Prima Direttiva Temporale










USS CRUSADER

presenta


USS CRUSADER

Prima Direttiva Temporale

Missione 19






Basato sulla saga di Star Trek di Gene Roddenberry, questa opera amatoriale è il prodotto della USS CRUSADER,
simulazione appartenente all'universo narrativo del Gioco di Narrazione PBeM


Starfleet Italy

Gli autori/giocatori hanno creato un proprio alter ego narrativo con il quale sono entrati a far parte della squadra
di comando della USS CRUSADER, quindi a turno hanno scritto i brani di questa avventura fantascientifica,
creando appunto questa opera amatoriale inedita e originale basata su Star Trek.




Questo racconto lungo è un'opera amatoriale che puó essere liberamente
riprodotta, purché integralmente, in ogni sua parte, e non a fini di lucro.



Anno pubblicazione 2018



www.starfleetitaly.it | USS CRUSADER








Equipaggio

Capitano Capitano Shaitan del clan Aeltheur

Capo Operazioni Tenente Comandante Raji Vikram

Capo Sicurezza Tenente Comandante Makarri Quatro

Primo Ufficiale Comandante Gerard Ylim Yager

Ufficiale Medico Capo Tenente Edward Anthony Jenner

Capitano
Shaitan del clan Aeltheur
Capitano

Tenente Comandante
Raji Vikram
Capo Operazioni

Tenente Comandante
Makarri Quatro
Capo Sicurezza

Comandante
Gerard Ylim Yager
Primo Ufficiale

Tenente
Edward Anthony Jenner
Ufficiale Medico Capo

Ufficiale Scientifico Capo Tenente Leon Krenn Bloch

Tenente
Leon Krenn Bloch
Ufficiale Scientifico Capo


USS CRUSADER

Autori

Capitano
Shaitan del clan Aeltheur
Alberto Capelli

Capo Operazioni
Raji Vikram
Roberto Battistini

Capo Sicurezza
Makarri Quatro
Davide Schirru Mei

Primo Ufficiale
Gerard Ylim Yager
Marco Calandri

Ufficiale Medico Capo
Edward Anthony Jenner
nd nd

Ufficiale Scientifico Capo
Leon Krenn Bloch
Adriano Maggi






Sommario


Sinossi
19.01 - Indizi sparsi
19.02 - Loro sono malvagi
19.03 - Il gatto col topo
19.04 - Indagine nel passato
19.05 - Apocalypse
19.06 - Arrocco
19.07 - Il compiersi degli eventi
19.08 - Prima Direttiva Temporale
19.09 - Nulla si distrugge, tutto si trasforma

Sinossi

La Crusader incontra la Crusader, ma non la stessa.



19.01 - Indizi sparsi

Autore: Tenente Edward Anthony Jenner

USS Crusader, Ufficio del Capitano - 26/03/2398, ore 09:00


"E questo è tutto, Capitano Shaitan. Vi trasmetto anche le coordinate della stazione e i nominativi degli scienziati."
"Una storia davvero singolare, Ammiraglio. Farò analizzare il file dal nostro Ufficiale Scientifico e vedremo se possiamo dare una mano a questo gruppo di studiosi."
"Grazie, Capitano. A presto."
Shaitan chiuse la comunicazione e riportò sullo schermo l'immagine che gli era stata trasmessa pochi istanti prima dal suo interlocutore. Era stata ritrovata negli archivi di un laboratorio di ricerca installato su Io, un satellite del pianeta Giove nel sistema stellare della Terra. Le attività del laboratorio risalivano al periodo terrestre che è seguito al primo volo a curvatura. Il sito è oggetto di ricerche storico-scientifiche che un gruppo di scienziati sta portando avanti per approfondire le conoscenze di quel particolare periodo terrestre. L'immagine, un po' sgranata per via del deterioramento dei supporti di salvataggio, rappresentava uno stemma che Shaitan conosceva molto bene. Ma che sarebbe stato ideato e disegnato solo trecento anni più tardi.

USS Crusader, Laboratorio scientifico 1 - 26/03/2398, ore 15:00


"Venga, Capitano." il Tenente Bloch aveva chiesto al Capitano di raggiungerli nel laboratorio per mostrargli cosa avevano scoperto. "Cliff, mostra al Capitano cosa hai trovato."
Il giovane Guardiamarina armeggiò un po' nervosamente sulla console e l'immagine comparve sullo schermo. "Con l'aiuto dei nostri colleghi su Io abbiamo scoperto che l'immagine è stata registrata dagli scienziati terrestri durante un'anomalia di qualche tipo, accaduta quasi 3 secoli fa. Dalle registrazioni abbiamo riconosciuto l'anomalia spazio-temporale, una delle prime ad essere stata documentata. Probabilmente la prima in ambito terrestre catalogata come..."
"Grazie, Cliff. Passa ai dettagli dell'immagine." Lo interruppe Yager, che aveva seguito il Capitano al laboratorio.
"Ehm... Sì, Comandante, scusate. Ecco quello che abbiamo scoperto."
Yager aveva solo sentito parlare dal Capitano di questa strana immagine così antica e nel contempo familiare ma non si aspettava di trovarsi di fronte proprio a quel simbolo, così noto anche a lui. Guardò con stupore il Capitano, che gli rispose con un sorriso beffardo. Aveva volontariamente sorvolato sui dettagli per vedere la reazione del suo primo ufficiale. "Un bel mistero, Numero Uno. Non è vero?"
"Ma come è possibile?" chiese Yager sempre più stupito.
"Non lo sappiamo," rispose Bloch, "ma il Guadiamarina Cliff ha scoperto che cosa è in realtà."
"Una mappa!" esordì il Guardiamarina.
"Una mappa?" anche Shaitan rimase stupito.
L'immagine di per sé era molto semplice, quasi stilizzata. Rappresentava l'elmo di un antico soldato terrestre appartenente al periodo delle crociate. Ognuno a bordo dell'astronave vedeva quel simbolo almeno una decina di volte al giorno. Nei documenti, nelle trasmissioni, persino su alcune pareti della nave stessa. Era il simbolo della USS Crusader appartenente alla Federazione dei pianeti uniti. O, almeno, era la parte centrale di esso: senza le scritte.
Il Guardiamarina Cliff ingrandì l'immagine e mise a fuoco alcuni punti sparsi al centro dell'immagine. "A prima vista queste macchie sembrano rumore generato dal deterioramento del file ma, ad una seconda analisi, ho notato alcune similitudini con dei gruppi di stelle del Quadrante Alfa. Il computer ha poi fatto il resto e abbiamo constato che rappresenta effettivamente una porzione del Quadrante Alfa. Questa stella nel centro è Zeta Orionis o Alnitak."
"Sembra quasi un invito. Potremmo raggiungere il posto in pochi giorni." commentò il Comandante Yager.
"Il sistema è abitato?" chiese il Capitano.
"Sì, sappiamo che almeno un pianeta è abitato ma le informazioni in nostro possesso sono veramente poche." rispose Bloch.
Il Capitano analizzò la situazione un altro attimo e poi concluse: "Non abbiamo ordini particolari, se non quelli di indagare sulla strana origine di questa immagine. Comandante, faccia impostare la rotta. Destinazione sistema Alnitak."

USS Crusader, Plancia - 28/03/2398, ore 10:20


"Signore, siamo entrati nel sistema di Alnitak." disse il Timoniere.
"Bene, mettiamoci in orbita su Alnitak III e contattiamo le autorità locali. Mandiamo anche qualche sonda in esplorazione."

USS Crusader, Plancia - 29/03/2398, ore 09:00


La porta si aprì con un fruscio e il Capitano entrò.
"Capitano in plancia!"
"Ci sono novità, signori? Il nostro tempo a disposizione sta finendo. Ho ricevuto nuovi ordini. Non sono urgenti ma non possiamo rimandarli ancora per molto."
"Non siamo riusciti a trovare informazioni utili alla ricerca, Capitano. Nessun indizio rilevante. Abbiamo parlato con diverse persone ma nessuna è riuscita a darci delle informazioni utili. Niente neanche dalle sonde." disse Yager.
Il Capitano si sedette al suo posto pensieroso, quando notò la presenza del dottore intento a parlare con Tenente Bloch.
"Buon giorno, Dottore, ancora problemi con il suo comunicatore?"
"Capitano." fece il Dottore girandosi e salutando. "Sì, dall'inizio del viaggio ne ho cambiati almeno tre e da quando siamo entrati in questo sistema i problemi sono peggiorati. Ma il Tenente Bloch è finalmente riuscito a trovarne la causa. Interferenze esterne, sembra."
Il Capitano era un uomo che non credeva alle coincidenze ed era ormai esperto nel leggere i segni che il destino gli mandava ad intervalli fin troppo regolari da quando era al comanda della USS Crusader. Bastò un'occhiata al suo Primo Ufficiale per trasmettere anche a lui questa sensazione.
"Che tipo di interferenze esterne, Bloch?" chiese Yager.
"Da quando siamo usciti dalla curvatura un segnale della stessa frequenza di quella del comunicatore del Dottore manda in confusione il computer. Il segnale è debolissimo e la cosa strana è che non arriva dall'interno della nave ma dall'esterno. Più precisamente da un punto nella fascia di asteroidi che si trova al margine esterno del sistema."
"Cosa dicono le sonde?"
"Abbiamo dirottato una di quelle mandate in esplorazione, dovrebbe entrare nel campo di asteroidi fra qualche minuto."
"Bene. Vediamo se trova qualche indizio."

USS Crusader, Plancia - 29/03/2398, ore 09:05


"Dalla forma sembrerebbe la Tamigi." osservò il Capitano.
"Se non fosse che la Tamigi è solidamente ancorata nell'Hangar Navette 1. E poi questa è in uno stato fatiscente, sembra abbandonata da centinaia d'anni." commentò Yager.
"Le sigle sulla fusoliera corrispondono. Il computer non la identifica per il fatto che non trasmette nessun segnale di riconoscimento, ma dall'analisi dello scafo non ci sono dubbi: è la USS Tamigi."
"Qualche segno di vita all'interno?"
"Lo scanner non evidenzia nulla ma il computer rileva la presenza di un membro dell'equipaggio."
"Il Tenente Edward Anthony Jenner." disse Jenner.
"Precisamente." confermò Bloch.
"Comandante Vikram, prepari una squadra. Andiamo a dare un'occhiata."

USS Crusader, Laboratorio scientifico 1 - 29/03/2398, ore 16:00


La squadra di esplorazione era tornata da qualche ora ormai, portando indietro due oggetti. Uno di essi era stato scrupolosamente analizzato e risultava essere, come ci si aspettava, il comunicatore del Dottor Jenner. Il comunicatore era integro e funzionante, aveva soltanto qualche segno in più dovuto al passare del tempo e la batteria quasi completamente scarica.
L'altro oggetto non era ancora stato completamente identificato, ma dalla forma e dalle parti di cui era composto sembrava un qualche tipo di modulo per la comunicazione. Sicuramente non sembrava pericoloso.
"Potremmo provare a collegarlo al computer e accenderlo." tirò corto Jenner.
Il Capitano stava pensando. Yager era un po' dubbioso, ma Bloch non sembrava avere un parere contrario.
"Tenente? La giudica un'operazione rischiosa?" chiese il Capitano a Bloch.
"Dall'analisi non risultano parti attive, Capitano. Sembra una qualche tipo di ricevente. Direi che non c'è pericolo."
"Molto bene." disse Shaitan. "Accendiamolo!"

USS Crusader, Laboratorio scientifico 1 - 29/03/2398, ore 16:15


"Ecco. Questo sottosistema è isolato. Qualunque segnale riuscissimo a captare non potrà fare danni al sistema principale della nave. Adesso lo attivo."
Appena attivata la ricevente il computer rilevò un segnale in ingresso.
"Capitano, riceviamo una comunicazione da una nave della Federazione." Dopo un attimo il Guardiamarina Cliff si girò verso i suoi superiori "È la USS Crusader Capitano, ci sta chiamando."


