Caccia all'untore










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presenta


DS16GAMMA

Caccia all'untore

Missione 22






Basato sulla saga di Star Trek di Gene Roddenberry, questa opera amatoriale è il prodotto della DS16GAMMA,
simulazione appartenente all'universo narrativo del Gioco di Narrazione PBeM


Starfleet Italy

Gli autori/giocatori hanno creato un proprio alter ego narrativo con il quale sono entrati a far parte della squadra
di comando della DS16GAMMA, quindi a turno hanno scritto i brani di questa avventura fantascientifica,
creando appunto questa opera amatoriale inedita e originale basata su Star Trek.




Questo racconto lungo è un'opera amatoriale che puó essere liberamente
riprodotta, purché integralmente, in ogni sua parte, e non a fini di lucro.



Anno pubblicazione 2019



www.starfleetitaly.it | DS16GAMMA








Equipaggio

Ambasciatore Klingon Ambasciatore Klingon Rogal Dothrak

Ambasciatore Vulcaniano Ambasciatore Federale T'Lani

Capo Operazioni Tenente Comandante Tara Keane

Capo Sicurezza Tenente Comandante Alessandro Riccardi

Comandante Comandante Claire Drillrush

Ambasciatore Klingon
Rogal Dothrak
Ambasciatore Klingon

Ambasciatore Federale
T'Lani
Ambasciatore Vulcaniano

Tenente Comandante
Tara Keane
Capo Operazioni

Tenente Comandante
Alessandro Riccardi
Capo Sicurezza

Comandante
Claire Drillrush
Comandante

Primo Ufficiale Tenente Comandante Rerin Th'Tharek

Ufficiale Medico Capo Tenente Nammo Ch'Idrani

Tenente Comandante
Rerin Th'Tharek
Primo Ufficiale

Tenente
Nammo Ch'Idrani
Ufficiale Medico Capo


DS16GAMMA

Autori

Ambasciatore Klingon
Rogal Dothrak
Franco Carretti

Ambasciatore Vulcaniano
T'Lani
Elena Fuccelli

Capo Operazioni
Tara Keane
Monica Miodini

Capo Sicurezza
Alessandro Riccardi
Fabio Manuello

Comandante
Claire Drillrush
Maddalena Duci

Primo Ufficiale
Rerin Th'Tharek
Ilenia De Battisti

Ufficiale Medico Capo
Nammo Ch'Idrani
nd nd






Sommario


Sinossi
22.01 - Quarantena
22.02 - Caduta libera
22.03 - Il fato
22.04 - La prima vittima del contagio
22.05 - L'ipotesi del guardiamarina Challa
22.06 - Ordine generale 35
22.07 - Persuasione
22.08 - Alla radice del problema
22.09 - Cambio di direzione

Sinossi

L'insorgere su DS16 di una malattia da tempo dimenticata rivela l'esistenza di un complotto molto più grande di ciò che appare...



22.01 - Quarantena

Autore: Tenente Comandante Tara Keane



DS16 - Ponte di Comando - 20/06/2399 ore 9.30



Il Comandante Drillrush aveva preso servizio da poco più di un ora e come ogni mattina stava controllando i rapporti della notte: tutto sembrava essersi svolto abbastanza tranquillamente. Mentre finiva di leggere i rapporti delle varie sezioni controllò anche gli ufficiali presenti in plancia in quel momento: Claire aveva la straordinaria capacità di tenere tutto sotto controllo senza che nessuno se ne accorgesse.
* Bene* pensò soddisfatta * tutti efficienti come al solito! *
Erano assenti solo Riccardi, che stava addestrando i nuovi arrivati della Sicurezza e Tara che stava godendo delle ultime 20 ore di permesso e Claire era sicura che se le stesse godendo tutte, visto che anche l'Ambasciatore Dothrak aveva annullato tutti gli impegni per lo stesso periodo di tempo!
Finì di controllare i rapporti e a parte una rissa nel bar di Kimmar e due ricoverati in infermeria, la notte era trascorsa senza grossi problemi e ora poteva dedicarsi ai suoi numerosi compiti. Primo tra i quali dire al Tenente Manghi, secondo di Keane, che non aveva smesso un attimo di tossire da quando aveva preso servizio, di andare Infermeria a farsi visitare.
Stava per rivolgersi a lui quando il nuovo Medico Capo di DS16 la chiamò
=^= Ch'Idrani a Comandante Drillrush=^=
=^=Dottore qualcosa che non va?=^= chiese Claire proccupata dal tono leggermente ansioso del medico.
=^= Ha letto i rapporti della notte ? =^=
=^=Sì, avete avuto due ricoveri stanotte: che problema c'è?=^=
=^= Una cosa abbastanza strana perché sembrano riportare i sintomi di un'antica malattia terrestre, debellata ormai da secoli, purtroppo spesso dall'esito mortale.....ma c'è qualcuno che tossisce in plancia?=^=
Drillrush stava per rispondere quando il tenente Manghi s'alzò in piedi, pallido, sudato e in preda ad una tosse convulsa. Roberts gli si avvicinò per sostenerlo e s'accorse che le mani che il collega aveva davanti alla bocca erano sporche di sangue. "Lo accompagno in infermeria!" disse l'ufficiale Scientifico. Non fece però in tempo, perché Manghi s'accasciò sul pavimento davanti alla postazione OPS.
=^=Dottore emergenza in plancia!=^=
Nammo avrebbe voluto indossare una tuta protettiva, ma sapeva che Manghi aveva bisogno di soccorso immediato e fidando sul fatto che la malattia colpisse solo gli umani, il Medico Capo si materializzò in plancia. Manghi era sdraiato per terra con Roberts al suo fianco e Drillrush in piedi di fianco al Bajoriano, mentre Durani e gli altri ufficiali erano rimasti al loro posto.
"Fatemi largo" disse il medico e velocemente fece passare il tricorder medico sul torace dell'uomo a terra. Lesse i dati due volte per essere certo dei risultati e poi si rivolse al Comandante Drillrush.
"Dobbiamo mettere in quarantena la plancia e rintracciare tutti quelli che sono stati a contatto col tenete e con gli altri due uomini ricoverati in infermeria!"
"Dottore di che si tratta?" chiese la donna allarmata.
"Glielo stavo dicendo prima di essere interrotto dalla crisi del Tenente e non so davvero come sia possibile, ma Manghi e gli altri due sembra abbiano contratto la peste polmonare!"
"Peste ?" chiese Durani che non conosceva la terribile malattia terrestre.
"La peste è un'epidemia di origine batterica estremamente violenta, con sintomi come febbre alta, tosse con espettorazione di sangue e altri, ma la cosa peggiore è che ha un tasso di mortalità altissimo pari al 50 per cento dei malati e che ha fatto milioni di morti nel passato della Terra. È stata definitivamente debellata più di due secoli fa e non capisco proprio come abbiano potuto contrarla qua, in questo sperduto angolo della galassia. "
Mentre Manghi veniva teletrasportato direttamente in infermeria, Drillrush si rivolse al medico "La quarantena? È necessaria? "
"Si purtroppo il batterio si trasmette nell'aria e ha un incubazione di un giorno o due. potremmo avere già degli altri infettati in giro per la base o peggio ancora, qualcuno infetto potrebbe aver lasciato la stazione a bordo di una nave partita in questi giorni. "
"Riccardi dovrà ricostruire i movimenti degli infetti e scoprire con chi sono venuti in contatto nelle scorse 48 ore. Nel frattempo metteremo in quarantena tutte le aree in cui sono transitati i malati, sperando che i biofiltri del sistema di ventilazione della base non abbiano fatto passare il batterio. Durani ordini a tutte le navi in partenza di aspettare e avverta quelle in arrivo che fino a nuovi ordini è vietato lo sbarco su DS16."
"Torno in Infermeria, la terrò informata sull'evoluzione dei malati." Disse Ch'Idrani prima di sparire tra le luci del teletrasporto.

DS16 - Ambasciata Klingon - ore 9,40


Vorn sedeva alla scrivania di Rogal, sovrintendendo ai compiti che di solito spettavano all'ambasciatore. Il suo pupillo si era preso due giorni tutti per lui, da trascorrere con la sua compagna. Si era chiuso nei suoi alloggi e aveva obbligato Tara a consegnare il suo comunicatore al vecchio mentore, facendogli promettere di disturbarlo solo in caso di emergenza, specificando che per emergenza intendeva l'imminente distruzione della Base!
In realtà Vorn non aveva molto da fare perché Rogal aveva provveduto a mettersi avanti con il lavoro, proprio per potersi permettere due giorni di ferie tranquilli, e quindi stava lì, seduto, sentendosi quasi un cane da guardia. Quasi trasalì quando il comunicatore di Tara trillò e sentì la voce del Comandante Drillrush che chiamava il suo Capo OPS . Esitò un paio di secondi, non sapendo se rispondere o meno, poi decise di farlo e di valutare se era il caso di scatenare l'ira di Rogal o meno in base all'urgenza della chiamata.
=^=Comandante Drillrush, sono Vorn: ho in custodia il comunicatore del Comandante Keane con l'ordine di fare da segretario. Ha davvero bisogno di lei? =^=
Claire non fu del tutto sorpresa dal fatto di aver avuto risposta dal vecchio Klingon, piuttosto che dal suo ufficiale, sapendo da quanto tempo i due stessero organizzando la cosa e le dispiaceva dover interrompere la loro breve vacanza romantica, ma la situazione era già brutta e rischiava di degenerare .
=^=Purtroppo sì e devo parlare anche con l'ambasciatore, la prego di chiamarli.=^=
=^= Mi dia qualche minuto e la farò chiamare !=^=
Vorn trasse un forte respiro per farsi coraggio e andò a suonare all'alloggio di Rogal. Dovette suonare più volte prima di ricevere una risposta e quando finalmente gli fu aperta la porta, pensò che avrebbe preferito affrontare un'orda di Borg piuttosto che il suo Signore, ma era un Klingon e i Klingon non devono temere di affrontare niente.
"Mio Signore scusa se ti disturbo, ma il Comandante Drillrush ha urgenza di conferire con entrambi. " disse porgendo il comunicatore a Tara, che con indosso un lenzuolo e i capelli arruffati era decisamente una visione anche per i suoi vecchi occhi.
"Dille che se non sta andando a fuoco la stazione tu non ti muovi da qui."
Tara gli fece un cenno per dirgli che non aveva intenzione di andarsene e chiamò in plancia.
=^= Qui Keane: c'è qualche problema?=^=
Drillrush la informò in poche parole sulla gravità della situazione .
=^= La plancia è in quarantena così come gli alloggi di Manghi e degli altri contagiati. Ho incaricato Riccardi di capire dove sono stati nelle ultime ore i malati e con chi hanno avuto a che fare. Preferisco che lei non esca dall'ambasciata perché potrebbe essere uno dei pochi posti sicuri della Base, così da avere almeno uno degli ufficiali superiori al riparo dal contagio. Ambasciatore, la malattia dovrebbe essere trasmissibile solo alla razza umana, ma per sicurezza il Dottor Ch'Idrani manderà le specifiche del batterio a tutti i medici delle varie Ambasciate , così che possiate verificare la cosa. Se i Klingon come spero dovessero essere immuni e nel caso non fossimo in grado di contenere il contagio, le chiedo di poter usare i suoi uomini a sostegno dei nostri. =^=
=^= Conti pure su di noi Comandante. Attiverò immediatamente i protocolli anti contagio e farò allestire una postazione per il Comandante Keane nel mio ufficio, così che possa coadiuvarla restando al sicuro qui.=^=
=^= Molto bene, contavo sul suo appoggio. Spero di ricevere lo stesso sostegno dalle altre Ambasciate. Drillrush chiude.=^=
Mentre il Comandante di DS16 parlava, Tara si era alzata dal letto e si era rivestita senza preoccuparsi della presenza di Vorn, al quale disse:
" Ho bisogno di una postazione con cui interfacciarmi al computer della Base ."
"E chiama Stilgar!" Tuonò Rogal, intento anch'egli a rivestirsi.
Pochi minuti dopo i due erano già all'opera nell'ufficio dell'Ambasciatore, sotto lo sguardo compiaciuto di Vorn che, nonostante il sangue misto di Tara, sapeva che era la compagna giusta per lui. Bisognava solo farlo capire agli altri!

DS16 - Alloggi Ufficiali - ore 10,15


Bauer stava prendendo appunti sul suo taccuino: la sperimentazione stava procedendo bene. Ora doveva vedere se la propagazione sarebbe avvenuta secondo i suoi calcoli e se il tasso di mortalità sarebbe stato uguale a quello delle altre cavie o superiore, come aveva previsto suo padre.
Il batterio modificato, che aveva trovato frugando tra gli studi del padre dopo la sua tragica morte, era davvero notevole, in grado com'era di trasmettersi da una razza all'altra. In più lui gli aveva aggiunto una modifica importante: quella di risultare innocuo per i biofiltri dei sistemi di ventilazione e per gli scanner dei teletrasporti, così da poter essere trasportato, nascosto magari tra gli effetti personali, senza far scattare gli allarmi. Era immerso nei suoi pensieri quando una chiamata di Roberts lo riportò alla realtà.
=^=Roberts a Bauer =^=
=^= Qui Bauer: dica Comandante =^=
=^= È scoppiata un'epidemia sulla stazione ed io sono bloccato in plancia, poiche è stata posta in quarantena dal Dottore. Ho bisogno di lei. =^=
Roberts non vide il sorriso sardonico dipingersi sul volto del suo secondo.
=^= Mi dica cosa devo fare!=^=
=^= Dovrà svolgere il lavoro sul campo, coadiuvando Ch'Idrani e lo staff medico per scoprire l'origine dell'infezione e trovare una terapia. =^=
=^=Agli ordini Signore. =^=
Era proprio un colpo di fortuna che il capo della sezione scientifica fosse rimasto intrappolato in plancia, così lui avrebbe potuto studiare da vicino gli effetti della creatura sua e dell'amato padre, nel cui culto sua madre l'aveva fatto crescere, instillandogli anche il tarlo della vendetta per i torti che la famiglia aveva subito, per colpa degli invidiosi che non avevano capito la di lui grandezza !
Presto tutti avrebbero avuto chiaro la portata dell'errore che avevano fatto relegando suo padre ai margini della comunità scientifica, denigrando le sue ricerche ed umiliandolo sino a spingerlo al suicidio. Aveva promesso a sua madre che l'avrebbe vendicato ed erano anni che si stava preparando: adesso era pronto ed il momento di agire arrivato!



