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USS CRUSADER - MISSIONE 14 RSS USS CRUSADER - Missione 14

14.09 " Azione "

di Leon Krenn Bloch, Pubblicato il 18-06-2014

Inizio Flashback
Pianeta Muwai, Cantieri della USS Crusader - 17/01/2394, ore 08:11



L'Ufficiale tattico Reisciar si trovava vicino ad un pannello di accesso al computer di bordo, era entrato all'interno del computer grazie alle password fornite dal Capitano Shaitan ed ora stava verificando le condizioni dei siluri quantici. Il siluro difettoso era già stato messo in sicurezza nel corso della loro precedente visita sul pianeta, tuttavia per maggiore sicurezza l'ufficiale aveva deciso di verificare tutta l'armeria, anche perché nel frattempo gli alieni avrebbero potuto creare nuovi danni.
All'improvviso udì un rumore di passi ad una certa distanza. Subito lasciò perdere lo schermo del pannello, prese il phaser e si guardò attorno, cercando di capire da che direzione sarebbe arrivato il disturbatore.
Finora avevano avuto fortuna e scaltrezza nel non farsi intercettare da nessuno di coloro che lavoravano in quell'area ma, ovviamente, non poteva durare in eterno. Dopo pochi secondi decise di ripararsi in un angolo nella direzione opposta al rumore. Dai passi sembravano essere due uomini... aveva una certa esperienza.
Sentì in effetti due voci distinte dialogare, i passi erano ormai vicinissimi, quando le due persone si fermarono. Forse avevano visto qualcosa di inconsueto osservando il pannello al quale stava lavorando. Decise di muoversi cercando di sbucare da dietro ai due uomini, riuscì a fare pochissimo rumore e arrivò in pochi secondi in una posizione da cui li avrebbe visti, ma nel frattempo i due uomini avevano deciso di tornare indietro, così si videro ad una distanza di una decina di metri gli uni dall'altro, sembravano due ex ufficiali della Crusader.
"Fermi, non muovetevi!" disse Reisciar puntando l'arma verso di loro. Attese qualche istante e da dietro arrivò un addetto alla sicurezza della Diplomacy, che lo accompagnava. Anch'egli gli disse di rimanere fermi e tranquilli.
Poi Reisciar spiegò: "Ora il mio collega vi inietterà una piccola medicina, state tranquilli e tra poco capirete tutto."
L'altro si avvicinò e iniettò la prima dose di inibitore di onde theta ad uno dei due. Loro non capivano che cosa stesse succedendo e quindi non sapevano nemmeno come reagire.
"Per qualche secondo sarai confuso e una serie di ricordi riaffioreranno nella tua mente..." iniziò a spiegargli. Ma il secondo dei due si mosse rapidamente e con un abile calcio colpì il ventre dell'addetto alla sicurezza e fuggì dietro di lui, non lasciando il tempo a Reisciar di colpirlo con il phaser... sparì dietro ad una parete e si udirono chiaramente i passi fuggire via. Reisciar si lasciò sfuggire un'imprecazione e capì che si trattava probabilmente di un suo collega della sicurezza della Crusader, vista l'abilità dimostrata.
"Potrebbe dare l'allarme." commentò l'altro ripresosi dal colpo.
"Muoviamoci, allora." rispose Reisciar, trascinando con sé l'altro uomo della Crusader, ancora un po' confuso dopo il trattamento medico.

A poche centinaia di metri da lì - pochi minuti dopo



Il Capitano Shaitan si era avvicinato al Tenente Leon Bloch con una scusa qualsiasi. Il giovane ufficiale andoriano era uno dei primi che il Capitano voleva riportare nel mondo della realtà, non solo per il ruolo che ricopriva ma anche per la vicinanza di sangue e stima che li univa, dopo le ormai numerose missioni a bordo della Crusader.
Bloch aveva da poco cominciato il suo turno, il Capitano lo portò in un luogo nel quale nessun altro potesse interferire con il suo compito, quindi lo convinse a farsi iniettare un antidoto che lo avrebbe liberato presto da quei sogni strani che ogni tanto sembravano apparire a molte persone in cantiere.
"Io e il dottore preferiamo prima utilizzarlo con gli uomini più fidati, se non ci saranno effetti collaterali, poi procederemo con tutti i lavoratori nel cantiere."
Bloch sembrava dubbioso: "Ma lei è guarito, Capo? Ho sentito dire che non se la passava bene in infermeria..."
"Io sto usando proprio questa medicina e finora sto benissimo." rispose con sicurezza l'andoriano.
"Ok, proviamo." disse infine Bloch senza ulteriori resistenze. Il Tenente avvertì sensazioni strane e una serie incredibile di immagini riaffiorò nella sua mente. Shaitan era lì a sostenerlo ovviamente: "Sono ricordi, lei è Ufficiale Scientifico a bordo della Crusader, la mia nave. Si ricorda del suo pianeta natale, una colonia andoriana, si ricorda della sua vera patria, il pianeta Andoria."
"Sembra... come svegliarsi dopo aver dormito per un intero anno. Da quanto tempo siamo qui?"
I due si guardarono e ritrovarono quella piena intesa che era perduta: "Sembra incredibile," spiegò Shaitan, "ma siamo qui da pochissimi giorni. Non lontano c'è un altra nave federale, la Diplomacy, sanno tutto della nostra condizione e dobbiamo agire insieme al più presto."
"Dovremo vaccinare tutto l'equipaggio?"
"Per ora sì, ma l'idea è di farlo su larga scala, non sappiamo ancora come di preciso, ci stanno lavorando, ma mi comunicheranno presto il da farsi..."
Un cicalino interruppe la spiegazione, era una comunicazione proprio dagli uomini della Diplomacy.
"Sì, qui Shaitan." rispose a bassa voce il Capitano.
=^=Capitano, sono il tenente Xian. C'è stato un imprevisto, una nostra squadra è stata vista da uno di loro, un ex membro del suo equipaggio.=^=
"Ok, quindi bisogna agire subito."
=^=Proprio così, potrebbero venire a catturarla, stia attento. Io scendo tra poco sul pianeta con una piccola squadra, abbiamo un dispositivo che dovrebbe disturbare le loro emissioni di Onde Theta nel raggio di qualche centinaia di metri ma non sappiamo se sarà sufficiente.=^=
"Ok, mi invii le coordinate e ci sarò."
Una volta chiusa la comunicazione, Shaitan pensò che il dottore doveva essere avvertito subito. "Tenente, vada in infermeria e dica al dottore che si comincia."
"Eseguo, Capitano!" rispose Bloch rimarcando il 'Capitano' con grande gioia.
"Bene, io cercherò il nostro Primo Ufficiale Jager."