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19.02 - Loro sono malvagi

Autore: Comandante Gerard Ylim Yager

USS Crusader, Plancia - 29/03/2398, ore 16:32


La nave era irriconoscibile. Persino il nome e il codice di registro erano quasi impossibili da leggere.
Lo scafo appariva lacero, danneggiato e riparato in malo modo. Segni di impatti di armi a particelle avevano lasciato bruciature e lacerazioni soprattutto nella sezione a disco in cui molte sezioni apparivano decompresse e un profondo squarcio nella sezione di destra mostrava diversi ponti e esponeva al vuoto dello spazio uno dei motori ad impulso. La gondola alloggiata dietro la plancia della sezione superiore era completamente distrutta mentre la gondola di sinistra della sezione inferiore mostrava segni di una riparazione fatta con pezzi non standard della Flotta.
Eppure quella nave era la nave stellare Crusader della Flotta Stellare.
Shaitan osservava il vascello da diversi istanti completamente sbigottito.
La seconda nave era in orbita stazionaria attorno al pianeta ed era illuminata dal remoto sole del sistema stellare.
Il primo a rompere il silenzio fu il comandante Vikram: "È apparsa pochi minuti fa..." Nemmeno lui sapeva cosa dire o come comunicare gli ordini.
Yager guardò l'ufficiale alle operazioni per poi puntare verso il Capitano e infine sull'altra Crusader. Nemmeno lui sapeva cosa dire.
Bloch si allontanò dal Capitano e dal Primo Ufficiale e raggiunse la consolle scientifica pronto a iniziare le analisi.
La situazione era completamente stabile: nessuno faceva nulla.
L'apparizione del loro vascello pesantemente danneggiato aveva lasciato in tutti un misto di apprensione e incredulità.
"Analisi completa." ordinò il Capitano. Shaitan si ridestò con un ringhio deciso a non farsi prendere in contropiede da quella strana apparizione.
L'improvviso ordine del Capitano sbloccò l'Ufficiale Scientifico e l'Ufficiale alle Operazioni, che attivarono i sensori. Yager, sempre al fianco del Capitano, disse: "Pronti ad alzare gli scudi ma nessuna azione provocatoria."
L'Ufficiale Tattico fu sul punto di eseguire l'ordine ma, al contrario, disse: "Ci chiamano... comunicazione dall'altra Crusader."
"Sullo scherm..." Shaitan impartì l'ordine ma venne fermato da un lampo di luce. Una sfera di plasma colpì in pieno l'altra Crusader esplodendo al contatto. Quel singolo colpo, di norma, non avrebbe creato una minaccia su una nave di classe Prometheus ma l'altra Crusader aveva scudi e corazze danneggiati e la scarica di plasma riuscì a danneggiare la nave creando piccole schegge e scintille dalla sezione colpita. Seguì una serie di cinque colpi della stessa intensità che colpirono la nave.
"Capitano, rilevo tre navi in avvicinamento. Sparano sulla seconda Crusader." disse l'Ufficiale Tattico.
Shaitan osservava la situazione precipitare, rimase alcuni istanti sbalordito per poi urlare: "Allarme rosso!"
Nel mentre la seconda Crusader reagì sparando contro i tre vascelli attaccanti. I nuovi arrivati avevano approfittato di un punto lagrangiano per colpire di sorpresa e il loro attacco si stava dimostrando molto valido: consci della loro superiorità numerica stavano sparando con tutto quello che avevano senza badare alle micidiali e disperate bordate di phaser della seconda Crusader.
Due navi nemiche eseguirono un passaggio colpendo e disattivando gli scudi superiori. La seconda Crusader reagì sparando bordate a distanza ravvicinata riuscendo a causare danni all'avversario. Così facendo, però, espose la sezione superiore, rimasta senza difese, all'attacco della nave rimasta in retroguardia. La nave sparò cinque colpi al plasma puntando al nucleo a curvatura. Rapidamente le sfere balenarono nello spazio vuoto per poi esplodere al contatto di un oggetto conosciuto.
Shaitan si aggrappò alle maniglie della poltrona per rimanere in piedi.
Alcune scariche energetiche di liberarono dai sistemi lanciando scintille nella Plancia.
"Rapporto." ordinò il Capitano.
Yager rispose: "Siamo riusciti ad intercettare l'attacco diretto contro la seconda Crusader."
"Scudi all'85%." fu la risposta dell'Ufficiale alle Operazioni.
"Ho agganciato le tre navi attaccanti.. apro il fuoco?" propose l'Ufficiale Tattico.
"Negativo, prima voglio capire cosa succede. Sensori al massimo e pronti a coprire l'altra nave." rispose il Capitano.
La seconda Crusader approfittò dell'azione protettiva della nave omonima per allontanarsi. Con uno scatto fulmineo raggiunse le altre due navi, sparò una bordata e, nello stesso modo in cui era arrivata, sparì nel nulla.
"Non rilevo più la seconda Crusader." confermò Bloch.
Shaitan guardò l'Ufficiale Scientifico come per avere ulteriori rispose o conferme ma l'Ufficiale Tattico lo anticipò: "Anche le navi attaccanti... sono sparite."
Quello strano e improvviso scontro finì letteralmente nel nulla lasciando l'equipaggio della Crusader sbigottito.

USS Crusader, Sala riunioni - 29/03/2398, ore 17:00


La riunione degli ufficiali superiori era stata convocata per fare il punto e per mettere assieme i tasselli di un puzzle che sembrava molto vasto. Per la nave erano circolate voci, congetture e opinioni basate sui pochi dati a disposizione ma solo una cosa era chiara: nessuno ci aveva capito nulla.
Shaitan seduto a capotavola aveva preferito riepilogare la situazioni: "Dopo aver recuperato le informazioni dalla stazione spaziale abbiamo fatto rotta in questo sistema dove abbiamo trovato la Tamigi."
Le antenne dell'andoriano puntarono e scrutarono i vari presenti: "La nave è una copia perfetta del nostro runabout ma le analisi hanno dimostrato che la Tamigi era stata nello spazio per quasi trecento anni. All'interno abbiamo recuperato un congegno al cui interno era presente un messaggio con identificativo della nostra nave."
Fece una breve pausa come per dare il tempo hai presenti di assimilare la cosa e poi, con un cenno di intesa, riprese a parlare: "Pochi minuti dopo è apparsa una copia della nostra nave."
Capendo che era arrivato il momento di intervenire, Bloch prese la parola: "La nave è senza ombra di dubbio la Crusader."
Questa frase lasciò stupefatti ma l'Ufficiale Scientifico continuò a parlare: "Ho controllato più di 2546 parametri diversi come dimensioni, tracce energetiche, dati di transponder e pure l'impronta energetica e di curvatura. È la Crusader."
L'Ufficiale Tattico approfittò del silenzio in cui era precipitato la sala per prendere la parola: "Anche secondo le mie analisi ci troviamo di fronte alla Crusader. La nave che per chiarezza chiamerò l'altra Crusader è la nostra stessa nave. Tuttavia appare molto danneggiata e usurata come fosse reduce da un lungo viaggio in uno spazio pericoloso e ostile. Non ha siluri quantici o fotonici a bordo e disponee della metà dei banchi phaser. Le corazze ablative sono completamente distrutte e gli scudi forniscono una protezione minima."
"Abbiamo delle idee su chi ha ridotto così l'altra Crusader?" chiese Yager.
"No, signore." l'Ufficiale Tattico scosse la testa. "Dovrei fare delle analisi più dettagliate direttamente sulle parti danneggiate."
"Com'è possibile che esistano due Crusader?" chiese Quatro.
"Ho una teoria." tutti si voltarono verso Bloch il quale iniziò ad illustrare la sua idea: "L'analisi quantica ha evidenziato una gradiente temporale maggiore del nostro."
In molti non capirono ma il Capo Operazioni aggiunse. "Quindi viene dal futuro?"
"Sì. Non ho potuto stabilirlo con precisione ma è poco avanti noi nel futuro." fu la conferma di Bloch.
"Quindi siamo noi stessi che dal futuro torniamo ad oggi." fu il commento di Delta.
"Sì, ma temo che sia più complicato." Bloch fece apparire sul monitor delle analisi appena fatte: "Ho trovato tracce di spostamento temporale... l'altra Crusader proviene dal nostro futuro ma non ha viaggiato solo fino al nostro tempo. È finita nel passato. Circa 300 anni nel passato."
"Quindi gli indizi che hanno scoperto nella stazione scientifica su Io sono relativi all'altra Crusader?" commentò Delta, aggiungendo poi con un pizzico di paura: "Che poi saremmo noi... nell'immediato futuro."
"Temo proprio di sì." fu la conferma del Capitano.
"E gli alieni che hanno attaccato l'altra Crusader?" chiese McAllister.
Quatro rimase alcuni istanti pensieroso e disse: "Sapevano chi colpire, infatti hanno attaccato loro e non noi. Devono avere più informazioni di noi o almeno sapere qualcosa di più."
"Concordo." confermò l'Ufficiale Tattico per poi scuotere la testa: "Eppure abbiamo ben poche informazioni su di loro... sappiamo che sono dotati di una tecnologia di occultamento che ha permesso loro di attaccare e sparire di sorpresa. Le loro armi sono potenti ma non superiori alle nostre e anche la loro tecnologia è simile."
"Analizzando i dati raccolti dai sensori tattici posso dire che gli alieni non sono antropomorfi." si intromise il dottor Jenner.
"Capisco." disse il Capitano annuendo. Poi, sospirando, aggiunse: "Ora dobbiamo capire cos..."
Una comunicazione dalla Plancia lo interruppe: =^=Capitano, comunicazione in arrivo. È l'altra Crusader.=^=
Tutti gli ufficiali superiori si guardarono in faccia sbigottiti e stupefatti. Prontamente il Capitano ordinò: "Sullo schermo."
Sullo schermo della Sala Riunioni comparve il volto di McAllister. L'umano aveva l'aria stanca e trasandata, l'uniforme era logora e strappata, i capelli scompigliati e c'era una larga cicatrice lungo il viso. Dietro di sé si poteva vedere uno scorcio del ponte di comando dell'altra Crusader. Sembrava anch'esso danneggiato e una console sulla sinistra dell'ufficiale era spenta. Tutti i presenti, compreso l'ingegnere che era il più stupefatto di tutti, si avvicinarono per vedere meglio.
=^=Sono contento di vedervi tutti.=^= disse il secondo McAllister con un sorriso.
Il Capitano squadrò il giovane ma non disse nulla lascando che continuasse: =^=Sono successe cose terribili e la nave è pesantemente danneggiata.=^=
"Che tipo di cose terribili?" Chiese Shaitan.
=^=Non posso dirvelo.=^=
"Prima direttiva temporale?" azzardò Yager.
=^=No.=^= McAllister scosse la testa. Delta capì subito che c'era parecchio imbarazzo nel secondo McAllister e anche parecchia vergogna: =^=Abbiamo fatto degli errori... grossi errori.-=^=
Lo scozzese guardò i presenti quasi come implorare il perdono: =^=Stiamo cercando di risolverli ma questi attacchi ci impediscono anche di respirare... abbiamo bisogno del vostro aiuto.=^=
"Sì, certo." Si propose Shiatan volendo capire meglio la situazione.
=^=Vi invio delle coordinate per un redez-vous e vi spiegherò tutto.=^=
"Ricevute." Confermò Yager.
=^=Bene, allora a presto.=^= Il secondo McAllister chiuse la comunicazione lasciando la Sala Riunioni in un profondo silenzio. Il McAllister della nave abbassò lo sguardo confuso.

