prossimo potesse risollevare la serata. Improvvisamente le luci si abbassarono e una voce femminile fuori campo chiese:

"Siete pronti?"

Un corridoio delimitato da fiamme si formò sul palcoscenico e partì una musica dalla connotazione soul/dance pop parte, veloce e ritmata, il sipario si alzò e Tara avanzò tra le fiamme con passo deciso e sensuale, indossando un leggero abito di seta rossa che assecondava i movimenti dei suoi fianchi. Tara cantò con voce potente ed intonata, nonostante accompagnasse la voce a passi di danza sexy e maliziosi, come richiedeva il testo della canzone "Crazy in love". Il pubblico apprezzò fin dalle prime note l'esibizione, tanto che molti si alzarono per ballare al ritmo della musica. Ad un certo punto Tara tornò al centro della passerella delimitata dalle fiamme, la musica cominciò a cambiare ritmo mescolandosi con un'altra melodia. Le fiamme si alzarono fino a celare del tutto Tara alla vista del pubblico, mentre si sentiva la sua voce ripetere "oh, oh, oh, oh,..." fino a che le fiamme si spensero e lasciarono vedere Tara, la cui immagine veniva riflessa decine di volte da una serie di specchi apparsi dal proscenio e il cui vestito rosso aveva lasciato il posto ad un body nero monospalla e a un guanto metallico alla mano sinistra. Il pubblico emette un boato di appropriazione e Tara si lancia in una coreografia complessa , mentre gli specchi davano l'impressione che ci fosse un intero corpo di ballo sul palco.

_ _ _

Don't treat me to the things of the world
I'm not that kind of girlYour love is what I prefer, what I deserve
Here's a man that makes me then takes me
And delivers me to a destiny, to infinity and beyond
Pull me into your arms, say I'm the one you own
If you don't, you'll be alone
And like a ghost Ill be gone
All the single ladies, all the single ladies
Now put your hands up, oh, oh, oh, oh, oh, oh, oh
Cause if you liked it then you should have put a ring on it
If you liked it then you shoulda put a ring on it
Don't be mad once you see that he want it
If you liked it then you shoulda put a ring on it
Oh, oh, oh



Non sono quel tipo di ragazza
il tuo amore è ciò che preferisco, ciò che merito
ossia un uomo che faccia l'amore con me, e poi mi prenda
e mi porti verso un destino, verso l'infinito e oltre
prendimi tra le tue braccia
dì che sono l'unica che vuoi
se non lo fai, resterai solo
ed io me ne andrò come un fantasma
tutte le donne single, tutte le donne single...
adesso alzate le mani!
ooo, ooooo, oooo, ooo
perchè se lei ti piaceva, allora avresti dovuto accalappiarla!
se lei ti piaceva, allora avresti dovuto accalappiarla!
non prendertela se vedi che lui la vuole
se ti piaceva, allora avresti dovuto accalappiarla!
Ooo, ooooo, oooo


_ _ _


E arrivò alla fine dell'esibizione in un crescendo di musica e ballo, concludendo con la mano sinistra a nasconderle parzialmente il volto dall'espressione seria, mentre con l'indice della destra indicava l'anulare della sinistra.

Mantenne la posizione per qualche secondo mentre il pubblico presente si alzava per tributarle una standing ovation, e, finalmente rilassata, Tara esplose in uno dei suoi irresistibili sorrisi, mentre s'inchinava a ringraziare. Anche i membri della giuria erano entusiasti per il numero appena visto sul palco, specialmente la parte maschile. Quando il pubblico tornò a calmarsi fu Matt Scott a prendere la parola.

"Davvero molto brava, complimenti. Possiamo sapere il tuo nome?"

"Comandante Tara Keane " rispose quasi mettendosi sull'attenti per deformazione professionale "sono il Capo OPS della Base."

"Non sapevo che uno dei requisiti per gli ufficiali della Flotta fosse quello di sapere cantare e ballare! Allora ho una speranza anche io di entrarci." Disse il giurato risiano Ben Astor.

"Beh queste sono caratteristiche secondarie: principalmente sono un ingegnere, un pilota e un guerriero!" Rispose con orgoglio.

"Ma l'ultima parte della tua esibizione era rivolta a qualcuno in particolare?" Chiese la bella Armida che di faccende di cuore se ne intendeva.

Tara sorrise e ammiccando rispose "Ogni riferimento a persone è puramente...voluto!"

Armida si girò verso il pubblico e disse "A buon intenditore..." lasciando in sospeso la frase e ottenendo applausi e urla di consenso.

"Beh, per quello che vale, io non posso darti l'anello che vuoi, anche perché mi rifiuteresti giustamente, però posso mandarti direttamente in finale!" Disse Simon Crown alzandosi in piedi e spostandosi verso il centro del tavolo dei giudici schiacciò il pulsante del Golden Buzz, il solo modo che aveva un giudice per evitare che un concorrente che gli era piaciuto particolarmente potesse non proseguire nel programma, facendo piovere una pioggia di coriandoli dorati su una Tara incredula e raggiante.

L'auditorium esplose in un boato di gioia e nella fila delle autorità Aymane scattò in piedi entusiasta, seguito dagli altri ufficiali presenti e dall'ambasciatore Romulano.

Rogal alla sua destra gongolava per il successo ottenuto dalla sua donna, ma le parole di T'Lani, seduta al suo fianco e che era rimasta composta come sempre, lo costrinsero a riflettere

"Il nostro Comandante si è esposto pubblicamente non crede ?"

"Cosa intende?" Rispose il Klingon.

La vulcaniana guardando il viso perplesso di Rogal capì che molto probabilmente aveva bisogno di una lezione sulle usanze terrestri.

"È d'uso sulla Terra che quando un uomo vuole chiedere ad una donna di sposarlo, le faccia dono di un anello come impegno di eterno amore."

La faccia di Rogal passò in un lampo dalla perplessità sull'ingerenza della anziana ambasciatrice nella sua sfera privata, alla comprensione di quello che aveva appena visto sul palco e a cui avrebbe assistito buona parte della galassia tra poche settimane, essendo per fortuna le prime puntate registrate. Improvvisamente T'Lani si alzò dicendosi stanca, salutò il Capitano e passando davanti al Klingon gli disse "Tara Keane è una femmina notevole, sarebbe una fortuna per chiunque l'avesse accanto." E lasciò il teatro senza dare a Rogal la possibilità di rispondere e lasciandolo solo coi suoi pensieri.


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28.09 - Storie dal passato

Autore: Capitano Steje Aymane

DS16 Gamma - Appartamento del Capitano
21/05/2403 ore 01:14


Il Capitano Aymane era seduto sulla sua poltrona preferita, quella che guardava verso l'oblò. Le stelle si muovevano placide e ogni tanto riusciva a vedere una delle cupole in particolare quella andoriana.
Però la sua mente era troppo concentrata sui problemi della stazione per goderne la vista.