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22.02 - Caduta libera

Autore: Comandante Claire Drillrush

DS16 Gamma - Ufficio del comandante - 20/06/2399, ore 10.49



Gli occhi di Claire seguivano il moto del piccolo fermacarte che rotolava avanti e indietro sulla scrivania. Una sferetta di vetro piena di acqua e polvere bianca, neve nelle intenzioni del suo creatore, il cui supporto giaceva dimenticato all'angolo della scrivania.
Farlo rotolare avanti e indietro la aiutava a pensare, o almeno era ciò che si augurava.
Se lo augurava davvero, perché non aveva la minima idea di come venire fuori da quella situazione. Non sapeva nemmeno se fosse in suo potere fare qualcosa per venirne fuori.

Ora, accettando il comando della stazione quando Shran se n'era andato si era aspettata naturalmente di dover affrontare dei problemi. Erano insiti nel ruolo che per tanto tempo aveva desiderato di ricoprire. In un certo senso, quasi li attendeva con impazienza.
Solo che non si era aspettata questo.
Una missione diplomatica, magari, o una scoperta scientifica. Magari persino una battaglia, perché no. Si tratta di evenienze pratiche che una persona nella sua posizione è addestrata e psicologicamente preparata ad affrontare. Non è piacevole, ma fa parte del lavoro.
Ma questo?
Un'epidemia sulla sua stazione?
Un'epidemia di peste nera sulla sua stazione?
Non sembrava nemmeno plausibile.
La peste nera era quella che sua madre richiamava quando la rimproverava perché non voleva andare a scuola da bambina.

"Nemmeno se ti viene la peste nera puoi restare a casa."

Non era un'evenienza che si potesse prendere seriamente. Chi mai sano di mente avrebbe potuto prevedere una cosa del genere? La peste nera era scomparsa secoli prima. Nessuno ne aveva più parlato se non come dato storico durante le lezioni di storia terrestre, monito sull'importanza dell'igiene o spauracchio genitoriale.
Se avesse chiesto ad un istruttore in Accademia su come affrontare la situazione ai tempo dei suoi studi, probabilmente le avrebbe riso in faccia.
Come diavolo era possibile che ora la sua sala comando fosse in quarantena per via della peste nera?
Ma soprattutto, come diavolo c'era arrivata la peste nera sulla sua stazione?

Claire fermò il moto della sferetta giusto un attimo prima che finisse giù dalla scrivania e si alzò. Lei aveva più o meno le stesse conoscenze mediche di un piatto di pipius. Forse qualcosa di più, dato che il pipius non era stato addestrato nel primo soccorso e lei sì. In ogni caso, non aveva alcuna possibilità più del pipius di elaborare una cura o essere in qualche modo d'aiuto al nuovo ufficiale medico capo e al suo staff.
Però una cosa poteva farla.
Capire com'era stato possibile che la peste nera ricomparisse dopo secoli. E per di più proprio sulla sua dannatissima stazione.
Ripose il fermacarte sul suo sostegno, prese la porta e tornò in sala comando.

DS16 Gamma - Laboratori scientifici - 20/06/2399, ore 11.01



Bauer non riusciva a credere alla sua fortuna.
O meglio, alla sua abilità.
Tutto stava andando esattamente secondo i piani. E non avrebbe potuto essere altrimenti. Quanti anni aveva passato a programmare quel momento, a prepararsi, a crogiolarsi nel pensiero della vendetta. Ora, dopo tutto quel tempo, finalmente, era il momento. Il momento del suo trionfo, il momento di ottenere giustizia e riconoscimento per suo padre, quando lui il figlio devoto che aveva seguito le orme del genitore ingiustamente denigrato, avrebbe risolto il problema e debellato l'epidemia grazie agli appunti dell'ormai defunto scienziato.
Sarebbe stato un successo e avrebbe costretto tutti, compreso Keldanis, a rimangiarsi i suoi insulti.
Ma prima, naturalmente, doveva lasciare che la situazione si aggravasse abbastanza. Non c'è nulla di meglio di qualche decina di morti per risvegliare l'interesse della comunità scientifica.

=^= Roberts a Bauer. =^=
"Qui Bauer, signore."
=^= Ho bisogno che mi invii i dati preliminari che le ho chiesto. Il dottor Ch'Idrani ne ha bisogno al più presto. =^=
"Stavo per inviarli in questo momento, Signore."
=^= Molto bene, grazie. =^=
"Signore?"
=^= Sì? =^=

Bauer si fermò, modulando attentamente il tono di voce per non lasciar trapelare nulla.

"Signore, crede che la quarantena in sala comando durerà ancora a lungo?"
Dall'altra parte giunse un sospiro. =^= Non lo so. Temo però che potrebbe essere estesa al resto della stazione se la contaminazione si è già estesa. =^=
"Ma non è ancora accaduto, dico bene?"
=^= Per ora no. =^=

* Per ora,* pensò Bauer, trattenendo un mezzo sorriso.

"Capisco, Signore," disse invece. "Le sto inviando i dati in questo momento."
=^= Ricevuto, grazie. =^=

La comunicazione venne interrotta e Bauer inviò al suo superiore i dati accuratamente alterati che aveva elaborato.

DS16 Gamma - Sala Comando - 20/06/2399, ore 11.12



"Quello che vorrei capire è in che moda possa essere ricomparsa qui una malattia scomparsa da secoli," disse Claire, fissando sia il suo ufficiale medico capo che l'ufficiale scientifico a turno. "Com'è possibile una cosa del genere? Da dove è arrivata?"
"Il problema non è tanto dove," rispose il medico, le antenne leggermente protese in avanti. "Benchè la malattia sia stata completamente debellata sulla Terra, occasionalmente si sono riscontrati nel corso del tempo piccoli focolai, in genere su colonie lontane dalle rotte principali e con qualche genere di difficoltà di approvvigionamento. Visto che la peste polmonare si trasmette anche per via aerea, non è impossibile che sia stata contratta da qualcuno che l'ha portata a bordo."
"Il problema in realtà è un altro, comandante," si inserì Roberts.
"E sarebbe?"
"Quando mi sono reso conto di cosa avevamo davanti," riprese l'andoriano, "ho fatto qualche ricerca. Non mi è mai capitato nella mia carriera di vedere una cosa del genere e le assicuro che ho una certa esperienza di malattie infettive."
Claire annuì un paio di volte, incitando l'altro a continuare.
"Il periodo di incubazione di questa malattia varia normalmente tra un giorno e una settimana circa."
La Drillrush aggrottò le sopracciglia. "Sono due tempi molto diversi," disse. "Io ho avvisato il comando di Flotta, naturalmente. Ma una settimana... ha idea di quante navi transitino da qui in una settimana?"
"Fin troppo dolorosamente bene," fece Roberts. "Ma qui abbiamo una buona notizia."
"Che sarebbe?"
"Ho condotto qualche analisi iniziale e io e il dottore crediamo che il particolare ceppo che abbiamo riscontrato a bordo sia anomalo."
"Anomalo?"
"La sua struttura genetica è differente da qualunque cosa che sia presente in database. Potrebbe trattarsi di una mutazione, è difficile dirlo ora."
Claire alzò una mano a fermare i due. "Scusatemi, ma non riesco a vedere quale sarebbe la buona notizia."
Ch'idrani annuì. "Crediamo che il periodo di incubazione sia notevolmente ridotto. Diciamo tra le dieci e le diciotto ore. Il che restringe molto il campo di eventuali ricerche."
"Ma c'è anche una notizia cattiva," aggiunse Roberts.
"Normalmente questo tipo di infezione si cura tramite antibiotici. Streptomicina o cloramfenicolo, di solito. Ma, proprio per via della mutazione che abbiamo riscontrato, sembra che questo ceppo sia resistente alle normali terapie."
"Mi sta dicendo," domandò lentamente Claire, "che non c'è una cura?"
"No, al momento sembra di no."

Per qualche istante cadde il silenzio. Prima che qualcuno potesse aggiungere qualcosa, Ch'idrani venne contattato dall'infermeria. Due nuovi casi sulla passeggiata.


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22.03 - Il fato

Autore: Ambasciatore Klingon Rogal Dothrak

DS16 Gamma - Ufficio Sicurezza - 20/06/2399, ore 11.25



*Peste nera...* Riccardi fece scorrere sullo schermo le informazioni contenute nel databese della flotta. Evitò di visionare le immagini allegate, dopo aver visto la prima preferiva sorvolare su quelle scene raccapriccianti... si stupì di come riuscisse a guardare scene di guerra senza battere ciglio e come invece si sentisse disgustato dalle malattie.
Peste nera sulla stazione. Difficile da credere... adatto ad un holofilm horror. Ok, dalla stazione passavano migliaia di navi, la possibilità che una di queste trasportasse il virus non era da scartare. Però c'era un ma...

Riccardi richiamò a video le informazioni del dottor Ch'Idrani. Periodo d'incubazione tra le dieci e le diciotto ore quando normalmente doveva essere fra un giorno e una settimana... una notevole differenza. Certo lo spazio era infinito, una mutazione del genere poteva sempre accadere date le condizioni diverse che il virus poteva trovare lungo la sua strada per giungere alla stazione... però c'era un ma... di nuovo: L'unico pianeta entro un raggio di diciotto ore era Bajor al di là del tunnel e lì non era stato riscontrato nessun caso da quando l'allarme era stato dato.
Era rimasto latente a bordo di una nave in arrivo su DS16? Possibile, ma l'unica nave con un sistema di stasi a bordo era stata solo una nave tellarita che trasportava biogelatine neurali. C'erano altri metodi per far rimanere latente un virus? Non era un esperto e avrebbe dovuto chiedere conferma al medico capo, ma ne dubitava. Quindi: nessuna nave era arrivata con l'equipaggio che accusava i sintomi della peste e nessun pianeta o colonia era nel raggio di vita del virus. Il capo della sicurezza si grattò la testa confuso... che diavolo significava questo?

Ma un tarlo iniziò a scavare nella sua coscienza a velocità di curvatura.



DS16 Gamma - Ambasciata klingon - 20/06/2399, ore 11.30



Nonostante la situazione tragica, Rogal si stava divertendo un mondo. Lui e Tara lavoravano in sintonia scambiandosi informazioni e le varie console che Vorn aveva fatto installare dai tecnici dell'ambasciata... e quando si scambiavano di posto era un continuo gioco di strusciamenti e contatti fintamente involontari. Ogni volta che lei lo guardava si mordeva le labbra con fare estremamente sensuale e poi scuoteva la testa irritata per tornare a fare il suo dovere.

"Ancora nessuna notizia di casi nelle altre ambasciate." commentò Rogal leggendo il rapporto dell'ambasciatore romulano.
"Sulla tua nave?" chiese lei scostandosi una ciocca di capelli dal volto senza smettere di leggere un dpad.
"Niente da segnalare. Ho rimandato tutti a bordo per sicurezza, qui sono rimasti solo cinque guerrieri e Vorn. Secondo il mio medico i klingon non dovrebbero avere problemi, i nostri anticorpi possono mangiarsi quel virus senza problemi."
"Questa è una bella notizia almeno... il dottor..." Tara guardò il suo compagno con sguardo interrogativo.
"Oskon." rispose lui
"Il dottor Oskon potrebbe dare una mano al nostro medico. Mandalo in infermeria appena è certo che la tua nave è al sicuro" terminò lei.
"Sarebbe un'ordine?" chiese lui lanciando un'occhiata alla donna che subito sollevò la testa allarmata.
"Scusami ero sovrappensiero e mi è venuto naturale... non mi permetterei mai!" Tara era sorpresa dalla naturalezza con cui si era lasciata andare senza pensare al protocollo.

Lui trattenne ancora per un attimo il suo cipiglio oltraggiato e poi scoppiò a ridere, lei lo colpì con una manata sulla spalla accorgendosi che la stava prendendo in giro.
"Ho già dato ordine al dottor Oskon di mettersi in contatto con il vostro medico e mettersi a sua disposizione, tranquilla."

I due rimasero per un po' in silenzio continuando a vagliare le informazioni poi lui le lanciò un'occhiata.
"Mi fai sesso quando mi dai ordini..." borbottò a mezza voce.
"Non mi parlare, non respirare e non fare rumore, altrimenti mi distraggo." ribatté lei cambiando pagina sul dpad.

Tornò il silenzio, che durò poco.

"E quello era un'ordine..." aggiunse Tara mordendosi di nuovo le labbra voluttuose. Rogal si laciò sfuggire un gemito.



DS16 Gamma - Sala Comando - 20/06/2399, ore 18.00



"Siamo saliti a dodici casi anche se il dottor Ch'Idrani se li aspettava. Questi dovrebbero essere gli ultimi se i nostri protocolli di contenimento sono serviti." Nella voce di Ramar c'era una nota di soddisfazione. Dai suoi personali calcoli dovevano essere al sicuro.
Claire non era altrettanto tranquilla. Per essere sicura di poter dire 'ok è andata' voleva aspettare almeno altre 48 ore. "Cosa ne dice il capo medico?"
"Lui e i due medici delle ambasciate klingon e romulana stanno ancora vagliando i dati e tenendo d'occhio la situazione. Tutti gli umani della stazione sono isolati, l'equipaggio di altre razze si muove solo in specifiche aree e abbiamo azzerato l'afflusso dei 'turisti'."
"Quindi siete tutti ottimisti." Chiese lei sospirando.
"Relativamente ottimisti. In quanto ai casi riscontrati fino ad ora la situazione è molto grave. Gli antibiotici non sembrano funzionare, se non troviamo presto una soluzione..." L'ufficiale scientifico lasciò la frase in sospeso.