Nei pressi dell'infermeria - qualche minuto dopo



Bloch si diresse verso l'infermeria ma molto furtivamente. Pensò che forse qualcun'altro già era tornato dalla loro parte ma probabilmente la maggior parte no, per cui non voleva destare sospetti. Incrociò due uomini-serpente che gli domandarono subito cosa stesse facendo.
"Devo andare un momento in infermeria, ho un terribile mal di pancia... quelle cavallette schifose di ieri sera."
I due lo scrutarono coi loro terribili occhi, Bloch finse di essere sofferente e probabilmente ci riuscì, ma uno di loro decise di accompagnarlo lui stesso dal dottore. Bloch non aveva con sé nessuna arma e quindi percorse la strada assieme alla guardia, piegandosi ogni tanto come sofferente. Il serpente gli domandò come andavano i lavori. Bloch cercò di inventare cose strane per mandare in confusione il suo interlocutore. Erano quasi giunti all'ingresso dell'infermeria, ma Bloch si fermò non appena vide due uomini trasportare fuori un terzo uomo, che altri non era se non il dottor Jenner, privo di sensi.
Anche se poteva immaginare cos'era successo, si precipitò verso di lui fingendo di essere sorpreso e preoccupato per il collega.
"Dottore... che succede... come sta?"
Da dietro di lui udì una voce conosciuta commentare: "Niente di grave, un malore per il caldo, forse." Era Shaasa, naturalmente. Si avvicinò e lo scrutò dritto negli occhi. Bloch rimase un po' rigido, se lo scopriva adesso non aveva via di scampo, era circondato da loro. Fortunatamente non aveva mai dato segni di ricordo e quindi Shaasa forse non lo considerava così pericoloso. "Sembra che anche il Capo Tecnico MacAllister non sia stato bene. E lei invece sta bene?"
"No, ho mal di pancia. È rimasto un infermiere per curarmi?" rispose bruscamente Bloch.
"Sì, è rimasto un infermiere. Ma resterà anche il mio fidato Buscha, così potrà avvertirci nel caso di qualche altro malore."
Bloch non disse altro, distolse lo sguardo ed entrò nell'infermeria.
Lì lo attendeva un aiutante del dottore, di cui non ricordava a dire la verità il nome. *Forse ci vuole un po' di tempo per recuperare tutti i ricordi.* pensò tra sé e sé. Bloch gli spiegò il finto malore, mentre cercava di capire da che parte stava l'infermiere "...io credo si debba agire al più presto..." disse con un doppio senso.
L'infermiere osservò attentamente dove si trovava la guardia, quindi si diresse verso alcuni strumenti medici rispondendo "Sono d'accordo..."
Attesa che la guardia fosse distratta, quindi con un veloce movimento gli iniettò il contenuto di un hypospray. Il Tenente Bloch balzò in piedi pronto anch'egli all'azione, ma i due stavano lottavano: la guardia infatti aveva puntato subito un arma contro l'infermiere, che aveva afferrato cercando di spostarla dalla direzione del proprio corpo. Poi la droga cominciò a fare effetto e la guardia di colpo perse i sensi.
"Ottimo lavoro." commentò il Tenente Bloch facendo sua l'arma della guardia. "Ha idea di dove porteranno il dottore?"
"No ma non stava male, lo hanno stordito con un phaser, lo imprigioneranno da qualche parte, c'era anche McAllister."
"Accidenti, due ufficiali, non ci voleva! Coraggio, si procuri un'arma in qualche modo e mi segua, cerchiamo di liberarli."
Il Tenente Bloch e l'infermiere, Guardiamarina Doell, si mossero velocemente attraverso i corridoi per raggiungere coloro che stavano trasportando il dottore ma, sfortunatamente, non appena giunti all'esterno della nave, si erano trovati in un vasta camera sotterranea da cui non era possibile passare senza essere visti da qualcuno. Bloch aveva notato in lontananza Shaasa che si addentrava all'interno di un cunicolo.
"È mai stato lì dentro, Guardiamarina?" domandò Bloch a voce bassa.
L'infermiere rifletté qualche secondo: "Non lo so, quei cunicoli sembrano tutti uguali..."
"Nemmeno io so dove portano..." rispose Bloch. Poi percepiì un'improvvisa fitta di mal di testa.
"Tenente, sta bene?" domandò subito l'infermiere.
"Mal di testa, forse ci vuole tempo a guarire del tutto..."
"Quando ce ne saremo andati dovremo rimuovere un impianto e torneremo completamente normali." lo rassicurò il giovane Guardiamarina con una mano sulla spalla.