USS Crusader, Plancia - 29/03/2398, ore 17:52


Deciso ad andare in fondo a quella strana situazione, il Capitano Shaitan ordinò di far rotta verso la zona di incontro a curvatura 8. Il viaggio stava proseguendo tranquillo senza intoppi o difficoltà.
Tutto era calmo eppure per non correre rischi il Capitano aveva ordinato l'Allarme Giallo e il monitoraggio continuo dei sensori.
Shaitan era impegnato in una conversazione col Primo Ufficiale quando l'Ufficiale Tattico lo interruppe: "Capitano, nave in disoccultamento a 230 chilometri a babordo."
Shaitan reagì subito: "Sullo schermo."
Lo schermo inquadrò una delle tre navi che avevano attaccato la seconda Crusader. Appena la vide il Capitano fu sollevato nel aver dato l'ordine dell'Allarme Giallo.
"Sono gli stessi alieni che hanno attaccato l'altra Crusader... è la nave più piccola." confermarono all'unisono Bloch e l'Ufficiale Tattico.
Più che una nave da battaglia sembrava un vascello di rappresentanza o scientifico. Di sicuro non poteva essere una minaccia rilevante per la Crusader senza le altre due navi da guerra. Shaitan guardò Yager per chiederne opinioni ma nel mentre l'Ufficiale alle Comunicazioni disse: "Comunicazione in arrivo."
"Sullo schermo." ordinò prontamente Shaitan.
Sullo schermo comparve un essere piatto e allungato con delle specie di zampe sulle estremità. Al centro dell'inquadratura c'era una bocca piena di zanne acuminate. Sembrava un insetto piatto e allungato. Una strana luce giallo verde illuminava quella che doveva essere la plancia della nave aliena.
=^=Io sono Assar.=^= si presentò l'essere. La voce arrivava da delle specie di branche laterali e veniva tradotta da quello che doveva essere il traduttore universale della nave aliena.
Shaitan si alzò e fece un passo in avanti: "Io sono il capitano Shaitan della Feder..."
=^=So chi è lei capitano.=^=
Shaitan voleva avere più informazioni sui nuovi arrivati: "Deduco che avete già incontrato la Federazione."
=^=Sì, abbiamo incontrato voi... una vostra versione dal futuro.=^= L'essere si allungò saturando l'inquadratura con il suo corpo: =^=Voi ci avete causato morte e distruzione.=^=
"Che cosa?" chiese Shaitan.
=^=L'altra nave Crusader e lei capitano Shaitan... avete o, stando al vostro tempo, causerete un terribile genocidio nel passato.=^=
"Non è possibile! Noi... noi siamo solo esploratori." disse Shaitan.
L'essere sembrò cambiare discorso: =^=Non dovete incontrarvi con l'altra nave... con la vostra versione futura che ha viaggiato nel passato.=^= Fece una breve pausa e Assar sferrò l'attacco decisivo: =^=Loro non sono più come voi... loro sono malvagi.=^=
L'alieno chiuse la comunicazione e pochi istanti dopo la nave sparì con un dispositivo di occultamento.
Shaitan, rimasto confuso e sconcertato dalle parole dell'essere, ripeté: "Loro sono malvagi."


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19.03 - Il gatto col topo

Autore: Capitano Shaitan del clan Aeltheur

USS Crusader, Plancia - 30/03/2398, ore 08:32


La Crusader era in viaggio verso il punto di rendez-vous con l'altra se stessa. Non che Shaitan prendesse sotto gamba l'avvertimento degli strani alieni che li avevano affrontati il giorno prima ma voleva capire cosa fosse andato storto. Che errore avevano commesso? Solo parlando con l'equipaggio dell'altra Crusader potevano scoprirlo. C'era comunque il dubbio che quegli strani esseri fossero nelle loro vicinanze e li stessero seguendo dato che il loro occultamento sembrava lavorare veramente bene. Avevano svolto varie analisi sulle scie di cruvatura lasciate dall'altra nave nei pochi secondi in cui hanno viaggiato al loro fianco ma, per ora, non erano stati in grado di rilevare niente di particolare.
"Dieci minuti all'uscita dalla curvatura." avvertì il Timoniere.
"Bene," disse il Capitano, "Allarme Giallo. Alzare gli scudi. Prepararsi alla separazione."
Qualcuno rimase a bocca sorpreso ma gli ufficiali superiori si aspettavano una manovra simile. Tutti si prepararono e andarono alla propria postazione.

USS Crusader, Sezione mediana, Plancia - 30/03/2398, ore 08:55


"Uscire dalla curvatura!" ordinò Shaitan.
Dopo di che, come in un balletto preparato alla perfezione, le tre sezioni della Crusader si separarono, si avviarono in tre direzioni diverse e tornarono in curvatura.
Avevano deciso questa strategia perché era impossibile capire se le navi aliene li avrebbero seguiti o meno al rendez-vous con l'altra Crusader. Ne erano tuttavia abbastanza certi, per cui dividere le loro forze avrebbe permesso loro di affrontare meglio l'eventuale scontro. Shaitan decise di imbarcarsi sulla Sezione mediana e raggiungere il punto su quella Sezione, così di tentare di ingannare ulteriormente gli alieni. Probabilmente avrebbero seguito con più attenzione la Sezione superiore, meglio armata e sulla quale c'era la Plancia principale. Una scommessa.

USS Crusader, Sezione mediana, Plancia - 30/03/2398, ore 09:02


"30 secondi all'uscita dalla cruvatura!" Come d'accordo si fece sentire di nuovo il Timoniere.
"Allora pronti come avevamo concordato. Se si palesa la nave aliena pronti a far fuoco. Dobbiamo disabilitarli, non distruggerli. Se non si presentano muoviamoci comunque con cautela perché potrebbero essere nelle vicinanze occultati. Allarme Giallo. Scudi alzati."
Raggiunto il punto di rendez-vous la Sezione mediana della Crusader era sola nella sezione di spazio dov'erano arrivati.
Yager ruppe il silenzio: "Nell'attesa si organizza una tavolata di poker?"
Qualche risata si diffuse nella Plancia, sciogliendo un po' la tensione che quasi si tagliava a fette.
Shaitan lo guardò con un'aria divertita e rispose: "Potrebbe essere una buona idea."

USS Crusader, Sezione mediana, Plancia - 30/03/2398, ore 10:33


Erano passati circa novanta minuti. Nessuna nuova. Lo stallo era completo, poi fu Quatro a prendere la parola: "Stanno tornando le altre due sezioni. Sembrano a posto."
Avevano atteso ai falsi punti di rendez-vous per il tempo previsto. Quando avevano capito di essere soli, erano tornati al punto concordato.
Il Capitano diede l'ordine. Le parti si unirono di nuovo e la Crusader tornò ad essere un'unica nave.
Shaitan, ormai spazientito, decise di alleggerire un po' l'atmosfera. Preso da un momento di ilarità, ordinò all'Ufficiale alle Comunicazioni: "Apra una trasmissione su due frequenze, quella usata dalla nave aliena per comunicare precedentemente con noi e una per la nostra sorella cresciuta."
"Aperta." comunicò l'Ufficiale.
"Gentili visitatori che ci ascoltate di nascosto, vorrei salutarvi. Spazio, ultima frontiera. O quasi, visto che c'è anche il tempo... Siete nel paraggi dell'astronave Crusader, diretta all'esplorazione di nuovi mondi, alla ricerca di altre forme di vita e di civiltà, fino ad arrivare là, dove nessuno è mai giunto prima. Ve ne starete nascosti ancora per molto a spiare o vogliamo discutere tutti quanti come persone civili senza passare ai siluri fotonici?" Fece poi il segno di tagliare la comunicazione.
Gli altri ufficiali della Plancia si girarono increduli. Yager rise apertamente. Delta guardò il capitano con un sorriso. Shaitan sorrise di rimando e, tutto soddisfatto, si sedette nella sua poltrona di comando e tornò ad attendere che qualcuno facesse una mossa.
Quatro, dopo altri venti secondi circa, comunicò: "Si sta disoccultando una nave a dritta. È la nave aliena con cui abbiamo già comunicato."
"Bene!" fece Shaitan.
Non fece a tempo a dire altro che il Capo della Sicurezza continuò: "A babordo! È l'altra Crusader."
"Ci chiamano entrambi!" fece l'Ufficiale alle Comunicazioni.
"Ok, apriamo un bel party. Voglio una comunicazione con tutti contemporaneamente."
Sulla metà sinistra si palesò Assar e a destra ancora McAllister.
=^=Capitano,=^= iniziò subito il terrestre, =^=dovete assolutamente ascoltarmi. Entro brevissimo tempo succederà qualcosa che vi metterà nelle condizioni in cui siamo noi ora. È molto importante che facciate le scelte giuste.=^=
=^=Capitano Shaitan,=^= interloquì l'alieno, =^=dovete andarvene subito da qui perché l'influenza di questo equipaggio è alquanto deleteria.=^=
"Insomma: bando alle chiacchiere, a cosa dovremmo stare attenti?" chiese l'andoriano a McAllister.
=^=Non posso parlarvene. La presenza dell'altra nave...=^=
Prima che l'Ufficiale dell'altra Crusader finisse di parlare, intervenne Bloch: "Un qualche tipo di anomalia si sta aprendo a pochi metri dalla nostra posizione!"
=^=Oh, no, eccolo!=^= Esclamò McAllister. =^=Capitano, non c'è tempo! Non segua le direttive della Federazione!=^=
Di colpo la comunicazione con le due navi si interruppe.
"Posizione?" chiese Shaitan, intuendo ciò che stava accadendo.
"La stessa di prima." comunicò il Timoniere.
"Tempo?" chiese ancora Shaitan, ora più sicuro.
"Come?" chiese il Timoniere girandosi verso il Capitano. Prima che l'andoriano potesse rispondere l'Ufficiale alzò un una mano, si girò di nuovo verso le consolle, vi fece danzarem sopra le dita per qualche secondo e poi disse: "Siamo verso la fine del Ventunesimo Secolo, 15 settembre 2094 a essere precisi."

USS Crusader, Sala Riunioni - 15/09/2094, ore 18:12


Era passata quasi un'ora dall'arrivo. Erano state svolte svariate analisi su quale fosse l'anomalia che li aveva portati in questo tempo ma quasi tutte inconcludenti. Gli ufficiali superiori erano riuniti per affrontare la situazione e scambiare le proprie idee.
"Quindi," ricapitolò il Capitano, "siamo finiti in qualche modo nel passato. Qualche idea del come?"
Bloch si espose: "Con molta probabilità siamo nello stesso tempo nel quale è stata l'altra Tamigi. Comunque non dovremmo farci ingannare da ciò che già sappiamo, potrebbe essere stato un fenomeno naturale a portarci qui, non per forza qualcosa di artificiale."
"Anche se è stato localizzato così vicino alla nostra nave?" chiese Yager.
"Sì, è possibile. Certo, non essere riusciti a registrare praticamente nulla non è stato d'aiuto." concluse l'Ufficiale Scientifico.
=^=Plancia a Capitano!=^= chiamò l'addetto.
"Sì?" chiese Shaitan.
=^=Una nave sta arrivando a curvatura. Dagli schemi sembra una nave vulcaniana ma non è registrata nei nostri database.=^= comunicò.
Gli ufficiali si riportarono in Plancia.


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19.04 - Indagine nel passato

Autore: Tenente Leon Krenn Bloch

Non lontano dal sistema di Altinak - 30/03/2398, ore 10:37


La Crusader fu inghiottita dalla singolarità temporale senza che le altre due navi potessero intraprendere nessuna ulteriore azione. La Crusader superstite cercò di allontanarsi alla massima velocità possibile, ma la nave aliena la tallonava facilmente e dopo alcune decine di secondi aprì il fuoco contro di essa: grosse esplosioni spaccarono in diversi tronconi lo scafo. Un'ultimo colpo mirato verso la Plancia tranqullizzò gli alieni sul fatto che anche l'ultimo membro dell'equipaggio fosse stato ucciso.