=^=ChIdrani a Sala Comando=^=
"Qui Drillrush, dica pure."
=^=Mi spiace informarla che si sono presentati altri 5 casi.=^= Ramar sollevò la testa sorpreso. Era certo che la situazione fosse sotto controllo. =^=La cosa peggiore è che arrivano da cinque zone diverse della stazione.=^=
"Non è possibile!" lo interruppe lo scienziato alzandosi in piedi.
=^=C'è di peggio... uno di loro è andoriano.=^=

Tutta la Sala Comando si raggelò alla notizia.



DS16 Gamma - Laboratori Scientifici - 20/06/2399, ore 18.10



Bauer sorrise, finalmente qualcuno di una razza non umana aveva contratto la malattia, le notizie giravano veloci su una nave stellare. Non capiva quel ritardo. Aveva lavorato duramente sul virus perché mutasse e potesse attaccare anche fisiologie aliene. Certo, non era suo padre. Molto probabilmente lui avrebbe fatto un lavoro migliore del suo, ma non poteva comunque lamentarsi.
Lanciò un'occhiata verso la parete. Al suo interno aveva ricavato un area di contenimento schermata con un piccolo modulatore di stasi contenente le ultime due fiale del virus del padre da lui modificato in laboratorio.
L'aveva costruita con le sue mani durante i suoi lunghi e noiosi turni di lavoro in laboratorio. Certo il suo rendimento ne aveva risentito e il Comandante Roberts, suo diretto superiore, un bajoriano inetto più interessato alla religione che alla scienza come tutti i suoi simili.
Sua madre aveva sempre avuto ragione. La razza umana aveva creato solo una cosa di buono, suo padre. E in qualità di figlio aveva solo uno scopo nella vita, avvicinarsi il più possibile alla sua perfezione.
Lui era d'accordo con la madre e ce la stava davvero mettendo tutta per essere all'altezza. Per anni si era preparato a reprimere le sue emozioni e mostrare agli altri ciò che si aspettavano di vedere.
All'Accademia si era mostrato affabile e divertente. Si era costruito una reputazione di persona affidabile e disponibile. Durante i test psicologici aveva dato le risposte che i dottori si aspettavano creando qua e la degli errori non destare sospetti.
Oltretutto la psicologia era una falsa scienza. Solo una stupidaggine per i creduloni... gli psicologi non facevano altro che ascoltarti e darti dei consigli. Niente di diverso da quello che lui stesso faceva fingendosi amico degli altri cadetti.
Secondo i testi, che si era studiato per preparasi ai test, lui era un sociopatico. Quante stupidaggini aveva letto, di alcune ne aveva discusso con la madre e lei gli aveva detto di smettere con queste assurdità: lui doveva solo seguire le orme di suo padre il resto era inutile.

=^=Roberts a Bauer.=^=
"Mi dica signore..." tornò ad impostare un tono di voce teso e stanco per mostrarsi in linea con quello dello scienziato capo.
=^=Ci sono stati cinque nuovi casi e questa volta uno di questi è un andoriano.=^=
"L'ho saputo e tutte le mie idee sono andate a farsi benedire. Ero certo che il pericolo fosse solo per noi umani."
=^=Ho visto che hai controllato almeno un paio dei posti dove è scoppiato il nuovo focolaio, hai notato niente di strano?=^=
"Mi scusi Comandante, mi aveva detto di starmene al sicuro, ma non potevo stare con le mani in mano."
=^=Si lo so, avrei fatto lo stesso... insomma hai notato qualcosa?=^=
"Niente di anomalo. Stavano tutti bene quando ho fatto i controlli"

*Idiota... stavano tutti bene prima che arrivassi io.* Bauer sorrise senza lasciar trasparire niente dalla voce. Era l'ora di far partire la nuova fase del piano.

"Però..." continuò lasciando volutamente la frase in sospeso.
=^=Però cosa? Dimmi tutto, anche se ti sembra una cosa inutile.=^= una scintilla di vita si riaccese nella voce dell'ufficiale scientifico.
"Stavo riguardando i dati del virus... c'è qualcosa... non lo so, è come se l'avessi già visto da qualche parte."
=^=Cerca di ricordare, tutto può essere utile. Io devo andare in infermeria, se scopri qualcosa fammelo sapere. Chiudo.=^=

Bauer si trattenne dall'esplodere in una risata. Era il momento di rispolverare i vecchi documenti di suo padre e scoprire la cura. Lui sarebbe diventato un eroe, suo padre avrebbe avuto tutti i meriti anche se postumi e sua madre finalmente sarebbe tornata a sorridere.

Per giorni la manutenzione della base non era stata effettuata e anche in sala macchine la situazione era drammatica. Turni massacranti con personale ridotto a causa della pestilenza. Tutti erano stanchi e spaventati... non era difficile in questa situazione commettere errori.
Lo sbalzo di energià partì dalla sala macchina dipanandosi lungo i condotti della nave. L'ingegnere capo e Tara Keane dalla sua postazione OPS all'ambasciata klingon se ne accorsero e tentarono in tutti i modi di bloccarla ma nessuno dei loro sforzi riuscì a risolvere la situazione.
Dato che l'energia era stata coinvogliata verso i laboratori scientifici, vista la situazione, la scarica seguì lo stesso percorso scaricandosi con inaudita potenza sui macchinari scientifici.

Bauer vide il lampo di luce e ne rimase affascinato. Poi la scarica di energià lo colpì friggendo ogni sinapsi del suo cervello all'istante congelando sul suo volto il sorriso di trionfo.


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22.04 - La prima vittima del contagio

Autore: Tenente Comandante Alessandro Riccardi

DS16 Gamma - sezione 15A - 20/06/2399, ore 18.10



"E' confermato signore, rilevo traccia del batterio." Rispose il
guardiamarina Huller della sezione scientifica.

Riccardi non disse nulla.

Era completamente immerso nel flusso di pensieri che le parole del giovane ufficiale della sezione scientifica avevano scatenato. Il suo ragionamento iniziale era stato semplice ed era basato su una semplice domanda: *Com'era possibile che una malattia medioevale terrestre ormai quasi estinta fosse arrivata sulla stazione?*

Dalla breve ricerca che aveva fatto aveva scoperto che c'erano stati dei casi di contagio in remote colonie. Ma erano casi molto isolati e remoti.
L'altra ipotesi, molto più terribile e con conseguenze molto più nefaste, era l'origine dolosa del contagio.

Da investigatore aveva seguito quell'ipotesi con i suoi uomini e a suo malgrado aveva appena avuto la conferma.

"Signore, questo cosa vuol dire?" La domanda del sottoufficiale Thomson lo ridestò dal flusso di pensieri.

Alessandro guardò il sottoposto. Normalmente avrebbe risposto in maniera secca e chiedendo di trarre delle proprie conclusioni per far girare il cervello. Tuttavia Riccardi, preoccupato per le conseguenze che avrebbe avuto quella scoperta, disse semplicemente:"Che sono grossi problemi."

Thomson guardo meglio l'oggetto che il guardiamarina Huller stava
analizzando dicendo: "Ma questo sembra una delle fiale che usiamo per stoccare gli agenti patogeni."

"Hai ragione."



DS16 Gamma - Laboratori Scientifici - 20/06/2399, oe 18.15



La squadra di soccorso fu rapidissima.

Prontamente allertati da Tara, raggiunsero i laboratori scientifici trovando Bauer accasciato sulla sedia.

Cerarono di rianimarlo ma non poterono fare altro che constatare la morte dell'ufficiale.

Il dottor Shencran scosse la testa dicendo: "E' morto."

L'andoriano spense lo stimolatore neurale e lo ripose dentro la valigetta.
Si alzò e per un'istante il suo volto si incrociò con quello di Bauer congelato nell'istante della morte. Il sorriso glaciale e maligno colpì il medico più di tutte le morti, incidenti e ferite che aveva visto nella sua carriera.

Il suo istinto gli fece fare un passo indietro e abassare le antenne come per difendersi. La sua parte razione intervenne subito ricordandogli che quello era un ufficiale morto.

Provò una lieve vergogna per il suo scatto indietro, infondo si trattava di un ufficiale morto e gli doveva tributare rispetto.

Non era mica un mostro quello che aveva difronte.

Per fortuna la sua squadra non aveva notato la sua reazione allo sguardo di Bauer. Decise che era il momento di portarlo in infermeria per l'autopsia ma il suo sguardo cadde sulla consolle su cui stava lavorando il tenente della sezione scientifica. Il monitor era sopravvissuto al picco energetico
ed era ancora in funzione.

Shencran guardò lo schermo. Le antenne schizzarono verso l'alto mentre l'andoriano si appoggiava alla consolle per vedere meglio.

Si dovette ricredere: Bauer era veramente un mostro.



DS16 Gamma - Ambasciata Klingon - 20/06/2399, ore 18.17



Tara digitava freneticamente comandi sulla consolle improvvisata. Apriva, chiudeva e deviava valvole. Attivava e spegneva sistemi non essenziali. Il tutto per poter stabilizzare l'energia della stazione. Le fluttuazioni erano ormai diventate quasi una ventina. E tranne una che aveva comportato il collasso dei regolatori di sicurezza e la conseguente esplosione nel
laboratorio scientifico, sembrava che la vecchia stazione stesse reggendo abbastanza bene.

Con un rapido gesto regolò l'ultima valvola di controllo del flusso e riuscì ad incanalare l'energia verso i sistemi di raffreddamento che portò al massimo della potenza.

Ci era quasi riuscita. La sua idea era di cercare di stabilizzare i picchi rendendoli omogenei e indirizzare l'energia verso i sistemi di raffreddamento del reattore centrale. In questo modo avrebbe dissipato la potenza in eccesso riducendo al contempo l'energia prodotta dal generatore.

Rogal dietro di lei osservava l'indicatore.

"Sta scendendo." Commentò l'ambasciatore.

"Non di quanto dovrebbe." Rispose Tara.

Poi con un rapido gesto ridusse la regolazione del flusso e attese qualche istante.

"Fatto." Disse la Klingon e, dopo un breve controllo, aggiunse: "La potenza della stazione è stabile."



DS16 Gamma - Sala comando - 20/06/2399, ore 18.20



Claire era seduta alla poltrona di comando della stazione. Malgrado fosse nella sala di comando e avesse un controllo su tutte le sezioni, l'isolamento fisico della ponte di comando le dava una strana sensazione di isolamento e le sembrava di essere esclusa dalla sua stazione.

A peggiorare la situazione c'era il rapporto di Riccardi: "Quindi avete trovato un contenitore di sostanze patogene?"

=^=Sì, esattamente.=^= Riccardi fece una breve pausa:=^= Abbiamo trovato una fiala leggermente nascosta in una delle zone dove si è sviluppato il contagio.=^=

"L'avete analizzata?" Chiese Claire.

=^=Sì e abbiamo trovato tracce del batterio della peste più tracce biologiche, impronte digitali e DNA, di uno dei nostri.=^=

Drillrush scattò in piedi colpita da quella informazione: "Come si chiama?"

=^=E' il tenente Bauer.=^=

"Maledizione." Claire scosse la testa. Dopo una breve pausa aggiunse: "Il tenente Bauer è stato trovato morto poco fa a causa di un incidente... ."

=^=Sicuri che era un incidente?=^= Chiese il diffidente capo della sicurezza.

"Non lo so. Vada a controll... ." Drillrush non ebbe il tempo di finire la frase che un giovane guardiamarina esclamò: "Capitano c'è un problema sulla passeggiata."



DS16 Gamma - passeggiata - Pochi minuti prima



Il senatore Jefferest odiava la Federazione.

A dire il vero Jefferest odiava chiunque non facesse parte dell'Impero Romulano. Da giovane era stato un estremista e, grazie ai suoi ideali di espansione e gloria, era stato eletto al Sentato Imperiale.

Da quel seggio aveva ostacolato ogni tentativo di avvicinamento alle altre razze, specialmente verso la Federazione i cui ideali erano deleteri per i suoi sogni di grandezza.

Quando Shinzon aveva preso il potere si era affrettato a allearsi coi Remani ma, quando il clone di Picard era caduto, Jefferest l'aveva abilmente rinnegato riuscendo a rimanere al potere senza subire danni.

Dopo la caduta di Romulus aveva continuato a portare avanti la sua politica.

Era stato invitato su DS16 per negoziare alcuni accordi commerciali con il quadrante Gamma ma si era tenuto lontano dagli altri ambasciatori e aveva passato le sue giornate chiuso nell'ambasciata romulana.

Si stava concedendo un' unico giro per la passeggiata della stazione prima di ripartire per i territori imperiali.

Era scortato soltanto dal suo seguito composto da tre guardie del corpo e due attendenti. Uno di essi, Gascer, l'aveva implorato il permesso di andare a cenare in uno dei ristoranti etnici della stazione. E Jefferest,
dopo aver politicamente analizzato la cosa per eventuali impatti verso la sua carriera, gli aveva magnanimamente concesso il permesso.

Il giovane Gascer era però rientrato con una forte tosse e il continuò tossire stava iniziando ad infastidire il senatore.

Jefferest si voltò pronto a rimproverare il sottoposto ma questi cadde a terra vomitando sangue color verdognolo. Dopo una serie di spasmi si bloccò di colpo come se fosse morto.

Jefferest non capì se Gascer era veramente morto, perché le sue guardie del corpo reagirono prontamente portandolo via.