Uno stalker che continuava a dare problemi al suo amico conduttore, 4 andoriani morti con un veleno ricavato da un animale vulcaniano estinto... due eventi che non sembravano essere legati fra loro. Secondo logica dovevano essere trattati separatamente, ma lui considerava sempre la possibilità che due fatti contemporanei avessere un qualche legame.

*Partiamo dai 4 andoriani* si disse rileggendo il Dpad. Dalle prove che avevano risultava che erano stati intenzionalmente avvelenati ma perché? Un test per un altro crimine? Rischioso, nessun assassino avrebbe fatto dei test così grossolani rischiando di essere catturato. Perché fra tutti i veleni usare quello?
"Computer, i 4 andoriani morti sulla Kralik... dammi le informazioni generali" ordinò vago come se non sapesse nemmeno lui dove andare a parare.
Il computer iniziò ad elencare una serie di informazioni generiche: date di nascita, studi fatti, informazioni mediche generiche, lavori.

Niente di importante, Steje voleva solo farsi un'idea di loro come persone. L'unico che stonava era Shrass Th'Shaoth... tipo cupo, poco socievole e dalla fedina penale non così linda. La sorella di Rerin sembrava l'unica che lo apprezzasse veramente, forse perché amava gli animali e in quell'uomo c'era sicuramente qualcosa dell'archetipo del randagio.
Era stato buttato fuori dal suo keth, a differenza degli altri che ne erano usciti volontariamente per vari motivi. Nessuno conosceva il motivo per il quale fosse stato cacciato, non erano cose che venivano pubblicizzate, ma nella sua fedina penale c'erano possibili motivazioni. Shrass si manteneva grazie al contrabbando con una piccola nave. Naturalmente una volta cacciato la nave era tornata di proprietà del clan e lui si era ritrovato appiedato.

Chissà che genere di contrabbando...



***FLASHBACK***
Navetta Stass'hora - Pianeta Xyrillian
Un bar malfamato fuori città
16/11/2397 ore 23:52


"Sei tu Shrass?" chiese una voce femminile alle sue spalle.
L'andoriano non si prese il disturbo di girarsi, bevve un altro sorso della sua birra terrestre e rispose con un generico "Dipende..."
La donna si sedette al banco accanto a lui e fece cenno al barman di versarle qualcosa. Aveva una mascherina che le copriva il volto, ma era una cosa comune per i non xyrilliani, dopotutto la vegetazione che cresceva sulle pareti interne delle loro abitazioni o, in quel caso, del bar, potevano creare problemi a chi soffriva di allergie... anche se Shrass dubitava che la mascherina potesse servirle per una motivazione così banale.
Era indubbiamente umana e giovane... molto probabilmente sui 20 anni o forse meno, anche se era difficile per lui capire l'età di un alieno. Non era certamente il tipo di cliente a cui era abituato.

"Ho bisogno di una piccola nave adeguatamente modificata. Devo arrivare su Vulcano, rimanerci per alcune ore e poi andarmene."
"Non sono un taxi..."
"Deve avere un vano di carico schermato... almeno una schermatura tripla."

L'andoriano lanciò un'occhiata sorpresa alla sua interlocutrice. Nessuno sapeva della sua schermatura tranne...

"Compenso standard più un bonus a lavoro finito." terminò lei bevendo il suo drink con una cannuccia.
"Lussàrk aveva detto che non potevo più lavorare con lui..."
"La richiesta arriva dal suo capo."

Shrass si gelò sul posto. Quello era il genere di ordine al quale non si poteva disobbedire... "Credevo fosse una leggenda".
"Anch'io finché qualcuno che sapeva tutto di me mi ha chiamato e mi ha proposto una missione che non potevo rifiutare."
"L'hai visto?" chiese lui morbosamente anche se aveva paura della risposta.
"Grazie a dio no..." anche la ragazza parve rabbrividire all'idea.
"E così hai parlato con Ja..."
"Sei così pazzo da pronunciare il suo nome?" chiese lei divertita

L'andoriano soffocò quasi nella sua saliva e poi si alzò per mascherare l'imbarazzo: "La navetta sarà pronta fra un'ora al molo esterno 6."

La ragazza non si degnò di rispondere e rimase a bere mentre Shrass usciva in tutta fretta.



DS16 Gamma - Alloggio di Tara Keane
21/05/2403 ore 01:40


Tara sentì la porta del suo alloggio che si apriva e richiudeva velocemente. C'era una sola persona che poteva accedere al suo alloggio senza bisogno di suonare, qualcuno che non poteva permettersi di rimanere in attesa fuori della porta.
Il Capo Operazioni sospirò e terminò di vestirsi lentamente... ora che era arrivato il momento aveva paura di affrontarlo. Cosa le era saltato in mente di fare quell'ultimatum? Certo stavano insieme da parecchio... sette anni? Ma non era mai stata una che pensava al matrimonio, per lei c'era solo il lavoro e la Flotta Stellare... almeno finché non l'aveva conosciuto.

Una sua amica umana le aveva detto: "È il ticchettio dell'orologio biologico." Un detto umano che le era sembrato un'idiozia, che però ora non le sembrava così tanto assurdo, anche se, alla sua età, sembrava essere un po' in ritardo. Oppure erano state le continue offerte di femmine klingon che il padre adottivo di Rogal continuava a proporgli?
Beh non ci aveva mai fatto molto caso, anche perché la prima volta che era successo Rogal aveva avuto la geniale idea di mostrarle le foto di alcune di loro e chiedere un suo parere, aveva capito subito che l'enorme klingon voleva che lei sapesse tutto di lui. Alla fine Tara ne aveva suggerita una porgendogli il pad con la foto, ma Rogal non aveva nemmeno guardato, l'aveva preso dalle sue mani e gettato via alle sue spalle per poi baciarla dolcemente.
Questa volta però le cose erano diverse. Thasie B'Owrek non solo era una bellissima klingon ma aveva dimostrato di essere una donna molto forte e intraprendente. O forse il suo arrivo e vederla di persona, era stata la goccia che aveva fatto traboccare il vaso?

Tara sospirò di nuovo... inutile tergiversare.

Uscì dalla sua camera. Le luci erano spente, solo il caminetto virtuale era acceso. Lui era in piedi e le voltava le spalle mentre le fiamme rimbalzavano sui suoi dreadlock metallici. Rimase ancora una volta senza parole. Il suo aspetto era quello di un dio guerriero della mitologia klingon eppure sapeva che il suo animo era dolce e sensibile.

Lui si voltò percependo la sua presenza. Parve studiarla per alcuni momenti poi la sua voce profonda la fece sobbalzare "Non mi piacciono gli ultimatum..." lasciò in sospeso quelle parole e Tara si sentì un po' colpevole... ripensandoci a mente fredda forse non era stata una buona idea.

