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USS CRUSADER - MISSIONE 14 RSS USS CRUSADER - Missione 14

14.12 " Una chance "

di Shaitan del clan Aeltheur , Pubblicato il 30-08-2014

Pianeta Muwai, sotterranei - 17/01/2394, ore 12:06

La battaglia stava lentamente volgendo in favore degli uomini della Federazione ma ci si stava mettendo troppo per i gusti di Shaitan. A complicare le cose c'erano purtroppo già state svariate perdite anche se il conto era decisamente sfavorevole per gli uomini serpente.
A questo punto ci voleva un espediente risolutivo ma i combattimenti all'arma bianca erano troppi per riuscire a discernere i bersagli. Il Capitano della Crusader era indeciso se provare una ritirata strategica o un colpo di mano, finché non arrivò la comunicazione che aspettava dalla USS Diplomacy: =^=Capitano Shaitan?=^=
"Sì, sono qui." rispose l'andoriano a voce alta per contrastare le raffiche che risuonavano nelle grotte.
=^=La ricerca che mi ha commissionato ha dato spunti interessanti. Credo di avere una soluzione.=^=
A questo punto Shaitan chiamò McAllister. L'Ingegnere Capo riuscì ad attivare con non poca fatica la comunicazione col Capitano.
=^=Qui McAllister, in cosa posso esserle utile?=^=
"Crede di avere ancora un ascendente sulla sua regina?"
=^=Difficile a dirsi, Capitano, le cose sono un po' cambiate ultimamente...=^= rispose con le antenne rizzate il Tenente Comandante.
"Speriamo che sia così..." e si mise a parte per spiegare il piano che aveva in mente.
Il resto del mondo, in quel momento rappresentato da quei sotterranei, andava avanti e la resistenza opposta dai nativi Muwai era encomiabile, scemava troppo poco rispetto agli sforzi fatti dai combattenti della Federazione. Finché, alle spalle dei federali, non giunsero altre truppe indigene.

Pianeta Muwai, Sala del Trono - 17/01/2394, ore 12:38

Nazja aveva deciso di non seguire i combattimenti dalla Sala Operativa come stava facendo Saasha ma si era portata nella Sala del Trono per rimanere un po' da sola. Le guardie erano discretamente poste agli ingressi ma lei aveva chiesto che stessero comunque fuori dalla stanza. Stephen scelse di materializzarsi proprio davanti a lei, mano alzata a chiedere il silenzio. Lei all'inizio mosse la mano verso il comunicatore ma poi, una volta capito chi si stava materializzando, decise di giocare d'azzardo.
I due si guardarono per qualche, interminabile, momento, poi Nazja ruppe il silenzio: "Sai che potrei farti uccidere all'istante dalle guardie?"
"Sì, lo so. Però non lo farai, altrimenti l'avresti già fatto." rispose l'umano sornione. Non che non fosse preparato. Aveva un dispositivo che avrebbe riattivato il teletrasporto al primo problema ma sapeva in cuor suo che non l'avrebbe utilizzato.
"Sei comunque in grandissimo pericolo..." continuò la donna-serpente.
"Sì, so anche questo ma c'è molto di più in palio della mia vita..." E, dopo qualche istante, completò il pensiero: "e della tua."
"Saasha non permetterà mai che le cose cambino." azzardò lei.
"No ma... la regina sei comunque ancora tu, no?"
"La regina magari sì ma lui comanda le guardie e la difesa del pianeta."

Pianeta Muwai, sotterranei - 17/01/2394, ore 12:42

Il perimetro di difesa disposto dai federali stava tenendo anche se pian piano la battaglia si stava sempre di più trasformando in una lotta di trincea. Le posizioni si erano man mano cristallizzate e al punto in cui si era arrivati sarebbe stata sconfitta la fazione che esauriva le energie e le munizioni.
"Capitano! Stiamo ricevendo meno rifornimento di quanto consumiamo per mantenere le posizioni. Per quanti nativi facciamo fuori ce ne sono sempre abbastanza di ricambio!" esclamò Makarri.
"Dobbiamo tenere le posizioni il più a lungo possibile!"
Non c'era tempo per spiegare il suo piano. Anche se ipotizzato da Shaitan, purtroppo si stava prospettando uno degli scenari che meno preferiva. Ma sapeva che c'era una chance per chiudere bene la giornata...

Pianeta Muwai, Sala del Trono - 17/01/2394, ore 12:44

"Perché sei qui, Stephen?" incalzò Nazja.
"La situazione delle nostre due popolazioni è critica. Fino ad ora siete riusciti nel vostro intento senza lasciare tante tracce in giro ma questa volta è diverso. Ci sono due navi della Federazione coinvolte, se non risolveremo noi questa crisi ne arriveranno altre. Non avete possibilità contro di loro."
"Ci stai minacciando?"
"No, vi sto offrendo una via d'uscita." calò l'asso McAllister.
L'espressione di Nazja cambiò per un attimo per poi tornare di nuovo dura e inflessibile: "E quale sarebbe?"
"Sarà un processo lungo, che richiederà pazienza ma... Se ti dicessi che sarebbe possibile schermare gli effetti dell'urlo di Muwai e che così facendo la vostra razza potrebbe tornare ad essere feconda?"
A questo punto l'espressione di Nazja cambiò del tutto, smise di mantenere la composta freddezza che aveva fino a quel momento e si alzò. Prima di parlare, però, riprese il controllo e sembrò scegliere con cura le parole: "Che tipo di imbroglio è questo? Se credi che possa bermi tutto ciò che dici solo perché mi sono divertito con te..."
A quel punto l'umano attaccò verbalmente, per prenderla in contropiede in un momento di equilibrio precario, alzò leggermente la propria voce ma la rese più dolce: "Sono serissimo, Nazja! Se mi darai la possibilità te lo spiegherò..."
Altri attimi di tensione, di sguardi reciproci, di durezza nei lineamenti. Poi il leggero disgelo da parte di lei: "Fai in fretta. Tra pochi minuti le guardie mi verranno a prendere."
Stephen tirò fuori dalla tasca un proiettore olografico, tese la mano con il palmo verso l'alto e luci di svariati colori iniziarono a danzare nella stanza.