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22.05 - L'ipotesi del guardiamarina Challa

Autore: Ambasciatore Federale T'Lani

[JUSTIFY

'>DS16 Gamma - Studio del Comandante
20/06/2399, ore 18.25



"Bauer?"
"Si, il tenente Bauer della sua sezione, comandante Roberts. Quel tenente Bauer che è appena morto."
Claire Drillrush alzò lo sguardo. Ramar Roberts era seduto di fronte a lei, con una espressione di assoluta incredulità dipinta in volto.
Durani era rimasta vicino alla porta, con le braccia incrociate davanti al petto. Dava l'impressione di trattenersi appena dallo scattare.
"Credo che non possano esserci dubbi. Il dottor Shencran ha trovato un contenitore di sostanze patogene - continuò Claire - Il capo sicurezza me l'ha appena confermato. L'epidemia a bordo non è accidentale. E' un attentato, puro e semplice"
"Uno dei nostri... - borbottò Durani - E' stato uno dei nostri..."
Roberts scosse la testa, come se cercasse di scacciare l'immagine:
"Non capisco. Non posso dire di averlo conosciuto bene, ma a questo punto credo di non averlo conosciuto affatto. Bauer non corrisponde - non corrispondeva - al tipo del terrorista. Certo, non aveva molti amici, ma era qui da poco... Non aveva avuto il tempo di stringere grandi rapporti al di fuori del lavoro. Cosa diavolo può avere spinto uno come lui a fare una cosa del genere?"
"Mi piacerebbe poterlo chiedere a lui!" - sibilò Durani.
"Sfortunatamente, non possiamo più chiedergli perché lo ha fatto - disse Claire - E, soprattutto, non possiamo chiedergli come facciamo a fermare i contagi!"
"Non ha detto che è stato trovato un contenitore di sostanze patogene? - chiese Roberts - Nel mio laboratorio..." - si interruppe.
"Stava per dire che nel suo laboratorio avrebbe potuto trovare un antidoto, comandante Roberts? - domandò Durani, sarcastica - Purtroppo non può farlo, visto che è bloccato in quarantena con noi! E poi: abbiamo scoperto solo per un caso fortuito che Bauer era coinvolto in questa faccenda. Come facciamo a sapere se non aveva dei complici, persino nella stessa sezione scientifica? Complici che magari, in questo stesso momento stanno spargendo il batterio in altri settori della Base!"
Ramar fece per rispondere. Claire lo fermò:
"Se Bauer aveva dei complici, Riccardi lo scoprirà. Lui non è bloccato qui dentro, come lo siamo noi"
Le sue parole caddero in un silenzio carico di frustrazione. Claire si alzò, andando ad affacciarsi alla vetrata che dava alla sala comando. Gli sguardi di alcuni membri dell'equipaggio si alzarono verso di lei, con negli occhi domande mute. Altri rimasero con lo sguardo ostinatamente fisso nel vuoto, e quelli, pensò Claire, erano i più pericolosi. Era diverso attendere di trovare la morte in una battaglia o nel silenzio dello spazio: a quello sarebbero stati preparati. Erano arrivati in sala comando con la sola prospettiva di una noiosa giornata di lavoro, da concludere con una partita in sala ologrammi o con una cena ai ristoranti della Passeggiata. Avevano invece visto uno dei loro cadere e morire. E adesso si ritrovavano a rimanere lì, chiusi in quarantena senza far niente, e la sola prospettiva era diventata quella di contrarre la malattia e morire stupidamente, uccisi - anzi, assassinati - da un nemico invisibile. Non poteva dare a tutti una palla di vetro da far rotolare avanti e indietro per farli pensare ad altro - o meglio, per non farli pensare. L'equipaggio condannato a rimanere in sala comando avrebbe presto cominciato a protestare, a cercare una salvezza... Anche a costo di mettere in pericolo la vita di altri?
Qualunque cosa, ma questo doveva essere evitato. Si voltò di nuovo verso i due ufficiali:
"Siamo chiusi qui dentro, ma non è detto che dobbiamo rimanere con le mani in mano - disse - Comandante Roberts, si faccia mandare dalla Sicurezza alla sua consolle tutte le registrazioni delle olocamere della Base. Lei e il tenente Durani dovrete ricostruire tutti i movimenti di Bauer nelle ultime diciotto ore, sovrapponendo i luoghi dove si è manifestata la malattia. Vedete se c'è uno schema e se ci sono luoghi dove il batterio non si è ancora manifestato... Luoghi che dovranno essere sottoposti a quarantena. Io intanto, cercherò di avere notizie dalla Delegazione Romulana. Andate!"


DS16 Gamma - Infermeria -
20/06/2399, ore 18.25




Il romulano era ancora vivo, per fortuna, pensò il dottor Ch'Idrani, inserendo nell'inceneritore l'ennesima tuta protettiva usata dall'inizio della crisi. Almeno, abbastanza vivo da essere messo in stasi, in modo che il virus non potesse provocargli nuovi danni, fino a quando non fossero riusciti a trovare una soluzione, ma ormai le celle di stasi erano piene, i bioletti della sua infermeria tutti impegnati e chissà quanti altri avrebbero manifestato i sintomi nelle prossime ore. Oltretutto, aveva cominciato a diffondersi tra i passeggeri della Base anche la paura isterica della malattia. I suoi aiutanti avevano già dovuto perdere tempo con dozzine di individui spaventati, che adducevano i sintomi più strani ed assurdi e tuttavia non potevano essere trascurati. Forse avrebbe dovuto chiedere al comandante Drillrush di mettere intanto a sua disposizione un ramo della sezione abitativa e poi vedere se...
"Dottore?"
Nammo si girò. Dalla porta che dava sulla Passeggiata era apparso il capo della sicurezza. Dalla sua espressione cupa comprese che non aveva buone notizie da dargli:
"Altri contagiati?"
"No, o almeno non che io sappia - rispose Riccardi, lasciandosi cadere sulla poltroncina di fronte alla scrivania - Purtroppo, il senatore romulano e le sue guardie si sono rintanate subito nella Delegazione romulana e io lì non ho alcuna autorità. Mi hanno praticamente sbarrato la porta in faccia. E se venissero a sapere che il virus è stato fabbricato deliberatamente da un umano... - sospirò - Non voglio neanche immaginare la tempesta che si potrebbe scatenare..."
"Non...Penserà ad una guerra?" - esclamò il dottore.
"Forse no, forse mi sto preoccupando troppo... Lo spero"
Nammo rifletté un momento:
"Non credo che fosse questo il piano di Bauer. Dopotutto, le prime vittime sono state umane, come lo era lui"
"Può darsi. Chissà che aveva in mente quel disgraziato. Lei ha qualche idea, dottore?"
Il dottore scrollò le spalle:
"Non sono un consigliere e i misteri della mente - soprattutto di una mente cresciuta in una cultura che non è la mia - sono al di là delle mie competenze. Ho potuto estrarre dal database medico le note psicologiche di Bauer, ma - a parte uno spiccato narcisismo - non sono riuscito a trovare niente di rilevante. Ha provato a estrarre i diari personali?"
"Sono criptati, con un codice che i miei uomini stanno passando al computer principale per la decrittazione. Mi dia almeno lei delle buone notizie. Il campione che le ho fatto portare, può servire a fare un vaccino?"
"Non è così semplice..."
"Non ne dubito, ma può farlo?"
"Mi lasci finire - disse Nammo - Un vaccino contro la peste umana in effetti esisterebbe già da secoli. Il problema è che il batterio del campione ha veramente poco a che fare con lo yersinia pestis descritto nella casistica umana. E' un batterio mutageno, che reagisce in maniera differente a seconda della specie con cui si trova a contatto. Fra le altre cose, non sono ancora riuscito a capire come faccia a propagarsi così tanto"
"Non ha detto che si propaga per via aerea?"
"Infatti. Ma, se viene esposto ad una atmosfera ossigeno-azoto, come l'aria che respiriamo, il batterio deve trovare immediatamente un ospite o degrada nel giro di pochi minuti. Le persone che hanno contratto la malattia devono quindi essere state molto vicino ad un ospite attorno alle diciotto ore precedenti al contagio."
"Capisco - Riccardi si alzò in piedi - Devo individuare e portare in quarantena tutti coloro che hanno avuto a che fare con i contagiati nelle diciotto ore precedenti al manifestarsi della malattia. Va bene, la lascio al suo lavoro..."
Fece per girarsi, ma Nammo lo fermò:
"Solo un momento, signor Riccardi."
"Cosa?"
"L'ospite che trasporta il batterio potrebbe anche non essere un senziente. Secondo le ricerche mediche umane, il batterio della peste era trasportato dalle pulci presenti sui ratti"
"Ratti, a bordo di una Base Stellare? - esclamò Riccardi - Tutti gli animali, che siano portati a bordo come cibo o come animali da compagnia devono passare attraverso la dogana sanitaria. Sono sottoposti a controlli molto accurati! E sono molto sicuro che non sono sbarcati ratti terrestri, da nessuna nave!"
Nammo alzò le spalle:
"Non sappiamo quanta fantasia possa aver usato il nostro tenente Bauer nel contrabbandare il suo batterio. Potrebbero essere arvicole cardassiane. Potrebbero essere pulci sul tappeto del suo vicino di alloggio o nel cuscino sul sedile del ristorante dove ha pranzato il romulano. "
"Allora, bisognerà fare come le massaie di una volta... Fare le grandi pulizie!" - concluse Riccardi.

DS16 Gamma - Alloggio del senatore Jefferest nella Delegazione Romulana
20/06/2399, ore 18.31



"Allora?" - sbraitò il senatore Jefferest. L'uomo andava su e giù per la stanza, incapace di fermarsi un istante. Fahren, secondo e ormai unico assistente del senatore, non osava alzare lo sguardo per incontrare quello del senatore. L'alloggio del politico sembrava essere stato travolto da un temporale estivo e quella - di essere travolto da un temporale estivo - era esattamente l'idea che aveva della sua posizione l'assistente Fahren. Finalmente riuscì ad articolare:
" Sulla Passeggiata si parla di uno strano morbo che ha colpito varie persone. Sono per la maggior parte umani, ma anche di altre specie... Si rincorrono voci allarmanti sulla quantità di malati."
"E immagino che tu sia corso appresso a tutte queste voci, vero? - disse Jefferest piantandosi finalmente dietro la scrivania, con i pugni stretti sul piano - C'è qualcosa di solido che puoi darmi, Fahren?"
L'uomo respirò visibilmente prima di rispondere:
"Alcune ore fa era arrivata una informativa dalla sala controllo della Base Federale. Diceva che erano vietati i voli da e per la Base per le prossime ore a causa di una possibile epidemia a bordo. A nessuna nave è stato dato il permesso di lasciare la Base o di attraccare nelle ultime ore. La plancia di comando è isolata dal resto della Base esattamente dallo stesso tempo."
"Cosa? Perché IO non sono stato informato?" - Jefferest corredò l'urlo con una manata sulla scrivania che fece sussultare la guardia all'esterno.
"L'informativa parlava di una malattia che colpisce solo gli umani. Non c'erano notizie che il morbo potesse fare un salto di specie... Anche se la delegazione Klingon è stata chiusa esattamente nelle stesse ore"
"Quindi i Klingon sapevano che c'era un pericolo! I Klingon!- urlò il senatore - E noi... NOI! Siamo stati lasciati esposti a questa... questa..." s'impappinò. Fahren non osò completare la frase per lui.
Il senatore respirò profondamente, cercando di riprendere il controllo:
"E Gascer?" - articolò alla fine.
"Sappiamo che Gascer è stato portato all'infermeria della Base. Lo stanno curando i medici federali, ma non siamo riusciti ad avere notizie sulle sue condizioni... Temiamo il peggio" - disse Fahren. La voce gli uscì stranamente bassa.
"Federali? Federali? - gridò Jefferest, come se non riuscisse a credere alle sue orecchie - I Federali non dovrebbero neanche sfiorare un Romulano. Dov'è il nostro medico? Dov'è il medico della Delegazione?"
"Non è sulla Base, senatore... Non ricorda? Glielo avevo segnalato pochi giorni fa che il medico della Delegazione non sarebbe stato presente ad accoglierla, perché aveva preso un breve congedo personale"
"Un congedo personale. Siamo in mezzo ad una crisi, e il nostro medico ha preso un congedo personale!" - sottolineò la frase allargando le braccia - A quanto pare, noi dovremmo fidarci del medico federale per salvare la vita ad uno dei nostri. Forse a tutti i nostri, se questa piaga è davvero così virulenta come sembra"
Fece una pausa:
"Ma io non mi fido di questi Federali. Non mi sono mai fidato di loro, e ho sempre avuto ragione! Gascer deve avere la migliore assistenza che si può avere. Me ne occuperò io stesso, a costo di andare a prendere il medico e riportarlo qui!"
Fahren lo guardò stranito:
"Andare a prendere... Ma senatore, noi non possiamo muoverci da questa Base! Siamo in isolamento, nessuna nave avrà il permesso di lasciare gli ormeggi!"
"Che si provino a fermarmi, questi Federali! - sibilò Jefferest - Saranno i nostri medici a fermare questa stupida malattia degli umani! A costo di far saltare i ganci d'attracco! E tu, Fahren, organizzerai la nostra partenza, o puoi scordarti il tuo prezioso posto di lavoro su Nuova Romulus"