"... però ti posso capire" terminò lui appoggiandosi al caminetto. "Tara dobbiamo parlare."

Fu in quel momento che Tara si accorse di un'altra presenza nella stanza.

Seduto sulla sua poltrona preferita c'era Vorn.



***FLASHBACK***
Navetta Stass'hora - Pianeta Vulcano
Deserto di Seleya
18/11/2397 ore 14:25


Shrass vide la nuvola di sabbia dello spider prima che la chiamata arrivasse. Subito dopo il trillo del comunicatore si attivò sulla console.
=^=Shrass metti in moto, ce la filiamo.=^=
"Ti inseguono?" chiese lui iniziando le procedure di decollo
=^=Con chi credi di parlare? Tutto tranquillo.=^=
"Cazzo Katarzyna! Sei riuscita ad entrare all'Accademia delle Scienze di Vulcano senza scatenare una caccia all'uomo con un piano organizzato in meno di 24 ore. Chi diavolo sei in realtà?"
=^=Sono una forza vero? Avevo un padre molto in gamba e che mi ha insegnato molte cose... sai chi era Houdinì=^=
"Non ne ho idea."
=^=Un giorno te ne parlerò, ora apri il vano di carico e la stiva per la moto antigravitazionale.=^=

"Hai trovato quello che cercavi?" chiese Shrass quando la ragazza risalì la rampa di accesso della navetta. Fra le mani teneva parte della paratia e un avvitatore elettrico.

Katarzyna Nowak scese dalla moto e slacciò la grossa scatola che teneva legata e la infilò nel vano. Shrass si affrettò a richiuderlo.

"Sei sicuro che nessuno può aprirlo?"
"Potrebbero, ma solo se usassero questo avvitatore specifico che di solito si trova nella mia cabina... chi verrebbe mai in mente di cercare un certo avvitatore quando, qui sulla parete, ce ne sono altri due?" rispose lui sicuro
"Si ho trovato tutto. Il mio datore di lavoro voleva certi campioni genetici dai laboratori dell'Accademia."
"Campioni genetici?"
"Non ho fatto domande aggiuntive, in compenso mi sono presa dei souvenir per mio uso personale." la ragazza sollevò alcune fiale sulle quali c'era scritta la parola 'Tex'mashi'... qualsiasi cosa volesse dire. "Sono sicura che un giorno mi saranno utili".

Shrass fece spallucce e tornò in plancia. Altre tre o quattro ore e si sarebbe lasciato alle spalle quella ragazza e quell'incarico. Sperando di non sentir mai più parlare del boss criminale chiamato Jack'Al.

Intanto Katarzyna, non vista, nascondeva un oggetto in un anfratto della nave.



DS16 Gamma - Alloggio di Tara Keane
21/05/2403 ore 01:45


"Vorn vuole del tè?" chiese Tara cercando di riprendersi dalla sorpresa di ritrovarlo nella sua stanza. Che cosa ci faceva qui? Se Rogal voleva chiudere il loro rapporto non aveva certo bisogno di un testimone.
"Siediti bambina..." rispose gentilmente il vecchio mentore di Rogal, dalla sua voce si capiva che era teso e preoccupato.

Tara si sedette guardandoli.

"Sei sicuro Rogal?" chiese Vorn, sembrava che avesse fatto quella stessa domanda un centinaio di volte.
"Mai stato più sicuro. Tara, quello che ti dirò dovrà rimanere fra noi, non potrai comunicarlo né alla tua famiglia, né alla Flotta Stellare..."
"Io..." stava per ribattere, anche solo con una battuta di spirito, ma vide nei suoi occhi quanto quella richiesta fosse importante per lui. "Te lo prometto... sul mio onore di guerriero klingon della casata VodleH e di ufficiale della Flotta Stellare."

"Conosci la battaglia di Qam-Chee?" chiese lui quasi sovrapensiero.
"Certo, mio padre mi raccontava quella storia quando ero piccola. Un giorno, cinquecento guerrieri presero d'assalto la Sala Grande di Qam-Chee. La guarnigione fuggì terrorizzata. Solo l'Imperatore Kahless e Lady Lukara resistettero. Insieme combatterono tutta la notte e uno dopo l'altro i guerrieri attaccanti caddero. Alla fine, dopo molte ore, e con la Sala Grande immersa nel sangue fino alle caviglie, emersero vittoriosi e fecero l'amore appassionatamente. Così ebbe inizio la più grande storia d'amore nella storia dei Klingon." Tara sorrise "Mio padre riteneva che essendo mezza umana avrei amato questa storia romantica, ma a dire il vero mi terrorizzava pensare a loro due in un lago di sangue."

"Mio padre adottivo terminava invece con: si saltarono addosso come una coppia di arvicole impazzite" sorrise anche lui al ricordo, poi tornò a farsi serio: "In pochissimi sanno che da quell'incontro nacque un figlio."
"Non ne avevo mai sentito parlare. Perché non è stato proclamato imperatore alla morte di Kahless?"
"Chi lo sa..." si intromise Vorn "Forse c'erano troppi clan in lotta fra loro e quelli che avrebbero accettato un nuovo imperatore erano pochi. Sono passati 1500 anni, difficile da dire."

"Attorno al nascituro fu creata una setta, i Qel'Iq'por." mormorò Rogan
"I Custodi dell'Eredità" tradusse Tara pensierosa
"O i Protettori del Sangue Sovrano" si intromise Vorn lasciando che quelle parole pesassero come un macigno.

"Io sono il discendente di quel bambino Tara..." le parole di Rogan la lasciarono senza fiato.

"Ma com'è possibile..." La donna era scioccata

"Quando mio padre adottivo mi trovò sul quel pianeta avevo si e no 10 anni. Non so nemmeno come fosse possibile che fossi ancora vivo. Gli ultimi Qel'Iq'por erano morti chissà per cosa, forse una malattia del pianeta, ma io ero sopravvissuto... a quanto racconta mio padre ero come un piccolo animale selvaggio" Rogal continuava a guardare le fiamme senza spostare lo sguardo verso la sua amata. "Mio padre trovò i diari di quella setta ma non se ne interessò lì per lì. Mi catturò e mi portò con se, per lui ero solo un bambino che aveva bisogno di aiuto."

Il klingon sorrise nel ricordare quel periodo: "Mi catturò e mi portò su Inwit, la luna abitabile casa del casato Dothrak. Tentai più volte la fuga nascondendomi nelle zone paludose della luna, arrivando persino ad uccidere due guerrieri mandati al mio inseguimento. Alla fine Corax si decise ad usare un'altra strategia e si accampò da solo nel territorio che occupavo, con l'intenzione di farmi abituare piano piano a lui." si perse nei suoi ricordi finché Vorn non richiamò la sua attenzione "Aveva portato con se i diari della setta e finalmente li lesse scoprendo chi ero in realtà."