USS Crusader, Plancia - 15/09/2094, ore 18:15


Mentre gli ufficiali stavano raggiungendo le loro postazioni il Primo Ufficiale non riuscì a trattenere una battuta: "Capitano, non abbiamo fatto in tempo a trattare il problema delle nostra malvagità: lei si sente più malvagio da quando siamo qui?"
"Vorrei vedere chi non lo è, dopo essere stati trasportati contro voglia trecento anni indietro!" rispose con sarcasmo l'andoriano.
"Distanza?" domandò quindi il Primo Ufficiale, appena sedutosi sulla sua poltrona.
"Ancora abbastanza lontana," rispose il Tenente Ivanov, "circa mezzo anno luce. Velocità Curvatura 3." Il Timoniere aggiunse: "Procedendo su questa rotta passerà tuttavia molto vicino a noi."
Il Capitano si alzò e si rivolse a tutta la Plancia: "C'è qualche esperto di storia del ventunesimo secolo terrestre? A chi apparteneva questa zona di quadrante? Ai vulcaniani?"
"Da quel che ricordo," disse Bloch, "non è mai stata di alcun interesse né per gli andoriani, né per i vulcaniani."
"Allora massima energia ai sensori: cerchiamo di scoprire il più possibile prima che ci intercettino."
Il Consigliere di bordo commentò a voce non troppo alta: "Ci conviene cercare un posto dove nasconderci, meglio evitare un incontro destabilizzante per la storia."
"Ma la domanda più importante è: stiamo ripercorrendo tutto ciò che è accaduto all'altra Crusader o è una nuova storia?" disse Yager.
"Posso provare a cercare qualcosa nei database vulcaniani di quel periodo... incontri con esseri non antropomorfi, guerre, catastrofi naturali..." propose quindi il Consigliere.
"Ottimo! Proceda. Sempre che questo genocidio sia avvenuto in questo tempo, potrebbe essere accaduto nel futuro." commentó il Capitano.
"Ma come può una singola nave causare un genocidio o una catastrofe naturale: è assurdo!" disse poi Yager. "Non so voi ma io mi fiderei più del vecchio MacAllister che di questi scarafaggi."

USS Crusader, Plancia - 15/09/2094, ore 18:50


In Plancia proseguivano le analisi della situazione. Shaitan e Yager stavano osservando la consolle di Vikram che scandagliava il database delle navi vulcaniane: "È simile a questa classe ma questo tipo di nave è posteriore a questo tempo di una ventina di anni..."
"Potrebbe essere un prototipo." suggerì da lontano Ivanov.
"O i database non sono così attendibili, d'altra parte sono passati secoli." rispose Vikram.
"È fondamentale capire se a bordo ci sono vulcaniani oppure no: a che distanza dobbiamo avvicinarci?" domandò Shaitan.
"È come essere in orbita su di un pianeta, almeno più vicini di 50000 kilometri" rispose l'ufficiale.
"Va bene. Contemporaneamente dobbiamo usare gli scudi per impedire agli altri di scandagliarci." ordinò quindi Shaitan.

USS Crusader, Plancia - pochi minuti dopo


Sullo schermo della Crusader si intravedevano le forme della nave sconosciuta. Non aveva mutato rotta né velocità, per ora sembrava disinteressata a loro. "Distanza attuale 11 milioni di kilometri. Tra pochi minuti ci saremo." disse il Timoniere.
=^=Capitano, qui parla il Consigliere Delta. Ho trovato forse qualcosa sugli scara... ehm, gli alieni. Può venire in Sala Tattica?=^=
"Subito." Shaitan fece un cenno a Yager e i due si incamminarono velocemente verso la Sala Tattica, impazienti di capire qualcosa in più.
Il Consigliere dovette attendere poco... "Guardate qui: specie insettoide denominata Moo'ssrick... Non ci sono immagini ma si dice che il primo contatto sia avvenuto nell'anno terrestre 2095. Profughi provenienti dal loro mondo chiedono assistenza ad una nave vulcaniana."
Shaitan si scambiò uno sguardo con il Primo Ufficiale. "Potrebbero essere, Capitano, ma le informazioni sono poche." commentò a caldo Yager.
Il Consigliere riprese: "Qui c'è una mappa sulla probabile localizzazione del loro sistema."
"Stranamente imprecisi i database vulcaniani... e se provassimo le biblioteche andoriane?" suggerí Shaitan.
"Uhm... ottima idea, procedo."
=^=Signore, qui Tenente Bloch. Rileviamo finalmente i segni di vita: abbiamo numerose letture vulcaniane ma anche di altro tipo, potrebbero essere insettoidi=^=.
"I profughi?" esclamó Delta.
"Arriviamo subito." concluse il Capitano.
Shaitan e Yager rientrarono velocemente in Plancia. "Che facciamo? Non possiamo di certo contattare i vulcaniani. Soprattutto lei che è andoriano." disse Yager.
"Sì, e nemmeno un terrestre può farlo." proseguì il ragionamento Shaitan. "Potremmo teletrasportare a bordo gli insettoidi..."
Nel frattempo avevano raggiunto nuovamente le loro postazioni in Plancia.
"Signore, ci stanno chiamando. Hanno anche rallentato a Curvatura 1." disse il Tattico.
"Ignori la chiamata. Comandante Vikram, è possibile agganciare le forme di vita non vulcaniane?"
L'Ufficiale rimase un attimo sorpreso: "Ehm... credo di sì, se gli scudi sono abbassati. Analisi in corso..."
"Signore, rilevo un aumento di energia a bordo. Credo che tra poco alzeranno gli scudi."
"Maledizione!"
"Funziona, il computer inizia ad estrarre i primi essere non vulcaniani."
Bisognava agire in fretta.
"Timoniere, rotta di intercettazione, massima Curvatura. Tattico, preparare a colpire per far collassare gli scudi. Sicurezza in Sala Teletrasporto."
La Crusader si mosse rapidamente e colmò in pochi secondi la distanza, alcune scariche di phaser colpirono e misero fuori uso i deboli scudi del ventunesimo secolo. Il teletrasporto agganciò una decina di forme di vita.
"Tutti a bordo!" annunciò il Capo Operazioni.
"Timoniere, ci porti lontano da qui. Qualunque direzione!"
La Crusader si allontanò velocemente senza che i vulcaniani potessero capire con che cosa avessero a che fare. La Crusader aveva anche emesso alcune onde di disturbo in modo da rendere pressoche impossibile l'analisi della scia.
"Penseranno di avere a che fare con altri insettoidi..." disse Yager con un mezzo sorriso beffardo.
"Bello avere tecnologie superiori di 300 anni." commentò soddisfatto il Capitano.

USS Crusader, Sala Teletrasporto 2 - pochi minuti dopo


Il Capitano e il Primo Ufficiale si divisero tra le due sale teletrasporto impegnate nel 'rapimento'. Il Capitano trovò la squadra di sicurezza comandata da Quatro. Anche il dottor Jenner era sul posto. Gli alieni erano effettivamente forme di vita più insettoidi che antropomorfi, apparivano confusi, se non addirittura storditi.
"Capitano, cerchi di spiegare a questo alieno che non abbiamo intenzioni ostili." disse Quatro indicando uno di loro, che evidentemente si era fatto avanti per chiedere spiegazioni.
"Riuscite a capirci?" chiese subito Shaitan.
L'alieno rispose emettendo strani suoni, dopo qualche momento tuttavia il traduttore eleborò efficacemente: "Sì, capisco abbastanza. Ma comunicatore non buono."
"Il traduttore migliorerà. Non vogliamo farvi alcun male, abbiamo solo bisogno di informazioni."
"Quali informazioni?"
"Informazioni riguardanti il vostro mondo. Una nostra nave stellare potrebbe essere venuta in contatto con voi."
L'alieno sembrò riflettere un poco: "Nave come vostra? No, non mi ricordo."
"Va bene. Adesso vi porteremo in alcuni alloggi più comodi e poi con calma parleremo."
"Abbiamo bisogno di aria diversa."
"Il nostro dottore vi aiuterà."

USS Crusader, Sala tattica - pochi minuti dopo


Il Consigliere Delta aveva brevemente informato anche gli altri ufficiali delle sue ricerche. Quindi Yager aveva riferito la situazione dalle due sale teletrasporto. "Da quello che abbiamo visto questi alieni non sono identici a quelli incontrati nel futuro," spiegò agli altri, "ma ovviamente nulla esclude che abitino nello stesso mondo. Purtroppo sembrerebbe di avere a che fare con persone qualunque, nessun capo politico o militare. Non credo potranno aiutarci molto ma tenteremo nuovamente."
"Abbiamo comunque la mappa nel database, quindi in mancanza di altri indizi possiamo andare là." aggiunse Delta.
"Per scoprire che questi insettoidi del database non hanno nulla a che fare col nostro problema...." intervenne Vikram.
"Potremmo avere qualcosa di più preciso dal database andoriano, il computer lo sta analizzando." rispose Delta.
"Non vorrei aggiungere altri problemi ma la Tamigi potrebbe essere da queste parti," aggiunse Bloch, "forse è già arrivata, forse non è ancora arrivata..."
"Sì, quello è un altro bel mistero." commentó il Capitano, "La Tamigi potrebbe trovarsi nel sistema di Altinak."
"Lì è dove l'abbiamo trovata noi nel futuro ma, se è arrivata con lo stesso tunnel spaziale, potrebbe anche essere negli attuali paraggi."
"Va bene. Il sistema non dista molto da qui, facciamo subito rotta per controllare. Nel frattempo suggerisco di riposare un poco. Non so voi ma io sono un poco esausto."

USS Crusader, Alloggio del Tenente Bloch - alcune ore dopo


Bloch aveva riposato un paio d'ore ma ora era di nuovo sveglio, faceva fatica a non continuare a pensare a tutti quegli indizi assurdi che avevano man mano trovato. Forse nessun romanziere avrebbe potuto pensare ad una situazione così complicata. Quel messaggio giunto nei pressi della Terra era stato inviato dalla Crusader? Sembrerebbe la spiegazione più logica, perché usare quel simbolo altrimenti? Un messaggio inviato per poter recuperare la Tamigi abbandonata nello spazio? "Uhm... poteva essere." commentò ad alta voce. Un messaggio inviato dalla Crusader alla Crusader, cioè da loro nel futuro a loro nel passato. O, meglio, da loro finiti nel passato a loro rimasti nel futuro... Si alzò e si sciacquò il volto con dell'acqua fresca.
Ma perché bisognava recuperare la Tamigi? Era ormai una carcassa. Se aveva alterando la storia nel passato, cosa si poteva ormai fare? Ma certo! Se la Tamigi aveva incontrato l'anomalia temporale per caso ed era finita nel passato, si doveva impedire alla Tamigi di salpare e di incappare nel tunnel.
"Quello era in definitiva il senso del messaggio!" concluse la sua spiegazione davanti al Capitano, dopo averlo svegliato.
"Accidenti ma allora abbiamo già fallito. Ora che siamo qui nessuno potrà avvertire la Tamigi! O forse MacAllister alternativo ci proverà..."
"Già, però possiamo attenderla all'uscita del tunnel e impedirle di andare oltre, o comunque intercettarla il prima possibile."
"Non sappiamo dov'è, non sappiamo quando è, cioè quando arriverà..."
"Non lo sappiamo. Se MacAllister avesse avuto più tempo per spiegare..."
"MacAllister ha anche detto di non seguire le direttive. Che diamine significa? Se blochiamo la Tamigi stiamo in qualche modo seguendo le direttive. Che sia questo l'errore, caro Bloch? Forse lei mi ha convinto ed io ho commesso l'errore."
"Non può essere... Se la Crusader ci ha avvertiti di recuperarla è giusto così. L'errore sarà da qualche altra parte..."
Shaitan si rimise la divisa in fretta e tornò con Bloch subito in Plancia.

USS Crusader, Plancia - poco dopo


"Situazione?" chiese il Capitano.
Vikram si era offerto per il primo turno di guardia: "Tra meno di un'ora saremo nel sistema di Altinak."
"Aumentiamo a Curvatura 9. Sembra che trovare la Tamigi prima possibile possa essere la soluzione."
Dal turbo ascensore fece capolino il Consigliere: "Una bella nottata vero?"
"Problemi di insonnia?"
"Il computer ha finito di scandagliare i database: guardate qui." mostrò agli altri il suo palmare.
"Qui si parla di due specie insettoidi diverse... Guardate, una è quella che abbiamo incrociato nel nostro presente, l'altra quella che abbiamo imbarcato oggi... Secondo gli andoriani ci fu una guerra tra di loro durata parecchi anni, fino al 2102."
"Ah... quindi, in qualche modo, potremmo essere stati coinvolti in questo conflitto, sebbene non ne capisca il motivo. E la parte che abbiamo osteggiato ci accusa di avere compiuto chissà quale crimine..."
"Già, però anche McAllister sembrava convinto della nostra colpevolezza."
"Con tutte le peripezie che ha passato potrebbe avere perduto un po' il senno."