DS16 Gamma - Sala comando -
20/06/2399, ore 21:20



Gli occhi di Ramar Roberts cominciavano a bruciare, per le ore che stava trascorrendo a seguire le ombre del defunto Bauer lasciate nelle registrazioni delle olocamere, mentre alle sue spalle il personale di plancia tentava di contribuire con indicazioni e controlli incrociati.
Al principio, era stato quasi divertente guardare le immagini dei passeggeri della Base a velocità doppia del normale, ma poi era subentrata la stanchezza e la tensione delle ultime ore. Adesso, era quasi una tortura fissare ancora gli schermi.
"Avete qualcosa per me?" -
Si girò. Il comandante Drillrush era uscita dal suo studio e si era avvicinata, mischiandosi al personale, senza che lui se ne accorgesse.
Durani rispose accendendo lo schermo principale:
"Questo è quanto abbiamo ricavato finora" - disse. Lo schermo riproduceva una immagine tridimensionale della Base, con alcune zone segnate in rosso. Accanto ad ogni zona era segnata - sempre in rosso - l'ora in cui la vittima di un contagio aveva manifestato i primi sintomi della malattia.
Ramar compose a sua volta una sequenza sulla sua tastiera e sull'immagine tridimensionale dello schermo si sovrapposero delle linee blu. Le linee si intersecavano tra loro e attraversavano più volte le zone rosse.
"Le linee corrispondono ai percorsi che ha fatto Bauer negli ultimi tre giorni, come sono stati ricavati dalle registrazioni" - disse Ramar.
"Io credo che ci sia uno schema" - disse Durani. L'ufficiale tattico si scostò dalla sua consolle per avanzare verso lo schermo centrale:
"Qual è il fine di un terrorista? - domandò - E' ovvio, spargere il terrore uccidendo la maggior parte di persone possibile. Quindi, normalmente colpisce le aree più popolate, i quartieri residenziali, le aree divertimento dove le persone tendono ad essere più rilassate e più distratte. Ma qui non è successo..."
Puntò il dito verso le aree rosse:
"Si è registrato solo un caso sulla Passeggiata. Nelle ore precedenti, la vittima - il romulano - era stato nel ristorante della Passeggiata... Io credo che sia stato contagiato lì."
"Un ristorante - disse Claire - Ovvero un luogo pubblico, che è possibile colpire facilmente perché non ha particolari difese e dove si concentra molta gente"
"Ma è stato l'unico caso in cui il batterio è stato diffuso in un luogo pubblico - sottolineò Durani - In tutti gli altri casi, il batterio è stato diffuso in luoghi dove poteva accedere solo personale della Flotta Stellare"
"Stai pensando che Bauer ce l'avesse proprio con la Flotta? - chiese Ramar - Non gli era stata rifiutata una promozione, non ha avuto litigi con colleghi, il suo stato di servizio era ineccepibile... Non ha senso!"
"Nessuno di noi sa che cosa Bauer avesse in mente" - disse Claire.
Una mano si alzò dal gruppo del personale di plancia:
"Io avrei una ipotesi, signore... Se posso"
Gli occhi di tutti si fissarono sulla giovane donna che aveva parlato. Era una giovane umana dai capelli cortissimi chiari su una carnagione scura. La ragazza si alzò, guardandosi intorno.
Claire la incoraggiò con un gesto:
"Guardiamarina Challa, vero?"
"Ecco... - si schiarì la voce, evidentemente consapevole degli occhi di tutti su di lei - Io personalmente non ho la preparazione di un consigliere, ma all'Accademia ero in stanza con una consigliera. Lei era appassionata di olofilm con storie di detective e spesso mi ci trascinava..."
"E allora?" - la sollecitò Claire.
"Uno degli olofilm era imperniato su una serie di incendi dolosi. Gli investigatori puntavano verso degli speculatori edilizi, ma alla fine il vero colpevole risultò essere l'eroico pompiere che tanto si era prodigato per spegnere quegli incendi. Io non comprendevo perché dovesse fare una cosa del genere. La mia compagna di stanza mi disse che era stato per attirare l'ammirazione dei suoi capi e della sua gente. Da quel poco che ho conosciuto il tenente Bauer, io credo che potesse essere proprio come quel pompiere: alla ricerca costante di ammirazione e di encomi, al punto da causare una crisi in modo da poterla risolvere. Può essere per questo che non ha cercato di fare più vittime possibili, come farebbe un terrorista, ma abbia invece mirato a membri della Flotta Stellare. E' solo una ipotesi, naturalmente..." - terminò in un soffio.
"Ma una buona ipotesi - disse Claire, approvando - Una che si adatta a tutti gli elementi che abbiamo al momento. Molto bene, guardiamarina"
La ragazza arrossì e tornò a sedersi alla sua postazione. Claire notò che un altro guardiamarina le aveva allungato una pacca sulla spalla, ma fece finta di niente:
"Poniamo che l'ipotesi del guardiamarina Challa sia esatta. Dove ci porta?"
"Beh, al fatto che Bauer, per mettersi in luce avrebbe dovuto avere la cura a portata di mano. Giusto?" - rispose Ramar.
"Giusto - confermò Claire - Quindi dovremo dire alla Sicurezza di cercare in tutti i luoghi in cui Bauer potrebbe aver nascosto la cura. Nei suoi diari, per esempio... Quelli che non sono ancora stati decrittati dal computer principale."
Tornò a guardare il modello tridimensionale della Base che ruotava sullo schermo. Le aree rosse si confondevano fino quasi a sparire nelle righe blu:
"E forse, il luogo dove Bauer ha nascosto la cura è proprio di fronte a noi..."
Anche Ramar e Durani si voltarono di nuovo verso lo schermo centrale. Per un lungo momento, nessuno parlò.
"Quale ristorante?" - domandò improvvisamente Ramar.
"Cosa?" - fece Durani.
"Se l'ipotesi del guardiamarina Challa è esatta, le vittime predestinate di Bauer erano i membri della Flotta Stellare - disse l'ufficiale scientifico - Il fatto che abbia colpito un ristorante va fuori dallo schema. Ci deve essere un motivo per cui è stato preso di mira. Quindi, quale ristorante? E' frequentato da membri della Flotta?"
Durani tornò a grandi passi alla sua consolle. Premette un paio di tasti, quindi rispose:
"Rinan. E' quel piccolo ristorante bajoriano sulla Passeggiata - disse - I suoi clienti sono soprattutto i mercanti di passaggio. Non mi risulta che sia particolarmente amato dal personale della Flotta"
"Io non ci sono mai stato" - disse Ramar.
"Ha aperto da poco. Hanno rinnovato tutto il locale - disse Durani - Neanche io ci sono ancora mai stata"
Ramar si tirò su, stiracchiando la schiena. Lo sguardo gli cadde di nuovo sullo schema della Base che girava sullo schermo.
Si bloccò.
"Un momento..." - si mosse, lentamente verso lo schermo centrale fino quasi a toccarlo, quindi si girò di nuovo verso gli ufficiali di plancia.
"Credo di aver capito - disse - Lo vedete?"
Puntò il dito sulle zone rosse:
"Il ristorante sulla Passeggiata è stato rinnovato da poco. Queste zone, sono state tutte rinnovate negli ultimi due anni... Tutte le zone in cui si è manifestato il batterio sono state rinnovate da poco!"
"Che vuol dire? - domandò Claire - Perché Bauer dovrebbe aver preso di mira delle zone rinnovate da poco?"
"Non capite? Quasi tutta la nostra Base è stata costruita secondo vecchi criteri. Le zone rinnovate sono state invece ricostruite con gli ultimi ritrovati della nostra tecnica."
"Un momento!" - saltò su Durani - Non starai dicendo..."
"Si. Che Bauer ha infettato delle gelatine bioneurali."


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22.06 - Ordine generale 35

Autore: Tenente Nammo Ch'Idrani

DS16 GAMMA - PLANCIA

21/06/2399 ore 07.00



=^= Capitano Drillush!

Non posso dire di essere soddisfatto dal suo Comando...sono ore che avete trasmesso il segnale di emergenza sanitaria e da allora buio totale!

Ma cosa diavolo sta succedendo!?

E non mi faccia perdere tempo con la storia della malattia, oramai sappiamo già tutto avendo ricevuto i dati da canali privilegiati...quello che voglio sapere è cosa intendete fare per risolvere il problema e come possiamo aiutarvi. =^=

Il volto dell'ammiraglio Maelstrom non prometteva nulla di buono e testimoniava di diverse ore di tensione alle spalle.

"Mi dispiace Ammiraglio, ma ci siamo concentrati sugli sforzi per risolvere la questione con le nostre risorse ed abbiamo perso di vista la necessità di coinvolgere la Flotta..."

=^= Decisamente un errore di valutazione, Capitano. Il Comando Centrale ha già ricevuto le proteste delle delegazioni presenti sulla Stazione, i Romulani vogliono indietro i loro ammalati, i Klingon, che sembrano immuni, vogliono avere luce verde per riprendere le loro attività, i mercanti e le navi da trasporto si lamentano perché devono effettuare i percorsi senza poter attraccare alla Stazione...insomma qui sta saltando un tappo, se capisce quello che intendo..=^=

Drillush era già sufficientemente preoccupata per le condizioni a bordo per poter davvero dedicare tempo alle questioni di navigazione delle flotte mercantili.

"Ha ragione Ammiraglio, tuttavia, di fronte al diffondersi di una versione evoluta del ceppo di yersinia pestis, abbiamo dovuto adottare tutte le misure di sicurezza sanitaria necessarie...sono certa che presto saremo in grado di porre fine all'emergenza. "

L'Ammiraglio guardò a lungo dall'ologramma senza parlare, poi prima di chiudere la conversazione aggiunse.

=^= Sarà meglio per lei, Capitano. Le informazioni che abbiamo ricevuto sono poco rassicuranti, avete già avuto diversi decessi e, se fosse vero che la malattia si sta diffondendo attraverso le gelatine bioneurali..=^=

Drillush intervenne.

"Ammiraglio! In circostanze come queste circolano notizie di tutti i generi, al momento non abbiamo alcuna indicazione in merito, chiederò al Reparto Scientifico di condividere con Voi tutte le informazioni raccolte, può darsi che voi ci capiate di più, terrò a bada i Romulani ed i Klingon e troveremo la soluzione all'epidemia quanto prima. Ha la mia parola. "

Silenzio.


=^=Bene Capitano, da ora voglio pieno accesso a tutte le vostre informazioni, trasparenza assoluta, abbiamo già allertato la nave ospedale "Galeno" che sarà nel Vostro Settore quanto prima per fornirvi ogni assistenza. =^=

"Benissimo Ammiraglio" disse Drillush accingendosi a chiudere la conversazione.

Se veramente fosse giunta all'orecchio del Comando Flotta la notizia confermata di un'infezione delle gelatine, le contromisure avrebbero potuto essere drammatiche.

=^=Un'ultima cosa, Capitano.=^=

La mano di Drillush si bloccò.

=^=Le comunico ufficialmente che ho attivato il protocollo dell'Ordine Generale 35, se non ci saranno novità positive entro le prossime ore e lei dovesse perdere il controllo della Stazione, sarò costretto a procedere.

Non possiamo permetterci di far propagare una malattia mortale tramite la contaminazione delle gelatine...rischieremmo l'intera Flotta=^=

Nuovo silenzio.

"Comprendo Ammiraglio, farò in modo che non ve ne sia bisogno."

Buio.


*L'Ordine 35.....!!*

DS16 GAMMA - INFERMERIA

21/06/2399 ore 09.00


Il complesso rituale funebre si era concluso, l'orecchino era stato finalmente asportato ed il corpo di Manghi, deceduto nella notte era infine pronto per le fiamme dell'inceneritore.

Nonostante la generosa applicazione di sporocillina, il Bajorano era deceduto alle prime ore del nuovo giorno ed altri tre pazienti (due terrestri ed il Ferengi proprietario del ristorante sulla passeggiata) versavano in condizioni critiche.

Il numero di contagiati aumentava costantemente sebbene le prime misure di contenimento fossero state adottate ed il personale medico, Olomedici compresi, era sottoposto oramai da ore a turni massacranti.

Il dott. Ch'Idrani si domandava quanto ci sarebbe voluto prima che una crisi di stanchezza e sconforto giungesse a minare la resistenza dei suoi ragazzi, i primi morti, il morale basso e la prospettiva di un fallimento nella cura della malattia avrebbero fatto il resto.

Voltandosi, incrociò lo sguardo del dottor Oskov.

"Dottore, mi dia almeno lei buone notizie.."

"Dipende da cosa intende per buone notizie. Il fatto che i test che stiamo conducendo su campioni del batterio modificato confermino come la difesa immunitaria klingon sia in grado di sopprimere l'aggressore dimostra la nostra innata superiorità su tutte le altre razze...certo, questo non è detto che per voi sia un bene.."

L'andoriano serrò involontariamente le antenne rivolgendole intensamente verso l'anziano klingon.

"Mi sta dicendo che, fino ad ora, l'unica razza che non contrae la peste è la vostra?!?"

"Esattamente."

Il klingon non faceva nulla per nascondere la personale soddisfazione.

Ch'Idrani si girò a dare una rapida occhiata tutt'attorno.

Ogni spazio libero dell'Infermeria era occupato da degenti e tale era l'afflusso che era stata messa a disposizione della sezione medica anche una parte piuttosto estesa del ponte che, però, andava progressivamente saturandosi.

Per evitare pericoli di contagio ai malati allettati per altre ragioni, gli stessi erano stati trasferiti d'urgenza fuori dalla sezione e riportati alla bell'e meglio nei propri alloggi ove erano assistiti temporaneamente dagli Olomed, ma in caso di crisi acuta, con il personale al limite e con le attrezzature saturate sarebbe stato un disastro.

Osservò il dott. Shran mentre visitava il paziente Romulano, il volto stanco e serio di colui che non riposa da troppe ore.

Tornò a parlare al klingon.

"Senta, forse è una follia ma...viste le circostanze estreme, dobbiamo valutare soluzioni estreme..."

Oskov stette a sentire.



DS16 GAMMA - SALA COMANDO

21/06/2399 ore 10.00



"Facciamo un rapido giro di tavolo per gli aggiornamenti...Ramar?"

Il volto Bajor era particolarmente scuro, la notizia del peggioramento di Manghi era circolata nella notte e l'impossibilità di partecipare ai rituali funebri per ridurre i rischi di contagio era stato un duro colpo per lui.

"Dunque, stiamo mettendo mano al lavoro di Bauer...dobbiamo supporre che, se come sembra tutta questa storia è colpa sua, anche i dati scientifici che lui stesso ha immesso nel sistema possano essere compromessi, dalla durata dell'incubazione della malattia ai parametri genetici e biologici rilevati nei test...insomma, potrebbe averci avvelenato l'acqua del pozzo ed ora noi siamo costretti a ripartire da zero...".

Il silenzio cadde nella sala, sia tra i presenti che tra coloro che erano collegati, l'idea che si dovesse tornare al punto di partenza spaventava un po' tutti.

"D'accordo, metteteci tutte le risorse che avete e fammi sapere se hai bisogno di altro, tu Alessandro che dici?"

Riccardi trasmise via tricorder a tutti i convocati alla riunione una mappa 3D dei diversi livelli della stazione.

"Come vedete, attraverso l'analisi delle riprese video e della lettura delle scansioni dei diversi trasmettitori personali delle persone che risultano già infettate siamo riusciti a costruire un modello che dovrebbe aver tracciato tutti i movimenti di queste persone offrendoci la possibilità di individuare le aree potenzialmente contagiate e di metterle in sicurezza."

Ad un tocco leggero di Riccardi, davanti agli occhi di tutti i presenti, il modello della Stazione cominciò a riempirsi di sottili ricami rossi che si intrecciavano, si sovrapponevano, si interrompevano componendo dei cerchi sempre più ampi.

