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USS CRUSADER - MISSIONE 14 RSS USS CRUSADER - Missione 14

14.03 " Riaffioramenti "

di Leon Krenn Bloch, Pubblicato il 15-04-2014

***[Flashback'>***
Crusader - 13/01/2394, ore 15.15


Un dolore terribilmente forte, più di qualsiasi emicrania di cui avesse sofferto in passato, colpì alla testa il Primo Ufficiale della Crusader, Gerard Yager. Si sedette su una poltrona che si trovava proprio dietro di lui. Poi schiaccio il proprio comunicatore: "Plancia a Infermeria..." tuttavia non riuscì a proseguire, non ricordava più quello che dovesse dire, comunque nessuna risposta giunse dall'Infermeria. Il dolore fortunatamente tornò a livelli di un normale mal di testa. Yager si guardò attorno, vide altri uomini e donne, alcuni sofferenti come lui, altri si guardavano attorno spaesati, poi cominciarono a chiedere spiegazioni ai loro vicini.
"Ehm... abbiamo ingenti danni, causati dal sovraccarico degli scudi, la struttura esterna invece è intatta." annunciò un uomo mentre osservava alcuni dati su un computer. Il suo nome era Mehon Vaitor ricordò ora Jager, si occupava della sicurezza della nave o qualcosa del genere.
"Grazie, signor Vaitor." rispose dopo qualche secondo il Primo Ufficiale.
Vaitor rispose con un cenno del capo. "Signore, ci sono alcuni colleghi sulla superficie di un pianeta, ricorda?" chiese un altro membro dell'equipaggio.
"Ehm, sì, ora ricordo" rispose Jager, "ma prima verifichiamo i danni, poi ci verrà in mente il da farsi."

USS Diplomacy - 13/01/2394, ore 15.20


Un cicalino alla porta d'ingresso interruppe i pensieri nei quali era assorto il Capitano Jensen. Un "Avanti" autorizzò il computer all'apertura della porta della sala riunioni della nave delle Federazione.
Fece capolino l'Ufficiale Scientifico della plancia: "Capitano, mi spiace disturbarla, ma abbiamo rilevato un fenomeno insolito situato in un sistema stellare a una decina di anni luce da qui."
Il volto del Capitano mostrò il consueto misto di incomprensione e curiosità che ormai l'ufficiale conosceva bene. Si sentì autorizzato a proseguire la spiegazione: "Sembra che la stella di quel sistema abbia emesso un onda d'urto insolita, è stata rilevata in un ampio spettro di frequenze, si tratta del sistema di Muwai, non so se lo conosce. Avverto il comando di flotta?"
"Certo che lo conosco. Insolita? Cioè, ritiene sia una anomalia per le sue conosce di astrofisica?"
"In effetti nel database della Flotta è presente un'ampia divagazione sulle possibili origini di questi fenomeni, che ancora non ho potuto studiare a fondo, ma a dire la verità sono ugualmente sorpreso."
"Uhm... le piacerebbe dare una occhiata, dica la verità." un mezzo sorrise apparve sul volto della donna.
"Sarebbe fantastico..." rispose con un sorriso anche l'Ufficiale, "ma la nostra missione non ce lo permette."
"Sì, purtroppo è vero. Intanto avverta la Flotta, immagino invieranno un'altra unità." concluse il Capitano.
L'Ufficiale uscì dalla saletta, il Capitano rimase a pensare. In verità faticava a ricordare cosa ci fosse di importante o interessante in questo sistema di Muwai, così decise di accedere al database della Flotta per vedere se qualche altra nave era in quella zona. Dopo un minuto impiegato ad entrare nel sistema ed impostare i parametri di ricerca apparve sullo schermo l'immagine della USS Crusader, una delle navi più potenti della flotta. *La Crusader... ma certo! La nuova assegnazione di Yager, un collega membro dell'equipaggio della Leonida!*, rammentò tra sé e sé il Capitano. Non lo vedeva da anni, le avrebbe fatto molto piacere poter rincontrarlo, nonostante in passato avesse dovuto sopportare la attenzioni di Gerard.