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19.05 - Apocalypse

Autore: Tenente Comandante Makarri Quatro

Luogo e data sconosciuti


In un luogo battuto dal vento, su una pianura desolata di sabbia rossa i membri dell'equipaggio della Crusader lentamente ripresero conoscenza, un rumore lentamente si avvicinava...
"Signor Yager, cosa è successo?" disse l'ancora frastornato Shaitan.
"Signore, non capisco. L'ultimo ricordo coerente che ho riguarda una luce azzurra che mi avvolge, poi il nulla."
"Lo stesso ricordo che ho io," disse Vikram, "inoltre siamo tutti armati ma senza strumenti di rilevazione. Siamo i cinque che si trovavano in Plancia vicino al Capitano ad esaminare la situazione poi... Attenti!"
L'urlo del Capo Operazioni mise sull'avviso i compagni, che portarono immediatamente le mani sui loro phaser e si disposero verso il pericolo segnalato. Dall'alto di un crinale si trovava un insettoide simile a quelli già incontrati, ma all'apparenza più grande, massiccio, barbaro.
Dietro il primo, lentamente si stavano disponendo decine di esseri simili che emettevano un suono irritante e continuo, una serie di infiniti click.
Una nuvola nera si stava avvicinando a semicerchio. Con pochi, rapidi cenni Shaitan dispose i suoi uomini, nonostante le regole d'ingaggio federali ora doveva decidere se correre il rischio di finire davanti alla Corte Marziale o come portata principale in un banchetto di insettoidi. La decisione era presa, non era per la sua vita che temeva ma per quella dei suoi.
"Settate i phaser su raggio ampio e al livello 4, non li uccideremo ma dovremmo stordirli e fermarli."
Gli ordini furono eseguiti con la consueta efficienza, gli insettoidi continuarono la loro marcia di avvicinamento. Cinquanta metri, quaranta, trenta, venti... "Fuoco!"
All'ordine, un ventaglio di raggi investì le prime file di attaccanti che crollarono immobili. Chi li seguiva non si fermava e superava il muro formato dai corpi di chi li aveva preceduti.
"Yager, Delta, retrocedete sino al crinale dietro di noi, poi ci coprirete. Qui non resisteremo a lungo, andate!"
Al comando il Primo Ufficiale ed il Consigliere si diressero il più velocemente possibile verso la posizione indicata. Una volta raggiunta iniziarono il fuoco di copertura appena i compagni superarono il punto critico.
Quando tutti giunsero al riparo il Capitano si mise ad osservare gli insettoidi. Si erano fermati ed iniziarono a divorare i loro compagni storditi.
"Mi sembra chiaro che il loro livello di civilizzazione sia alquanto basso. Signor Quatro, lei che è in parte betazoide ed in parte vulcaniano riesce a percepire qualcosa da loro?"
"Capitano, da loro sento provenire solo una violenza animale. Non sono senzienti, le mie capacità non sono sviluppate ma anche così riesco a stento a reprimere un senso di disgusto profondo. Il mio occhio bionico mi permette, però, di vedere qualcosa. Lì sulla destra c'è un sentiero che porta a quella che sembra una costruzione."
"Visto che i nostri ospiti sono impegnati nel loro banchetto andiamo. Ci guidi, Makarri."
"Sissignore!"
Velocemente il gruppo si diresse verso il sentiero con il rumore del banchetto che aumentava di intensità. Superato un declivio la costruzione vista prima da Makarri fu ben riconoscibile.
"Mi ricorda un centro di osservazione vulcaniano di qualche secolo fa. Li posizionavano in pianeti privi di vita intelligente per studiare alcune specie di animali degne di nota." disse Bloch. "Probabilmente al suo interno troveremo qualcosa di interessante."
Il gruppo entrò nell'avamposto scientifico. Era ormai appurato che fosse di origine vulcaniana. Era sigillato ma i sensori sentirono il DNA vulcaniano di Quatro e aprirono la porta.
"Numero Uno, prenda con sé il signor Quatro ed inizi ad esplorare la struttura. Gli altri con me al piano superiore, dove dovrebbe trovarsi la Sala Comando. Andiamo."
I gruppi si separarono. Mentre Yager e Quatro esploravano la parte inferiore della base, Shaitan e gli altri trovarono la Sala Comando.
"È la prima volta che vedo una scritta con il sangue in un luogo abitato da vulcaniani. Se non sbaglio si legge 'sharien'ti rankah, s'ti ht'laktra' che pressapoco significa "se uccidi con la spada, piango con te."
Le parole di Vikram furono interrotte dal richiamo di Yager che li esortava a scendere da loro. Nella sezione della base usata come magazzino si trovavano varie casse di materiale, viveri liofilizzati, strumenti medici e tricorder, persino armi, ma la cosa più sconvolgente era stata il ritrovamento di mezza dozzina di corpi appartenenti a vulcaniani.
Bloch, appena mise le mani su un tricorder, iniziò l'analisi dei corpi.
"Capitano, sono morti da almeno due secoli. Non riesco a leggere bene i dati ma direi che sono morti per avvelenamento da radiazioni. L'ultimo della fila deve essere l'autore del messaggio che abbiamo trovato sopra perché ha dei tagli sulle mani."
Shaitan osservò le salme e si mise a riflettere quando fu interrotto da Quatro: "Capitano, venga a vedere. Qui c'è un hangar enorme, contiene una navetta che sembra appartenere ad una nave di classe Vahklas."
Shaitan accorse ma la sua mente si riempì di domande, la più ricorrente era *In che epoca siamo?*


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19.06 - Arrocco

Autore: Tenente Edward Anthony Jenner

Avamposto scientifico sconosciuto - data sconosciuta


La navetta vulcaniana era parzialmente nascosta nella semioscurità dell'hangar. Non era visibile nessuna luce dal di fuori, tutto era spento.
L'avamposto era sicuro, non c'erano tracce delle radiazioni che avevano ucciso la squadra di ricercatori vulcaniani. Alcuni sistemi di base della stazione erano accesi ma il computer non era accessibile. I generatori della stazione non funzionavano e non avevano trovato un modo per comunicare con nessuno. Erano isolati.
Bloch aveva avuto l'idea di controllare la navetta vulcaniana. Lui e Quatro erano riusciti ad entrare del velivolo e avevano iniziato la perlustrazione. Era più grande delle normali navette.
Shaitan e Yager cercavano tra il materiale disponibile qualunque cosa potesse essere di aiuto. Se non c'era più energia nella stazione dovevano andare in perlustrazione all'esterno. Il vero mistero era come erano finiti in quel luogo. Forse l'anomalia in cui la Crusader era incappata aveva anche trasferito loro cinque in un altro luogo. O forse era stato qualcun altro a portarli li. Se effettivamente dovevano porre rimedio ad un danno causato nel passato, forse erano stati portati proprio nel punto in cui era accaduto l'evento che avrebbe poi portato al genocidio. Direttive della Federazione da seguire o no, Shaitan aveva deciso che si sarebbe comportato secondo la propria coscienza.
All'improvviso un suono come di grossi accumulatori che si caricano di energia riempì l'hangar. Dalla sommità circolare del soffitto fino al pavimento, ad uno ad uno, cominciarono ad accendersi enormi pannelli concentrici che illuminarono tutto l'enorme locale.
Bloch li raggiunse dalla navetta insieme a Quatro. "Il nucleo della navetta aveva ancora energia, anche se non era caricato al massimo."
"Abbiamo attivato il computer e abbiamo attivato gli accumulatori della stazione. I sistemi dovrebbero ripartire in pochi minuti."
"Bene," disse Shaitan, "appena il computer termina il riavvio avremmo qualche informazione in più."
"Per esempio dove e quando siamo." disse Yager.
"E cosa è successo qui." aggiunse Bloch.
"Forse la navetta è in grado di decollare e portarsi nell'orbita del pianeta. Se la fortuna non ci ha abbandonato potremmo tentare anche qualche comunicazione." disse Shaitan.
"Mi sembra che la fortuna ci abbia abbandonato già da diverso tempo!" intervenne Yager.
"Si sbaglia, Numero Uno. Qui siamo nel passato. La fortuna ci abbandonerà almeno tra trecento anni."

Avamposto scientifico sconosciuto - mezzora più tardi


Mentre attendevano le operazioni di reboot Vikram, che era di guardia al di fuori della base, lanciò l'allarme.
Lo sciame di insettoidi aveva finito di divorare i propri simili storditi dall'attacco precedente e, seguendo le tracce degli uomini della Crusader, era giunto nei pressi dell'avamposto.
Arrivavano in gran numero, sempre più velocemente. Chi rallentava o si fermava veniva scavalcato da chi veniva dopo di lui. Le creature erano in preda ad una frenesia isterica causata dalla vicinanza del cibo. Qua e là alcuni individui cominciarono a lottare gli uni contro gli altri e i perdenti venivano inevitabilmente divorati da quelli che stavano intorno.
Shaitan e Yager raggiunsero subito Vikram sulla balaustra su cui aveva preso posizione per controllare le zone circostanti.
"Stanno tornando, Capitano!" avvertì Vikram.
"Sono troppo numerosi per fermarli." sottolineò Yager. "Questa base potrebbe non reggere l'urto di un attacco così incontrollato."
"Dobbiamo sigillare e rinforzare il portellone di ingresso." disse Shaitan. "Cerchiamo di guadagnare più tempo possibile. Numero Uno, dica a Quatro e Bloch che il tempo a nostra disposizione sta per scadere. Dobbiamo far decollare quella navetta."
"Subito, Capitano!" e Yager sparì.
All'improvviso un enorme boato congelò l'intero sciame all'istante. Gli insetti cominciarono a guardarsi in giro con evidente terrore. Il boato si ripeté e con esso una piccola scossa fece tremare il terreno. Come se comunicassero tra di loro telepaticamente, gli insettoidi cominciarono frettolosamente a scappare in tutte le direzioni. Un terzo boato ebbe l'effetto di aumentare la fuga disperata e incontrollata degli insettoidi che sparirono dalla vista degli uomini nell'avamposto.
Dopo pochi istanti la causa di quei boati uscì dal terreno.
Tutto intorno alla base cominciarono ad aprirsi grandi voragini da cui emersero strane macchine corazzate e cingolate simili a trivelle. Si disposero a cerchio in difesa dell'avamposto. E lì si fermarono.
Da dentro la base corse fuori Block col fiato corto.
"Capitano, deve essere successo qualcosa, i livelli di radiazione sono aumentati pericolosamente. Dovremmo... E quelli cosa sono?"
"La fonte delle sue radiazioni, Tenente." rispose Shaitan.

Avamposto scientifico sconosciuto - alcuni minuti più tardi


Da circa mezz'ora la situazione era rimasta immutata. Gli attaccanti non si erano fatti più vivi. Le macchine venute in difesa dell'avamposto non si erano mosse e nessuno ne era uscito. L'unico progresso era stato il recupero delle funzionalità del computer.
Bloch e Quatro avevano già cominciato ad analizzare la situazione e, dopo l'arrivo delle macchine, anche a tentare le prime comunicazioni.
"Sono riuscito a scoprire che le radiazioni non provengono da quegli strani mezzi ma dal sottosuolo. Fortunatamente, dopo essere usciti dal terreno, hanno ricoperto i buchi e il livello delle radiazioni è tornato accettabile."
"Forse sanno che ci sono nocive." propose Yager. "Magari i precedenti occupanti di questa postazione erano già venuti a contatto con questi esseri."
"Sarebbe una chiara violazione della prima direttiva." intervenne Bloch.
Shaitan era pensieroso.
Quatro ruppe il silenzio: "Capitano, ci chiamano."