Tara continuava ad avere gli occhi spalancati per la sorpresa.

"L'ultimo discendente del vero Kahless... sai questo cosa vuol dire bembina?" le chiese Vorn con un tono dolce.
"Che se qualcuno lo scoprisse l'impero si spaccherebbe in due e molto probabilmente scoppierebbe una guerra civile." rispose lei senza fiato.
"A conoscere il segreto sono solo i Dothrak e pochi membri scelti degli Hagen, nemmeno i Martok nostri alleati lo sanno." terminò il vecchio klingon
"I SuvwI' 'Iw..." Tara iniziava a collegare i vari punti "Ecco perché gli uomini di Stilgar si chiamano 'Guerrieri di Sangue', non perché erano altamente addestrati, il loro nome ha a che fare con la tua linea di sangue."
"Tutti loro conoscono il segreto e hanno fatto voto di silenzio, considerano il mio sangue come il più puro che possa esistere nell'impero klingon." questa volta la voce di Rogal ebbe un tremito come se fosse arrivato al punto dolente.
"Non lo metto in dubbio, lo credo anch'io" confermò Tara sempre più sconvolta.

Ci fu un attimo di silenzio finché Rogan lanciò un'occhiata al suo mentore il quale fece un cenno affermativo con la testa.

"Tara cosa pensi che succederebbe se io annunciassi il nostro matrimonio?"

Questa volta fu il Tenente Comandante Tara Keane a riflettere sulla risposta. Si concentrò sulle ripercussioni politiche, su quello che provavano i SuvwI' 'Iw per il loro signore. Ancora una volta tutti gli strani comportamenti di Rogal nei suoi confronti avevano più senso... anche la voce secondo la quale per i klingon lei era solo un esotico passatempo per il rampollo del clan aveva una spiegazione... Rogal la stava proteggendo da tutti.

"Probabilmente avrei un d'k tahg piantato nella schiena dopo dieci minuti." lei era considerata una mezzosangue, anche il suo aspetto ero più umano che klingon
"Dovrei anche scontrarmi con la mia famiglia e avrei solo due scappatoie: rivelare la mia identità, diventare ad ogni costo imperatore e farti accettare da tutti o fuggire con te da qualche parte." terminò tranquillamente Rogal come se avesse già pensato ad entrambe le opzioni.
"Rivelare la tua identità scatenerebbe la guerra civile e nessuno può fuggire per sempre." rispose Tara cupa.
"Senza contare che in un modo o nell'altro non potresti più rimanere qui..." aggiunse Vorn "Far saltare la stazione è il modo più facile per ucciderti."
"Quindi qual è la nostra migliore opzione?" chiese Tara
"Chiudere il vostro rapporto..." Tara ebbe un fremito alle parole di Vorn e Rogal sembrò farsi più piccolo "Oppure può sposarvi entrambe."

"Entrambe?" chiesero all'unisono i due
"Rogal sposa Thasie B'Owrek con un rito pubblico così che il nostro clan abbia la femmina di sangue puro con cui generare un erede e poi vi sposate con un rito più intimo e senza tanta pubblicità."

Passarono alcuni momenti di silenzio mentre la mente di Tara lavorava a velocità di curvatura.
"Voglio essere la prima..." borbottò Tara quasi sovrapensiero.
"Nessun problema" si affrettò a rispondere Rogal
"E il concepimento con Thasie sarà con fecondazione assistita." aggiunse Tara
"Beh..." provò il klingon titubante
"Assistita..." ripetè con tono glaciale Tara
"Naturalmente!" esclamò lui

Tara si alzò camminando avanti e indietro per la stanza mentre i due klingon muovevano la testa per seguirla.

"Dovrai spiegare tutto anche a Thasie B'Owrek altrimenti la vedo dura che accetti la proposta e offrirle il controllo del clan quando sarà il momento."
"Lo penso anch'io, ma non mi interessa se si prende il clan." confermò Rogal
"E io penso a Stilgar..." aggiunse Tara
"Vuoi morire?" domandò l'ambasciatore allarmato
"Se vogliamo essere liberi almeno qui alla stazione mi devo confrontare con i tuoi Guerrieri di Sangue... lascia fare a me."

"Tara, saresti un'imperatrice favolosa" commentò Vorn sorridendo



DS16G - Alloggi visitatori
21/05/2403 ore 01:45


Katarzyna Nowak lanciò il pad dall'altra parte della stanza rimanendo soddisfatta del rumore che ne seguì.
Che diavolo di sfortuna! Aveva ucciso Shrass perché dava l'impressione che iniziasse a ricordarsi di lei anche se si erano visti solo un paio di giorni 5 anni prima e come cavolo era sopravvissuto all'ordigno che aveva piazzato sulla sua nave? Le era stato detto di non lasciare testimoni, credeva che la bomba sarebbe bastata a levarselo di torno... forse era difettosa e non era esplosa? Si maledisse di non aver preparato una bomba con comando a distanza e aver dovuto ripiegare su una bomba a tempo ma non aveva potuto fare diversamente.

L'avvelenamento era stato un tocco da maestro, il tutto era sembrato un incidente dato che fra morti e feriti erano stati parecchi ad avere gli stessi sintomi... e poi era poetico il fatto che avesse usato lo stesso veleno che aveva recuperato durante la loro missione.

"Però cazzo!" esclamò digrignando i denti. Proprio la sorella del Primo Ufficiale della stazione doveva esserci fra le vittime?!
Solo ora i giornali avevano riportato l'incidente e nell'articolo che aveva letto, e che poi aveva inutilmente distrutto lanciando il pad, era evidenziata la sua parentela con l'ufficiale.

Beh non avevano niente contro di lei e poi ormai era in ballo. Aveva fatto quella missione per Jack'Al perché in cambio le aveva promesso supporto per la sua vendetta e il supporto era arrivato proprio come aveva detto.
Aveva ottenuto i codici di accesso alle sezioni della stazione non accessibili ai civili e tutte le informazioni relative agli ufficiali della stazione.
All'inizio quando quel Riccardi, il Capo della Sicurezza, si era fatto passare per un ufficiale qualsiasi, aveva avuto il sospetto di essere stata individuata, ma poi aveva capito che l'uomo era un tipo riservato e aveva cercato, anche se goffamente, di non farsi troppa pubblicità.
Dopotutto quando era entrato nella pizzeria lo avevano chiamato Comandante quindi sapeva già che era una persona importante.

Katarzyna Nowak aveva venduto l'anima a Jak'Al per poter vendicare suo padre.