Pianeta Muwai - 15/01/2394, ore 12.40


Il signor Bloch e altri uomini, che lavoravano insieme a lui, avevano da poco interrotto il lavoro, era il momento di un po' di relax e anche di saziare un po' la fame che a quell'ora, dopo molte ore di lavoro, si faceva decisamente sentire. Ormai conoscevano a memoria la strada per le cucine, tuttavia un uomo-serpente gli accompagnava comunque.
Bloch cercava da qualche giorno di conversare con lui: "Allora, quando ci sarà il prossimo urlo, caro Xenost?"
"Nemmeno i più saggi riescono a prevederlo, Tenente Bloch della covata andoriana, ma pensiamo molto presto."
"Ma ad un certo punto finiranno, giusto?"
"Certamente, Tenente, da quando sono iniziati alla fine passano all'incirca 45 cicli."
Bloch cercò di fare un calcolo: "Dunque... un ciclo sono 30 ore terrestri, per cui 45 per 30 è uguale a 1350 ore."
"Ore terrestri, signore?" domandò un altro federale, che stava ascoltando la loro conversazione.
"Sì, ore... non ricordo bene a cosa si riferisco a dire la verità..." confessò Bloch con un po' di delusione. Era terribile questa sensazione di dimenticare le cose, la cosa peggiore di questo posto, peggiore anche del cibo. Mentre rimuginava tra sé e sé avvertì intanto l'odore acre del cibo. Erano dunque arrivati. Guardandosi attorno vide altri gruppi di loro colleghi che pranzavano: erano seduti a terra in gruppi di tre o quattro e mangiavano afferrando con le mani il cibo adagiato in ampi recipienti posati a terra. Il loro serpente accompagnatore mostrò loro dopo andare a sedersi. Sembrava che oggi avrebbero dovuto ingurgitare delle specie di cavallette in umido. Le aveva mangiate già altre volte, gli abitanti di Muwai stavano cercando di renderle più commestibili e avevano sintetizzato una bevanda simile al vino, che gli rendeva il pranzo un momento quasi piacevole. Bloch propose agli altri di andare a cercare qualche frutto da fare fermentare quando avrebbero avuto un ciclo di riposo.
Dopo una ventina di minuti gli uomini si riavviarono verso l'enorme hangar dove era contenuta la carcassa di quella misteriosa nave chiamata Crusader.
Bloch chiudeva la fila. Incrociarono un gruppo di altre persone, Bloch riconobbe il signor Quatro, che si occupava della sicurezza dell'area in collaborazione con gli altri nativi del posto.
"Come procede, signor Bloch?" gli domandò Quatro fermandosi un attimo a parlare.
Bloch disse alcune frasi di circostanza, mentre notò che Quatro si guardava in giro in modo abbastanza furtivo, quindi il betazoide gli bisbigliò qualcosa all'orecchio: "Sento che c'è qualcosa di sbagliato in tutto questo, lei non trova?"
"Beh, io mi dimentico alcune cose, faccio anche dei sogni strani che non capisco..."
"Anche a me capita. Sembrano ricordi di una vita precedente ma ancora non capisco come siamo arrivati a fare quello che stiamo facendo... Vorrei fare una fusione mentale."
Bloch, fortunatamente, si ricordò che doveva recarsi subito al lavoro: "Devo andare, Quatro. Mi tenga aggiornato se dovesse scoprire qualcosa. Che il Divino Muwai ci protegga."
Detto questo si avviò rapidamente verso il luogo di lavoro, pensando tra sé e sé che Quatro era un po' suonato. Non lo conosceva ancora bene ma tutte queste razze sensitive non gli andavano molto a genio.