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19.07 - Il compiersi degli eventi

Autore: Comandante Gerard Ylim Yager

Navetta vulcaniana - data e luogo imprecisati


=^=... accendete il monitor.=^= Quella voce isterica raggelò il sangue nelle vene dei federali. Il tono era quasi disperato e venne pronunciato digrignando i denti. Ma la cosa più devastante per l'equipaggio della Crusader fu che a pronunciare quelle parole fu un vulcaniano.
Shaitan scosse la testa e con un rapido gesto di mano ordinò: "Bloch, non accenda il video."
=^=T'Ral... sei tu? ... perché non ti fai vedere? ... non mi vuoi vedere?=^= Una lacrima di disperazione rigò il volto del vulcaniano.
La comunicazione si interruppe di colpo. La Plancia della piccola nave vulcaniana cadde in uno strano silenzio fatto di shock, incredulità, spavento e sollievo nel non vedere il vulcaniano.
"Che cosa sta succedendo?" chiese Yager ridestando i colleghi dallo stato di apatia in cui erano piombati. Shaitan si voltò verso il suo Primo Ufficiale non sapendo cosa dire.
Il Capitano si limitò a scuotere la testa.
La nave vulcaniana stava guadagnando rapidamente terreno e in poco tempo fu nella stratosfera.
Bloch ruppe il silezio: "Venite..."
Shaitan e Yager si avvicinarono e notarono che l'ufficiale scientifico era scuro in volto.
"Che cosa ha scoperto?"
"Ehm... molto." provò a dire Bloch indicando i dati.
Yager e Shaitan si avvicinarono ulteriormente mentre Vikram a Quatro pilotavano la nave.
"Siamo finiti nell'anno terrestre 1794." esordì l'andoriano.
"Ancora più nel passato." commentò secco Shaitan.
Bloch rimase in silenzio alcuni istanti come per cercare di mettere assieme le idee e trovare un filo logico per raccontare cosa aveva scoperto: "In questo periodo i vulcaniani iniziarono i viaggi nello spazio profondo e si muovevano con gigantesche astronavi madri molto lente, in grado di raggiungere curvatura 1.5."
"Siamo di fronte a uno dei primi viaggi dei vulcaniani nello spazio profondo?" chiese Yager.
"Sì. Sono giunti su questo mondo e hanno scoperto queste due specie insettoidi in lotta fra loro." Bloch inspirò fortemente: "Due razze. La prima, quella che abbiamo incontrato nel futuro e poco fa, fatta da esseri più grotteschi e forzuti, e la seconda, quella che abbiamo recuperato dalla nave vulcaniana, con una forma più antropomorfa." aggiunse Shaitan.
"Esattamente, Capitano." Bloch annuì per poi continuare: "Arrivati qui volevano studiare queste due specie in cui gli insettoidi antropomorfi stavano soggiogando gli esseri più brutali malgrado siano entrambe specie senzienti. Non ho capito perché ma hanno fatto sbarcare tutto l'equipaggio nella caverna che abbiamo scoperto e lì sono stati contaminati dalle radiazioni."
"Tutti?" chiese Yager.
"Sì, penso di sì." Bloch annuì: "Dai diari della navetta ho visto che alcuni membri dell'equipaggio sono risaliti sull'astronave madre e si sono messi in ibernazione."
"Perché?" chiese Yager.
"Non lo so, penso che sia stato per proteggersi dalle radiazioni o per tornare a casa a curvatura 1.5. Il viaggio è molto lungo e l'ibernazione può essere la soluzione." spiegò l'Ufficiale Scientifico. Poi, scurendosi in volto, aggiunse: "Sono stati in ibernazione per 200 anni e un sistema automatico li ha risvegliati quando abbiamo riattivato questa navetta."
Il Capitano annuì e, puntando le antenne verso Bloch, chiese: "La comunicazione che ci è arrivata prima era..."
"Sì, signore, arrivava dall'astronave madre... è ancora in orbita."
"Confermo." Quatro seduto alla postazione sensori attirò l'attenzione: "Rilevo la nave vulcaniana."
Il primo ad avvicinarsi al capo della sicurezza fu Yager: "È colossale, almeno due volte la Crusader."
Vikram, seduto al timone, disse: "L'astronave madre trasmette di nuovo."
"Aprite l'audio." ordinò il Capitano. Poco dopo la voce del vulcaniano impazzito risuonò nel locale: =^=T'Ral... dove sei? Ti hanno ucciso vero? Sono stati loro...=^=
Shaitan guardò i sottoposti con aria truce come per chiedere: "Loro chi?"
La risposta arrivò direttamente dal vulcaniano: =^=... gli insetti. Non hanno avuto pietà... per te, per me... No!=^= Le parole gli morirono in gola ma il vulcaniano, ormai completamente fuori controllo, aggiunse: =^=La pagheranno! Moriranno anche loro!=^=
La comunicazione si chiuse rapidamente. Shaitan guardò i sottoposto in cerca di risposte.
Bloch scosse la testa ma Quatro richiamò gli ufficiali: "La nave madre sta armando dei missili a fusione nucleare... rilevo l'attivazione con la telemetria dell'astronave madre."
"Contro di noi?" chiese Yager.
"Beh, contro il pianeta." aggiunse Quatro.
"Possiamo intercettarli?" chiese Shaitan.
Quatro scosse la testa: "Non abbiamo armi."
"Siamo troppo lontani e lenti per schiantarci contro." aggiunse Vikram.
Uno strano silenzio cadde in plancia. "Nel frattempo, se possibile, decolliamo. Numero Uno, si può?" chiese il Capitano.
Yager guardò il superiore: "Certo!"
Iniziarono i preparativi ma una comunicazione in arrivo, riprodotta dall'altoparlante, li fece sobbalzare.
=^=Capitano, è lei? La contatto dalla Tamigi!=^=
Shaitan riconobbe la voce: "Dottor Jenner... è lei?"

USS Tamigi - un'ora prima


Jenner non ricordava molto. Dopo un grande sforzo gli venne in mente che nella notte era stato chiamato per curare un marinaio che si era ferito mentre lavorava nell'hangar. Si ricordava abbastanza chiaramente il percorso fino all'hangar e di essersi avvicinato alla Tamigi, poi più nulla. Un lampo blu, suoni confusi, l'assenza di peso e poi il buio.
Si era risvegliato sulla Tamigi. Il runabout era completamente senza energia e galleggiava inerte nel vuoto dello spazio. La dolce luce di un pianeta desertico sottostante riempiva la cabina di un tenue chiarore azzurrognolo con sfumature arancioni. Una pace assoluta avvolse il dottore.
Sarebbe rimasto lì in eterno a contemplare quel momento di completa serenità ma il dovere richiamò l'attenzione e il medico si mise all'opera. Maledicendo la scarsa attenzione che aveva prestato durante le lezioni di volo e di ingegneria si mise all'opera. Con mille difficoltà riattivò l'energia principale della navetta e il computer principale.
Il computer diede una fortissima collaborazione al dottore e in poco tempo la navetta fu operativa.
=^=Rilevata massa metallica a 200 chilometri sotto la navetta.=^= fu la risposta del computer principale alla domanda del dottore sullo stato dei sensori.
"Analisi completa." ordinò il dottore.
=^=La massa metallica corrisponde ad una astronave madre vulcaniana dell'anno terrestre 1700. La nave è in orbita attorno al pianeta.=^=
"Forme di vita?"
=^=47 forme di vita in stato di stasi criogenica e una forma di vita in Plancia appena risvegliata dalla stasi.=^=
"Contattiamoli." ordinò prontamente il dottore.
=^=Attenzione, rischio di violare la Prima Direttiva Temporale. Comunicazione in fase di ripristino, non ancora operativa.=^=
"In che anno siamo?" chiese confuso il dottore.
=^=Siamo nell'anno terrestre 1794, analisi mediante spostamento firmamento stellare.=^=
"Va bene!" sbuffò il dottore seccato poi, pensando sul da farsi, aggiunse: "Analisi completa."
Dopo qualche istante sul monitor principale della Tamigi apparvero molti dati della nave. Jenner aveva molte difficoltà ad interpretarli e stava osservando uno schema energetico che gli sembrava più uno schema del sistema linfatico quando arrivò la comunicazione: =^=Attenzione, avviso di sicurezza. La nave vulcaniana sta armando dei missili a testata nucleare.=^=
"Bersaglio?" chiese il dottore temendo di essere sotto tiro.
=^=Analisi non fattibile a causa di dati insufficienti. Bersaglio probabilistico città principali del pianeta sottostante.=^=
"Farà un genocid..." ma il computer segnalò nuove informazioni: =^=Rilevata seconda nave sul pianeta, rilevato segnale dei comunicatore del Capitano Shaitan, del Primo Ufficiale Yager, dell'Ufficiale Scient...=^=
"Sì, sì, ho capito! Le comunicazioni funzionano?"
=^=Affermativo, comunicazioni funzio...=^=
"Bene." disse interrompendo il computer e, contento di aver trovato i colleghi, aprì un canale: "Capitano, è lei? La contatto dalla Tamigi."
Shaitan riconobbe la voce: =^=Dottor Jenner... è lei?=^=
"Sì, signore." rispose l'ufficiale aggiungendo: "Ma che succede?"
=^=Non ci abbiamo capito molto ma siamo nel passato... ancora più passato.=^=
"Il teletrasporto non funziona, vengo a prendervi." propose il dottore.
=^=Negativo, rileviamo un imminente lancio di testate nucleari contro la superficie del pianeta.=^=
"Sì, signore. Sono i vulcaniani." rispose il dottore. Nello stesso istante in cui Jenner disse quelle parole una salva di testate nucleari partì dalla nave vulcaniana diretta contro il pianeta. 48 missili partirono verso i
rispettivi bersagli lasciandosi dietro di sé una scia biancastra.
"Hanno lanciato!" esclamò il dottore.
=^=Può colpirli?=^=
Jenner guardò disperatamente i controlli in cerca di informazioni. Una strana paura lo avvolse e fu solo grazie al suo perfetto addestramento di medico che trovò rapidamente i dati che cercava: una luce verde sui phaser.
"Phaser in linea e sistema di puntamento attivo." rispose il medico.
=^=Allora distrugga i missili!=^=
"Sì, signore." Ma uno strano bip e una luce rossa sulla consolle attirò l'attenzione del dottore.
"Che succede?" chiese il dottore.
=^=Comunicazioni in avaria.=^= fu la pronta risposta del computer.
"Va beh, abbiamo di meglio da fare che comunicare... abbattiamo quei missili!" ordinò il dottore.

Navetta vulcaniana - nel frattempo


"Che succede?" chiese Shaitan.
"Abbiamo perso la comunicazione con la Tamigi." spiegò Quatro.
"Allora ci siamo." si intromise Yager.
"Sì, Numero Uno, è da qui che arriva l'accusa di genocidio. La Tamigi commetterà l'errore che ha fatto nel nostro passato che è diventato questo presente? Decolliamo!" ordinò il Capitano.
"E se avessimo preso la decisione sbagliata?" chiese Bloch mentre manovrava.
La navetta prese velocemente la via dell'orbita.
"Impatto dei missili in 3 minuti e 37 secondi, la Tamigi è a portata e sta sparando sul primo." Quatro analizzava rapidamente i dati sulla consolle: "Colpito i numeri 1 e 2... anche il 3."
Yager esultò alla notizia, 3 missili non avrebbero portato la morte sul quel pianeta. Purtroppo ne rimaneva 45.
Nello stesso istante in cui altri due missili esplodevano inerti fuori dall'atmosfera grazie alle bordate della Tamigi, Yager rispose a Bloch: "Allora dobbiamo fare in modo tale da prendere la decisione giusta."