DS16 Gamma - Ponte ologrammi, sala 5
22/05/2403 ore 12:50


Stilgar entrò nella sala indossando la sua consueta armatura da battaglia e la sua bat'leth, il capo operazioni della stazione l'aveva invitato ad uno scontro di allenamento, cosa che era capitata qualche volta. Certo non era al suo livello ma un paio di anni sotto la sua guida e forse sarebbe potuta diventare un'ottima combattente.
Provava sentimenti contrastanti verso quella femmina... sapeva che Rogal provava qualcosa per lei. Era palese. Se il loro rapporto fosse andato oltre molto probabilmente l'avrebbe uccisa lui stesso, per evitare che il primogenito del suo signore fosse un mezzosangue.
D'altra parte la apprezzava come ufficiale della Flotta e come femmina... bella, forte e orgogliosa, ma non conosceva il suo coraggio e senza il coraggio non avrebbe mai potuto essere degna di Rogal.

Invece della consueta palestra, quel giorno la sala ologrammi mostrava un paesaggio selvaggio irto di scogliere a strapiombo sul mare, insenature e baie. Tara era sul bordo di una di queste scogliere voltata verso l'oceano a contemplare il mare in tempesta, accanto a lei, piantata in terra c'era la sua bat'leth.

"Ti piace?" chiese lei senza voltarsi "Questa è la mia terra d'origine, l'Irlanda"
Stilgar si guardò intorno limitandosi a grugnire un assenso.
"Ti andrebbe di fare due passi?" chiese lei e si incamminò lungo lo strapiombo senza aspettare la sua conferma "Ah per favore, prendi anche la mia arma, il terreno è accidentato e non vorrei inciampare... oltretutto non ci sono i protocolli di emergenza."
Il klingon dubitava che lei potesse inciampare, l'aveva vista combattere dopotutto, ma il fatto che avesse eliminato i protocolli di emergenza lo incuriosì... perché farlo?"

"Stilgar tu sai che amo Rogal vero?" Tara parlò camminando un paio di passi avanti ripetto a Stilgar il quale grugnì un assenso di rimando.
"Ieri lui e Vorn mi hanno raccontato il segreto del clan Dotrak." Tara si fermò senza voltarsi. Il klingon avrebbe potuto ucciderla all'istante ma finché non lo faceva sarebbe potuta andare avanti a parlare.

L'unico rumore era quello della natura. Tara deglutì e sentì gocce gelide di sudore che le scendevano lungo la schiena.

"Rogal sposerà Thasie B'Owrek e avrà un figlio con lei tramite inseminazione artificiale, poi Thasie si trasferirà su Inwit dove verrà riverita come signora del clan... ma sposerà anche me. Prendilo come un matrimonio di alleanza se proprio vuoi... un alleanza fra Dotrak e VodleH. Ma sia chiara una cosa."

Tara si voltò. Stilgar aveva in mano le due bat'leth e i suoi occhi erano due tizzoni ardenti.
La donna avanzò di due passi in modo che fra lei e il klingon ci fossero pochi centimetri: "Te lo dico una volta sola: LUI È MIO!"

Stilgar la guardò aggrottando la fronte scagliosa. Bastava un singolo movimento per tagliarla in due... Voleva conoscere la sua forza e il suo coraggio? Era stato accontentato... strinse il pugno destro dove teneva l'arma di Tara e la soppesò, poi con un gesto semplice la porse di nuovo alla donna.
Grugnì una volta.
Appoggiò il pugno al cuore e fece un inchino millimetrico.
Si girò e uscì dal ponte ologrammi.

Tara si accasciò a terra sfiancata dalla tensione ma con il sorriso sulle labbra.



DS16 Gamma - Sala tattica
22/05/2403 ore 13:51


Rerin entrò nella sala tattica leggendo il dpad. Sollevò lo sguardo per un attimo per guardare dove stava andando e poi lo riabbassò per rileggere un punto un po' ostico del rapporto... si fermò, risollevò lo sguardo. Il Capitano Aymane davanti a lui aveva un sorriso sornione sul volto. Il rapporto passò in secondo piano... quando lui aveva quello sguardo erano guai... soprattutto per lui.

"Cosa le è venuto in mente?"
"Avrei un'idea per baccare la nostra assassina." rispose lui con il sorriso che si ampliava sul suo volto.
"È illegale?"
"Beh..."
"È immorale?"
"Adesso... immorale... diciamo eticamente discutibile."
"Mi metterà nei guai?"
"No... credo... forse..."
"Lo farà anche se dirò di no?"
"Indubbiamente."
"Ok..." Rerin sospirò
"Beh è stato facile, mi ero preparato un lungo discorso per convincerla."
"Immaginavo, per questo ho tagliato corto. Allora qual è il piano?"

"La signorina Katarzyna Nowak è una donna molto capace ma estremamente egocentrica ed è convinta di essere intoccabile, che nessuno sappia di lei e del suo piano."
"E in effetti non abbiamo idea di quale sia il suo piano e non abbiamo prove su di lei."
"Appunto. Quindi partiamo da quello che sappiamo: vuole vendicarsi di Simon Crown, se vuole farlo deve obbligatoriamente agire durante la finale."
"Il signor Riccardi ha reso virtualmente impossibile avvicinarsi durante la diretta. Ci sono uomini della sicurezza ovunque e le persone che possono accedere alle aree interdette sono controllate."
"E in questa situazione come farebbe lei se volesse uccidere il signor Crown?"
"Farei esplodere un ordigno sulla cupola di vetro acciaio, basterebbe anche una piccola crepa per mandarla in frantumi, soprattutto quella andoriana la cui pressione atmosferica all'interno è particolarmente accentuata."
"A parte che è inquitante il fatto che lei possa pensare ad un tale piano dopo averci pensato solo 1 secondo, cosa farebbe se il vetro non esplodesse e il Signor Crown avesse il tempo di scappare?"
"Si scatenerebbe comunque il panico e nella ressa per la fuga avrei il tempo di uccidere il bersaglio anche se fosse protetto."
"Inquietante... bene e come risolvere la cosa?"
"È molto difficile, se non quasi impossibile, muoversi sopra la cupola senza che ce ne accorgiamo, quindi opterei per una navetta controllata a distanza... dubito che potremmo fermarla in tempo."
"Quindi una qualsiasi cupola sarebbe attaccabile. Esiste un posto dove nessuno in assoluto può entrare, dove sia impossibile piazzare dell'esplosivo e dove anche schiantarsi con una navetta non porterebbe a nulla?"
"Mi viene in mente un solo posto... però è illegale."
"Esatto!"
"Capitano non può portare la troupe in sala comando, è contro il regolamento! E poi come farà a catturare la nostra assassina?"
"Permetteremo a tre spettatori di partecipare all'evento senza precedenti, la finale del famoso talent show seduti accanto al conduttore e nella sala controllo di Deep Space 16 Gamma! Immagina la pubblicità per il programma."
"Pure tre spettatori? Non le basta la troupe?"
"Naturalmente due di loro saranno dei nostri, mentre la terza sarà la signorina Katarzyna. Se vuole vendicarsi dovrà farlo di persona e senza sotterfugi."
"Non può funzionare, capirà che c'è sotto qualcosa se viene invitata a partecipare."
"Ma non sarà invitata, parteciperà ad una estrazione come tutti quelli della stazione. Guarda."