Pianeta Muwai, alloggio di MacAllister - 15/01/2394, ore 18:30


L'Ingegnere MacAllister aveva completato il suo secondo turno di lavoro e stava giungendo nel suo piccolo alloggio per godersi un meritato riposo. Il caldo era insopportabile quel giorno e sarebbe stato sempre peggio, dicevano tutti, a causa del picco di emissioni della loro stella. Quando giunse davanti all'entrata trovò ad aspettarlo due nativi di Muwai. Uno lo conosceva già, era noto con il nome di Saasha, era il consigliere più fidato di Nazja. "La saluto, signor MacAllister," cominciò a sibilare lui, "prima del suo riposo devo parlarle. Posso entrare nella sua stanza?"
"Caro Saasha, ma certo. È un onore potere colloquiare insieme a te." disse l'uomo facendo cenno di entrare.
Saasha con un movimento sinuoso si appoggiò ed aprì a porta, nessuna porta era chiusa a chiave su Muwai, ed entrò nella casetta dell'Ingegnere, piccola ma confortevole, e soprattutto fresca. Colui che lo accompagnava restò fuori con discrezione. MacAllister andò subito a bere dell'acqua, poi si sedette a terra davanti al serpente. L'ingegnere trovava gli uomini-serpente abbastanza ripugnanti all'inizio, ma ora riusciva tranquillamente a guardare negli occhi il proprio interlocutore.
"Signor MacAllister, una brutta notizia... Da questa sera non potrai più godere della compagnia della Prima delle Figlie di Muwai."
Stephan non si stupì per niente che Saasha sapesse tutto dei loro incontri, non disse nulla in risposta e rimase pensoso, così l'uomo-serpente proseguì. "Come certamente sai il rito dell'accoppiamento si avvicina. Nazja deve rispettare alcune regole, tra cui quella di non... avere distrazioni con nessuno."
Attese che Stephan dicesse qualcosa, finalmente egli disse questa frase: "Se questo è il volere del divino Muwai, che sia fatta la sua volontà."
"...sia fatta la sua volontà..." ripetè il serpente. "Voi stranieri avete un strano modo di rendere grazia al nostro Divino, comunque sono contento che accetti il suo volere di buon grado. E sono anche sicuro che troverai la compagnia di altre donne altrettanto interessante."

USS Diplomacy - 15/01/2394, ore 19:45


Il Capitano Jensen stava cenando in compagnia del suo Primo Ufficiale, come accadeva solitamente una volta alla settimana. I due ultimamente non andavano particolarmente d'accordo, lei lo trovava una persona troppo espansiva e invadente, lui al contrario non approvava l'eccessiva disciplina a bordo di quella nave. Anche sugli ufficiali da segnalare o da promuovere spesso faticavano a trovare un punto di equilibrio.
Dalla Plancia giunse una comunicazione che interruppe i loro discorsi. =^=Signore, mi dispiace interrompervi ma c'è una comunicazione dalla flotta.=^=
"Bene, la passi nel mio alloggio." Si alzò e raggiunse la sua postazione, anche il Primo Ufficiale la raggiunse.
Alcuni secondi per l'identificazione ed il volto di un Ammiraglio apparve sullo schermo, era l'Ammiraglio Huang, responsabile della logistica di quella porzione di quadrante. =^=Buongiorno, Capitano Jensen, buongiorno anche a lei Comandante Maputo.=^=
I due salutarono a loro volta.
=^=Si sta verificando una situazione insolita nel sistema di Muwai.=^=
"La Crusader..." disse Jensen.
=^=Sì, la Crusader, vedo che è informata. Abbiamo perso i contatti da più di 48 ore. La loro stella presenta fenomeni alquanto anomali ma non dovrebbe essere nulla capace di minacciare l'incolumità della nave. Non ci arrivano loro comunicazioni da due giorni e ciò è preoccupante. Inoltre, proprio due giorni fa, c'è stato un brillamento particolarmente intenso, come ci avete prontamente segnalato, a quanto mi risulta.=^=
Il Capitano annuì: "Sì, lo abbiamo rilevato subito."
=^=Vi chiediamo di interrompere temporaneamente la vostra missione per dare un'occhiata. Non avvicinatevi troppo, restate all'esterno del sistema, cercate la Crusader e contattatela.=^=
"Va bene, Ammiraglio. Partiamo immediatamente, invieremo subito notizie."
=^=D'accordo Capitano, restiamo in attesa.=^= La comunicazione si chiuse.
Il Capitano andò diretto verso la plancia, senza curarsi degli avanzi della cena, il Primo Ufficiale la seguì senza commentare, anche lui era al corrente dei fenomeni insoliti di Muwai e della presenza della Crusader nel sistema.
Arrivati in plancia il Capitano cominciò a dare istruzioni: "Tenente, comunichi a tutta la nave che la missione è sospesa, ora siamo chiamati ad una missione di ricognizione nel sistema Muwai."
"Eseguo, signore. Avvertiamo anche la superficie del pianeta?"
"Sì, tra poco comunicherò con loro io stesso. Sala Macchine, qui Plancia, prepararsi alla velocità curvatura, massima curvatura."