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19.08 - Prima Direttiva Temporale

Autore: Capitano Shaitan del clan Aeltheur

Navetta vulcaniana - 17/06/1794, ore 13:32


"La Prima Direttiva Temporale ci dice di lasciare che il corso degli eventi si sviluppi senza interferire." iniziò Shaitan. "Fin qui, il lancio dei missili nucleari da parte della nave vulcaniana mi sembra che non sia stato provocato da nessuna delle nostre azioni."
Yager e gli altri guardarono un po' sorpresi il loro Capitano, che continuò: "La Prima Direttiva Temporale ci imporrebbe quindi di fermare Jenner in qualche modo e lasciare che quelle bombe nucleari facciano il loro lavoro."
Gli altri erano ancora più sorpresi.
"Detto questo, un disperato McAllister dall'altra Crusader ci ha pregato di non seguire le direttive della Federazione e quello che succederebbe sul pianeta se non intervenissimo può essere definito un genocidio..."
L'attesa si faceva sempre più tesa...
"Tra quanto i missili esploderanno?" chiese Shaitan.
"3 minuti e 20 secondi. Jenner non ce la farà mai a disinnescarli tutti, nonostante sia già al settimo. Ce ne sono altri 41." riassunse Quatro.
"Dirigiamoci verso la nave madre. Deve avere qualche controllo sui missili, per poterli disinnescare da remoto. Chi la sta comandando credo sia fuori di sé, quindi non ci ragionerei. Signor Quatro, riesce ad agganciare il computer della nave da qui?"
Vikram ai comandi e Yager alla console dei sensori stavano cercando di trovare un punto debole, Quatro e Shaitan armeggiavano con le comunicazioni. Bloch si era messo nella parte posteriore della navetta per cercare qualcosa che fosse utile.
"3 minuti!" Quatro chiamò il come promemoria.
La navetta con i federali a bordo si stava avvicinando sempre più alla nave madre, Bloch tornò dal retro del velivolo con quello che sembrava un PADD. "Se ho interpretato bene il vulcaniano inciso qui, questo dovrebbe essere un terminale che si connette verso il computer della nave madre."
Quatro lo vide, lo lesse, e sentenziò: "Sì, vulcaniano un po' arcaico, ma è proprio quello che ha capito. Cerchiamo di mettere subito in funzione il dispositivo."
Vikram prese il posto di Quatro nel misurare agli altri il tempo rimasto: "2 minuti e 30, 9 missili colpiti, 39 rimasti."
Quatro armeggiava alacremente sulla console. Riuscì, non senza fatica, a collegarla al terminale di comunicazione e iniziò a provare qualche sequenza. "Il computer della nave madre non risponde..."
"2 minuti! 10 abbattuti, 38 rimasti."

USS Tamigi - 17/06/1794, ore 13:34


Jenner cominciava a disperarsi, era riuscito a colpirne molti intanto che erano ancora sulla stessa traiettoria ma ora che si stavano disperdendo verso le varie destinazioni, l'impresa si faceva più ardua.
"Maledetti, maledetti, maledetti..." diceva tra sé e sé.
"Un altro!" esclamò dopo aver colpito l'undicesimo.
=^=Manca 1 minuto e 45 secondi, 37 missili da abbattere.=^=
Cercò di non farsi scoraggiare dai numeri impietosi snocciolati dal computer e mise nel collimatore un altro missile.

Navetta vulcaniana - 17/06/1794, ore 13:35


"1 minuto e 30 secondi, 12 abbattuti, 36 rimasti!" Scandì Vikram.
"Non ce la farà mai..." commentò nervosamente Yager.
Bloch si era messo a lavorare con Quatro e provarono vari altri sistemi di collegamento tra il dispositivo, le comunicazioni della navetta e la nave madre.
"Questo simbolo..." disse tra sé e sé Makarri.
Bloch lo guardò un attimo, poi prese in mano la tavoletta. Quatro non rimase che guardare il simbolo da un altra angolazione. Questo fece accendere una scintilla nella sua testa. "Ma certo!" esclamò.
"1 minuto, 14 missili abbattuti, 34 rimasti!" riprese nervosamente Raji.
Shaitan e Bloch guardavano Quatro mentre faceva passare le dita sulla console della navetta, il dispositivo emetteva suoni e simboli che ogni volta facevano annuire Makarri.
"Ce la facciamo?" chiese il Capitano.
"Dovremmo..." si sforzò di rispondere il Capo della Sicurezza mentre era impegnato nel digitare comandi.
"45 secondi!" chiamò Vikram, senza neanche più enumerare i missili abbattuti.
"Eccoci..." sussurrò Quatro che, con un gesto teatrale, alzò la mano e digitò il comando definitivo.
Dopo qualche secondo di attesa, Vikram poté annunciare: "Tutti i missili sono distrutti!"
Una visibile soddisfazione serpeggiò per la navetta.

USS Tamigi - 17/06/1794, ore 13:36


Jenner esultò per il missile che era esploso davanti a lui ma si rese conto fin da subito di non aver dato nessun comando ai phaser della navetta. "Computer, situazione?"
=^=Tutti i missili sono stati distrutti prima che raggiungessero il suolo.=^=
"E come diavolo..." si chiese ad altra voce Edward. Poi notò la navetta vulcaniana che si stava avvicinando a lui. "Computer, possiamo ripristinare le comunicazioni?"
=^=Il circuito è interrotto. Reindirizzo. Ora è funzionante.=^=
"Contattare la navetta vulcaniana."
=^=Contatto stabilito.=^=
"Capitano, mi sente?" provò Jenner.
=^=Qui Shaitan. Tutto bene?=^=
"Sì, tutto ok. C'è il vostro zampino, vero, in quanto è successo?"
=^=Siamo riusciti ad entrare nel computer dell'astronave madre e abbiamo disabilitato tutti i missili. Ora stiamo...=^= fece una piccola pausa, =^=Abbiamo disabilitato l'unico dell'equipaggio che si era ripreso per evitare che faccia altri danni.=^=
"Bene, speriamo. Andiamo a fargli visita?"
=^=Dobbiamo restituire una navetta...=^= disse Shaitan con un mezzo sorriso.

Nave madre vulcaniana, Hangar - 17/06/1794, ore 13:47


Dopo essersi salutati, mentre stavano per decidere come agire, vennero avvolti da una luce bluastra.

USS Crusader, Hangar navette - 16/09/2094, ore 7:38


Un po' storditi, gli ufficiali si trovarono in piedi di fianco alla USS Tamigi, dentro la Crusader.
Shaitan non si perse d'animo, controllò dal computer della nave il tempo in cui erano e ordinò ai suoi di andare ai propri posti.


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19.09 - Nulla si distrugge, tutto si trasforma

Autore: Tenente Comandante Raji Vikram

USS Crusader, Plancia - 16/09/2094, ore 7:45


Gli ufficiali raggiunsero la Plancia. Il Capitano, con passo affrettato, arrivò alla sua poltrona e strinse, con un gesto simbolico, i braccioli come a rappresentare la ripresa del controllo della situazione. "Signor Bloch, scansione dello spazio. Dove ci troviamo?"
L'Ufficiale Scientifico mosse rapidamente le mani sulla consolle e si voltò verso il Capitano: "La location è la medesima ma, analizzando la posizione delle stelle, è stimabile una datazione diversa dalla nostra data di origine."
Il Capitano si passò la mano sulla fronte e le antenne si mossero leggermente: "Esattamente in che periodo siamo?"
Bloch continuò a controllare i dati. Gli occhi si muovevano rapidi sul flusso di informazioni che scorreva sul suo display: "Con quasi assoluta certezza siamo nel 2094."
Shaitan sbuffò e lanciò un rapido sguardo agli ufficiali presenti in plancia. Vikram fece un cenno d'assenso carico di amarezza, Makarri Quatro scosse la testa e trattenne un moto di rabbia, lasciandosi scappare solo una frase: "Quella luce azzurra!"
Jenner, che aveva raggiunto il resto dell'equipaggio, disse: "Immagino che dovremo trovare presto una soluzione per tornare nel nostro tempo. Sono certo che ci sia una causa dietro a questi spostamenti temporali."
Shaitan assentì. "Sì. Jenner. Dobbiamo prima di tutto capire se la causa è senziente o un mero accadimento astrofisico di qualche tipo. Diamoci da fare! Signori, idee?"
Bloch guardò i colleghi: "Non mi resta che la ricerca di fonti energetiche, fonti di neutrini o altro nella zona in cui siamo. Se si tratta di un qualche tipo di evento che abbia creato un nesso spazio temporale l'origine deve essere vicina alla nostra nave."
"Proceda con ogni tipo di scansione. Sono autorizzate sonde e scansioni a lungo raggio." rispose il Capitano.
Vikram sembrava pensieroso, poi disse: "Capitano, Jenner, perché non proviamo ad inviare un impulso sulla base delle interferenze che agivano sul comunicatore di Jenner?"
Yager trasalì. "Ma certo. Diamo un segnale alla fonte. Vikram sta pensando ad un'interferenza non naturale, vero?"
Vikram piegò il capo di lato: "Non ho certezza, diciamo che possiamo fare un tentativo."
Yager fece un cenno ad Ivanov, l'Ufficiale Tattico, il quale si mise ad operare sui dati interferometrici di Bloch. Dopo pochi minuti venne inviato un segnale di feedback sulle frequenze su cui operava l'interferenza originaria.
Bastarono pochi attimi e Ivanov interruppe il silenzio. "Ho rilevato una segnale di risposta. È un codice mai visto. Dobbiamo cercare di decriptarlo o tradurlo."
"Potrebbero volerci anni per capire una codifica e l'eventuale linguistica associata." disse Bloch preso da un attimo di sconforto.
Jenner appariva perplesso: "Senza contare che difficilmente troveremo la ragione per cui le interferenze sembravano dirette al mio comunicatore."
"Non possiamo trovare l'origine del segnale?" chiese Shaitan.
Bloch si fece serio: "Considerato il tempo di risposta e ipotizzando una velocità costante pari ai messaggi che statisticamente operano su frequenze simili..." la pausa parve durare tanto, "ho trovato una coordinata. Ma è solo frutto di una serie di congetture."
"In questo momento potrebbero anche bastare." Si rivolse al timoniere "Individui cosa possiamo trovare a quelle coordinate."
Jenner interruppe il lavoro. "Incredibile!" disse il dottore, che stava operando insieme a Vikram sulle scansioni, "Ho trovato un anomalia in un asteroide. Sembra avere un orbita ellittica, forse catturato dalla gravità del pianeta, ma questo asteroide ha presentato negli ultimi minuti alcuni lievi picchi energetici."
Shaitan fece per rispondere quando anche il Timoniere irruppe: "Capitano, confermo. L'origine è nell'asteroide."
"Jenner, pare che abbiamo tutti trovato alcune tracce che ci conducono allo stesso asteroide. Ci conviene dare un'occhiata. Preparo una squadra di sbarco." precisò Shaitan carico di una rinnovata speranza.

USS Crusader, Sala Teletrasporto - 16/09/2094, ore 9:00


"Signori, gli ordini sono: controllo della zona, rilevamenti scientifici e report immediati. Non voglio rischi, non sappiamo che cosa possiamo trovarci di fronte." disse Shaitan ai membri della squadra di sbarco, nella loro tuta spaziale. Il team era composto da Yager, Bloch, Ivanov e Vikram. Fecero in risposta un cenno con il capo, prima di scomparire nel flusso energetico.

Asteroide, grotta interna - 16/09/2094, ore 9:00


La grotta era stata prodotta da eventi astrofisici ordinari. Le rocce di silicati e magnesio brillavano alla luce del sole nel suo ingresso apparendo come un gigantesco anello argenteo. Le quattro figure si muovevano lentamente.
=^=Entriamo, signori. Ivanov, pronto con i phaser. Vikram, collochi le infrastrutture di illuminazione e i sensori. Bloch, inizi con la scansione dei parametri biologici e geologici.=^= disse Yager, facendo un cenno con la mano destra di procedere.
Gli ufficiali entrarono ma, grazie ai dispositivi luminosi disposti da Vikram, riuscirono ad avere un campo luce sufficiente per guardarsi intorno.
Bloch disse di colpo: =^=Signori, davanti a noi...=^=
Gli sguardi si alzarono per vedere. Ad un centinaio di metri da loro una sorta di cubo di pietra grande come un edificio. Ad occhio le dimensioni del lato del cubo erano di circa venti metri.
=^=Che cos'è?=^= chiese Yager.
=^=Pare avere una struttura litoide.=^= disse Bloch di fronte ai primi dati del tricorder. =^=Una stratificazione di silicio e cristalli di sale e solfati.=^= fece una pausa. =^=Pare solo parzialmente autoctona. Probabile una formazione esogena.=^=
=^=Nessuna traccia biologica?=^= chiese Vikram. =^=Essendoci stata un'emissione energetica...=^=
I quattro ufficiali si avvicinarono al cubo e fu Yager ad accostare una mano guantata alla superficie. Senza fare troppa pressione scostò gli affioramenti più superficiali. Gli occhi di Yager si spalancarono dallo stupore. Bloch che scorse la reazione osservò ciò che affiorava sotto agli strati superficiali appena rimossi.
Vikram vedendo la reazione dei due colleghi corse accanto a loro, interrompendo l'installazione della rete di sensori geofisici. Arrivò e gli occhi andarono su una serie di lamelle nere metalliche, ovviamente artificiali.
Prese un tricorder e scansionò la superficie per cercare di scongiurare il suo sospetto. I dati del rilevamento comparirono in pochi secondi.
=^=È quello che penso anch'io?=^= chiese il Primo Ufficiale della Crusader.
=^=Borg.=^= disse Vikram.
Bloch fece fatica a deglutire. Lui aveva datato il periodo di origine della grotta e del materiale attorno al cubo: un migliaio di anni.