Steje prese un oggetto sferico coperto da un pezzo di stoffa che si rivelò essere una sfera di vetro contenente centinaia di palline di vetro con al centro un numero.
"Scegli un numero."
"Centoventitre."

Il capitano della base stellare coprì di nuovo la sfera, si tirò su la manica e infilò la mano sotto il telo e dentro il contenitore. Dopo pochi secondi tirò fuori una pallina di vetro.
"Centoventitre! Signor Rerin lei è fortunato!" esclamò mostrando la pallina con il numero corretto.
"Come diavolo..." l'andoriano spalancò gli occhi sorpreso.
"Lasci stare, trucchi del mestiere. Adesso però tocca a lei, organizzi la lotteria, ha meno di un giorno a disposizione."

Rerin si afflosciò sulla poltrona.


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28.10 - Giochi di prestigio

Autore: Ambasciatore Federale T'Lani

DS16 Gamma - Sala tattica
22/05/2403 ore 13:51


Per un momento, Steje Aymane temette di essersi spinto troppo oltre, con lui. Il suo primo ufficiale era fin troppo stressato, tra la morte della sorella e quella bambina che gli era capitata sul groppone senza preavviso.

Rerin rialzò il capo, lanciandogli un'occhiata bieca. Steje alzò mentalmente le spalle, consapevole che l'altro aveva percepito la sua preoccupazione e non avrebbe accettato alcun accenno di indulgenza da parte sua. Preferì tornare a sedersi alla sua scrivania, sfiorando la tastiera del computer. Il primo ufficiale si irrigidì, vedendo il nome che campeggiava sullo schermo.

"E' la fedina penale di Shrass Th'Shaoth - disse Steje, girando lo schermo per permettere all'altro di leggere - Sapeva che uno dei mariti di sua sorella era sospettato di contrabbando?"

Rerin scosse la testa, aggrottando le ciglia: "No... Che strano"

"Che c'è di strano? - domandò il capitano - Dopotutto, lei e sua sorella non avevate riallacciato i rapporti che di recente, e il passato criminale di uno dei suoi mariti non doveva essere un
argomento di conversazione da tenere nelle riunioni familiari."

"Non è questo... C'è qualcosa di strano in questa fedina penale. Non saprei dire esattamente cosa, ma... Le dispiace?"

Steje gli fece cenno di proseguire. Rerin scorse la scheda, si fermò, tornò indietro, la rilesse più lentamente. Infine si fermò, leggendo di nuovo il punto che l'aveva colpito: "Qui. Nel 2397 fu arrestato da una pattuglia federale e accusato di contrabbando, ma fu rilasciato dopo pochi giorni. Niente processo, nessuna condanna..."

Steje allungò il collo per guardare dove stava indicando l'altro: "Vorrà dire che non hanno trovato prove sufficienti..."

"E allora, perché lo hanno arrestato? Bastava un semplice fermo per controllare la regolarità del carico. Se non avessero trovato nulla, lo avrebbero rilasciato subito. Invece, prima lo hanno arrestato, poi, dopo pochi giorni... Voglio dire, le sembra la procedura abituale? E se..."

"No, non è la procedura abituale... Ma sarebbe meno insolito se la pattuglia federale avesse scoperto troppo tardi di aver preso un agente infiltrato, dopo averlo arrestato come presunto contrabbandiere. Avevamo già ipotizzato che i quattro andoriani assassinati potessero lavorare per il loro governo. Forse, anche allora Shrass lavorava per il governo andoriano..." - aggiunse Steje.

"E gli altri? E mia sorella? Forse sono stati solo... Come si dice? Danni collaterali? - pronunciò Rerin tra i denti - Se questo fosse vero, quella donna dovrete togliermela dalle mani!"

Si alzò: "Con il suo permesso, capitano... Ho una trappola da preparare!"



***FLASHBACK***
Navetta Stass'hora in viaggio verso Xyrillian
18/11/2397 ore 15:00


Il lieve ipnotico diffuso nell'aria, nel ristretto ambiente della navetta aveva agito rapidamente. La bella Katarzyna si era addormentata senza accorgersene, con il corpo abbandonato sul sedile
del passeggero e un rivolo di saliva che le usciva dall'angolo della bocca semiaperta. Shrass le lanciò una occhiata veloce, mentre si sfilava dal naso i filtri invisibili che lo avevano protetto dallo stesso narcotico. Regolando opportunamente gli orologi di bordo, la ragazza non avrebbe nemmeno sospettato di aver perso conoscenza per quei pochi minuti. Ma doveva sbrigarsi: l'effetto non poteva durare a lungo.

Afferrò l'avvitatore speciale e si precipitò al vano di carico schermato. Lo aprì. Ignorò le fiale di Tex'Meshi che la ragazza gli aveva detto di aver rubato per sé - qualunque cosa fosse - ed estrasse il contenitore che lei vi aveva depositato al ritorno dalla sua scorribanda presso l'Accademia di Vulcano. Se Katarzyna non aveva mentito, quel furto era stato commesso su mandato di Jak'Al, e quindi quel pacco sarebbe arrivato direttamente nelle sue mani. Nei lunghi mesi in cui Shrass si era infiltrato tra le fila dei contrabbandieri, quella era la prima volta che avrebbe avuto un collegamento con lui, sia pure indiretto.

Non aveva il tempo sufficiente per aprire il contenitore, o almeno non senza lasciare tracce evidenti della manomissione. Trattandosi di materiale vulcaniano, non era nemmeno certo che avrebbe voluto aprirlo, se avesse potuto... Da un cassetto, prese una microscopica bomboletta spray e con un gesto deciso ne fece saltare la spoletta, per poi spruzzarne il contenuto su tutto l'involucro. La sostanza era inodore. Non avrebbe lasciato segni percepibili ad una normale analisi, a meno di non sapere esattamente che cosa cercare. In compenso, da quel momento chiunque avesse toccato il contenitore sarebbe stato contagiato attraverso la pelle da un microscopico virus dormiente, che avrebbe fatto squillare gli speciali allarmi dei suoi superiori.

Ripose il contenitore nel vano di carico, riavvitando con cura il pannello a tripla schermatura. Si girò di nuovo verso Katarzyna, che continuava a dormire del suo sonno drogato. Prima di vedere quel contenitore, aveva pensato di iniettarle il virus, ma non aveva alcuna certezza che lei avrebbe incontrato Jak'Al di persona, per consegnargli il pacco. Anzi, ricordava che quando lo aveva incontrato su Xyrillian aveva detto chiaramente che lei, Jak'Al, non lo aveva mai visto.