"Ecco, sulla base dei dati forniti, ad oggi dobbiamo ritenere contagiato circa un terzo della stazione. Stiamo provvedendo alla ridistribuzione degli spazi liberi di modo da poter convivere tutti sulla Stazione ma ora dopo ora la situazione peggiora..."

Alessandro si rivolse direttamente a Ramar.

"D'altronde, fino a quando non saremo in grado di comprendere come sia intervenuto il contagio delle gelatine e come si propaghi la malattia in esse, non siamo nemmeno in grado di dire se non ci sono altre aree infette...".

Nuovo gelo.

L'ambasciatore T'lani ritenne giunto il momento di intervenire.

"Signor Comandante. come sapete, allo stato, nessun Vulcaniano facente parte della delegazione risulta infetto, il rischio tuttavia che questa malattia si diffonda ulteriormente e colpisca anche noi ci ha messo nella condizione di dover avvertire direttamente il Comando Flotta. Sono sicura che comprenderà l'opportunità del gesto."

Drillush riuscì a malapena a nascondere il disappunto.

"Non importa ambasciatore, avevamo già trasmesso il segnale generale di emergenza sanitaria, tuttavia, non mi dispiacerebbe se anche lei, con tutte le prerogative diplomatiche, rispettasse la via gerarchica in futuro...in che altro modo potete aiutarci?"

"Vi offriremo tutta l'assistenza scientifica disponibile sulla Stazione e siamo pronti a coinvolgere anche le strutture presenti nel Quadrante Alpha".

"Molto bene, grazie. Che novità dai Klingon? Ambasciatore?"

Il volto di Rogal Dothrak comparve sullo schermo di tutti i visori.

"Da parte nostra, possiamo confermare che allo stato non risultano soggetti infetti, il nostro medico capo, Oskov è già a disposizione della Sezione Medica della Stazione e sono in corso dei test per verificare le ragioni della nostra immunità al batterio..."

Ch'Idrani schiacciò il mic ed intervenne nella discussione.

Il suo volto si affiancò a quello di Rogal.

"A tal proposito, Comandante...i risultati degli esperimenti effettuati dal dott. Oskov sembrano confermare che la capacità immunitaria del personale Klingon sia tale da renderli inattaccabili...mi domando se, vista la situazione nella quale versiamo, non sia il caso di procedere con una terapia genica a tappeto..."

"Cosa intende dottore?" replicarono quasi all'unisono Drillush e Dothrak.

"Beh, in attesa di ricostruire la corretta eziologia della malattia ed individuare una cura per gli infetti ed un modo per ripulire la Stazione, potremmo intervenire sul personale presente con una piccola modifica genica, inserendo un tratto del genoma Klingon in tutti noi..."

L'idea di diventare mezza Klingon fece gelare il sangue di Claire.

=^= Comandante? E' la Plancia che parla. =^"

"Avanti, che succede?"

=^= E' appena uscita dal wormhole la nave ospedale "Galeno"...chiede di poter attraccare con la massima priorità...segnala di aver a bordo una Task Force di emergenza per il contenimento dell'epidemia..=^=.

"Benissimo, provvedete ad identificare l'attracco disponibile e trasmetta alla "Galeno" le coordinate e le misure di contenimento che abbiamo adottato..."

=^= ....=^=

"C'è altro?" disse preoccupata Claire.

=^= La Galeno non è sola...è accompagnata da due vascelli classe Intrepid...la "Faith" e la "Charity.=^=

*Quel *^°ç*^ di Maelstrom! Lui e il suo Ordine Generale 35!*

=^= Comandante?=^=

"Sì, conferirò con i comandanti dei vascelli dalla Sala Tattica al termine di questa riunione".

*Sarà meglio prendere tempo..*

DS16 GAMMA - AMBASCIATA ROMULANA

21/06/2399 ore 10.15



"Non intendo attendere oltre! Liberate il corridoio e riconsegnateci il nostro uomo!"

Le urla del senatore Jeffrest risuonavano lungo tutto il corridoio precipitando come pietre sulle teste dei Federali schierati di fronte all'ingresso dell'ambasciata.

"Fahness! Ordina ai nostri uomini di sgombrare la strada anche con la forza se necessario, andiamo a prendere il nostro fratello Gascer e ce ne andiamo da questo buco puteolente!"

Il Guardiamaria Huller attivò il comunicatore.

=^= Tenente Riccardi? Guai al settore Romulano...abbiamo bisogno di assistenza immediata...=^=


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22.07 - Persuasione

Autore: Tenente Comandante Tara Keane

DS16 Gamma- Ambasciata Romulana
21/06/2399 - ore 10,18



Quando Riccardi girò l'angolo che portava all'ambasciata Romulana, s'accorse subito che la situazione era sul punto di rottura: i suoi uomini a stento riuscivano a contenere le guardie Romulane, che sobillate dal Senatore Jeffrest, spingevano per uscire dall'isolamento della loro ambasciata. Qualcuno dei suoi uomini aveva impugnato un phaser e Alessandro sperò caldamente di non dover dare l'ordine di usarlo.
" Che succede qua ? " disse il Capo della Sicurezza, passando tra i suoi e ponendosi a capo dello schieramento federale " Dov'è il Senatore? " continuò Riccardi cercando con lo sguardo il politico romulano, che tanto scompiglio stava recando sulla base.
*Ma proprio adesso l'ambasciatore doveva prendersi una vacanza? * pensò Riccardi che, conoscendo bene il romulano, sapeva che sarebbe stato molto più collaborativo. Invece doveva trattare con questo vigliacco pallone gonfiato, che preferiva mettere a rischio l'incolumità dei suoi uomini, pur di scappare!
Dalla retrovia Jeffrest disse:
"Come osate impedirci il passaggio, siamo forse prigionieri della Federazione? "
"Senatore, qui nessuno è prigioniero, ma fino a che l'emergenza non sarà finita, nessuno può lasciare la Base. E questo vale per lei come per tutti gli altri. " rispose Riccardi con il tono più conciliante che poteva, senza ottenere però il risultato voluto. Jeffrest infatti sembrò agitarsi ancora di più e continuò:
"È tutta una farsa, questa strana malattia che pare non colpire i Klingon, anzi probabilmente sono stati proprio loro a diffonderla. Basta non resteremo qui un minuto di più: consegnateci il nostro compagno e fatevi da parte, altrimenti.." ma il Romulano non riuscì a terminare la frase, perché, da dietro gli uomini federali, la voce impassibile di T'Lani interruppe il suo sproloquio.
" Altrimenti cosa? Senatore è sicuro di poter fare delle minacce ?" E mentre avanzava gli uomini di Riccardi si aprirono per farla passare, aprendosi a ventaglio e schierandosi, poi, ai lati dell'anziana vulcaniana, come gli antichi vassalli si schieravano a fianco del loro re per meglio coprirgli le spalle. Anche i soldati romulani si spostarono al suo passaggio e lei si fermò solo davanti al Senatore.
"Devo dirle due parole." gli disse e si spostò verso l'interno del corridoio che portava all'ambasciata romulana per poter conferire con Jeffrest con un minimo di riservatezza.
Riccardi guardò la scena dalla sua posizione e vide il Senatore dapprima impavido e sicuro di sè, poi a mano a mano che T'Lani parlava le sue spalle si abbassarono sempre di più e il suo sguardo divenne dapprima dubbioso e poi, quasi spaventato. Quando T'Lani ebbe finito di parlare i due tornarono verso i due schieramenti in arme e fu Jeffrest a parlare:
"L'ambasciatrice della Federazione mi ha informato sulla reale situazione sulla Base e ho capito che i miei timori erano infondati. Per cui rispetteremo la quarantena e offriremo supporto per cercare una soluzione a questa tragica emergenza." Detto questo si voltò e tornò verso la sua ambasciata , lasciando visibilmente allibiti sia Riccardi che il suo assistente Fahren, che ripresosi dal repentino cambio d'opinione del suo superiroe , ordinò ai suoi uomini di rientrare.
Riccardi diede lo stesso ordine, ma disse ad un paio dei suoi di continuare la sorveglianza, perchè non si fidava troppo dei Romulani. Quindi allungò il passo e raggiunse T'Lani, che con fare ieratico stava tornando ai suoi alloggi.
"Mi scusi Ambasciatrice, posso sapere cosa ha detto a Jeffrest per farlo desistere dai suoi progetti?"
"Gli ho semplicemente detto che se avesse lasciato DS16 col malato, ammesso e non concesso che le nostre navi glielo avessero permesso, e una volta raggiunto l'impero, sempre ammesso che non si fossero ammalati e probabilmente morti durante il viaggio, avrei provveduto io stessa ad avvisare l'Impero che la sua nave stava arrivando con un carico destinato a portare morte tra i suoi abitanti e che il responsabile di tutte le morti che ci sarebbero state, sarebbe stato lui. Ha convenuto che alla sua carriera non avrebbe giovato molto." ed essendo arrivata nel frattempo davanti alla porta del suo ufficio, vi entrò senza preoccuparsi di salutare il Capo della Sicurezza il quale chiamò in Plancia.
"Riccardi a Drillrush: è stata sua l'idea di mandare T'lani a supporto?"
=^= Qui Drillrush. Sì perchè? Qualche problema ?=^= Rispose il Comandante con un leggero affanno nella voce.
" No, al contrario! Problema risolto! Chiudo."

DS16 - Ambasciata Klingon
21/06/2399 - ore 10.30



Tara stava accingendosi a lasciare l'uffico di Rogal: da quando era stato acclarato che i klingon erano al riparo dalla malattia, Keane si sentiva impotente a starsene chiusa lì, senza poter dare una mano nel cercare di risolvere la crisi.
Aveva quindi chiamato la Drillrush e avevano convenuto che la sua presenza sarebbe stata più utile nella Sezione Ingegneria a capire, insieme al Capo Ingegnere, come impedire il diffondersi del morbo tra le gelatine bioneurali.
Rogal aveva protestato energicamente, temendo che la sua metà umana potesse esporla a rischi di contagio, ma le rassicurazioni del suo medico e la promessa da parte di Tara di indossare sempre su bocca e naso la maschera di protezione, l'avevano persuaso a lasciarla andare, anche se vederla andare via gli procurava quasi un dolore fisico.
"Tara! " la chiamò prima che lei varcasse la soglia " mi raccomando: sii prudente!"
Lei si voltò e da dietro la maschera di protezione, gli fece un sorriso che lui non potè vedere, e gli rispose:
" Tranquillo, nemmeno la peste potrà allontanarmi da te. Ci vediamo dopo. " ed uscì dirigendosi al più vicino turboascensore.

DS16 - Plancia
21/06/2399 - ore 10.35



Durani sedeva sulla poltrona di comando, in quanto il Comandante Drillrush era rimasta in Sala comando anche dopo che la riunione, con gli Ufficiali Superiori per fare il punto sulla situazione, era terminata. Non invidiava la sua posizione di comando, chissà a quali pressioni era sottoposta in questo momento l'umana. Certo, visto che non rischiava il contagio, avrebbe voluto andare a dare manforte a Riccardi con le indagini sulla ricerca del vaccino , che supponevano Bauer avesse portato con se insieme al virus. Drillrush aveva però ribattuto alla sua richiesta, che proprio per via della sua immunità al virus doveva restare in Plancia e, nel caso in cui il virus li avesse contagiati, lei ne avrebbe preso il comando. Stava pensando alle eventuali conseguenze di questa cosa, quando sentì qualcuno tossire alla sua destra.

DS16 - Infermeria
21/06/2399 - ore 10.45



Nammo stava parlando col Dottor Chamberlain, appena sbarcato dalla Galeno per portare aiuto ai medici ormai esausti della Stazione spaziale: i bioletti e le camere di stasi che avevano già provveduto a sbarcare erano una manna per il Medico Capo della Base e stavano anche organizzando il lavoro dei ricercatori, che avrebbero cercato una cura, oltre a quella genica trovata da lui e dal medico klingon Oskon.
La chiamata del Tenete Durani dalla Plancia lo colse non troppo di sorpresa.
=^= Plancia ad infermeria: Dottor Ch'Idrani?=^=
"Sì Tenete, dica: ci sono problemi?"
=^=Temo di sì: anche se lui sostiene di stare bene, il Tenente Comandante Roberts ha cominciato a tossire con una certa veemenza da qualche minuto!=^= rispose la klingon molto preoccupata per il collega.
"Lo faccia teletrasportare subito in infermeria, purtroppo temevo che qualcuno di voi potesse essere infettato!" e Ramar, che era stato il primo a soccorrere il povero Tenete Manghi, era tra i più probabili tra i candidati. [/justfy'>


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22.08 - Alla radice del problema