Sistema stellare di Muwai, USS Diplomacy - qualche minuto dopo



Il Capitano stava osservando il monitor della consolle scientifica.
L'Ufficiale scientifico teneva sotto controllo le emissioni della stella... era suo parere che un altro fenomeno altamente energetico fosse in procinto di avvenire. Era una sensazione più che un dato scientifico.
"Ragione in più per accellerare i tempi." commentò il Capitano, che si fidava molto delle sensazione dei propri uomini, ben più fini delle sue a volte. "Cerchi di modificare i nostri scudi in caso di emissione stellare, per prevenire problemi fisici all'equipaggio e alla nave."
=^=Primo Ufficiale a Plancia, terza squadra pronta a sbarcare.=^= comunicò intanto il Primo Ufficiale dalla Sala Teletrasporto.
"Proceda come concordato." replicò il Capitano, tornando alla propria postazione di Plancia. Dopo qualche secondo l'addetto alla postazione tattica confermò l'avvenuto teletrasporto.
"Bene, alzare gli scudi. Timoniere, rotta verso il pianeta, massimo impulso. Allarme Rosso: tutti ai posti di combattimento."
La Diplomacy si mosse a grande velocità verso il pianeta, in meno di un minuto sarebbero stati in orbita. Gli alieni avrebbero avuto giusto il tempo di rilevarli e sarebbero stati resi inoffensivi. Probabilmente non avrebbero sparato neanche un colpo.

Fine Flashback
Grotte di Muwai, 17/01/2394, 17/01/2394, ore 09:00



"La fecondazione è cominciata prima del previsto!" sibilò la donna-serpente.
"Come facciamo a liberarci?" gridò di risposta McAllister. I due ufficiali cercarono nuovamente di strattonare le catene che li legavano ma non ottennero nulla. L'ancella Mandrita si avvicinò a McAllister e iniziò ad armeggiare per liberarlo, ma i suoi gesti erano troppo frenetici. I piccoli Muwai intanto iniziarono ad esplorare la grotta alla ricerca di cibo... uno di loro raggiunse il dottore mentre altri si avvicinarono a Mandrita e McAllister. Un dolore lancinante colpì il medico mentre veniva ferito ad una gamba.
Mandrita finalmente riuscì a liberare McAllister, poi venne attaccata da due piccoli, mentre l'Ingegnere cercava di difendersi colpendo i piccoli con le catene ai polsi, l'unica arma che aveva in quel momento. Ma altri bruchi si avvicinavano, non avrebbe potuto resistere a lungo e soprattutto non poteva aiutare il dottore immobilizzato e destinato ad una morte orrenda. Improvvisamente una scarica di un phaser colpì uno dei bruchi... era il Tenente Bloch che era apparso dall'entrata della grotta. Dopo di lui un altro federale fece capolino e cominciò a colpire i bruchi che attaccavano il dottore con un oggetto metallico. Bloch continuò ad uccidere i bruchi e arrivò dall'Ingegnere Capo.
"Aiutami a liberarmi!" disse McAllister. Insieme riuscirono a staccare uno strato di melma e a liberare le gambe dell'Ingegnere. Mandrita si stava rotolando a terra circondata da tre bruchi... ormai non si poteva più salvare, così i due corsero verso gli altri uomini e finirono i bruchi ancora in vita, quindi liberarono il medico.
"Presto! In infermeria o morirà dissanguato!" gridò l'infermiere. McAllister prese in spalla il medico che ormai stava delirando dal dolore e seguì Bloch uscito arma in pugno fuori dalla grotta.

Sistema Muwai, Sonda di classe 2 - 17/01/2394, ore 09:03



Un piccolo oggetto metallico, che si trovava a circa 5 milioni di km della stella del sistema Muwai, si disintegrò non appena fu investito del terribile brillamento solare che era cominciato qualche decina di secondi prima. La Diplomacy si sarebbe accorta del brillamento di lì a pochi secondi e avrebbe avuto pochi minuti di tempo per mettere in pratica le contromisure. L'Urlo di Muwai era scoccato...