Regolò gli orologi di bordo, quindi fece per tornare alla sua postazione, ma all'ultimo momento cambiò idea e si diresse verso la consolle. Quando Katarzyna era risalita a bordo dopo la sua missione su Vulcano, con la coda nell'occhio le aveva visto fare una mossa di cui lui non aveva ben compreso il motivo. Cercò le registrazioni di bordo, dal momento in cui la ragazza aveva agganciato il suo spider, avendo cura di togliere l'audio. La registrazione, a velocità 1,5 e senza audio faceva un effetto involontariamente comico, e sorrise a sé stesso che riavvitava la paratia del vano di carico dopo che la ragazza vi aveva inserito il suo bottino...

Si irrigidì. Fermò la registrazione e la ragazza si bloccò. Tornò indietro... No, non si era sbagliato!

Katarzyna si stava agitando. Il sonnifero stava esaurendo i suoi effetti. Si precipitò al punto dove la ragazza aveva nascosto l'oggetto, lo trovò, lo prese. Una bomba abbastanza rudimentale, con
timer fissato a tre ore dopo il previsto approdo su Xyrillian... Shrass si morse le labbra. Sapeva quando era stato scoperto, o almeno sospettato. Tre settimane era stato fermato dalla pattuglia di un piccolo capitano ignorante. Lussark doveva aver fatto due più due quando lui era stato rilasciato dopo appena qualche giorno, senza conseguenze... Del resto, gli aveva detto in faccia che non gli avrebbe più affidato alcun lavoro!

Mise la bomba sulla piattaforma del teletrasporto e corse a lanciare le sue particelle nello spazio a massima dispersione. Respirò, vedendola scomparire.

Si girò verso Katarzyna. Aveva una gran voglia di fare lo stesso con quella dannata ragazza! Ma i suoi superiori non avrebbero gradito l'idea di essersi fatti sfuggire per colpa sua l'occasione di tracciare un latitante pericoloso come Jak'Al, dopo anni che gli davano la caccia. Doveva quindi proseguire con il piano e poi sparire.
Tanto, grazie a quella bomba, Katarzyna l'avrebbe ritenuto morto...



DS16 Gamma - Un bar sulla Passeggiata
23/05/2403 ore 16:00


Katarzyna era furiosa. Tutti gli schermi della Base Stellare erano fissi su un solo programma. Anche nei ristoranti e bar della Passeggiata, i gestori avevano dovuto installare grandi maxischermi di fronte ai quali si affollavano capannelli di persone. In più di una occasione, gli agenti della Sicurezza avevano dovuto intervenire per soccorrere persone colte da malore nella calca. Tutti fissavano la diretta dalla sala tattica, dove una grande sfera di vetro galleggiava sopra un invisibile campo di forze. La sfera vorticava, facendo ruotare le palline colorate all'interno.

Guardarle le dava la nausea. Si concentrò sul bicchiere di brandy terrestre che aveva di fronte.

"Peccato" - mormorò Rohan Sharma, andando a sedersi accanto a lei al bancone del bar. Attese che il barista si fosse allontanato per prendere la sua ordinazione, prima di continuare - "Il tuo era un buon piano... La navetta adesso ci servirà per sparire."

"Non tornerò a Xyrillian da sconfitta! - sibilò la donna - So fin troppo bene come il capo tratta quelli che falliscono!"

"Sbaglio, o questo non è l'incarico che ti aveva dato... - si fermò un istante prima di pronunciarne il nome. Quel bar sulla Passeggiata poteva essere pieno di olocamere nascoste, per quello che ne sapeva.
Non era prudente pronunciare il nome del loro capo, nemmeno a voce bassa.

"Voglio dire... - obiettò Rohan - Lui ti ha chiesto solo di fare in modo che la Sicurezza di questa Base fosse distratta. Il resto, è stato solo una tua iniziativa!"

"Non fare finta di non capire, Rohan! Non avrei potuto fare niente senza la sua approvazione. E se lui approva un piano..."

Una applauso fragoroso le impedì di continuare. Il capannello raccolto davanti al maxischermo stava acclamando un giovane trill con la divisa da tenente della Flotta Stellare, che teneva bene in alto il biglietto vincente. A forza di spinte e sfottò, gli astanti lo portarono verso il bancone, dove lo costrinsero ad offrire da bere a tutti. La ragazza scosse la testa, lasciando il bancone al festeggiato e ai suoi amici.
Il capitano sul maxischermo stava infilando la mano sotto il telo che era andato a coprire la sfera di vetro. Estrasse il secondo numero...

Katarzyna si bloccò, sgranando gli occhi. La mossa, fatta dal capitano, di andare a pescare una pallina dalla sfera di vetro, le aveva risvegliato un ricordo.

"Che succede?" - udì la voce di Rohan come attraverso il subspazio, ma non poteva guardare verso di lui. Gli occhi della ragazza adesso erano incollati allo schermo, a quelle mosse che il capitano stava facendo e che si sovrapponevano, nella sua mente, a quelle che da bambina aveva visto fare tante volte a suo padre. La sfera di vetro venne coperta per la terza volta dal telo e il capitano infilò di nuovo la mano dentro di essa, senza guardare.

"E' un trucco..." - mormorò Katarzyna - E' tutto un trucco" - ripeté.

"Ma che dici?" - Rohan guardò alternativamente lo schermo e la ragazza, senza capire.

"L'estrazione è truccata. Quel telo - indicò - Serve a non far vedere che teletrasportano all'interno una pallina in più, differente dalle altre. Una pallina ruvida al tatto, che il prestigiatore può trovare semplicemente pescando tra le altre, senza nemmeno guardare."

Rohan girò la testa verso il trill, quasi eclissato dal gruppo dei suoi amici, che rideva e brindava con un lungo bicchiere di birra romulana: "Ma perché...?"

"Zitto!"

Il capitano tirò fuori la mano dal telo, esponendo il numero a favore della olocamera.

Katarzyna fissò Rohan, e senza parlare tirò fuori il biglietto che le era stato dato poche ore prima. Rohan lo lesse e guardò di nuovo lo schermo.

"Sai che vuol dire?" - disse Katarzyna.

"Si. Forse non hanno ancora prove, ma ci hanno beccato!"


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28.11 - Un finale inaspettato

Autore: Tenente Durani della Casata di Kanjis

DS16 Gamma
Passeggiata
23/05/2403 ore 20:10


Con il presunto suicidio di Katarzyna Nowak e l'uccisione del suo complice Rohan Sharma ad opera di una non meglio precisata appartenente alla sezione Sicurezza di DS16 Gamma, il sipario era bruscamente sceso sul palcoscenico galattico di quell'edizione del Galaxy Got Talent.

Un'edizione, tanto impalpabile per migliaia di spettatori in quanto priva di particolari talenti da portare alla luce, quanto carica di mistero e pericolo per gli uomini del Capitano Aymane.