Autore: Tenente Comandante Rerin Th'Tharek


- Flashback -
USS Alvarez - Bar di Prora
19/04/2399 - Ore 18.34



"..Well, please don't ask me what'sa on my mind
I'm a little mixed up, but I'm feelin' fine
When I'm near that girl that I love best
My heart beats so it scares me to death!.."
Rerin se ne stava su di un tavolo isolato ad osservare distrattamente le stelle attraverso i finestroni e ad ascoltare una vecchia canzone di Sol III a volume fin troppo elevato per i suoi gusti. Non era mai stato un tipo di molte parole ed il bar era una delle aree che aveva sempre tentato di snobbare,ma quella sera le cose erano diverse.
"Si presuppone che questa sia una festa" il Comandante Michael Powell si sedette a sua volta al tavolo osservando fuori dal finestrone con dipinta sul volto un'espressione divertita "E si presuppone sempre che questa sia una festa per la tua promozione, presente? Sai quella specie di cerchietto nero che hanno posto subito dopo i due pin dorati? ..il passaggio da tenente a tenente comandante?"
"Già, possibile che pure adesso riesci a non essere felice di quello che hai?" la voce allegra della giovane guardiamarina Zahira fece voltare i due uomini
"Non è la promozione in sé il problema, quanto il conseguente trasferimento ad altro incarico.." Rerin alzò la mano ordinando della birra andoriana, purtroppo per lui replicata, e ne assaporò una lunga sorsata "Quello che mi domando è.. quando hanno deciso di assegnarmi un incarico simile, hanno preso in considerazione chi sono io?"
"Andiamo!" Zahira diede una pacca sulla spalla a Th'Tharek "Non può essere così terribile, sono certa che se lo guardassi in prospettiva ti accorgeresti che è il lavoro fatto a posta per te"
"Primo ufficiale sulla DS16 Gamma? Mi è stato presentato come un compito di grande importanza poiché la Starbase è un nodo nevralgico fra varie ambasciate che coesistono sul filo di un delicato equilibrio tenuto in piedi grazie ad importanti legami diplomatici da conservare e consolidare.. sempre se non si voglia tornare in guerra con qualcuno. In sintesi, c'è una scrivania e tante scartoffie, con l'aggiunta di dover sostenere un ruolo da ambasciatore della flotta fra Klingon.. Romulani.. Dominio.. e chissà chi altro vi sia là in mezzo"
Zahira scoppiò a ridere "Tu ambasciatore della Federazione? Andiamo Rerin, hai le tue buone qualità ma sei diplomatico quanto lo potrebbe essere un siluro al tricobalto! L'ultimo diverbio che hai avuto lo hai risolto con una scazzottata in sala ologrammi, il Capitano avrebbe voluto spedirti su Andoria a calci quando lo ha scoperto!"
Rerin fece spallucce "A volte si risolve molto più con un montante ben assestato piuttosto che con mille parole.."
"Eviterei di prendere a pugni gli ambasciatori.." Powell osservò l'aenar-andoriano con un sorriso divertito "In primis perchè da quello che so l'ambasciatore klingon è un armadio a muro a sei ante e quasi certamente ti pianterebbe come un chiodo sul pavimento.. in seconda perchè vorremmo evitare una guerra fra le varie potenze, siamo in primis esploratori e vorremmo restare tali.."
"Esatto!" Rerin sbatté il pugno sul tavolo "Siamo esploratori! Cosa dovrei esplorare dentro una base spaziale? Sarei bloccato sempre nel medesimo posto, con le medesime persone.. sai che divertimento!"
"Oltretutto, in effetti, con tutti i compiti che gli si poteva attribuire.. questo non mi sembra proprio tagliato per lui" Zahira "La cosa mi stupisce un po', ero convinta che le attribuzioni ai vari incarichi venissero scelte in base al profilo psicologico"
"In verità ti era stato offerto anche un altro ruolo che hai immediatamente scartato optando per partire per la Starbase" Powell lo osservò con sguardo divertito
"Eh.. grazie, l'alternativa era diventare il secondo ufficiale sulla USS Chicxulub, e francamente lavorare nel medesimo vascello in cui sono imbarcati Tolaon e Vryve? Avrebbe voluto dire litigare tutto il tempo, passi Vryve, ma Tolaon non avrebbe mai accettato di ricevere ordini da me, troppo testardo ed egocentrico per vedersi superare in posizione da suo figlio" Rerin scosse il capo per poi finire rapidamente la propria bevanda "No, l'unica alternativa possibile era partire per DS16 Gamma"
"Quindi fra te e i tuoi genitori i rapporti sono ancora piuttosto tesi, eh?" chiese con espressione comprensiva Zahira
"Rapporti tesi è un eufemismo, ad ogni occasione non fanno altro che ricordarmi di non aver dato discendenti al keth.. a quanto pare si rallegrano che mio fratello e i miei cugini abbiano fatto scelte diverse preservando la continuità del clan"
"Secondo il tuo ruolino di servizio questo trasferimento è di fatto un premio aver scoperto che l'Ambasciatore cardassiano era un esponente di una frangia rivoluzionaria salito a bordo di DS9 per far esplodere la base, sicuramente ti ha reso un ufficiale degno di essere preso in considerazione per un incarico su una base stellare che, per sua natura, è visitata ogni singolo giorno da svariate persone" la voce del Comandante Powell era calma e rilassata
"Mm.. e ufficiosamente?"
Powell guardò l'andoriano inclinando il capo "Il tuo trasferimento è coinciso con la tua avventura con una certa Jhesse Sh'chiarel.."
Rerin fece una smorfia "La guardiamarina della scientifica?"
"Nonché figlia di un ammiraglio della Flotta.." intervenne Zahira
"Ecco.. mi pareva strano che non fossi stato messo nei guai da una donna"
"Si tratta di un'opportunità da non perdere, per quanto sembri dissimile dalle proprie aspirazioni non può essere scartata con sufficienza. Si tratta della posizione di primo ufficiale in comando, una posizione che molti ufficiali agognano di raggiungere ed un ottimo trampolino per una eventuale successiva promozione a Capitano, dovresti esserne felice Rerin!" Powell sorrise con un'espressione convinta in volto "Datti una possibilità, potresti scoprire che quell'incarico è molto meglio di quanto tu possa immaginare"



DS16Gamma - Infermeria
21/06/2399 - Ore 11.00



Nammo era una persona abbastanza paziente, soprattutto considerati gli standard della razza andoriana. Non aveva quel desiderio guerrafondaio che solitamente permea l'agire andoriano ma tutti avevano un limite personale e lavorare con un medico klingon tanto compiaciuto con se stesso per appartenere all'unica razza che sembrava immune alla malattia stava diventando via via più fastidioso.
Dal canto suo il klingon sembrava sguazzarci parecchio comodamente in quella situazione neppure fosse stato un grande conquistatore, osservava con espressione tronfia il collega gettando qui e lì battutine sarcastiche sull'effettiva superiorità della razza klingon.
Alla fine anche per Nammo la misura fu decisamente colma e, all'ennesima provocazione del collega, si voltò a rispondere "Beh, il fatto che in questo particolare caso la sua razza risulti immune ad un virus.. peraltro creato in laboratorio, non esclude che possa avvenire anche il contrario" non attese la risposta del collega e riprese "Dottor Oskov, non vorrei essere proprio io a farle una lezione di storia.. ma le ricordo che quando la sua razza superiore tentò di modificarsi geneticamente per migliorare la propria forza attraverso il dna umano potenziato creò un virus che non solo avrebbe portato la sua gente a perdere le creste craniali ma alla morte.. avete rischiato la decimazione della vostra gente e fu solo grazie a quella razza umana da lei ritenuta tanto inferiore che....." il medico andoriano si bloccò di colpo ad occhi sgranati "Il sistema immunitario, non il dna.."
Il Dottor Oskov passò dall'indignato per essere stato ripreso, al furioso per il ricordo di quando dovettero chiedere aiuto agli umani ed infine allo stupito per il significato di quanto avevano improvvisamente intuito entrambi: possibile che fosse così facile?
Il Dottor Chamberlain, che aveva seguito da una certa distanza la discussione, si avvicinò annuendo "Potrebbe essere la sola via maestra da seguire in questo caso. A questo punto abbiamo acclarato che la mancanza di pazienti di razza klingon non è legata ad una loro mancata esposizione ma proprio da una loro immunità, ciò di cui abbiamo bisogno è spingere il sistema immunitario adattativo klingon a creare per noi una cura" lo sguardo si portò su Oskov "Ci servono dei campioni di sangue klingon da inviare al laboratorio il prima possibile, non c'è tempo da perdere!"



USS Alvarez - Plancia
21/06/2399 - Ore 16.12



Il viaggio di Rerin sulla Alvarez era quasi giunto alla sua conclusione, o quasi.. l'avviso di quarantena era giunto a tutti i vascelli federali, fossero essi più o meno lontani dalla Starbase, ma nonostante tutto la nave aveva fatto rotta per raggiungere DS16 Gamma.
"Deve essere una strana sensazione.." Powell, dalla postazione di comando si voltò ad osservare Rerin che si era posizionato al suo fianco "Diventare primo ufficiale di un'installazione entrata in quarantena.. prendere una posizione di comando nel mentre si è alle prese con un'emergenza di un certo spessore"
"In verità la cosa mi entusiasma" la voce di Rerin suonava divertita "Inizialmente l'idea di essere mandato su una base mi aveva provocato seri dubbi ma.. devo ammettere che più ci penso e più ritengo che possa essere un'esperienza interessante"
"Signore, chiamata in entrata dalla Starbase"
"Sullo schermo!" Powell si sistemò meglio sulla postazione per poi sorridere al volto del Comandante della Starbase
=^= Qui Comandante Drillush, della Starbase DS16 Gamma.. la base è ancora sotto quarantena, non sarà concesso alcun attracco per il momento =^=
Powell annuì a Rerin che sorridendo prese la parola "Buongiorno Comandante, avrei preferito presentarmi in altra maniera ma.. data la situazione.. sono il Tenente Comandante Rerin Th'Tharek, sono stato assegnato alla Starbase DS16 Gamma con la funzione di primo ufficiale.. A che punto siete con la gestione dell'emergenza medica?"
Powell osservò il sottoposto con espressione severa "Potevi chiederlo anche con un po' più di tatto.." Rerin lo sentì ma lo ignorò di proposito, attendendo la risposta di Claire.
=^= Siamo riusciti circa un'ora fa ad estrarre l'anticorpo che rende immuni i klingon da questa sorta di pestilenza.. le simulazioni sono in corso ma ritengo che molto presto le cose potranno tornare alla normalità. Per fortuna il peggio è passato. =^=
"E' un'ottima notizia, siamo lieti di sapere che è tutto finito" Powell sorrise soddisfatto
"Tutto finito?" Rerin, al contrario, aveva un'espressione molto più ombrosa e sospettosa "In che senso tutto finito? Ho ricevuto alcuni rapporti dal comando dato l'incarico assegnatomi e.. io non credo che la questione si sia conclusa, ma che vi sia molto altro sotto"
=^= So cosa intende dire Comandante =^= la voce di Drillush sembrava stanca per la mancanza di riposo ma anche determinata e fiera
"Io non credo di seguirvi invece.." Powell osservò un Rerin e lo schermo con espressione perplessa
"Beh, partiamo a considerare la situazione da una certa prospettiva.. è stato rapidamente individuato il responsabile nel tenente Bauer, ufficiale scientifico e quindi in grado di infettare una base agendo di nascosto.."
=^= E piuttosto rapidamente abbiamo individuato il possibile movente.. il tenente Durani ha fatto delle ricerche a riguardo.. da quanto è risultato le prime ricerche medico-scientifiche di questo tipo risultano essere state iniziate dal padre.. evidentemente aveva intenzione di portare avanti le ricerche paterne, forse per un desiderio di riscattarne il nome o per mero protagonismo una volta individuata una cura =^=
"Sì, era quello che presupponevo anche io ma rimane ancora una questione a cui io non ho trovato risposta.. perchè proprio ora? Inizialmente avevo ipotizzato che fosse stato promosso di recente.. un avanzamento di carriera lo avrebbe lasciato più libero di agire indisturbato nella base per mettere in pratica il proprio piano criminoso"
=^= Ma non è stato promosso di recente.. =^= intervenne il tenente Baslit dopo aver sostituito Ramar alla postazione scientifica =^= Si trova nella medesima posizione da svariati anni, nella sezione era piuttosto conosciuto e nessuno aveva mai messo in dubbio il suo attaccamento al lavoro e la sua professionalità =^=
"Del resto l'altra alternativa è che tutto ciò fosse avvenuto in corrispondenza con una data significativa per Bauer, come la morte del padre, il giorno in cui fu respinto il suo lavoro o il giorno in cui lo hanno destituito dalla Flotta.."
=^= Si Comandante, ma non vi sono correlazioni di sorta, sembra che senza alcun motivo abbia deciso solo ora che era arrivato il momento di vendicarsi, ci siamo accorti a nostra volta dell'anomalia =^= Durani osservò con espressione piuttosto furente Rerin =^= Purtroppo non potremo mai sapere perché abbia agito solo ora, con la sua morte ogni possibilità di interrogarlo è andata perduta per sempre.. =^=
"E anche questo non vi sembra strano?" Rerin incrociò le braccia al petto "La sua morte la vedete semplicemente come una sorte di vendetta divina?"
=^= Beh, Comandante.. come potrà intuire nessuno di noi crede al caso fortuito nè tantomeno alle coincidenze =^= Claire prese la parole =^= Se la stazione avesse avuto un sistema eps così precario che eventuali scariche energetiche non potessero essere dissipate mediante la linea secondaria, il problema si sarebbe dovuto ripetere ed il numero di vittime avrebbe dovuto essere ben più alto.. eppure, a parte quell'unico episodio, non sono avvenuti altri incidenti simili.. =^=
Rerin fece un mezzo sorriso verso il suo ufficiale superiore "E' il medesimo dubbio che ho avuto io Signora, ci sono stati altri sicuramente altri sbalzi di energia, tenuto conto delle gelatine bioneurali fortemente compromesse e della necessità di dare la precedenza a trovare una cura per la peste.. Strano che non ci sia stato nessun altro morto per folgorazione, no?"
=^= La cosa non convince nessuno di noi, e siamo convinti che capire il perchè Bauer abbia agito ora sia la chiave della questione, senza contare che la sua morte appare sin troppo fortuita =^= Durani riprese la parola =^= Stiamo cercando di contattare la madre del tenente per informarla di quanto accaduto, purtroppo per il momento senza successo =^=
"Pensate che si tratti di una questione di famiglia quindi, ma perchè i klingon ne sono completamente immuni? La fisiologia klingon è nettamente più simile a quella umana rispetto alla fisiologia vulcaniana o romulana.. che a loro volta sono comunque più simili rispetto a boliani o a noi andoriani. Eppure stranamente solo la razza klingon è immune, la cosa non mi convince"
=^= No Comandante, non ha compreso le parole del tenente =^= Drillush intervenne nuovamente =^= Tutte le strade investigative sono aperte ma per il momento l'unico nominativo che sembrerebbe direttamente collegato alla vicenda è quello della madre del tenente Bauer.. come ha detto lei, finora la nostra priorità era fermare il contagio ed ora che, a quanto pare, ci siamo riusciti saremo liberi di analizzare quanto è avvenuto e trovare i responsabili. Resti in attesa Comandante, le faremo sapere se e quando potrà salire a bordo della Starbase =^=