Pianeta Muwai, Foro - 15/01/2394, ore 23:50


Il Capo Shaitan si era dato appuntamento con il dottore per una passeggiata rilassante in quello che si poteva paragonare come un foro, ovvero un libero luogo di incontri tra gli uomini del popolo Muwai. Gli era stata spiegata questa abitudine: quando il terzo turno di lavoro terminava, molti si davano appuntamento con un amico per fare due chiacchiere nel clima rinfrescante di alberi e fontane. E così Shaitan lo aveva proposto al dottore, anche per sapere se erano terminate le visite mediche. Ed ora eccoli passeggiare in mezzo a tanti altri nativi del luogo, alcuni dei quali li guardavano ancora in modo un po' insistente.
"C'è un caldo pazzesco," commentò per spezzare il ghiaccio il medico, "ho visto molti uomini affaticati oggi."
"Si abitueranno, d'altronde è la prima volta che assistiamo agli urli di Muwai." rispose Shaitan.
"Eh, parla lei che è il capo ma chi sgobba con quelle analisi dei rottami non la pensa come lei..."
Shaitan ebbe un improvviso scatto: "Rottami? Ma come diavolo si permette? Quella è la... nave...."
"Sì, certo, una nave spaziale, non sono mica rimbecillito, si riconosce subito... ma perché si agita tanto?"
"Dottore, mi scusi, non so cosa mi abbia preso. Però mi dispiace smontarla, sembrava così bella ed efficiente."
"Beh, se dobbiamo smontarla forse era guasta o troppo vecchia per essere utilizzata, ci sarà una ragione..." concluse il medico per tranquillizzare l'andoriano.
Shaitan si sedette su un praticello rinfrescante: "Allora domani finiranno questi snervanti test medici?"
"Sì, Capo, conto di concluderli a metà giornata." rispose il medico, coricandosi sul prato. "Uhm... che bello... mi rammenta qualche altro luogo ma non ricordo..."
"Sì, proprio bello qui, poi non ci disturbano tutte quelle donne serpenti..."
"Sembra che ad altri uomini invece piaccia essere tormentati da loro." disse ridacchiando il dottore.
Rimasero in silenzio per qualche minuto, poi Shaitan vide qualcuno e si alzò in piedi per raggiungerlo. Jenner si era quasi assopito e fece un grande sforzo per seguire il Capo. Quando lo raggiunse lo vide parlare con una donna ma questa volta non era una donna serpente, era una di loro.
"Sono contento che si stia bene," stava dicendo il Capitano, "ma non si trattenga oltre, questo posto è riservato agli uomini."
La donna aveva lineamenti vulcaniani, osservò Jenner, e sembrava triste. "Sto bene dal punto di vista fisiologico, ma non da quello mentale."
Shaitan la interruppe con una battuta rivolta al dottore: "Ha sentito, Jenner? Non può fare nulla per le malattia mentali?" Poi, quando notò che la donna non era per niente divertita, si corresse: "mi scusi, non volevo offenderla, venga qui..." detto questo le accarezzò il viso con la mano.
D'improvviso lasciò cadere la mano e guardò verso la volta come colpito da un pensiero improvviso: "K'Rael... perché non è qui?"
"Ma chi sarebbe questa K'Rael?" domandò Jenner.
"Era una vulcaniana come V'Lar, ricordo solo che mi voleva bene..."
"Sì, credo le volesse bene," disse V'Lar, "mi spiace darle una brutta notizia ma credo sia deceduta."
"Peccato che non possa assistere al rito dell'accoppiamento..." concluse Shaitan tornato in sé.
"Signore," riprese la vulcaniana, "sta bene il signor Bloch?"
"Certo, sta bene, "rispose il medico, "domani lo visiterò e potrò dirle meglio. Come mai è interessato alla sua salute?"
"Non saprei dirle, mi è venuto un attimo in mente..." rispose infine la donna.