Per giorni il destino di Simon Crown era rimasto pendente come una spada Damocle sulla testa degli abitanti della Base Stellare DS16.

Mentre Katarzyna Nowak, desiderosa di vendetta, si preparava a compiere l'atto fatale, ovvero l'uccisione di Simon Crown, del tutto ignara delle marionette che la circondavano, Rohan era pronto nell'ombra a compiere il suo sinistro compito: eliminarla fisicamente per cancellare ogni traccia della macchinazione.

Nel frattempo, il sacrificio di Shrass Th'Shaoth e della sua famiglia era diventato il catalizzatore di una potenziale crisi diplomatica, portando una nave della Flotta Imperiale Andoriana a varcare i confini della Base Stellare DS16.

Il Capitano Sosil Th'Sharol, dal carattere non propriamente amichevole, era riuscito ad accedere ad ogni prova raccolta sull'uccisione del Keth Andoriano, sebbene la sua attenzione sembrasse essere rivolta a qualcos'altro... qualcosa in cui Shrass Th'Shaoth era coinvolto, in un gioco di potere e tradimenti.

In quel intricato balletto di azioni e reazioni, un terzo individuo aveva agito nell'ombra per impossessarsi del prezioso nulla osta del Capitano Sosil e rubare le banche dati crittografate della Intelligence Andoriana presenti sulla sua nave.

Gokia Lara, questo il suo nome, era una Boliana astuta e abile nel suo lavoro.

Per riuscire nel suo intento, aveva seguito un piano elaborato, partendo da una falsa identità, creata utilizzando tecniche avanzate di falsificazione biometrica e documentale.

Si era fatta passare per una Guardiamarina della Flotta Stellare, sezione sicurezza, utilizzando dati rubati ed adeguatamente manipolati in precedenza.

Si era infiltrata nella Base Stellare DS16, dapprima arrivando al seguito del cast del Galaxy Got Talent, e poi sfruttando i vari diversivi messi in atto da Katarzyna Nowak ed il caos creato dagli attentati per accedere ai vari database della stazione.

Grazie alla sua abilità nel mimetizzarsi, era riuscita a passare attraverso i controlli di sicurezza incrociati senza destare sospetti.

Gokia sapeva che, presto o tardi, Sosil Th'Sharol sarebbe andato a cercare qualcosa che l'Intelligence Andoriana pensava in possesso del loro operativo Shrass Th'Shaoth.

Una volta arrivata la nave della Flotta Imperiale, la Boliana aveva iniziato a monitorare gli spostamenti del Capitano Andoriano, sia utilizzando tecnologie di sorveglianza avanzate, sia informandosi sugli orari e i luoghi frequentati, compresi i suoi incontri ufficiali.

Aveva pazientemente trascorso ore per identificare il momento più opportuno per agire.

Dapprima aveva ipotizzato potesse essere durante un incontro ufficiale, ma aveva notato che Sosil Th'Sharol faceva spesso uso del suo nulla osta di sicurezza in quelle occasioni lei non avrebbe avuto facilità di azione con il concreto rischio di essere facilmente individuata ed abbattuta o fatta prigioniera.

L'alternativa era creare una situazione di emergenza continua, sfruttando un momento in cui l'attenzione dell'Andoriano fosse distratta, magari durante una crisi causata da attentati non meglio precisati.

Gokia aveva quindi sfruttato la sua rete di contatti all'interno della base per creare una serie di allerte di sicurezza.

L'attentato a quella che sarebbe diventata la futura moglie dell'Ambasciatore Rogal, o quello era il pettegolezzo che circolava sulla stazione, era stata la sua occasione per rubare il nulla osta di sicurezza.

Nel mezzo della confusione, Gokia era riuscita a entrare negli alloggi messi a disposizione del Capitano Andoriano, a sottrargli il pad contenente il nulla osta di sicurezza ed a sostituirlo con un altro, del tutto analogo, contenente però un malware.

Rientrata nella sua cuccetta, la Boliana aveva utilizzato le sue competenze informatiche per bypassare eventuali sistemi di sicurezza, ad accedere alle banche dati crittografate, rubando le informazioni necessarie per conto di Jak'Al.

Dopo aver completato il furto delle banche dati, sfruttando anche il fatto che Katarzyna Nowak, con ogni probabilità, era ormai un asset bruciato, Gokia aveva nuovamente indossato la divisa della Flotta Stellare e contestualmente dato il via libera a Rohan Sharma, suo complice, di eliminare quella donna.

Aveva scelto la passeggiata, un punto riparato, ma non troppo, in modo che qualche testimone potesse vedere la Nowak lanciarsi, ma non capire che era stata spinta.

Quando Riccardi, comandante della Sicurezza della Stazione, aveva dato ordine di catturare Rohan, Gokia si era trovata, casualmente, proprio sulla direttrice di fuga di quest'ultimo ed aveva aperto il fuoco, uccidendolo con un colpo di phaser.

Dopo aver compilato un breve rapporto, era tornata nella propria cabina, come farebbe un qualsiasi Guardiamarina a fine turno.

Nella notte, era sgattaiolata fuori dalla sua cabina, assicurandosi di non lasciare tracce dietro di sé e mimetizzandosi tra le decine di spettatori pronti a partire dopo la finale del talent show.

Si sarebbe allontanata dalla base stellare sfruttando le stesse vie utilizzate per l'infiltrazione, ossia la nave del cast... tutto era filato per il meglio e la Boliana si lasciò scappare un sorriso...

Qualche istante dopo un beep fece capolino sul pad della sicurezza che aveva conservato: il suo volto era comparso su ogni visore degli ufficiali della base.

Era stata tradita!

Si guardò intorno, tre paia di occhi la stavano scrutando... e tutti avevano un'uniforme federale addosso...

La Boliana estrasse due piccoli phaser ed aprì il fuoco abbattendo i tre avversari prima di mettersi a correre.

Era riuscita a superare altri due ostacoli ed avvicinarsi a grandi passi falcati ad uno dei portelloni di una nave di carico quando sentì un bruciore improvviso al collo... Gokia continuò a correre.

"L'hai mancata Durani!" esclamò una voce dall'accento Betazoide a cui fece eco un grido Klingon di incredula disapprovazione.

La Boliana continuò il suo incedere, ma la sua andatura iniziò a perdere potenza rapidamente, si toccò il collo, sentì caldo e percepì la bruciatura del phaser... chiunque fosse quella Durani l'aveva colpita da una delle terrazze sopra la passeggiata che portava ai moli d'attracco...

Un gran bel colpo, pensò Gokia prima che tutto attorno a lei si facesse buio.

Il vortice di azioni intricato e mortale messo in atto dal piano di Jak'Al si era concluso con successo, ogni individuo coinvolto aveva svolto il proprio ruolo in modo preciso e nessuno mai sarebbe potuto risalire a lui.


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FINE MISSIONE