DS16Gamma - Plancia
21/06/2399 - Ore 21.29




"Comandante, ho trovato qualcosa!"
Il tono allegro e quasi entusiasta dell'addetto alle comunicazioni, nonostante il lunghissimo turno in plancia, fece voltare tutti verso di lui con espressione perplessa.
"Esattamente cosa ha trovato?"
"Credo di aver individuato la chiamata della madre del tenente Bauer.. in realtà è una comunicazione estremamente corta, inizialmente non era stata considerata proprio per la sua brevità.. la passo agli altoparlanti"
Nella plancia si udì la voce di una donna che affermava =^= Il tempo è giunto, sai cosa fare figlio mio =^=
Claire annuì incrociando le braccia "Avevamo ipotizzato che la madre avesse a che fare con la questione, quando è arrivata questa chiamata?"
"Sei giorni fa, Comandante.. in data stellare 76453.13 e.." una spia si accese sulla consolle delle comunicazioni "Chiamata in arrivo dal Comando di Flotta, è l'Ammiraglio"
"Sullo schermo!" Drillush si alzò dando una rapida occhiata a Durani prima di portare tutta la sua consolle allo schermo visore ed all'immagine dell'Ammiraglio Maelstrom "Buonasera, ci sono delle novità?"
=^= Si, ho chiamato solo perché desidero darle questa notizia di persona =^= l'Ammiraglio fece una rapida pausa =^= Le ricerche della madre del tenente Bauer, la signora Alannah Druid, ha purtroppo avuto un epilogo infausto. Le forze di sicurezza hanno rintracciato l'ultima residenza della signora e al suo interno hanno ritrovato il suo corpo. Le indagini preliminari fanno ritenere che sia stata uccisa all'incirca fra i dieci e gli otto giorni fa =^=
"Mi scusi ammiraglio.." Durani prese d'istinto la parola "Fra i dieci e gli otto giorni fa? Questo dato è certo?"
=^= Si Tenente, le analisi sono state molto accurate perchè la casa era stata messa a soqquadro ed il corpo presentava parecchie ecchimosi.. avendo escluso immediatamente le cause naturali, si è provveduto a fare tutti i rilievi nella zona e sul cadavere =^= L'ammiraglio sembrò girarsi =^= Ho una comunicazione urgente in entrata, fatemi sapere come prosegue con la risoluzione dell'epidemia. Buon lavoro signori. =^= la comunicazione si chiuse in modo rapido lasciando tutti in silenzio per svariati istanti
"Signore, qualcosa non va.. la comunicazione è giunta sei giorni fa, ma questo significa che è arrivata quando la madre del tenente era già morta" l'addetto alle comunicazioni scosse il capo "Eppure glielo assicuro, non ho commesso errori"
"Non penso che abbia commesso errori.." intervenne Blasit dalla consolle scientifica "Gentilmente mi potrebbe passare i dati alla mia consolle, vorrei tentare di rilevare la fonte della comunicazione"



DS16Gamma - Plancia
22/06/2399 - Ore 01.17



=^= Laboratorio a Plancia, abbiamo isolato l'anticorpo e lo abbiamo modificato per renderlo compatibile alle varie razze infettate.. dalle simulazioni fatte questo nuovo anticorpo è in grado di arrestare e debellare la malattia, siamo finalmente pronti a passare alla somministrazione sui pazienti. Se tutto andrà come pensiamo potremo togliere la quarantena fra circa dodici ore. Tenente Nammo Ch'Idrani out =^=
"Finalmente una bella notizia!" la voce di Claire era sollevata "Ora non mi dispiacerebbe sapere come ha fatto una donna morta a chiamare il figlio e ordinargli di tentare un genocidio sulla mia base"
Lo sguardo di tutti si spostò sull'ufficiale alla consolle scientifica, che nel frattempo aveva continuato a lavorare alacremente senza mai fermarsi "Mi creda Comandante, è più complesso di quanto non sembri ma.. intanto posso dirle questo, chiunque sia stato a far partire quel messaggio non si trovava su Sol III" Blasit fece una piccola pausa "Ho seguito a ritroso il percorso di quella comunicazione a partire dal terminale del tenente Bauer per trovarne la fonte.. la comunicazione è rimbalzata tra varie boe sub spaziali e ripetitori sparsi in un'area estremamente ampia per poi tornare qui"
"Tornare qui?!" la voce di Durani fece voltare Ramar
"Si, non sono riuscito a identificare il terminale della base che ha lanciato quella comunicazione, chiunque sia stato è decisamente bravo a nascondersi ma il mandante del tenente Bauer deve trovarsi qui, sulla Starbase"



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22.09 - Cambio di direzione

Autore: Comandante Claire Drillrush

DS16 Gamma - Ufficio del comandante -23/6/2399, ore 7,44



Drillrush scorse rapidamente i rapporti delle ultime dodici ore, poi sospirò e si appoggiò allo schienale della poltrona. Potendo, si sarebbe inginocchiata sul pavimento dell'ufficio e avrebbe ringraziato qualunque dio vegliasse su di loro, comprendendo ma non limitandosi ai profeti, di aver risolto la scandalosa catastrofe in cui si stava trasformando il suo primo incarico di comando.
Era preparata praticamente ad ogni genere di stranezza, ma quello no. Quello no. Ma che diamine.
In ogni caso, la crisi era più o meno rientrata.
Una volta scoperta la cura, la situazione era lentamente tornata ad una parvenza di normalità. Il vaccino era stato inoculato a tutti i contagiati, alcuni dei quali erano già in fase di ripresa. Roberts non era ancora rientrato in servizio, ma pareva certo che la brutta avventura non avrebbe avuto su di lui conseguenze a lungo termine. La quarantena era stata sollevata e tutti loro avevano potuto farsi una doccia e dormire qualche ora. Il traffico a bordo della stazione non era ancora tornato a pieno regime e le era toccato sorbirsi varie lamentele sul perché solo ad alcune navi era stato dato il permesso d'attracco. Le aveva liquidate senza troppi pensieri. Il personale non era ancora a pieni ranghi, la sua stazione era ancora piena di gente malata ed era necessario preoccuparsi anche delle cerimonie funebri per tutti i disgraziati che non ce l'avevano fatta. Le navi che Maelstrom aveva inviato stavano dando una mano e sulla loro testa non pendeva più la spada di Damocle dell'ordine generale 35. Anche la Alvarez, vista la situazione, aveva ricevuto l'ordine di fermarsi per qualche giorno, finchè la situazione non fosse tornata del tutto sotto controllo.

Il suo nuovo primo ufficiale era sbarcato non appena era stato possibile e aveva preso servizio. Claire non ne era stata entusiasta, doveva ammetterlo. Vista la situazione, ogni paio di mani in più faceva comodo, ma non le sembrava il momento migliore per abituarsi alla presenza di un nuovo primo ufficiale. Tanto più che lei stessa si stava ancora abituando a non essere più il primo ufficiale.
Alla loro prima conversazione via sub spazio ne erano seguite altre due di persona dopo lo sbarco dell'andoriano. Doveva ammettere che non sapeva quasi nulla degli Aenar e così non era del tutto preparata al loro incontro e a cosa dovesse aspettarsi.
Le aveva fatto l'impressione di un uomo intelligente e perspicace ma anche spigoloso e con cui non fosse poi così facile andare d'accordo di primo acchito. Ad essere del tutto onesti, la prima volta che gli aveva parlato le aveva dato un po' sui nervi. Era chiaro che fosse impaziente di essere utile, o forse di dimostrare il suo valore, e senza dubbio le considerazioni che aveva avanzato erano tutte corrette... ma loro avevano a che fare con quella storia da ben prima del suo arrivo e non erano tutti degli sprovveduti. Le era sembrato fin troppo entusiasta della situazione e un po' deluso di essere arrivato quando ormai le cose si stavano risolvendo, ma si era ben guardata dall'esternare queste sue considerazioni.
Th'Tharek stava svolgendo bene il suo lavoro e, vista la situazione, Claire non escludeva che fosse il proprio malumore a parlarle, più che un problema oggettivo. Magari erano tutti quanti un po' troppo provati per trarre delle conclusioni.
La situazione poteva essere in via di risoluzione, almeno a livello medico, ma rimaneva il fatto che qualcuno aveva sguinzagliato Bauer e loro non avevano ancora idea di chi fosse.

DS16 Gamma - Infermeria -23/6/2399, ore 8,50



Roberts iniziava ad essere insofferente al fatto di doversene rimanere a letto.
Le sue condizioni erano notevolmente migliorate da quando Nammo gli aveva somministrato il vaccino ma sembrava che ristabilirsi richiedesse più tempo che ammalarsi e il medico gli aveva categoricamente vietato di tornare al lavoro - o di lasciare l'infermeria, se era per questo - almeno per altre ventiquattro ora. In compenso aveva ceduto sul fronte lavorativo e aveva consentito ad uno dei suoi assistenti di raggiungerlo e tenerlo aggiornato sulle ultime novità.

Lang gli passò un terzo padd. "Credo che per le riparazioni al laboratorio ci vorrà ancora qualche giorno, non sono esattamente una priorità che credo che il comandante voglia che vengano effettuate delle verifiche dopo quello che è successo a Bauer."
"Per via dell'incidente?" domandò Ramar, che già conosceva la risposta.
"Sì, per il fatto che sia rimasto coinvolto solo lui."
"Effettivamente è strano."
"Tutto è strano." La ragazza scosse lentamente la testa. "Conoscevo Bauer. Non bene, naturalmente, ma con me è sempre stato gentile. E ora viene fuori che potrebbe essere stato lui a farci questo. E che forse qualcuno lo ha assassinato. E' incredibile."

Roberts annuì un paio di volte.Pur non essendo rientrato in servizio, sapeva quali sentimenti aleggiavano nel suo dipartimento. Erano tutti sconvolti e, onestamente, non poteva dar loro torto.

DS16 Gamma - Ambasciata Klingon -23/6/2399, ore 9,21



La situazione diplomatica al momento non era il massimo della distensione, in più, ora che la crisi era rientrata, Tara era tornata al lavoro e praticamente viveva in sala comando da quando la quarantena era stata revocata, il che non migliorava certamente l'umore di Rogal.
Non che il suo signore fosse normalmente una persona dall'umore solare e gioioso, ma in quel momento la maggior parte del personale dell'ambasciata trovava altro da fare al suo passaggio non appena gli era possibile.
Vok, d'altra parte, sapeva bene come trattarlo.

"Il comandante della Stazione ha indetto una riunione per domattina e ha richiesto la presenza di tutti gli ambasciatori."
Rogal grugnì in segno d'assenso. L'idea di partecipare ad un'altra riunione in cui i romulani li accusavano velatamente di avere a che fare qualcosa con la diffusione del virus gli faceva ribollire il sangue, e non nel modo in cui gli piaceva. Ma se c'era una cosa che certo non avrebbe fatto sarebbe stato fuggire di fronte a quell'odioso, piccolo codardo.
Vok interpretò tutto ciò dal suo grugnito e spuntò qualcosa sul proprio terminale, prima di ritirarsi. Sperava davvero, soprattutto per il suo bene, che il senatore romulano non si spingesse troppo oltre.

DS16 Gamma - Ufficio del comandante -23/6/2399, ore 9,32



"Quindi era questa la ragione che lo spingeva?"

Claure si appoggiò allo schienale della poltroncina, al contempo inorridita e affascinata dagli abissi in cui si può sprofondare per amor di vendetta.
Riccardi, accomodato in una delle due poltroncine di fronte alla scrivania, annuì con aria parimenti riflessiva.

"Sembra che il professor Baure non abbia preso bene il rifiuto al suo progetto dal parte della commissione federale. Da lì in poi la sua carriera è stata una discesa continua verso il basso finchè non si è suicidato. Da quello che si evince dai suoi diari, almeno dalla parte che abbiamo già decrittato, la madre ha cresciuto Bauer nell'adorazione di suo padre, fino ad ideare questo piano."
"Per riabilitarne la memoria."
"Esatto. Una vendetta lunga quindi anni."
"E nessuno si è mai reso conto di nulla?" Le antenne di Th'Tharek piegarono appena in avanti. "Questo Bauer soffriva di problemi psicologici di notevole entità da lungo tempo. Sembra impossibile che nessuno se ne sia mai accorto."
Riccardi annuì. "Già, considerando a quanti controlli è sottoposto un ufficiale durante la sua carriera. Può anche essersi preparato a mentire, ma che abbia ingannato tutti per così tanto tempo è veramente incredibile."
"E se così non fosse?" Claire si sporse appena sul piano della scrivania, osservando i due uomini.
"Pensa che qualcuno sapesse?" domandò il primo ufficiale.
"Beh, se pensiamo a quello che sappiamo, qualcuno doveva essere a conoscenza del loro piano per forza. Bauer aspettava un ordine dalla madre. Qualcuno simula quell'ordine, uccide la donna e invia il messaggio. Se è furbo se ne va dalla stazione prima che venga imposta la quarantena."
"Le analisi sono ancora in corso, ma gli ingegneri ritengono che il sovraccarico in laboratorio potrebbe essere stata causato da remoto."
"Sarebbe la cosa più logica. Bauer non ne sa nulla, crede che quel messaggio provenga davvero da sua madre, esegue il lavoro e muore convenientemente come previsto."
"Probabilmente credeva che il suo segreto fosse al sicuro. Con tutta la fatica che ha fatto, si presume che non abbia sbandierato ai quattro venti i suoi piani."
"Esatto, perciò qualcuno ha scoperto cosa avevano in mente Bauer e sua madre e ne ha approfittato. Qualcuno che è stato vicino al professore e alla sua famiglia, ma non abbastanza da essere in grado di influenzare Bauer, altrimenti non avrebbe avuto bisogno di nascondersi."
"Oppure qualcuno che ha scoperto la sua psicopatia," terminò l'andoriano.

Per qualche momento cadde il silenzio. Il pensiero che aleggiava nella stanza era che si trattasse di un indizio ben scarno da cui partire. E comunque mancava un movente.

"La motivazione più ovvia sembrerebbe quella relativa ai Klingon e al fatto che non dovessero venire danneggiati dal virus. Forse una motivazione politica o una vendetta."
"O un tentativo di incolparli," aggiunse il primo ufficiale.
Claire osservò i due uomini per qualche istante. "In ogni caso, credo che sia da qui che dobbiamo partire."


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FINE MISSIONE