USS Crusader, Plancia - 16/09/2094, ore 9:30


La nave era in orbita geostazionaria attorno all'asteroide.
"Cosa? Ripetetemi lentamente." disse Shaitan.
=^=Ehm, Capitano, si tratta di un piccolo cubo borg. Forse una sonda che in qualche modo si è ritrovata indietro nel tempo, circa mille anni fa.=^= disse Bloch. =^=Stiamo cercando di aprirci un varco nella sovrastruttura litica. Solo se entriamo nel dispositivo potremo capire qualche elemento in più.=^=
"Quanto ci metterete?"
Bloch si voltò a guardare verso Vikram che con il phaser stava irrompendo attraverso il nucleo roccioso. Vikram urlò: =^=Qualche ora... difficile da stimare!=^=
"Signor Bloch, che cosa può aver generato questi flussi temporali?"
Bloch scosse il capo: =^=Al momento è difficile a dirlo. Forse un qualche tipo di incidente.=^=
Shaitan assentì. Non restava che attendere, anche se non fu una lunga attesa.
Jenner richiamò l'attenzione di Shaitan: "Capitano, rilevo nuovi impulsi energetici dall'asteroide!"
Shaitan si preoccupò: "Nuovamente! Ha detto impulsi? Di che tipo?"
"Non lo saprei leggere, sono solo un dottore!"
Shaitan assentì. "Grazie." e fece un cenno a Makarri, che si mise subito all'opera accanto a Jenner.
"Sembrano sempre gli stessi codici che arrivavano prima."
"Riesce a visualizzarli sullo schermo?" chiese il Capitano.
In pochi secondi apparve una successione di simboli, mai visti. Sembrava una forma di linguaggio sotto forma di visualizzazione: disegni simbolici. Alcuni disegni si ripetevano, dimostrando una frequenza che, in apparenza, sembrava costante.
Gli occhi attenti del Capitano analizzarono le forme. "È un messaggio." disse con certezza.
"Come può esserne certo?" chiese Makarri.
L'Andoriano sorrise. "Sul nostro pianeta, durante le guerre tra clan, si era soliti comunicare tramite codici simbolici. Sono costruiti con la stessa logica sequenziale. Ne sono sufficientemente certo."
"Possiamo decriptarlo?" chiese il dottore.
Shaitan si alzò in piedi. "Forse..." e uscì dalla plancia per recarsi nel suo ufficio. Aveva bisogno di concentrazione per rispolverare nella sua memoria genetica alcuni concetti chiave tipicamente andoriani.

Asteroide, grotta interna - 16/09/2094 ore 12:30


Il tempo era scivolato rapidamente mentre i quattro cercavano di aprirsi un varco nel cubo. Erano stati avvisati che il cubo stava trasmettendo i codici ma non risultavano radiazioni o pericoli contingenti. Soprattutto la piccola struttura borg sembrava fungere da emettitore di impulsi.
=^=Ci siamo.=^= disse vikram di fronte ad un varco sufficiente a farli entrare all'interno del piccolo cubo.
=^=Ma è configurato per l'accesso?=^= chiese Bloch.
Vikram fece un cenno d'assenso: =^=Qualsiasi unità borg è strutturata per essere integrata, visionata, modificata anche dall'interno. Difficile che questo cubo sfugga alla logica borg.=^=
Yager accese la torcia fissata al braccio. Strinse il phaser e attraverso l'interfono disse: =^=Procediamo! Entro per primo, Ivanov e Bloch in mezzo, Vikram chiude.=^=
La torcia illuminò un cunicolo tecnologico, colmo di cavi, condotti, luci e occhi che brillavano nel buio, che si dipanava nel ventre del cubo stesso.
Nessuno dei quattro ebbe una sola esitazione. Entrarono e iniziarono ad esplorare.

USS Crusader, Plancia - 16/09/2094, ore 13:10


Shaitan riapparve in Plancia, il volto di un azzurro più intenso, come se fosse accalorato.
"Makarri, apra un canale con la squadra di sbarco. Subito. Jenner, resti in Plancia. Temo che la cosa si stia per fare alquanto interessante per entrambi."
Il dottore era tra l'essere allarmato e curioso dalle parole del Capitano si staccò dalla postazione in cui aveva operato per mettersi accanto a lui.
L'ufficiale non si fece attendere e la voce di Yager suonò lievemente disturbata da interferenze.
"Dove siete?" chiese il Capitano.
=^=Siamo dentro al cubo, signore. Lo stiamo esplorando e forse Bloch e Vikram sono giunti ad una prima valutazione.=^=
"Ottimo. Anche io ho lavorato sul codice, sulla base di alcune nozioni, diciamo di criptografia, che avevo acquisito nella mia giovinezza. Signori: credo di sapere cosa sia successo."
=^=Siamo in attesa. Ci dica.=^= precisò Yager.
"Prima vorrei la vostra valutazione scientifica, in modo da integrare le considerazioni e avere un quadro completo."
Yager sembrò schiarsi la voce: =^=Capitano, questa è un'unità tecnologica senziente. Si tratta nello specifico, e plausibilmente con i dati rilevati, di una sorta di motore tecnorganico sperimentale, forse un motore quantico. Crediamo che sia stato lui a generare una sorta di squarcio spazio-temporale e che agisca come catalisi del flusso temporale. Resta però una domanda senza riposta: perché le interferenze con il comunicatore di Jenner?=^=
Shaitan ascoltò con attenzione. "A questa penso di poter rispondere" e guardò il dottore. "Il motore sta inviando messaggi indirizzati a Jenner e me. Messaggi che solo io posso decriptare e che andavano ad interagire con il comunicatore di Jenner."
=^=Perché proprio voi due? Non capisco, non ha logica!=^= disse Yeager.
"Ahimè invece pare averla. Il motore sperimentale, se di questo si tratta, conosceva entrambi. Sapeva le frequenze del comunicatore di Jenner ma, ancora di più sapeva chi sono, quale nave comando e quale esperienze ho fatto, al punto da adottare un linguaggio noto solo a pochi andoriani, in pratica solo a quelli del Clan Aeltheur."
=^=Ma com'è possibile?=^= Yager non credeva alle parole appena ascoltate.
"Io sono il suo creatore e Jenner il suo costruttore. Eravamo nel database Borg, probabilmente." Jenner sbarrò gli occhi, incredulo. Trattenne il respiro come se di colpo avesse ingoiato un amaro veleno.
Tutti tacquero. Questo significava solo una cosa: in qualche futuro, di qualche linea temporale e dimensionale, Shaitan sarebbe diventato un borg. Lo shock dei presenti in Plancia e dei membri della squadra di sbarco fu enorme.
Virkam assentì. Sebbene ancora scosso trovò le parole per fare un'ultima domanda: =^=Che cosa voleva comunicare?=^=
Shaitan tornò a sorridere con amarezza: "Vuole che le due unità che l'hanno messo al mondo lo riportino a casa."
=^=Ma se è lo stesso cubo a generare questi flussi! Cosa possiamo farci?=^= interruppe Bloch.
Shaitan si sedette sulla poltrona. Anche lui era scosso e sapeva che ci avrebbe messo diverso tempo ad elaborare quanto aveva appreso.
Fu Raji allora a parlare: =^=Forse è sufficiente che lei e Jenner scendiate qui e inseriate le coordinate spazio-temporali voi stessi. Direi che voi siate gli unici a poter accedere alla vostra stessa creatura.=^=
Shaitan fece un cenno d'assenso. Sapeva che non c'erano alternative ma avrebbe fatto di tutto per non pensare a quel tipo di futuro, che sembrava guardarlo inquietante da lontano ma al contempo anche palpabile. Troppo tangibile. Jenner ancora stordito seguì il Capitano.

SOL III, Comando di Flotta - 30/03/2398


L'Ammiraglio guardò Shaitan perplesso e un anche un po' incredulo. "Mi sta dicendo che avete viaggiato nel tempo a causa di un dispositivo borg che aveva squarciato lo spazio tempo, finito nel passato e che per tornare nel suo tempo aveva cercato le sole persona che potevano aiutarlo? Il badge del Costruttore e la sapienza del Creatore?"
Shaitan fece un cenno d'assenso.
"E voi avete inserito, dentro a ciò che restava del dispositivo borg, grazie alla sua impronta genetica, le coordinate temporali attuali e che il cubo stesso ha generato l'ultimo balzo che ha portato voi, la Tamigi e il cubo stesso avanti fino alla data di appartenenza?"
Shaitan ripeté il gesto.
"Capisce che la cosa ha dell'incredibile ma, soprattutto, dell'inquietante? Se fosse confermato si intravedono scenari di nuovi conflitti con i borg nel nostro futuro e non solo... Che cosa era quel dispositivo?"
"Ha presente la tecnologia sleapstream?" chiese Shaitan al suo superiore.
"Certo, è una dotazione sperimentale della USS Prometheus."
"Esatto. Quel cubo, ora in possesso dell'Istituto Daystrom, era la versione potenziata dello sleapstream. Era un motore ad impulso quantico. In un secondo poteva viaggiare lungo il continuum spazio-temporale ma, essendo sperimentale, nel suo primo volo di prova deve aver danneggiato il tessuto dello spazio-tempo e aver generato tutto quello che è successo, a partire dai due popoli in guerra, la presenza vulcaniana e l'altra Crusader."
L'Ammiraglio si fece cupo in volto. "Sappiamo entrambi che esistono più linee temporali e che lo scenario di lei e Jenner nei panni di unità borg appartiene ad una delle possibili linee del futuro, non assoluta e certa, ma capirà bene anche come la Flotta Stellare dovrà tenervi sotto controllo, cercando anche di evitare a voi due e a tutti noi, contatti futuri con la flotta Borg o Rogue Borg."
Shaitan stette in silenzio. Jenner era stato già convocato e si immaginava che questo discorso fosse stato ripetuto identicamente.
"Ammiraglio, non so cosa ci riserverà il futuro ma il mio spirito guerriero suggerisce di muovere l'Intelligence nella ricerca di nuove informazioni sulle presenze borg... di ogni linea temporale conosciuta." propose Shaitan.
I due si guardarono senza proferire parole per un attimo. Il doloroso silenzio dopo qualche minuto si interruppe. "Si merita una franchigia di ampio respiro. Mi raccomando, si riposi. Le faremo avere ogni supporto psicologico del caso, se lo ritiene necessario. Può andare." lo liquidò l'Ammiraglio. "Si ricordi che... la sua scoperta può aver salvato la Federazione."
*O distruggerla...* pensò tra sé il Capitano.
Shaitan si alzò e si diresse verso l'uscita. Quanti segreti conosceva, della sua attività, che se fossero caduti in mano nemica avrebbero arrecato infiniti danni alla Federazione? La domanda gli fece avere un brivido. Sapeva di dover prestare attenzione e mai, come oggi, avrebbe dovuto farsi aiutare dal suo fidato equipaggio.


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FINE MISSIONE